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Quotidiano di informazione – Anno 36 n° 131

Archive for 15 Maggio 2021

Agricoltura: La questione enfiteusi

Posted by fidest press agency su sabato, 15 Maggio 2021

“La promessa di occuparci della questione enfiteusi, sino alla sua definitiva soluzione, è per noi un dovere che, nei fatti, stiamo portando avanti nonostante le oggettive difficoltà del caso. Nessuno ha la bacchetta magica per cambiare le cose da un giorno all’altro ma, di certo, abbiamo la ferma volontà politica di superare questa impasse, dando voce alle richieste degli agricoltori e dei comitati di cittadini”. È il commento del deputato Giuseppe L’Abbate, esponente M5S in commissione Agricoltura a margine dell’incontro con la sottosegretaria alla Giustizia, Anna Macina, sulla questione enfiteusi. Il vetusto retaggio medievale, tornato prepotentemente alla ribalta negli ultimi anni, ha visto ingaggiare diverse diatribe legali tra proprietari e enfiteuti, costretti di punto in bianco a dover pagare cifre spropositate per riscattare quelli che tutti loro ritenevano essere i propri terreni. “Mi occupo di enfiteusi sin dal 2016, quando ho portato in Parlamento la questione con una interrogazione all’allora Governo Renzi – prosegue –. Se eliminare tout court questo diritto non sarà materialmente possibile, anche perché gli atti notarili riportano il richiamo all’enfiteusi, sono certo che si potrà addivenire ad una conclusione in grado di permettere un affrancamento dell’enfiteusi in maniera non penalizzante per gli agricoltori che, per decenni se non per secoli, hanno apportato migliorie ai terreni avuti in concessione con il proprio lavoro e il proprio sudore”. “Ringrazio la sottosegretaria Macina e confido che si possa raggiungere al più presto un risultato positivo” conclude.

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Fiabe altrove

Posted by fidest press agency su sabato, 15 Maggio 2021

Roma Da oggi con FIABE altrove lo scrigno ottocentesco del Teatro Torlonia Via Lazzaro Spallanzani, 1A si apre per offrire al pubblico il cuore del progetto per le nuove generazioni a cura di Fabrizio Pallara, che accoglierà bambine, bambini e adulti in una fantasmagoria di musica, teatro, danza, arte contemporanea intessuta sulla fiaba, modello drammaturgico senza tempo e punto di incontro fra tutte le età.Quattro fiabe in voce accompagnate da musica dal vivo – Biancaneve, La bella addormentata nel bosco, Cenerentola, Raperonzolo – prenderanno vita nello spazio esterno che trasforma Torlonia nei mesi estivi in uno snodo strategico della vita culturale cittadina grazie all’ampliamento delle possibilità di incontro e ospitalità del pubblico. Un progetto “fuori formato” per affondare nelle radici della tradizione e creare occasioni speciali di approfondimento illuminando zone e prospettive ancora inesplorate, dove spettatrici e spettatori diventano “abitanti” del teatro come spazio cittadino e luogo di una comunità che si incontra. Un programma di azioni “altrove” – non dentro, non fuori, ma sopra un confine – che aprono lo sguardo sul contemporaneo e sulle sue contaminazioni, per esplorare quattro racconti classici e scovarne squarci sconosciuti.Si inizia sabato 15 maggio (ore 18) con Biancaneve, per fantasticare tra racconti e personaggi che mutano nella molteplicità delle forme, tra musica e voce, e per immergersi nell’esplorazione della lettura di una fiaba, entrando nelle sue profondità, nell’eco del passato e delle sue storie che riverberano nel presente, in un continuo fluire. Un’azione creativa che accompagnerà poi il pubblico in una pratica contemplativa, suonando come in un’orchestra note, parole e ombre, per trasformare la visione in un’esperienza parte di un processo di lavoro che, attraversando alcune tappe di ricerca e analisi, si trasformerà in un vero e proprio spettacolo, Biancaneve altrove, in scena sabato 26 e domenica 27 giugno tra luci e ombre sulla vetrata esterna di Torlonia. Si ritorna in voce e musica con le fiabe de La bella addormentata nel bosco sabato 22 maggio (ore 18); Cenerentola sabato 29 maggio (ore 18) e Raperonzolo sabato 5 giugno (ore 18). L’estate in fiaba non si ferma, ma prosegue fino all’11 luglio con altre incursioni dal mondo fiabesco puntellato di miti, nuove scritture e drammaturgie: Corri, Dafne! di Tessuto Corporeo e Factory Transadriatica, rivisitazione del mito di Apollo e Dafne tra amore e libertà (12/13 giugno, dagli 8 anni in su); Operativi! di Eccentrici Dadarò che affronta il tema della guerra con poesia e comicità (19 giugno, dai 6 anni); il viaggio di iniziazione performativo nei boschi e nei parchi di Alberi maestri kids di Pleiadi/Campsirago Residenza (20 giugno, dai 4 anni); Cappuccetto Rosso nel bosco fra narrazione, danza, teatro di figura e musica dal vivo di Zaches Teatro (3/4 luglio, dai 4 anni); le scatole meccaniche interattive fra illusioni, ombre e giochi poetici di Boxes della compagnia UnterWasser (10/11 luglio, dai 3 anni). Si è già avviato da remoto il progetto La bella addormentata nel bosco – visioni e occasioni condiviso fra Argentina, India, Torlonia, Quarticciolo e Lido con oltre 500 alunne e alunni, come ponte tra il dentro e il fuori, tra la presenza e l’assenza, un’articolazione di proposte di visione per mettere in circolo pensieri e approfondimenti che attraversino la città e che anche a distanza possano offrire la possibilità di continuare a sperimentare e a immaginare. Si comincia a distanza attraversando i luoghi, i palcoscenici dei cinque teatri coinvolti, per riconnettersi allo spazio fisico terminando a novembre in presenza a teatro, con le repliche programmate in ciascuno dei teatri coinvolti. Biglietteria Teatro di Roma _ tel. 06.684.000.311/314 _ http://www.teatrodiroma.net

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UE: Previsioni economiche di primavera 2021

Posted by fidest press agency su sabato, 15 Maggio 2021

Secondo le previsioni economiche di primavera 2021 l’economia dell’UE crescerà del 4,2 % nel 2021 e del 4,4 % nel 2022, mentre per l’economia della zona euro è previsto un incremento del 4,3 % quest’anno e del 4,4 % l’anno prossimo. Questo rappresenta un miglioramento significativo delle prospettive di crescita rispetto alle previsioni economiche d’inverno 2021 che la Commissione ha presentato in febbraio. I tassi di crescita continueranno a variare all’interno dell’UE, ma le economie di tutti gli Stati membri dovrebbero tornare ai livelli pre-crisi entro la fine del 2022.La pandemia di coronavirus rappresenta uno shock di proporzioni storiche per le economie europee. Nel 2020 l’economia dell’UE ha subito una contrazione del 6,1 % e quella della zona euro del 6,6 %. Sebbene, in generale, le imprese e i consumatori si siano adattati per affrontare al meglio le misure di contenimento, alcuni settori, come il turismo e i servizi in presenza, continuano a patire.Il rilancio dell’economia europea iniziato l’estate scorsa ha subito una battuta d’arresto nel quarto trimestre del 2020 e nel primo trimestre del 2021, con l’introduzione di nuove misure di sanità pubblica per contenere l’incremento del numero di casi di COVID-19. Con l’aumento dei tassi di vaccinazione e l’allentamento delle restrizioni si dovrebbe tuttavia verificare un forte rilancio delle economie dell’UE e della zona euro. Questa crescita sarà trainata dai consumi privati, dagli investimenti e dalla crescente domanda di esportazioni dell’UE da parte di un’economia mondiale in fase di rafforzamento.Nel 2022 la quota degli investimenti pubblici rispetto al PIL dovrebbe raggiungere il livello massimo registrato da oltre un decennio grazie all’effetto trainante del dispositivo per la ripresa e la resilienza, lo strumento chiave al centro di Next Generation EU.Le condizioni del mercato del lavoro stanno lentamente migliorando dopo l’impatto iniziale della pandemia. L’occupazione è aumentata nella seconda metà del 2020 e i tassi di disoccupazione sono scesi rispetto ai picchi registrati nella maggior parte degli Stati membri.I regimi di sostegno pubblico, compresi quelli sovvenzionati dall’UE tramite lo strumento SURE, hanno impedito un drammatico aumento dei tassi di disoccupazione. Tuttavia i mercati del lavoro avranno bisogno di tempo per riprendersi completamente: prima di aver bisogno di assumere più lavoratori, infatti, le imprese disporranno di un certo margine di aumento dell’orario di lavoro.Per l’UE le previsioni indicano un tasso di disoccupazione al 7,6 % nel 2021 e al 7 % nel 2022. Per la zona euro i valori corrispondenti sono dell’8,4 % nel 2021 e del 7,8 % nel 2022, tassi che rimangono superiori ai livelli pre-crisi. L’inflazione ha registrato un’impennata all’inizio di quest’anno a causa del rincaro dei prezzi dell’energia e di una serie di fattori tecnici temporanei, quali l’adeguamento annuale della ponderazione attribuita ai beni e ai servizi che compongono il paniere dei consumi utilizzato per calcolare l’inflazione. Anche la fine del taglio dell’IVA e l’introduzione di una tassa sul carbonio in Germania hanno avuto un effetto considerevole.L’inflazione varierà notevolmente nel corso di quest’anno, in quanto le ipotesi sui prezzi dell’energia e sulle variazioni delle aliquote IVA determinano notevoli fluttuazioni del livello dei prezzi rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Per l’UE le previsioni attuali indicano un’inflazione all’1,9 % nel 2021 e all’1,5 % nel 2022. Per la zona euro i valori corrispondenti sono dell’1,7 % nel 2021 e dell’1,3 % nel 2022*. Il sostegno pubblico alle famiglie e alle imprese ha avuto un ruolo fondamentale nell’attenuare l’impatto della pandemia sull’economia, ma ha portato gli Stati membri ad aumentare i loro livelli di indebitamento.Quest’anno il disavanzo aggregato delle amministrazioni pubbliche dovrebbe aumentare di circa mezzo punto percentuale nell’UE, attestandosi al 7,5 % del PIL, e di circa tre quarti di punto percentuale nella zona euro, raggiungendo l’8 % del PIL. Secondo le previsioni tutti gli Stati membri, ad eccezione di Danimarca e Lussemburgo, registreranno nel 2021 un disavanzo superiore al 3 % del PIL.Entro il 2022 il disavanzo di bilancio aggregato dovrebbe tuttavia dimezzarsi, attestandosi appena al di sotto del 4 % sia nell’UE che nella zona euro. Si prevede che il numero di Stati membri con un disavanzo superiore al 3 % del PIL diminuirà in misura significativa.Nell’UE il rapporto debito pubblico/PIL dovrebbe raggiungere quest’anno il picco del 94 %, per poi scendere leggermente al 93 % nel 2022. Il rapporto debito/PIL della zona euro dovrebbe seguire lo stesso andamento, salendo al 102 % quest’anno per poi scendere leggermente al 101 % nel 2022.I rischi che pesano sulle prospettive sono elevati e rimarranno tali finché l’ombra della pandemia di COVID-19 continuerà a incombere sull’economia.L’evoluzione della situazione epidemiologica nonché l’efficienza e l’efficacia dei programmi di vaccinazione potrebbero risultare migliori o peggiori di quanto ipotizzato nello scenario centrale di queste previsioni.Le previsioni potrebbero sottostimare la propensione delle famiglie a spendere, oppure il desiderio dei consumatori di mantenere livelli elevati di risparmio precauzionale.Un altro fattore è rappresentato dalla tempistica della revoca del sostegno strategico che, se prematura, potrebbe mettere a repentaglio la ripresa. D’altro canto, una revoca posticipata potrebbe portare alla creazione di distorsioni del mercato e di ostacoli all’uscita delle imprese improduttive.Le ripercussioni delle difficoltà delle imprese sul mercato del lavoro e sul settore finanziario potrebbero rivelarsi peggiori del previsto.Una crescita mondiale più forte, in particolare negli Stati Uniti, potrebbe produrre sull’economia europea effetti più positivi di quanto previsto. Tuttavia una crescita più robusta negli Stati Uniti potrebbe spingere verso l’alto i rendimenti dei titoli di Stato USA, il che potrebbe causare aggiustamenti disordinati nei mercati finanziari, a scapito soprattutto delle economie di mercato emergenti fortemente indebitate in valuta estera.

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Intelligence Week: dal 17 al 22 maggio

Posted by fidest press agency su sabato, 15 Maggio 2021

Con il patrocinio di Regione Lombardia, una sei giorni di incontri e dibattiti sul mondo tecnologico e dell’innovazione digitale: l’Intelligence Week è l’evento web dedicato a pubblica amministrazione, imprese e società di settore; protagonisti i massimi esperti, politici ed opinion leaders. Dalla sanità all’agricoltura, dall’energia alla sicurezza e mobilità: come verranno stravolti dall’intelligenza artificiale questi ambiti? Sono tre le macro aree che verranno trattate durante i 27 talk del programma: Intelligence, Geopolitica, Tecnologia. Durante l’I-Week si incontreranno policy e decision makers, imprenditori, innovatori, giornalisti per fare il punto sul presente ed una diagnosi sul futuro. Obiettivo: il rilancio del nostro Paese. Per i saluti istituzionali un messaggio della Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, e l’intervento di Giampaolo Azzoni, Prorettore dell’Università degli Studi di Pavia, e di Gianmarco Senna, Presidente Commissione Attività Produttive di Regione Lombardia. Tra i rappresentanti istituzionali ed esponenti della politica: Teresa Bellanova, Alessandra Todde, Maria Virginia Tiraboschi, Enrico Borghi, Marco Minniti, Raffaele Volpi, Adolfo Urso, Emanuele Fiano, Angelo Tofalo, Marianna Vintiadis, Carlo Robiglio, Stefano Besseghini, Lorenzo Mariani, Alberto Dell’Acqua, Marco Gay, Emanuele Marcianò, Massimo Moggi, Massimiliano Santoro, Giuliano Tomiazzo, Italo Soncini, Giuliana Paoletti, Michele Perrino.L’evento, organizzato da V&A SB, con la collaborazione dell’Associazione Culturale Corte Sconta e di Dune, è gratuito e aperto a tutti: anche ai vostri lettori! Per iscriversi basta cliccare su https://i-week.it/ e scegliere i talk ai quali assistere.

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“L’uguaglianza di fronte alla legge e l’identità”

Posted by fidest press agency su sabato, 15 Maggio 2021

Lunedì 17 maggio 2021 alle ore 18 l’Instituto Cervantes di Roma presenta L’uguaglianza di fronte alla legge e l’identità Con Elizabeth Duval e Giovanna Vivinetto Modera Richard Bourelly In diretta streaming. L’incontro, organizzato in collaborazione con Azione Trans e Arcigay Roma, rientra nell’ambito del ciclo Pensar en Español e si terrà in diretta streaming sulla piattaforma Zoom, lunedì 17 maggio dalle ore 18 (accesso gratuito). In particolare si parlerà di come l’estensione dei diritti alle persone LGTBI sia la conseguenza di due principi che aprono la Dichiarazione dei Diritti Umani e che in questo senso sono alla base delle norme internazionali: l’uguaglianza e la non discriminazione. A moderare l’incontro sarà Richard Bourelly, attivista transgender, presidente dell’associazione Azione Trans e vicepresidente di Gender X, che dal 2015 parla della sua transizione e di tematiche LGBTQIA+ sul suo canale YouTube Richard Thunder. Gli atteggiamenti LGTBIfobici sono purtroppo profondamente radicati nelle società contemporanee, nelle quali spesso manca anche una protezione legale per contrastarli e per permettere a tutte le persone di sviluppare la propria identità ed esprimerla liberamente. Nonostante le conquiste fatte negli ultimi anni, molte persone LGTBI riferiscono ancora di sentirsi discriminate o tormentate a causa del loro orientamento sessuale, dimostrando che “essere visibili” è ancora un privilegio per molte persone.Attualmente, sia in Italia che in Spagna, si stanno discutendo misure legislative che mirano a porre fine alla discriminazione e alla violenza contro le persone a causa del loro orientamento sessuale o la loro identità di genere, con l’obiettivo di rendere le nostre società moderne un luogo migliore, più sicuro e più inclusivo per tutti.A parlare di questi temi saranno Elizabeth Duval (Alcalá de Henares, 2000), scrittrice, filosofa e attivista spagnola, attualmente residente in Francia, nota per il suo lavoro sul concetto di genere e autrice del saggio “After the trans”, e Giovanna Cristina Vivinetto (Siracusa, 1994), poetessa e scrittrice che con la raccolta poetica “Dolore Minimo” – prefazione di Dacia Maraini – ha vinto il Premio Viareggio Rèpaci. Si tratta della prima opera in Italia ad affrontare in versi la tematica della transessualità e della disforia di genere.IDAHOBIT, acronimo di International Day Against Homophobia, Biphobia and Transphobia, è una ricorrenza promossa dal Comitato Internazionale per la Giornata contro l’Omofobia e la Transfobia e riconosciuta dall’Unione Europea e dalle Nazioni Unite. Ideata da Louis-Georges Tin si celebra il 17 maggio di ogni anno. L’obiettivo della giornata è quello di promuovere e coordinare eventi internazionali di sensibilizzazione, prevenzione e contrasto al fenomeno dell’omofobia e alle discriminazioni di genere.

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AIE sottoscrive la Carta per la libertà di espressione

Posted by fidest press agency su sabato, 15 Maggio 2021

A nome dell’Associazione Italiana Editori (AIE), il presidente Ricardo Franco Levi ha firmato la Carta per la libertà di espressione proposta dall’Associazione Tedesca degli Editori e Librai (Börsenverein des Deutschen Buchhandels). La carta è stata presentata in occasione della Settimana della libertà di espressione, istituita quest’anno dal 3 al 10 maggio in ricordo dei roghi di libri che il 10 maggio del 1933 i nazisti accesero a Berlino e nelle maggiori città tedesche, bruciando ogni volume che contenesse pensieri e idee considerati contrari “alla pura cultura tedesca”.La Carta, composta di undici principi, è consultabile e scaricabile da questo link:Charter for the Freedom of Expression – Woche der Meinungsfreiheit 2021 (woche-der-meinungsfreiheit.de). Chiunque è libero di sottoscriverla e sostenerla.“Le libertà di espressione e di edizione sono al centro della missione sociale degli editori – ha dichiarato Levi –. Difendendole non difendiamo solo la nostra professione, ma anche i principi democratici alla base della convivenza civile, principi che non sono mai acquisiti una volta per tutte”.

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Banche: da “paria” a specie protetta

Posted by fidest press agency su sabato, 15 Maggio 2021

A cura di Paul Smillie, Analista del credito senior, Rosalie Pinkney, Analista del credito senior e Dori Aleksandrowicz, Analista del credito senior, di Columbia Threadneedle Investments. La crisi finanziaria globale (CFG) potrebbe essere considerata una sorta di prova generale della pandemia di Covid-19. Le cause sono state completamente diverse, ma le somiglianze tra le due crisi sono innegabili: la prima è stata una crisi finanziaria con ripercussioni sull’economia reale, la seconda una crisi dell’economia reale con ripercussioni sui mercati finanziari.Del resto, alcune delle politiche adottate con successo durante la crisi finanziaria (in particolare, i massicci programmi di quantative easing) sono state prontamente rimesse in campo dalle banche centrali di tutto il mondo quando i lockdown indotti dalla pandemia hanno fatto vacillare le economie.Questa seconda volta, sono stati appresi insegnamenti preziosi. In particolare, durante la pandemia di Covid-19 la risposta fiscale è stata rapida e senza precedenti. I governi hanno introdotto massicci programmi per il mantenimento dei posti di lavoro nonché agevolazioni fiscali per le piccole e medie imprese (PMI). Le garanzie sui prestiti attraverso iniziative quali il Paycheck Protection Program negli Stati Uniti hanno assicurato il mantenimento del flusso del credito verso il settore societario in un momento in cui molte aziende ne avevano estremo bisogno. In effetti, diversamente dalla crisi finanziaria globale, durante la pandemia le aziende hanno beneficiato di un buon accesso alla liquidità in quanto le banche hanno iniettato credito nell’economia generale: nel 2020 la crescita dei prestiti societari è aumentata di ben il 6% in Europa e del 10% negli Stati Uniti. Inoltre, in paesi come l’Italia e la Spagna, più esposti al rischio di prestiti in sofferenza, molti di questi aiuti finanziari sono confluiti verso le PMI. Ciò dovrebbe ridurre il numero di crediti deteriorati, il che dovrebbe a sua volta fornire un ulteriore sostegno alla stabilità finanziaria di molti istituti di credito europei.Deviando le perdite dai bilanci bancari verso quelli sovrani, i governi sono di fatto riusciti a scongiurare una crisi finanziaria. La conseguenza è stata un marcato incremento del debito pubblico. Dal momento che alcuni dei maggiori detentori di obbligazioni governative sono banche, il rialzo dei rendimenti obbligazionari sovrani indebolisce i bilanci degli istituti di credito. I rischi di questo circolo vizioso del debito sovrano sono in parte diminuiti grazie agli sforzi delle banche centrali tesi a mantenere bassi i costi di finanziamento tramite ampi programmi di acquisti di titoli sovrani; tuttavia, con un rapporto debito/PIL che quest’anno potrebbe arrivare fino al 160% in Italia e al 120% in Spagna, i campanelli d’allarme per il settore finanziario non mancano.Guardando i dati complessivi relativi a oltre 50 grandi banche che copriamo a livello globale, si nota che il costo del rischio ha raggiunto un massimo di circa 150 punti base durante la CFG. Ci sono quindi voluti altri cinque anni per tornare ai livelli normalizzati di circa 45 punti base. Questa volta, durante la pandemia, il costo del rischio ha raggiunto un picco di 90 punti base e ci aspettiamo che ridiscenda verso 45 punti base nell’arco di appena due anni. In breve, visti gli ampi stimoli delle banche centrali e il sostegno fiscale senza precedenti, le preoccupazioni sulla solvibilità degli istituti di credito nutrite da molti investitori a metà del 2020 sono quasi del tutto scomparse. Nel 2021 e 2022 ci aspettiamo che i coefficienti patrimoniali bancari si manterranno solidi.Con il costo del rischio in calo e i bilanci delle banche centrali in crescita, il settore bancario globale dispone di liquidità e capitale in eccesso, un’ottima notizia per gli investitori; tra l’altro, gli spread sui titoli bancari sono tornati ai livelli pre-crisi. Le speranze di reflazione e di distribuzione di parte di quel capitale agli azionisti tramite dividendi generosi nei prossimi trimestri hanno contribuito alla ripresa dei prezzi.Tuttavia, i tagli dei tassi d’interesse e l’afflusso di depositi continuano a pesare sui margini. Gli investimenti tecnologici finalizzati a migliorare le efficienze stanno aiutando. Inoltre, le banche italiane e spagnole hanno già intrapreso un ambizioso processo di consolidamento per eliminare i costi. Ci aspettiamo una prosecuzione di questa dinamica sia in Europa che, a livello di banche di piccole e medie dimensioni, negli Stati Uniti. Nel complesso, le pressioni sulla redditività sono più acute in Europa, dove continuiamo a prevedere rendimenti complessivi nettamente inferiori al costo del capitale. Negli Stati Uniti, le prospettive sulla redditività sono decisamente più rosee. Ciò si riflette sulle nostre classifiche fondamentali dei titoli investment grade globali, che vedono le banche statunitensi ai primi posti. http://www.columbiathreadneedle.it

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Veeam registra una crescita del 25% nel primo trimestre del 2021

Posted by fidest press agency su sabato, 15 Maggio 2021

Veeam® Software, leader nella fornitura di soluzioni per la Modern Data Protection, annuncia oggi un altro trimestre di crescita a due cifre con un aumento delle entrate annuali ricorrenti (ARR) del 25% anno su anno (YoY) nel primo trimestre del 2021. Veeam ha inaugurato il 2021 con l’espansione del supporto al cloud pubblico grazie alla disponibilità generale del NUOVO Veeam Backup for Google Cloud Platform, a completamento delle soluzioni Veeam Backup per AWS e Microsoft Azure.Veeam Backup & Replication™ v11 è stato rilasciato nel primo trimestre del 2021 con altri 200 nuovi e potenti miglioramenti in termini di backup, cloud, DR, sicurezza e automazione. La più avanzata soluzione per la data protection per i carichi di lavoro Cloud, virtuali, SaaS, Kubernetes e fisici è già stata scaricata da più di 130.000 utenti.“La crescita a due cifre su base annua in tutte le aree geografiche fornisce un’ulteriore conferma che le nostre soluzioni sono all’avanguardia nel settore e forniscono ai clienti una protezione dei dati semplice, flessibile e affidabile in grado di soddisfare le loro esigenze e di aiutarli a raggiungere i loro obiettivi aziendali. Assistere a tali aumenti a livello globale è un risultato straordinario in un ambiente così sfidante,” ha dichiarato William H. Largent, Chief Executive Officer (CEO) and Chairman of the Board di Veeam. “Tredici trimestri consecutivi di crescita a due cifre sono una testimonianza non solo dell’importanza della business continuity e della data protection per le aziende che si stanno spostando verso il cloud, ma anche dell’affidabilità e del valore degli oltre 400.000 nostri clienti che hanno scelto Veeam nell’ultimo decennio.” Inoltre, come indicato nel più recente IDC Semi-Annual Software Tracker for Data Replication & Protection 2H’20[¹], Veeam ha avuto la più rapida crescita dei ricavi, sia sequenziale (21,5%) che YoY (17,9%) nel 2H’20 tra i primi cinque fornitori, rispetto a tutti gli altri fornitori e alla media generale del mercato. In questo periodo, Veeam è diventato il secondo fornitore a livello mondiale in termini di fatturato complessivo con una crescita YoY nella seconda metà del 2020 di oltre 17,5 punti percentuali sopra la media del mercato. Il report IDC Semi-Annual Software Tracker 2H’20 ha messo Veeam al primo posto all’interno dell’EMEA Data Replication and Protection market in 2020[2] , Veeam ha ottenuto la più rapida crescita dei ricavi, sia sequenziale (26.2%) che YoY (20.1%) nel 2H’20 ed è tra i primi 5 vendor, rispetto a tutti gli altri fornitori e alla media generale del mercato. Nel 2020, Veeam è al primo posto per quota di mercato in EMEA.

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Agricoltura sociale per il rilancio dell’economia

Posted by fidest press agency su sabato, 15 Maggio 2021

Il valore sociale dell’agricoltura è tangibile non solo in termini di occupazione e tutela del territorio, ma anche per i risultati positivi nel contrasto alle disuguaglianze – dichiara Andrea Michele Tiso, presidente nazionale Confeuro. Uno studio diffuso di recente da Aiccon e Ubi Banca ha misurato l’impatto in termini di occupazione e produzione delle imprese sociali, evidenziando come le aziende agricole abbiano spesso un ruolo da protagonista nel rispondere ai bisogni del territorio e delle persone svantaggiate.Dalla ricerca, effettuata su 1267 realtà con 14.196 dipendenti – per lo più meridionali – emerge la capacità del mondo agricolo di includere i soggetti più deboli e di promuovere la coesione sociale, riattivando le comunità e rimettendo in moto le economie locali – continua Tiso. In termini di dimensioni economiche, è il turismo sociale il settore che ha prodotto in media i migliori risultati, sia rispetto alla redditività dell’organizzazione (+82% di utile) che dell’occupazione (+78% di dipendenti). Le imprese attive nell’agricoltura sociale sono inoltre protagoniste nel campo dei contratti di rete (il 50% del totale), perché capaci di costruire partnership che generano nuove opportunità di occupazione e sviluppo sostenibile. Di fronte a uno scenario in cui le disuguaglianze continuano ad aumentare, anche a causa della crisi sanitaria, l’agricoltura sociale è una risorsa preziosa su cui è opportuno investire non solo per il rilancio dell’economia, ma anche per uno sviluppo inclusivo capace di offrire nuove prospettive di crescita e lavoro.

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Il ruolo cruciale delle società di infrastrutture quotate nella transizione verso l’energia pulita

Posted by fidest press agency su sabato, 15 Maggio 2021

A cura di Xavier Chollet e Christian Roessing. Migliorare le infrastrutture può stimolare la produttività di un’economia.Come investimenti, attività reali come le reti elettriche e le centrali idroelettriche tendono a fornire flussi di cassa stabili e protetti dall’inflazione. Possono anche offrire rendimenti non correlati a quelli di azioni e obbligazioni.Ecco perché gli investitori istituzionali con passività a lungo termine – fondi pensione e compagnie assicurative – da decenni allocano capitale nelle infrastrutture. Secondo l’OCSE, nel corso degli anni hanno accumulato oltre 1.000 miliardi di dollari in investimenti in infrastrutture. L’attrattiva dei titoli legati alle infrastrutture per questo gruppo di investitori è destinata a crescere ancora di più nel prossimo decennio, soprattutto nel settore dell’energia pulita. Con Stati Uniti, Europa e Cina in procinto di spendere miliardi di dollari per una ripresa “verde”, una vasta gamma di attività sostenibili e legate alle energie rinnovabili è destinata a una rapida crescita, come gli impianti eolici e solari, le reti elettriche rinnovabili, le infrastrutture per veicoli elettrici e gli edifici ecocompatibili. Nel tempo, faranno la parte del leone tra le nuove attività infrastrutturali e gli investitori sono attenti a queste tendenze. In un recente sondaggio, oltre l’80% degli investitori istituzionali ha dichiarato di aspettarsi che il settore dell’energia pulita sarà la fonte primaria di investimento nelle infrastrutture nei prossimi 10 anni.Ciò che potrebbe tuttavia sfuggire agli investitori è che tali opportunità non saranno limitate ai mercati privati. È altrettanto probabile che si presentino attraverso titoli quotati. Man mano che il mondo intensifica gli sforzi per la decarbonizzazione e diventa più efficiente nell’impiego delle risorse, le società di infrastrutture quotate specializzate in energia pulita e soluzioni sostenibili sono sia un complemento sia un’alternativa alle attività private.I titoli delle aziende di infrastrutture quotate, soprattutto nei settori dell’energia pulita e della sostenibilità, consentono agli investitori anche di allineare i loro obiettivi di rendimento a quelli ambientali e sociali. (abstract. Fonte: https://www.am.pictet/it/italy/articoli/2021/idee-di-investimento/05/il-ruolo-cruciale-delle-societa-di-infrastrutture-quotate-nella-transizione-verso-l-energia-pulita#overview

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Vaccini, Big Pharma e sanità europea

Posted by fidest press agency su sabato, 15 Maggio 2021

La proposta del presidente degli USA, Joe Biden, di sospendere la proprietà intellettuale sui brevetti dei vaccini, per aumentarne la produzione, ha riaperto la discussione etica sulla disponibilità di farmaci per tutti.E’ un tema che ritorna, quando si verificano situazioni emergenziali o i farmaci costano troppo e, quindi, non disponibili per la maggioranza della popolazione.L’obiettivo di vaccinare, 8 miliardi di persone è più che giusto. In verità, il presidente Biden dovrebbe guardarsi allo specchio quando sostiene certe tesi, visto che gli USA praticamente non esportano vaccini, infatti, sono utilizzati per la somministrazione ai cittadini statunitensi, mentre l’Ue ha esportato la metà della propria produzione in 50 paesi. Inoltre, Biden, impone restrizioni alla esportazione di componenti indispensabili per la produzione di vaccini.Ricordiamo che la casa farmaceutica Moderna ha sospeso il brevetto sul proprio vaccino, ma nessun paese si è fatto avanti per produrlo, che Pfizer ha dichiarato che non intende lucrare sul vaccino esportato in paesi poveri e che Astrazeneca lo immette sul mercato al costo di produzione. E’, comunque, problematica l’allocazione di impianti sanitari nei paesi poveri, per difficoltà infrastrutturali, di gestione e mancanza di personale qualificato.Dunque, rimane il problema etico della produzione di farmaci: è giusto consentire alle case farmaceutiche produrli o il compito deve essere riservato allo Stato? Nel primo caso i costi e i guadagni sono riversati sul prodotto e allo Stato non rimane che acquistarlo, garantendone la disponibilità per i cittadini. Nel secondo caso lo Stato dovrebbe, con le Università e i centri pubblici, fare ricerca, produzione e distribuzione dei farmaci, ma così non è, almeno che non ci riferiamo ai vaccini cinesi la cui distribuzione mondiale rimarca più una volontà di presenza politica che di efficacia sanitaria; sicchè, invece di risolvere si è accentuato il problema sanitario, stimolando la formazione di varianti virali che si sviluppano quando si somministrano vaccini poco efficaci. Si veda l’esempio dei vaccini cinesi distribuiti alla popolazione del Cile e delle Seychelles. Il vaccino russo, nonostante la sponsorizzazione di esponenti politici nostrani, non riesce ad imporsi neanche in patria, dove solo il 9% dei russi è stato vaccinato contro il 28% degli europei. Eppure, l’organizzazione statale russa, così come è, avrebbe dovuto raggiungere percentuali elevate di somministrazione, considerato che la Russia ha una popolazione di 146 milioni di abitanti e l’Ue di 445 milioni.I vaccini cinesi e quello russo non sono stati certificati dall’Ema, l’agenzia europea del farmaco, né dall’equivalente americano, l’Fda. L’Ue non ha competenze sanitarie che sono dei singoli Stati. Alcuni hanno contribuito alla ricerca di un vaccino anti Covid-19, come la Germania che ha stanziato 375 milioni. L’Italia è al palo.Certo, si potrebbero istituire dei centri di ricerca farmacologica europei, concentrando le risorse ma, come detto, la Ue non ha competenze in merito. Dovrebbero essere i 27 Paesi comunitari a conferirle il mandato. Da tempo sosteniamo la necessità di istituire un commissario europeo sanitario, ma non troviamo ascolto. Ogni Stato vuole tenersi stretta la sanità. Logica miope.Primo Mastrantoni, segretario Aduc

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Venti di impresa: Le nuove rotte del Made in Italy

Posted by fidest press agency su sabato, 15 Maggio 2021

E’ una serie di podcast originali di Radio 24 in collaborazione con Sace traccia la road map per conoscere le nuove regole dell’export, approfondisce temi come lo sdoganamento smart e l’economia in chiave sostenibile, fa scoprire le opportunità dell’innovazione digitale, del fare rete e del come svilupparsi sui mercati esteri.Una serie di podcast originali nel formato free talk: un dialogo fra Pepe Moder (conduttore di Radio 24) e Mariangela Siciliano (Head of Education di Sace), per scoprire come abbracciare il cambiamento di questi anni con uno sguardo oltreconfine. I consigli degli esperti del settore e le testimonianze degli imprenditori che hanno già aperto la strada e che raccontano come stanno affrontando la “nuova normalità” ai microfoni di Anna Marino. La serie di podcast è realizzata da Radio 24, la prima e unica emittente “news & talk” italiana e da Sace Education, il nuovo hub formativo che offre formazione profilata e gratuita alle Pmi e al mondo dei professionisti.

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Rilanciare il settore lattiero caseario

Posted by fidest press agency su sabato, 15 Maggio 2021

La chiusura pressoché totale del canale Ho.Re.Ca. in Italia ed in molti Paesi, a causa dell’emergenza sanitaria, ha colpito duramente il settore lattiero caseario nazionale, con vendite solo in parte compensate dall’home delivery. A ciò si aggiunga una crescente disaffezione dei consumatori verso il latte vaccino – a causa di campagne mediatiche denigratorie e della promozione del consumo di proteine vegetali – con un calo degli acquisti del 5% annuo. Lo ha sottolineato Agrinsieme intervenendo all’audizione, sulle problematiche di mercato del latte vaccino in Italia, indetta dall’Ufficio di Presidenza della Commissione Agricoltura del Senato.La situazione in atto – ha posto in evidenza Agrinsieme – ha comportato un crollo delle quotazioni del latte, mentre i costi di produzione lievitano notevolmente. Tutto ciò incide pesantemente sulla redditività e tenuta degli allevamenti.Agrinsieme, nell’audizione, ha ricordato l’importanza del settore lattiero-caseario con un fatturato di circa 16,5 miliardi di euro, che rappresenta 11,5% del totale del fatturato industriale dell’agroalimentare. La spesa annua delle famiglie sui prodotti del settore si aggira sui 20 miliardi di euro. La produzione di latte del 2020 è di circa 12,6 milioni di tonnellate, coprendo l’autoapprovvigionamento per circa il 90% del fabbisogno nazionale. Quindi ha delineato lo scenario attuale, con la produzione di latte nazionale che finisce per concentrarsi nelle aree più vocate del Nord Italia e importanti territori nazionali – storicamente riconosciuti per la produzione di tipici prodotti lattiero caseari – che stanno progressivamente perdendo competitività e si trovano nell’impossibilità di effettuare i necessari investimenti strutturali. Per rilanciare il comparto lattiero-caseario, il coordinamento di Cia-Agricoltori italiani, Confagricoltura, Copagri e Alleanza delle Cooperative Agroalimentari ha chiesto una strategia articolata che potrebbe scaturire da un tavolo interministeriale che coinvolga i ministeri di Politiche agricole, Sviluppo economico e Salute e la filiera, per mettere a fuoco le attuali difficoltà del comparto e gli strumenti idonei per superarle. Occorre estendere l’adozione di innovazioni/tecnologie maggiormente diffuse negli allevamenti dei competitor esteri per aumentare la produttività e ridurre i costi di produzione, agevolando l’accesso al credito e incentivando l’aggregazione economica, anche in forma cooperativa attualmente unico modello che consente di tutelare il reddito dei soci allevatori e garantire una equa distribuzione del valore lungo la filiera. Vanno avviate nuove modalità di valorizzazione della crescente offerta produttiva di materia prima (polverizzazione, ingredienti) ed anche recepire in maniera efficacia le recenti normative in materia di pratiche sleali e vendita di prodotti agricoli al di sotto dei costi di produzione; la legge di delegazione europea ha dato una indicazione e ora si tratta di recepire coerentemente la direttiva comunitaria in materia.

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Riconoscimento dei diritti del personale dei Corpi Forestali

Posted by fidest press agency su sabato, 15 Maggio 2021

“Un passo importante per il riconoscimento dei diritti del personale dei Corpi Forestali regionali che svolge i compiti previsti per i Carabinieri forestali e i Vigili del Fuoco, per i compiti relativi all’antincendio boschivo, nelle regioni a statuto ordinario”. Lo dichiara il deputato Alberto Manca (M5S), primo firmatario della proposta di legge relativa al riconoscimento del trattamento previdenziale anche per i dipendenti dei Corpi Forestali delle regioni a statuto speciale (Sicilia, Sardegna, Friuli Venezia Giulia e Valle d’Aosta) e delle Province autonome di Trento e Bolzano, trattamento previsto ora solo per le altre Forze di Polizia, che ha iniziato oggi il percorso nelle commissioni Affari Costituzionali e Difesa. “La proposta di legge – prosegue Manca -, volta a modificare l’articolo 19 della legge 4 novembre 2010, n. 183, prevede che gli organici dei Corpi Forestali delle regioni a statuto speciale siano equiparati alle altre Forze di Polizia e armonizza la disciplina ai requisiti per l’accesso al pensionamento e, infine, individua le risorse finanziarie necessarie all’equiparazione proposta. Gli agenti forestali, infatti, svolgono le medesime funzioni di altre Forze di polizia importanti per la prevenzione e la repressione dei reati, la tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica”

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Tfa Sostegno, Anief diffida l’Università di Torino perché attivi i posti in base al fabbisogno delle scuole

Posted by fidest press agency su sabato, 15 Maggio 2021

Primi effetti dell’importante sentenza del Consiglio di Stato contro la sperequazione dei posti per le specializzazioni su sostegno. La sezione piemontese dell’Anief, sindacato che ha patrocinato il ricorso con i propri legali, ha inviato formale diffida al Rettore dell’Università di Torino perché siano attivati, sin dal prossimo ciclo TFA Sostegno, tutti i posti che servono a coprire il reale fabbisogno delle scuole della regione.Marco Giordano (Anief Piemonte): “Parliamo di oltre 4.600 posti che mancano all’appello solo in Piemonte dopo la miseria dei circa 400 attivati in due anni. Un danno enorme alle scuole e all’inclusione degli alunni disabili cui si deve porre immediato rimedio. Non accetteremo scuse né esitazioni, i problemi organizzativi degli atenei possono essere superati attraverso l’attivazione dei corsi in modalità telematica, come avvenuto per fronteggiare l’emergenza Covid”.Nessun indugio. Anief si è immediatamente attivata dopo la sentenza n. 3655 del 10 maggio 2021 diffidando UniTO dal non provvedere sin dal prossimo ciclo, il sesto, del TFA Sostegno a rimediare all’incredibile sperequazione nell’attivazione dei posti per conseguire la specializzazione.Come appurato dai giudici su denuncia dell’ANIEF, in Piemonte “il fabbisogno di insegnanti da specializzare nel 2018 ammontava a 4.657 posti, ma nell’ultimo ciclo di TFA [il riferimento è al IV ciclo, a.a. 2018/19, NdR] sono stati autorizzati solo 200 posti”. E non è andata meglio nemmeno con il V ciclo che ha visto l’attivazione da parte di UniTO di appena 205 posti complessivi. Una goccia nel mare, insomma.

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Incontro Meloni-Santiago Abascal

Posted by fidest press agency su sabato, 15 Maggio 2021

Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d’Italia e di ECR Party, ha fatto visita a Madrid al leader di Vox Santiago Abascal per felicitarsi per i risultati ottenuti nelle elezioni regionali.Nell’incontro, in occasione dell’apertura dei lavori della Conferenza sul futuro dell’Europa, i due leader hanno analizzato il momento politico che attraversano le due Nazioni e hanno ribadito la totale sintonia delle due formazioni politiche di fronte alle nuove sfide che affronta il Vecchio Continente.Fratelli d’Italia e Vox lavoreranno insieme per rafforzare e ampliare la famiglia politica del gruppo ECR, che è chiamato a giocare un ruolo da protagonista nello scenario europeo, guidando l’alternativa alle imposizioni del globalismo e che difenda la sovranità delle nazioni e le radici dell’Europa.I due leader hanno designato un gruppo di lavoro bilaterale permanente con il fine di rafforzare le relazioni e coordinare le azioni e le posizioni politiche delle due formazioni.

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Anziani: il co-housing per socializzare e combattere solitudine

Posted by fidest press agency su sabato, 15 Maggio 2021

È stato il co-housing il tema centrale della quarta riunione dell’Intergruppo Parlamentare per tutelare la longevità voluto dal Vice Presidente del Senato, Paola Taverna, che ha presieduto l’incontro a cui hanno dato il proprio contributo il Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, l’Assessore alle politiche sociali del Comune di Roma, Veronica Mammì, e Sandro Polci, senior partner Cresme consulting e membro della presidenza del Comitato scientifico di Legambiente.“Il co-housing è certamente una proposta innovativa – ha detto Taverna – che porta alla socializzazione, contrasta la solitudine e l’esclusione sociale, che insidiano la qualità della vita dei nostri longevi. In Italia se ne parla, se ne conoscono potenzialità e benefici, i privati da tempo hanno dato seguito all’idea progettando e realizzando soluzioni residenziali comuni. Le Istituzioni gradualmente e sporadicamente cominciano a ritenerlo uno strumento per raggiungere molteplicità finalità pubbliche di attuale interesse e di preminente valore. Credo sia necessario incoraggiare la realizzazione di contesti abitativi e residenziali per anziani ancora autosufficienti che desiderino vivere per conto proprio, dove siano disponibili o facilmente accessibili servizi sanitari di base e servizi di supporto alla vita quotidiana. Un’azione – ha aggiunto il vicepresidente del Senato – che dia impulso al raggiungimento di soluzioni di ampio respiro, nonché innovative nel settore della residenzialità per anziani, inclusive della possibilità di una progettualità mirata al ripopolamento di borghi abbandonati che presentino caratteristiche consone ad accogliere popolazioni anziane”.“Il futuro dell’abitare nella società longeva è rappresentato dallo sviluppo di nuove soluzioni che rispondano ai bisogni di persone desiderose di mantenere la propria autonomia e di restare socialmente attive negli anni. Tra queste il co-housing, sebbene ancora troppo poco conosciuto in Italia, è certamente una delle prospettive più interessanti, che potrà imprimere un nuovo slancio all’invecchiamento attivo, specialmente se accompagnato da quell’innovazione tecnologica ormai sempre più necessaria a offrire ai senior la sicurezza di vivere a casa propria con tutti i comfort. Al tempo stesso lo Stato potrà risparmiare potendo contare su una popolazione sempre più autonoma, che può mantenersi presso il proprio domicilio fino a che è possibile, con un’adeguata assistenza territoriale”, dichiara Roberto Messina, Presidente di Senior Italia FederAnziani e Vice Presidente dell’Intergruppo Parlamentare per la Longevità.

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L’evoluzione del sistema bancario in Italia e nel mondo

Posted by fidest press agency su sabato, 15 Maggio 2021

Le sfide per il futuro del mondo finanziario e bancario in Italia e nel mondo saranno la sostenibilità, l’investimento in tecnologia e innovazione e l’adeguamento delle risorse umane alle nuove competenze richieste dal sistema. Le riflessioni sull’evoluzione del sistema bancario hanno aperto questa mattina la prima edizione del Global Banking Forum, appuntamento organizzato da Eccellenze d’Impresa, il laboratorio di idee e innovazione per le PMI italiane, promosso da GEA, Harvard Business Review e Arca Fondi SGR. Il forum si è aperto con gli interventi di Enrico Sassoon, direttore di Harvard Business Review Italia e presidente di Eccellenze d’Impresa, Massimo Gaudina, capo della Rappresentanza a Milano della Commissione europea che dà il patrocinio all’iniziativa, Rony Hamaui, segretario generale di ASSBB Associazione per lo Sviluppo degli Studi di Banca e Borsa e docente presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, e Angelo Tantazzi, presidente di Prometeia. Il panel moderato dal chairman Nazzareno Gregori, presidente ASSBB e direttore generale Credito Emiliano, si è aperto con le riflessioni di Patrizia Grieco, presidente di MPS, sul ruolo della sostenibilità. La Grieco ha sostenuto che non c’è alcun dubbio che le banche possano e debbano diventare un fattore abilitante della transizione ambientale e sostenibile, accompagnando le filiere legate ai combustibili fossili verso una transizione giusta. Per gli intermediari finanziari è invece importante individuare filiere più sensibili che possano funzionare come modelli ha aggiunto Grieco, commentando anche il ruolo del Piano nazionale di ripresa e resilienza, molto importante perché individua filiera di investimento e innovazione che possono essere affiancate dalle banche per aumentare la consapevolezza anche sui temi della gestione del rischio e della sostenibilità. Secondo Giuliano Cicioni, partner e head of Banking di KPMG, il principale problema del sistema bancario italiano è la reddittività ed è inevitabile che la dinamica dell’M&A caratterizzerà i prossimi anni, in cui ci sarà un’importante crescita delle operazioni cross border. La sfida dei prossimi anni sarà riconciliare la presenza del sistema bancario tradizionale con gli elementi di innovazione e tecnologia che nascono al di fuori del sistema bancario e contribuiscono a modificare la relazione tra banca e cliente. Quanto possa essere disruptive l’impatto delle nuove tecnologie è stato illustrato da Elena Lavezzi head of Southern Europe di Revolut, start up che mira a gestire su un’unica piattaforma tutte le risorse e necessità finanziarie dell’utente. Sul problema del gap di reddittività tra le banche italiane ed europee è intervenuto Giuseppe Lusignani vicepresidente di Prometeia, secondo cui la reazione alla crisi generata dalla pandemia si giocherà sul doppio binario della diversificazione dei servizi e della riduzione dei costi, anche attraverso una maggiore razionalizzazione della rete distributiva. Il problema principale restano però gli investimenti in tecnologia che in Italia si attestano sul 3/5 % del margine di intermediazione mentre nei best performer europei è pari al triplo. Le banche portate a investire di più, secondo Lusignani, sono quelle di dimensioni maggiori mentre quelle più piccole sono ancora concentrate a garantire la sicurezza dei canali remoti. Certamente però – ha concluso Lusignani – esistono banche piccole che sono avanzatissime in tecnologia, ma si tratta della eccezione che conferma la regola. Giovanni Sabatini, direttore generale di ABI, ha sottolineato che se è impossibile pensare ad un futuro in cui si possa fare a meno delle banche, altrettanto impensabile è subire o adattarsi passivamente all’innovazione tecnologica, che è in grado oggi di trasformare i tradizionali paradigmi di riferimento. Sabatini ha proseguito sostenendo la necessità di avviare un percorso condiviso a livello europeo che consenta di rafforzare il ruolo internazionale dell’euro e studiare una possibile futura moneta digitale. Sulla necessità di regole condivise che permettano di preservare il valore sociale che da oltre cinquecento anni ha il sistema bancario è intervenuto Davide Serra amministratore delegato di Algebris Investments. Anche a suo avviso la BCE può giocare un ruolo fondamentale sul tema delle digital currency, accelerando verso la creazione dell’euro digitale.

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CWT announces the appointment of Courtney Mattson as acting Chief Financial Officer

Posted by fidest press agency su sabato, 15 Maggio 2021

Minneapolis, CWT, the Business-to-Business-for-Employees (B2B4E) travel management platform, today announces the appointment of Courtney Mattson as acting Chief Financial Officer (CFO) and member of the Executive Leadership Team – immediately prior to this she was Global Treasurer and Deputy CFO. At the same time, Patrick Andersen has been appointed President & Chief Commercial Officer, and Niklas Andreen has been appointed President & Chief Operating Officer. The changes follow the succession of former President, Strategy & Transformation and CFO, Michelle McKinney Frymire, to the position of Chief Executive Officer (CEO) on 1 May 2021.“We have an incredibly talented leadership team globally, and I am delighted that this continues to be reflected in these appointments,” said Michelle McKinney Frymire, CEO. “We remain committed to our proven growth strategy, focused on our industry-defining, successful B2B4E approach, which we believe is a true differentiator in business travel management. Courtney, Patrick, and Niklas are all key partners in that journey along with the balance of our executive leadership team.” Courtney joined CWT as Treasurer in November 2018, from Mosaic, a public company based in Minneapolis, where as Treasurer she was responsible for the company’s capital markets, insurance and treasury operations functions. Prior to that, she spent eight years at KPMG in their international consulting practice. She holds a degree in Accounting and Finance from the University of Wisconsin, and an MBA in Finance from the University of Minnesota – Carlson School of Management. Rounding out the company’s executive leadership team are Lauren Aste, Chief Legal Officer and General Counsel, Catherine Maguire-Vielle, Chief Human Resource Officer, John Pelant, Chief Technology Officer, and Chris Vukelich, Strategic Advisor. Kurt Ekert, former President and CEO, remains a special advisor to the company as well working with the executive team and the Board of Directors.

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Cliff diver completes world-first feat from a moving hot air balloon

Posted by fidest press agency su sabato, 15 Maggio 2021

Cliff diving’s most decorated female athlete, Rhiannan Iffland, has become the first person ever to dive from a moving hot air balloon into the stunning waterways of the Lostock Dam in New South Wales’ Hunter Region.After a year of uncertainty, a cancelled competitive season and only being able to train diving from 10 metre platforms, the four-time Red Bull Cliff Diving World Series champion was determined to start 2021 by doing a dream dive she had long set her sights on.After one year in the making, from finding the right location to narrowing down a weather window – a windspeed of 5km/h maximum was the absolute limit before the balloon would get too unpredictable to dive from – the Newcastle native picked to soar over the Hunter Region’s Lostock Dam close to her home.And achieve it, she did. Following a 4.30am start the crew had to wait out swelling winds as a result of fog in the surrounding mountains. Once the safety helium balloon stood upright as a sign of steady conditions, the hot air balloon took off from the ground with Iffland standing harnessed on a small platform outside the basket. Moving close to the exact diving spot, the balloon sank down from its 40m soaring altitude to the actual diving height and the athlete had only a fleeting moment to smoothly push off from the platform and take flight.Celebrating this moment, Iffland said: “It feels so surreal. I’ve been dreaming about attempting world-first challenges ever since I started diving 20 years ago. I never thought I’d have the incredible opportunity to dive out of a hot air balloon, but Red Bull gave me the wings that helped make this happen. I’ve been training for this moment for the last few months and I’m so proud to be the first person to achieve this feat.”As a seasoned diver, the 29-year-old travels the world, from the Philippines and Spain, to Japan and Chile, competing in the Red Bull Cliff Diving World Series where athletes leap off remarkable cliffs up to 27 metres high and at speeds in excess of 85km/h. However, as the world went into lockdown last year, so did the Australian’s plans to compete with the goal to be crowned the champion for the fifth consecutive year.Reflecting on last year and the new challenges it brought, Iffland says: “Similar to many other people, I thought I knew what 2020 was going to look like for me. I had the World Series calendar set-out, I had my training schedule in place, and I knew what my personal and career goals were. This all changed and suddenly I needed to set new goals. So, I wanted to push my limits and leap out of a hot air balloon.Iffland’s record-breaking feat comes just as the Red Bull Cliff Diving World Series announces its return in 2021. 24 of the world’s best cliff divers, including reigning champions Iffland and Gary Hunt from France, will once again leap, twist and somersault from breathtaking heights of up to 27 metres and up 85km/h fast. The 2021 calendar will feature six stops from June to October, kicking off in France.

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