Fidest – Agenzia giornalistica/press agency

Quotidiano di informazione – Anno 36 n° 131

Archive for 3 Maggio 2021

Arteam Cup 2020: VI edizione

Posted by fidest press agency su lunedì, 3 Maggio 2021

Forlì (FC) domenica 16 maggio, ore 12.00 Fondazione Dino Zoli, mostra dei finalisti a cura di Matteo Galbiati, Livia Savorelli e Nadia Stefanel. Giunto alla sesta edizione, il concorso promosso dall’Associazione Culturale Arteam di Albissola Marina (SV) volge al termine, dopo diversi mesi di sospensione, la proroga e la riapertura della mostra finale, accessibile fino al 15 maggio da martedì a giovedì con orario 9.00-12.30, venerdì, sabato e domenica ore 9.00-12.30 e 15.00-18.00. Per visitare la mostra e per partecipare alla premiazione è necessario prenotare il proprio ingresso con almeno due giorni di anticipo a +39 0543 755711. Una giuria professionale, composta da Marina Dacci (curatrice e membro del Comitato Scientifico della Fondazione Palazzo Magnani), Matteo Galbiati (critico d’arte e docente, Direttore web Espoarte e membro interno di Arteam), Lorenzo Madaro (curatore d’arte contemporanea e docente), Raffaele Quattrone (sociologo e curatore d’arte contemporanea), Leonardo Regano (storico dell’arte, critico e curatore indipendente), Livia Savorelli (Direttore Editoriale Espoarte) e Nadia Stefanel (direttrice della Fondazione Dino Zoli di Forlì, Cultural e Communication Manager per Dino Zoli Group), ha selezionato la rosa dei 60 finalisti ed individuerà i tre vincitori di categoria (Pittura, Scultura, Fotografia), tra i quali verrà decretato il vincitore assoluto di Arteam Cup 2020. L’esposizione è realizzata con il supporto di Belletti & Baroni Costruzioni di Rimini e di NM> Contemporary di Monaco; partner tecnico I Sabbioni di Forlì; media partner Espoarte. http://www.fondazionedinozoli.com)

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Mostra “Andrea Pazienza “Fino all’estremo”

Posted by fidest press agency su lunedì, 3 Maggio 2021

“Bologna giovedì 6 maggio, dalle ore 12 Palazzo Albergati. Fino all’estremo. Così si intitolava la prima stesura di quello che sarebbe poi diventato Gli ultimi giorni di Pompeo, il vertice artistico e narrativo di Andrea Pazienza. Classe 1956, fumettista, disegnatore, illustratore e pittore: Andrea Pazienza è stato – senza alcun dubbio – il massimo esponente di quello storytelling tutto italiano così libero, al servizio di un flusso di coscienza inarrestabile e senza precedenti che da quel momento ha caratterizzato il mondo della nona arte: il fumetto. In mostra oltre 100 opere provenienti dagli archivi delle persone a lui più vicine come il fratello, la sorella, la moglie e altri, tra tavole originali dei fumetti e opere pittoriche fatte con i materiali più diversi: dai pennarelli alle tempere, dalle matite ai colori acrilici e molto altro. Ad arricchire la mostra anche una selezione di bellissime e storiche immagini del grande fotografo e artista visuale Enrico Scuro.Partendo dalla sua produzione artistica che poggia sui tre pilastri Pentothal, Zanardi e Pompeo, la mostra è un viaggio nella vita dell’artista e tra le vie di una Bologna resa calda dai movimenti studenteschi del ’77. Un racconto di rivolte, amori, guerre politiche e turbamenti vissuti da una generazione di meravigliosi sognatori che hanno inciso sulla loro pelle una via crucis di libertà e rivoluzione. A raccontarci tutto questo sono la forza, la potenza e l’urlo espressivo coi quali Andrea Pazienza, nel giro di un solo decennio (muore infatti prematuramente a soli 32 nella sua casa di Montepulciano il 16 giugno 1988), lascia la sua firma indelebile nella narrativa illustrata non solo coi bianchi e neri dell’epopea di Fiabeschi, ma anche coi colori del Giallo Matematico e delle Notti di Carnevale di Zanna, Colas e Petrilli, i pennarelli sui fogli a quadretti coi quali Pompeo correva incontro al suo destino, ma anche tutte quelle meravigliose illustrazioni che – da Betta sullo squalo al Corteo di Bologna – hanno fatto di Andrea Pazienza uno dei più grandi maestri del colore di tutti i tempi. Con il Patrocinio del Comune di Bologna, prodotta e organizzata da Piuma in collaborazione con Arthemisia e a cura di ARF! – Festival di storie, segni & disegni, la mostra è realizzata con il contributo della Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale presieduta dal Prof. Avv. Emmanuele F. M. Emanuele, grazie alla quale tutti i bambini al di sotto dei 12 anni potranno usufruire dell’ingresso omaggio e tutti gli studenti delle scuole secondarie e delle università dell’ingresso ridotto. La mostra vede come Media Partner BilBOlbul Festival Internazionale di Fumetto e RIFF Rete Italiana Festival di Fumetto. L’evento è consigliato da Sky Arte. Il 23 maggio 1956, da Enrico Pazienza e Giuliana Di Cretico, nasce a San Benedetto del Tronto Andrea Pazienza, figura mitica del fumetto italiano e internazionale.

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Corso per diventare “Esperto dell’apprendimento linguistico”

Posted by fidest press agency su lunedì, 3 Maggio 2021

Sta per partire la terza edizione del corso professionalizzante Diventare un Esperto dell’Apprendimento Linguistico, organizzato dal Gruppo di Ricerca ELICom (Educazione Linguistica Inclusiva e Comunicazione) e coordinato da Michele Daloiso al Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali (DUSIC) dell’Università di Parma. Il bando con i dettagli per l’iscrizione è disponibile sul sito del Gruppo ELICom. La scadenza è fissata per il 26 luglio alle 12 ma il corso è a numero chiuso, quindi si va ad esaurimento posti. Una quota dei posti disponibili è riservata agli studenti dell’Università di Parma interessati a specializzarsi in quest’ambito. Il corso si pone la finalità di formare la figura dell’Esperto dell’Apprendimento Linguistico, ossia un insegnante, un educatore, o un tutor che possiede le competenze glottodidattiche per facilitare i processi di apprendimento o potenziamento linguistico-cognitivo degli alunni, soprattutto nelle situazioni in cui è presente uno svantaggio linguistico.Il percorso formativo, realizzato quasi interamente a distanza con attività in modalità sincrona e asincrona, si rivolge a insegnanti di lettere e lingue, tutor ed educatori professionali che intendono specializzarsi sull’educazione linguistica inclusiva, con un’attenzione particolare agli alunni con disturbi della comunicazione, del linguaggio e dell’apprendimento. Il corso dà accesso all’esame per conseguire la Certificazione di Esperto dell’Apprendimento Linguistico (CEdAL), che costituisce la prima certificazione glottodidattica in Italia rivolta a docenti ed educatori che intendono specializzarsi nell’educazione linguistica inclusiva. Il corso e la certificazione sono frutto di un più ampio progetto sviluppato da Michele Daloiso e Marco Mezzadri nell’ambito delle attività del Laboratorio di Glottodidattica del Dipartimento DUSIC.

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Il contributo delle Utility al rilancio delle piccole e medie imprese Italiane

Posted by fidest press agency su lunedì, 3 Maggio 2021

Mercoledì 5 maggio dalle ore 10.00 in live streaming La registrazione è disponibile a questo link: https://www.agici.it/eventi/M&A/2021-2.html Workshop Osservatorio Agici Finanza d’Impresa e Accenture, dal titolo “Il contributo delle Utility al rilancio delle piccole e medie imprese Italiane”. In cui saranno presentati i risultati del nuovo Working Paper dell’Osservatorio che approfondisce i modi e gli strumenti attraverso cui le Utility potranno contribuire al rilancio economico del Paese. Tra i partecipanti: Fabio Benasso (Presidente e Amministratore Delegato, Accenture Italia), Claudio Arcudi (Responsabile Energy&Utility, Accenture Italia), Marco Carta (Amministratore delegato AGICI), Stefano Venier (Amministratore Delegato, Hera), Massimiliano Bianco (Amministratore Delegato, Iren), per la premiazione: Francesco Starace (Amministratore Delegato Enel)

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Biotecnologie e la “sindrome del gambero”

Posted by fidest press agency su lunedì, 3 Maggio 2021

L’apertura della Commissione europea alle nuove tecniche di modificazione del genoma delle piante, il cosiddetto genome editing, potrebbe far rientrare dalla finestra le biotecnologie che erano state già messe alla porta dalla Corte di giustizia europea nel 2018 – dichiara Andrea Michele Tiso, presidente nazionale Confeuro. In tema di Ogm e agricoltura sostenibile, l’Europa sembra perennemente afflitta dalla sindrome del gambero: dopo un passo in avanti, si registrano spesso uno o più passi in direzione contraria che rischiano di vanificare i progressi raggiunti. Crediamo che la ricerca scientifica debba proseguire per trovare soluzioni che coniughino produttività e rispetto dell’ambiente, ma siamo ugualmente convinti che la fideistica attesa di nuove scoperte rischi di portarci fuori strada – prosegue Tiso. Abbiamo già le conoscenze necessarie per imprimere una svolta reale all’agricoltura europea, senza ricorrere a tecniche che modificano il patrimonio genetico con conseguenze sconosciute non solo sulle coltivazioni interessate, ma anche sull’equilibrio complessivo degli ecosistemi.L’obiettivo dichiarato delle nuove biotecnologie è promuovere la sostenibilità delle coltivazioni. Chiedersi se gli organismi prodotti con il genome editing siano equivalenti agli Ogm è rilevante più dal punto di vista giuridico che sostanziale. Anche se non introducono geni estranei, infatti, le tecnologie di ultima generazione intervengono ugualmente sul Dna delle piante sopprimendo in modo selettivo alcuni geni. Si tratta di una possibilità che deve essere approfondita attentamente prima di essere applicata su larga scala. Per la nostra confederazione la via maestra per ridurre l’utilizzo dei fitofarmaci resta un’altra: si chiama agroecologia e richiede una rivoluzione che è culturale prima ancora che scientifica.

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Premio speciale “InediTO RitrovaTO“ a Primo Levi

Posted by fidest press agency su lunedì, 3 Maggio 2021

Giovedì 6 maggio ore 18:00 in diretta streaming dalla pagina Facebook del Premio InediTO – Colline di Torino (organizzato dall’Associazione culturale Il Camaleonte di Chieri e giunto al prestigioso traguardo della ventesima edizione), l’attribuzione del premio speciale “InediTO RitrovaTO” a Primo Levi, in collaborazione con l’ITIS Pininfarina di Moncalieri e con il sostegno della Fondazione CRT e la Camera di Commercio di Torino. Il riconoscimento sarà assegnato al testo inedito intitolato Scrivo perché sono un chimico che Primo Levi avrebbe dovuto leggere a una conferenza negli Stati Uniti nel 1985 cui non partecipò, in cui spiegava le ragioni che l’hanno indotto, dopo il pensionamento avvenuto nel 1975 dal lavoro di chimico presso la Siva Vernici di Settimo Torinese (dove si sarebbe dovuta svolgere nel 2020 l’iniziativa), a dedicarsi a tempo pieno all’attività di scrittore, con l’apertura ai nuovi temi contemporanei legati all’astrofisica, nuove tecnologie, informatica, che auspicava per la letteratura. Levi è un autore sempre di più amato e apprezzato oltre che dalla critica anche dai lettori, non solo quale testimone di orrori come l’Olocausto ma come uno dei più grandi scrittori del Novecento. In particolare, il tema del rapporto tra storia, esperienza, testimonianza e scrittura trova nella sua produzione una sintesi perfetta da scoprire. Poiché il testo è stato solo pubblicato sulla rivista «Granta» nel 1986 e su «La Stampa» nel 2019 (non integralmente), il premio potrà essere attribuito in quanto il regolamento del concorso dedicato alle opere inedite prevede che possano essere state pubblicate su portali, siti e blog online, social network, giornali, riviste, antologie.L’evento, ideato dal concorso che ha premiato in tutti questi anni centinaia di autori affermati ed esordienti alla ricerca di nuovi talenti, provenienti da tutta Italia e dall’Estero, sostenendoli e accompagnandoli verso il mondo dell’editoria e dello spettacolo, si svolgerà in collegamento dall’ITIS Pininfarina di Moncalieri, uno dei migliori istituti tecnici industriali statali, attraverso un dibattito sulla relazione tra scienza e letteratura moderato da Valerio Vigliaturo (direttore del premio nonché docente presso l’istituto), cui parteciperanno i colleghi Paolo Grosso, Maurizio Piendibene, Davide Bolla, e Miriam Zizzo, docenti delle materie umanistiche e scientifiche.«Dobbiamo stimolare in loro il pensiero divergente […] Dobbiamo fare in modo che i nostri ingegneri e architetti abbiano capacità umanistiche e senso critico» ha dichiarato Guido Saracco, rettore del Politecnico di Torino, nel suo intervento indirizzato agli studenti in occasione dell’inaugurazione del nuovo anno accademico 2021. Partendo da queste sorprendenti dichiarazioni di apertura culturale e pedagogica, interverranno durante la diretta la dirigente l’ITIS Pininfarina, Lionella Favretto, l’assessore alla cultura, biblioteca e pari opportunità della Città di Moncalieri, Laura Pompeo (tra le città che sostengono il premio), l’ex assessore alla cultura della Regione, Giampiero Leo, membro del Consiglio d’Indirizzo della Fondazione CRT, e Guido Bolatto, segretario della Camera di Commercio di Torino. Al termine della discussione si terrà l’attribuzione del premio speciale in collegamento con il Teatro BellARTE di Torino della compagnia Tedacà (partner del premio attraverso la lettura scenica delle opere premiate ala concorso, che da anni inoltre realizza laboratori teatrali nell’istituto), attraverso la lettura sonorizzata del testo di Levi a cura dell’attore Andrea Fazzari, sonorizzata da Elio D’Alessandro, per la regia del direttore artistico Simone Schinocca. Sulla scia delle premiazioni del concorso che si svolgono attraverso un reading dedicato alle opere dei vincitori (cui hanno partecipato nelle passate edizioni, tra gli altri, Giorgio Conte, Franco Branciaroli, Eugenio Finardi, David Riondino, Francesco Baccini, Alessandro Haber, Laura Curino, Gipo Farassino, Arturo Brachetti, Rita Marcotulli, David Riondino, Red Ronnie e Lella Costa).

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Romanzo storico “Il diavolo sulla quarta corda”

Posted by fidest press agency su lunedì, 3 Maggio 2021

Alla vigilia dell’anniversario della morte di Nicolò Paganini (Genova 27 ottobre 1782 – Nizza 27 maggio 1840), arriva in libreria un avvincente romanzo storico che ripercorre la sua vita e le vicende del suo violino più celebre: Il diavolo sulla quarta corda. Nicolò Paganini e il suo Cannone. Scritto da Giovanna Strano per Massimo Soncini Editore, il volume è stato realizzato in collaborazione con la Società dei Concerti di Parma e Sinapsi Group. Già disponibile in libreria, verrà presentato ufficialmente al Paganini Guitar Festival, in programma a Parma dal 27 al 30 maggio 2021. Gli aggiornamenti sul calendario sono sul sito http://www.societaconcertiparma.com. La Società dei Concerti non si affaccia per la prima volta al mondo editoriale: nel 2013 realizzò un volume, firmato da Lucia Brighenti per l’editore Silva, che ripercorre i 120 anni di storia della prestigiosa istituzione, tra le prime fondate in Italia, che ha il merito di aver portato nella città ducale mostri sacri della musica come Horowitz, Rubinstein, Benedetti Michelangeli, Segovia e molti altri. Questa nuova avventura editoriale dedicata al geniale violinista non è casuale. Parma è la città in cui sono sepolte le spoglie del Maestro e la Società dei Concerti organizza il Paganini Guitar Festival, che illumina un versante poco noto della biografia di Paganini: la sua passione per la chitarra, di cui era virtuoso non meno che del violino. La kermesse coinvolge da 21 anni il gotha mondiale delle sei corde, lancia nuovi talenti tramite l’omonimo concorso internazionale e attira migliaia di appassionati.Il romanzo – Il diavolo sulla quarta corda. Nicolò Paganini e il suo Cannone immerge il lettore in una trama affascinante e misteriosa, in cui storia e leggenda si tengono per mano. Quando la ragione non riesce a dare spiegazioni sulle capacità straordinarie di alcuni grandi uomini, che hanno segnato con il loro talento il cammino dell’umanità, subentra il sospetto, la calunnia, la menzogna. È quello che è accaduto a un genio indiscusso della musica di tutti i tempi: Nicolò Paganini. Dotato di eccellentissime doti musicali, fin dalla nascita vive una vita intensa, contrassegnata dal successo, dall’acclamazione da parte di grandi personaggi del contesto storico del 1800, ma anche costellata da innumerevoli episodi di malattia che segnano una vita di sofferenza.Paganini non è bello, eppure il carisma che ne avvolge la persona è capace di mandare in estasi il pubblico durante le esecuzioni e attrae donne di svariati lignaggi, come le sorelle Elisa e Paolina Bonaparte, facendone uno dei personaggi più ambigui di tutti i tempi.Compagno indissolubile della sua vita straordinaria è quello che lui stesso chiama “il Cannone”, un violino Guarneri del Gesù, finito nelle sue mani grazie alla donazione da parte di un magnate francese.Paganini giocherà con l’ambiguo, con le illazioni che girano sul suo conto di godere del supporto di forze demoniache, facendo leva sulla curiosità della gente che accorrerà in massa ai concerti. Tali congetture lo perseguiteranno fino alla morte, e anche dopo, segnando le vicissitudini della sepoltura. Unico grande amore è il figlio Achille, che gli resterà accanto fino alla fine dei suoi giorni. La musica sovrasta ogni cosa, quale ragione profonda dell’esistenza.

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La sostenibilità e gli ESG stanno crescendo troppo velocemente?

Posted by fidest press agency su lunedì, 3 Maggio 2021

Analisi di Louis Larere e Sebastien Maillard di Zadig Asset Management (iM Global Partner) Mentre il mondo degli investimenti abbraccia l’investimento verde, Louis Larere, Portfolio Manager SRI e Sebastien Maillard, head della systematic asset allocation, entrambi di Zadig Asset Management (società di iM Global Partner), mettono in guardia dai pericoli di una crescita troppo veloce, troppo presto. Una volta erano oscuri acronimi usati da pochi esperti, ora ESG/SRI hanno trovato molti ammiratori tra gli analisti e millennial come noi, i fondi pensione, i fondi sovrani e gli investitori retail. Al tempo stesso, gli asset sostenibili under management sono cresciuti da una base piuttosto bassa fino a raggiungere il 44% dell’AuM globale, con afflussi senza segni di diminuzione, nonostante il Covid-19. Tutto ciò era atteso da tempo, date le imminenti sfide ambientali che dobbiamo affrontare. Anche l’allineamento dei consumatori, delle aziende, degli investitori e, non da ultimo, dei politici attorno al tema della sostenibilità è in grado di creare un contesto favorevole per individuare alcune delle migliori opportunità di investimento di questo periodo. Allora, come possiamo garantire che questa industria nascente, proprio in un momento critico del suo sviluppo, riesca fino a raggiungere il suo scopo principale? Ovvero: soddisfare le richieste della generazione attuale, senza però mettere in pericolo i bisogni fondamentali di quelle future. Per essere credibile e ottenere risultati positivi per tutti gli stakeholder, qualsiasi strategia sostenibile deve essere realistica e ancorata alla valutazione. Dobbiamo, innanzitutto, riconoscere che ci sono poche aziende sostenibili vere e proprie in Europa oggi. In base alla nostra analisi e utilizzando i dati raccolti da Vigeo Eiris, il numero di aziende con una capitalizzazione di mercato di 1 miliardo di euro o più che derivano dal 90% al 100% dei loro ricavi da beni e servizi sostenibili, rappresenta meno di 75 aziende o il 12% della capitalizzazione di mercato globale. Inoltre, il 70% di questi “prodotti di sostenibilità pura” sono nel settore della sanità, il che significa che l’opportunità è concentrata in una ventina di aziende ben conosciute e i cui titoli sono già presenti nei fondi, al di fuori del settore sanitario. Guardando al mercato più in generale, l’esposizione a beni e servizi sostenibili dell’indice MSCI Europe è aumentata leggermente, passando dal 20% a circa il 23% negli ultimi due anni, ma molte delle società non hanno ricavi sostenibili o hanno ricavi sostenibili tra il 10% e il 30% del totale dei ricavi. Nello stesso periodo di due anni, il fondo OYSTER Sustainable Europe gestito da Zadig, ha avuto un’esposizione alle aziende sostenibili sempre superiore al 40%, concentrandosi non solo sui leader sostenibili di oggi, ma anche sulle imprese che stanno spingendo i loro modelli di business verso attività più sostenibili. Se le aziende del nostro portafoglio realizzeranno i loro piani aziendali, stimiamo che l’esposizione a beni e servizi sostenibili aumenterà al 60% tra 5 anni. Si tratta di un approccio misurato, ma più realistico per portare avanti l’agenda della sostenibilità in modo sano. Ancora più importante, affinché gli investimenti sostenibili abbiano successo domani, devono essere ancorati alle valutazioni di oggi. I titoli “da copertina” sono popolari perché sono facili da capire e la sostenibilità aggiunge una dimensione di emozione umana a qualsiasi storia azionaria. Ma se lasciate incontrollate e slegate dai numeri, queste narrazioni possono trasformarsi in favole che portano a valutazioni irreali e alimentano la proverbiale “bolla verde”. In effetti, non bisogna andare troppo lontano per trovare segni di surriscaldamento. I leader della sostenibilità in Europa hanno rivalutato la situazione con un fattore di grandezza 2 volte superiore rispetto agli ultimi 3 anni. Inoltre, questi leader tendono ad avere un’inclinazione verso i titoli “growth”. Ciò significa che ci sono rischi associati a un aumento dei tassi di interesse o a un periodo prolungato di rotazione del mercato verso i titoli “value”. Tuttavia, dobbiamo stare attenti a non confondere l’investimento growth con l’investimento sostenibile. Per esempio, OYSTER Sustainable Europe mostra una valutazione vicina alla media del mercato, pur avendo un’esposizione sostenibile doppia rispetto al mercato. Allo stesso tempo, si tratta di un portafoglio diversificato di titoli leader e imprese sostenibili a prezzi ragionevoli, con una gestione bilanciata tra gli stili Cyclicals, Value e Growth. I benefici di una tale strategia sono particolarmente evidenti in periodi come il 2020, quando la prima metà dell’anno è stata dominata da un’avversione al rischio senza precedenti, mentre la seconda da un appetito di rischio insaziabile. In una certa misura questo dimostra che anche in ambienti di mercato estremi, e se fatto bene, l’investimento sostenibile può abbassare il rischio e fornire una performance decorrelata superiore alla media dei peer.

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Atrofia muscolare spinale

Posted by fidest press agency su lunedì, 3 Maggio 2021

Considerata la principale causa genetica di morte infantile, l’atrofia muscolare spinale (SMA) è una rara malattia genetica neuromuscolare causata dalla mancanza di un gene SMN1 funzionante, con una conseguente perdita rapida e irreversibile di motoneuroni, che compromette le funzionalità muscolari incluse respirazione, deglutizione e il movimento di base. In Italia è stimata un’incidenza di 1 caso su 10.000 nati vivi, pertanto si stima che ogni anno nascano circa 40/50 bambini con la SMA, mentre in Europa ogni anno ne nascono circa 550-600. Se non trattata, la SMA di Tipo 1 determina la morte o la necessità di ventilazione permanente entro i due anni di età in oltre il 90% dei casi. Oltre il 30% dei pazienti con SMA di Tipo 2, inoltre, muore entro i 25 anni. Secondo gli esperti, dunque, è indispensabile diagnosticare la SMA e iniziare il trattamento il più presto possibile per arrestare la perdita irreversibile di motoneuroni e la progressione della malattia. Questo è particolarmente critico nella SMA di Tipo 1, nel corso della quale la degenerazione dei motoneuroni inizia prima della nascita e si intensifica rapidamente. Se n’è discusso oggi nel corso di un evento online dal titolo ‘Atrofia muscolare spinale: l’innovazione della terapia genica e le sfide dello screening neonatale’, promosso dall’Associazione Famiglie SMA. Se fino a qualche anno fa il trattamento della SMA era esclusivamente sintomatico, basato su approcci multidisciplinari e finalizzato a migliorare la qualità di vita dei pazienti, oggi ancor di più con l’arrivo della prima terapia genica, che interviene sulla causa genetica della patologia, diventa fondamentale che l’innovazione terapeutica sia accompagnata da una diagnosi e un trattamento precoce: è dunque necessario riconoscere tempestivamente la SMA, poiché la degenerazione dei motoneuroni inizia prima della nascita, si intensifica rapidamente e si tratta di un processo che non può essere invertito. “L’atrofia muscolare è una malattia di tipo degenerativo che nei casi più gravi impedisce al bambino di reggere autonomamente la testa, di deglutire o di compiere i normali progressi fisici e motori e può interferire anche con le funzioni respiratorie- ha spiegato Eugenio Mercuri, direttore della UOC di Neuropsichiatria Infantile al Policlinico universitario Agostino Gemelli IRCCS do Roma- La terapia genica per la SMA rappresenta una grandissima innovazione, ma è necessario che venga accompagnata da diffusi programmi di screening neonatale, in modo che la patologia possa essere diagnosticata precocemente e che il trattamento possa essere avviato il più presto possibile. È infatti fondamentale intervenire con tempestività anticipando la perdita dei motoneuroni nei pazienti, poiché si tratta di un processo irreversibile”. Nuovi dati clinici presentati nel corso della conferenza clinica e scientifica virtuale 2021 della Muscular Dystrophy Association (MDA Virtual Clinical and Scientific Conference), intanto, hanno evidenziato proprio l’importanza di identificare e trattare la SMA il prima possibile.

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Premiato progetto a supporto dei pazienti con Artrite Reumatoide

Posted by fidest press agency su lunedì, 3 Maggio 2021

Educlear: Educazione e Coaching per il miglioramento dello stile di vita nei pazienti con Artite Reumatoide. È questo il titolo del progetto, tutto italiano, coordinato dal professor Lorenzo Dagna, primario di Immunologia, Reumatologia, Allergologia e Malattie rare dell’IRCCS Ospedale San Raffaele, che si è aggiudicato uno dei Competitive Grant messi a disposizione da Pfizer, a livello europeo, per sostenere nuove proposte di accesso alle cure nel mondo Covid e post-Covid.«Ogni anno vediamo più di mille pazienti con artrite reumatoide che hanno bisogno di terapia farmacologica ma anche di un supporto per migliorare il proprio stile di vita in termini di alimentazione, attività fisica e astinenza da fumo e alcol. Obiettivo del nostro progetto è rendere la persona con artrite reumatoide un paziente consapevole e responsabile in grado di migliorare il proprio stato di salute seguendo uno stile di vita corretto. Per fare questo intendiamo formare i nostri medici reumatologi a diventare dei veri e propri coach: attraverso la telemedicina non solo controlleranno l’andamento delle terapie, ma affiancheranno i pazienti in un percorso di miglioramento del proprio stile di vita», spiega Lorenzo Dagna.Il Grant, che vede premiati, accanto a quello italiano, altri tre progetti made in UK, ha visto l’invio di 14 proposte indipendenti inviate da cinque Paesi, focalizzate sulla formazione degli operatori sanitari, sullo sviluppo, l’implementazione e l’ottimizzazione di strumenti, progettati per facilitare l’interazione digitale tra pazienti e operatori sanitari, e sull’assistenza domiciliare in telemedicina.Il riconoscimento “Improving Disparities in Rheumatoid Arthritis Health Care in Post COVID-19 Era in memory of Cinzia Curiale” è stato realizzato da Pfizer in memoria di Cinzia Curiale, medico, a lungo dipendente dell’azienda, impegnata in molte cause a difesa dei pazienti. «Abbiamo voluto dedicare il programma ad una collega venuta a mancare recentemente: Cinzia Curiale, che ha speso tutta la sua vita professionale in Pfizer per migliorare la qualità di vita dei pazienti reumatologici in Italia e nel mondo. Abbiamo voluto- dare continuità alla sua passione e dedizione per i pazienti», spiega Gabriella Bedarida Varallo, MD PhD, Vice President Pfizer Medical Affairs.«Vogliamo ringraziare – prosegue Bedarida – i clinici per quanto stanno facendo per migliorare l’assistenza ai pazienti. Pfizer è veramente orgogliosa di vedere in azione i nostri valori di equità e centralità del paziente attraverso questo programma a supporto di quei pazienti che non sempre riescono a ricevere tutte le cure di cui necessitano, soprattutto durante una pandemia».

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Pil: Istat, nel primo trimestre, -1,4% su anno

Posted by fidest press agency su lunedì, 3 Maggio 2021

Secondo l’Istat, nel primo trimestre del 2021 il Pil è diminuito dello 0,4% rispetto al trimestre precedente e dell’1,4% in termini tendenziali.”Peggio del previsto! Secondo il Governo, come dichiarato dal ministro dell’Economia Daniele Franco dieci giorni fa in audizione alle Commissioni riunite Bilancio di Camera e Senato, il calo avrebbe dovuto essere dell’1,2% e non dell’1,4%” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori. “In ogni caso, quello che conta davvero è il futuro, ossia la capacità che avremo di accelerare con la crescita dal termine del lockdown alla fine dell’anno. E’ questa la vera chiave di volta per uscire dalla crisi” conclude Dona.

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Covid-19, chi è vaccinato può sviluppare la malattia a causa delle varianti

Posted by fidest press agency su lunedì, 3 Maggio 2021

Due nuovi casi di Covid-19 hanno permesso ai ricercatori di un’università statunitense di capire che anche le persone vaccinate possono essere soggette a sviluppare la malattia, soprattutto a causa delle varianti del virus. «I casi di malattia da nuovo coronavirus che si presentano in persone completamente vaccinate o che sono guarite potrebbero essere dovuti alla rapida evoluzione del virus, e i test in corso su individui immunizzati saranno importanti per aiutare a mitigare future epidemie» afferma Robert Darnell, della Rockfeller University, in uno studio pubblicato sul New England Journal of Medicine, di cui è autore senior.I ricercatori hanno effettuato un monitoraggio all’interno della comunità dell’università in cui due individui completamente vaccinati sono risultati positivi al coronavirus. Entrambi avevano ricevuto due dosi del vaccino Moderna o Pfizer, e la seconda dose era stata somministrata più di due settimane prima del test positivo. Una persona era inizialmente asintomatica e poi ha sviluppato i tipici sintomi di Covid-19, mentre l’altra ha mostrato sintomi prima del test. Entrambi gli individui sono guariti a casa, e questo fatto supporta le prove che suggeriscono che la vaccinazione sia efficace nel prevenire malattie gravi. Il sequenziamento del genoma ha rivelato mutazioni multiple in entrambi i campioni virali, tra cui la variante E484K, identificata per la prima volta in Sud Africa e Brasile, in uno dei due pazienti, e la variante S477N, che si è diffusa a New York da novembre, nell’altro. «Questi pazienti sono stati vaccinati, hanno avuto ottime risposte immunitarie e tuttavia hanno avuto un’infezione clinica» spiega Darnell, che ha guidato la ricerca con la collaborazione di immunologi e genetisti. I ricercatori sono stati in grado di rilevare dai test di routine in corso alla Rockefeller University una quantità di virus nei campioni di saliva sufficiente per sequenziare l’Rna virale utilizzando un nuovo metodo di test del coronavirus sviluppato nei loro laboratori. Da gennaio, l’università ha richiesto a tutti i dipendenti che lavorano in presenza di essere testati settimanalmente utilizzando questo test Pcr basato sulla saliva. Quello che hanno potuto osservare suggerisce che esiste una piccola probabilità che gli individui vaccinati possano comunque continuare a diffondere il virus.«L’idea che potremmo non avere più necessità di test nel mondo post-vaccino probabilmente non è accettabile in questo momento. Per quanto ne sappiamo attualmente, anche le persone completamente vaccinate che sviluppano sintomi respiratori dovrebbero prendere in considerazione di sottoporsi al test per Covid-19, e dovrebbero fare lo stesso in caso di esposizione a individui con infezione nota» prosegue Darnell. Gli esperti sottolineano che, data la portata della pandemia, c’è un’enorme quantità di virus nel mondo in questo momento, il che significa un’enorme opportunità per lo sviluppo e la diffusione delle mutazioni. «Questa sarà una sfida per chi dovrà sviluppare vaccini nei prossimi mesi e anni» concludono gli autori. (doctor33)

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Con farmacie operative aumenta la capacità vaccinale

Posted by fidest press agency su lunedì, 3 Maggio 2021

Come si ricorderà, in Liguria l’Accordo che ha fatto delle farmacie della Regione – le prime in Italia – un punto di vaccinazione sul territorio (PVT) è stato concluso il 17 febbraio, come risultato di trattative condotte a partire dal mese di dicembre e sulla base della cornice normativa della Legge Bilancio 2021. Il modello è quello che vede la supervisione della seduta vaccinale da parte del medico, che effettua l’anamnesi e l’inoculazione. «Le farmacie sono molto soddisfatte – spiegano a Farmacista33 le rappresentanti di Federfarma Liguria, – soprattutto per il contributo in termini di salute pubblica e la valorizzazione degli aspetti professionali. Anche se il farmacista, al momento, non somministra direttamente il vaccino, ha in capo la preparazione delle dosi e la gestione della seduta. Cittadini e Regione stanno esprimendo grande apprezzamento e, d’altra parte, la capacità vaccinale della farmacia è notevole, si stima pari a oltre il 10% del totale. A partire dal 10 maggio, si prevede poi di arrivare a circa 6.000 somministrazioni la settimana». Per quanto riguarda la tipologia di vaccino, «per ora stiamo vaccinando con AstraZeneca persone tra i 70 e 80 anni e, a breve, partiremo con la fascia 60-70. Prevedibilmente, verso fine maggio, se si sarà raggiunta, a livello regionale, la copertura dell’80% di queste fasce, passeremo agli under 60. La Regione ci ha già chiesto la disponibilità a utilizzare Pfizer, indicativamente da fine maggio-inizio giugno, e stiamo elaborando, con il coinvolgimento della distribuzione intermedia, un modello di gestione che ne permetta l’utilizzo nell’arco di cinque giorni dall’uscita delle dosi dalla Asl».In merito all’organizzazione e agli aspetti strutturali, «le modalità in cui le farmacie si sono organizzate sono molto variegate, anche in funzione delle caratteristiche del presidio e del territorio di riferimento. C’è chi ha utilizzato spazi propri, chi si è appoggiato a locali esterni e, in qualche caso, i comuni, l’Avis, o altri Enti hanno messo a disposizione dei locali. Ci sono stati poi situazioni in cui le farmacie si sono consorziate, come previsto dall’Accordo, per prendere in affitto una struttura esterna. Mentre tendoni o soluzioni di questo tipo per lo più non sono state usate».E proprio sulla presenza del medico c’è una riflessione: «Questo è un punto per noi di particolare importanza» spiega Borachia. «Nelle interlocuzioni che abbiamo con la Regione abbiamo affrontato anche le novità del decreto Sostegni e del Protocollo nazionale sul farmacista vaccinatore. Si tratta di aspetti che verranno integrati all’interno dell’Accordo in essere e che metteranno i farmacisti che hanno completato l’iter di formazione e abilitazione nelle condizioni di poter somministrare direttamente il vaccino. Il modello che abbiamo messo in piedi resterà e, in particolare, verrà mantenuta la supervisione del medico sulla seduta vaccinale, soprattutto, in relazione alla fase dell’anamnesi, che considero atto medico, della scelta del vaccino da somministrare e della eligibilità del paziente. Un elemento di garanzia per farmacie e farmacisti visto che, come già sottolineato, non sono pochi i pazienti che, dal questionario, non sono stati ritenuti idonei dai medici». By Francesca Giani fonte Farmacista33

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Vaccini in farmacia

Posted by fidest press agency su lunedì, 3 Maggio 2021

Dalla settimana prossima, ai 52 punti di vaccinazione territoriale organizzati dalle farmacie liguri, se ne aggiungeranno altri 53, portando il contributo verso la campagna regionale a 6.000 vaccinazioni anti-Covid a settimana. Al momento, si tratta dell’unica esperienza di vaccinazione in farmacia sul territorio, partita un mese fa, e, intanto, si sta lavorando per recepire la possibilità di far somministrare i vaccini ai farmacisti, mantenendo la responsabilità dell’anamnesi in capo al medico. Ma in che modo si sono organizzate le farmacie? Quali criticità sono state segnalate dalle prime esperienze e quali le eventuali soluzioni messe in atto? Ne abbiamo parlato con Elisabetta Borachia, presidente di Federfarma Liguria, e Francesca Massa, direzione Federfarma Liguria, che hanno fatto un bilancio dell’esperienza.

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Fibromialgia: questa misconosciuta

Posted by fidest press agency su lunedì, 3 Maggio 2021

Forti dolori diffusi in tutto il corpo, in particolare schiena e cervicale, facile affaticamento anche nel compiere semplici azioni, insonnia, difficoltà a concentrarsi e disturbi d’ansia. Sono solo alcuni dei principali sintomi che accomunano chi soffre di fibromialgia, patologia che colpisce circa due milioni di italiani ma soprattutto le donne in età lavorativa con un’età media di circa 40 anni. Anche quest’anno, il 12 maggio ricorre la Giornata Mondiale della fibromialgia e – per testare il grado di consapevolezza su una patologia ancora troppo poco conosciuta, comprendere meglio i bisogni dei pazienti e implementare adeguati percorsi di cura – è stata effettuata una indagine dall’Istituto Piepoli con il contributo non condizionante di Alfasigma.Un terzo degli italiani dichiara di conoscere la fibromialgia ma in realtà la sua fama non è accompagnata da informazione: solo un italiano su 10 ne dà una descrizione appropriata. È prevalentemente conosciuta come malattia che “dà forti dolori” o “che colpisce” i muscoli. Tra coloro che la conoscono di più, c’è però una forte differenza di genere: sono in particolare le donne dai 34 ai 45 anni e con titolo di studio alto che, con una prevalenza del 37 per cento rispetto al 25 per cento degli uomini, conoscono la malattia. Infatti, solo un uomo su quattro sa cosa sia la fibromialgia e il livello di conoscenza crolla tra gli over 54 e i meno scolarizzati. Serve quindi una grande campagna di informazione e legittimazione pubblica della malattia. Le fonti di informazione da cui è si è venuti a conoscenza sono prevalentemente la televisione (42 per cento), il passaparola (26 per cento) giornali quotidiani e internet (16 per cento). Eppure il medico, di base o specialista, rimane la fonte ritenuta più affidabile per raccogliere notizia sulla fibromialgia (39 per cento). Segue la televisione con il 27 per cento e internet con il 20. La fibromialgia non è ancora riconosciuta come malattia cronica, se ne discute a livello nazionale e internazionale. “Innanzitutto, si tratta di una sindrome – dichiara Piercarlo Sarzi Puttini, Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Reumatologia ASST Fatebenefratelli Sacco di Milano e Presidente dell’AISF-Odv – in quanto caratterizzata da un insieme di sintomi. La peculiarità è la presenza di un dolore muscolo scheletrico diffuso da almeno tre mesi. Dal 2010 in avanti rilevano altri 3 segni cardinali: alterazione del sonno, stanchezza sia mentale che fisica e disturbo neuro-cognitivo. A questi sintomi cardinali, si associano anche aspetti di tipo psico-affettivo come ansia e depressione. Per la diagnosi utilizziamo due criteri: da una parte individuiamo le aree in cui il paziente percepisce il dolore. Le aree complessivamente sono 19 e il paziente con una crocetta segna se è presente o assente. Il secondo è un punteggio di sensibilità di sintomi. La somma di questi e quelli precedenti va da 0 a 31 e indica l’eventuale diagnosi e la severità di malattia. La diagnosi è difficile perché manca un criterio biochimico: bisogna ascoltare il paziente, raccogliere la sua storia clinica in relazione ai sintomi e valutare clinicamente”. Solo in 1 caso su 2 la malattia riceve infatti una diagnosi e nella maggior parte dei casi a effettuarla è il reumatologo, seguito dal medico di base e altri specialisti. Il 10 per cento degli intervistati conosce persone che soffrono di fibromialgia e il 2 per cento ha in famiglia una persona malata. Tra chi conosce la malattia vi è la consapevolezza che la fibromialgia è un problema reale che causa grandi sofferenze. Alle domande su quali disturbi si manifestino maggiormente, la maggioranza degli intervistati riferisce il dolore diffuso in tutto il corpo e la rigidità muscolare come sintomi prevalenti della patologia. Il reumatologo è riconosciuto come la specialista d’elezione per la diagnosi e la cura della malattia: nella quasi totalità dei casi, infatti, il malato avverte dolore diffuso in tutto il corpo. Seguono rigidità muscolare, stanchezza e stati d’ansia.L’indagine rivela che, tra chi è informato sulla malattia, solo il 6% ha una conoscenza delle associazioni di pazienti fibromialgici e per giunta generica (non si ricorda il nome di nessuna associazione). Secondo gli intervistati, infine, la mission di una associazione di pazienti fibromialgici dovrebbe essere quella di offrire supporto e sostegno alle persone malate. Alle associazioni viene richiesto di favorire la ricerca e il miglioramento delle cure.www.alfasigma.com

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“La consegna intergenerazionale” di Sandro Calvan

Posted by fidest press agency su lunedì, 3 Maggio 2021

La lettura del cambiamento epocale che stiamo vivendo è guidata dall’attenzione all’incontro e dialogo tra generazioni: “La speranza che si possa tornare a un tempo di un umanesimo generativo si misura con lo ”stato di salute” dell’anello più debole: la capacità di consegna intergenerazionale dei beni comuni globali. Da qui passa l’umanità del XXII secolo”. “Le istituzioni e le agenzie educative moderne – dalla scuola elementare fino all’università – sono state progettate per “addestrare” i bambini, i ragazzi, i giovani a vedere e sperimentare il mondo diviso in parti, scollegandole così dall’insieme unificato di natura, comunità e universo al quale in realtà tutti noi apparteniamo. Scienze, arte, storia, letteratura, matematica, musica, ingegneria, filosofia, politica e diritto sono presentati come temi e saperi completamente separati gli uni dagli altri. Così cresciamo da adolescenti ad adulti senza diventare capaci di capire bene in un batter d’occhio che questi modi di osservare il mondo sono in realtà da vedere come profondamente collegati in modo interdipendente e inseparabile. […] È una limitazione della nostra visione che ci impedisce di collegare i fatti attorno a noi, o almeno la conoscenza che abbiamo dei fatti, con la nostra vita reale e soprattutto con la nostra intelligenza emozionale. […] Inoltre, nella civiltà occidentale troppe persone sono state addestrate a disconnettersi dalla saggezza del corpo, dal nostro spirito personale e collettivo, che in alcune parti dell’Occidente addirittura è sparito, o non sappiamo più come sentirlo”. È lo stesso approccio che permette di rispondere al dubbio sul perché debba capitare – nella gestione delle pratiche sociali così come nella vita quotidiana – che le soluzioni esistano ma non si riesca a metterle in pratica. Esiste un conflitto nascosto nel nostro cervello. Suggestiva l’immagine che Calvani ricava dal libro The Happiness Hypothesis” di Jonathan David Haid: “ «il nostro cervello non è di una sola mente: è fatto dall’elefante e dal cavaliere […] Il cavaliere che guida un grosso elefante è il controllore cosciente: sembra tenere le redini e pensa a lungo termine. Ma spesso pensa o sa troppo; soffre una paralisi dell’analisi». Dall’altro lato «l’elefante è il lato emotivo del nostro cervello: è molto più potente. Spesso decide quale strada percorrere. Offre una gratificazione immediata, a volte a beneficio non solo proprio, ma di molti». Tenendo le redini di qualunque cambio elefantesco nel mondo di oggi, dovremmo percepire e considerare che non c’è una sola mente in quel cambiamento imponente: è fatto allo stesso tempo dall’elefante e dal cavaliere. Per cambiare il comportamento delle comunità in modo efficace e durevole, si devono coinvolgere sia il cavaliere che l’elefante. Tre passaggi principali sono: guidare il cavaliere, motivare l’elefante, mappare il percorso”.E più avanti: “La mente razionale vuole un corpo atletico da mostrare in spiaggia; la mente emotiva vuole mangiarsi un dolce. La mente razionale vuole cambiare qualcosa al lavoro; la mente emotiva ama il conforto della routine esistente. Questa tensione può condannare e distruggere uno sforzo di cambiamento ma, se viene superata, il cambiamento può arrivare rapidamente”.Coerentemente con le idee di intreccio, relazione e interconnessione, Calvani si ispira alla biologia per costruire lo schema di studio di sfide e soluzioni, sostituendo alle quattro unità di base che strutturano il DNA umano altrettante tematiche contrassegnate dalle stesse lettere: G, A, T e C, qui intese come “Generatività”, “Adattamento”, “Thrivability”, “Cura della pace”. Ad ognuna di esse è dedicato un capitolo del libro, un agile volume in formato tascabile.Quella sera di giugno, poche ore prima della lezione alla Summer School, Calvani percorreva in macchina la strada con Luca Alici, che nella Prefazione racconta così: “Accoglierlo […] è stato di fatto come aprire di colpo una finestra sul mondo e venire spettinato dai suoi racconti, che erano come un vento mai sentito prima, fatto da tante correnti: l’ampiezza del pianeta, la prorompenza dei cambiamenti, la densità dei vissuti, i profumi di tutte le gemmazioni di ogni latitudine e longitudine, che Sandro conosce e ama condividere”.

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Il MOIGE lancia un nuovo progetto per una DAD più consapevole e condivisa

Posted by fidest press agency su lunedì, 3 Maggio 2021

Si chiama “Scuola e famiglia: alleate per il futuro dei più giovani” il nuovo progetto gratuito voluto dal MOIGE – Movimento Italiano Genitori con l’IC Via Cassia 1694 di Roma e il contributo del Miur, che coinvolge 15 scuole secondarie di primo grado di tutta Italia, per rafforzare la collaborazione scuole/famiglie con azioni volte a rilanciare il ruolo centrale della scuola. Obiettivo sensibilizzare sull’importanza della partecipazione attiva alla vita scolastica attraverso formazione online, eventi-dibattito/webinar con esperti MOIGE e materiale informativo per famiglie. Con la pandemia le Istituzioni Scolastiche sono state costrette a cambiare la metodologia di insegnamento attraverso la Didattica a Distanza, di fronte questo scenario, la collaborazione scuola/famiglia risulta fondamentale per il proseguimento delle attività scolastiche.Il progetto prevede il coinvolgimento diretto degli Istituti Scolastici che hanno aderito all’iniziativa, tramite azioni finalizzate ad aumentare la partecipazione degli studenti e dei genitori alla vita scolastica, anche attraverso l’applicazione del patto di corresponsabilità scuola-famiglia. Prevista, inoltre, la formazione su piattaforma online per i docenti referenti, per divulgare consigli utili al rilancio del ruolo della scuola come comunità educante di dialogo e formazione, nonché consigli pratici per aumentare la partecipazione dei genitori alla vita scolastica. La formazione gratuita avverrà anche su piattaforma MIUR SOFIA con la possibilità per i docenti di avere il riconoscimento di CFU.In 5 plessi, tra le scuole partecipanti, saranno organizzati dei webinar per le famiglie con un esperto del MOIGE, a cui saranno chiamati a partecipare i docenti e gli studenti con i propri genitori. Nel corso di questi eventi-dibattito sarà distribuito materiale informativo con consigli pratici sulla didattica a distanza e suggerimenti per incentivare il dialogo sulla scuola tra genitori e figli e l’aiuto da parte dei genitori nei compiti a casa.Oltre 100.000 genitori presenti nella Community del MOIGE saranno coinvolti anche nella realizzazione del materiale informativo, che sarà inoltrato con una DEM a tutti i genitori aderenti al MOIGE e ai volontari che veicoleranno le informazioni ai propri contatti. Sul sito istituzionale del MOIGE è possibile trovare le informazioni sul progetto, tramite una sezione dedicata, per essere sempre aggiornati ed avere notizie delle attività sul mondo scolastico.

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Scuola: A settembre record di supplenze: 240mila

Posted by fidest press agency su lunedì, 3 Maggio 2021

La procedura concorsuale straordinaria della scuola secondaria si sta rivelando come il sindacato aveva sempre detto: una selezione che non risolverà il problema della supplentite, con almeno 240 mila supplenze da conferire perché alle 215mila di quest’anno, di cui la metà su sostegno, si aggiungeranno circa 30mila pensionamenti e si prevede un turn over incompleto. Perché se rimarranno ferme le regole sul reclutamento, il sistema messo in piedi dal ministero dell’Istruzione replicherà quello che è accaduto in passato: dei posti banditi, ma neanche la metà di essi verranno assegnati.A commentare quanto sta accadendo, soffermandosi sull’unico concorso ad oggi in corso per assumere nuovi docenti nella scuola pubblica, è stato il presidente nazionale Anief Marcello Pacifico: “quanto sta accadendo è davvero grave – dice il sindacalista autonomo a Italia Stampa – , perché il concorso straordinario era già partito con soli 28mila posti a bando, a fronte di oltre 100mila posti vacanti e disponibili” e più del doppio se si considera l’organico di fatto. “Questo vuol dire che il prossimo anno avremo il record di supplenze dell’ultimo quinquennio: è una cosa assurda, perché vuole dire che la politica non ha dato le risposte adeguate e che il concorso in atto non doveva essere organizzato in questo modo”.

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Scuole: Niente prove Invalsi nelle seconde classi delle superiori

Posted by fidest press agency su lunedì, 3 Maggio 2021

Il ministero dell’Istruzione ha pubblicato un’ordinanza che sospende le prove Invalsi per le classi seconde di scuola secondaria di secondo grado: la decisione è giunta da poche ore, dopo che anche il Consiglio superiore della pubblica istruzione aveva dato il suo assenso, facendo anche intendere che si sarebbero potute sospendere per tutte le classi coinvolte. “Limitatamente all’anno scolastico 2020/2021, in considerazione della perdurante, grave emergenza epidemiologica che interessa l’intero Paese, si sospende lo svolgimento delle prove standardizzate per le classi seconde della scuola secondaria di secondo grado (grado 10)”, si legge nell’ordinanza n. 132 firmata dal ministro Patrizio Bianchi. Le prove Invalsi proseguono invece per i maturandi, per le terze classi delle secondarie di primo grado e dal 6 maggio anche per le classi seconde e quinte dalla scuola primaria. Alcuni giorni fa, il 26 aprile, sono state anche aggiornate le date del grado 13, dei maturandi: la finestra di somministrazione per le classi non campione è stata estesa al 21 maggio; le classi campione hanno ulteriori date dal 26 al 30 aprile. Infine, il ministero dell’Istruzione ha confermato che le date e l’organizzazione delle Prove Invalsi di quest’anno potranno subire ulteriori variazioni a seguito dell’evolversi della situazione sanitaria.Anief reputa un errore avere mantenuto i test standardizzati in una fase così complicato per la scuola e la società tutta. Erano e rimangono diversi i motivi per i quali questo genere di verifiche andavano annullate in modo integrale. Bisognava concentrarsi sulle priorità, quali sono gli apprendimenti, anche quelli da recuperare. Invece, si è preferito andare a valutare delle competenze che, a seguito della pandemia e del lockdwon, faranno probabilmente ancora più ridurre i giù non eccelsi livelli raggiunti dai nostri alunni, rischiando anche di innescare assurde caccie ai colpevoli. I quali, non possono di certo essere gli insegnanti e il personale scolastico, che negli ultimi 14 mesi ha sempre e comunque dato il massimo per garantire il servizio pur in condizioni oggettivamente difficili.

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Congresso American Academy of Dermatology

Posted by fidest press agency su lunedì, 3 Maggio 2021

Janssen, l’azienda farmaceutica del gruppo Johnson & Johnson, ha annunciato, in occasione dell’American Academy of Dermatology (AAD) Virtual Meeting Experience (VMX) 2021, appena conclusa, nuovi dati dagli studi di fase 3 che dimostrano che guselkumab ha consentito di mantenere punteggi di clearance cutanea completa durevoli nella maggioranza degli adulti con psoriasi a placche (Pso) da moderata a grave fino a cinque anni (252 settimane),a e ha migliorato l’attività complessiva di malattia e i sintomi assiali negli adulti con artrite psoriasica attiva (PsA).1,2,3 Guselkumab è il primo e unico inibitore dell’interleuchina (IL)-23 approvato nell’Unione Europea per il trattamento di adulti con Pso da moderata a grave o con PsA.4 “I dati sull’efficacia di Guselkumab a 5 anni presentati all’AAD 2021 confermano ed ampliano quanto già risulta evidente dall’esperienza clinica maturata dai dermatologi negli ultimi anni”, ha affermato Antonio Costanzo, Responsabile UOC Dermatologia, Humanitas Research Hospital e Direttore della Scuola di Specializzazione in Dermatologia, Humanitas University, Rozzano (MI). “Guselkumab rappresenta una opportunità per i nostri pazienti affetti da psoriasi moderata e severa in quanto efficace a lungo termine e con un ottimo profilo di sicurezza.” “Le persone che convivono con la psoriasi possono affrontare dolore fisico e disagio, che peggiorano in modo significativo la loro qualità della vita”, ha dichiarato Kristian Reich, M.D., Ph.D., Professor of Translational Research in Inflammatory Skin Diseases, Institute for Health Services Research in Dermatology and Nursing, University Medical Center Hamburg-Eppendorf, Germania, e autore principale dello studio VOYAGE 2. “I miglioramenti dei segni e dei sintomi osservati con guselkumab sono rilevanti sia per i pazienti che vivono con la paura della recidiva della malattia che per i loro medici, in quanto questi dati si aggiungono alle numerose evidenze scientifiche a favore di questo primo inibitore dell’IL-23 approvato sia per la psoriasi a placche da moderata a grave che per l’artrite psoriasica attiva.”

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