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Quotidiano di informazione – Anno 36 n° 145

Le persone e le figure professionali che influenzano maggiormente le scelte dei lavoratori italiani

Posted by fidest press agency su sabato, 1 giugno 2019

La strada per il successo non è mai semplice, soprattutto se percorsa da soli, per questo, spesso, un’influenza positiva nella scelta del proprio lavoro e nella crescita del percorso professionale intrapreso, sicuramente aiuta i professionisti a raggiungere i propri obiettivi più facilmente. È proprio su questi aspetti legati all’influenza nel mondo del lavoro che LinkedIn, la rete professionale online più grande del mondo, ha voluto indagare attraverso la Community Research, che fa emergere quali figure legate alla vita personale e lavorativa hanno influito, e influiscono tutt’ora, sulle scelte relative alla carriera dei professionisti italiani.Lo studio, sviluppato dalla società Censuswide per conto di LinkedIn, ha coinvolto oltre 2.000 lavoratori italiani, part-time e a tempo pieno, di diverse fasce d’età e provenienza geografica.
La famiglia, gli insegnanti e i professionisti del work placement sono le persone che maggiormente influenzano le scelte iniziale della nostra carriera lavorativa
Tra i principali dati della ricerca, emerge che, in merito alla scelta della tipologia di lavoro e di carriera da intraprendere, circa il 50% degli intervistati hanno fatto emergere diverse tipologie di figure in diversi ambiti della vita personale, il 13% ha indicato i propri insegnanti durante la scuola, l’11% un career advisor o un professionista deputato al work placement dopo il periodo degli studi, il 10,5% il recruiter/HR con il quale i professionisti italiani hanno sostenuto un primo colloquio, l’8% ha attribuito le proprie preferenze ai professori universitari, con il restante 7,5% legato a diverse tipologie di figure significative, come un politico, un business leader o, addirittura, un attore/attrice particolarmente carismatico/a.
Di quel 50% di professionisti che ha indicato molteplici figure chiave nella scelta del proprio lavoro, i suggerimenti ricevuti in famiglia (genitori, nonni, zii, fratelli sorelle e cugini) sono quelli che hanno maggiormente influenzato le scelte dei professionisti italiani con il 59,5% delle risposte; andando nello specifico di questo dato, entrambi i genitori (indistintamente tra madre e padre) risultano come gli elementi familiari più influenti, con il 34,6% delle preferenze, e in particolare il padre, con il 20,5% delle risposte, è il genitore che risulta più influente, mentre alla madre resta solo il 4,7% delle risposte. A seguire, con un netto distacco, vi sono gli amici, che influenzano le scelte dei professionisti italiani in merito al percorso di carriera da intraprendere per il 16,1% degli intervistati, poi le figure professionali incontrate durante le primissime esperienze di lavoro (capi, colleghi e soci di lavoro) con l’11,7% delle risposte, con un restante 5% che attribuisce solo a se stessi le proprie scelte professionali, e il 7,7% di risposte attribuito a fattori generici e non imputabili a nessuna delle principali categorie (es. conoscenti, consulenti, psicologi etc.).
Il maturare degli anni e la maggiore esperienza porta a credere di più in noi stessi, ma i formatori e i superiori in ufficio restano figure chiave per il proseguimento della nostra carriera.
Lo scenario cambia sostanzialmente in relazione alle scelte intraprese dai professionisti italiani per il proseguimento del proprio percorso di carriere: in questo contesto, i lavoratori del nostro paese indentificano in se stessi (o in alcuni casi nessuna figura in particolare oltre se stessi) la risorsa fondamentale in termini di crescita professionale, con il 35% delle risposte, a dimostrazione che, con il procedere degli anni, i lavoratori italiani tendono a sentirsi più maturi e self confident rispetto alle proprie capacità di avere successo nel lavoro; a seguire, il 19,5% degli intervistati ha, invece, identificato il primo capo o un superiore nella precedente esperienza professionale; il 18,5% ha indicato l’attuale superiore o manager di linea; il 13,5% degli intervistati si sono dimostrati ancora legati ai professori dei tempi della scuola o dell’università, o un formatore generico, come figure che continuano ad avere influenza anche sugli anni successivi nelle proprie esperienze professionali; il 5,5% ha indicato un/a collega; il 2,5% un business leader e un residuo 1,5% ha addirittura indicato i propri sottoposti in ufficio. In questa speciale classifica, gli “indecisi”, ovvero coloro che hanno indicato più tipologie di risposta, totalizzano il 4% delle risposte.

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