Fidest – Agenzia giornalistica/press agency

Quotidiano di informazione – Anno 36 n° 145

Archive for 27 dicembre 2018

Roma Capitale. Un generale al posto della Raggi?

Posted by fidest press agency su giovedì, 27 dicembre 2018

Roma.In due anni e mezzo di amministrazione la sindaca Virginia Raggi, non ne ha azzeccata una: rifiuti a montagne ovunque, buche stradali disseminate dappertutto, tombini e caditoie ostruiti, laghi e torrenti non appena piove,
bus che aspetti con la pazienza di Giobbe, che vedi fermi per guasti in mezzo alla strada o che vanno a fuoco (20 mezzi in fiamme quest’anno), metropolitana che è un rebus e che la mancata manutenzione crea disagi continui se non un vero e proprio pericolo per l’incolumità delle persone (si ricordi l’incidente delle scala mobile che ha creato lesioni gravissime ad alcuni utenti), traffico che definire incontrollato è un eufemismo, verde pubblico dimenticato.Potremmo continuare, ma ci fermiamo qui. A governare la Capitale d’Italia, c’è la sindaca pentastellata Virginia Raggi. Eletta con il 67% dei voti, il 19 giugno del 2016, ha una maggioranza assoluta in Consiglio comunale e la facoltà di nominare assessori e alti dirigenti amministrativi.
Una situazione ideale per governare, ma a metà mandato elettivo non uno, dicasi uno, dei problemi della città è stato risolto. Vero che i problemi si sono accumulati nel corso degli anni con le passate amministrazioni, ma risolvere almeno un problema e dare un segnale di cambiamento non era e non è impossibile.Vista la impossibilità, cosa si sono inventati i pentastellati? L’intervento dell’Esercito Italiano. Per fare cosa? Tappare le buche stradali.
Compito delle Forze Armate è quello della difesa dello Stato, cosa ci azzeccano le buche stradali di Roma? Dopo aver rattoppato le buche perché non si utilizza l’Esercito Italiano per la raccolta dei rifiuti e magari anche per altre funzioni?Anzi, per completare l’opera, possono fare così: mettere un generale al posto della sindaca Raggi. Con i militari funzionerà tutto meglio, deve essere il pensiero legastellato… L’importante è che il popolo ci creda. (Primo Mastrantoni, segretario Aduc)

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Sanatoria professioni sanitarie

Posted by fidest press agency su giovedì, 27 dicembre 2018

Arriva la sanatoria delle professioni sanitarie. Anzi è già arrivata, sotto l’albero il 24 mattina: chiunque abbia esercitato abusivamente una professione sanitaria senza averne i titoli potrà emergere e farlo alla luce del sole, sempre senza titoli e senza competenze. Perché la pratica e l’esperienza sono importanti certo, ma allora che senso ha studiare? Che senso ha pretendere un titolo abilitativo per mettere le mani sulla nostra salute? Nessuno, basterà dimostrare di aver fatto quel lavoro per 36 mesi, con un contratto di lavoro subordinato o a partita Iva mostrando le fatture (creandole?) e automaticamente ci saranno competenze, titoli e professionalità. Anzi no, ma faremo finta che ci siano.Il provvedimento è, ça va sans dire, di paternità grillina. La ministra della salute Giulia Grillo grida al complotto, non sarebbe una sanatoria perchè può esercitare la professione solo chi ha titoli validi.
Un po’ come se in manovra fosse stato inserito un comma che consente agli avvocati di continuare a fare gli avvocati…Ma il testo della legge è – stranamente – scritto in un italiano semplice e chiaro: “coloro che svolgono o abbiano svolto un attività professionale in regime di lavoro dipendente o autonomo, per un periodo minimo di 36 mesi, anche non continuativi, negli ultimi 10 anni possono continuare a svolgere le attività professionali previste dal profilo della professione sanitaria di riferimento, purché si iscrivano, entro il 31 dicembre 2019, negli elenchi speciali ad esaurimento istituiti presso gli ordini dei tecnici sanitari di radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche di della riabilitazione e della prevenzione”.Nessun riferimento nella legge a titoli o competenze, ma attenzione: manca un altro importante riferimento. Il diavolo fa le pentole ma non i coperchi, e la redazione in fretta e furia dell’emendamento ha portato il legislatore ad una grossa svista: esercitare abusivamente una professione sanitaria è – e resta, fino a nuova legge – reato, e iscriversi negli elenchi speciali provando di aver esercitato abusivamente una professione sanitaria è una autodenuncia: il reato è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da 10 a 50 mila euro. (Emmanuela Bertucci. Legale, consulente Aduc)

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Incontro con Marie d’Agoult, compagna, di Liszt

Posted by fidest press agency su giovedì, 27 dicembre 2018

Bologna sabato 29 dicembre 2018 alle ore 17.00 presso la Biblioteca di San Giorgio in Poggiale (via Nazario Sauro 20/2) “Incontro con Marie d’Agoult, compagna, di Liszt: una viaggiatrice europea tra arte e politica”. L’appuntamento, a cura di Emanuela Marcante e con la partecipazione di Anna Zareba, permetterà di scoprire una donna donna straordinaria come la contessa Marie d’Agoult (1805-1876), che segue Liszt nella romantica fuga in Italia e che vivrà, alla fine della loro storia con lo pseudonimo di Daniel Stern una nuova esistenza di scrittrice, di polemista, di femminista, di storica, vicina a George Sand e a Victor Hugo come a Mazzini. Uno spaccato di vita e di storia ottocentesca che parla intensamente alla nostra contemporaneità, anche attraverso un protagonista indiscusso dei salotti e della temperie artistica come il pianoforte, strumento principe dell’anima romantica. In collaborazione con la Biblioteca delle Donne – Centro delle Donne di Bologna.

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Rigoletto in scena a Salerno

Posted by fidest press agency su giovedì, 27 dicembre 2018

Salerno dal 28 al 30 dicembre 2018 Antonio Poli debutta Il Duca di Mantova nella nuova produzione di Rigoletto in scena al Teatro Municipale Giuseppe Verdi. Antonio Poli, il giovane tenore lirico di Viterbo acclamato internazionalmente soprattutto nei ruoli verdiani, torna al Teatro Verdi di Salerno (c’è già stato nella passata stagione cantando Alfredo ne La Traviata, uno dei suoi personaggi più richiesti e apprezzati) e debutta un ruolo che ha molto desiderato, un altro punto di arrivo nella sua ricca galleria verdiana: il Duca di Mantova in Rigoletto.”Sono felice di tornare in questo Teatro e in questa città che amo molto. Essere diretto per la prima volta nella mia carriera dal Maestro Daniel Oren è un privilegio, ma l’intero cast di questo Rigoletto è straordinario” ha dichiarato il giovane tenore. “Sto apprezzando la regia di Riccardo Canessa e ho ritrovato un’orchestra e un coro di primissimo livello. Per il mio debutto di ruolo non potevo chiedere di meglio”.

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Scuola – Regionalizzazione: strada spianata verso la didattica locale

Posted by fidest press agency su giovedì, 27 dicembre 2018

Alcune settimane fa, il Ministro dell’Istruzione ha sottoscritto, a nome del Miur, un accordo che prevede l’introduzione della cultura e della storia veneta valido per l’intera regione. E anche le altre regioni del Nord si apprestano a fare richieste simili, con i contenuti didattici più incentrati su discipline prettamente locali. Prima di Natale il Consiglio dei Ministri ha definito il percorso cronologico di quello sembra un provvedimento legislativo destinato a compiersi in breve tempo. Secondo l’ufficio legale Anief, è un tentativo incostituzionale. Come lo è il ddl presentato dalla Lega al Senato che introduce il domicilio professionale o ancora il divieto di trasferimento nella mobilità (per almeno 5 anni) del personale neo-assunto nella scuola ed introdotto nel contratto in via di approvazione.Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief: “Siamo pronti ad impugnare presso la Consulta qualsiasi norma che impedisca al personale della scuola la mobilità lavorativa in tutto il territorio nazionale. La scuola è un bene comune di tutti i cittadini italiani e persino nelle regioni a statuto speciale non si è arrivati a quanto vuole fare l’attuale maggioranza politica. Se davvero si vuole una scuola autonoma, si deve partire da organici differenziati per istituto e non da docenti assunti dalle regioni su risorse diverse da quelle assegnate dallo Stato. Bisogna lottare per incrementare occupazione e livelli di istruzione al Sud e abbassare i tassi di dispersione scolastica, piuttosto che staccare pezzi del Paese dove l’economia è più fiorente. In questo modo, inoltre, si acuirebbe la questione meridionale, mai risolta dopo l’autonomia”.

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Arezzo città della musica saluta il 2019

Posted by fidest press agency su giovedì, 27 dicembre 2018

Arezzo Martedì 1 gennaio alle ore 17.00, al Teatro Petrarca, il maestro Andrea Fornaciari sale sul podio per dirigere Oida Orchestra Instabile di Arezzo saluta il 2019 con un grande “Concerto di Capodanno”.
L’appuntamento organizzato dalla Fondazione Guido d’Arezzo e dal Comune di Arezzo prevede celebri partiture di Pyotr Ilyich Tchaikovsky, George Bizet, Edward Elgar, Johann Strauss Sr e Jr, Josef Strauss per un viaggio tra valzer e polke dalle chiare atmosfere viennesi, attraverso melodie senza tempo, all’insegna della tradizione per formulare i migliori auguri per l’anno che verrà. “Un’intuizione felice di questa amministrazione, che si ripete per il terzo anno consecutivo e che si va consolidando quale tradizione festosa anche per la nostra città, così come avviene in tante altre, in Italia e nel mondo. E si ripete con l’esibizione di una realtà locale di rilievo, destinata a crescere, che sono certo emozionerà e coinvolgerà il pubblico del Petrarca con l’esecuzione di un programma di sala attrattivo e di assoluta qualità – commenta Alessandro Ghinelli, sindaco di Arezzo e presidente della Fondazione Guido d’Arezzo -. Niente di più naturale per una città, la nostra, che sta rispondendo con entusiasmo alla scelta di voler riconoscere nella musica la propria identità, scelta convintamente perseguita dall’amministrazione fin dal suo insediamento, e che nell’ultimo anno ha portato a grandi risultati e rinnovato una vitalità che sembrava sopita. Un concerto atteso, con il quale Arezzo, città della musica e della cultura musicale, non può dare benvenuto migliore al nuovo anno”.
Oida Orchestra Instabile di Arezzo, nasce poco più di due anni fa, dalla collaborazione e impegno di alcune delle realtà musicali e culturali più importanti del territorio aretino. Si è definita “instabile” per la volontà di misurarsi con linguaggi sempre nuovi e di andare verso direzioni innovative mantenendo sempre un ottimo livello artistico.
Le associazioni che compongono Oida sono: Associazione Guido Monaco, Kairos, Accademia Musicale Valdarnese, Opera Viwa, Quinte tra le note, So.No.Ro., Voceincanto, Orchestra Giovanile Arezzo, Scuola di Musica Le 7 Note, Spazio Seme; inoltre collabora con il Liceo Musicale. Le attività di Oida sono realizzate con il contributo e il patrocinio di: Camera di Commercio di Arezzo e Siena, Provincia di Arezzo, Comuni di Arezzo, Bibbiena, Castiglion Fiorentino, Cortona, Figline e Incisa, Castelfranco Piandiscò, Sansepolcro, Convitto Nazionale di Arezzo e sono sostenuti da Euronics e Artecerreta.
Andrea Fornaciari, diplomato in pianoforte principale al Conservatorio “Santa Cecilia” di Roma e in direzione d’orchestra con il M° Leopold Hager alla Hochschule für Musik u.darstellende Kunst di Vienna, si è perfezionato in Korrepetition e analisi musicale con K.H. Füssl. Sempre presso la Hochschule di Vienna ha seguito le Masterclass di Wolfgang Sawallisch, Hans Zender e Zubin Mehta riservate ai soli allievi dell’Accademia di Vienna. Sono tantissime le sue collaborazioni e feconda la sua attività artistica.
I biglietti (platea 10 euro – palchetti 5 euro) sono disponibili online su Ticketone oppure presso Officine della Cultura (via Trasimeno 16 – Arezzo), dal lunedì al venerdì dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e dalle ore 16.00 alle ore 18.00. Presso il Teatro Petrarca nel giorno dello spettacolo.

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Costruzione di un archivio digitale delle trasmissioni di 50 emittenti radiofoniche britanniche

Posted by fidest press agency su giovedì, 27 dicembre 2018

La British Library Biblioteca Nazionale del Regno Unito, ha affidato a Mediamonitor ( http://www.mediamonitor.it), società del gruppo Cedat 85 specializzata nella gestione dei contenuti audio e video, il compito di trascrivere e archiviare le trasmissioni radiofoniche della propria collezione utilizzando una soluzione basata sulla tecnologia speech to text. Grazie a questa tecnologia il patrimonio delle registrazioni della biblioteca sarà facilmente accessibile e utilizzabile dagli utenti finali.L’iniziativa rientra nell’ambito del progetto “Save our Sounds” della Bristish Library, che punta a preservare il patrimonio di registrazioni audio conservate negli archivi della biblioteca. Una straordinaria collezione di 6,5 milioni di registrazioni tra discorsi, musica, suoni della natura e ambientali, raccolti dal 1880 ai giorni nostri. Mediamonitor si avvarrà della collaborazione della società T-Pro, system integrator specializzato in soluzioni basate su tecnologie di riconoscimento automatico della voce.Nella fase iniziale l’archivio audio esistente sarà acquisito e trascritto. Successivamente Mediamonitor provvederà all’archiviazione delle trasmissioni di 50 emittenti radiofoniche nazionali, locali e comunitarie.“Questo accordo – spiega Enrico Giannotti, vicepresidente del gruppo Cedat 85 – consente di rafforzare il nostro posizionamento e successo a livello internazionale, certificato anche dalla società di analisi e ricerche Gartner, che nel 2018 ha inserito Cedat 85 tra i migliori 11 operatori al mondo di speech to text. Il progetto Save our Sounds – conclude Giannotti – va oltre i progetti di speech to text che abbiamo realizzato negli ultimi 33 anni e rappresenta un’opportunità unica per trasformare testo e audio in risorse digitali con un grande impatto sociale ed etico”. La tecnologia speech to text è progettata per trascrivere in modo accurato i dati audio da varie fonti radio, riconoscendo anche i dialetti regionali inglesi. Grazie all’indicizzazione e alla sincronizzazione del testo trascritto con l’audio originale, la soluzione di Mediamonitor, permette di preservare il patrimonio audio: un’operazione dall’alto valore sociale che salvaguarda anche le varie sfumature linguistiche e locali.

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