Fidest – Agenzia giornalistica/press agency

Quotidiano di informazione – Anno 36 n° 137

Archive for 1 giugno 2021

È giunto alla seconda edizione il libro “Marketing Heroes”

Posted by fidest press agency su martedì, 1 giugno 2021

E’ stato scritto da Bassel Bakdounes. “Fare impresa tra manga e rock’n’roll. La vera storia di Velvet Media”: questo il leitmotiv di un testo che racconta come sia stato possibile far nascere un’azienda da 150 dipendenti, oggi leader a livello europeo per la crescita, basando tutto sulla fede di chi crede che sia possibile migliorare il mondo con le leve del marketing e col coraggio di difendere sempre i più deboli. Il tutto in un clima aziendale giovane e ribelle, dove è normale vedere il titolare schizzare in skateboard tra le scrivanie o la project manager ad inseguire il suo cane in palestra. Senza dimenticare avanzate proposte di welfare come la presenza della Manager della Felicità per favorire ulteriormente l’alchimia tra colleghi, la selezione del personale – in fase sperimentale – che avviene in prima battuta tramite curriculum anonimi per evitare ogni possibile corsia preferenziale e l’uscita anticipata al venerdì in estate per godersi appieno il weekend.L’autore, Bakdounes, è la sintesi di questo magma bollente di gioventù e creatività, un imprenditore che fa vanto anche degli errori commessi perché da ogni fallimento ha tratto una lezione che gli ha permesso di evolvere. Così, a otto anni dalla fondazione dell’azienda, al fianco dell’agenzia di marketing e vendita online, oggi sta nascendo un nuovo hub per l’innovazione progettato per start up ad alto potenziale di marketing. Nel nuovo headquarter di duemila metri quadri troveranno spazio una dozzina di nuove attività imprenditoriali, che non potranno far altro che crescere al ritmo del punk, guidate da un pool di professionisti dello sviluppo aziendale.Il libro “Marketing Heroes” in questo contesto assume la dimensione di un’autobiografia imprenditoriale vergata con la penna di chi ama i manga e di mestiere affronta il business come fosse una lotta tra il bene e il male. Si parte da zero, dalle origini del sogno di eccellere nella vita, di far qualcosa in grado di cambiare davvero il mondo. E si finisce dentro un turbinio di fragorose cadute e di voli pindarici. Fino all’intuizione finale. Dopo tante esperienze professionali, Bakdounes è pioniere tra quelli che capiscono che il futuro è nel social media management, fonda Velvet Media Italia e in pochi mesi crea decine di posti di lavoro inseguendo il sogno di diventare un eroe del marketing capace di trasmettere i valori positivi che ha imparato tra punk e fumetti. E qui inizia tutta una parabola di racconti ed emozioni sviluppate in asincrono temporale. Da un lato, un bambino che ingurgita dalla televisione le storie di Ken il Guerriero e di Holly e Benji. Dall’altro, il professionista che interiorizza le regole della vita e del business attraverso alcuni stili di comportamento insegnati dai manga: la collaborazione dentro al team, l’anelito al migliorarsi, il rispetto per i più deboli e il desiderio di sconfiggere i più forti.VELVET MEDIA Marketing management, vendita online e new media: sono questi gli ambiti nei quali l’agenzia di Castelfranco Veneto (nel Trevigiano) è ai vertici nazionali. Nata come casa editrice nel 2013, specializzatasi prima in couponing e poi come editore del sito internet Storie di Eccellenza e del magazine Genius, oggi Velvet è una holding che gestisce il marketing in outsourcing per conto di oltre mille aziende del Nord Italia grazie ad un organico di circa 150 persone in continua espansione. Per questo è stata premiata come una delle aziende col tasso più alto di crescita in Europa dal Financial Times e ha ottenuto lo stesso riconoscimento dal Sole 24 Ore nel triennio 2018/2020.http://www.velvetmedia.it/

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In Tigray si sta consumando un genocidio

Posted by fidest press agency su martedì, 1 giugno 2021

Giovani presi di mira, uccisioni indiscriminate di civili, diffuse violenze sessuali, rapimenti di suore, sono tutte manifestazioni del genocidio in corso ai danni del gruppo etnico della regione etiopica settentrionale del Tigray. Lo riferisce ad Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACS) una fonte vicina alla Chiesa locale, coperta da anonimato per ragioni di sicurezza. I militari provenienti dalla vicina Eritrea, presenti sul territorio per sostenere le truppe federali etiopiche, continuano a massacrare civili. Secondo la fonte di ACS «si tratta chiaramente di genocidio ai danni della popolazione del Tigray. Non si tratta solo di combattimenti: stanno uccidendo chiunque, e ciò è un segno di genocidio. Molte gente scappa dal Tigray verso il Sudan e alcuni di loro, in particolare i giovani, fuggono perché vengono presi di mira. I giovani vengono uccisi, le nostre donne sono oggetto di abusi sessuali, e anche questo è segno di genocidio». La denuncia di genocidio della fonte di ACS segue un’analoga denuncia del Patriarca Mathias, capo della Chiesa Ortodossa di Etiopia, che agli inizi di questo mese di maggio ha descritto i sequestri di donne e il bombardamento di chiese nella regione quali segni di genocidio. Secondo la fonte di ACS gli abusi sessuali ai danni delle donne del Tigray, suore incluse, stanno dilagando. Responsabili sono le truppe provenienti dalla vicina Eritrea: «le nostre sorelle sono state rapite. Abbiamo dovuto portare in ospedale alcune di loro, sono state sequestrate anche delle suore. Le donne e le ragazze stanno sperimentando un diverso tipo di abusi, mai sentiti prima, cose davvero terribili». Il conflitto è esploso in quest’area del nord Etiopia lo scorso novembre dopo l’invio, da parte del primo ministro etiope Abiy Ahmed, di truppe federali supportate da quelle eritree allo scopo di combattere il Fronte di Liberazione Popolare del Tigray (TPLF), accusato di aver organizzato elezioni illegittime. La fonte di ACS racconta che «quasi il 90% della popolazione del Tigray è sfollato. Questa guerra ha determinato un’immane crisi umanitaria,manifestata dall’enorme numero di omicidi di civili, dai milioni di sfollati, dalla distruzione delle basi economiche e sociali, dalla sofferenza psicologica e dal panico… Da questo punto di vista i più colpiti sono donne incinte, bambini, disabili e anziani». La fonte sottolinea che la regione ha un disperato bisogno di aiuto internazionale. «La Chiesa dà una mano ovunque», prosegue, aggiungendo di «ricordare Aiuto alla Chiesa che Soffre. Ricordo che siamo stati partner per lungo tempo». ACS nel Tigray fornisce aiuti di emergenza per suore e religiosi e sostegno ai sacerdoti tramite le offerte per Messe. Dal 2019, in Etiopia, ha realizzato quasi 100 progetti, fra i quali la costruzione di cappelle e monasteri, la formazione di catechisti e il sostegno ai trasporti per finalità pastorali.

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Messina: la faglia che provocò il terremoto del 1908

Posted by fidest press agency su martedì, 1 giugno 2021

Scoperta nei fondali marini tra la Sicilia e la Calabria la faglia che più di 100 anni fa provocò la più grave catastrofe sismica d’Europa, il terremoto di Messina-Reggio di Calabria del 28 dicembre 1908.Un nuovo studio condotto sui fondali marini dello Stretto di Messina e sulla sismo-tettonica dell’area – frutto di una collaborazione internazionale tra il Dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche ed Ambientali dell’Università di Catania (Giovanni Barreca e Carmelo Monaco), il Center for Ocean and Society- Institute of Geosciences dell’Università di Kiel in Germania (Felix Gross e Sebastian Krastel) e l’Osservatorio Etneo dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Luciano Scarfì e Marco Aloisi) – svela, per la prima volta, l’ubicazione e le caratteristiche geometriche della possibile faglia da cui si originò il devastante sisma. La ricerca dal titolo “The Messina Strait: Seismotectonic and the Source of the 1908 Earthquake” è stata appena pubblicata sulla prestigiosa rivista internazionale ‘Earth-Science Reviews’.Una risposta scientifica che arriva dopo quasi 113 anni da quella mattina del 28 dicembre 1908 quando, alle 5:20 locali, un devastante terremoto di intensità XI della scala Mercalli (magnitudo stimata 7.1) provocò distruzione e morte tra la Sicilia e la Calabria. Il movimento tellurico, che oggi è ricordato nei cataloghi sismici come il più potente mai registrato in Europa in epoca strumentale, fece vibrare la terra per più di 30 secondi e portò alla distruzione completa delle città di Messina e Reggio Calabria e di altri numerosi centri minori causando la morte di 100mila persone. Lo scuotimento fu avvertito distintamente in tutta l’Italia meridionale, in Montenegro, in Albania, ma anche in Grecia e a Malta e fu seguito, in meno di 10 minuti, da un’onda di maremoto (tsunami) che superò localmente i 10 metri di altezza.L’onda si abbatté impetuosa sulle coste dello Stretto aggiungendo devastazione e morte lungo le aree costiere già gravemente danneggiate e dove molti abitanti, impauriti, si erano rifugiati . Sebbene agli albori della sismologia strumentale, il terremoto fu registrato da numerose stazioni sismiche sparse in tutto il mondo che ne collocarono l’epicentro in mare lungo l’asse dello Stretto di Messina.Da quel disastroso evento, numerosi studi scientifici effettuati da ricercatori di tutto il mondo hanno cercato di individuare e caratterizzare la struttura tettonica responsabile del terremoto (c.d. faglia o sorgente sismogenetica). Tuttavia, i numerosi modelli geologici proposti, spesso contrastanti, hanno alimentato negli anni un acceso dibattito nella comunità scientifica senza tuttavia pervenire ad una soluzione scientificamente condivisibile.Lo studio si è basato principalmente sulla interpretazione di 35 profili sismici a riflessione di alta risoluzione (una sorta di ecografia del fondale marino) oltre che sull’analisi di dati sismologici e geomorfologici esaminati in maniera multidisciplinare.Secondo le relazioni lunghezza-magnitudo, la faglia è in grado di scatenare terremoti di magnitudo 6.9, una energia molto simile a quella liberata durante il terremoto del 1908. Questo dato, insieme all’analisi critica delle fonti storiche (ad esempio la distribuzione del danno e della fratturazione al suolo, la rottura di un cavo telefonico tra Gallico e Gazzi) e allo sviluppo di modelli matematici di dislocazione, suggerisce di fatto che la struttura tettonica individuata sia verosimilmente proprio quella che più di 100 anni fa causò la più grave sciagura sismica del ‘900».La ricerca affronta inoltre il tema controverso del meccanismo all’origine dell’allontanamento in atto tra la Sicilia e la Calabria (circa 3,5 mm all’anno), individuandone il motore nelle profondità crostali dove una ulteriore discontinuità è indiziata di favorire lo movimento verso est di un esteso blocco di crosta comprendente l’area dello Stretto e parte della Calabria meridionale. Questo movimento avverrebbe sotto l’effetto della gravità ed in maniera quasi asismica (cioè non generando terremoti di elevata energia) ma incoraggerebbe la rottura fragile di alcune faglie più superficiali, tra cui la rottura cosismica individuata nello studio, con liberazione di energia elastica.Lo studio ha portato dunque ad una revisione critica della letteratura esistente fornendo nuovi vincoli sulla sismo-tettonica dello Stretto di Messina, una delle zone a più alto rischio sismico d’Italia, e soprattutto aggiunge un tassello significativo nella identificazione della faglia responsabile del terremoto del 28 dicembre 1908. Il modello sismo-tettonico aggiornato e l’ubicazione della possibile faglia responsabile del grande terremoto potrebbero, infine, rappresentare un utile strumento di base per la progettazione in sicurezza di future infrastrutture nell’area.

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Giornata Mondiale dell’Ambiente 2021

Posted by fidest press agency su martedì, 1 giugno 2021

Si celebra sabato 5 giugno. Ha come tema il “Ripristino degli Ecosistemi” e l’obiettivo di prevenire, fermare e invertire i danni inflitti agli ecosistemi del Pianeta, cercando di passare dallo sfruttamento della natura alla sua guarigione. In quest’ottica si inserisce perfettamente la missione intrapresa da Zordan, tra le prime società BCorp in Italia e prima Società Benefit a livello mondiale del settore dello shopfitting, che ha presentato il primo sistema certificato al mondo con cui è possibile calcolare l’impronta ecologica di ogni tipo di arredo o prodotto all’interno di uno spazio retail.Considerato che il settore del fashion è il quinto mercato più inquinante a livello mondiale, l’innovazione di Zordan potrebbe rappresentare un punto di svolta nella corsa intrapresa dall’Europa nel diventare il primo continente ad “emissioni zero” entro il 2050.

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Nuove scoperte sulla risoluzione dell’infiammazione e del dolore cronico

Posted by fidest press agency su martedì, 1 giugno 2021

Il numero di pazienti con patologie infiammatorie e dolore cronico è in costante aumento, ma per loro ci sono buone notizie: negli ultimi anni sono state realizzate scoperte illuminanti sulla fase di risoluzione dell’infiammazione, e in particolare sul ruolo cruciale delle proresolvine, che offrono opzioni di trattamento innovative.Una delle più importanti ricerche in materia è quella condotta dal Prof. Charles Serhan della Harvard Medical School: sarà lui in persona a presentarne i risultati durante lo European Summit on Inflammation Resolution, il più importante evento internazionale sul tema, che quest’anno avrà un’edizione digitale promossa da Metagenics Academy.L’appuntamento è sabato 12 giugno, dalle 14.00 alle 18.30. La partecipazione è gratuita e l’iscrizione è obbligatoria: https://www.europeansummitspm.eu/it/ Molto più di un semplice webinar, l’evento sarà un vero e proprio virtual summit che riunirà i maggiori esperti mondiali secondo un format innovativo, che ricorda i grandi eventi televisivi, unendo al rigore scientifico la massima chiarezza divulgativa.L’EU Summit on Inflammation Resolution riunirà da tutto il mondo gli specialisti più in vista impegnati nella ricerca sui meccanismi degli SPM o proresolvine e sulle loro applicazioni cliniche più promettenti nel trattamento delle patologie infiammatorie. «Oggi abbiamo la conferma che sia possibile intervenire sulla riduzione dell’infiammazione – spiega Maurizio Salamone, direttore scientifico di Metagenics Academy – Dopo lunghi anni di studi scientifici, un’innovativa ricerca della Harvard Medical School ha dimostrato che larisoluzione dell’infiammazione non è un processo passivo e incontrollabile. Al contrario, procede attraverso pathway specifici e dipende da una serie di fattori ben definiti e modificabili. In particolare gioca un ruolo cruciale il meccanismo degli SPM o proresolvine. Oggi è possibile, grazie al progresso delle tecniche farmacologiche di estrazione, derivare gli SPM dagli acidi grassi essenziali Omega-3, ottenendo così integratori naturali che offrono un approccio innovativo, integrativo alla terapia farmacologica, nel trattamento delle patologie infiammatorie, nonché straordinarie prospettive di intervento nelle malattie cardiovascolari e reumatologiche».L’evento del 12 giugno vedrà alternarsi sul palco virtuale i massimi esperti mondiali nel trattamento delle patologie infiammatorie: Charles Serhan (scopritore delle proresolvine e professore all’università di Harvard) e un panel di punta dei massimi esperti europei (Joan Claria, Giovanni Scapagnini, Loukman Omarjee, Nicola Biagio Mercuri, Valerio Chiurchiù e Vincent Castronovo)

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Scuola: Delusione per il Decreto Sostegni-bis: impedisce di avere i docenti in cattedra il 1° settembre

Posted by fidest press agency su martedì, 1 giugno 2021

Marcello Pacifico, presidente Anief: “La Relazione Tecnica del decreto Legge pubblicato in Gazzetta Ufficiale prevede l’assunzione in ruolo di una minima parte dei docenti non di ruolo, mentre l’accordo di Palazzo Chigi con il ministro dell’Istruzione prevedeva di avere gli insegnanti tutti in cattedra il primo settembre e si era detto di intervenire subito sul precariato andando ad affrontare insieme i problemi e le soluzioni. Solo che questo confronto non c’è stato e le soluzioni contenute nel decreto legge Sostegni-bis sono deleterie: è una delle tante incongruenze del testo approvato dal Governo e presto all’esame della Quinta Commissione della Camera, cui spetterà esaminare le tante richieste emendative tra cui una cinquantina promosse dall’Anief”. Il leader del giovane sindacato, in un’intervista all’agenzia Teleborsa, affronta le motivazione che, assieme alla maggior parte dei sindacati rappresentativi della scuola, hanno portato ad organizzare il 9 giugno una manifestazione unitaria a Roma con iniziative in tutto il territorio nazionale. Per il sindacalista autonomo bisogna intervenire con maggiore efficacia in fase di conversione in legge del ddl, aprendo alla seconda fascia Gps, cancellando i paletti inseriti dal CdM, come il servizio minimo triennale, e semplificando davvero le procedure concorsuali. La verità è che “sulla Scuola mancano soluzioni condivise e utili per il Paese”.

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Governo ha stabilito vaccinazione requisito essenziale per medici

Posted by fidest press agency su martedì, 1 giugno 2021

“In Senato abbiamo discusso molto a lungo sui contenuti del decreto che ha introdotto l’obbligo di vaccinazione per gli ‘esercenti le professioni sanitarie’. Il decreto, voluto dal governo Draghi e dalla maggioranza che lo sostiene, stabilisce tra le altre cose che la vaccinazione è un requisito essenziale per l’esercizio della professione proibendo, quindi, in ogni caso e in ogni modo l’attività a coloro che rifiutano la vaccinazione. Fratelli d’Italia rispetto a questo passaggio, così preciso e controverso, avrebbe voluto apportare modifiche attraverso i molti emendamenti presentati, ma è stato impossibile perché il governo ha alzato un vero muro. Alla luce di queste considerazioni appare chiarissima la posizione del dottor De Monte, del quale non discutiamo le capacità professionali, ma che si trova oggettivamente in una condizione di assoluta incompatibilità, sia per quanto riguarda il ruolo apicale alla SORES, da poco ricoperto, e sia adesso anche con il ruolo di primario all’ospedale di Udine”.Lo dichiara il capogruppo di Fratelli d’Italia al Senato, Luca Ciriani. “Peraltro, lo stesso decreto stabilisce che siano proprio le Regioni a vigilare e a verificare con tempestività ‘lo stato vaccinale dei soggetti interessati’ in collaborazione con l’Ordine dei medici. A questo proposito suonano alquanto singolari le dichiarazioni lette in questi giorni da parte di importanti dirigenti, che appaiono molto lontane dal contenuto assai stringente del decreto legge. La questione si risolve, quindi, in maniera molto semplice: o il medico in questione come tutti i suoi colleghi si vaccina o altrimenti non può continuare a esercitare la sua attività professionale. Confidiamo ovviamente in una soluzione rispettosa della legge e soprattutto ispirata dal buon senso, che consiglia scelte e atteggiamenti in linea con il poderoso sforzo che tutto il Paese sta compiendo per rendere la vaccinazione anti Covid il più capillare e diffusa possibile” conclude il senatore Ciriani.

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Agricoltura: Rilancio zone rurali

Posted by fidest press agency su martedì, 1 giugno 2021

“Le produzioni enogastronomiche locali possono rappresentare un importante volano economico per i territori rurali, anche attraverso lo sviluppo di un turismo sostenibile che allarghi i propri orizzontali ad aree meno scoperte e valorizzate del Bel Paese. Grazie alle risorse stanziate nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), abbiamo una grande occasione per l’agroalimentare nazionale. Attraverso gli investimenti dedicati all’attrattività dei borghi, pari a 1,02 miliardi di euro, infatti, si potranno sostenere progetti finalizzati alla promozione di itinerari che valorizzino le produzioni agroalimentari e artigianali nonché saperi e tecniche dei singoli territori rurali”. Lo dichiara la deputata Maria Marzana, esponente M5S della commissione Agricoltura.“A queste risorse – prosegue -, si sommano i 600 milioni di euro previsti dal Piano per la tutela e la valorizzazione degli edifici rurali e delle strutture agricole in stato di abbandono. Attraverso il recupero del patrimonio edilizio rurale, miglioreremo la qualità paesaggistica del territorio, con ricadute positive sulle economie locali, favorendo il turismo sostenibile e valorizzando la produzione legata al mondo agricolo e all’artigianato tradizionale”.”Con la rivalutazione delle zone rurali e delle aree interne, avremo l’ulteriore beneficio di presidiare questi territori che rischiano l’abbandono dando maggiore forza al contrasto al dissesto idrogeologico” conclude.

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“Il ritorno degli investitori”

Posted by fidest press agency su martedì, 1 giugno 2021

A cura di Richard Colwell Responsabile azioni britanniche di Columbia Threadneedle Investments. Nel 2020 ci sono stati momenti in cui investire nel Regno Unito era come assistere alle partite di calcio nell’ultimo anno: che desolazione quegli spalti deserti! Gli spiriti animali, già fiaccati dal protrarsi dei negoziati sulla Brexit e dalle conseguenti incertezze, sono stati messi fuori combattimento lo scorso marzo dal diffondersi della pandemia. Gli investitori si sono dileguati, le quotazioni azionarie esprimevano pessimismo e pochi sembravano attendersi che le aziende colpite dalla crisi sarebbero sopravvissute: bisognava agire, non farsi domande. Di conseguenza le azioni britanniche hanno ceduto il 20% circa. Conosciamo i pericoli del market timing, soprattutto quando lo si applica incorrettamente (Figura 1). Siamo lieti di aver mantenuto il sangue freddo, raccogliendo la sfida e incrementando la nostra esposizione a queste società apparentemente in difficoltà. I futuri sviluppi saranno sicuramente interessanti e non mancano spunti di discussione. Gli operatori hanno ritrovato l’ottimismo, ma cosa succederà quando gli stimoli fiscali e i programmi di cassa integrazione termineranno? Si avranno purtroppo più insolvenze di quelle registrate dopo la crisi finanziaria globale perché le banche hanno più capitali e possono permettersi di chiedere il rimborso dei crediti inesigibili. Un periodo prolungato di vero e proprio aumento dell’inflazione, non solo chiacchiere e lievi incrementi, ridurrebbe lo spazio di manovra della Federal Reserve statunitense. Si consentirà davvero al presidente della Fed, Jerome Powell, di surriscaldare l’economia e fino a quando le banche centrali globali continueranno a controllare i mercati? Nell’arco di tre anni la Fed ha fatto salire il disavanzo statunitense più di quanto fosse avvenuto complessivamente durante le recessioni del 1974, del 1982, dei primi anni ’90, del 2000 e del 2008. L’impatto di questi sviluppi svolgerà un ruolo cruciale.Il Regno Unito rappresenta tuttora un ricco terreno di caccia. Alcune delle aree più penalizzate hanno messo a segno un sostanzioso recupero, ma crediamo che sussista tuttora un notevole potenziale di rialzo. Questo non solo alla luce della rimonta del segmento value o della possibile ricomparsa dell’inflazione: in qualità di gestori attivi, riteniamo che il rally sia espressione di un più ampio apprezzamento delle società britanniche quotate sul mercato azionario del Regno Unito. In qualità di gestori esperti che hanno già affrontato cicli ribassisti, sappiamo che lasciandoci aperto un ventaglio di possibilità e mantenendo un atteggiamento di apertura nei confronti di settori in difficoltà possiamo ottenere buoni risultati.Sarebbe stata una mossa coraggiosa puntare tutto sulla ripresa dopo i lockdown, una strategia che con il senno di poi si è dimostrata vincente, ma siamo in ogni caso riusciti a beneficiare in misura non trascurabile della graduale riapertura delle economie. Così come sarebbe stato inopportuno giocarsi tutto sulla carta della resilienza, forse ora sarebbe troppo semplicistico continuare ad acquistare titoli di banche e materie prime e scommettere sulla reflazione.In futuro il mercato britannico presenterà un quadro più diversificato che premierà un’efficace selezione dei titoli, ambito in cui possiamo ottenere risultati brillanti facendo affidamento sulle competenze del nostro team e sulla nostra organizzazione. Possiamo contare su un processo di ricerca basato sui fondamentali in grado di scovare le gemme nascoste, sulla nostra abilità nel ravvisare società trascurate dagli operatori che presentano solide caratteristiche malgrado qualche problema, e sull’engagement attivo con i vertici delle società al fine di esaminare i motivi alla base delle performance aziendali.Possiamo inoltre esercitare un impatto in ambiti quali la stewardship e la governance, aspetti importanti di cui forse – per tornare un’ultima volta alla metafora calcistica – le Big Six del calcio britannico avrebbero dovuto tener conto prima di ritirarsi dal progetto europeo della Superlega, poi fallito. Possiamo essenzialmente fare leva su tutti i vantaggi offerti dalla gestione attiva. Adotteremo un atteggiamento pragmatico e aspetteremo con pazienza che, con la ripresa, il Regno Unito offra infine le opportunità promesse per gran parte dell’ultimo decennio.

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Sace: Best in Media Communication

Posted by fidest press agency su martedì, 1 giugno 2021

SACE ottiene, per il secondo anno consecutivo, la certificazione Best in Media Communication grazie al posizionamento reputazionale eccellente, al giudizio positivo dei giornalisti – soprattutto in relazione all’accessibilità e alla chiarezza e completezza delle informazioni – e alla capacità di comunicare in modo molto efficace l’immagine di un’azienda solida e innovativa, al fianco dell’Italia nell’emergenza sanitaria e impegnata come partner per l’export nella valorizzazione del Made in Italy. Queste le motivazioni che hanno permesso all’azienda guidata da Pierfrancesco Latini di ottenere il riconoscimento – ideato da Fortune Italia in collaborazione con Eikon Strategic Consulting – a testimonianza di un lavoro svolto negli ultimi dodici mesi con passione e impegno.La certificazione premia, quindi, il racconto dell’evoluzione di SACE, il cui mandato è stato ampliato nel corso di un anno complesso come il 2020 oltre il tradizionale sostegno all’export e all’internazionalizzazione a supporto del mercato domestico e della transizione ecologica italiana.Mantenendo fede alla vocazione naturale di Export Credit Agency, infatti, SACE sta oggi ridefinendo il proprio ruolo diventando una vera e propria istituzione di promozione dello sviluppo del Sistema Italia e la comunicazione in questo contesto ha giocato una partita strategica.BIC, Best In Media Communication, è il primo sistema integrato di misurazione e valorizzazione della comunicazione nei media che offre un percorso di audit e certificazione basato su criteri scientifici e oggettivi che ha previsto, nel caso di SACE, un’analisi sui circa 27mila articoli dalla stampa nazionale, locale e online, su oltre 140 comunicati stampa e sulle attività di comunicazione digitale sui canali social proprietari. In particolare, è stata premiata l’alta reputazione non solo sui media nazionali ma anche su quelli locali.L’evento di consegna delle certificazioni BIC, Best in Media Communication, realizzate in collaborazione con Eikon Strategic Consulting, è stato organizzato da Fortune Italia.

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Emicrania e anticorpi monoclonali

Posted by fidest press agency su martedì, 1 giugno 2021

Buone notizie per gli emicranici in cura con anticorpi monoclonali: AIFA ha tempestivamente accolto la richiesta, presentata ad aprile scorso dalla Società Italiana di Neurologia (SIN), in collaborazione con ANIRCEF (Associazione Neurologica Italiana per la Ricerca sulle Cefalee) e SISC (Società Italiana per lo Studio delle Cefalee), di rivedere il periodo di sospensione previsto nell’utilizzo degli anticorpi monoclonali anti-CGRP per la cura dell’emicrania in regime di rimborsabilità. nella seduta del 24 maggio la CTS di AIFA ha, infatti, ritenuto possibile prevedere la ripresa del trattamento nel momento in cui (a partire dal primo mese di sospensione) si dovessero ripresentare i criteri che ne hanno previsto la prima prescrizione ovvero almeno 8 episodi di emicrania con punteggio MIDAS ≥ 11. Finora, secondo quanto stabilito dall’ AIFA nella GU n. 182 del 21/07/2020, si prevedeva che al termine di 12 mesi di trattamento il paziente dovesse necessariamente sospendere il farmaco (in regime di rimborsabilità) per poi essere eventualmente trattato dopo 3 mesi dalla sospensione della terapia (ovvero dopo 4 mesi dall’ultima somministrazione) qualora si ripresentassero le caratteristiche che ne supportano la prescrivibilità. I dati scientifici su cui fondare l’individuazione di un periodo di tempo adeguato nel corso del quale il quale il paziente debba essere sottoposto alla somministrazione degli anticorpi anti CGRP non sono univoci e le poche evidenze disponibili in letteratura relativamente alle esperienze di “real life” mettono in evidenza un peggioramento graduale e progressivo dei pazienti emicranici a seguito della sospensione della terapia con anticorpi anti-CGRP, pur in assenza di un costante ritorno ai valori baseline. Tali dati risultano sovrapponibili alla esperienza clinica dei centri Cefalee italiani in quanto appare chiaro il peggioramento clinico cui vanno incontro i pazienti emicranici nei mesi in cui il trattamento con anticorpi monoclonali anti-CGRP viene sospeso. Fonte Ufficio stampa SIN: GAS Communication

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Almirante: Biografia di un fascista

Posted by fidest press agency su martedì, 1 giugno 2021

Figlio di attori di teatro, giornalista apprezzato durante il Ventennio, fascista convinto e mai pentito, funzionario della Repubblica di Salò, Giorgio Almirante fu per vent’anni segretario nazionale del Movimento sociale italiano e per quaranta parlamentare di spicco della “Prima repubblica”. Questo libro vuole essere il tentativo di restituire alla storia e alla cronaca la vicenda di un uomo che ha attraversato i momenti più significativi del Novecento – prima da vincitore poi da vinto, ma sempre protagonista –, rappresentata in tutta la sua complessità grazie a un’analisi e a un racconto esaurienti, approfonditi e documentati.Ne esce un lavoro completo e meticoloso, che ne ricostruisce passo a passo la vita, le scelte e le idee, soffermandosi senza sconti sui punti più controversi, quali il contributo dato alla campagna razzista del 1938 o l’oscillazione fra la «politica del doppiopetto» e il sostegno offerto agli estremisti responsabili delle stragi nere. Aldo Grandi (Livorno, 1961) vive e lavora a Lucca. Giornalista professionista, ha collaborato con «La Nazione» e il «Corriere della Sera». Attualmente è direttore responsabile e editore di quattro testate on line. È autore di diversi saggi, tra i quali La generazione degli anni perduti. Storie di Potere Operaio (2003), Insurrezione armata (2005), L’ultimo brigatista (2007), Il Gerarca con il sorriso (2010). Nel 2021 con Diarkos ha ripubblicato Gli eroi di Mussolini. Niccolò Giani e la Scuola di mistica fascista.

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LGIM lancia un ETF sui pagamenti digitali

Posted by fidest press agency su martedì, 1 giugno 2021

Legal & General Investment Management (LGIM) annuncia oggi il lancio dell’L&G Digital Payments UCITS ETF, che offre agli investitori esposizione verso il consistente potenziale di crescita delle tecnologie per i pagamenti digitali, derivanti da una transizione globale verso un’economia cashless.Valutato 58 miliardi di dollari americani nel 2020, si prevede che il mercato globale dei pagamenti digitali crescerà ad un tasso di crescita annuo composto del 19,4% tra il 2021 e il 2028[1]. L’L&G Digital Payments UCITS ETF fornisce esposizione tematica a questo potenziale di crescita, investendo in acquirer ed emittenti di carte di pagamento, in gateway e processori, in fornitori di tecnologia e servizi di pagamento cardless. Il nuovo fondo investe in società con una capitalizzazione del flottante minima di 200 milioni di dollari americani e un volume medio giornaliero di scambi su base trimestrale minimo di un milione di dollari, selezionate da un universo dinamico di oltre 150 imprese operanti nella value chain dei pagamenti digitali e valorizzando anche l’esperienza della società di ricerca e consulenza Payments Cards & Mobile. Le realtà dell’universo investibile sono quotate primariamente in mercati sviluppati, Corea del Sud e/o Taiwan. Infine, una revisione mensile assicurerà che se una qualsiasi impresa rappresenterà oltre il 15% dell’intero portafoglio, allora l’ETF sarà ribilanciato, tornando a dare a tutte lo stesso peso. Il lancio dell’ETF sottolinea il ruolo importante della tecnologia digitale nell’ampliare l’inclusione finanziaria globale, promuovendo anche molti degli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile dell’ONU (Sustainable Development Goals, SDG), tra cui la crescita del settore, dell’innovazione e delle infrastrutture, della dignità del lavoro e dell’economia, sviluppando al contempo anche città e comunità sostenibili. Secondo quanto affermato dalle Nazioni Unite, i servizi finanziari digitali, come i pagamenti digitali, possono aiutare ad accrescere i risparmi delle famiglie, a far fronte agli shock economici e a proteggere gli asset dai rischi; inoltre, consentono ai trasferimenti da parte delle amministrazioni pubbliche, agli stipendi o alle pensioni di raggiungere più efficientemente coloro che ne hanno più bisogno. Infine, aiutano i piccoli commercianti ad accrescere i loro ricavi e fungono da carburante per modelli di business che aumentano l’accesso a servizi finanziari a basso costo, raggiungendo potenzialmente 1,6 miliardi di persone in più

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Le malattie genetiche recessive determinano circa il 20% della mortalità infantile

Posted by fidest press agency su martedì, 1 giugno 2021

La principale preoccupazione di chi desidera formare una famiglia è che i figli nascano sani. A tal proposito è opportuno ricordare che molte malattie gravi presentano una base genetica nota e, spesso, derivano da disturbi ereditati da coppie totalmente asintomatiche.Secondo i dati, nei paesi sviluppati, i disordini recessivi sono responsabili di circa il 20% della mortalità infantile e del 10% dei ricoveri pediatrici. Per quanto siano rari individualmente, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) almeno 1 coppia su 100, nella popolazione generale, presenta un alto rischio di concepire un figlio con una grave malattia genetica.”I test genetici preconcezionali, come strumenti di prevenzione, nascono con l’obiettivo di informare le persone sul rischio di avere bambini affetti da disturbi autosomici recessivi e malattie legate al cromosoma X. Grazie a questi esami la coppia può prendere decisioni consapevoli riguardo le opzioni riproduttive a disposizione. La diffusione del test genetico preconcezionale tra le coppie che desiderano creare una famiglia permetterebbe di ridurre drasticamente questo tipo di malattie ereditarie”, ha commentato la Dott.ssa Daniela Galliano, medico chirurgo, specializzata in Ginecologia, Ostetricia e Medicina della Riproduzione, Responsabile del Centro PMA di IVI Roma.Negli ultimi vent’anni, grazie ai progressi senza precedenti delle tecnologie genomiche, sono stati identificati oltre 1.300 disturbi ereditari recessivi con un impatto da lieve a grave sulla salute e sull’aspettativa di vita. Tra le malattie più frequenti nella popolazione – con elevato numero di portatori – si segnalano: Fibrosi cistica (1 persona su 25-30 è portatrice) Alfa talassemia e beta talassemia (1 persona su 25-30 è portatrice) Ipoacusia (sordità) non sindromica (1 persona su 30-40 è portatrice) Atrofia muscolare spinale (1 persona su 45 è portatrice) Iperplasia surrenale congenita (1 persona su 50 è portatrice)

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Polizia: Assunzione di nuovi 3000 allievi agenti

Posted by fidest press agency su martedì, 1 giugno 2021

Stefano Paoloni SAP: “Una Polizia che guarda avanti ha bisogno di efficienza e forza giovane: irragionevoli le proposte di trattenimento in servizio oltre i 60 anni di età”. In Commissione Affari Costituzionali, il Capo della Polizia Prefetto Lanfranco Giannini, ha annunciato l’assunzione di 3000 nuovi agenti entro il 2022: “E’ con grande favore che accogliamo le intenzione del Dipartimento della Pubblica Sicurezza – il commento di Stefano Paoloni, Segretario Generale del SAP – Dopo i tagli agli organici dovuti alla legge Madia e alle previsioni di pensionamento attese per i prossimi anni è necessaria una massiccia campagna di arruolamento. Una Polizia che guarda avanti ha bisogno di efficienza e modernità e l’invecchiamento del personale è un dato di fatto. L’età media degli organici è di circa 49 anni, e i servizi di polizia richiedono in molti casi freschezza fisica”. “Il Dipartimento della Pubblica sicurezza – continua Paoloni – negli ultimi anni è intervenuto più volte per affrontare questo importante problema, sia prevedendo l’assegnazione di giovani agenti nelle città ove l’età media era particolarmente alta, prescindendo anche dalle graduatorie per i trasferimenti, e abbassando l’età per la partecipazione ai concorsi di arruolamento passando da un massimo di anni 28 a anni 26. La proposta che viene da alcune organizzazioni sindacali di trattenere, se pur in forma volontaria, il personale in servizio anche dopo il raggiungimento dei limiti ordinamentali di età, ossia 60 anni, ci appare irragionevole, illogica ed in controtendenza anche con le politiche degli ultimi anni del Dipartimento”. “La strada da percorrere – conclude Paoloni – riteniamo sia quella di aumentare il numero delle assunzioni attraverso nuovi bandi, scorrimento di graduatorie, rimodulazione dei corsi e soprattutto il ripristino dei numerosi Istituti di Istruzione della Polizia di Stato chiusi negli ultimi anni”.

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La commissione sugli assalti al Campidoglio spaventa i repubblicani

Posted by fidest press agency su martedì, 1 giugno 2021

By Domenico Maceri. “Prego ancora che continuiamo ad avere 10 solidi patrioti”. Così Joe Manchin, senatore democratico del West Virginia, il quale spera di potere contare su 60 senatori (50 democratici e 10 patrioti repubblicani) per approvare la legge sulla Commissione che indaghi gli assalti al Campidoglio del 6 gennaio scorso. Come si sa, le leggi al Senato sono soggette al filibuster, la regola che dà alla minoranza di 40 senatori il potere di bloccare la votazione sui disegni di legge. Si tratta di una regola antidemocratica che mira a proteggere misure potenzialmente esagerate dal divenire leggi. In realtà, il filibuster è stato abusato per fermare leggi importanti, specialmente nell’area di giustizia sociale. La legge sulla Commissione del 6 gennaio è stata già approvata dalla Camera recentemente in maniera leggermente bipartisan con 35 voti repubblicani schierati coi democratici (252 sì, 175 no). Spicca fra i voti negativi quello di Greg Pence, parlamentare dell’Indiana e fratello di Mike Pence, ex vicepresidente, il quale era stato una delle potenziali vittime degli assalti. Le grida di “Impicchiamo Pence” furono lanciate da alcuni assalitori del Campidoglio e l’allora vicepresidente fu salvato dalle sue guardie del corpo.La politica per Greg Pence è più importante della famiglia. Ma non solo per lui. La Commissione per fare chiarezza sulle ragioni degli assalti al Campidoglio spaventa i repubblicani i quali vogliono dimenticare gli eventi poiché si sa che buona parte delle responsabilità per gli assalti ricadono su Donald Trump. L’ex presidente rimane tuttora leader e quasi padrone incontestato del Partito Repubblicano nonostante le recenti sconfitte del Gop. Al livello federale i repubblicani hanno perso la Casa Bianca e sono in minoranza nelle due Camere legislative. Da parte loro, i democratici vedono la Commissione come totalmente legittima anche se con ogni probabilità ci guadagnerebbero per le elezioni del 2022. Ci guadagnerebbe anche il Paese vista la fragilità della democrazia il 6 gennaio.La legge sulla Commissione è stata negoziata da rappresentanti democratici e repubblicani alla Camera. John Katko, il rappresentante repubblicano, parlamentare di New York, nominato dal leader Kevin McCarthy, ha detto di sentirsi tradito da suo capo. Katko è uno dei 35 repubblicani che ha votato per l’approvazione della Commissione la quale includerebbe 5 individui nominati da democratici e 5 da repubblicani. Il presidente sarebbe scelto da Nancy Pelosi, speaker della Camera, e il vice sarebbe nominato da McCarthy e Mitch McConnell, leader della minoranza al Senato. Si tratta di un accordo molto simile a quello della Commissione sugli attacchi terroristici venuti dall’esterno l’undici settembre 2001. Dopo le sue indagini il gruppo redasse un rapporto convincente che condusse a un riordinamento della sicurezza nazionale.Questa volta però gli attacchi sono venuti dall’interno e il Partito Repubblicano è in grande misura responsabile. Quindi ci vuole patriottismo, come ha detto Manchin, per convincere i repubblicani a investigare e alla fine raccomandare misure che rafforzino il sistema democratico americano. Non sorprende dunque la riluttanza della leadership repubblicana. McCarthy e McConnell si sono dichiarati contrari anche se subito dopo il sei gennaio ambedue avevano addossato la colpa per gli attacchi all’allora presidente Trump.Nonostante i cinque morti e centinaia di feriti e 400 arresti i repubblicani hanno cambiato la narrativa, cercando di addossare la colpa degli assalti al gruppo dei Black Lives Matter e altri gruppi di sinistra. Alcuni hanno persino indicato che non si tratta di nulla di serio. Se McCarthy e McConnell hanno cambiato idea, però, lo si capisce solo in chiave politica ma anche a livello personale. La Commissione indipendente avrebbe il potere di chiamare a testimoniare sotto giuramento parecchi parlamentari repubblicani, incluso persino McCarthy. Il leader della minoranza repubblicana avrebbe telefonato a Trump durante gli assalti pregandolo di fermare gli attacchi già in corso al Campidoglio. Secondo la parlamentare Jaime Herrera Beutler, terzo distretto, Washington, la conversazione fra i due sarebbe stata accesa e Trump avrebbe detto che “gli assaltatori si preoccupano più dell’elezione” di McCarthy.Non c’è dubbio che McCarthy vorrebbe evitare di essere chiamato a testimoniare ma il pericolo per il suo partito verte però sulle conseguenze politiche. Le eventuali testimonianze e sequenze televisive delle procedure metterebbero in cattiva luce il suo partito erodendo le buone possibilità di vittorie nell’elezione di midterm del 2022.L’incapacità di trovare il coraggio di affrontare gli eventi del 6 gennaio continua a dimostrare che quando c’è da scegliere fra il partito e il Paese la maggior parte dei repubblicani opta per la strada che li conduce a mantenere il potere. In buona parte ciò si deve alla paura causata da Trump sui suoi “nemici”. Ne sa qualcosa Liz Cheney, fino a qualche settimana fa, numero 3 nella leadership repubblicana alla Camera, ma fatta fuori per le sue dichiarazioni anti-Trump. La Cheney ha anche spiegato che molti altri repubblicani avrebbero votato per l’impeachment a Trump all’inizio del 2021 eccetto per il clima di paura imposto da Trump al suo partito. Cheney, in un’intervista televisiva, ha dichiarato che alcuni parlamentari le hanno confessato di “temere per la loro vita” a causa dei feroci potenziali attacchi da parte di sostenitori dell’ex presidente. La realtà alternativa di essere il legittimo presidente è continuata da Trump ed è creduta da una maggioranza di elettori repubblicani. L’insistenza di Trump sulla “big lie” (la grande menzogna) dell’elezione rubata, continua a dominare l’ambiente politico dei repubblicani. In effetti, il tentativo di dimenticare gli eventi del 6 gennaio, fa parte della strategia di continuare a contestare qualunque risultato elettorale futuro. Trump e la stragrande maggioranza del Partito Repubblicano hanno abbracciato il concetto che la realtà non è affatto obiettiva ma si può creare, a seconda dei propri desideri. Ci vuole coraggio per combattere Trump e quelli come Cheney sono pochissimi.La strategia di un partito perdente è sempre di cambiare la piattaforma per conquistarsi altri elettori. I repubblicani non lo stanno facendo e continuano a rifugiarsi dietro di Trump. Sembra però che il controllo dell’ex presidente sia in calo. Ce lo conferma un sondaggio condotto dalla Nbc e Wall Street Journal secondo cui il numero dei fedeli nella base di Trump è sceso dal 94 al 75 percento. Una Commissione approvata dal Senato con udienze e testimoni eroderebbe le chance dei repubblicani, non solo di Trump, ma anche sulle possibilità della loro conquista di maggioranza alle camere legislative. Da aggiungere anche che i più recenti sondaggi sorridono a Biden. Il 62 percento degli americani lo vede in termini positivi fino a questo mese. Da comparare che Trump nel mese di maggio del 2017 riceveva solo il 45 percento di gradimento.L’approvazione della Commissione al Senato sembra essere in salita anche se una mezza dozzina di repubblicani ha suggerito il suo supporto. McConnell, secondo Politico, un giornale online, avrebbe detto ai suoi colleghi di opporsi alla formazione della commissione perché “danneggerebbe il messaggio politico del partito” alle prossime elezioni. Manchin, reagendo con delusione a queste affermazioni, ha dichiarato che questa situazione richiede di mettere “il Paese prima della politica”. Sarà questa la situazione a convincerlo che il filibuster meriti l’eliminazione? Domenico Maceri, PhD, è professore emerito all’Allan Hancock College, Santa Maria, California.

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Green Pass, sprint dall’Europa

Posted by fidest press agency su martedì, 1 giugno 2021

Se, nelle prossime settimane, buona parte dell’Italia andrà verso la zona bianca, sono allo studio modalità che possano permettere un maggiore allentamento delle misure di contenimento. Centrale, nella strategia delle riaperture, è il Green pass, il certificato verde che deve attestare l’avvenuta vaccinazione, la guarigione da Covid-19 o un tampone negativo nelle ultime 48 ore. Nato soprattutto con l’idea di permettere gli spostamenti per ragioni turistiche tra regioni, sta vedendo in realtà un allargamento del proprio utilizzo: accanto alle casistiche già delineate nel decreto Riaperture bis, per la partecipazione a matrimoni e cerimonie, tra le ipotesi che circolano c’è anche un uso per le discoteche, in modo da consentirne la riapertura. Intanto, mentre l’Europa fa passi in avanti, a livello locale, a fronte di qualche tentativo di regione di bruciare le tappe, arriva lo stop dal Garante della Privacy, che fin da subito aveva acceso i riflettori sulle criticità dello strumento. In merito al green pass europeo (Digital Green Certificate Europeo) si registrano passi avanti, dopo il primo ok del parlamento europeo di martedì: l’Italia, come si sa, ha già superato i test tecnici e sarà tra i primi dieci Paesi che rilasceranno il certificato che consentirà di viaggiare nell’area Schengen evitando le quarantene o ulteriori test. Secondo quanto aveva detto il premier Mario Draghi all’uscita dal consiglio europeo, tale documento potrebbe essere pronto a metà giugno. Anche se «ci sono ancora questioni aperte su cui si dovrà pronunciare l’Ema, in particolare sulla durata». La necessità è di avere un documento «unificato e sicuro, a prova di contraffazioni e non discriminatorio, che garantisca l’interoperabilità tra i diversi paesi e il rispetto della privacy», nel rispetto dei criteri fissati dalla Commissione europea che ne ha deciso l’introduzione. Le tecnologie utilizzate sono quelle del QR Code, su smartphone o in modo cartaceo, e la firma digitale, rilasciata dalla autorità nazionale. Per la piattaforma, per quanto riguarda l’Italia, sono al lavoro Sogei e ministero della salute. Ma, tra gli aspetti al centro del dibattito, c’è la validità del certificato a partire dal 15esimo giorno dopo la prima dose. La misura è stata inserita dall’Italia nel decreto riaperture bis, ma la discussione è ancora aperta e non è scontato che venga confermata a livello europeo. Nel qual caso, occorrerà valutare una armonizzazione delle norme italiane.Sul fronte nazionale, intanto, si registra un nuovo intervento del Garante della Privacy che mette un freno alle iniziative locali. L’avvertimento formale, questa volta, è stato indirizzato alla Campania: “il sistema di certificazione di avvenuta vaccinazione, guarigione o negatività – promosso dalla Regione come condizione necessaria per la fruizione di innumerevoli servizi come quelli turistici, alberghieri, di wedding, trasporti e spettacoli – viola la normativa sulla privacy. Il sistema è previsto da un’ordinanza del Presidente della Campania che demanda all’Unità di crisi regionale la definizione delle modalità operative e la distribuzione di smart card su cui saranno registrati i pass Covid regionali. Disposizioni di questa natura, che condizionano diritti e libertà personali sono ammissibili, infatti, solo se previsti da una idonea normativa nazionale e non da un’ordinanza regionale. Mentre tale ordinanza travalica le stesse indicazioni del cosiddetto “Decreto riaperture” – che già presentava specifiche criticità già segnalate dall’Autorità al Governo – introducendo l’esibizione del green pass come ulteriore condizione alla mobilità e all’accesso a servizi di base. L’ordinanza introduce, inoltre, l’utilizzo di smart card come “sistema di rilascio di certificazione di avvenuta vaccinazione” senza specificare la titolarità del trattamento, chi può accedere e usare le informazioni, chi può controllare la validità e l’autenticità delle certificazioni. L’Autorità, pertanto, rimarca che progetti come quello campano introducono sistemi di rilascio e di verifica della vaccinazione difformi da quelli individuati a livello nazionale e, soprattutto, che mettono a rischio la stessa interoperabilità delle certificazioni a livello nazionale ed europeo, in contrasto proprio con la finalità di agevolare la libera circolazione all’interno dell’Unione Europea durante la pandemia di Covid-19″.Il green Pass, a ogni modo, è un elemento centrale anche nella discussione in corso tra Governo e Regioni nella direzione di un maggiore allentamento delle misure di contenimento, nelle zone bianche, e di una anticipazione di alcune riaperture di attività. L’idea che sta circolando è quella di accompagnare gli allentamenti a un allargamento delle casistiche nelle quali possa essere richiesto il Green Pass. Già con il decreto Riaperture il suo utilizzo è stato indicato anche per la partecipazione alle cerimonie civili o religiose. Ma si pensa che possa essere utile nelle ipotesi di riapertura delle discoteche.Portabilità del vaccino in vacanza: si valutano strade. Ma servono più vaccinatori abilitati Sul fronte invece della portabilità del vaccino e della possibilità di farlo in vacanza, continua la discussione, anche se da parte governativa vengono messe in rilievo, in più occasioni, le ragioni del no. Se, da un lato, pesa meno l’interoperabilità dei sistemi informatici regionali – per Sogei le informazioni sulla vaccinazione sono legate alla tessera sanitaria e pertanto accessibili -, a ostare c’è il tema dell’efficienza vaccinale di alcune regioni e della necessità di gestire picchi nei flussi dei cittadini, anche attraverso un adeguato numero di operatori sanitari abilitati alle vaccinazioni. Francesca Giani (fonte farmacista33)

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Massimo Lunardelli, Gramsci il fascista

Posted by fidest press agency su martedì, 1 giugno 2021

Un saggio e una ricerca storica sul Gramsci Nero che riserva molte sorprese. Mario Gramsci (1893-1945), il fratello fascista di Antonio Gramsci, sul quale fino ad ora era calato un oblio, si dice per volontà dei comunisti che intendevano cancellarne la memoria, e al contempo mito del neofascismo, in realtà ebbe una vita ben diversa dalla narrazione di parte. Mario Gramsci del quale si racconta che sia stato il primo segretario del Fascio di Varese e che sia morto mussoliniano convinto, aderente alla Repubblica Sociale Italiana, nasconde un’altra verità. Volontario in Etiopia a costruire l’Impero, capitano del Regio esercito sul fronte dell’Africa settentrionale nella Seconda guerra mondiale, finì prigioniero per cinque anni degli inglesi in Australia. Nel campo si dichiarò monarchico e antifascista. Rimpatriato in Italia nel 1945 morì dopo qualche settimana dal suo arrivo a causa del tifo contratto sulla nave di ritorno. Da quel momento è stata raccontata una storia che fino ad ora non aiutava a capire chi era stato veramente Mario Gramsci, il fratello di Antonio Gramsci, uno dei fondatori del Partito Comunista d’Italia. Massimo Lunardelli è bibliotecario e autore di libri e documentari, tra cui: Dieci pericolosissime anarchiche (2014); E’ Gramsci, ragazzi! Breve storia dell’uomo che odiava gli indifferenti (2017); Carmine Crocco, dei briganti il generale (2008); Carlo Cafiero, il figlio del sole (2011). Andrea Giannasi è giornalista e storico, direttore scientifico del museo della Liberazione di Lucca, dirige la casa editrice Tralerighe.Uoldelul Chilati Dirar insegna Storia e Istituzioni dell’Africa all’Università di Macerata. Si è occupato principalmente di storia del Corno d’Africa, in particolare dell’Eritrea, nel periodo coloniale. I suoi interessi di ricerca vertono sui processi di formazione delle élite locali e sullo sviluppo di ideologie nazionaliste.

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Vendere casa prima e meglio

Posted by fidest press agency su martedì, 1 giugno 2021

Si chiama home staging, e consiste nel rifare il look alle abitazioni con interventi temporanei, allestendo gli spazi in modo da fare subito colpo sui potenziali acquirenti. Un investimento che dà grandi risultati: dopo un intervento di home staging, infatti, una casa si vende in media in soli 46 giorni. Il dato complessivo del venduto dopo un intervento di valorizzazione immobiliare è del 97% e, indicatore estremamente significativo, lo sconto medio risulta solo del 4%, a fronte del 10,9% della media italiana. A rendere noti questi numeri è l’Associazione Nazionale Home Staging Lovers, sulla base del sondaggio che come ogni anno ha interpellato i professionisti delle due maggiori associazioni italiane del settore: Home Staging Lovers, appunto, e l’Associazione Professionisti Home Staging Italia.Quali i motivi per cui l’home staging fa la differenza? «A monte di ogni progetto c’è sempre un ragionamento sulla tipologia di cliente che si desidera attrarre – spiega Galletti –. Di conseguenza si curano vari elementi per costruire una comunicazione visiva mirata a conquistare i potenziali acquirenti, che ancora prima di visitare l’immobile di solito lo vedono sul web. L’home stager mette in campo tante competenze diverse, dal design d’interni, alla fotografia, al marketing immobiliare». Gli interventi sono temporanei, non strutturali: ci si concentra per esempio sulla disposizione dei mobili, sui colori, sui tessili, sulla decorazione, sull’illuminazione. Ogni progetto di home staging comprende infine un servizio fotografico professionale.Che il settore stia imparando ad apprezzare sempre di più il contributo degli home stager è testimoniato anche dalla crescita di questi professionisti in termini numerici, nonché dal moltiplicarsi dei corsi e degli eventi a loro dedicati. Attualmente l’età media degli associati Home Staging Lovers è di 43 anni e operano in tutta Italia: Emilia Romagna (27,4%), Lazio (15,2%), Nord-Ovest (Valle d’Aosta, Piemonte e Liguria – 13%), Toscana (12,9%), Triveneto (9,7%), Lombardia (7,6%), Umbria (4,3%), Sardegna (1,1%). Il restante 8,8% è distribuito nelle altre regioni del Mezzogiorno.

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The Economist: A special edition on our coronavirus coverage

Posted by fidest press agency su martedì, 1 giugno 2021

This week President Joe Biden ordered America’s spooks to investigate the origins of covid-19. How can the world prepare for a future pandemic when it does not know for sure where the current one came from?When experts convened by the World Health Organisation travelled to Wuhan, the Chinese city where covid-19 was first identified, in January and February this year to investigate the origins of the disease, their hosts refused to share crucial data. American officials were unimpressed. Behind their distrust is the possibility that SARS-CoV-2 may have emerged accidentally from research on animal coronaviruses conducted at the Wuhan Institute of Virology or another nearby lab. Our science correspondents assess the evidence for that theory and also discuss the issue on our daily podcast, “The Intelligence”.In recent weeks India has suffered more than any other country from covid-19. The number of new cases has at last begun to fall. But its vaccination programme is still stumbling.During the pandemic, there have been more than 2,000 documented “superspreading” events, in which a single infected person has infected many others in a short period of time. Almost all have happened indoors and involved large groups gathered in poorly ventilated spaces. That points to SARS-CoV-2 being a virus which travels easily through the air, contradicting the early belief that short-range encounters and infected surfaces were the main risks. That, in turn, suggests that paying attention to the need for good ventilation will be important in managing the next phase of the pandemic, as people return to mixing inside homes, offices, gyms, restaurants and other enclosed spaces.The hazards from stagnant indoor air go beyond infections. Researchers have linked under-ventilated spaces in buildings to a range of ailments—headaches, fatigue, shortness of breath, coughs, dizziness, nausea, and irritation of eye, nose, throat and skin. But keeping indoor air clean has never been a priority. We argue in a leader that this needs to change and that the covid-19 pandemic should spur governments to act. On “The Jab”, our podcast reporting from the sharp end of the vaccination race, we turn our attention to the Asia-Pacific region. Places such as Hong Kong and Australia have pursued a “zero-covid” strategy. They have succeeded in keeping cases to a minimum, but how can they use vaccines to end their isolation? By Zanny Minton Beddoes Editor-In-Chief The Economist

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