Fidest – Agenzia giornalistica/press agency

Quotidiano di informazione – Anno 36 n° 131

Archive for 11 agosto 2019

“La situazione politica è surreale”

Posted by fidest press agency su domenica, 11 agosto 2019

C’è una maggioranza naturale già formata, quella tra FdI e Lega, potenzialmente coesa, potenzialmente vincente e invece sento tanti rumors, tanta voglia di fare giochi di palazzo. Vedo questi abboccamenti tra Pd e Cinquestelle. Sento che c’è un’ipotesi di maggioranza. Il Pd chiede di far votare prima la sfiducia a Salvini e poi quella a Conte. Altra cosa surreale. Come l’idea che circola di un governo Conte con ministri non politici. Spero che sia fantapolitica, ma in passato ne abbiamo viste di tutte. Sarebbe una sorta di patto del Nazareno allargato al Movimento 5 Stelle. D’altra parte quando hanno eletto la Von der Leyen un accenno c’era già stato”.Lo dice in una intervista al Quotidiano nazionale il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni.”Noi di Fratelli d’Italia e la Lega siamo la base di una coalizione che è già nei fatti, perché siamo gli unici due partiti che sono usciti sempre vincenti dalle ultime elezioni. Sono stati gli elettori a dircelo – spiega Meloni – Forza Italia? Lega e Fratelli d’Italia sono autosufficienti ma non abbiamo deciso, ne parleremo anche con Matteo. A Forza Italia chiediamo elementi di chiarezza, poi valuteremo.
Il problema è di posizionamento politico, con o senza Berlusconi, che è l’unico a funzionare sicuramente in termini di consenso ma che ha più volte preso le distanze da noi e non dalla sinistra, anche in occasioni delle ultime votazioni al parlamento Ue ha scelto una collocazione non chiara. Moderatismo non va confuso con l’inciucismo. Fratelli d’Italia è perfettamente in grado di intercettare tanta parte di elettorato di centrodestra con le sue posizioni concrete ma chiare”.”Taglio dei parlamentari? Siamo stati gli unici che dall’opposizione hanno votato quella riforma. Ricordo che Cinquestelle mi telefonarono per ringraziarmi. Una coalizione Lega- FdI è in grado di ripresentarla subito a inizio della prossima legislatura, magari allargata ad altre riforme come l’abolizione dei senatori a vita, il presidenzialismo e se serve il monocameralismo. I grillini la sbandierano adesso per stare lì altri quattro anni e basta”, continua Meloni.

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The “dark” evil of our time

Posted by fidest press agency su domenica, 11 agosto 2019

From the sixteenth century to this part, a particular evolutionary period expressed in a civilization that has tried to bring out a new cultural, economic and social identity has manifested itself, albeit with unsteady steps and some resounding retreat. To drive the push there have been more socially evolved peoples as it happened in the past with the Egyptians, the Assyrians-Babylonians, the ancient Romans and the Slavs. But it is also true, as Spengler observes: “civilizations are born, thrive briefly, decay and die “. Should we perhaps agree that our civilization is in decline and that a new one is emerging on the horizon? But what could be the warning signs? In the twentieth century, we accepted and even immediately the evolution of capitalist logics and its counterpart in Soviet-Chinese communism. Two sides of the same coin that would have intended to give an evolutionary turn to their respective systems if there had not been the collapse of the Soviet bloc that has caused a new shuffling of the cards and from which capitalism has benefited with its consumerist and hedonistic logic who have identified moral good with pleasure. Probably capitalism has managed better than Marxism to stay afloat for its transformational capacity combined with human exploitation, catching up its weaknesses: possibility of easy enrichment, use and abuse of new technologies and so on. Now the limit is glimpsed in all its different contradictions. The industry to thrive and make more profits must broaden its consumer base but can no longer do so because the poverty line has grown and with it the world population is having to deal with the logic of a job, and not for everyone, which produces for the most part low average incomes and such as to make troubled the new generations who want everything immediately and no longer tolerate an expectation from long time with poorly paid and precarious jobs. It means, wanting to grasp the essence of the problem, that the exponential growth of birth rate, the progress of medicine that lengthen life expectancy even if they do not guarantee healthy old age, have made clear that capitalism as we conceive it today and the same damage that created the ecosystem, mostly irreversible, requires a radical revision of the guiding spirit that has brought us to this day. Hence the conviction that our civilization has exhausted its cycle and that a new one is necessarily emerging. It remains to be questioned how much conflictual and dramatic it may be in its passage before it can reach the goal of a new civilization. (Riccardo Alfonso)

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Il male “oscuro” del nostro tempo

Posted by fidest press agency su domenica, 11 agosto 2019

Dal XVII secolo a questa parte si è manifestato, sia pure a passi malfermi e qualche clamoroso arretramento, un particolare periodo evolutivo espresso in una civiltà che ha cercato di far emergere una nuova identità culturale, economica e sociale. A trainare la spinta vi sono stati popoli socialmente più evoluti così come è accaduto in passato con gli egiziani, gli assiro-babilonesi, gli antichi romani e gli slavi. Ma è anche vero, come osserva Spengler che: «le civiltà nascono, prosperano brevemente, decadono e muoiono». Dobbiamo forse convenire che la nostra civiltà è nella fase del declino e che una nuova si sta affacciando all’orizzonte? Ma quali potrebbero essere i segni premonitori? Nel XX secolo abbiamo accettato e anche subito l’evoluzione delle logiche capitalistiche e il suo contraltare nel comunismo di stampo sovietico e cinese. Due facce della stessa medaglia che avrebbero inteso imprimere una svolta evolutiva ai loro rispettivi sistemi se non ci fosse stato il collasso del blocco sovietico che ha provocato un nuovo rimescolamento delle carte e dalle quali ne ha tratto vantaggio il capitalismo con le sue logiche consumistiche ed edonistiche che hanno identificato il bene morale con il piacere. Probabilmente il capitalismo è riuscito meglio del marxismo a restare a galla per la sua capacità trasformistica congiunta allo sfruttamento umano cogliendo le sue debolezze: possibilità di facili arricchimenti, uso e abuso delle nuove tecnologie e via di questo passo. Ora il limite s’intravede in tutte le sue diverse contraddizioni. L’industria per prosperare e trarre sempre maggiori profitti deve allargare la sua base di consumatori ma non può più farlo perché è cresciuta la fascia di povertà e con essa la popolazione mondiale si trova a dover fare i conti con la logica di un lavoro, e non per tutti, che produce in massima parte redditi medio bassi e tali da rendere inquiete le nuove generazioni che vorrebbero tutto e subito e non tollerano più un’aspettativa dai tempi lunghi con lavori mal pagati e precari. Significa, volendo cogliere l’essenza del problema, che la crescita esponenziale della natalità, i progressi della medicina che allungano l’aspettativa di vita anche se non garantiscono una vecchiaia in buon salute, hanno reso chiaro che il capitalismo così come oggi lo concepiamo e gli stessi danni che ha creato all’ecosistema, per lo più irreversibili, impone una revisione radicale dello spirito guida che ci ha portati sino ad oggi. Da qui la convinzione che la nostra civiltà ha esaurito il suo ciclo e che necessariamente si sta profilando uno nuovo. Resta da chiedersi quanto conflittuale e drammatico potrà essere il suo passaggio prima di poter raggiungere il traguardo di una nuova civiltà. (Riccardo Alfonso)

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Istruzione: Decreto scuola in alto mare, altro che intese

Posted by fidest press agency su domenica, 11 agosto 2019

Bussetti smentisce possibilità di modifiche e il M5S si oppone alla sua approvazione, mentre Salvini spinge l’Italia al voto e annuncia da Sabaudia di voler una sua riforma della scuola, come per l’ex premier Renzi, dopo aver tradito il punto 27 del Contratto di Governo sulla TAV. E il 28 agosto potrebbe saltare la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
L’accordo in Consiglio dei ministri sul provvedimento che affronta il problema del precariato, comunque senza risolverlo e con effetti soltanto dal 1° settembre 2020, è di facciata: la soluzione del “salvo intese” certifica le distanze tra i due sempre più ormai ex non partiti di maggioranza di Governo, perché dopo le immediate dichiarazioni di circostanza, i nodi vengono al pettine. Lo stesso ministro dell’Istruzione anziché mediare rimane fermo sulle posizioni poco utili ed efficaci della Lega concordate coi sindacati, suscitando le parole dure da parte di esponenti del M5S che reputano ormai “indispensabile un cambio della guardia” a capo del Miur in caso di rimpasto dell’esecutivo. Marcello Pacifico, presidente Anief: Un anno fa in pieno agosto con la riapertura delle GaE avremmo avuto oggi 50 mila insegnanti abilitati in più nei ruoli dello Stato, ma l’attuale maggioranza dopo aver sbagliato il voto in Senato su richiesta del senatore Pittoni a settembre ritirò il provvedimento nell’altro ramo del Parlamento per affidarsi oggi a una riforma confusa senza alcun accordo, peraltro, in contrasto con quanto deciso nella legge di stabilità 2019. E così mentre la maggioranza continua a litigare e ad alzare i toni, si lascia la scuola al suo destino. Come se il problema di 100 mila cattedre vacanti, da assegnare a supplenza, più quasi altrettanti contratti con scadenza al 30 giugno, si dovesse presentare solo tra un anno. Invece, si proporrà, con dimensioni record, già tra poche settimane. Abbiamo a che fare con dei politici irresponsabili, perché i primi di settembre ci ritroveremo con i Consigli di Classe quasi dimezzati, perché le nomine tardano ad arrivare, e i presidi presto costretti ad assegnarle fuori graduatorie. Così, l’assurdo sarà compiuto: pur di non assumere i precari dalle graduatorie d’istituto, riaprire le GaE e dare la possibilità agli idonei dei concorsi di spostarsi di regione, si è preferito mettere in crisi tutto il sistema scolastico italiano.

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Scuola Quota 100: il danno e la beffa

Posted by fidest press agency su domenica, 11 agosto 2019

I “buchi” venutisi a determinare nella scuola con i pensionamenti anticipati introdotti dal Governo gialloverde, che secondo le ultime stime dell’Inps superavano quota 27 mila, non sono rientrati nel computo delle immissioni in ruolo, né per i trasferimenti e ora si scopre che nemmeno sono stati utili nell’ultima fase della mobilità, quella delle utilizzazioni annuali e delle assegnazioni provvisorie: andranno tutti ad incrementare le supplenze annuali, che supereranno a questo punto senza ombra di dubbio quota 100 mila. Anief verificherà che almeno corrispondano a contratti fino al 31 agosto 2020.
Marcello Pacifico, presidente Anief: Siamo esterrefatti per come l’inerzia della macchina amministrativa sia riuscita a compiere quello che ad inizio 2019 sembrava impossibile. Perché nella scuola le domande per accedere a ‘Quota 100’ sono state presentate lo scorso inverno: in un Paese dove i ministeri e l’Istituto di previdenza nazionale si parlano e collaborano per il bene dei cittadini lavoratori, si sarebbe fatto ampiamente in tempo a trasmettere l’elenco delle cattedre, degli assistenti, dei collaboratori scolastici e dei presidi che hanno aderito, avendone i requisiti di 38 anni di contributi e 62 di età minimi, all’anticipo pensionistico. Invece, si è riusciti a fare peggio delle previsioni peggiori, arrivando a non rendere utili quei posti non solo per dare possibilità a migliaia di ‘vittime’ dell’algoritmo impazzito della gestione Renzi-Giannini di tornare a casa, ma nemmeno per le immissioni in ruolo, né per i trasferimenti e adesso neppure per le assegnazioni provvisorie. I primi casi di mancata utilità in tutte le fasi della mobilità si stanno riscontrando in questi giorni; in particolare a Napoli, dove, scrive Orizzonte Scuola “i posti di Quota 100 – censiti dopo la data del 29 maggio 2019 – non sono stati utilizzati neppure per le assegnazione provvisorie dell’a.s. 2019/20”. Non si tratta di una “dimenticanza” da poco perché nella provincia di Napoli sono 796 i posti liberati. L’ufficio scolastico provinciale di Napoli non si sarebbe “attivato per tempo a chiedere la certificazione da parte delle scuole napoletane dei posti che si sono liberati per il pensionamento Quota 100: “è accaduto per le Assegnazioni provvisorie provinciali e interprovinciali per la scuola secondaria di primo e di secondo grado già pubblicate nella provincia di Napoli e potrebbe accadere per le assegnazioni per la scuola dell’infanzia e primaria”. E siccome “l’organico di fatto nella scuola secondaria ha avuto un incremento di meno di una ventina di posti, molti colleghi non hanno ottenuto l’assegnazione provvisoria, pur essendoci i posti lasciati vacanti dai pensionati Quota 100”.

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Cresce il valore degli acquisti online di prodotti di cosmetica

Posted by fidest press agency su domenica, 11 agosto 2019

Salendo del 21% nel 2018 rispetto all’anno precedente e facendo registrare un ritmo di crescita in linea con quello dell’intero eCommerce italiano, sfiorando i 390 mln euro.
Anche gli acquirenti online di prodotti di cosmetica sono cresciuti in media del 21% negli ultimi tre anni, raggiungendo i 6,4 milioni di individui nel 2018, 3,8 milioni dei quali sono acquirenti abituali (ovvero, hanno acquistato più di una volta un prodotto di cosmetica negli ultimi sei mesi).Per quanto concerne il valore degli acquisti online di cosmetica, la crescita si incrementa più velocemente (+31% medio Y/Y negli ultimi tre anni) del numero di acquirenti online e questo mostra come stia aumentando la spesa media per acquirente, guidata dall’aumento della frequenza degli acquisti.Il valore dell’acquistato eCommerce sul totale degli ordini (online + offline) è molto variabile in funzione della categoria di prodotto: si va dal 2% del trucco viso, al 6% dei Profumi fino all’11% dei prodotti per il trucco delle mani.Aumenta sempre più la concentrazione del mercato e pochi merchant dominano la scena: se nel 2015 i top 10 merchant della cosmetica online facevano registrare il 73% degli acquisti, nel 2018 la percentuale è cresciuta fino a toccare l’83%. Il peso dei retailer tradizionali è più forte nell’eCommerce di Cosmetica rispetto all’eCommerce di tutti i prodotti: per ogni acquisto online di un prodotto di cosmetica presso un retailer tradizionale se ne registrano 3,5 dagli eRetailer. Lo stesso rapporto nell’intero eCommerce di prodotti è pari al 6,3 nel 2018. La dinamica rilevata nel 2018 porta stimare per l’intero 2019 acquisti online per un valore di circa 470 M€.

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Barometro CRIF delle richieste di mutui e prestiti in Italia

Posted by fidest press agency su domenica, 11 agosto 2019

Il mese di luglio appena concluso ha messo in evidenza un rallentamento delle richieste sia per quanto riguarda i mutui sia per i prestiti, rilevando il numero di interrogazioni più contenuto in termini assoluti dall’inizio dell’anno. Se il confronto con il corrispondente mese del 2018 vede una variazione positiva per i prestiti, dovuto anche allo stallo che il comparto aveva fatto segnare rispetto agli anni precedenti, relativamente alle richieste di mutui e surroghe si rileva, invece, un ulteriore calo del -8,0%. Dopo alcuni anni caratterizzati da una crescita sostenuta, al marcato ridimensionamento di surroghe e sostituzioni si accompagna infatti un rallentamento delle richieste di nuovi mutui di acquisto.È paradossale che questo rallentamento della domanda di prestiti e mutui avvenga quando il tasso di default (ovvero l’indice di rischio di credito di tipo dinamico che misura le nuove sofferenze e i ritardi di 3 o più rate nell’ultimo anno di rilevazione) del credito al dettaglio (quindi mutui immobiliari e credito al consumo) è ulteriormente sceso arrivando ad attestarsi all’1.7%. Nello specifico, per i mutui immobiliari il tasso di default si è attestato all’1,3%, addirittura al di sotto del livello pre-crisi.Va qui sottolineato che uno dei fattori in grado di sostenere la propensione a richiedere credito è rappresentato dalla concreta possibilità di vederselo erogato; è quindi fondamentale che le informazioni relative all’affidabilità del richiedente e alla sostenibilità del finanziamento rispetto al budget familiare siano disponibili con l’ampiezza necessaria.

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Proteggere le foreste e il sistema agroalimentare

Posted by fidest press agency su domenica, 11 agosto 2019

Proteggere le foreste e proporre un nuovo paradigma per il sistema agro-alimentare: secondo il nuovo rapporto dell’IPCC (Gruppo Intergovernativo sui Cambiamenti Climatici) sui cambiamenti climatici e l’uso del suolo, sono queste le soluzioni alla crisi climatica ed ecologica che stiamo affrontando.Dal rapporto dell’IPCC, emerge che dal periodo preindustriale la temperatura sulle terre emerse è già aumentata di 1,53 gradi centigradi. La media globale dell’aumento è di 0,87 tenendo conto della variazione di temperatura sopra gli oceani. Più di un quarto della terra del Pianeta è soggetta al “degrado indotto dall’uomo” e la
produzione di bioenergia può rappresentare un pericolo consistente per la sicurezza alimentare e la degradazione del suolo. Il rischio infatti è quello di privarci di preziosi terreni agricoli, spostando piantagioni e pascoli per il bestiame in aree naturali di grande importanza per la conservazione della biodiversità e la salvaguardia del clima, come le foreste.«Lottare contro i cambiamenti climatici è complicato, ma le soluzioni ci sono e bisogna agire immediatamente. Chiediamo ai governi e alle multinazionali di promuovere pratiche agricole sostenibili ed ecologiche, ma nel frattempo anche noi possiamo fare la nostra parte: una dieta più sana, con meno carne e pasti più ricchi di verdure e proteine di origine vegetale, aiuterà a migliorare l’equilibrio tra ecosistemi naturali e terreni per la produzione agricola» conclude Borghi.Il rapporto dell’IPCC fornisce anche altri importanti elementi:
– Concentrarsi unicamente sull’uso del suolo non basterà per vincere la battaglia contro i cambiamenti climatici: per quello è fondamentale procedere all’eliminazione graduale dei combustibili fossili.
– Il 23 per cento delle emissioni umane di gas a effetto serra derivano proprio dalla deforestazione, dagli incendi e dall’agricoltura industriale.
– Negli ultimi 60 anni il consumo di carne è più che raddoppiato e il suolo è stato convertito a uso agricolo ad un ritmo senza precedenti nella storia umana.
– Nel mondo ci sono circa 2 miliardi di adulti in sovrappeso o obesi, mentre 821 milioni di persone sono denutrite: questi dati evidenziano la necessità di riformare l’attuale sistema alimentare.

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La finanza sui media

Posted by fidest press agency su domenica, 11 agosto 2019

Jean Pierrre Mustier, amministratore delegato di Unicredit, nell’ultimo mese è stato citato oltre 728 volte sui mezzi di informazione italiani, più del doppio rispetto all’ad di Cassa Depositi e Prestiti Fabrizio Palermo (262) e il triplo rispetto al ceo di Intesa San Paolo Carlo Messina (207). A mettere in evidenza questi dati è il monitoraggio svolto da Mediamonitor.it su oltre 1.500 fonti d’informazione fra carta stampata (quotidiani nazionali, locali e periodici), siti di quotidiani, principali radio, tv e blog, utilizzando tecnologia e soluzioni sviluppate da Cedat 85, azienda attiva da oltre 30 anni nella fornitura di soluzioni per la gestione dei contenuti provenienti dal parlato.Mediamonitor.it ha stilato la classifica degli amministratori delegati dei primi 15 gruppi bancari italiani (per raccolta diretta) più menzionati sui mezzi di informazione negli ultimi 30 giorni. A spingere sui media l’amministratore delegato di Unicredit, prima della presentazione della semestrale, è anche la notizia della cessione della quota di partecipazione in Fineco. Di Fabrizio Palermo si è parlato, tra l’altro, in relazione alla presentazione del piano industriale di Cassa Depositi e Prestiti, che ha destinato circa 200 miliardi di euro allo sviluppo sostenibile dell’Italia. Carlo Messina, invece, è stato protagonista delle cronache finanziarie per il buon andamento dei conti della banca da lui guidata.Marco Morelli (Banca MPS) ha totalizzato 167 menzioni sui media nazionali, posizionandosi al quarto posto della graduatoria di Mediamonitor.it. L’amministratore delegato della banca senese, in relazione alla cessione di una quota di crediti deteriorati (NPL) a Cerberus, ha dichiarato che entro fine anno la banca cederà ulteriori 2 miliardi di euro. I mezzi di informazione italiani hanno puntato la loro attenzione anche su Victor Messiah (5° in classifica), consigliere delegato di Ubi Banca, che è stato nominato 142 volte non solo in occasione della presentazione dei dati semestrali dell’istituto da lui guidato ma anche per essersi espresso positivamente sul salvataggio di Carige. Nella top ten stilata da Mediamonitor.it c’è anche Giuseppe Castagna (74 citazioni) di Banco BPM, che di recente ha rinnovato la partnership con il Milan, in qualità di major partner e official bank sponsor della squadra milanese. A seguire Alberto Nagel (69) di Mediobanca, che parlando della situazione del Paese ha sottolineato come gli investitori sono, e nel futuro lo saranno sempre di più, attenti a che l’Italia rispetti i principali parametri macroeconomici.Più defilato in classifica Alessandro Vandelli (Bper Banca), che secondo le rilevazioni di Mediamonitor.it ha raccolto 67 citazioni anche in relazione all’acquisizione di Unipol Banca. Chiudono la top ten dei ceo bancari più presenti sui media Paolo Molesini di Banca Fideuram (56) e Andrea Munari di BNL (35).

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Inchiesta Altroconsumo su prezzi benzina

Posted by fidest press agency su domenica, 11 agosto 2019

Prosegue l’esodo estivo, con giornate di intenso traffico verso le principali località di villeggiatura italiane. Anche il prossimo weekend si preannuncia da “bollino nero” per le autostrade italiane. Quando si parla di viaggi in auto, tra gli aspetti cruciali c’è il prezzo della benzina, uno dei tasselli che contribuisce alle spese per le vacanze estive e che grava, in generale, sulle tasche dei consumatori. Ecco perché Altroconsumo – utilizzando i dati dell’Osservatorio Prezzi Carburanti del Mise, Ministero dello Sviluppo Economico – ha condotto un’inchiesta (che sarà pubblicata su Inchieste di settembre) analizzando i prezzi della benzina praticati da 1.100 distributori in 6 città italiane per capire quali siano le scelte più convenienti quando parliamo di carburante, scelte che possono arrivare a far risparmiare 672 euro l’anno (considerando 2 pieni al mese, da 50 litri ciascuno). Altroconsumo ha preso in esame i prezzi medi dichiarati nelle seguenti città: Milano e Roma, le due più grandi città italiane; Trieste in quanto città transfrontaliera prossima a due Paesi – Croazia e Slovenia – con prezzi sensibilmente più bassi dell’Italia; Palermo e Cagliari, due città vicine ad importanti raffinerie e che quindi dovrebbero beneficiare di un accesso ai rifornimenti più rapido e, almeno in teoria, avere prezzi più bassi; Perugia, perché – al contrario – è una città interna e fuori mano. Risultati a sorpresa: Perugia la città con prezzi medi più bassi, più convenienti i self service e i centri commerciali mentre a Palermo e Cagliari ci sono i prezzi più alti. Le differenze tra città però non sono particolarmente ampie: la variazione di prezzo non arriva infatti al 6% (per il gasolio al 7%).
Utilizzando il self service rispetto al servito si può risparmiare tra il 5 e il 10%, ma questo non significa che il prezzo self di un distributore non possa essere più alto al prezzo servito di un altro. L’analisi di Altroconsumo denota l’inefficienza della rete distributiva italiana
Analizzando i dati forniti dalla Commissione Europea si riscontra che in Italia il prezzo della benzina e gasolio è tra i più alti con 13-15 centesimi in più a litro rispetto alla media comunitaria. Oltre ai limiti della rete distributiva, sul prezzo italiano influiscono soprattutto le accise: su 10 euro spesi, 6,30 sono di tasse (nel caso del diesel 5,90 euro).Nel nostro Paese il fisco trattiene (sempre su 10 euro) 1,60 euro in più rispetto alla media europea, in percentuale il 17% in più sulla benzina e il 21% in più sul diesel. Oltre alle accise, però, c’è anche l’Iva che viene applicata non solo sul prezzo del carburante, ma anche sulle accise stesse.

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Bce: politica monetaria accomodante anche con Lagarde

Posted by fidest press agency su domenica, 11 agosto 2019

Il consiglio direttivo della Bce “ha posto in risalto la necessità di un orientamento di politica monetaria altamente accomodante per un prolungato periodo di tempo”.”Bene, la speranza è che la politica monetaria accomodante sia confermata anche dopo il cambio al vertice tra Draghi e Lagarde” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.”E’ fondamentale, per il nostro Paese, così altamente indebitato e a rischio costante di una procedura d’infrazione, che riprenda il Qe. Nel Bollettino si attesta che è bastato che la Commissione europea decidesse di non avviare una procedura di infrazione per disavanzo eccessivo per far diminuire i differenziali sui titoli di Stato italiani di 77 punti base. Un dato sul quale il Governo Conte dovrebbe riflettere” conclude Dona.

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Libro: Guerra e pane

Posted by fidest press agency su domenica, 11 agosto 2019

E’ il racconto di Margherita Oggero in libreria dal 4 settembre per la Piccola biblioteca di cucina letteraria di Slow Food Editore.Sullo sfondo della Torino dei bombardamenti e dell’immediato dopoguerra, l’autrice tratteggia, con disincanto e ironia garbata, una quotidianità fatta di piccoli gesti, oggetti e riti familiari spesso legati al cibo, e cioè al ménage frugale scandito dai razionamenti e dagli stratagemmi per mettere assieme il pranzo con la cena.Tra il nonno burbero che con la piccola Margherita «si scioglieva come il burro in padella sulla stufa», la nonna regina della cucina e la mamma paziente vestale del marito svuotato dalla Russia, Guerra e pane è un ritratto domestico che ci fa entrare in punta di piedi nell’infanzia di una delle maggiori scrittrici italiane contemporanee.
Pagine che fanno sorridere ed emozionare raccontando con grazia la vita nell’Italia in bilico tra le culture contadina e industriale e nella quale sono protagonisti anche i piatti della memoria: l’odiata panada, zuppa di pane raffermo che costituiva il grosso della dieta del papà che in guerra oltre all’anima aveva perso i denti; il pinzimonio, obbligatorio in caso di visita del nonno; il baracchino, ovvero la pietanziera portata da casa all’asilo o al lavoro; e poi la panissa, il «primo gagliardo, vietato a vegetariani, vegani, fanatici delle diete e del computo delle calorie, che all’epoca erano molto rari…» con la quale per Margherita fu da subito amore.Dopo il racconto di Margherita Oggero, Guerra e pane si chiude con un piccolo approfondimento di Grazia Novellini che ripercorre la storia del baracchino, da utensile rurale a oggetto postmoderno con il milanesissimo nome di schiscetta, e con il ricettario della memoria di Margherita: panada, panissa, minestra con semolino e riso con latte e castagne.
Margherita Oggero è nata e vive a Torino. Nel 2002 ha esordito nella narrativa con il romanzo La collega tatuata, edito da Mondadori, da cui è stato tratto il film Se devo essere sincera con Luciana Littizzetto e Neri Marcorè. Sono seguiti, con altrettanto successo di pubblico, i romanzi Una piccola bestia ferita (2003), L’amica americana (2005), Qualcosa da tenere per sé (2007), La vita è un cicles (2018). Con Einaudi ha pubblicato Così parlò il nano da giardino (2006), Il Compito di un gatto di strada (2009) e Non fa niente (2017 e 2019). Per la Rai ha scritto i soggetti della fortunata serie Provaci ancora prof, ispirata ai suoi libri, con Veronica Pivetti nei panni della professoressa investigatrice Camilla Baudino. Guerra e pane è il primo libro con Slow Food Editore.
Guerra e pane Piccola biblioteca di cucina letteraria Slow Food Editore Pagine 97 Prezzo 10 Euro.

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Festival dei Teatri d’ Arte Mediterranei

Posted by fidest press agency su domenica, 11 agosto 2019

Formia – Minturno Dal 19 al 25 agosto torna il Festival dei Teatri d’ Arte Mediterranei. Le voci, le storie, i racconti, la musica, la drammatica attualità, i suoni popolari del Mediterraneo rivivono per una settimana in riva al mare, nel bacino del golfo di Gaeta (Lt).
Per la XV edizione, sette i giorni del festival con un ricco programma che coinvolgerà due città, Formia e Minturno. Una settimana di letture all’alba, in barca a vela, in luoghi speciali, concerti, spettacoli, mostre, lezioni di storia, incontri di approfondimento, letteratura tra musiche, danze, storia e fenomeni culturali, tra attualità, denuncia, tradizione popolare e il fascino dei luoghi. Un denso programma che toccherà diversi luoghi delle due città per provare a raccontare questo affascinante e tragico mare, palcoscenico di tradizioni, suoni e sapori ma anche drammi e scontri sotto gli occhi di tutti.
Grazie al progetto dei Fari culturali del Mediterraneo che ha già fatto tappa a Tunisi, Patrasso e Cosenza arrivano nella tappa pontina ospiti internazionali da Grecia, Spagna e Tunisia: Samih Mahjoubi Group che porteranno a Formia le melodie del Maghreb (22 agosto ore 21:00 Corte Comunale di Formia), Sonia Carmona, mimo e clown spagnolo e Christos Kalpouzanis, artista greco che porta avanti il tradizionale teatro delle ombre, per una serata eccezionale dedicata al teatro di figura e al teatro ragazzi (23 agosto Arena Mallozzi, Scauri).
Sono parte del programma letture speciali in luoghi speciali. Beni confiscati alla criminalità come l’ex albergo Marina di Castellone e l’ex Seven Up che saranno palcoscenico di reading a tema e di un flash mob per riaccendere i riflettori sul riutilizzo dell’hotel sequestrato alla famiglia Chianese ormai allo stato di abbandono. Senza dimenticare l’ex clinica Cusumano dove soggiornò Gramsci e l’ex lavatoio di Maranola dove ancora l’acqua continua a scorrere. Sarà proprio il lavatoio ad accogliere la scrittrice e giornalista Elena Stancanelli. Ogni mattina alle 7:00 le letture all’alba dedicate ad Andrea Camilleri a strapiombo sul mare vicino ai ruderi di un’antica cisterna romana.
, afferma il direttore artistico Maurizio Stammati.www.teatrobertoltbrecht.it

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Leonardo De Simone neo Presidente FACA

Posted by fidest press agency su domenica, 11 agosto 2019

Dopo due anni della presidenza di Julio Croci, dove la federazione dei calabresi in Argentina ha conseguito enormi successi, l’assemblea ordinaria ha scelto all’unanimitá Leonardo De Simone per la presidenza. “Franco lo merita per il lavoro che ha svolto da anni”, ha detto il Presidente uscente. “Io, intanto, sono impegnato al cento per cento per rappresentare questo successo in FEDITALIA”, ha sottolineato Croci.
Sarebbe stato impensabile appena alcuni anni fa, credere che mentre l’associazionismo italiano è proteso, sia pure con tantissimi ostacoli, nel ritrovare il suo posto, la FACA si trovasse oggi, nel pieno rilancio. E’ che in questi giorni si prende atto della raccolta dei frutti seminati da anni da coloro che non hanno mai abbandonato il percorso tracciato.
Sabato 3 agosto, infatti, la sede sita in via Hipolito Yrigoyen 3950 ha ospitato una trentina di presidenti di associazioni per votare il nuovo esecutivo. Dopo la lettura dei bilanci e delle opere e i programmi portati avanti dalla scorsa amministrazione, é stato proprio Croci a chiedere la parola in sede assembleare per affermare che, secondo lui, Leonardo De Simone sarebbe la persona giusta per occupare l’incarico di Presidente”. E’ stata una proposta motivata dal suo grande impegno svolto nella Federazione in questi anni. La proposta è stata poi sostenuta da Pisano, expresidente della federazione nel prendere la parola e visibilmente emozionato ha chiesto un applauso ai convenuti in segno di approvazione della nomina. L’applauso é stato lungo, caloroso e molto sentito. Insieme a Croci e De Simone, oltre alla commissione direttiva, c’erano Laino, Cosenza, Pontoriero, Pisano, Elmo, e molti altri della FACA. Dirigenti che non solo hanno fatto grande la federazione, ma che hanno reso possibile creare le premesse per dare un futuro alla federazione. “Con questo mandato – ha affermato De Simone nel suo promo discorso da Presidente – voglio creare una Commissione composta da tutti gli expresidenti e le persone che hanno lasaciato un segno nella storia della FACA” (by Pablo Mandarino)

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Campagna: proteggi le Eolie

Posted by fidest press agency su domenica, 11 agosto 2019

Cambiamenti climatici, movimenti del suolo e aumento del livello del mare: gli scenari attesi a LipariL’INGV partecipa alla campagna di comunicazione sulle isole Eolie promossa da Blue Marine Foundation (BLUE) e dall’Aeolian Islands Preservation Fund (AIPF) per richiamare l’attenzione sugli effetti dell’aumento del livello marino sulle coste causato da cambiamenti climatici, movimenti tettonici e attività vulcanica. Secondo appuntamento per l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) con la campagna informativa #ProteggiLeEolie volta a far conoscere il mare eoliano e a sensibilizzare i cittadini alla protezione dell’ambiente marino, della biodiversità e delle coste di questo arcipelago patrimonio dell’UNESCO dal 2000. L’INGV, oltre al monitoraggio sismico e vulcanico delle isole Eolie, si dedica allo studio degli effetti dell’aumento del livello marino lungo le coste, anche attraverso progetti multidisciplinari finanziati dall’Unione Europea come SAVEMEDCOASTS (www.savemedcoasts.eu), recentemente concluso. La combinazione di fenomeni quali l’aumento del livello del mare indotto dal riscaldamento climatico globale e la subsidenza connessa all’intensa attività sismica e vulcanica tipica di quest’angolo del Mediterraneo ha come conseguenza ultima il rapido arretramento delle coste dell’arcipelago.
Chiari segnali del fenomeno di arretramento delle coste sono evidenziati, oltre che dal continuo restringimento della fascia costiera, anche da opere marittime di epoca romana come il porto Sottomonastero di Lipari e la banchina di approdo di Basiluzzo, oggi sommersi rispettivamente alle profondità di circa 9 e 3 metri. Da rilievi oceanografici, analisi geofisiche e osservazioni geo-archeologiche di questi manufatti è stato possibile stabilire che a Sottomonastero la linea di costa di epoca romana si trova oggi a circa 12 metri di profondità, mentre a Basiluzzo giace a circa 4,5 metri sotto il livello del mare. Tali differenze di profondità sono dovute alla variabilità dell’attività tettonica e vulcanica che ha agito nel tempo e nello spazio in modo diverso a seconda dei luoghi.A differenza del porto Sottomonastero, non osservabile direttamente a causa del traffico marittimo portuale che ne impedisce la visita per motivi di sicurezza, il sito di Basiluzzo è facilmente visibile dalla superficie e visitabile sott’acqua. Questi due siti, oltre a essere di estremo interesse archeologico, mostrano come le coste delle isole Eolie siano fortemente cambiate nel corso degli ultimi due millenni, e in particolare negli ultimi anni.
Se le proiezioni stimate dall’International Panel on Climate Change (IPCC) indicano un aumento del livello del mare fino a circa 1 metro su scala globale entro il 2100, alle Eolie – e a Lipari in particolare – a causa della subsidenza l’aumento atteso per la fine del secolo potrà raggiungere anche 1,6 metri.

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Scuola – concorso Ds: pubblicata tabella assegnazione alle regioni dei vincitori

Posted by fidest press agency su domenica, 11 agosto 2019

È stata pubblicata l’assegnazione ai ruoli regionali dei vincitori del concorso per dirigenti scolastici; come riporta Orizzonte Scuola, i vincitori sono stati assegnati alle Regioni in base all’ordine di graduatoria e delle preferenze espresse, nel limite dei posti vacanti e disponibili in ciascun Ufficio Scolastico Regionale per l’anno scolastico 2019/2020. Infatti, “dei 1.984 vincitori assegnati, 1.147 sono stati destinati alla prima Regione scelta, 262 alla seconda e 146 alla terza”. I criteri proposti dal Miur per l’assegnazione della sede sono: posizione occupata nella graduatoria di merito; attitudini e capacità professionali che si possono desumere da esperienze e competenze pregresse, qualora legate all’incarico dirigenziale.Tra il 12 e il 13 agosto vi sarà l’interpello per la scelta delle sedi con l’invio di una e-mail a tutti i vincitori con accettazione/rinuncia e modello per indicare le scuole, secondo preferenza. L’assegnazione dovrebbe avvenire entro il 19 agosto. Durante le fasi di assegnazione, “i direttori degli Uffici Scolastici Regionali devono tener conto delle precedenze previste dalla legge 104/92, quindi si atterranno a quanto previsto dagli articoli 21 e 33, commi 5, 6 e 7, della citata legge, in base alla quale i beneficiari dei predetti articoli hanno la precedenza nella scelta della sede”.

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Istruzione: La Lega manda in crisi il Governo e salta il Decreto legge sulla scuola

Posted by fidest press agency su domenica, 11 agosto 2019

Dopo un anno di annunci sul precariato con proposte di legge mai discusse, accordi mai onorati, decreti-legge non risolutivi, c’è un’unica certezza: la Commissione UE multerà il nostro Paese per il continuo abuso dei contratti a termine. Il resto è solo propaganda elettorale, come quando prima delle ultime elezioni politiche si era promesso alle migliaia di maestre col diploma magistrale che sarebbero state tutte salvaguardate, salvo ritrovarle dopo il voto licenziate. Dunque, un anno di annunci e decisioni sbagliate sul precariato.
All’inizio la proposta di legge del Presidente della VII Commissione del Senato faceva ben sperare; presentata a luglio, di un anno fa, avrebbe risolto il problema del precariato, peccato che non l’abbia mai messa ai voti. Poi il decreto legge Dignità che introduce un concorso straordinario nella scuola dell’infanzia e della primaria e rinnova di un anno i contratti al termine delle attività didattiche. La sua utilità è pari al nulla, perché alcune sentenze arrivano e fanno licenziare centinaia di maestre che avevano superato l’anno di prova. Molte altre arriveranno nel prossimo anno quando le aule rimarranno senza insegnante, tanto che lo stesso Pittoni lo scorso mese ha pensato uno straordinario bis. La soluzione, in verità, l’aveva tra le mani: riaprire le GaE che aveva votato per errore, salvo chiedere al Governo di emendare quanto da lui approvato in Senato sempre nel luglio scorso.Quindi la legge di stabilità che cancella il riservato bis voluto da Renzi, ma che ricompare nell’accordo coi sindacati di Palazzo Chigi della primavera, un accordo che si sarebbe tradotto in un decreto legge che viene approvato, salvo intese, nella prima settimana di agosto e che probabilmente non vedrà ma la luce. Comunque avrebbe risolto poco e niente, perché la soluzione per risolvere il precariato passa dall’adeguamento dell’organico di fatto a quello di diritto, da organici differenziati in base alle esigenze del territorio, dalla stabilizzazione del personale abilitato e anche con 36 mesi di servizio, attraverso le graduatorie d’istituto. Sarebbe stato una vera fucina di provvedimenti il decreto scuola approvato martedì scorso dal Consiglio dei ministri con l’insolita modalità del “salvo intese”. La rivista Orizzonte Scuola, ha realizzato una sintesi delle misure previste: si va dall’avvio dei corsi Pas abilitanti al concorso straordinario; dalla trasformazione dei contratti al 30/06 per i diplomati magistrale con riserva, che possono essere licenziati durante l’anno in seguito alle sentenze di merito, all’adeguamento dal normativa antincendio; dalla garanzia del trasporto scolastico a modalità varie di intervento per dirigenti scolastici e tecnici del Miur; dalla proroga graduatorie concorso 2016 agli acquisti funzionali alle attività di ricerca, fino alle risorse destinate agli interventi di sostegno della ricerca. Il “cuore” del provvedimento sono, comunque, le abilitazioni e i concorsi straordinari.

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Crisi di Governo: Appello di Vittorio Sgarbi alle componenti del centrodestra

Posted by fidest press agency su domenica, 11 agosto 2019

«In attesa dello scioglimento di Conte nella Camera di Ferragosto, mi sembra utile proporre al futuro presidente del consiglio la scelta più logica per un Governo certo, che rovesci le incertezze e le contraddizioni di quello da cui siamo usciti.
La forza, la determinazione e la coerenza di Salvini lo mettono certamente nelle condizioni di vincere da solo, e lo inducono alla tentazione di rinunciare agli alleati.
Ma gli alleati non sono tutti come gli squilibrati grillini. E, con il tempo, come si vede nelle amministrazioni regionali, hanno trovato una capacità di azione coerente e coordinata che è un buon viatico per quelli che io suggerisco, da battitore libero, a Salvini.
Le proiezioni dei dati delle Europee ci consentono di verificare con assoluta certezza che l’unione di Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia e ciò che resta di un’area liberale (che io ho voluto chiamare “Rinascimento”, con denominazione ben augurante) dal 37% delle elezioni politiche del 2017 arriverebbe a oltre il 55% delle prossime elezioni, consentendo, con un risultati non solo vittoriosi ma straordinari, nel prossimo governo, di avere una maggioranza di oltre due terzi del Parlamento, potendo portare a compimento riforme in ogni settore, dal lavoro alla giustizia, alla revisione costituzionale. E, volendo, e non per il ricatto dei grillini, anche la riduzione dei parlamentari come scelta condivisa e non come la pistola puntata di un gruppo di disperati ricattatori. Tutto questo è democrazia.
Voglio ricordare a Salvini – conclude Sgarbi – attraverso queste proiezioni che egli certamente conosce, che, con una coalizione collaudata e rispettabile come questa , nell’armonia delle sue componenti, i parlamentari a Montecitorio sarebbero 426 e al Senato 206. Un risultato mai visto, che consentirebbe di cambiare l’Italia.
Non l’attuale ma il futuro sarà, attraverso la mediazione e la prudenza ,e non l’esaltazione momentanea, il governo del cambiamento.
Salvini potrà in tal modo,e solo con questa sapiente avvedutezza,salvare l’Italia»

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U.S. States Lead the World in Organ Donation

Posted by fidest press agency su domenica, 11 agosto 2019

A just-released analysis of organ donation rates around the world reports that U.S. states lead the world in organ donation, with 43 of the top 50 performing international jurisdictions and nine of the top 10 performers being U.S. states. The findings are published in the current issue of the “Journal of the American Medical Association,” which posted today.The report looks at international donation rates per 10,000 deaths occurring in independent, legal jurisdictions of countries and states around the world. Among its findings was that those regions that have an “Opt-OUT” program—where the government assumes under law that individuals are donors unless they formally register their decision not to participate—actually have donation rates that are 27 percent lower than the “Opt-IN” regions, including the United States.The JAMA article identifies the collaboration of U.S. Organ Procurement Organizations (OPOs), donor hospitals, state donor registries and 155 million Americans who have registered as donors as the reasons for the U.S.’s donation success, which is evidenced by a 30% increase in deceased organ donors—from 8,269 in 2013 to 10,722 in 2018.This research identifies Spain as the only Opt-OUT country ranked among the highest performing U.S. states. The heads of Spain’s program attribute their success not to Opt-OUT but to their robust donation infrastructure and exceptional hospital-based, donor family support system that offsets Spain’s lack of a donor registry system.Research also indicates that U.S. donation rates would actually be as much as 20% higher than Spain’s if U.S. transplant centers followed the Spanish and international practice of accepting and transplanting organs from donors between the ages of 70 and 85 and from donors with slightly higher risk for organ failure but with predicted benefits for recipients as compared to lingering on wait lists.These donors and organs are currently assessed by OPOs but rejected by transplant programs due to what Mone calls “overly conservative and outdated transplant outcome measures imposed by Medicare and private insurers.” Mone says that OPOs receive and assess nearly 200,000 possible organ donors per year, with approximately only 8% qualifying today as clinically viable to donate. “Improvements in outcomes expectations could increase potential donors from 8% to 10% and lead to thousands more lifesaving transplants each year,” he says.Among other significant findings of the research is that OneLegacy’s donors per 10,000 deaths ranks 17th out of the study’s 90 U.S. and international donation regions. This high performance is particularly revealing given that OneLegacy serves the greater Los Angeles / Southern California market, acknowledged to be one the most culturally, ethnically, linguistically and new immigrant diverse regions in the world.This research supports national, state and local efforts to increase organ, eye and tissue donor registration efforts at DMVs, on social media, and supportive education in communities and schools.

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Humana To Provide Medicaid Managed Care for Residents in Louisiana

Posted by fidest press agency su domenica, 11 agosto 2019

Humana Inc. (NYSE: HUM) has been selected this week by the Louisiana Department of Health (LDH) to serve children and adults across the state through Louisiana’s Medicaid program beginning next year. Once the contract with LDH is executed, Humana will partner with the state to provide quality, coordinated medical, wellness and pharmacy benefits coverage and services to eligible Louisiana Medicaid recipients, leveraging its innovative and integrated health delivery platform, longstanding community presence, strong provider partnerships and unique commitment to population health. Under the term of Louisiana Medicaid’s request for proposal, the program is scheduled to begin enrolling eligible Louisianans in January 2020. The statewide program is expected to provide health care to approximately 1.7 million Medicaid enrollees. The statewide contract term is set to last through 2022, with the potential for an additional two-year contract extension.Humana currently serves over 400,000 Louisianans across the state through a variety of health plans and services, including Medicare Advantage, Medicare prescription drug plans, commercial employer-sponsored plans, commercial dental and vision coverage, as well as TRICARE coverage for military, military retirees, and their families. Humana is the largest Medicare Advantage plan in Louisiana, and has one of the highest-rated statewide Medicare plans as measured by the federal government’s Stars quality rating system at 4 Stars.Humana also has a long-standing commitment to improving the health of communities across Louisiana. Since 2015, Humana has led and facilitated its Bold Goal population health program in New Orleans and Baton Rouge. Through its Bold Goal, Humana has partnered with Louisiana health care providers, nonprofit organizations, government agencies and employers to improve the health of New Orleans and Baton Rouge 20% by 2020 and beyond. The Humana Foundation, the philanthropic arm of Humana, has also provided strategic community investments to charitable organizations in Baton Rouge and New Orleans to support health-focused programs.

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