Fidest – Agenzia giornalistica/press agency

Quotidiano di informazione – Anno 36 n° 131

Archive for 24 agosto 2019

Manifestazioni contro il G-7 a Biarritz

Posted by fidest press agency su sabato, 24 agosto 2019

Monta la protesta contro il G-7. Circa quattromila attivisti hanno manifestato alla frontiera franco-spagnola contro il vertice che si tiene in quel di Biarritz, località balneare francese sulla costa atlantica situata nel dipartimento dei Pirenei Atlantici.
L’obiettivo del Contro-vertice è “decostruire l’architettura neoliberale e i molteplici sistemi di dominio che stanno distruggendo il nostro mondo”. Una delle richieste poste ai leader mondiali è quella di agire contro i cambiamenti climatici ed evitare i crimini commessi contro la natura, tenendo bene a mente quanto accade in questi ultimi tempi, compreso l’incendio in Amazzonia. Durante le proteste, una portavoce della sotto-prefettura di Bayonne ha riferito che almeno 17 persone sono state arrestate durante una serie di scontri con la polizia. Mentre anche semplici manifestanti intenti a mostrare il loro dissenso verso le scellerate politiche dei cosiddetti ‘grandi’ della Terra vengono fermati e trattati dalla polizia di Macron alla stregua di pericolosi terroristi. (by libero.it)

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S.O.S. Amazzonia

Posted by fidest press agency su sabato, 24 agosto 2019

Roma. Il movimento internazionale giovanile Fridays For Future si è mobilitato in molti paesi del mondo per denunciare il disinteresse del governo brasiliano davanti al problema gravissimo degli incendi nelle foreste in Amazzonia, un dramma ambientale che riguarda il mondo intero anche se è localizzato solo in territorio brasiliano.Da una velocissima ricerca su internet si vede immediatamente che si sono svolte manifestazioni a Londra e Parigi sotto le ambasciate del Brasile, in Belgio la mobilitazione avverrà lunedì prossimo, e che in Italia i giovani si sono ritrovati a Milano, Torino, Firenze, Bologna, Roma e in alcuni centri minori.A Roma però non è stato dato il permesso di manifestare sotto l’ Ambasciata brasiliana che si trova nella centralissima Piazza Navona. Da qualche mese le manifestazioni ambientaliste sono un occasione per rapidi confronti tra le politiche securitarie dei diversi paesi europei. A fine giugno un caso emblematico era stato l’ uso dello spray al peperoncino, spruzzato da poliziotti, da distanza ravvicina, contro attivisti di Extinction Rebellion che a Parigi bloccavano un centrale ponte sulla Senna. Le immagini erano state riprese da alcuni giornalisti ma un servizio video è riuscito ad avere una diffusione particolarmente capillare, anche oltre i confini francesi, e manifestazioni di solidarietà con gli attivisti francesi si svolsero sotto ambasciate e consolati francesi di molti paesi europei.Talvolta sono curiosi anche i comportamenti diversi che si verificano nello stesso paese a seconda della particolare situazione. Per esempio a Bruxelles una ventina di persone si sono sdraiate tra enormi striscioni per almeno 30 minuti all’ interno dell’ aeroporto . Nessuno li ha costretti ad alzarsi, ma, quando alcune settimane dopo 70 giovani volevano contestare con una colorata iniziativa i saldi dei negozi della moda, la metà di questi sono stati fermati immediatamente dalla polizia e trattenuti per alcune ore.Così oggi i giovani romani non sono stati autorizzati a manifestare davanti all’ Ambasciata del Brasile, ma non si sono persi d’ animo. Mentre davanti al Pantheon si alternavano gli interventi di giovani e meno giovani, seguiti con grande interesse da tutti coloro che si trovavano nella famosa piazza, ha iniziato a circolare la voce che dopo la fine del sit in era possibile recarsi, senza farsi notare troppo, davanti all’ Ambasciata del Brasile. Così, alla spicciolata ma non troppo, i giovani sono arrivati in Piazza Navona ed hanno potuto lanciare il loro S.O.S. per la foresta amazzonica davanti alla sede diplomatica brasiliana.Questo è solo l’ inizio delle numerose mobilitazioni per la difesa dell’ ambiente che si svolgeranno prima della fine del 2019, ma, se l’ impegno sarà sempre così deciso e così composto, queste campagne saranno una boccata di ossigeno per tutto il confronto e conflitto, politico e sociale, almeno dei paesi europei, uno spettacolo che negli ultimi anni è stato invece particolarmente brutto. (Marco P.)

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Fratelli d’Italia sulle spiagge con la raccolta firme per chiedere “Elezioni Subito”

Posted by fidest press agency su sabato, 24 agosto 2019

La Presidenza Provinciale di Fratelli d’Italia, guidata da Imma Vietri e Ugo Tozzi, rende noto di aver aderito alla campagna nazionale di raccolta firme “Elezioni Subito” promossa dalla leader Giorgia Meloni alla luce dei recenti sviluppi che riguardano il governo nazionale.Non si può invocare il rispetto della Costituzione e poi tramare per un osceno governo che ha come unico obiettivo quello di impedire agli italiani di esercitare la loro sovranità. Siamo contrari a qualsiasi tipo di “inciucio”. Solo con il voto può nascere un governo forte e coeso, capace di difendere gli interessi degli italiani.Per l’occasione domenica 25 agosto a partire dalle ore 10, presso il Lido “Mimosa” in via Foce Sele a Capaccio Paestum, si terrà una raccolta firme in spiaggia per chiedere elezioni immediate che rispettino la volontà popolare ed evitino di far andare al governo i partiti che hanno perso le Politiche.È inoltre possibile sottoscrivere la raccolta firme online sul sito ufficiale di Fratelli d’Italia, http://www.fratelli-italia.it.

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Discorso del senatore Morra e la consorteria mafiosa

Posted by fidest press agency su sabato, 24 agosto 2019

Ho ascoltato con attenzione il discorso di ieri al Senato del sen. Morra, Presidente della Commissione Parlamentare Antimafia, lo condivido e da calabrese conosco le dinamiche di cui parla. Tanto è vero che la consorteria mafiosa degli Arena di Isola Capo Rizzuto, citata nel suo discorso, è la stessa da me denunciata e fatta condannare nel 2008 oltre alle altre consorterie mafiose di tutto il territorio calabrese).
E’ nota la sua pericolosità a tutti i livelli e la sua ricchezza economica: circa due anni fa gli è stato confiscato un patrimonio di 350 milioni di euro.
Pongo l’attenzione però al fatto che di recente mi è stato declassato il livello di sicurezza proprio in Calabria, a fronte dell’attualità dei fatti e delle circostanze che mi riconducono allo stesso rischio di prima, se non maggiore.
In aggiunta: all’interrogazione parlamentare dell’ aprile 2019 presentata da 27 senatori, il sottosegretario del Ministero dell’ Interno replica che il pericolo a cui è esposta la mia persona deriva non più dalla ‘ndrangheta bensì dalla mia esposizione agli incontri pubblici nelle sedi istituzionali e scolastiche.All’uopo ho depositato di recente una nutrita documentazione in Commissione Parlamentare Antimafia per rilevare le preoccupazioni circa la sicurezza mia e della mia famiglia e affinchè di questo ne rimanga memoria.

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Nuovi aumenti per le case in affitto a studenti

Posted by fidest press agency su sabato, 24 agosto 2019

Per gli studenti fuori sede anche quest’anno è giunto il momento di cercare una stanza in affitto e fare i conti con i prezzi in costante aumento. Se nel 2018 non in tutte le città universitarie si registravano rincari, i dati del 2019 vedono crescere i costi in tutti i principali centri. Secondo l’analisi di Immobiliare.it, l’unica eccezione è rappresentata da Bari, dove si rileva un lieve calo del 2% rispetto all’anno scorso, mentre il record degli aumenti spetta a Bologna, dove per una singola la cifra richiesta è aumentata del 12% in un anno.
Milano si conferma la città più cara in cui vivere da fuori sede. Per una camera nel capoluogo meneghino si chiedono mediamente 573 euro, prezzo aumentato del 6% rispetto al 2018 a fronte di una domanda che continua a crescere (+5% su base annua). Il secondo posto è ormai un pari merito: dopo il boom dei prezzi dell’ultimo anno, Bologna ha praticamente raggiunto i costi di Roma (rispettivamente 447 e 448 euro al mese).Con aumenti che oscillano fra il 2% e l’8%, si aggirano sui 300 euro le cifre richieste nelle altre città: si passa dai 353 euro di Torino ai 306 euro al mese di Pavia. Il dato relativo all’andamento della domanda rivela che il Sud è sempre meno ambito dai fuori sede, tanto che Bari e Palermo sono le uniche due città delle 14 prese in considerazione a registrare un calo delle ricerche. Nonostante offrano ottime occasioni di risparmio, sono sempre meno gli studenti e i lavoratori fuori sede disposti a condividere una stanza con un’altra persona. La domanda di posti in doppia è infatti in calo ovunque, a eccezione di Bologna, dove invece è cresciuta del 9% a causa degli importanti aumenti dei costi degli affitti.

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Stati Uniti d’Europa: l’aerogramma e il citrullismo

Posted by fidest press agency su sabato, 24 agosto 2019

L’aerogramma è una rappresentazione grafica circolare, un cerchio o, se volete, una torta. Questo tipo di rappresentazione è particolarmente adatto per operare confronti fra diverse grandezze. Abbiamo preso in considerazione l’aerogramma della ricchezza mondiale prodotta nel 2018 (Pil nominale), sia in termini di valore assoluto, espresso in dollari, che in percentuale. I colori usati visualizzano la situazione economica dei vari Paesi del Mondo.
Appare, immediatamente, la dimensione economica degli Stati Uniti d’America, con il suo 24% del Pil mondiale e i suoi 20 mila miliardi di dollari, segue la Cina con il 16% e 13 mila miliardi di dollari.L’Unione europea ha un Pil complessivo pari a 19 mila miliardi di dollari, che rappresenta il 21% della ricchezza mondiale prodotta.
L’Italia ha un Pil di 2000 miliardi di dollari, che rappresenta il 2,4% della ricchezza mondiale prodotta. Nei giorni scorsi abbiamo sentito alcuni esponenti della Lega che riproponevano l’uscita dell’Italia dall’euro e, quindi, dalla Ue.Sarebbe sufficiente guardare i dati che abbiamo riportato per capire che l’uscita dell’Italia dall’euro produrrebbe un terremoto di magnitudo estrema: saremmo schiacciati dalle economie più forti della nostra e, se va bene, esisteremmo come una appendice minore di qualche potenza economica, come Usa o Cina.Credere che l’uscita dall’euro farebbe bene all’Italia significa essere affetti da citrullismo (politico, s’intende chè non facciamo apprezzamenti personali), ma tant’è, di citrulli è pieno il mondo. (Primo Mastrantoni, segretario Aduc)

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Scuola crisi di governo e decreto precari

Posted by fidest press agency su sabato, 24 agosto 2019

Anief attende la formazione di un nuovo esecutivo per portare avanti subito i sei punti di legislatura sulla scuola: adeguamento degli organici di fatto a quelli di diritto e organici differenziati per territorio; reclutamento dalle attuali graduatorie (gae, gm, gmre, gi); stabilizzazione dei precari docenti, ata, educatori ed assistenti alla comunicazione, lsu; conferma dei ruoli degli insegnanti assunti con riserva dopo il superamento dell’anno di prova; parità di trattamento tra personale precario e di ruolo con rivisitazione della ricostruzione di carriera; utilizzo delle risorse risparmiate nella scuola per rinnovare i contratti immediatamente con aumenti medi di 200 euro mensili e mobilità ordinaria annuale insieme a corsi abilitanti ordinari. Se poi la legislatura continuasse al di là dell’approvazione della legge di stabilità si potrebbe anche approvare la legge sulle classi pollaio, aggiornare la riforma sul sostegno, introdurre l’educazione fisica nelle scuole, abolire gli ambiti territoriali, sanare il contenzioso pendente su tutti i concorsi in atto, reintrodurre l’insegnamento su moduli nell’infanzia e primaria, riportare l’obbligo scolastico a 18 anni. Anief come sindacato è pronto a farsi ascoltare e a portare soluzioni concrete al personale della scuola.Smemorati o ignari delle regole istituzionali, oggi, a crisi di Governo in corso, alcuni sindacati maggiori denunciano quanto ogni giorno Anief dice da tempo: a settembre sarà record di supplenti. E invocano il rispetto di un patto di governo che si era tradotto in un non risolutivo decreto-legge senza intese tra le forze dell’ex maggioranza parlamentare. A governo ormai finito chiedono che “il lavoro unitario dei sindacati rappresentativi della scuola non venga disperso e la scuola non paghi per l’ennesima volta l’incuria della politica”. Marcello Pacifico (presidente Anief) denuncia: “Basta prendere in giro i supplenti della scuola italiana. Dopo l’ennesimo comunicato propaganda, si abbia almeno un po’ di rispetto per i sacrifici di chi ogni giorno si spende professionalmente e con dedizione nelle nostre scuole. Lo scorso mese di maggio potevamo scioperare tutti insieme, si sarebbe tornati a riempire le piazze a quattro anni di distanza dalla vergognosa Buona Scuola e a mandare un segnale importante per risolvere il problema del precariato. Invece, hanno preferito fermarsi per fare una foto a Palazzo Chigi e sottoscrivere un accordo farlocco, che sin dal primo momento si era compreso che non avrebbe portato a nulla. Ecco perché ora chiediamo che abbiano rispetto per i 200 mila precari, anche stavolta abbandonati al loro destino. Mi chiedo dove sono stati quando siamo scesi in piazza tange volte per chiedere la riapertura delle Gae, la stabilizzazione di tutti i precari, la tutela di aveva un diploma magistrale o tecnico-pratico?”

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Mercati azionari: “Affrontare con successo un sentiero tortuoso”

Posted by fidest press agency su sabato, 24 agosto 2019

A cura di Maya Bhandari – Gestore di portafoglio, Multi-asset di Columbia Threadneedle Investments. Dopo la netta correzione di fine 2018, i mercati azionari si stanno riportando in prossimità dei massimi storici e ciò nonostante l’escalation delle tensioni geopolitiche nel Golfo, i rischi di una Brexit disordinata, l’indebolimento dei dati economici e le revisioni al ribasso delle stime sugli utili societari da parte degli analisti in tutti i principali mercati. Il tutto in un contesto di crescenti attriti commerciali tra gli Stati Uniti e gran parte del resto del mondo. I rendimenti dei titoli di Stato, invece, sono scesi sensibilmente, un’evoluzione generalmente ascrivibile più alla paura che all’ottimismo. Siamo in presenza di segnali indicanti una sconnessione dei mercati? Forse, ma non necessariamente. Le curve dei rendimenti di Stati Uniti, Regno Unito ed Europa si sono tutte invertite sul tratto a breve; in altre parole, gli investitori sono certi che, nei prossimi due anni, i tassi d’interesse overnight controllati dalle principali banche centrali saranno più bassi rispetto ai livelli attuali. Negli Stati Uniti, il mercato obbligazionario sconta la stessa certezza anche per i prossimi dieci anni. I mercati britannico ed europeo, dal canto loro, riflettono la previsione che le banche centrali dovranno mantenere i tassi d’interesse al di sotto del tasso di inflazione a tempo indeterminato, una politica che in passato è stata associata a prospettive di depressione economica.Per quale motivo, allora, i mercati azionari stanno progredendo a un ritmo che generalmente preannuncia una fase di forte espansione economica globale? Secondo alcuni ciò è legato alle maggiori dimensioni dei mercati azionari, che inglobano informazioni prospettiche relative a migliaia di singole imprese e riuniscono quindi la saggezza delle masse. In parole povere, in base a questa teoria, i mercati azionari sarebbero più intelligenti. Proseguendo su questa linea di pensiero si giunge alla conclusione che i mercati obbligazionari si sbagliano di grosso, che il deterioramento dei dati economici è prossimo alla fine e che la risoluzione delle incertezze commerciali a breve termine sarà all’origine di una vigorosa espansione economica reflazionistica nella seconda metà dell’anno.Questa visione potrebbe rivelarsi profetica. La conclusione più importante che possiamo trarne è che o il mercato obbligazionario o quello azionario è destinato a una correzione significativa. Se la prospettiva a favore del mercato azionario fosse corretta, sarebbe possibile realizzare profitti solo con la vendita di obbligazioni nella speranza che subiscano effettivamente pesanti ribassi (come sarebbe già incorporato nel prezzo delle azioni). Se a rivelarsi azzeccata fosse, invece, la prospettiva a favore del mercato obbligazionario, l’unico modo per generare guadagni consisterebbe nel vendere le azioni prima del loro crollo (come sarebbe già incorporato nel prezzo delle obbligazioni).
Questo è il tipo di disallineamento tra i prezzi che tanto piace agli investitori cross-asset come il sottoscritto in quanto permette di posizionare i propri portafogli in vista di una sovraperformance senza dover formulare congetture su quali saranno gli sviluppi futuri più probabili. Tuttavia, non c’è bisogno di credere che la dissonanza cognitiva determini i prezzi dei mercati finanziari più grandi e più liquidi al mondo. Esiste un contesto in cui i corsi dei mercati azionario e obbligazionario appaiono coerenti. Si pensi a uno scenario in cui le banche centrali operano tagli dei tassi sufficienti a evitare una recessione, ma non sono in grado di generare un livello di inflazione tale da permettere di tornare a innalzare i tassi nel prossimo futuro. In un contesto di questo tipo, le prospettive di crescita degli utili sarebbero cupe e le società in grado di aumentare i propri fatturati mediante l’esposizione ai nuovi mercati o alla loro capacità di accaparrarsi quote di mercato attirerebbero multipli decisamente più elevati rispetto a quelle imprese che per prosperare dipendono esclusivamente dalla crescita economica globale. L’extra rendimento che le grandi società caratterizzate da business efficaci e diversificati e bilanci solidi devono offrire per ottenere finanziamenti tramite debito non deve necessariamente aumentare in misura significativa in un contesto di questo tipo; per contro, i mutuatari in sofferenza la cui sopravvivenza dipende dalla ripresa della crescita economica si troverebbero in difficoltà. Possiamo chiamarla la “giapponesizzazione” mondiale, uno scenario non poi così lontano da quello attualmente scontato sia da mercati azionari sia da quelli obbligazionari.Anche se la giapponesizzazione mondiale non sarebbe poi uno scenario così inverosimile, alcuni rischi ne minacciano la realizzazione. Questi rischi assumono sostanzialmente due forme. In primo luogo, un’eventuale contrazione degli utili destabilizzerebbe con ogni probabilità il segmento azionario. Come già rilevato, la crescita economica sta rallentando e gli analisti societari stanno rivedendo al ribasso le loro attese sugli utili per il 2019. Le stime per il 2020 non sono ancora state ridimensionate e la debolezza economica sostenuta potrebbe penalizzare le future performance dei mercati. In secondo luogo, in assenza di crescita degli utili, i prezzi azionari aumentano sulla scia dell’espansione dei multipli, dove quest’ultima è, perlopiù, ascrivibile al calo dei rendimenti obbligazionari in un contesto di indebolimento economico. Resta da vedere se i multipli potranno mantenersi su livelli storicamente elevati qualora i quattro tagli dei tassi anticipati dalle valutazioni dei Treasury USA non dovessero verificarsi.I mercati delle materie prime hanno replicato il rimbalzo degli attivi di rischio nella prima metà dell’anno, un segnale incoraggiante dal momento che tendono a replicare anche la crescita. Tuttavia, data la debolezza degli indicatori macroeconomici anticipatori, abbiamo deciso di modificare il posizionamento da favorevole a neutrale, in linea con le nostre prospettive di crescita debole ma positiva.Affrontare con successo un contesto di mercati solidi con limitati margini di manovra è comunque possibile. Ravvisiamo valore sufficiente nelle azioni di società eccellenti dove, nonostante i rischi illustrati, manteniamo un posizionamento in linea con quello del mercato. Tuttavia, giacché siamo consapevoli che i rischi di errore sono più elevati del solito, abbiamo ridotto il rischio complessivo assunto nei portafogli multi-asset a rendimento totale e cercheremo opportunità per incrementarlo quando le classi di attivi offriranno un premio al rischio più significativo.

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Scuola – Docenti precari: supplenze gestite via computer e da scuole polo

Posted by fidest press agency su sabato, 24 agosto 2019

Si allarga a macchia d’olio la sperimentazione del Miur sull’attivazione di un numero limitato di istituti incaricati delle nomine del personale precario dalle graduatorie d’istituto tramite procedura informatizzata: dopo l’esperienza attivata a Pisa nei giorni scorsi, è la volta di Lecce e di altri del centro-nord Italia. Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, “pur di non riaprire le GaE e il doppio canale di reclutamento con la possibilità di attingere dalle graduatorie d’istituto, anche da terza fascia previo corso formativo abilitante obbligatorio, si decide di investire in modelli innovativi di convocazione di cui non si sentiva alcun bisogno. Le nomine del personale precario hanno bisogno, piuttosto, di un aggiornamento della normativa, mettendo fine ai tanti errori che hanno portato a una situazione di posti privi di titolare senza precedenti: no, di certo, introducendo procedure complesse e di difficile attuazione, con nuove spese aggiuntive a carico dello Stato”Invece di trovare il modo per stabilizzare il personale docente non di ruolo già abilitato e formato allo scopo, il Miur perde tempo su come snellire le nomine del personale supplente. Il progetto, riporta Orizzonte Scuola, “prevede di integrare le attuali funzionalità SIDI di convocazione dalle graduatorie di circolo e d′istituto con nuove funzionalità, al fine di individuare i supplenti annuali (31/08) o fino al termine delle attività didattiche (30/06), facendo in modo che non siano tutte le singole scuole ad operare bensì una rete di scuole”. Inoltre, il Miur ha fatto anche sapere di aver realizzato interventi per migliorare il sistema delle convocazioni per le supplenze brevi.
In questo modo, sostiene il Miur, “l′aspirante è convocato una sola volta o un numero di volte limitato, in funzione della definizione, nell′ambito di una provincia, di una o più reti di scuole. Tale fase precede quella di convocazione dei supplenti brevi e saltuari”. A questo scopo, all’interno di ogni provincia coinvolta vengono allestite alcune scuole, cui fanno capo tutte le altre, che fungono quindi da riferimento per tutti gli istituti interessati. Ad esempio a Lecce sono state individuate tre scuole polo, delle quali due per i docenti della scuola del primo ciclo di istruzione (infanzia, primaria e secondaria di I grado) e del secondo ciclo (scuola secondaria di II grado), la terza per il personale ATA. E gli Uffici Scolastici territoriali devono chiedere l’adesione ai dirigenti delle scuole della provincia.Per la gestione informatizzata delle convocazioni degli aspiranti supplenti, l’amministrazione ha inviato agli Uffici Scolastici Territoriali interessati una scheda illustrativa delle nuove modalità di convocazione per le supplenze annuali o al termine delle attività didattiche. In base alla nuova procedura, l’Ufficio provinciale definisce le reti di scuole; il dirigente scolastico completa/configura le disponibilità; convoca aspiranti da graduatoria per rete e graduatoria incrociata sostegno; stipula contratto; la rete di scuole propone posti disponibili; registra accettazione/rinunce; predispone proposta assunzione; l’aspirante supplente: sceglie i posti disponibili nelle sedi di preferenze (della rete); prende servizio dopo la stipula del contratto.

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Scuola: Interventi di adeguamento antisismico degli istituti

Posted by fidest press agency su sabato, 24 agosto 2019

Via libera in 60 plessi scolastici di 50 Comuni (di Basilicata, Calabria, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Piemonte, Puglia, Sicilia, Veneto) per interventi di adeguamento alla normativa antisismica degli edifici scolastici. L’elenco degli enti locali aggiudicatari dei fondi è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale serie generale 187 del 10/8/2019.La norma è stata oggetto di svariati rinvii, fino al decreto del MEF del 3 gennaio 2018, con cui sono stati definiti termini e modalità di redazione della programmazione unica nazionale 2018/20 in materia di edilizia scolastica approvati dal successivo decreto ministeriale 615 del 2018.Solo alcune regioni si sono viste approvare i piani di intervento, col risultato che degli 80 milioni di cui al decreto del Miur del 10 dicembre 2018, n. 849, solo 58.111.670,63 sono stati assegnati agli istituti degli enti di cui agli allegati dalla lettera A alla lettera M.Gli enti locali beneficiari saranno tenuti ad effettuare la proposta di aggiudicazione degli interventi entro e non oltre 12 e la durata dei lavori non dovrà superare i due anni dall’aggiudicazione definitiva dell’intervento.“Gli interventi finanziati e approvati sono una goccia nell’oceano – fa notare Marcello Pacifico, presidente nazionale di Udir – se si considera che sono oltre 27mila i plessi scolastici esistenti in Italia, in zone ad alta sismicità e in molte delle regioni già interessate da questo provvedimento, che necessiterebbero di essere adeguate alla normativa. Senza considerare la burocrazia. Basti pensare che solo i passaggi d’attribuzione degli appalti e i successivi ribassi di gara potrebbero portare via più tempo di quanto stabilito dal decreto, con la speranza che i movimenti bradisismici concedano il tempo di concludere gli interventi senza ulteriori danni a cose e persone, specie ai dirigenti scolastici mantengono sempre la culpa in vigilando per la salute fisica delle persone all’interno dei plessi degli istituti a loro assegnati. È paradossale che lo Stato lasci soli i ds e non dia loro strumenti per assolvere a quanto ottusamente le sue leggi richiedono”.

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Scuola Il paradosso: lo strano fenomeno delle cattedre deserte

Posted by fidest press agency su sabato, 24 agosto 2019

Potrebbero essere più di 30 mila le cattedre vuote, quasi tutte quelle su sostegno, la conferma proviene dai dati raccolti dai delegati sindacali nel territorio, ma non perché mancano i supplenti. Anief spiega perché ha fallito anche il ministro Bussetti e cosa dovrà fare il nuovo ministro al Miur per fare incontrare domanda e offerta ed evitare una multa salatissima dall’Europa. Per il quarto anno consecutivo, i posti per assumere insegnanti a tempo indeterminato rimangono vacanti. Con il prossimo anno, si batterà il record per il quarto anno consecutivo: più del 50% delle nomine non assegnate e più di 150 mila precari al 30 giugno su 500 mila in lista. Lo studio è dell’ANIEF, a seguito di un monitoraggio di quanto sta avvenendo negli Uffici scolastici regionali. La colpa, per il presidente Marcello Pacifico, è delle errate politiche di reclutamento adottate a partire dal 2015. A differenza del ventennio precedente, si è puntato su concorsi straordinari piuttosto che sull’utilizzo delle graduatorie ex permanenti e d’istituto da cui si assumono i supplenti. E oggi, come trent’anni fa, aumentano gli incarichi attribuiti attraverso le domande semplici ai capi d’istituto. Una vergogna tutta italiana sotto la lente della Commissione europea.Non si trovano insegnanti per le immissioni in ruolo. Più della metà stanno saltando, quando ancora mancano dieci giorni, per concludere con il conseguente aumento del balletto delle supplenze cui gli studenti assisteranno ad anno scolastico iniziato.
Le convocazioni per le assunzioni a tempo indeterminato sono in pieno svolgimento, ma in alcune realtà territoriali il quadro appare già molto chiaro e conferma quanto il giovane sindacato autonomo temeva. Sul sostegno la situazione è disperata, perché quasi tutte le circa 14 mila cattedre destinate al ruolo andranno in supplenza a precari non specializzati, nonostante le rassicurazioni del ministro Bussetti. Ci sono delle regioni, soprattutto del Nord Italia, dove la situazione è già fortemente compromessa e si può senza ombra di dubbio dire da oggi che avanzeranno migliaia di posti, tutti destinati ad aumentare il carico di contratti a tempo determinato che non a caso quest’anno potrebbe arrivare a sfiorare quota 200 mila.

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Il caso Bibbiano è diventato una vergogna nazionale

Posted by fidest press agency su sabato, 24 agosto 2019

Ogni volta che ascolto le voci degli operatori dei servizi sociali di quel paesello ove tutto è in ordine, pulito e ben curato, oppure vedo le immagini di quegli uffici comunali, dove appare sempre piu’ evidente la responsabilità dell’irresponsabilità più inumana degli adulti più qualificati nei riguardi dei più innocenti, i bambini. E’ come ricevere delle sassate in pieno volto, senza possibilità di ripararsi, proprio come è accaduto a quei bimbi, ai loro genitori, privati del bene più grande attraverso l’inganno, l’infamia più studiata a tavolino.
Sassate scagliate nell’ostentazione di una prepotenza che non conosce la vergogna, una prevaricazione indegna del genere umano, una vera e propria violenza, protratta e reiterata, come a voler significare la propria intoccabilità in un ruolo tanto importante.
E’ vero siamo tutti innocenti fino a prova contraria, fino a dibattimento ultimato dei tre gradi di giudizio, ma di fronte a intercettazioni così chiare e leggibili, a registrazioni così palesi e spudorate nella loro estensione diseducativa, e’ il caso di continuare a fare i pazienti indifferenti, nei riguardi di pluridiplomati dispensatori di sofferenze e dolori, plurimedagliati devastatori di dimore ed esistenze?
E’ ancora il caso di avere una qualche remora innocentista per persone di questo stampo, personaggi tenuti in così grande considerazione dal nostro sistema sociale? Quando accade il botto eclatante, allora e solo allora ne percepiamo il danno, come se non fossimo del tutto coscienti che è stato provocato dagli adulti, da noi educatori, da noi portatori di grandi parole e pochi comportamenti.
Siamo solo capaci di rimanere lì a bocca aperta, refrattari a comprendere che volenti o nolenti ne paghiamo tutti le indegne conseguenze.
Sassate che arrivano dritte al cuore, ci vogliono dire qualcosa, ce lo gridano pure, ma non c’è peggior sordo di chi non vuole sentire.
Qualcuno ha scritto tanto tempo addietro davanti a un potere che non teme alcun rinculo, “chi controlla il controllore “? E’ rimasta lettera morta, eppure sono convinto che adesso arriveranno tutte le risposte di questo mondo, verranno esibite le molteplicità dei controlli, le verifiche puntuali, le sintesi personali di una autorevolezza terrificante.
Ridurre le risposte che invece sono più che mai necessarie significa difendere l’indifendibile, per non negare l’evidenza di una incapacità e fragilità che abbisogna assolutamente di aiuto, di sostegno, l’aggiunta di altre capacità per venire fuori dalle sabbie mobili in cui si è cacciata la nostra società, che spesso non fa “servizio” bensì routine. (VINCENZO ANDRAOUS)

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Tlc: Agcom: su bollette 28gg nessun rimborso ai clienti

Posted by fidest press agency su sabato, 24 agosto 2019

Per Francesco Posteraro, commissario Agcom, in un’intervista a La Stampa, nel caso delle bollette a 28 giorni le compagnie devono ridare i soldi ai clienti ma al momento in nessun modo le compagnie li hanno rimborsati.”Abbiamo già depositato sia all’Antitrust che all’Autorità delle Comunicazioni un esposto contro le compagnie telefoniche non solo per i mancati rimborsi, ma anche perché pretendono che i consumatori presentino una domanda di ristoro, quando è evidente che le delibere dell’Agcom prevedono un indennizzo automatico, sotto forma di posticipo della data di decorrenza della fattura per un numero di giorni pari a quelli illegittimamente erosi con la fatturazione a 28 giorni” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.”Ora attendiamo una condanna rapida da parte delle Authority” conclude Dona.

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Il tema delle variazioni climatiche

Posted by fidest press agency su sabato, 24 agosto 2019

Sta, sempre di più, concentrando l’attenzione dei ricercatori in tutti i settori delle geoscienze. Con lo studio “Natural Variability and Vertical Land Motion Contributions in the Mediterranean Sea-Level Records over the Last Two Centuries and Projections for 2100”, pubblicato nei giorni scorsi sulla rivista Water della MDPI, ricercatori dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), della Radboud University (Olanda) e della Sorbonne Université (Francia) hanno osservato come potrebbe aumentare il livello del mare nel 2050 e nel 2100 in corrispondenza di nove stazioni mareografiche poste nel Mediterraneo centro-settentrionale, che ne misurano il livello a partire dal 1888.Il calcolo ha incluso gli effetti della subsidenza (movimento verticale del suolo verso il basso per cause naturali o antropiche) individuata da misure geodetiche GPS acquisite negli ultimi 20 anni circa e la fluttuazione naturale del livello marino, causato dalla variabilità climatica, che agisce con periodi decennali. Lo studio ha previsto due scenari possibili del livello del mare nel 2050 e 2100, calcolati sulla base delle proiezioni climatiche fornite dall’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC, organismo delle Nazioni Unite per la valutazione della scienza relativa ai cambiamenti climatici), perfezionate con i dati della subsidenza, che varia da luogo a luogo, e della fluttuazione naturale del livello marino.
“I risultati mostrano che nello scenario climatico RCP8.5, si potrà verificare entro il 2050 un aumento massimo del livello medio del mare di circa 20 cm mentre nel 2100 si potranno raggiungere i 57 cm circa. Nello scenario RCP2.6, meno critico del precedente, nel 2050 si potrà avere un aumento di 17 cm e nel 2100 di 34 cm”, evidenzia Marco Anzidei, ricercatore dell’INGV, coautore dello studio e coordinatore del progetto europeo SAVEMEDCOASTS (www.savemedcoasts.eu) che ha finanziato la ricerca.Antonio Vecchio – autore dello studio e ricercatore della Radboud University – precisa, inoltre, che “a livello locale le fluttuazioni del livello marino possono contribuire fino al 9% della variazione totale attesa, mentre subsidenza e variabilità nel loro insieme sono responsabili di circa il 15% della variazione del livello del mare. Nella laguna di Venezia, dove la subsidenza accelera l’effetto dell’aumento del livello marino, si stima che nel 2100 il livello medio del mare sarà più alto rispetto ad oggi tra i 60 e gli 82 cm, nei due scenari climatici RCP2.6 e RCP8.5”.Le analisi mostrano che gli effetti locali hanno un ruolo rilevante nel calcolo delle proiezioni di aumento di livello marino per diverse zone. “In particolare” – conclude Marco Anzidei – “lungo le coste basse e subsidenti gli aumenti attesi sono in grado di causare una ingressione marina più rapida, cioè il mare tende a sommergere tratti più o meno ampi di costa in maniera più veloce rispetto alle zone non subsidenti. Ciò rappresenta un fattore di rischio per l’ambiente, per le infrastrutture e per le attività umane, come l’erosione e l’aumento dei rischi legati ad inondazioni, mareggiate e maremoti, con le conseguenti perdite economiche. Le istituzioni, a tutti i livelli di governance, devono tenere conto di queste proiezioni perchè sono fondamentali per affrontare in modo più consapevole la gestione delle nostre coste”.

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Mostra ‘Guido Pajetta. Miti e figure tra forma e colore’

Posted by fidest press agency su sabato, 24 agosto 2019

Milano Sarà visitabile fino a giovedì 5 settembre 2019 la mostra ‘Guido Pajetta. Miti e figure tra forma e colore’ che Palazzo Reale dedica all’artista milanese tra i maggiori interpreti del nostro ‘900. Inaugurata il 5 luglio l’esposizione ha avuto un grande successo di pubblico che ne ha siglato la proroga di ulteriori quattro giorni rispetto alla chiusura prevista per il 1° settembre. L’antologica – promossa e prodotta dal Comune di Milano – Cultura, Palazzo Reale e dalla Fondazione Guido Pajetta, curata da Paolo Biscottini, Paolo Campiglio e Giorgio Pajetta – propone una significativa selezione di 90 opere realizzate dall’artista nel corso della sua lunga carriera, dagli esordi sulla scena milanese, passando per diverse esperienze internazionali, fino agli anni ’80, poco prima della morte. Il percorso espositivo si snoda lungo nove sezioni tematiche e analizza gli anni di Brera, la classicità, la dimensione europea, il ritratto, la natura morta, le maschere e la dimensione onirica, la figura femminile, il paesaggio e infine la guerra.Uomo del cosiddetto secolo breve, Pajetta è stato un artista tanto prolifico quanto anomalo e nel suo lavoro si è confrontato con personaggi, come Sironi e Carrà, e movimenti artistici, come il Post-cubismo e il Surrealismo, da cui è stato profondamente influenzato senza però mai legarsi o identificarsi con un unico stile. Per non sentirsi limitato nella propria arte si è infatti allontana da qualunque corrente artistica riconosciuta e ha dipinto spinto dal proprio inconscio, dal proprio istinto e dai propri demoni.
L’inquietudine è infatti il tema generale che attraversa le opere di Pajetta, che cerca nella tela e soprattutto nel colore il senso della propria esistenza.La mostra è realizzata con la sponsorizzazione di Topjet Executive.Il catalogo della mostra è pubblicato da Skira.

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In dialogo con Sorella Natura: il Festival Francescano diventa sostenibile

Posted by fidest press agency su sabato, 24 agosto 2019

Festival Francescano, dal 27 al 29 settembre a Bologna, si estende all’ambiente. Il Festival, in linea con questa istanza e con il carisma di Francesco d’Assisi richiamato spesso da papa Francesco, ha intrapreso un percorso verso la sostenibilità teso a una significativa riduzione dell’impatto ambientale dell’evento.Grazie a una nuova e significativa collaborazione con Fra’ Sole, il progetto di sostenibilità ambientale del Sacro Convento di Assisi, che vede tra i soggetti promotori la Custodia generale dei Frati Minori Conventuali, l’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale dell’Umbria e Sisifo, sono state messe in atto numerose azioni per testimoniare il rispetto e la cura di “nostra madre terra”, in un’ottica di ecologia integrale.
I passi verso un Festival sostenibile si concretizzeranno nell’utilizzo di stoviglie biodegradabili e compostabili (conformi alla normativa europea EN 13432) presso l’Area caffè e lo stand Operazione Pane; verrà ridotto l’utilizzo della plastica con la distribuzione di acqua potabile in borracce; la raccolta differenziata sarà organizzata in maniera diffusa e capillare in tutte le sedi del festival; verranno utilizzati arredi realizzati con pallet riutilizzabili e pannelli di legno; il programma della manifestazione sarà stampato su carta certificata FSC; verrà distribuito gratuitamente compost per la sensibilizzazione al rispetto e alla tutela del suolo.Nella messa in opera delle azioni previste dal piano di sostenibilità dell’evento, Fra’ Sole si avvale di tutta la rete dei suoi partner e della collaborazione con il Gruppo Hera che consentirà di inserire il Festival nel programma di Ecofeste del Comune di Bologna.
Il progetto Fra’ Sole sarà inoltre protagonista di un momento di approfondimento sullo spirito di Francesco d’Assisi e il suo rapporto con il creato, grazie alla testimonianza di fr. Antonello Fanelli della comunità del Sacro Convento di Assisi, che venerdì 27 settembre alle 15.30 in Piazza Maggiore racconterà senso e sviluppo del progetto Fra’ Sole.
Il programma del Festival Francescano è particolarmente ricco: qui, tra dibattiti, spettacoli, concerti e “libri viventi” – intervengono Romano Prodi e il gesuita Antonio Spadaro sui rapporti tra Occidente e Cina; il francescano Paolo Benanti e il matematico Giuseppe O. Longo su tecnologia ed etica; l’ex brigatista Adriana Faranda e Agnese Moro sulla “giustizia riparativa”; il teologo cristiano Brunetto Salvarani e il musulmano Adnane Mokrani sul rapporto tra le religioni. Ci saranno anche il giornalista Mario Calabresi, il filologo Ivano Dionigi, il domenicano Timothy Radcliffe, il cantautore Simone Cristicchi. Un faccia a faccia tra generazioni, culture, generi, discipline: oltre 100 eventi in tre giorni, tutti gratuiti. E’ possibile consultare il programma completo su http://www.festivalfrancescano.it

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Sindacato aeronautica: La crisi di governo non comprometta i diritti dei militari

Posted by fidest press agency su sabato, 24 agosto 2019

Preso atto delle dimissioni del Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte, il Sindacato Aeronautica Militare – SIAM segue l’evolversi della crisi di governo con preoccupazione ma totalmente scevro da ogni comportamento di partigianeria politica che possa in qualsiasi modo minare l’unico e vero interesse legittimo che un sindacato come il nostro debba perseguire, ossia la conquista di quei diritti sindacali a lungo attesi per la tutela del personale militare.Il SIAM ritiene che un ritorno alle urne bloccherebbe molti provvedimenti che stanno a cuore a tutto il personale del comparto Difesa e Sicurezza, non ultimo l’iter di approvazione della legge che dovrà disciplinare l’attività delle associazioni sindacali ferme da mesi in Commissione Difesa della Camera. Per questi motivi la nostra speranza è riposta in tutte le forze politiche che intendono assumersi quel giusto senso di responsabilità per cooperare affinché, prima ancora di tornare al voto, si approvino tutti quei provvedimenti urgenti di cui il paese ha bisogno, ed il nostro comparto in particolare, non ultimo evitare l’aumento dell’ IVA, che sarebbe un colpo pesantissimo per le tasche dei cittadini delle fasce più deboli in un momento delicato di crisi economica, il rinnovo del contratto ed i correttivi del Riordino.Il SIAM fin da subito si dichiara a disposizione di tutte quelle forze politiche che vorranno confrontarsi con noi sui temi di interesse del personale militare al fine di fornire un utile contributo alla soluzione della crisi.

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Codici: Roma nella morsa degli strozzini e abbandonata dalle istituzioni

Posted by fidest press agency su sabato, 24 agosto 2019

E’ la storia drammatica di una famiglia vittima di usura. Una situazione grave, pericolosa e pesante. È quella che si registra a Roma sul fronte della legalità. La capitale è diventata terra di scorribande per criminali senza scrupoli. Tra questi si stanno ritagliando sempre più spazio gli strozzini. Stando agli ultimi dati diffusi durante l’inaugurazione dell’anno giudiziario, nel distretto della Corte d’Appello di Roma i processi per reati legati all’usura sono infatti passati da 32 a 48.“Numeri inquietanti – afferma il Segretario Nazionale di Codici Ivano Giacomelli – la nostra associazione li tocca con mano, visto che siamo impegnati in tre procedimenti legati all’usura, un fenomeno che purtroppo sta dilagando nella capitale e che non sembra trovare ostacoli anche a causa di istituzioni poco presenti”.
Emblematica la storia di una commerciante, una madre coraggio che ha trovato la forza di denunciare l’usuraio a cui si era affidata illudendosi di poter risolvere i propri problemi. “È iniziato tutto nel 2015 – racconta la donna – quando ho preso in affitto un locale commerciale, dove volevo trasferire l’attività che porto avanti da 15 anni. A ridosso dell’apertura, ho scoperto che mancava l’agibilità. Da quel momento, per paura che denunciassi l’irregolarità, il proprietario ha iniziato a rimandare indietro i bonifici che inviavo per pagare l’affitto, avviando la procedura dello sfratto. In questo modo sperava di riprendersi il locale. Questo comportamento mi è costato tre cause e tanti soldi, perché l’attività era chiusa, ma intanto dovevo versare le rate dei macchinari. Come se non bastasse, sono sorti dei problemi anche con l’affitto di casa e da lì per me e la mia famiglia è iniziato l’incubo”.Disperata, la donna insieme al marito si è rivolta ad un uomo, indicato da un commerciante della zona come rappresentante di piccole società del settore ed in grado di fornire prestiti vantaggiosi. “Abbiamo chiesto un prestito di 3.000 euro – ricorda la signora – ma in poco tempo ci siamo resi conto che di fronte non avevamo un altro esercente, ma un usuraio. Gli interessi diventavano sempre più alti ed alla fine ci siamo ritrovati a dover restituire 15.000 euro. Non avevamo quei soldi e così sono iniziate le minacce”.Telefonate minatorie, anche visite intimidatorie a casa. “Abbiamo avuto paura – dichiara la donna – ed alla fine abbiamo deciso di chiudere l’attività. Nel frattempo erano arrivati lo sfratto da casa e la bocciatura a scuola di mio figlio a causa delle assenze prolungate, dovute sempre a questa situazione disperata. Ci è crollato il mondo addosso. Ci siamo sentiti soli e abbandonati. Anche perché avevo inviato decine di email al Comune di Roma per chiedere aiuto, avevo contattato Assessorati e perfino la Segreteria del Sindaco, presentando tutta la documentazione necessaria per spiegare il nostro caso, ma in cambio ho ricevuto soltanto silenzio e indifferenza”.Uno spiraglio in questa vicenda drammatica si è aperto nel dicembre 2018, quando gli agenti del Commissariato di Primavalle hanno arrestato l’usuraio che aveva messo in ginocchio decine di commercianti nel quartiere Torresina. Da lì si è passati al processo, in cui l’Associazione Codici assiste la commerciante. “Ho perso l’attività che portavo avanti da anni – afferma la signora – siamo schiacciati dai debiti e continuiamo a subire minacce ed intimidazioni dai parenti dell’usuraio arrestato, che sono arrivati al punto di terrorizzare mio figlio, minorenne. Ciò nonostante non ho nessuna intenzione di mollare. Mentre eravamo in mano a quello strozzino, mi fu diagnostico un tumore al seno. Dio mi ha ridato la vita permettendomi di guarire, lo Stato me l’ha tolta. Abbiamo perso tutto, ma non la voglia di combattere. Continueremo a lottare”.Una madre coraggio, una famiglia forte, al fianco della quale si è schierata l’Associazione Codici, da sempre in prima fila per la legalità. “Siamo con loro e con tutte le vittime di usura – dichiara il Segretario Nazionale Ivano Giacomelli – ci batteremo in Tribunale affinché sia fatta giustizia. Ci auguriamo che insieme a noi in aula ci siano anche le istituzioni, che purtroppo spesso sono assenti. Non esserci è sbagliato, perché significa cedere terreno ai criminali e questo non è più possibile, soprattutto in una città in difficoltà come Roma”. (n.r. Diamo spazio a questa notizia perchè, purtroppo, non è la sola. Moltissime persone sono abbandonate a se stesse dove la giustizia si misura con le lungaggini di anni, dove la prepotenza la fa da padrona e lo stato brilla per la sua indifferenza e pedanteria burocratica. Poi ci meravigliamo che nel segreto dell’urna si scaricano tensioni e frustazione e finendo nelle mani dei pifferai di turno, o non si va a votare mostrando totale sfiducia nelle istituzioni.)

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KBW Insurance Conference

Posted by fidest press agency su sabato, 24 agosto 2019

Horace Mann Educators Corporation (NYSE:HMN) today announced that members of its executive leadership team will present at the KBW Insurance Conference in New York City on Thursday, September 5, 2019, at 10:50 a.m. ET. Representing Horace Mann will be Marita Zuraitis, President and Chief Executive Officer; Bret Conklin, Executive Vice President and Chief Financial Officer; and Wade Rugenstein, Executive Vice President, Supplemental and Chief Information Officer.
A link to the live audio webcast of the presentation will be available on the Events page of investors.horacemann.com. A webcast replay of the presentation will be available later that day at the same location.Horace Mann is the largest financial services company focused on providing America’s educators and school employees with insurance and retirement solutions. Founded by Educators for Educators® in 1945, the company is headquartered in Springfield, Ill. For more information, visit horacemann.com.

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Arcus Biosciences to Present at Upcoming Investor Conferences

Posted by fidest press agency su sabato, 24 agosto 2019

Arcus Biosciences, Inc. (NYSE:RCUS), a clinical-stage biopharmaceutical company focused on creating innovative cancer immunotherapies, today announced that the Company will participate in the following upcoming investor conferences:Citi’s 14th Annual Biotech Conference on Wednesday, September 4, 2019, at 9:30 am Eastern Time in Boston. Terry Rosen, Ph.D., Chief Executive Officer, will participate in a panel discussion entitled, “New Targets in Cancer Immunotherapy and the Tumor Microenvironment.”
Morgan Stanley 17th Annual Global Healthcare Conference on Tuesday, September 10, 2019, at 11:10 am Eastern Time in New York. Terry Rosen, Ph.D., Chief Executive Officer, will participate in a fireside chat. A live audio webcast of each presentation will be available by visiting the “Investors” section of the Arcus website at http://www.arcusbio.com. A replay of the webcasts will be available for 30 days following the live event.

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