Fidest – Agenzia giornalistica/press agency

Quotidiano di informazione – Anno 36 n° 131

Archive for 17 Maggio 2021

Qual è il momento giusto per cercare lavoro? Ce lo dice l’head hunter

Posted by fidest press agency su lunedì, 17 Maggio 2021

La crisi sanitaria ha inferto dei colpi micidiali al mercato del lavoro italiano: come è noto, in un anno, il tasso di occupazione si è ridotto di ben 2,2 punti percentuali. A destare maggior preoccupazione però non sono tanto i disoccupati in generale, quanto invece gli inattivi, ovvero quelle migliaia di persone che non lavorano e non cercano alcun impiego: nell’arco di 12 mesi questo gruppo è cresciuto a dismisura, con ben 14 milioni di inattivi totali.A rendere sempre più numeroso il numero degli inattivi sono i tanti scoraggiati che, dopo mesi e mesi di ricerca di un nuovo lavoro, finiscono talvolta per rinunciare. Ma quanto tempo è effettivamente necessario per trovare un nuovo lavoro, in media? Lo abbiamo chiesto a Carola Adami, co-fondatrice della società italiana di head hunting Adami & Associati.In altri casi si ha invece a che fare con delle professioni ricercatissime, a tutti i livelli: pensiamo agli infermieri, ai Java software engineer, agli analisti software, ma anche agli specialisti del credito, ai consulenti di vendita, nonché ai metalmeccanici e agli autisti, tutte figure con alti o altissimi tassi di ricerca in questi mesi. Queste figure hanno ottime probabilità di trovare una nuova occupazione in poche settimane».Indubbiamente l’emergenza sanitaria ha inciso in modo notevole sui meccanismi del mercato del lavoro. Le persone lo sanno, e per questo motivo molti stanno aspettando la fine dell’emergenza sanitaria per mettersi seriamente alla ricerca di un nuovo lavoro: questa è una situazione molto comune tra chi possiede già un’occupazione ma che aspira a una posizione migliore.Al di là dell’eccezionalità di questo momento storico, esistono dei periodi migliori o peggiori per cercare lavoro?«Di certo non c’è mai un momento sbagliato per inviare la propria candidature o per rispondere a un annuncio di lavoro» spiega Adami «ma è certo che ci sono momenti in cui l’attenzione delle aziende in tal senso è maggiore. Si pensi al periodo che intercorre tra luglio e agosto: in quelle settimane molte figure aziendali sono in vacanza o sono prossime alle ferie, ed è quindi più difficile che vengano prese in considerazione delle nuove assunzioni.Un discorso simile si può fare anche per le ultime settimane di dicembre e i primi giorni di gennaio, laddove invece nelle giornate immediatamente seguenti, e quindi intorno alla metà di gennaio, le aziende iniziano a impostare le attività per l’anno nuovo: quello è un momento perfetto per candidarsi, in vista di nuovi eventuali inserimenti, partendo peraltro dal presupposto che molto spesso le dimissioni vengono consegnate a fine anno.Un altro periodo particolarmente favorevole alle assunzioni è quello che intercorre tra il periodo pasquale e l’inizio dell’estate, e quindi le settimane che stiamo vivendo: in questi giorni le aziende stanno infatti perfezionando l’organico per affrontare al meglio il periodo estivo».

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XIII edizione di Fiori nella Rocca

Posted by fidest press agency su lunedì, 17 Maggio 2021

Rocca di Lonato. Dal 28 al 30 maggio (Venerdì 28 maggio dalle 14 alle 18 Sabato 29 e domenica 30 maggio dalle 9 alle 18) si terrà nella storica cornice della quattrocentesca Rocca di Lonato del Garda (Brescia) la XIII edizione di Fiori nella Rocca, la raffinata rassegna primaverile di giardinaggio che negli anni è ormai diventata uno fra gli appuntamenti nazionali più attesi dagli appassionati del settore. Particolarmente attesa quest’anno, dato che molti eventi sono stati cancellati a causa della pandemia e sarà l’unica fra le principali mostre florovivaistiche della penisola ad essere confermata per la primavera: un preciso segno di rinascita e ripartenza che la Fondazione Ugo Da Como (organizzatrice della rassegna, assieme al Garden Club Brescia) ha voluto dare non solo per il comparto florovivaistico, ma anche per quello dei musei e degli appuntamenti speciali organizzati nei luoghi di cultura. Si ripeterà dunque la magia di questa affascinante manifestazione, che unisce al fascino di piante e fiori rari quello di storia ed arte, grazie alla sua stupenda cornice, la Rocca di Lonato, Monumento nazionale dal 1912, dalle cui mura si gode di un’incantevole vista sul bacino del Basso Garda. I visitatori avranno la possibilità di scoprire ed acquistare le novità presentate dai vivaisti per rendere incantevoli giardini e terrazze e, nello stesso tempo, potranno visitare una delle principali fortificazioni del Nord Italia e l’affascinante complesso museale della Fondazione Ugo Da Como in cui è inserita, con i giardini e la straordinaria Casa-museo del Podestà. A Fiori nella Rocca sarà presente una qualificatissima rappresentanza dei più importanti vivaisti, coltivatori e ricercatori di essenze rare italiani. Per dare ai genitori la possibilità di girovagare in tutta tranquillità fra gli espositori, sarà dedicato anche quest’anno ai bambini l’Hortus Conclusus. Fiori nella Rocca sarà l’occasione per scoprire i tesori della Casa del Podestà, fra le più interessanti case-museo italiane, dove si visitano 20 ambienti completamente arredati con mobili e suppellettili antichi, in cui sono esposte preziose collezioni di dipinti, maioliche e porcellane. Imperdibile, la sua magnifica Biblioteca che custodisce circa 50.000 volumi tra cui importanti codici miniati, autografi e libri antichi illustrati. Dimora all’inizio del ‘900 del Senatore Ugo Da Como, ora fa parte con la Rocca (ai cui piedi si trova) del patrimonio della Fondazione che ne porta il nome. Le visite guidate sono prenotabile direttamente alla biglietteria del museo. Posti limitati. Biglietto ingresso: Euro 5,00 Sotto i 14 anni gratis. http://www.fiorinellarocca.it

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Editoria, Nardi: “Solidarietà ai giornalisti e ai lavoratori del Tirreno”

Posted by fidest press agency su lunedì, 17 Maggio 2021

“Esprimo vicinanza e solidarietà a tutti i giornalisti e lavoratori del Tirreno, compresi coloro che hanno contratti di collaborazione e ai fotografi e che in molti casi hanno ancora meno tutele e voci di rappresentanza. L’editoria sta attraversando una fase delicata e di crisi. E come altri settori sta subendo le conseguenze economiche complesse innescate dalla pandemia Covid. La stampa e la libertà d’informazione sono però, innegabilmente, meccanismi da tutelare. Anche nell’ultimo anno abbiamo visto l’importanza di una comunicazione ampia, diffusa e composta da molteplici attori. Sia il Parlamento che il Governo hanno posto la questione della salvaguardia dell’editoria, sarà un tema che verrà affrontato e discusso nel prossimo periodo. E’ giusto anche chiedere un sostegno pubblico da parte delle società, ma occorre che gli editori abbandonino l’idea di riversare sui giornalisti e i lavoratori le difficoltà delle aziende”. Così la presidente della commissione Attività produttive della Camera, Martina Nardi.

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Irregolarità RSA: Si specula sulla vita degli anziani

Posted by fidest press agency su lunedì, 17 Maggio 2021

“È gravissimo che in un momento così difficile nella vita del Paese, che vede un grande sforzo unitario per il superamento della pandemia, e l’impegno quotidiano di migliaia di persone, tra medici, infermieri, operatori sanitari, per salvare la vita dei nostri anziani, ci sia invece chi specula sulla pelle di questi ultimi, chi ne calpesta la dignità e addirittura ne mette a rischio la salute e la vita”. Lo dichiara Roberto Messina, Presidente Nazionale di Senior Italia FederAnziani in merito all’esito dei controlli effettuati dai NAS in 572 strutture per anziani che hanno portato a rilevare irregolarità nel 25% delle strutture. “Il bilancio dell’azione dei NAS, come sempre puntuale e impeccabile, è pesantissimo: quello che emerge è che in Italia purtroppo tra le strutture residenziali per anziani, a fronte di una maggioranza pienamente rispettosa delle regole, se ne annoverano anche molte poco o per niente sicure, tanto più in un momento delicato come quello che stiamo attraversando. Se in diversi casi possono esservi irregolarità marginali, causate dalla difficoltà che le stesse strutture hanno attraversato in questo periodo, nessuna giustificazione è invece possibile per tutte quelle strutture nelle quali sono emerse situazioni di abbandono, sovraffollamento intollerabile, non accudimento degli ospiti in relazione alle loro patologie o alle loro esigenze fisiologiche e motorie. Abbiamo appreso che ad alcuni pazienti non venivano addirittura somministrati i farmaci essenziali per la loro salute, o ne venivano somministrati di non idonei o di scaduti, come dimostrano i sequestri. Tutte situazioni pericolosissime e potenzialmente letali per persone anziane e fragili. Quale tradimento più grave può esservi della fiducia delle famiglie che non potendo fare altrimenti anche considerata la difficoltà del momento hanno affidato i loro cari alle strutture ricettive aspettandosi il massimo della cura? È chiaro che, pur essendovi in Italia tante strutture serie e tanti imprenditori che fanno del loro meglio, il modello delle residenze attualmente in essere ha bisogno di essere ripensato, creando un sistema sempre più modellato sulle esigenze dei diversi bisogni di cura e di assistenza, integrato nella rete assistenziale territoriale, centrato sulla domiciliarità, con una riforma che consenta di superare l’attuale far west che troppo spesso le cronache ci rivelano. Se le RSA da mero luogo di ricovero si trasformeranno in servizio di supporto alle famiglie e alle persone anziane non autosufficienti in un discorso di continuità assistenziale e di territorialità saranno anche più aperte e quindi più sicure. Quanto alla presenza di operatori non vaccinati, infine, sappiamo che fortunatamente si tratta di una ristretta minoranza, e invitiamo tutte le residenze per anziani del nostro paese al massimo rigore e ad allontanare tempestivamente dal posto di lavoro tutti quegli operatori che rifiutino il vaccino mettendo a rischio tante vite.”

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Necessari fondi per editoria cartacea e audiovisiva

Posted by fidest press agency su lunedì, 17 Maggio 2021

“La mozione a prima firma Giorgia Meloni che oggi inizia il proprio iter in Aula chiede al governo di adottare con urgenza le iniziative legislative necessarie per evitare un vuoto normativo su un principio cardine della democrazia che è quello del pluralismo delle fonti di informazione, costituzionalmente garantito; a considerare in detto intervento legislativo le mutate condizioni di mercato con la presenza sempre più rilevante delle diverse piattaforme multinazionali; a porre in essere tutte le iniziative legislative volte a scongiurare il rischio di colonizzazione culturale straniera e di marginalizzazione della produzione identitaria nazionale; ad accelerare, come da delega al Governo, il riordino del Testo unico dei servizi di media audiovisivi e radiofonici attraverso l’emanazione di un nuovo Testo unico dei servizi di media digitali, da adottare, come già previsto, previo parere delle competenti Commissioni parlamentari. Riteniamo improcrastinabile un intervento urgente del legislatore, considerato che in un futuro prossimo i principali soggetti regolati nel settore media e tlc avranno l’occasione di concorrere per prendere parte a importanti scelte strategiche aventi un sicuro impatto sull’evoluzione tecnologica. Auspichiamo, come da odg approvati, che il decreto legislativo di recepimento della direttiva Copyright voglia specificare che gli editori debbano essere tutelati prevedendo un meccanismo di negoziazione obbligatoria tra le parti interessate che individui una quota adeguata di proventi che gli editori devono percepire; e che, in caso di mancato accordo in un termine prestabilito tra gli editori e gli OTT, intervenga l’Autorità di settore a definire le condizioni, anche economiche, della utilizzazione dei contenuti da parte delle piattaforme digitali. Da sempre FDI è a favore del pluralismo dell’informazione che passa da un’infrastruttura solida di sostegno. L’editoria – sia essa radiofonica, televisiva e digitale – di qualità in Italia raggiunge ogni mese il 75% della popolazione, una platea di circa 40 milioni di individui che la scelgono e l’acquistano. Gli stessi investimenti pubblicitari globali si spostano dai media tradizionali alle piattaforme online. È ora di affrontare il tema, per salvaguardare la libertà d’espressione, la creatività e certamente i posti di lavoro.Colmare lacune normative di questa portata è importante anche per la principale azienda culturale nazionale, la Rai. Come ha chiesto Giorgia Meloni in questa mozione vanno adottate con urgenza iniziative legislative necessarie per evitare un vuoto normativo su un principio cardine della democrazia che è quello del pluralismo delle fonti di informazione, costituzionalmente garantito. Ne va della democrazia e dello sviluppo della Nazione. Dal sottosegretario Ascani sappiamo, su nostra sollecitazione nel corso dell’istruzione, che il MiSE sta lavorando alla riforma del TUSMAR e alla regolamentazione delle piattaforme. Ne va della sovranità digitale.”

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“La lampada del diavolo” di Patrick McGrath

Posted by fidest press agency su lunedì, 17 Maggio 2021

Collana Oceani, trad. Carlo Prosperi, pp. 272, 19 euro In libreria dal 20 maggio. Dal genio di Patrick McGrath, un romanzo che entra nei pensieri del suo protagonista, e di noi lettori, per far luce sulle diaboliche ossessioni scatenate dai segreti quando decidono di parlare. Londra, 1975. L’anziano poeta Francis McNulty sente avvicinarsi la fine dei suoi giorni ma il suo animo non trova pace, schiacciato da una colpa che non ha mai avuto il coraggio di confessare. Le ombre di un tradimento sotto le armi, durante la Guerra Civile spagnola, si allungano nella casa di Cleaver Square quando un’oscura presenza, con le fattezze del generale Francisco Franco, comincia a fargli visita. In alta uniforme, il contegno di un militare decaduto, l’apparizione perseguita Francis con i ricordi dei giorni drammatici di quarant’anni prima. Perseguitato dalle visioni e spronato dalle domande di un giovane reporter che sta scrivendo un pezzo su di lui, il vecchio poeta accetta l’invito della figlia ad accompagnarla in viaggio di nozze a Madrid, in cui vede finalmente l’occasione per affrontare i fantasmi del suo passato. Mentre nel palazzo reale si consuma l’agonia del Generalissimo, vittima e carnefice di un’epoca che si sta consumando, Francis torna nei luoghi della sua vergogna, in un viaggio liberatorio nel tempo, nei ricordi di famiglia, nei recessi della sua mente.

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Tampone naso-faringeo, possibili complicanze se eseguito male

Posted by fidest press agency su lunedì, 17 Maggio 2021

Una lettera di ricerca pubblicata su Jama Otolaryngology – Head & Neck Surgery ha sottolineato l’importanza del fatto che i tamponi nasali per la ricerca di Covid-19 siano eseguiti da personale adeguatamente formato. I ricercatori hanno controllato eventuali complicanze del tampone nasale su pazienti visitati all’ospedale di Helsinki in un periodo di sette mesi. Hanno quindi ottenuto il numero di test Covid-19 eseguiti in ospedale (1,6 milioni) durante lo stesso periodo dal Finnish Institute for Health and Welfare. I medici hanno identificato otto pazienti con complicanze al pronto soccorso, di cui sette donne e un uomo, con età compresa tra i 14 e i 78 anni. Quattro di loro hanno avuto sanguinamento nasale dopo il test con tampone nasale, altri quattro si sono recati in ospedale subito dopo il test a causa di tamponi rotti che sono rimasti bloccati nelle cavità nasali. Nessuno di questi otto pazienti è risultato positivo all’infezione da Sars-CoV-2. La frequenza delle complicanze che hanno richiesto un trattamento al pronto soccorso è stata di 1,24 su 100.000 test Sars-CoV-2 eseguiti. Di questi otto pazienti, uno aveva subito un intervento chirurgico al naso, un altro soffriva di una congestione nasale al momento del test, e altri avevano un disturbo ematologico, una malattia cardiovascolare o stavano assumendo farmaci anticoagulanti. I medici hanno rimosso i tamponi rotti tramite endoscopia nasale in anestesia locale, ma il trattamento per le emorragie nasali ha richiesto più tempo con necessità di farmaci, tamponi emostatici e procedure chirurgiche ed endovascolari. «Tutte le complicazioni sembravano coinvolgere una tecnica di campionamento errata: uso eccessivo della forza o una direzione eccessivamente cranica del tampone» spiegano gli esperti. Per evitare complicazioni, sottolineano quanto siano fondamentali tecniche di campionamento corrette, che tengano conto delle strutture anatomiche della cavità nasale. La forza non dovrebbe mai essere usata, specialmente in pazienti con precedenti operazioni note al naso o alla base del cranio, e il tampone dovrebbe essere diretto lungo il pavimento nasale, non troppo lateralmente né troppo cranialmente. (fonte Farmacista33)

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Medici: fuga dagli ospedali

Posted by fidest press agency su lunedì, 17 Maggio 2021

Sono oltre 3000 i medici che nel 2019 si sono dimessi dall’ospedale per cercare realizzazione professionale e migliore qualità di vita nel privato o sul territorio. Ma in 10 anni sono aumentati del 81%. È quanto emerge da uno studio di Anaao Assomed, l’associazione dei medici dirigenti. “Questi numeri – avverte il sindacato medico – sono un segnale di allarme rispetto all’inizio della fine del sistema sanitario pubblico e universalistico per come lo conosciamo, che semplicemente non esiste senza i suoi medici. Se la politica non interviene, e rapidamente, per motivare, valorizzare, premiare e trattenere i medici ospedalieri – sottolinea Anaao – gli ospedali diventeranno quinte teatrali anche se ammodernati dal punto di vista tecnologico e digitale e resi resistenti ai terremoti. Ma non a quelli provocati dalla fuga delle competenze e delle conoscenze”. Nel 2019, dai dati del Conto annuale del Tesoro, il 2,9% dei medici ospedalieri ha deciso di dare le dimissioni, di lasciare il lavoro prima di andare in pensione, di licenziarsi. Si tratta di 3.123 camici bianchi. Il 2,9% rappresenta la media nazionale, ma il fenomeno ha interessato alcune Regioni più di altre: nelle Marche, ad esempio, nel 2019, si è dimesso il 6.6% dei medici ospedalieri, a seguire il Veneto con 5.9%, poi Valle d’Aosta (3.8%) e Piemonte (3.5%). Le Regioni in cui maggiori sono le dimissioni volontarie sono quelle del Nord: è possibile che la ragione sia da ricercare nelle maggiori opportunità di lavoro nell’ospedalità privata o nel settore libero professionale. Se al Centro spiccano le Marche, al sud sono Campania e Calabria. Se poi analizziamo il trend degli ultimi 10 anni, i dati sono allarmanti: la percentuale di medici che si sono dimessi dagli ospedali – evidenzia lo studio – risulta in aumento in quasi tutte le regioni italiane. In numero assoluto si è passati da una media italiana di dimessi di 1.849 medici nel 2009 a 3.123 nel 2019. Ma se analizziamo le dimissioni in relazione al numero totale di medici dipendenti, in Italia si è passati dall’1,6% di dimessi nel 2009 al 2,9% nel 2019. In 10 anni, dunque, i medici che si licenziano sono aumentati del 81%. In Veneto, le dimissioni in 10 anni si sono quintuplicate, raggiungendo nel 2019 il numero di 465. In Lombardia, che nel 2009 contava numeri già alti, le dimissioni sono aumentate di 2,5 volte, nelle Marche e in Piemonte di oltre 3 volte.Se analizziamo infine l’andamento, è da notare come la curva dei licenziati si impenni proprio negli ultimi tre anni. In particolare, nelle Marche dal 2017 al 2019 il numero di medici che si è dimesso è quasi triplicato, in Lazio e in Campania è più che raddoppiato. Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna, nonostante partissero da numeri assoluti molto alti, in 3 anni hanno aumentato i medici che si sono dimessi rispettivamente del 115%, 50% e del 66%. In ospedale i problemi sono molti – sottolinea l’Anaao – il taglio del personale e la carenza di specialisti hanno creato organici sempre più ridotti rendendo insostenibile il carico di lavoro. La presenza delle donne in sanità è in progressivo aumento e i turni disagevoli previsti dal lavoro in ospedale non consentono, soprattutto a loro, di dedicarsi alla famiglia come vorrebbero. Il lavoro burocratico – indica Anaao – è diventato intollerabile. L’autonomia decisionale è svilita, la professionalità poco premiata e per nulla incentivata, il coinvolgimento nei processi decisionali è assente, il loro lavoro – elenca lo studio – ha perso valore, anche economico, come il proprio ruolo sociale. E ancora: la solitudine di fronte a tutte le mancanze e le carenze organizzative è pesante da tollerare, il rischio di denunce legali e aggressioni verbali e fisiche è aumentato negli anni, le ambizioni di carriera sono state rese scarse: in Italia nel 2009 i direttori di Struttura complessa, cioè l’apice della carriera professionale, erano 9.691, nel 2019 solo 6.629, il 31,5% in meno. I responsabili di Struttura semplice, il livello immediatamente inferiore, nel 2009 erano 18.536, dopo 10 anni il 44% in meno, cioè 10.368.In queste condizioni – sottolinea lo studio – il privato diventa sempre più attrattivo, anche per la possibilità di un trattamento fiscale agevolato del reddito prodotto e la medicina di famiglia o specialistica ambulatoriale per il fatto di non conoscere il lavoro notturno e festivo. La speranza è soprattutto di avere un lavoro meno burocratico, più autonomo, con orari più flessibili. I medici ospedalieri – denuncia l’analisi dell’Anaao – si sentono pedine per coprire i turni, alle quali mandare ordini di servizio, chiedere di sopperire alle carenze del sistema, dalle quali pretendere sempre maggiore produzione ed efficienza. Non parte di un progetto, ma elementi marginali, sostituibili, che pesano sul bilancio quando sono malati, in gravidanza o in congedo, anche per motivi formativi. I dati del Conto annuale del Tesoro ci permettono di fotografare le dimissioni dei dirigenti medici solo fino al 2019. Ma, c’è da scommettere – avverte l’Anaao – che la pandemia da Covid-19 aggraverà le fuoriuscite. E lo vedremo probabilmente dal 2021, perché nel 2020 lo spirito di servizio ha certamente fatto posticipare la scelta di dimettersi. Durante l’emergenza i dirigenti hanno dimostrato senso di abnegazione, ma le condizioni e i carichi di lavoro non sono migliorati con i mesi. Mentre la stanchezza, il senso di frustrazione e impotenza, fino al burnout fisico e psicologico sono peggiorati. Da eroi della prima ondata sono diventati oggetto di attacchi, critiche, a volte denunce, nelle fasi successive. I dati dei licenziamenti volontari, che peggiorano di anno in anno, paiono un grido di aiuto. E se è vero che nei colleghi sopravvive una grande passione per il loro lavoro – conclude il sindacato medico – è anche vero che in tanti stanno cercando luoghi diversi dall’ospedale pubblico dove realizzarla. E più della metà si vede fuori nei prossimi due anni. (fonte Doctor33)

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Il taglio dell’angelo di Claudio Coletta

Posted by fidest press agency su lunedì, 17 Maggio 2021

Un medical thriller costruito alla perfezione, i cui protagonisti dovranno fare i conti con la propria coscienza, prima di poter affrontare la verità.Una notte, il cadavere di un uomo viene ritrovato impiccato a una gru in un cantiere della metropolitana di Roma. Lorenzo Baroldi, primario di Medicina in un grande ospedale della capitale, non segue la cronaca, specialmente ora che la maggior parte del suo tempo è occupata dalla burocrazia e non ha neanche modo di seguire i suoi pazienti come vorrebbe. Nel reparto, poi, è appena capitato un caso che ha scosso la sua coscienza di medico, un ragazzo di colore morto all’improvviso in maniera sconcertante e inspiegabile. A questo strano evento Baroldi ne collega altri sentiti riportare dai suoi colleghi, episodi troppo simili tra loro per non avere qualcosa in comune, tutti decessi di giovani africani apparentemente in buona salute. Il dottor Baroldi vuole vederci chiaro, soprattutto quando emerge un collegamento fra queste morti misteriose e la recente scomparsa di un biologo. (Fazi Editore)

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Mercato del tabacco nazionale

Posted by fidest press agency su lunedì, 17 Maggio 2021

Anche per il 2021 British American Tobacco (BAT) Italia sceglie l’agricoltura italiana. In occasione dell’evento “Acquisto di tabacco e filiera sostenibile: l’impegno di BAT per il settore tabacchicolo italiano”, organizzato da BAT e ITALTAB in collaborazione con Confagricoltura e Cia-Agricoltori Italiani, alla presenza anche del Sottosegretario per le politiche agricole alimentari e forestali Gian Marco Centinaio, l’azienda ha annunciato l’acquisto di 7.000 tonnellate dei migliori tabacchi lavorati in Italia, provenienti da Veneto, Campania, Toscana e Umbria, per un investimento totale di 20 milioni di euro.Quello tra BAT e la tabacchicoltura italiana è un rapporto consolidato, alimentato costantemente nel corso degli ultimi quindici anni. A fornire le 7.000 tonnellate di tabacco durante tutto il 2021 sarà infatti ancora una volta l’Organizzazione di Produttori di Tabacco ITALTAB, che riunisce in tutto il Paese oltre 400 aziende che operano su una superficie complessiva di circa 3.000 ettari e coinvolgono nel processo produttivo oltre 10.000 lavoratori.Negli ultimi 10 anni, BAT Italia ha investito oltre 200 milioni di euro nella tabacchicoltura italiana e contribuisce ogni anno all’Erario con oltre 3 miliardi di euro di accise. Un impegno importante verso il Paese, che si traduce nella volontà di continuare a contribuire al primato dell’Italia come primo Paese produttore di tabacco nell’Unione europea (quota pari a circa il 30% e volumi complessivi intorno a 50.000 tonnellate l’anno).“Dare serenità economica ai produttori agricoli – ha evidenziato il Sottosegretario alle Politiche agricole alimentari e forestali Gian Marco Centinaio – è una delle priorità del Mipaaf. L’accordo che viene presentato oggi è fondamentale per garantire programmazione per i coltivatori di tabacco, soprattutto in un momento come questo. Il Ministero è stato e sarà vicino al settore con tutti gli strumenti politico-istituzionali a sua disposizione, per portare avanti contratti di filiera e di aggregazione che possano mettere in sicurezza i comparti produttivi del nostro Paese. Tutto questo si traduce in investimenti sul territorio e in sviluppo del settore, che viene così messo nelle condizioni di diventare sempre più sostenibile, innovativo e al passo con i tempi”.“Con questo importante investimento, che avrà un impatto positivo sulle aziende e gli agricoltori di tutto il territorio nazionale, vogliamo testimoniare ancora una volta, e ancor più oggi in questo difficile momento storico, il nostro impegno verso l’Italia e la filiera tabacchicola italiana. Questo impegno rispecchia il nostro proposito “A Better Tomorrow”: contribuire ad un futuro migliore per i consumatori e le comunità in cui operiamo, da costruire anche attraverso un’agricoltura più sostenibile, basata su occupazione di qualità, tutela dell’ambiente e innovazione. In quest’ottica prossimamente metteremo in cantiere anche attività sperimentali orientate all’innovazione tecnologica, da realizzare insieme agli stakeholder del settore, con l’obiettivo di rendere la filiera tabacchicola sempre più sostenibile da un punto di vista ambientale”, ha dichiarato Roberta Palazzetti, Presidente e Amministratore delegato di BAT Italia e Area Director Sud Europa. “Nella transizione del settore verso una maggiore sostenibilità e solidità un ruolo fondamentale lo hanno naturalmente anche le Istituzioni, a cui chiediamo una maggiore attenzione rispetto al tema dell’equità e omogeneità fiscale tra le diverse categorie di prodotti del tabacco; obiettivo fondamentale da perseguire tenendo in considerazione le evidenze scientifiche sull’effettivo rischio ridotto riconosciute dalle autorità sanitarie, la tenuta del gettito erariale da tabacchi e gli svantaggi competitivi tra filiere tabacchicole che l’attuale disomogeneità determina”.“Anche quest’anno, grazie all’impegno di BAT Italia avremo l’opportunità di vendere la totalità della nostra produzione, assicurando così il sostegno economico agli oltre 10.000 lavoratori che si impegnano ogni giorno per realizzare un prodotto di alta qualità”, ha commentato Vincenzo Argo, Presidente di ITALTAB. “Rinnoviamo, tuttavia, il nostro appello alle Istituzioni nazionali e locali sulla necessità di una strategia a lungo termine che incentivi gli investimenti delle Manifatture, così da garantire una maggiore stabilità per tutta la filiera”.Soddisfazione per l’impegno e la volontà di BAT di continuare ad investire in Italia è stata espressa anche dalle organizzazioni degli agricoltori.“Si tratta di un’opportunità per le imprese tabacchicole per mantenere la produzione e l’occupazione. Il tabacco in Italia è coltivato da circa 2.000 aziende che impiegano 50.000 addetti, su una superficie di oltre 14.000 ettari in quattro aree geografiche. È parte importante dell’economia locale e oggi anche dell’eccellenza tecnologica del Paese. Per dare slancio alla filiera occorrono scelte politiche adeguate, interventi fiscali più snelli ed equilibrati per salvaguardare tutta la trasformazione tabacchicola e consentire nuovi investimenti”, ha dichiarato Massimiliano Giansanti, Presidente di Confagricoltura.

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Ten million reasons to vaccinate the world

Posted by fidest press agency su lunedì, 17 Maggio 2021

This week we are publishing our estimate of the true death toll from covid-19. Using known data on 121 variables, from recorded deaths to demography, we have built a pattern of correlations that lets us fill in gaps where numbers are lacking. Our central estimate is that 10m people have died who would otherwise be living—more than three times the recorded number. Official figures suggest that the pandemic has struck in waves, and that the rich countries have been hit hard, while much of the developing world has seemed to get off lightly. But the overwhelming majority of the 6.7m or so deaths that nobody has counted have been in poor and middle-income countries. The virus has spread remorselessly from rich countries to poorer ones—and it is still doing so. Our findings contain an urgent warning. Unless vaccines go global, the tragic scenes now unfolding in India risk being repeated elsewhere. Millions more will die. Zanny Minton Beddoes Editor-In-Chief The Economist

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Stand-Up Comedy…siamo comiche e non c’è niente da ridere!

Posted by fidest press agency su lunedì, 17 Maggio 2021

Roma Giovedì 20 maggio ore 20 Teatro Lo Spazio Via Locri,42 Posti limitati prenotazione obbligatoria Biglietti: Euro 15.00 Ridotti:12 Euro appuntamento con INCORONATE COMICHE -Stand-Up Comedy…siamo comiche e non c’è niente da ridere! L’evento, nato da un’idea di Giuditta Cambieri, prevede una serata diversa con attrici e attori a sorpresa che sperimentano nuovi monologhi comici.Autrici e attrici s’incontrano lanciandosi eroicamente alla ricerca di una comicità che possa ridere di sé e far ridere cercando di rompere le barriere degli stereotipi di genere e non solo. La reazione del pubblico diventa metro di misura e strumento di crescita per il potenziale comico delle interpreti e anche una verifica per le autrici che potranno mettere a punto il proprio lavoro di scrittura.La serata è, inoltre, accessibile ad un pubblico di sordi e udenti insieme: attrici udenti e attrici sorde saranno affiancate da interpreti LIS. La messa in scena di ogni monologo prevede un lavoro di ricerca per trovare relazioni, complicità e giochi tra attrici e interpreti. Questo per rendere la traduzione in Lingua dei Segni il più aderente possibile all’interpretazione e ai tempi comici del monologo recitato.

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Itinerario cicloturistico che collega Parma con i luoghi di Giuseppe Verdi e Giovannino Guareschi

Posted by fidest press agency su lunedì, 17 Maggio 2021

Il 6 giugno 2021, il passaggio della cronometro del Giro d’Italia Under23, inaugura ufficialmente la Food Valley Bike, itinerario cicloturistico che permetterà agli amanti della sgambata su due ruote di raggiungere Busseto (PR) da Parma spingendo sui pedali. Sintesi di un virtuoso connubio tra attività all’aria aperta ed enogastronomia, il percorso tocca svariati comuni simbolo dell’eccellenza culinaria del territorio per culminare nel regno di Giuseppe Verdi, dove si potrà assaggiare la tipica spongata ma anche lanciarsi alla scoperta dei luoghi del Maestro e di un altro illustre bussetano d’adozione come Giovannino Guareschi, protagonista nel 1941 di un leggendario viaggio sul sellino da Piacenza a Rimini. Senza arrivare a tanto, è possibile approfittare del collegamento per deviare verso Roncole Verdi, alla volta della casa natale del compositore ma anche di Casa Guareschi, per poi puntare su Busseto e guadagnare la piazza principale, su cui si affacciano la Rocca Pallavicino, la Chiesa della Collegiata e gli splendidi palazzi porticati.«Nonostante le dimensioni contenute del borgo, scoprire Busseto è un’esperienza che richiede e merita tempo – dice Marzia Marchesi, Assessore al Turismo del Comune di Busseto – Farlo in bicicletta aggiunge piacere a piacere e non abbiamo dubbi che la Food Valley Bike diventerà un ulteriore spunto per esplorare le testimonianze del passato e le attrazioni del presente». Ideale da percorrere con mezzi da cicloturismo o gravel, il percorso sarà anche digitalizzato grazie al lancio della Food Valley Bike App, una guida turistica digitale, basata su Google Maps, che segnalerà l’itinerario, i luoghi di interesse culturale ed enogastromico e i punti di ristoro e alloggio.

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Classifica mondiale degli atenei

Posted by fidest press agency su lunedì, 17 Maggio 2021

È di questi giorni la notizia che l’Ateneo di Parma mantiene la quattordicesima posizione tra le Università italiane nella graduatoria stilata dal CWUR-Center for World University Rankings. Nella classifica tra le Università di tutto il mondo l’Ateneo di Parma resta nella top 500, classificandosi al 365° posto. La graduatoria CWUR prende in esame ogni anno 20mila Università di tutto il mondo, utilizzando come parametri di valutazione principalmente la didattica, la ricerca, l’occupazione e i premi internazionali riferiti ad ogni Ateneo.L’Università di Parma resta sempre nella “fascia alta” anche nella recente graduatoria THE Impact Rankings stilata da Times Higher Education. L’Università di Parma si colloca a livello complessivo nella fascia 301-400, ed è settima tra gli Atenei italiani in classifica. La graduatoria THE Impact Rankings valuta la ricerca, la didattica e la politica e le iniziative degli Atenei per raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goals–SDG) delle Nazioni Unite. Nella classifica ARWU-Academic Ranking of World Universities, che prende in esame 2mila Atenei di tutto il mondo e pubblica i risultati dei migliori mille, l’Università di Parma si attesta nella fascia dal 501° al 600° posto. La stessa classifica attribuisce all’Ateneo di Parma il posizionamento nella fascia 18-24 tra le Università italiane. I parametri per le valutazioni riguardano principalmente le pubblicazioni, le citazioni e i premi ricevuti.

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Edilizia e salute: le tecnologie per “cambiare aria” e tornare a scuola

Posted by fidest press agency su lunedì, 17 Maggio 2021

Favorire il rientro degli studenti in aula? Per prima cosa occorre introdurre sistemi di purificazione dell’aria, perché il rischio di trasmissione di virus e batteri in luoghi chiusi è alto e la pandemia lo ha evidenziato. Più in generale il futuro della scuola passa da una nuova impostazione progettuale e dall’utilizzo consapevole delle tecnologie disponibili. Quali? Come sceglierle? Quali i principi fondanti la nuova edilizia scolastica? Sono le principali domande cui risponde il webinar gratuito “L’edilizia scolastica: progetti e tecnologie a tutela della salute e dell’apprendimento” condotto in diretta da Torino e Milano martedì 18 maggio ore 15-17. L’appuntamento è ideato e gestito da Home, Health & Hi-Tech (HHH), progetto di comunicazione e formazione incentrato sul tema del comfort e della salubrità indoor, in collaborazione con il Collegio degli Architetti e Ingegneri di Milano. Per architetti e ingegneri sono previsti 2 crediti formativi. Brid, Helty e Sanixair sostengono l’evento. Iscrizioni su http://www.hhh-cluster.it. Il seminario metterà in luce come la scuola del futuro debba proteggere il benessere di chi la vive e farsi portavoce del significato di abitare in salute e comfort. «Se già prima della pandemia, l’edilizia scolastica non era adeguata agli standard richiesti, oggi le carenze sono spesso abissali – spiega il team di HHH –. Ma gli edifici scolastici sono fra gli immobili più studiati dall’architettura 4.0, con l’obiettivo di rendere l’esistente più efficiente e ripensare i nuovi in funzione del cambiamento della didattica, mettendo al centro esigenze degli utilizzatori». Tra le prime azioni c’è l’inserimento di sistemi per il controllo della qualità dell’aria, che al chiuso è fino a 5 volte più inquinata rispetto all’esterno. Aprire le finestre per cambiarla, lascia all’intuizione personale la gestione di un problema che richiede invece un approccio scientifico. Usare un impianto di VMC (Ventilazione Meccanica Controllata) è più conveniente e sicuro, consente un ricambio uniforme, diluisce CO2, sostanze inquinanti, virus o batteri, filtra l’aria in ingresso dall’esterno, evita di disperdere energia.

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Incontro Mi e sindacati per la presentazione e il confronto sulle linee pedagogiche per il sistema integrato “Zerosei”

Posted by fidest press agency su lunedì, 17 Maggio 2021

L’incontro, tra il ministero dell’istruzione e le organizzazioni sindacali, è stato coordinato dal dott. Gianluca Lombardo, dirigente del ministero dell’istruzione; le Linee guida sono state presentate dalla dott.ssa Silvestro Mariarosa, dirigente tecnico MI. Anief ha partecipato all’incontro con la dirigente sindacale Lucia Aparo e il segretario generale Giuseppe Faraci. A inizio del proprio intervento Lucia Aparo ha voluto innanzitutto ringraziare i membri della commissione nazionale per il sistema integrato di educazione e di istruzione per il grande lavoro svolto, che vede il sistema integrato “Zerosei” come un autentico salto di qualità per tutto il sistema di istruzione italiano. Secondo Anief, si tratta di un documento chiaro e puntuale ma con alcuni nodi che, evidenziati nel corso dell’intervento, vanno affrontati nel proseguo dei lavori di definizione delle linee guida. Il sistema integrato “ZEROSEI”, nato per qualificare la rete di servizi già esistete, si propone di ampliare e arricchire di significato i servizi educativi e delle scuole dell’infanzia. Ciò richiede una forte capacità di governance a regia pubblica, con tutte le aperture del caso a un settore privato meglio conosciuto e integrato. Lo Stato, attraverso la sua competenza sovraordinata, deve riscoprire la sua vocazione di indirizzo, fornendo la cornice istituzionale e le relative risorse alle Regioni e agli Enti Locali che devono agire con maggiori sinergie; quelli più in difficoltà vanno sostenuti e accompagnati in questo ambizioso processo di realizzazione.Necessario l’anticipo dell’obbligo scolastico, a partire dai 3 anni, una delle richieste storiche dell’Anief che finalmente fa breccia tra i governanti del Paese: sono diversi anni che il giovane sindacato chiede infatti di anticipare la scuola almeno a 5 anni, con annualità ‘ponte’ da affidare a maestri della scuola dell’infanzia e primaria in contemporanea e poi allungare l’obbligo formativo sino alla maggiore età. In tal modo, si andrà a valorizzare finalmente l’esperienza educativa dei bambini più piccoli, collocandola in continuità con l’apprendimento del percorso di formazione successivo.“Noi siamo pienamente convinti – dichiara il presidente Anief Marcello Pacifico – che occorra implementare il tempo scuola e gli organici del personale, poiché le attività scolastiche sono l’antidoto principale per combattere la passività giovanile, prologo della dispersione (con il Centro-Sud ancora a pagare il conto più salato) e del fenomeno dei Neet, di cui l’Italia detiene il non invidiabile record europeo, con punte da far paura in diverse aree del Meridione, come pure confermato dal rapporto Svimez 2019 sull’economia e la società del Sud”.Sono tanti i fattori in gioco, al di là delle prospettive pedagogiche. Sappiamo bene che il comparto 0-3 ha una sua oggettiva debolezza e che il 3-6 potrebbe fare da traino all’intero settore. Pensiamo all’immaginario positivo dei “poli per l’infanzia”, luogo ove rendere praticabile un progetto di reale continuità “Zerosei”, di innovazione negli ambienti di apprendimento, di regia coerente del progetto educativo, di reale confronto tra educatori ed insegnanti, di forte coinvolgimento dei genitori (e degli amministratori), ma siamo ancora troppo indietro. Anche le sezioni primavera, dopo alcuni anni di stasi, hanno bisogno di riprendere il loro slancio sperimentale come luoghi dedicati alla continuità educativa, all’incontro di nuove professionalità, rispondendo a nuove domande dettate da una nuova e più esigente domanda educativa.Il testo delle Linee è assai corposo: si tratta di un disegno equilibrato, ove emerge una pedagogia dell’infanzia che mette al centro il bambino sempre meglio riconosciuto e rispettato. La commissione nazionale per il Sistema integrato di educazione e istruzione e il MI hanno predisposto uno strumento di raccolta di osservazioni e suggerimenti utili all’elaborazione del testo definitivo prima dell’adozione formale, tramite questionario strutturato che Anief compilerà, con l’obiettivo di inviare tutte le opportune osservazioni e suggerimenti ed al fine di dare il giusto contributo alla realizzazione di questo importante progetto educativo.

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Lotta alle frodi fiscali

Posted by fidest press agency su lunedì, 17 Maggio 2021

Bacoli – “Grazie per il lavoro quotidiano che portate avanti con passione, professionalità e coraggio, in particolare in questa fase di emergenza sanitaria ed economica. Sono attività in cui la collettività ripone importanti aspettative, per l’utilità che sono in grado di generare e che si manifestano concretamente nelle operazioni di polizia economico- finanziaria. Ne è una dimostrazione importante quella che, proprio oggi, vi ha portato, in sinergia con l’Agenzia delle Entrate, a scoprire una frode fiscale da oltre 27 milioni di euro, con sei arresti ed i conseguenti sequestri”. Lo ha detto, il Vice Ministro dell’Economia e delle Finanze, Laura Castelli, in occasione della visita istituzionale a Bacoli, durante la quale si è recata alla Guardia di Finanza di Baia. Il Vice Ministro, accolta dal Comandante Regionale della Guardia di Finanza della Campania, Gen. D. Virgilio Pomponi, dal Comandante Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli, Gen.B. Gabriele Failla, e da una rappresentanza di Ufficiali, Ispettori e Finanzieri, ha colto l’occasione per ricordare come “molte delle norme introdotte, per intervenire nel contrasto alle frode fiscali, sono anche il frutto dell’importante collaborazione istituzionale tra Governo e Guardia di Finanza, a cui io stessa ho avuto modo di lavorare”.

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“Quali conseguenze cliniche e economiche per il SSN? La situazione della Regione Lazio”

Posted by fidest press agency su lunedì, 17 Maggio 2021

7 milioni di persone in Italia sono colpite da malattie croniche, si stima però che solo la metà assuma i farmaci in modo corretto e fra gli anziani le percentuali superano il 70%. Le cause di mancata o scarsa aderenza ai trattamenti sono molteplici: complessità del trattamento, inconsapevolezza della malattia, follow-up inadeguato, timore di reazioni avverse, decadimento cognitivo e depressione. Tutti aspetti acuiti dall’avanzare dell’età e dalla concomitanza di altre patologie. Per fare il punto nel Lazio, Motore Sanità ha organizzato il Webinar ‘IL VALORE DELL’ADERENZA PER I SISTEMI SANITARI REGIONALI, DAL BISOGNO ALL’AZIONE’. Terzo di 5 appuntamenti, il road show, realizzato grazie al contributo incondizionato del Gruppo Servier in Italia, Sanofi, Iqvia e Intercept, coinvolgerà sul tema dell’aderenza alle cure i principali interlocutori a livello locale: clinici, istituzioni, cittadini e pazienti. Nel Lazio, il 2.4% è costituito da pazienti multi-cronici ad alta complessità, il 12.5% a medio-bassa complessità eil 19.5% ha una sola patologia cronica. Il restante 65.6% non ha patologie croniche ma si stima che il 18.2% abbia almeno due fattori di rischio legati a scorretti stili di vita. Il livello di aderenza terapeutica è molto differente a seconda della condizione clinica e tipologia di farmaco prescritto. “Le malattie croniche non trasmissibili sono ritenute in Italia responsabili del 90% dei decessi totali che si verificano ogni anno: in particolare, le malattie cardiovascolari (41%), i tumori (29%), le malattie respiratorie croniche (5%) e il diabete (4%). Nonostante esistano terapie farmacologiche efficaci per trattare tali condizioni, circa un paziente su due non assume i farmaci in maniera conforme alla prescrizione medica. Nel Lazio è stato sviluppato un modello di stratificazione del rischio della popolazione, MiStraL, che consente alle ASL e ai Distretti di conoscere la distribuzione della popolazione assistita per le diverse patologie croniche ed il grado di aderenza alle linee guida Evidence Based ed ai relativi trattamenti farmacologici. L’analisi è disponibile fino al livello del singolo MMG allo scopo di fornire uno strumento utile ad attivare programmi di audit e feedback finalizzati al miglioramento della qualità delle cure. È da sottolineare che una parte importante della variabilità nell’aderenza alla terapia è attribuibile alla struttura che ha dimesso il paziente, sottolineando l’importanza di porre attenzione al tema della continuità terapeutica ospedale-territorio”, ha spiegato Marina Davoli, Dipartimento di Epidemiologia del SSR Regione Lazio.“L’aderenza alla prescrizione nelle malattie cardiovascolari croniche è fondamentale per un’ottimale efficacia clinica della terapia. La semplificazione degli schemi terapeutici e l’impiego delle terapie di combinazione e le polypill possono essere di enorme aiuto soprattutto nei pazienti con diverse comorbidità che necessitano di assumere numerose compresse ogni giorno”, ha detto Massimo Volpe, Direttore UOC Cardiologia, Facoltà di Medicina e Chirurgia, Università La Sapienza di Roma In sintesi, dall’incontro è emersa la necessità di una call to action, una necessità cioè di azioni concrete per migliorare l’aderenza ai percorsi diagnostici e terapeutici dei pazienti. L’aderenza rappresenta infatti un fattore chiave di successo per la salute pubblica e per la governance del Sistema Sanitario Regionale, una garanzia di efficienza delle cure e della sostenibilità economica. Dai diversi rappresentanti delle istituzioni pubbliche, dai clinici e dalle associazioni di cittadini è arrivata la proposta di sviluppare strumenti di valutazione concreti dell’aderenza per monitorare e correggere i comportamenti che impattano sulla scarsa aderenza e l’implementazione delle tecnologie che facilitano i pazienti a seguire il percorso di cura. La proposta dell’inserimento di un indicatore sintetico di aderenza nel nuovo sistema di garanzia può rappresentare una opportunità di valore e di indirizzo per tutti gli attori chiave.

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Il Piano urbano di mobilità sostenibile al Next Generation Mobility

Posted by fidest press agency su lunedì, 17 Maggio 2021

Anche Città metropolitana di Torino partecipa al Next Generation Mobility, il salone online dedicato alla mobilità sostenibile da martedì 18 a giovedì 20 maggio. Sarà l’occasione per illustrare agli addetti ai lavori il nuovo Piano urbano di mobilità sostenibile (Pums), cui Città metropolitana di Torino sta lavorando. La tre giorni in cui istituzioni e aziende presentano al pubblico servizi e prodotti di mobilità sarà l’occasione per far conoscere il piano che organizza i movimenti nel territorio di persone e merci, garantendo che i bisogni delle generazioni attuali non vadano a compromettere la possibilità che le generazioni future riescano a soddisfare i propri.Alla base del Pums – che è uno strumento di pianificazione strategica previsto per legge dal decreto ministeriale del 4 agosto 2017, la cui redazione e approvazione compete alla Città metropolitana – ci sono le tre dimensioni della sostenibilità: ambientale, economica e sociale, e la prospettiva è quella di investimenti per ampliare l’offerta di trasporto pubblico in sicurezza e di mobilità in sharing, e per costruire una rete sempre più fitta di itinerari ciclopedonali.Focus principale del piano sono le persone, a cui garantire accessibilità e qualità della vita attraverso uno sviluppo equilibrato di tutte le modalità di trasporto rilevanti, con preferenza per i modi più puliti e sostenibili attraverso scelte condivise.Per il consigliere metropolitano con delega ai trasporti Dimitri De Vita, “la sostenibilità rischia di essere messa in discussione dagli effetti di un’emergenza sanitaria che sta fortemente condizionando anche le nostre modalità di trasporto, con il rischio di un passo indietro verso forme di mobilità motorizzata privata giustificata e giustificabile solo dal timore per la prossimità cui inducono i mezzi di trasporto pubblico. È una scelta regressiva, rispetto alla quale le nostre Amministrazioni, locali così come nazionali, stanno mettendo in campo politiche e iniziative di tutela”.Il Pums prevede anche una serie di azioni: aumentare i chilometri ciclopedonali e gli interventi collegati, come zone 30, marciapiedi, bicistazioni ai capolinea della metropolitana; migliorare il trasporto pubblico collettivo, puntando anche sull’interscambio gomma-ferro, sui bus di adduzione al Servizio ferroviario metropolitano e sul trasporto a chiamata; migliorare la sicurezza stradale riducendo gli impatti ambientali connessi al traffico; infine, favorire l’innovazione tecnologica verso le grandi sfide future della mobilità elettrica e a guida autonoma.

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Codici: i controlli dei Nas nelle Rsa dimostrano la gravità della situazione

Posted by fidest press agency su lunedì, 17 Maggio 2021

È un quadro allarmante e sconfortante quello che emerge dalle verifiche effettuate dai Carabinieri del Nas nelle Rsa, culminate nella sospensione o chiusura di 6 strutture. Nel rivolgere un plauso ai militari dell’arma per il lavoro svolto, l’associazione Codici sottolinea la gravità del bilancio dei controlli. “La campagna condotta dai Carabinieri del Nas d’intesa con il Ministero della Salute – dichiara Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici – ha prodotto numeri molto preoccupanti. Su 572 strutture sanitarie e socio-assistenziali controllate, 141 hanno presentato irregolarità. E non parliamo di dettagli, ma di inosservanza delle misure di contenimento alla diffusione del Covid19 riconducibili alla mancata attuazione di protocolli per la prevenzione antivirus, delle operazioni di sanificazione ed uso di dispositivi di protezione individuale da parte degli operatori. Purtroppo, una realtà più diffusa di quanto si possa immaginare – prosegue Giacomelli – e lo diciamo in base alla nostra esperienza, ovvero ai casi che stiamo seguendo su tutto il territorio nazionale, dove siamo impegnati a fornire assistenza legale ai parenti degli anziani ospiti di queste strutture. Abbiamo presentato esposti alle Procure competenti, abbiamo chiamato in causa le aziende sanitarie territoriali e lo stiamo continuando a fare perché le segnalazioni continuano ad arrivare, così come continuano a verificarsi contagi e decessi. I controlli dei Nas sono un’ulteriore spinta ad andare avanti, anche perché emergono nuove irregolarità, come la mancata vaccinazione degli operatori sanitari, con tutte le conseguenze facilmente immaginabili. A tutto questo si aggiungono casi di abbandono di anziani, sovraffollamento, mancanza di trattamenti riabilitativi e personale privo di abilitazione professionali. Ribadiamo il plauso ai Carabinieri del Nas per le verifiche condotte – conclude il Segretario Nazionale di Codici –, ma al tempo stesso rinnoviamo l’invito a tenere altissima la guardia e, rivolgendoci ai parenti degli anziani ospiti, a segnalare situazioni poco chiare per quanto riguarda le misure anticontagio e l’assistenza ai propri cari. Nonostante il passare dei mesi, la situazione delle Rsa sul fronte Covid19 continua ad essere estremamente delicata”. Sono tanti i casi di cui si sta occupando Codici, al fianco dei parenti per fare chiarezza, per ottenere giustizia.

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