Fidest – Agenzia giornalistica/press agency

Quotidiano di informazione – Anno 36 n° 137

Archive for 19 luglio 2020

Milano ricorda Paolo Borsellino e Giovanni Falcone

Posted by fidest press agency su domenica, 19 luglio 2020

“Sono passati 28 anni da quel 19 luglio 1992 e in troppe occasioni i giudici sono ancora soli”, così Monica Forte, Presidente della Commissione regionale Antimafia e Consigliera regionale del M5S Lombardia, nel suo intervento al momento di commemorazione “Milano ricorda Paolo Borsellino e le vittime delle stragi mafiose di Capaci e Via D’Amelio” in corso presso i giardini Falcone-Borsellino di Via Benedetto Marcello a Milano.Per Forte “Dopo 28 anni è il momento di unire il ricordo alla consapevolezza che bisogna fare di più come istituzioni e come individui, cosicché i giudici non vengano più lasciati soli nel loro dovere. Paolo Borsellino credo ne sarebbe felice”.Ancora, “Il progetto di legalità deve essere sostenuto da una società che nella maggiore parte si identifica e ci crede, riconoscendosi nei valori costituzionali e negli interessi della collettività. Oggi su 1394 comuni in Lombardia con una popolazione inferiore ai 15.000 abitanti, quindi nella quasi totalità delle amministrazioni locali del nostro territorio, quelli che hanno un organismo antimafia costituito all’interno dell’amministrazione sono il 3 per cento”. “Questo è il momento”, ha concluso la Presidente della Commissione regionale Antimafia, “di dimostrare che questa esperienza drammatica può diventare sprone e occasione per costruire una società migliore, per ripensare il Paese. Imparare dal passato significa anche imparare a non commettere gli stessi errori e a dimostrare di essere capaci di fare un cambiamento vero, direi rivoluzionario. Anche di questo, credo, Paolo Borsellino sarebbe felice”.

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Recovery Fund: Urso stasera a Budapest: “Italia e Ungheria alleati contro i bucanieri del Nord”

Posted by fidest press agency su domenica, 19 luglio 2020

“Ora tutti scoprono che Orban e i paesi di Visegrad sono i migliori alleati dell’Italia nel fronteggiare la vergognosa arroganza dell’Olanda che pretende di dettare legge in casa nostra”. È quanto rileva, in un post su Facebook, il senatore Adolfo Urso, dell’Esecutivo di Fratelli d’Italia e presidente della Associazione parlamentare di amicizia Italia Ungheria, che stasera sarà a Budapest per incontri di alto livello politici e istituzionali. “Insieme Italia e Ungheria, con Polonia e Spagna possono guidare una alleanza tra Europa mediterranea e centrale al fine di salvare l’Unione dai ‘bucanieri’ del Nord, nello spirito solidale dei fondatori della Comunità”. n.r. altro che frugali vedasi: https://fidest.wordpress.com/2020/07/15/lipocrisia-piu-grande-e-leuropa-dei-frugali/

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Fake News: il Vice Ministro dell’Economia e delle Finanze, Laura Castelli non ci sta

Posted by fidest press agency su domenica, 19 luglio 2020

Ci scrive Laura Castelli: “Dispiace constatare che, pur di attaccare il Governo, alcuni giornali non facciano altro che inventare e fomentare notizie inesistenti, assumendosi anche la responsabilità di generare conflitti sociali. In questa fase delicata, segnata dalla pandemia, titoli come quello de Il Tempo, che dicono l’opposto di quella che è la realtà dei fatti, rischiano di creare panico. Alle misure già approvate, per un totale di 80 miliardi con i Decreti Cura Italia e Rilancio, si aggiungeranno quelle che potremo adottare dopo l’ulteriore scostamento di 20 miliardi e che, prevedranno, come dico da sempre, ulteriori sostegni alle filiere più colpite, a partire da quella del turismo e della ristorazione, che stanno pagando il prezzo più alto.Nel contempo, però, è dovere nostro, e di tutta la politica, pensare anche a medio termine, ossia aiutando sin d’ora gli imprenditori che intendono farlo a muoversi verso nuovi modelli di attività. Ce lo impone il quadro economico provocato dal Covid, che ha inciso su bisogni e abitudini degli italiani. Negarlo, o fare finta di non capirlo, significa voler prendere in giro tutti gli imprenditori”. Lo scrive, su Facebook, il Vice Ministro dell’Economia e delle Finanze, Laura Castelli, che poi aggiunge: questo è quello che ho veramente detto sul tema, e la citazione del ristorante, ovviamente, è un esempio e non un attacco alla categoria, come strumentalmente qualcuno ha voluto far intendere. Nel Rilancio, lo voglio ricordare, sugli affitti, sulle bollette, sul fondo perduto sono state date misure importanti. E guardate che dall’estero ce lo riconoscono. Poi non è abbastanza, facciamo un altro scostamento di 20 miliardi a breve, dove rifinanzieremo quello che serve per la cassa integrazione e in più degli aiuti. Però mi faccia dire una cosa, questa crisi ha spostato la domanda e l’offerta. Le persone hanno cambiato il modo di vivere e bisogna tenerne conto, bisogna aiutare le imprese e gli imprenditori creativi a muoversi sui nuovi business che sono quelli che sono nati. Ci possiamo dire che sono nati? Sono processi di lungo termine, ma se una persona decide di non andare più a sedersi al ristorante, bisogna aiutare l’imprenditore a fare magari un’altra attività, a non perdere l’occupazione e va sostenuto anche nella sua creatività, che magari ha visto che c’è un nuovo business che può affrontare. Io credo che negare il fatto che questa crisi abbia cambiato la domanda e l’offerta di questo Paese, proprio in termini macroeconomici, sia un errore. Vanno aiutate le imprese. Sposteremo alcune scadenze, come quelle di settembre, per recuperare quello che era stato sospeso, abbiamo sospeso 13 miliardi di tasse e cancellato una rata dell’IRAP, una parte dello scostamento servirà anche per cancellare alcune tasse che gli italiani non pagheranno più”.

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In memory of John Lewis

Posted by fidest press agency su domenica, 19 luglio 2020

Congressman John Lewis passed away at 80 years old, leaving behind a legacy of activism and service that will echo for generations to come.His zeal for justice was only matched by his capacity for compassion. He sat in for justice and stood up for equality, he marched for jobs and rode for freedom. The last living speaker from the March on Washington, he provided a bridge from how far we’ve come and a road map to where we still need to be.Congressman Lewis never failed to remind us of our moral obligation towards one another. He lived his life acting on behalf of those facing injustice and oppression and then encouraged us to do the same — from the streets of Selma to the halls of Congress.While many espouse the virtues of justice or a fidelity to true equality, it is the rare leader who inspires them in millions.John Lewis was one of those leaders.That crisp Sunday morning when he set foot on the Edmund Pettus bridge he knew what lay ahead. He understood that racism’s fists and segregation’s billy clubs would very well beat him to within an inch of his life, and if he survived he would likely wake up in a jail cell. But he stepped forward anyway, knowing full well the carnage that awaited him. He sacrificed himself so his country he loved so dearly could one day be worthy of such an act. The words of our constitution may have been written by revolutionists in 1776, but they were given meaning by a revolutionary in 1965.His impact is inescapable. He pushed forward landmark legislation like the Civil Rights Act, showed us the power of organizing and standing up for what’s right, and inspired us to dream bigger and push harder for the kind of world we want to live in.These lessons hold just as much, if not more, significance today.As our country continues to grapple with racial injustice and violence, with how we welcome and treat immigrants and refugees, with how we respect and recognize the rights of LGBTQ individuals everywhere, Congressman Lewis’ directive to cause “good trouble, necessary trouble” has never been more needed.In a moment where we have been driven apart, in a nation that feels as divided as it has ever been, let us allow John Lewis to bring us together one more time. Allow his memory to continue to lead us toward that more perfect union.His legacy reminds us that we are truly one nation, but it also demands that we continue to work toward completing our unfinished business, his unfinished business: Justice.May he rest in power. (Tom Perez Chair Democratic National Committee)

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Maria Avino è la vincitrice della prima edizione del Premio biennale Mario Lattes per la Traduzione

Posted by fidest press agency su domenica, 19 luglio 2020

Lo è per la sua traduzione di Morire è un mestiere difficile (Bompiani, 2019) del siriano Khaled Khalifa. Il Premio è promosso dalla Fondazione Bottari Lattes in collaborazione con l’Associazione Arti Contemporanee Castello di Perno. La giuria specialistica premia all’unanimità Maria Avino in una rosa di cinque finaliste in gara per la prima edizione del Premio, dedicata alla narrativa in lingua araba tradotta in italiano. Le altre quattro finaliste erano: Samuela Pagani, traduttrice di Corriere di notte della libanese Hoda Barakat (La nave di Teseo, 2019); Nadia Rocchetti, traduttrice di Viaggio contro il tempo della libanese Emily Nasrallah (Jouvence, 2018); Monica Ruocco, traduttrice di Il suonatore di nuvole dell’iracheno Ali Bader (Argo, 2017); Barbara Teresi, traduttrice di Una piccola morte del saudita Mohamed Hasan Alwan (E/o, 2019).La cerimonia di premiazione si è svolta nel giardino del Castello di Perno (Cn) nel cuore delle Langhe, Patrimonio Mondiale dell’Umanità Unesco. In questa occasione l’orientalista Fabrizio Pennacchietti ha tenuto la lectio magistralis L’arabo letterario moderno può dirsi una lingua “europea”?. L’appuntamento è stato condotto dalla giornalista e saggista Paola Caridi, studiosa di Medio Oriente e Nord Africa, e ha visto la partecipazione dei giurati del Premio: Anna Battaglia, Melita Cataldi, Mario Marchetti, Antonietta Pastore, lo stesso Fabrizio Pennacchietti, (membri della Giuria stabile che ha scelto la rosa elle cinque traduttrici finaliste) e Isabella Camera d’Afflitto, Manuela E.B. Giolfo e Claudia Maria Tresso (membri della Giuria specialistica, che ha decretato la vincitrice).Con il Premio Mario Lattes per la Traduzione la Fondazione Bottari Lattes pone l’attenzione sul fondamentale ruolo dei traduttori nella diffusione della letteratura e sull’impareggiabile contributo della traduzione nell’avvicinare popoli e culture differenti, abbattendo muri ideologici, creando ponti culturali e favorendo il dialogo. Con questa iniziativa la Fondazione intende promuovere la conoscenza di culture e autori meno noti al pubblico italiano e incoraggiare la traduzione in italiano delle loro opere letterarie più significative per qualità letteraria e profondità di contenuti, riflessioni, testimonianza. Il tutto nella piena consapevolezza che la traduzione non si risolve in una semplice trasposizione di parole da una lingua all’altra e nello spostamento di un segno linguistico da un codice all’altro, ma è una disciplina che sa trasferire pensieri e concezioni tra culture diverse, con le quali il traduttore instaura un profondo legame.Il Premio biennale Mario Lattes per la Traduzione è dedicato alla figura di un editore, pittore e scrittore che seppe confrontarsi con intellettuali di fama internazionale. È realizzato dalla Fondazione Bottari Lattes in collaborazione con l’Associazione Arti Contemporanee Castello di Perno e il Comune di Monforte d’Alba, con il contributo di Fondazione CRC e Banca d’Alba, con il patrocinio di Mibact, Regione Piemonte, Unione di Comuni “Colline Di Langa e Del Barolo” e S. Lattes & C. Editori.

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Primo Libro Bianco sull’Economia Digitale

Posted by fidest press agency su domenica, 19 luglio 2020

Cittadini, imprese e settore pubblico: sono questi i tre ambiti su cui si focalizza l’analisi condotta dal CED – Centro Economia Digitale per descrivere la trasformazione digitale in atto e guidare, attraverso 85 proposte di policy, quella che dovrà passare alla storia come la più grande opportunità colta dall’Italia per rilanciare il Paese. Soprattutto alla luce dell’esperienza del lockdown che ha trovato un’Italia impreparata digitalmente: catapultata nella didattica a distanza, nell’utilizzo di piattaforme di condivisione, nel ricorso costante alle video chiamate, nell’organizzazione dello smart working, nella consultazione dei portali della PA, nella relazione completamente mediata dai dispositivi. L’Italia ha iniziato a correre, troppo spesso improvvisando. Serve un intervento coordinato per smettere di essere fanalino di coda nell’area UE.Il Libro Bianco mostra ritardi e opportunità da cogliere: nel 2019 il 33,8% delle famiglie italiane non erano dotate di alcun dispositivo (né PC né tablet); si ricorre ancora poco agli investimenti smart per diminuire gli impatti ambientali; la robotizzazione del settore manifatturiero, sebbene ci veda tra i primi in Europa, ha ulteriori e importanti margini di sviluppo; il ricorso all’analisi dei big data non è ancora ben sfruttata; la cultura manageriale del settore privato deve essere innovata in termini digitali. Ma è il settore pubblico quello che mostra le maggiori potenzialità: sanità, istruzione, cultura, giustizia…non esistono settori che possano dichiararsi non interessati alla trasformazione digitale.“La nostra proposta è questa: il ritardo può essere recuperato se scegliamo di cogliere l’opportunità delle risorse messe in campo dall’Unione Europea– continua Cerra -. La Commissione Europea ha già indicato i pilastri della crescita nei prossimi anni: lo “Europe Fit for the Digital Age” e il “Green Deal” rappresentano gli strumenti attraverso cui realizzare una trasformazione digitale inclusiva a beneficio di cittadini, imprese e governi e una transizione energetica sostenibile entro il 2050. Si tratta adesso di scegliere di allocare una parte significativa delle risorse previste dal Recovery Fund a favore di investimenti nell’alta tecnologia e in innovazioni digitali. La nostra proposta è quella di destinare a tale scopo annualmente per il periodo 2021-2024 una quota di tali risorse pari all’1% del PIL (circa 17 miliardi all’anno per un totale di 68 miliardi di euro). Secondo le nostre analisi questo potrebbe generare un effetto moltiplicatore sul PIL pari a 2,4 volte l’investimento effettuato, con un impatto complessivo di oltre 160 miliardi di euro”.

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Primo master in medicina ambientale

Posted by fidest press agency su domenica, 19 luglio 2020

Grazie alla partnership tra la Società Italiana di Medicina Ambientale (SIMA) e l’Università degli Studi Niccolò Cusano – leader nella didattica telematica – partirà il 1° agosto 2020 il primo Master di II livello in “Medicina Ambientale”, novità assoluta nel panorama formativo nazionale, aperto non solo a medici ma anche a laureati in discipline scientifiche, ingegneristiche, statistiche, economiche, giuridiche e umanistiche.“La Medicina Ambientale è una visione interdisciplinare delle conoscenze e dei saperi che mira a definire i determinanti ambientali della salute umana in funzione della prevenzione primaria di numerose malattie o condizioni che possono riconoscere cause o concause negli ambienti di vita o di lavoro” – spiega il professore Alessandro Miani, Presidente SIMA -. L’ambiente può essere un fattore di rischio e incidere sulla nostra salute in modo decisivo. Questo accade perché l’uomo ha un impatto (drastico) sulla natura: disboscamento, scarichi industriali, uso indiscriminato di pesticidi, ecc. La medicina ambientale ha il compito di identificare e studiare i fattori di rischio ambientali per la salute umana in chiave preventiva, ricercando soluzioni proprio nell’ambiente e attuando protocolli di intervento specifici e interdisciplinari”.
Il Master avrà inizio il 1° agosto 2020 e si svolgerà in modalità e-learning con piattaforma accessibile 24h/24h in modo da consentire un approccio flessibile allo studio. In piattaforma lo studente avrà accesso a lezioni video, materiale didattico, eventuali test di verifica predisposti dal docente. Il corso sarà inoltre arricchito da seminari in presenza/webinar, dove saranno affrontati differenti case studies di attualità, presentando problematiche e possibili soluzioni basate sull’innovazione tecnologica e la sostenibilità.Per iscriversi è necessario aver conseguito un titolo di Laurea quadriennale, quinquennale, specialistica o magistrale in una delle seguenti facoltà universitarie: Medicina e Chirurgia, Biologia, Biotecnologie, Farmacia, CTF, Economia, Filosofia, Giurisprudenza, Informatica, Ingegneria, Psicologia, Scienze della Comunicazione, Scienze Politiche, Sociologia.
Qualora si possieda un titolo di Laurea diverso – sempre quadriennale, quinquennale, specialistica o magistrale – è possibile iscriversi al Master dimostrando di avere almeno 3 anni di qualificata attività amministrativa in Aziende Sanitarie o Enti pubblici di media o grande dimensione. L’iscrizione al Master è, ad ogni modo, incompatibile con altre iscrizioni a Corsi di laurea, Master, Corsi di perfezionamento, Scuole di specializzazione e Dottorati.

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Rifiuti e provvedimenti in fase Covid-19

Posted by fidest press agency su domenica, 19 luglio 2020

Si è tenuto il webinar Rifiuti sul metodo tariffario e i provvedimenti in fase Covid-19” organizzato da ARERA per analizzare come sta cambiando la TARI, dall’approvazione del Metodo Tariffario alle prossime scadenze. In veste di contribuenti, di fruitori del servizio, ma anche di coloro che sono chiamati a vigilare e controllare la qualità del servizio erogato e, non ultimo, in qualità dei veri attori di un cambiamento culturale all’insegna del rispetto e della salvaguardia dell’ambiente, avrebbero dovuto essere loro i protagonisti di tale dibattito.Sono i cittadini che dovranno fare i conti con le tariffe, la trasparenza dei contratti e gli standard di qualità, sono loro che chiedono il contrasto e l’emersione delle zone grigie e dei fenomeni di illegalità e, sempre loro, pagheranno le conseguenze in termini di emissioni e qualità dell’aria alla luce della discussione in atto sullo smaltimento di rifiuti nei cementifici. Invece erano presenti, tra gli altri, ANCI, Confcommercio, Regione Lombardia e MEF, ma nessuna rappresentanza dei cittadini, dei consumatori e degli utenti. Troviamo singolare e alquanto allarmante questa “dimenticanza”, che ci auguriamo sia frutto unicamente di una distrazione, piuttosto che il segno di un ulteriore tentativo di depotenziamento delle parti sociali e delle associazioni di rappresentanza.
Come Federconsumatori seguiremo con attenzione il dibattito e non mancheremo di sottolineare, nelle sedi opportune, ogni criticità in merito a una questione estremamente delicata e importante come quella dei rifiuti, specialmente in questo momento storico. Nell’era post-Covid, infatti, la crescita dei rifiuti indifferenziati ha conosciuto una forte crescita, che va contrastata attraverso scelte mirate e responsabili. Non lasceremo che siano altri a decidere, convinti che siano i cittadini, specialmente le nuove generazioni, i veri fautori di un cambiamento capace di capovolgere la logica del rifiuto, trasformandolo in risorsa.

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Allenarsi in sicurezza

Posted by fidest press agency su domenica, 19 luglio 2020

Dopo mesi di lock-down, l’attività fisica all’aperto è ripresa a pieno ritmo. Ma la cautela è d’obbligo; il rischio di andare incontro ad infortuni è infatti proprio dietro l’angolo, poiché “dopo un periodo di interruzione sia chi pratica sport con regolarità da anni, che chi ha cominciato da poco, perde l’elasticità muscolare tendinea, la forza e subisce una riduzione della propriocezione articolare”. A spiegarlo è il Prof. Francesco Benazzo, ortopedico di fama internazionale, dal mese di marzo nell’equipe della Poliambulanza di Brescia, noto per la sua specializzazione in ambito sportivo, Consulente della Federazione italiana di Atletica leggera e delle squadre di vari club calcistici, dal 2014 Fondatore e Presidente del Co.R.S.A (Consorzio Universitario Pavese, per la Riabilitazione Sportiva degli Atleti). Il Professore invita alla gradualità nella ripresa dell’attività fisica e stila un decalogo delle regole che è bene seguire a tutela della propria salute.Ecco quali:
Avvalersi di un trainer virtuale e/o di una app mirata alla propria condizione fisica
Prediligere carichi controllati, separando le sessioni di allenamento in più sedute di minore durata, con i giusti periodi di scarico (1 giorno intero di riposo per i professionisti – attività a giorni alterni per gli amatori)
Disporre di spazio sufficiente per evitare contatti con persone e/o cose
Praticare esercizi proporzionati al proprio stato di allenamento
Utilizzare attrezzi corretti e non improvvisati. Non utilizzare palloni da calciare
Prediligere superfici adeguate
Evitare, per le donne in menopausa, balzi ripetuti (rischio di fratture da stress)
Alternare sforzi aerobici con sedute anaerobiche
Alimentarsi in modo adeguato
Non fare esercizi nel periodo post-prandiale
Regole da applicare con maggiore attenzione in questa fase dell’anno, anche perché le alte temperature estive in unione all’euforia della ripresa contribuiscono ad aumentare il rischio di incidenti. I parchi con i loro percorsi vita dedicati offrono occasioni di allenamento a contatto con la natura ma possono essere anche luogo di insidie per l’assenza di un coach che monitori la corretta esecuzione degli esercizi e la presenza di attrezzi come parallele o anelli che espongono al rischio di traumi osteoarticolari e muscolari.
Un particolare invito alla cautela è poi rivolto ai ciclisti. L’incentivo previsto dal decreto Rilancio per l’acquisto delle bici elettriche ha fatto sì che le vendite aumentassero vertiginosamente, con ordini in attesa anche per alcune settimane in moltissimi negozi. “Praticare ciclismo – chiarisce Benazzo – espone al rischio di cadute e di investimento. Per evitarli bisogna fare molta attenzione soprattutto in città, rispettare segnaletiche e semafori, evitare gruppi troppo numerosi di persone, e utilizzare dei dispositivi presenti ormai da anni in commercio che segnalano il ciclista con una luce o, come il ciclocomputer, che indicano l’arrivo di un’autovettura sia con segnali visivi che sonori”.Grande attenzione infine per i calciatori sia professionisti che principianti, non abituati alle alte temperature, con la fine dei campionati solitamente fissata a maggio. Inoltre, il calendario obbliga ad una partita ogni tre giorni, per cui non si ha il giusto tempo di recupero e per un allenamento ottimale. “Le squadre con delle rose adeguate dovrebbero – afferma Benazzo – effettuare un turnover di giocatori per evitare sovraccarichi”.Per tutti gli sportivi, indipendentemente dalla specialità, vale una regola tanto nota quando importante.
“In estate non ci si deve allenare nelle fasce centrali della giornata. Da prediligere le prime ore mattutine o quelle serali. Necessario inoltre garantire il giusto apporto di liquidi, vitamine e sali minerali”.

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L’Istat conferma la deflazione a Giugno

Posted by fidest press agency su domenica, 19 luglio 2020

Come rileva l’Istituto di Statistica: “La flessione dei prezzi al consumo su base annua, registrata per il secondo mese consecutivo, continua ad essere il prodotto di spinte contrapposte: quelle deflazionistiche provenienti dai prezzi dei Beni energetici e quelle al rialzo dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona”.Nel dettaglio, secondo l’Istat, i prezzi del carrello della spesa aumentano del +2,1%. Finalmente si avvicinano maggiormente alla realtà (che da diversi mesi denunciamo) anche le rilevazioni sui prodotti alimentari: la frutta fresca secondo l’Istat segna quota +11,5%. Anche se il nostro Osservatorio continua a registrare, in tale settore, anche aumenti oltre il +16%.Tale andamento rivela come, in questa fase delicata e critica anche sul piano dei consumi, sia indispensabile operare scelte coraggiose, all’insegna del rilancio dell’occupazione, degli investimenti per lo sviluppo tecnologico, ma soprattutto attraverso l’avvio urgente di misure destinate all’eliminazione di disparità e disuguaglianze.Forme di sostegno, bonus e agevolazioni dovranno essere erogati tutti i beneficiari che, in molti casi, li attendono da mesi. Tali misure si dovranno tradurre in misure provvedimenti di rilancio di ampio respiro e di carattere strutturale, per restituire al Paese opportunità di crescita e di sviluppo. È alquanto sterile e inopportuna, in questa fase, la polemica sul Mes: sarebbe inspiegabile non sfruttare fondi europei per la sanità che consentirebbero all’Italia di concentrare maggiori risorse per gli investimenti necessari per la ripresa.

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Paolo Vescovi Presidente Eletto della Divisione Europea della World Federation for Laser in Dentistry

Posted by fidest press agency su domenica, 19 luglio 2020

Paolo Vescovi, docente del Dipartimento di Medicina e Chirurgia dell’Università di Parma, che opera in convenzione con l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, è stato nominato Vice Direttore, con funzione di Presidente Eletto, della Federazione Europea della World Federation for Laser in Dentistry (WFLD). Si tratta di un’organizzazione mondiale che si occupa della formazione e della diffusione delle conoscenze scientifiche sull’impiego del laser nei vari campi medici e chirurgici dell’odontoiatria.Paolo Vescovi rappresenta l’Italia da oltre dieci anni e la settimana scorsa è stato eletto tra i cinque componenti dell’Executive Committee (EXCO) del Board Mondiale della WFLD con il ruolo di Tesoriere.Parma è stata per due volte “Capitale europea del laser”. Lo scorso anno, nella sede centrale dell’Università, si è tenuto l’VIII Congresso Internazionale della WFLD-ED dove sono state presentate le più recenti ricerche del settore.Nell’Ateneo di Parma è inoltre operativo da 12 anni il Progetto EMDOLA (European Master Degree in Oral Laser Applications) che vede coinvolte nello stesso percorso formativo per medici odontoiatri più sedi universitarie europee (Parma, Roma, Liegi, Barcellona, Timisoara, Breslavia). Nel 2017 e nel 2019 sono stati consegnati a Parma i diplomi internazionali agli specialisti europei che avevano seguito questo progetto.

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La grande festa italiana del 2020 dedicata alla lettura

Posted by fidest press agency su domenica, 19 luglio 2020

Roma, Si terrà dall’1 al 4 ottobre 2020 una grande manifestazione dedicata al libro e alla lettura che prevederà la presenza di circa 200 editori con un ricco calendario di incontri con autori italiani e stranieri, sia in presenza che in streaming. “Insieme – lettori, autori, editori” sarà un evento eccezionale per Roma e per il Lazio dopo i difficili mesi dovuti all’emergenza sanitaria. Un evento unico, e non ripetibile, nato dall’esigenza in questo anno particolare di restituire luoghi di incontro agli appassionati del mondo del libro e per trovare un nuovo modo di stare “insieme”.
La grande festa del libro di inizio ottobre animerà l’Auditorium Parco della Musica – nell’area pedonale, nei giardini pensili come in alcuni spazi interni – il Parco Archeologico del Colosseo – tra la Basilica di Massenzio, lo Stadio Palatino e il Tempio di Venere – e il quartiere Eur con una anteprima speciale che inaugurerà la manifestazione il 30 settembre.Il programma generale dell’evento sarà a cura di un comitato editoriale composto da Silvia Barbagallo, Andrea Cusumano, Michele De Mieri, Lea Iandiorio, Rosa Polacco e Marino Sinibaldi. Insieme nasce da un’idea di Letterature, Libri Come e Più libri più liberi ed è un progetto promosso dal Mibact, per il tramite del Centro per il libro e la lettura, dalla Regione Lazio e da Roma Capitale. È organizzato da AIE (Associazione Italiana Editori), Istituzione Biblioteche di Roma e Fondazione Musica per Roma in collaborazione con il Parco Archeologico del Colosseo e Zètema Progetto Cultura.

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L’AIE cancella l’edizione 2020 di Più libri più liberi

Posted by fidest press agency su domenica, 19 luglio 2020

“Dopo 18 edizioni consecutive, per la prima volta dal 2002 la Fiera nazionale della piccola e media editoria Più libri più liberi quest’anno a dicembre non si potrà tenere a causa dell’epidemia Covid-19: ci rivedremo nel 2021, sempre all’Eur a Roma, con un’edizione ancora più bella di prima”. Lo annuncia la presidente della Fiera Annamaria Malato. “Abbiamo studiato fino all’ultimo momento utile la possibilità di poter svolgere la Fiera in sicurezza, ma ha dovuto prevalere il senso di responsabilità: non ci sono le condizioni per organizzare un evento di questa portata e complessità – con oltre 100mila presenze ogni anno, più di 500 espositori, migliaia di relatori – garantendo il distanziamento tra le persone che potrebbe essere necessario anche nei prossimi mesi. Poiché è impossibile fare previsioni di qui a 4-5 mesi, pensiamo che rinunciare sia anche un modo per tutelare i nostri espositori dal pericolo di lavorare a una rassegna che rischierebbe di dover essere poi annullata all’ultimo minuto”.
L’Associazione Italiana Editori (AIE), che organizza fin dalla nascita Più libri più liberi, nel dare la notizia dell’annullamento dell’edizione 2020 conferma fin da oggi l’intenzione di ripartire a pieno regime nel 2021: “Conosciamo molto bene il valore culturale che ha per la città di Roma e per l’editoria italiana tutta Più libri più liberi: dover rinunciare è stato per noi un grandissimo dispiacere, ma crediamo di aver fatto la scelta migliore a tutela di tutti – spiega il presidente di AIE Ricardo Franco Levi –. Più libri più liberi tornerà nel 2021 ancora più ricca di eventi e più grande di prima sempre nella splendida Nuvola di Fuksas.“Contemporaneamente – conclude Levi – aderiamo con vera soddisfazione e con pieno impegno a Insieme – lettori, autori, editori, la grande festa del libro promossa da Roma Capitale, la Regione Lazio ed il Centro per il libro e la lettura che si svolgerà nella Capitale dal 1 al 4 ottobre. Un evento speciale per un anno speciale, pensato ad hoc per la situazione che stiamo vivendo. È bello sapere che in un momento così difficile proprio il libro e lettura offrano l’opportunità di fare sistema nell’interesse della collettività”.

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Coronavirus: la Commissione europea rafforza la preparazione per affrontare futuri focolai

Posted by fidest press agency su domenica, 19 luglio 2020

Brussels. La Commissione ha presentato oggi misure immediate a breve termine volte a rafforzare la preparazione sanitaria dell’UE per affrontare i focolai di COVID-19. Fin dall’inizio la Commissione ha coordinato lo scambio di informazioni e raccomandazioni relativamente alle azioni e alle misure sanitarie a livello transfrontaliero. Una vigilanza costante e una risposta rapida da parte della Commissione e degli Stati membri sono fondamentali per contenere la diffusione del virus ed evitare l’imposizione di nuove misure di blocco generalizzato.La comunicazione presenta una serie di azioni prioritarie per le autorità nazionali, la Commissione e le agenzie dell’UE:
aumentare la copertura dei test, il tracciamento dei contatti e la sorveglianza da parte degli enti sanitari pubblici al fine di mappare i cluster per contenere la diffusione dei focolai; oltre alla comunicazione la Commissione ha adottato oggi una decisione di esecuzione volta a sostenere l’interoperabilità delle applicazioni mobili di tracciamento e di allerta oltre i confini nazionali all’interno dell’UE;
garantire la regolare fornitura di dispositivi di protezione individuale, medicinali e dispositivi medici mediante meccanismi quali appalti comuni di emergenza e scorte strategiche dell’UE;
fare in modo che la sanità pubblica sia capace di attivarsi rapidamente, in qualsiasi momento, per gestire un afflusso massiccio di pazienti senza trascurare altri settori dell’assistenza sanitaria, anche mediante il sostegno finanziario per il trasporto di personale medico e di pazienti tra gli Stati membri e il coordinamento, attraverso il meccanismo unionale di protezione civile, dell’invio di squadre mediche di emergenza e di materiali nei paesi che ne fanno richiesta;
prevedere misure non farmaceutiche mirate e localizzate, basate su ricerche e prove, nonché lo scambio tempestivo di informazioni sull’efficacia delle misure reintrodotte;
sostenere i gruppi vulnerabili, come gli anziani, le persone con patologie pregresse e le persone socialmente emarginate, mediante la condivisione delle migliori pratiche in materia di effettuazione di test, assistenza e cura, anche per quanto riguarda il sostegno psicosociale e per la salute mentale;
ridurre l’impatto dell’influenza stagionale, in modo da evitare una pressione supplementare sui sistemi di assistenza sanitaria già sovraccarichi, mediante l’aumento della copertura vaccinale e altre misure, ad esempio garantendo ulteriori acquisizioni di vaccini antinfluenzali a livello nazionale.

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Cosa insegna l’insolvenza della Wirecard tedesca

Posted by fidest press agency su domenica, 19 luglio 2020

Di Mario Lettieri già sottosegretario all’Economia e Paolo Raimondi economista. La Wirecard AG, la società di servizi finanziari e di pagamento digitali di Monaco di Baviera, nei giorni scorsi ha presentato istanza di insolvenza. Non è più in grado di onorare le proprie obbligazioni finanziarie. Fino a ieri era una delle 30 top imprese tedesche sul listino DAX della Borsa di Francoforte. Alla vigilia dell’insolvenza il valore delle sue azioni è crollato da 100 a 5 euro. Si tratta del primo fallimento di un’impresa del DAX. “E’ uno scandalo senza precedenti nel mondo della finanza”, ha dichiarato il ministro dell’Economia tedesco. La necessità della riforma del settore dei servizi di pagamento sarà portata con urgenza all’attenzione del Consiglio europeo, che dal primo luglio è sotto la presidenza tedesca. E’ un settore finanziario importantissimo trattato, però, come “tecnologico” e, quindi, fuori dall’area bancaria che è sottoposta a controlli più stringenti.Le attività di alcune filiali, come quella di Londra, sono state sospese. Moltissimi cittadini hanno avuto l’amara sorpresa di vedersi bloccate temporaneamente le proprie carte di credito gestite da Wirecard.
Nata nel 2002, sembra che, prima di fare il grande salto, la società abbia offerto i suoi servizi ai siti legati alle scommesse, un business online in forte ascesa. In seguito ha avuto una grande espansione in molti paesi soprattutto dell’Asia. In Germania è arrivata a gestire i sistemi di pagamento elettronici di grandi imprese commerciali e finanziarie, come il colosso assicurativo Allianz, la catena di supermercati Aldi, ecc. Ha creato anche una banca, la Wirecard Bank AG con centinaia di migliaia di correntisti utilizzatori della sua carta di debito. Già nel 2018 e 2019 certe agenzie regionali bavaresi pare abbiano paventato il suo coinvolgimento in operazioni di riciclaggio di denaro sporco. Però senza alcuna conseguenza.La Wirecard è un payment service provider (psp), un fornitore di servizi di pagamento. Tra i suoi clienti vi sono anche Visa e Martercard. Un psp offre servizi online ad enti, negozi e commercianti per accettare pagamenti elettronici, in particolare con carta di credito. In genere esso può connettersi a più banche, a carte e a sistemi di pagamento. Ciò rende il commerciante meno dipendente dagli istituti finanziari e libero dal compito di stabilire direttamente queste connessioni, specialmente quando opera a livello internazionale.
E’ ancora presto per capire appieno le cause e le ragioni vere di questo fallimento. Circa 2 miliardi di euro registrati tra gli attivi di bilancio sarebbero “aria fritta”, pari, però, a circa un quarto dell’intero bilancio societario. Sarebbero stati depositati su due banche delle Filippine che però negano ogni contatto con la Wirecard. I 3,5 miliardi di debiti registrati in bilancio, invece, sono veri. Gli investigatori tedeschi per il momento accusano i responsabili della società di aver falsificato i volumi di affari con false entrate per attirare investitori e clienti. Alcuni parlano di una “frode ben elaborata e raffinata”. In Italia definiremmo l’intera faccenda con termini ben più precisi, molto di più di una grande truffa.E’ certo che tutte le agenzie di controllo e di supervisione interne ed esterne hanno fallito miseramente. L’audit è stato espletato dal ben noto revisore dei conti, l’agenzia internazionale privata Ernst & Young, che afferma di essere stata “ingannata”. Una giustificazione un po’ tardiva… Anche su questi fondamentali aspetti un’attenta indagine dovrebbe ovviamente essere aperta. I resoconti sul caso si sono concentrati quasi esclusivamente sull’audit interno che, nonostante certi dubbi espressi anche negli anni precedenti, aveva approvato il bilancio del 2018. Ma è venuto meno soprattutto il ruolo di controllo delle autorità pubbliche tedesche. Quello dell’Abschlussprüferaufsichtstelle, un’agenzia troppo piccola, per quanto riguarda il lavoro dei revisori dei conti e quello della BaFin (Bundesanstalt für Finanzdienstleistungsaufsicht), l’equivalente della nostra Consob, per quanto riguarda la verifica dei conti. Anzi, sembra che Wirecard sia stata capace di dirottare le indagini su chi in passato ha espresso forti perplessità sulla solidità e sulla veridicità dei suoi bilanci. In un’audizione al Bundestag, la BaFin ha rivelato una falla importante nel sistema di controllo finanziario tedesco: una scappatoia legislativa avrebbe permesso a Wirecard di ottenere la licenza di creare una banca, la Wirecard Bank, ma contemporaneamente di sottrarsi alla sorveglianza e alle regole bancarie, tra cui l’obbligo di tenere una riserva di capitale per coprire eventuali perdite. La vicenda assai inquietante propone con urgenza la generale questione della separazione bancaria. Se vi fosse stata, la Wirecard Bank sarebbe stata scorporata dall’impresa madre e sottoposta ai controlli propri del sistema bancario. Di conseguenza, i suoi correntisti avrebbero ricevuto automaticamente la garanzia per i loro depositi fino a 100.000 euro.Ciò pone la necessità di migliorare l’attività di controllo dell’Unione europea per superare le resistenze e gli ostacoli spesso posti dai singoli paesi in materia di supervisione delle attività bancarie e finanziarie e di lotta all’evasione fiscale e al riciclaggio. Intanto sono emerse anche importanti questioni relative alla sicurezza del sistema di pagamento attraverso psp e alla protezione e alla garanzia dei fondi dei cittadini gestiti con tali metodi. Non è una cosa da poco. Visto che ovunque, anche in Italia, si tende a limitare i pagamenti in contanti e rimpiazzarli con l’uso digitale di carte di credito online. C’è da riflettere. La Wirecard è stata, neanche a dirlo, tra i principali promotori della “cashless society”, una società senza contanti, da realizzare pienamente in tempi brevi. La prospettiva potrebbe essere interessante, ma a condizione che i singoli governi garantiscano che una “Wirecard story” non si ripeta mai più.

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Roma:Town Meeting Smart Business

Posted by fidest press agency su domenica, 19 luglio 2020

Rendere Roma più “smart”, più competitiva a livello internazionale e attrattiva per investimenti e capitali: è l’obiettivo del Town Meeting Smart Business, che precede la stesura del Piano Strategico imprenditoriale di Roma Capitale.Partecipato da più di 80 protagonisti del panorama di riferimento, tra atenei, associazioni di categoria, imprese, operatori e istituzioni, collegati tramite una piattaforma online, l’evento ha catalizzato spunti e riflessioni per la definizione delle linee operative dello sviluppo cittadino, in chiave di innovazione economica, digitale, urbanistica e infrastrutturale.Tre gli obiettivi del Piano Strategico imprenditoriale:
– individuare le strategie urbane finalizzate allo sviluppo di infrastrutture e servizi a supporto delle attività imprenditoriali;
– migliorare la capacità attrattiva del territorio per polarizzare investimenti;
– incentivare la nascita di nuove realtà economiche, potenziando la rete di Open Innovation fra imprese, startup, incubatori e acceleratori d’impresa, università, centri di ricerca, istituzioni e altri operatori della filiera dell’economia innovativa.“Gli spunti del Town Meeting Smart Business sono espressione degli imperativi e delle esigenze di tutta la filiera imprenditoriale attiva in città: l’obiettivo è quello di sintetizzarli in linee d’azione per fare di Roma una capitale anche d’investimento. E’ necessario un potenziamento in chiave innovativa e digitale, per calamitare capitali e risorse, definendo strategie urbane finalizzate a infrastrutture e servizi, sburocratizzando i processi amministrativi e incentivando la nascita di nuove imprese. Volgiamo lo sguardo al futuro, perché qualunque eccellenza “funziona” solo se supportata dall’utilizzo strategico di strumenti moderni: dalla gestione dei dati per il monitoraggio di fenomeni sensibili alla visibilità online di produzioni di qualità, tutto concorre allo sviluppo economico cittadino. Importantissimo il contributo di un parterre di rilievo, che ringrazio della partecipazione”, dichiara Carlo Cafarotti, Assessore allo Sviluppo economico, Turismo e Lavoro di Roma Capitale.

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Come combattere borse, occhiaie e zampe di gallina

Posted by fidest press agency su domenica, 19 luglio 2020

«La zona degli occhi è una zona ad alta espressività: pensiamo solamente a quante volte durante una giornata tendiamo a socchiudere gli occhi per sorridere oppure per mettere a fuoco, quante volte li strizziamo perché li sentiamo stanchi o irritati. È una zona dove la pelle è molto sensibile. Così i primi segni del tempo si iniziano già a vedere poco dopo i 30 anni».
Porre rimedio è possibile partendo da quelli che sono i classici stili di vita corretti, con una variegata alimentazione, un buon riposo e la protezione dal sole. «Per contrastare le fastidiose zampe di gallina che si formano un rimedio molto efficace è la tossina botulinica: un iniettivo che permette di restituire una pelle tonica, ma anche richiede dei trattamenti di “manutenzione”», osserva Gilardino. «Nelle situazioni un po’ più compromesse è possibile ricorrere anche al laser frazionato: questo non solamente restituisce elasticità alla pelle, ma permette di combattere anche le rughe più sottili che appesantiscono lo sguardo». Differente è l’approccio alle borse e alle occhiaie. «Entrambe possono avere origine genetica e dipendono dalla conformazione del viso. Le prime derivano dalla presenza di un eccesso di tessuto adiposo che ernia e protrude sotto la pelle delle palpebre inferiori e per queste, l’unico intervento efficace è di tipo chirurgico. La chirurgia però non deve spaventare, oggi ci sono tecniche assolutamente mini invasive che non lasciano alcuna cicatrice e in modo rapido permettono l’asportazione della piccola eccedenza di grasso che dà origine alla borsa». Altra cosa sono le occhiaie. «È quando l’occhio si presenta scavato, con la pelle sottostante un po’ più scura che rende lo sguardo, quindi anche tutto il viso, piuttosto stanco. È possibile intervenire con dei filler per riempire le parti che il tempo, o la propria costituzione, hanno “svuotato”, attenuando così anche l’ “effetto scuro” sotto gli occhi. Tendenzialmente le occhiaie sono costituzionali, dipendono dalla conformazione del volto e dalla struttura della pelle». Nei casi in cui l’occhiaia sia determinata anche da un colore più scuro della pelle, «è possibile schiarire il colore con dei peeling», puntualizza la specialista. Per la parte superiore degli occhi, per illuminare lo sguardo, c’è la blefaroplastica non chirurgica. «Nelle palpebre superiori, a fronte di una leggera lassità della pelle, non è più necessario ricorrere ad un intervento chirurgico, ma vi sono delle tecniche di medicina estetica che permettono di migliorare la tonicità della pelle in quell’area. Conosciuta come la “blefaroplastica non chirurgica”, questo trattamento si basa sulla creazione di micro coagulazioni che consentono alla pelle di ritrarsi. Nelle situazioni più compromesse, l’unica strada resta la blefaroplastica più tradizionale che però è stata migliorata molto nei tempi di recupero».In generale, nel periodo estivo è meglio orientarsi verso trattamenti di medicina estetica «avendo cura però di non esporsi al sole per un paio di settimane. La chirurgia è più indicata in autunno», conclude Gilardino.Patrizia Gilardino – profilo professionale. Laureata in Medicina e Chirurgia all’Università degli Studi di Milano nel 1988, Patrizia Gilardino si è specializzata nella Scuola di Chirurgia Plastica Ricostruttiva dell’Università degli Studi di Milano nel 1993

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Congiuntivite: virale, batterica o allergica?

Posted by fidest press agency su domenica, 19 luglio 2020

“Ho l’occhio rosso e gonfio!”, “Mi prudono gli occhi!”, “Nel mio occhio c’è pus!”. Queste le frasi che spesso denunciano la presenza di una congiuntivite. Sì, ma di che tipo? Virale, batterica o allergica questa infiammazione oculare si manifesta con sintomi differenti che possono prediligere adulti o bambini a seconda della tipologia, richiedendo il consulto dello specialista nel 70% dei casi. L’Associazione Mondiale per le Malattie Infettive e i Disordini Immunologici (WAidid) sottolinea come solo una corretta diagnosi permetta di ricevere il trattamento idoneo, evitando complicazioni gravi che possono portare anche a danni strutturali all’occhio.
Con un rischio di trasmissione del 50%, la congiuntivite infettiva più comune è la congiuntivite virale. Questa colpisce generalmente la popolazione adulta e si presenta prevalentemente in estate. Primo responsabile è l’Adenovirus (90% dei casi), un virus che spesso colpisce altre parti dell’organismo, in particolar modo le vie respiratorie, dando vita a ulteriori sintomi come mal di gola, rinite, tosse e ingrossamento linfonodale. A provocare la congiuntivite virale può, inoltre, essere l’Herpes Simplex (1,3%-4,8% dei casi) che attacca un solo occhio e si associa ad herpes labiale. A seguire Herpes Zoster e Molluscum Contagiosum: il primo coinvolge il nervo trigemino, mentre il secondo è spesso associato a congiuntivite follicolare con lesioni alla palpebra. In entrambi i casi, le complicanze possono essere gravi come danni alla cornea e uveite. Sebbene non esista nessun trattamento ad hoc, l’uso di antivirali topici o sistemici può rivelarsi utile per impedire complicanze. Impacchi freddi, lacrime artificiali e antistaminici topici alleviano la sintomatologia. Bisogna inoltre ricordare di utilizzare asciugamani e salviette personali per non favorire la trasmissione dell’infezione.
A prediligere i bambini, invece, è la congiuntivite batterica: si stima, infatti, che nel 50%-75% dei casi siano i piccoli pazienti ad esser vittima di questa fastidiosa infezione. Se la congiuntivite virale ama il clima estivo, quella batterica tende a presentarsi prevalentemente nel periodo tra dicembre e aprile. Una secrezione purulenta appiccicosa e sensazione di corpo estraneo nell’occhio sono i sintomi che la caratterizzano. Nei bambini, i principali batteri responsabili sono Haemophilus influentiae (29% dei casi) e Streptococcus pneumoniae (20%). Anche gli adulti possono essere colpiti da questa forma di congiuntivite infettiva che, in questi soggetti, è causata prevalentemente da Staphylococcus aureus, a cui seguono Streptococcus pneumoniae e Haemophilus influentiae. Inoltre, una scarsa produzione lacrimale, traumi, condizioni di immunodepressione sono tutti veri e propri fattori di rischio per l’insorgenza della congiuntivite batterica. A rappresentare il veicolo principale di trasmissione dell’infezione sono le mani che, se non lavate accuratamente e frequentemente, spalancano le porte a germi e batteri. Una volta diagnosticata, la congiuntivite batterica va trattata tempestivamente con un collirio antibiotico.Inoltre, a presentare condizioni importanti è la congiuntivite batterica iperacuta, un’infezione a esordio improvviso che progredisce fino alla perforazione della cornea. Causata spesso da Chlamydia o Neisseria Gonorrhoeae, malattie sessualmente trasmesse che possono diffondersi anche all’occhio, la congiuntivite batterica iperacuta è caratterizzata da un’abbondante secrezione purulenta, visione diminuita, dolore e linfoadenopatia.
“Particolare attenzione viene richiesta ai portatori di lente a contatto – aggiunge il Professor Stefano Gandolfi, Professore Ordinario di Malattie dell’Apparato Visivo all’Università di Parma – nonché ai pazienti che, di recente, sono stati sottoposti ad intervento di estrazione di cataratta. In entrambe le condizioni, una congiuntivite può portare a complicanze gravissime, quali ulcere corneali o endoftalmiti, tali da causare una perdita irreversibile della vista. Al minimo accenno di arrossamento congiuntivale, con o senza secrezione, il portatore di lente a contatto deve immediatamente sospenderne l’applicazione. Analogamente, davanti a un arrossamento intenso e dolore, durante i primi 7-10 giorni da un intervento per cataratta, il paziente deve immediatamente rivolgersi all’oculista per una urgente valutazione della situazione” .Il problema, in genere, scompare evitando il contatto con la sostanza scatenante e utilizzando lacrime artificiali. Nelle manifestazioni più importanti, è opportuno somministrare un collirio antistaminico e farmaci corticosteroidei.

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Bankitalia: debito sale a 2.507,6 miliardi

Posted by fidest press agency su domenica, 19 luglio 2020

Il debito delle Amministrazioni pubbliche è salito a maggio a 2.507,6 miliardi. Lo comunica Bankitalia.”Nuovo record storico. Battuto il precedente primato del luglio 2019, quando il debito arrivò a 2.467,442 miliardi. Si tratta, inoltre, di un debito destinato inevitabilmente ad aumentare per via dell’emergenza Covid” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori. “Considerati gli ultimi dati Istat resi noti in settimana sulla popolazione residente, è come se ogni italiano avesse un debito di oltre 41 mila euro, 41.623 euro. A famiglia si tratta di un debito pari a quasi 96 mila euro, 95.736 euro per la precisione” conclude Dona.

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Prezzi: Istat, a giugno -0,2% ma “il carrello” aumenta

Posted by fidest press agency su domenica, 19 luglio 2020

Secondo i dati definitivi di giugno resi noti oggi dall’Istat, l’inflazione registra un ribasso annuo dello 0,2%.”L’Italia è in deflazione non solo per il calo dei beni energetici ma per via della grave crisi economica. I consumi non ripartono, nonostante il lockdown sia finito. Ma il dato non deve trarre in inganno. Le spese obbligate, non rinviabili, come quelle del carrello della spesa, continuano a pesare sulle tasche degli italiani, anche se in attenuazione rispetto a maggio” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.”Per una coppia con due figli, la famiglia tradizionale di una volta, il carrello a +2,1% significa avere un aumento del costo della vita, per i soli acquisti di tutti i giorni, di 192 euro su base annua, 180 euro per gli alimentari. Per una coppia con 1 figlio, la tipologia di nucleo familiare ora più diffusa in Italia, il rialzo è di 174 euro per le compere quotidiane, 162 euro per il cibo, per una famiglia media sono, rispettivamente, 144 e 134 euro” conclude Dona.
Secondo lo studio dell’associazione di consumatori, in testa alla classifica dei capoluoghi e delle città con più di 150 mila abitanti più care, Bolzano, Perugia e Napoli, tutte e 3 con un’inflazione pari a +0,7%. In termini di rincari, però, al primo posto si conferma Bolzano che ha la maggior spesa aggiuntiva, equivalente, per una famiglia media, a 223 euro. Al secondo posto Perugia, dove il rialzo dei prezzi dello 0,7% determina un aggravio annuo di spesa pari a 167 euro, terza Napoli, dove la spesa supplementare, per una famiglia tipo, è pari a 153 euro.In testa alla classifica delle regioni più costose, con un’inflazione a +0,5%, Trentino, Umbria e Campania. In termini di maggior spesa, però, svetta il Trentino Alto Adige che registra, per una famiglia media, un rialzo pari a 135 euro su base annua. Segue l’Umbria, dove l’incremento dei prezzi pari allo 0,5% implica un’impennata del costo della vita pari a 117 euro, terza la Campania dove si ha un rincaro annuo, per la famiglia tipo, di 100 euro.

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