Fidest – Agenzia giornalistica/press agency

Quotidiano di informazione – Anno 36 n° 131

Archive for 2 Maggio 2021

Teatro Manzoni di Roma: In scena Paola Quattrini

Posted by fidest press agency su domenica, 2 Maggio 2021

Lo fa con lo spettacolo “OGGI È GIA’ DOMANI” Dal 4 al 23 maggio 2021 ore 18.30 Via Monte Zebio 14, . Entusiasta all’idea di tornare finalmente sul palco, nel rispetto dei protocolli di sicurezza e con le conseguenti misure di distanziamento vigenti, l’attrice porta in scena lo spettacolo “Oggi è già domani”, dal 4 al 23 maggio alle ore 18,30, nel quale veste i panni di Dora Valenti, una casalinga con un marito distratto e due figli assenti. Un omaggio alle donne, alle loro risorse e all’energia con cui affrontano ogni genere di vicissitudini. Paola Quattrini e la sua Dora ci invitano a guardare al domani con speranza, senza rinunciare ai nostri sogni, con una commedia, scritta da Willy Russel nella versione italiana di Jaja Fiastri, che è un vero e proprio cavallo di battaglia per l’attrice. Un piccolo capolavoro, acquistato in America appositamente per lei da Pietro Garinei e che porta la firma della sua ultima regia, con la musica del M° Armando Trovaioli e la canzone interpretata da Serena Autieri. “Sono felicissima di tornare in scena con Oggi è già domani, che è lo spettacolo ideale per tornare a sognare. Un segnale importante per il teatro, un bagliore di luce dopo tanto buio. Il mio grazie va a Pietro Longhi direttore artistico del Teatro Manzoni e al produttore Pietro Mezzasoma che nonostante le restrizioni, i distanziamenti, la fatica, hanno voluto fortemente dare un segnale di speranza. Un primo, importantissimo passo che sono contenta di poter fare in prima persona, testimoniando questa ri-nascita. Non importa quante persone potranno esserci: io reciterò con lo stesso impegno e con tutta me stessa, come se fossero mille”. Uno spettacolo, che è essenzialmente un monologo ricco di ironia e spessore, la Quattrinicon la sua grande personalità interpreta Dora Valenti, casalinga cinquantenne con un marito assente, rompiscatole, pretenzioso e distratto e (come se non bastasse) due figli litigiosi ed egoisti che si ricordano di lei solo quando ne hanno bisogno, riflette sulla sua esistenza parlando con l’unico amico fidato: il muro della cucina. Al muro, Dora confida sogni, desideri e felici ricordi, finché un bel giorno, pianta in asso la famiglia ingrata e parte per un’esotica avventura in Grecia. Uno scoglio in riva al mare diventerà il suo nuovo confidente, trasformando il suo oggi, in un bellissimo domani e il grigio in molteplici colori. “Un piccolo gioiello, dove rappresento almeno una ventina di persone, portando in scena i loro caratteri, le paure, le emozioni. Una bella sfida per uno spettacolo al quale sono molto legata. Oggi il suo significato è ancora più grande e abbraccia, idealmente tutti noi, dopo questo lungo periodo di distanziamento e limitazioni. La speranza, la voglia di rinascita e rivincita di Dora è un po’ anche la nostra e credo non ci sia momento migliore per rappresentarlo”.

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Christian e l’arte dell’infinito su Radio Onda UER

Posted by fidest press agency su domenica, 2 Maggio 2021

Continua la serie di trasmissioni dedicate al cantautore Christian Cappelluti su Radio Onda UER, la web radio di Formazione Integrale dell’Università Europea di Roma.La seconda puntata sarà oggi, alle 15.00, e sarà sul tema dell’infinito.L’arte di Christian, con la sua forte dimensione spirituale, sarà lo spunto per parlare della musica come linguaggio universale, che ci unisce oltre ogni confine e può favorire il dialogo tra diverse anime e culture.La trasmissione, condotta da Carlo Climati, ospiterà un intervento di Andrea Monda, Direttore dell’Osservatore Romano.Sulla pagina web di Radio Onda UER si può già ascoltare e scaricare il podcast della prima puntata della serie su Christian Cappelluti, in arte Chris Cappell, dedicata al tema della speranza e dell’incontro.La vita di Christian, infatti, ha ispirato gli incontri di tante persone che hanno collaborato ad attività sociali, soprattutto a sostegno dell’educazione e dell’istruzione dei giovani. La Fondazione dedicata a Christian, fondata dai genitori Adriana e Franco, è un esempio di questo impegno, che ha contribuito ad alimentare una cultura di speranza.La prima trasmissione ha ospitato un ricordo di Padre Antonio Spadaro SJ, Direttore de “La Civiltà cattolica”, che ha conosciuto Christian nel periodo in cui frequentava il liceo, a Roma.Tutti i podcast si possono ascoltare e scaricare sulla pagina web di Radio Onda UER: https://www.universitaeuropeadiroma.it/formazioneintegrale/radio-onda-uer/

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Personal Digital Twin: alter ego digitale e comunicazione

Posted by fidest press agency su domenica, 2 Maggio 2021

Online con OTM e Ferpi Lazio il 4 maggio alle 18,30. su piattaforma Zoom.“Personal Digital Twin: alter ego digitale e comunicazione”: Osservatorio TuttiMedia e FERPI Lazio riflettono su questa particolare figura della trasformazione digitale per valutarne le ricadute su relazioni, professioni, comunicazione. La rivista di cultura digitale Media Duemila è Media Partner dell’evento. Nel Panel le diverse professionalità dei relatori permettono di individuare le tante implicazioni di questa nuova rivoluzione che nasce dalla digitalizzazione della vita che con la pandemia è esplosa. Padre Paolo Benanti propone una possibile etica dell’algoritmo; Fiorella Operto, esperta di robotica, approfondisce il mondo delle macchine e la relazione con l’uomo; Aldo Fontanarosa riporta dell’esperienza da giornalista che ha accolto e raccontato l’IA in redazione; Daniela D’Aloisi, Ingegnera Elettronica e Informatica, al lavoro in FUB e AGID per i Servizi Digitali e l’Intelligenza Artificiale. conduce al mondo dell’applicazione pratica; Derrick de Kerckhove, ex direttore McLuhan Program di Toronto e direttore scientifico Media Duemila e TuttiMedia esplora il cambiamento nell’era degli assistenti digitali e Maria Pia Rossignaud, direttrice di Media Duemila e Vicepresidente TuttiMedia, condivide l’esperienza che l’ha portata a scrivere il libro “Oltre Orwell: il gemello digitale”, testo da cui è partita l’idea di promuovere l’incontro. Il Digital Twin (“gemello digitale”) è, inizialmente, la replica digitale di motori o installazioni complessi, anticipa possibili guasti ed esegue diagnosi a distanza. L’atomo che si trasforma in bit è l’elemento fondante del divenire della società digitale. Dal Digital Twin al Personal Digital Twin il passo è stato, relativamente, breve: esiste già una replica digitale di ciascuno di noi, che nasce dalle nostre attività in rete. Le informazioni raccolte diventano banche dati. Ora siamo oltre la profilazione, perché è possibile creare un alter ego dell’utente. L’uso dei dati – personali, della comunità, della società -, nella sua destinazione d’uso “buona”, è universalmente ritenuto utile e potenzialmente positivo. Anche l’Unione Europea ha voluto lanciare un programma dedicato alla “AI for Good”. È la direzione verso cui stiamo andando, che va indagata e anticipata per capire cosa siamo disposti a sacrificare in nome della sicurezza, della salute e tanto altro.In questo contesto il gemello digitale diviene una delle figure retoriche emergenti della trasformazione digitale perché è un avatar, è la nostra vita raccontata dai dati. Significa accesso universale bidirezionale fra l’uomo e la rete. La dimensione della reciprocità dell’informazione è parte della nostra società e questa nuova essenza dell’essere si è manifestata con forza nell’era del Covid-19. L’informazione, come il virus, parte dall’uomo, arriva fuori dell’uomo, può cambiargli la vita attraverso il gemello digitale, l’“altro me” che si fa strada nel mondo degli assistenti virtuali. Nella società della “datificazione” è possibile replicare l’essere umano assembrando tutti i suoi dati e aprire così ad ambiti professionali e di comunicazione inesplorati. Stiamo andando verso un “Personal Digital Twin” che deciderà per noi, comunicherà per noi: le implicazioni del suo esistere nel nostro mondo sono enormi, dalla privacy alle risorse umane. I gemelli digitali potranno interagire tra loro e contestualizzare i dati rispetto alle integrazioni con l’ambiente (es. smart city).L’esternalizzazione del nostro essere non è più arrestabile, ma è governabile? Come può l’essere umano restare al centro della trasformazione digitale? Come adattare i nostri comportamenti nel nuovo spazio virtuale guidato dagli algoritmi? Comprendere, conoscere, rende libero l’utente, il consumatore, il cittadino.

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Roma: ricomposta mano del Colosso di Costantino con dito

Posted by fidest press agency su domenica, 2 Maggio 2021

Il pubblico potrà ammirare la mano del colosso bronzeo di Costantino dei Musei Capitolini ricomposta con il frammento del dito in bronzo, coincidente con le due falangi superiori di un indice, proveniente dal Museo del Louvre, grazie alla generosa disponibilità del suo Presidente-Direttore Jean-Luc Martinez. E’ esposta nell’Esedra del Marco Aurelio insieme agli altri bronzi, già in Laterano, donati al Popolo Romano da papa Sisto IV nel 1471.È di grande significato che questa straordinaria ricomposizione della mano con il suo frammento, frutto di una proficua collaborazione tra Roma Culture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e il Museo del Louvre, avvenga in occasione dei 550 anni della donazione sistina, vero e proprio atto di fondazione delle collezioni capitoline, ma anche a quasi 500 anni dalla loro separazione.Il frammento in bronzo arrivò a Parigi nel 1860 insieme a buona parte della collezione del marchese Giampietro Campana, uno dei protagonisti del panorama collezionistico romano degli anni centrali dell’Ottocento. In anni recenti è stato possibile riconoscere la pertinenza del frammento a una delle sculture più iconiche dell’antichità romana, il colosso in bronzo di Costantino, di cui restano ai Musei Capitolini la testa, la mano sinistra, con lacune in corrispondenza del dito indice, del medio, dell’anulare e del palmo, e una sfera un tempo sorretta dalla mano. La conferma dell’eccezionale scoperta è venuta nel maggio del 2018 grazie a una prova effettuata a Roma con un modello 3D del frammento parigino, operazione coordinata da Françoise Gaultier e da Claudio Parisi Presicce. Al successo dell’operazione sono seguiti la realizzazione di un calco in vetroresina della porzione di dito così ricomposta e la presentazione della mano originale, completata con le falangi mancanti, in occasione delle due grandi mostre dedicate alla collezione Campana: Un rêve d’Italie. La collection du marquis Campana, al Museo del Louvre, e A Dream of Italy. The Marquis Campana Collection, all’Ermitage di San Pietroburgo. La prima descrizione dei frammenti del colosso bronzeo di Costantino risale alla metà del XII secolo, quando questi si trovavano ancora in Laterano. La maestosità dei resti, in cui per lungo tempo si è voluto riconoscere il colosso del Sole eretto un tempo accanto all’anfiteatro flavio, denominato Colosseo per assimilazione con esso, e la preziosità del materiale sono menzionati in numerose cronache e descrizioni medioevali e quattrocentesche. La mano con il globo (integra) e la testa, ciascuna collocata su un capitello, sono riconoscibili in un disegno attribuito a Feliciano Felice del 1465, in cui campeggia, al centro, la statua equestre del Marco Aurelio, anche questa, fino al 1538, in Laterano. Con il trasferimento in Campidoglio nel 1471, la testa colossale trova la sua sistemazione sotto i portici del Palazzo dei Conservatori. L’ultima attestazione dell’integrità della mano è documentata da fonti databili entro la fine degli anni Trenta del Cinquecento. Testimonianze grafiche, di poco successive, mostrano la mano colossale separata dalla sfera e con l’indice già privo delle due falangi superiori. Il frammento oggi al Louvre, dunque, potrebbe essere entrato nel circuito del mercato antiquario romano già in questa fase molto precoce.Nulla si sa del frammento fino alla sua ricomparsa, nella prima metà dell’Ottocento nella collezione del Marchese Campana. Ulteriori ricerche potranno chiarire le vicende del frammento in questo ampio lasso di tempo. Per informazioni sugli ingressi e acquisto biglietti http://www.museiincomuneroma.it. L’acquisto online è obbligatorio per l’accesso sabato, domenica e festivi entro il giorno prima. Per gli altri giorni è fortemente consigliata.

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Prezzi: l’inflazione cresce attestandosi al +1,1%

Posted by fidest press agency su domenica, 2 Maggio 2021

Continua a crescere, ad aprile, il tasso di inflazione, che si attesta al +1,1% sull’anno.Un’accelerazione – spiega l’Istat – al confronto con Aprile 2020, mese in cui i prezzi dei beni energetici “avevano subito una diminuzione marcata.Il carrello della spesa segna un calo del -0,4%, sull’onda della diminuzione, secondo l’Istat, dei costi dei beni alimentari, di quelli per la cura della casa e della persona. Diminuzione che, soprattutto sul fronte dei prodotti alimentari, in realtà non ci sembra sia avvenuta. Anzi, stando alle rilevazioni effettuate dal nostro Osservatorio Nazionale, i prezzi di alcuni beni alimentari, soprattutto l’ortofrutta, sono anche in salita. Con l’inflazione a questi livelli, in ogni caso, le ricadute complessive per le famiglie saranno di +327,80 Euro annui.Un importo oneroso, soprattutto alla luce della crisi che i cittadini e il Paese stanno vivendo a causa delle conseguenze della pandemia.Alla luce di tale andamento si rende sempre più urgente e necessario un piano di intervento per aiutare le famiglie e rilanciare la domanda interna. Non sembrano ancora sufficienti, in questa direzione, le prime misure tracciate dal Governo, che dovrebbero agire in misura più decisa per il rilancio dell’occupazione e per il sostegno ai nuclei che si trovano maggiormente in difficoltà.In tale quadro, inoltre, è prioritario affrontare con responsabilità e attenzione la questione, sempre più grave, delle disuguaglianze e delle disparità esistenti nel nostro Paese, prevedendo misure tese a contrastarle ed a riaffermare equità e sostenibilità sociale in un’Italia sempre più divisa.

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“Un pianeta piccolo piccolo. La fine della globalizzazione”

Posted by fidest press agency su domenica, 2 Maggio 2021

Edito dal Sole 24 Ore in edicola per un mese da sabato 17 aprile e in libreria da giovedì 29. Il volume sarà disponibile anche in versione ebook. La prima globalizzazione della Storia crollò perché era un sistema troppo fragile. Trenta secoli dopo, nel 2020, la Storia si ripete: la globalizzazione moderna si inceppa. Un’epidemia segna la fine di un mondo, della globalizzazione “madre e matrigna”. Un periodo storico, plasmato dalla TurboFinanza si chiude e un nuovo ordine mondiale sorgerà: è la fine della Movida Economy, dei negozi tradizionali, del lavoro in ufficio e dei ristoranti, ultima incarnazione del consumismo. Sorge l’era della Home Economy: dalla spesa al lavoro, tutto si farà in casa. La Società Matrix, tutti chiusi nel proprio bozzolo virtuale, sta per diventare realtà.Attraverso un focus che si concentra principalmente sugli ultimi trent’anni di storia, Simone Filippetti propone al lettore “un’analisi razionale, a tratti spietata, ma lucidissima” – come la definisce Daniele Capezzone nella prefazione – di quello che sta accadendo sotto gli occhi di tutti e offre una riflessione su quelli che potranno essere i possibili scenari futuri riassumendo le ultime tappe della storia recente prima dell’arrivo del Coronavirus: “I campionati di calcio di Italia ’90 come la fine di un’epoca (e di tante illusioni); poi, la bolla di Internet e l’esplosione della new economy alla fine degli anni Novanta e al giro di boa del nuovo secolo; l’attentato alle Torri Gemelle come inizio dell’era della grande volatilità; la crisi finanziaria del 2007-2008 come esito forse inevitabile di una turbofinanziariazzione incontrollata; l’inondazione di liquidità del Quantitative easing, che però non arriva all’economia reale, sempre più boccheggiante; il 2011 come anno dell’aggressione all’Italia come animale più debole del branco; fino al 2016 con gli choc (per una élite che non aveva voluto vedere e capire) di Brexit e dell’elezione di Donald Trump; e al 2020-2021 dell’incubo Covid”. Nel libro l’autore spiega: “La globalizzazione, che ha prosperato sulla libera circolazione di merci e persone si è improvvisamente bloccata: aeroporti vuoti, compagnie aeree a terra, stazioni deserte e treni dimezzati. Il cittadino globale, che lavora a Londra, vola in settimana per fare riunioni a New York, ha la famiglia a Milano, è diventato uno smart worker, che fa le riunioni via Zoom e non mette il naso fuori dalla finestra. La movida, diventata un pilastro fondamentale dell’economia, un fenomeno che ha ridisegnato le città (a cominciare dal “Fenomeno Milano”) è evaporata, tra ristoranti chiusi e locali notturni sotto coprifuoco. Il virus – prosegue l’autore – ha colpito al cuore il ganglio dei consumi, che sono ormai il motore del mondo occidentale e dei Paesi sviluppati. Negozi, musei, teatri, cinema e stadi: tutto è vuoto e chiuso. Tutto si vive solo filtrato dallo schermo del Pc, connesso ovunque. Si lavora da casa; da casa si fa la spesa on-line; da casa, via app, si ordina il pranzo, perché ormai la società è stata disabituata a cucinare; e il pranzo viene consegnato dai fattorini della gig economy, sottopagati. Da casa si pagano le bollette, e si riscuote la pensione. Da casa non si va più a scuola, ma gli studenti devono imparare l’aoristo o la partita doppia (con pessimi risultati) da un insegnante “virtuale”. edicola: € 12,90, libreria: € 14,90 ebook: € 9,99

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Sconfiggere il gas radon

Posted by fidest press agency su domenica, 2 Maggio 2021

Una triangolazione tra l’Università di Modena – Reggio Emilia, l’Università di Trento e un’azienda emiliano – romagnolo per sconfiggere il gas Radon. E’ questo il frutto del contratto di ricerca sottoscritto da Radoff – startup innovativa con sedi a Bologna, Milano e in Sardegna che ha messo a punto un dispositivo per il monitoraggio e la bonifica in ambiente indoor del gas Radon e delle polveri sottili, protetto e certificato da 3 brevetti internazionali – e i due prestigiosi enti universitari. Il trasferimento tecnologico riguarderà un recentissimo sistema di sensing sviluppato dai professori Luigi Rovati (professore ordinario presso il Dipartimento di Ingegneria dell’Università di Modena e Reggio Emilia), Giovanni Verzellesi (pro rettore dell’Università di Modena e Reggio Emilia, professore ordinario presso il Dipartimento di Scienze e Metodi dell’Ingegneria) e Gian Franco Dalla Betta (professore ordinario presso il Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università di Trento), consentendo lo sviluppo di un sensore ad altissima precisione per la rilevazione del gas Radon, in grado di fornire valori affidabili con tempi di risposta più rapidi rispetto ai detector tradizionali. Il sensore, integrato in tutti i dispositivi targati Radoff, sarà dotato di certificazione rilasciata dall’Istituto Nazionale di Metodologia delle Radiazioni Ionizzanti, ente certificatore che fa capo all’Enea (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile). “Attraverso questo importante trasferimento tecnologico – spiega Domenico Cassitta, Ceo e fondatore di Radoff – la nostra azienda vuole essere protagonista nel mercato dei professionisti del monitoraggio continuo e ricoprire un ruolo attivo nel processo di digital transformation delle aziende e delle amministrazioni pubbliche, dando vita a un sistema di sensing per gas Radon, preciso, affidabile, portatile e dotato di connettività wi-fi per connetterlo a smartphone, PC o tablet”. La lotta al gas Radon. Radoff nasce con l’obiettivo di ridurre l’impatto del gas Radon all’interno degli spazi chiusi, quelli in cui trascorriamo la maggior parte del nostro tempo, dalla casa ai luoghi di lavoro. Il Radon è un gas radioattivo incolore e inodore, responsabile di oltre 3mila decessi all’anno solo in Italia (fonte: OMS). Nel luglio 2020 anche l’Italia ha recepito la Direttiva 2013/59/Euratom che impone l’obbligo di monitorare il gas Radon e attuare soluzioni di bonifica. Presto sarà attivata su tutto il territorio nazionale con l’obbligo di monitorare la concentrazione di gas Radon nelle abitazioni, negli edifici pubblici e nei luoghi di lavoro, di attuare soluzioni di bonifica per concentrazioni di radon superiori al livello di riferimento (300 bq/ mc edifici esistenti – 200 Bq/ mc per nuove costruzioni).Numerosi studi dimostrano che vivere, studiare o lavorare in un ambiente «malato» può provocare innumerevoli disturbi come mal di testa, sonnolenza, problemi respiratori e diminuzione delle capacità di concentrazione. La qualità dell’aria è un fattore determinante per incrementare la produttività, le funzioni cognitive e lavorare meglio. Una peggiore qualità dell’aria può diminuire le capacità decisionali di una persona anche del 50%. e vendite di depuratori d’aria e simili (comparto Air Treatment) sono cresciute tantissimo nell’ultimo periodo registrando un incremento del + 130%La tendenza alla crescita delle vendite di questi prodotti è iniziata durante la fase di lockdown ed è proseguita fino ad oggi.

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Corso gratuito di progettazione per finanziamenti europei

Posted by fidest press agency su domenica, 2 Maggio 2021

I finanziamenti europei hanno spesso rappresentato per gli Enti, le imprese e i cittadini italiani due facce della stessa medaglia. Da un lato la consapevolezza delle tante risorse destinate dall’Unione Europea ai Paesi membri, dall’altra una difficoltà a comprendere e applicare le procedure con le quali accedere a queste risorse, a differenza di altri Stati che ne hanno sicuramente fatto un maggior uso. Dalla volontà di avvicinare sempre più l’Europa al territorio e dare strumenti di conoscenza delle sue tante opportunità, nasce l’idea dell’eurodeputato Salvatore De Meo (Forza Italia – PPE) di organizzare, attraverso la sua piattaforma http://www.insiemeineuropa.it, un corso gratuito di euro progettazione riservato ai giovani under 35 per orientarli e formali sulle procedure di analisi e applicazione dei bandi europei.“Sta per partire la programmazione 2021/2027 – dichiara De Meo – alla quale si aggiungono tutte le risorse straordinarie del Next Generation EU. L’Italia avrà così tante risorse a disposizione, ma dobbiamo recuperare le necessarie competenze le cui mancanze finora purtroppo ci hanno relegato tra i Paesi che meno utilizzano i finanziamenti europei. L’Europa offre tante opportunità ma spesso non le conosciamo e non le sappiamo utilizzare al meglio, ed è per questo che ho deciso di organizzare un corso in Europrogettazione per offrire a giovani al di sotto dei 35 anni la possibilità di formarsi ed avvicinarsi ad una professione alla quale non sempre abbiamo dato la giusta importanza. L’obiettivo – continua l’eurodeputato – è quello di fornire ai ragazzi che parteciperanno conoscenze e competenze in grado di garantire un migliore accesso ai fondi europei, acquisendo elementi teorici e capacità pratiche nell’analisi e lettura dei bandi europei e la successiva scrittura della candidatura al bando».La piattaforma http://www.insiemeineuropa.it, realizzata con la collaborazione del gruppo del Partito popolare europeo, consente di accedere gratuitamente a tutte le informazioni sui bandi europei, nazionali e regionali, ma la più grande difficoltà per le imprese, i cittadini e gli Enti locali è avere un interlocutore qualificato che sappia interpretare le proprie esigenze ed aspettative e verificarne la fattibilità rispetto ai singoli bandi. Il corso di euro progettazione è interamente gratuito, si terrà on – line nel prossimo mese di giugno ed è riservato a un massimo di 25 ragazzi. Le iscrizioni sono aperte fino al 16 maggio. Tutte le informazioni, il programma completo e le modalità di iscrizione le troverete sul sito http://www.insiemeineuropa.it

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Offerta formativa dell’Università per stranieri per studenti superiori

Posted by fidest press agency su domenica, 2 Maggio 2021

Perugia Il 5 maggio prossimo, mercoledì, l’Università per Stranieri di Perugia presenterà la sua offerta formativa di primo livello a tutti gli studenti delle scuole superiori: una giornata aperta in modalità virtuale agli istituti secondari per consentire ai ragazzi di tutti i cinque anni conoscere piani di studio, profili professionali e sbocchi occupazionali delle lauree triennali dell’Ateneo ed inoltre di scoprire le strutture, i servizi, le attività artistico-culturali e sportive della Stranieri, insieme a suoi docenti e senior students. Sono aperte le iscrizioni online. L’evento avrà inizio alle ore 14:30 con la presentazione del programma delle attività da parte del delegato per l’Orientamento, Antonio Allegra, cui farà seguito il saluto del neo rettore dell’Ateneo, Valerio De Cesaris.“La scelta del percorso di studi universitario – sottolinea il prof. Allegra – è una delle più delicate e gli Open Day costituiscono il momento del contatto necessario tra scuola e università per orientare il percorso formativo dei ragazzi. Il nostro è un Ateneo internazionale, aperto a italiani e stranieri, dove la tradizione si coniuga alla contemporaneità: Comunicazione internazionale, Made in Italy, Digital Humanities, Sostenibilità, sono le parole chiave attraverso cui ci proponiamo, in una dimensione che ha come oggettivi punti di forza tassi di soddisfazione degli iscritti tra i più alti d’Italia e un’elevatissima internazionalizzazione”.L’evento entrerà nel vivo con la presentazione dei corsi di laurea triennale, che verranno illustrati nel dettaglio dai loro rispettivi presidenti: Rolando Marini parlerà di Comunicazione internazionale e pubblicitaria – ComIP; Gabriele Rigano di Digital Humanities per l’italiano – DHI, Giovanni Capecchi di Made in Italy, Cibo e Ospitalità – MICO, e Maura Marchegiani presenterà Studi internazionali per la sostenibilità e la sicurezza sociale – SIS.A seguire ogni per ogni corso di laurea si terrà una lezione laboratorio: per Made in Italy, Cibo e Ospitalità Elisa Ascione parlerà de “Il cibo come patrimonio culturale: elementi di storia e antropologia dell’alimentazione”; Chiara Biscarini per Studi internazionali per la sostenibilità e la sicurezza sociale approfondirà il tema della “Sostenibilità, resilienza e gestione delle emergenze”; mentre Borbala Samu spiegherà come “Usare il cinema per insegnare l’italiano a stranieri” nell’ambito del corso di laurea di Digital Humanities per l’italiano; infine Stefania Scaglione (Comunicazione internazionale e Pubblicitaria) parlerà degli “Abiti di parole: una scelta complessa, tra mode, norme e stili personali”.La presentazione dei servizi dell’Ateneo e il question time dedicato alle domande di studenti e insegnanti chiuderà l’evento.

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Dl Proroghe: Fp Cgil, contraddizioni su soglia minima smart working Pa

Posted by fidest press agency su domenica, 2 Maggio 2021

“Appare in contraddizione promuovere la flessibilità di definizione delle percentuali dello smart working in base alle esigenze delle amministrazioni con l’introduzione di limiti individuati per decreto, quando in queste ore Aran apre la strada alla contrattualizzazione”. Così la Fp Cgil commenta quanto previsto, come riporta il ministro della Pa, Renato Brunetta, nel decreto legge proroghe approvato oggi in Cdm in tema di smart working.Una notizia, aggiunge il sindacato, “uscita mentre con l’Aran le organizzazioni sindacali avviavano il confronto per il rinnovo contrattuale delle lavoratrici e dei lavoratori delle Funzioni Centrali, cui seguiranno gli avvii delle trattative per tutti gli altri contratti pubblici, e il presidente Naddeo comunicava che proprio lo smart working dovrà essere parte centrale del nuovo testo contrattuale”.Per la Fp Cgil, “Brunetta riconosce che è sbagliato imporre per legge soglie minime o massime di lavoratori che le amministrazioni potranno mettere in lavoro da remoto, perché limiterebbe la flessibilità organizzativa di cui le amministrazioni pubbliche, molto diverse tra loro, hanno bisogno. Però poi impone una soglia al ribasso del 15%, mentre la ministra Dadone prima di lui l’aveva posta al 60%. Sarebbe meglio, visto che si sta parlando di norme a regime, quindi superata l’emergenza e comunque dal 31 dicembre 2021 in avanti, non mettere immediatamente un intralcio sul percorso della contrattazione appena avviato. Altrimenti il ministro commette un ulteriore autogol rispetto alla volontà dichiarata di voler chiudere i contratti pubblici in fretta”, conclude.

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L’Accademia Filarmonica Romana riparte con la musica dal vivo

Posted by fidest press agency su domenica, 2 Maggio 2021

Roma domenica 9 maggio in Sala Casella (via Flaminia 118) con il nuovo progetto Lessico Schumann a cura di Oreste Bossini, sei incontri la domenica pomeriggio alle ore 17 fino al 6 giugno (cui si aggiunge un appuntamento giovedì 3 giugno alle 19.30) per far luce sulla poliedrica personalità artistica di uno dei più importanti musicisti del periodo romantico e della storia della musica.Gli incontri si terranno nel rispetto delle linee guida delle disposizioni anti-Covid. Giornalista e scrittore, collaboratore di Rai Radio3 e di numerose istituzioni musicali italiane, Bossini sceglierà alcune parole emblematiche del rapporto di Schumann con il mondo, “come se fossero un filo d’Arianna da seguire per non smarrire la strada nei meandri di una musica sempre emotivamente tumultuosa” spiega lo stesso giornalista. Negli incontri, il racconto si alterna alla musica di Schumann e di autori a lui legati (troveremo Johannes Brahms e Franz Liszt, ma anche composizioni di sua moglie Clara Wieck), affidate a giovani interpreti italiani.“La musica di Robert Schumann non parla all’umanità, si rivolge sempre a una singola persona che le sta di fronte – prosegue Bossini –. È una musica del ‘Du’, del pronome che definisce l’altro in rapporto a noi, interlocutore indispensabile di un dialogo intimo, riservato, complice. Schumann, come tutti i poeti, mette a nudo il suo cuore di fronte a ciascuno di noi, preso singolarmente come persona, e non a una massa indistinta d’individui anonimi. Nella forma che assume di volta in volta la musica, Schumann ci racconta il suo mondo, formato da molteplici esperienze, idee, sensazioni, rapporti, mitologie, immagini, sentimenti”. Un labirinto di pensieri dunque, che si cercherà di ‘riordinare’ attraverso alcune parole chiave che daranno il titolo a ciascun incontro. Nel primo incontro di domenica 9 maggio (ore 17), le parole prescelte sono “Farfalle e sfingi”. Si parte dunque dalla immagine della farfalla che ricorre più volte nell’estetica di Schumann. La farfalla è il simbolo della trasformazione e come tale è spesso evocata anche nei romanzi di Jean Paul, suo scrittore di riferimento, in particolare nel capolavoro Flegeljahre, un libro che per Schumann era come la Bibbia. Ad accompagnare il racconto, due sue celebri pagine pianistiche Davidsbündlertänze op. 6 e Carnaval op. 9 affidate al talento della giovanissima pianista Lavinia Bertulli. Classe 1999, diplomatasi a soli 16 anni al Conservatorio Cherubini di Firenze, attualmente studia alla Scuola di Musica di Fiesole e ha frequentato masterclass con i più importanti pianisti di oggi. Ha tenuto concerti in diverse sedi, fra cui Casa Menotti a Spoleto, Teatro Carlo Felice di Genova, Teatro Alighieri di Ravenna, Teatro La Fenice di Venezia, Teatro Sociale di Como, Villa Pignatelli a Napoli. Ed è proprio Schumann a segnare uno dei suoi debutti più importanti, solista del Concerto per pianoforte e orchestra op. 54 con l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino diretta da Fabio Luisi; tra i più recenti riconoscimenti ricordiamo il Premio Crescendo e il Premio Venezia.L’incontro successivo sarà scandito dalla parola Enigma (16 maggio), che ricorda l’attrazione di Schumann per i giochi di parole, gli anagrammi, i linguaggi segreti, come sono i codici che più volte ha usato nelle sue composizioni per legare i nomi delle persone alle note musicali. La destinataria della maggior parte della sua fantasia simbolica è ovviamente Clara, cardine della sua vita intellettuale e affettiva. Attorno a lei, si è sviluppato un intreccio di riferimenti privati, di omaggi impliciti, di dialoghi segreti rintracciabile nei lavori sia di Clara stessa che di Robert…Seguiranno gli appuntamenti Affinità elettive (23 maggio) che prende spunto dal celebre romanzo di Goethe per raccontare il legame intellettuale, spirituale e artistico fra Robert e Clara; Fantasia (30 maggio) parola che attraversa tutto il mondo di Schumann, in cui innumerevoli suoi lavori recano un’allusione, nel titolo o all’interno del pezzo, alla dimensione del fantastico; Poesia (3 giugno) racconterà l’inscindibile rapporto di musica e poesia che anima la sensibilità di Schumann, il più fecondo e importante autore romantico di musica vocale; Pazzia (6 giugno) infine ricorderà lo spettro della malattia mentale affacciatosi ben presto nella mente di Schumann, e che ciclicamente segnerà la sua tormentata esistenza, alternandosi a momenti di eccezionale creatività e ispirazione artistica.Tanti i giovani musicisti chiamati a raccolta: ben sette pianisti (Lavinia Bertulli, Costanza Principe, Marina Pellegrino, Michele Giorgi, Giulia Loperfido, Maddalena Giacopuzzi, Ludovica Vincenti), cui si aggiungono il clarinetto di Alice Cortegiani, il violino di Ivos Margoni, la viola di Matteo Rocchi e i violoncelli di Ludovica Rana e Stefano Bruno.

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Il culto solare di Andrea Antonello Nacci

Posted by fidest press agency su domenica, 2 Maggio 2021

Nuova uscita nella Collana di Studi Esoterici de I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno con il libro di Andrea Antonello Nacci dal titolo emblematico “Il culto solare” che si avvale inoltre della prestigiosa prefazione di Maria Grazia Giorgino, ricercatrice indipendente ed esperta di simbolismo iniziatico. Con un linguaggio asciutto, ma puntuale ed esaustivo, Nacci cerca di svelare alcuni segreti simbolici, legati al Sole, al suo culto nella storia attraverso diversi testi e contesti antropologici, magici ed iniziatici “Andrea Nacci analizza ed approfondisce alcuni aspetti di uno dei simboli più importanti, il Sole, che, con la Luna, ha esercitato un profondo fascino in tutta la storia umana. Fonte di vita, di luce e rigenerazione, la forza di questo simbolo è stata usata dai miti di ogni tradizione, per narrare le discese e le ascese di esseri divini che hanno portato la civiltà e la conoscenza agli uomini, per illuminare la strada a tutti i semidei ed eroi che dalle tenebre si proiettano verso la luce. Gli iniziati ai Misteri, in ogni tempo avevano ed hanno come obbiettivo ultimo quello di riattivare il Fuoco nucleare, simile a quello del sole, affinché la materia/coscienza si possa trasmutare in Oro o Sole Filosofale. Ma il Sole più di ogni altro simbolo esprime il Centro – luogo originale, dimora imperitura -, il nucleo indistruttibile ed immortale che ci rende divini. Invito pertanto chi si appresta a leggere il saggio ad abolire il concetto di Tempo – così come lo si percepisce – ed invito anche ad abbandonare le proprie convinzioni religiose e culturali, in modo da collocarsi nella Terra di mezzo affinché si possa cogliere attraverso la lettura, un filo d’oro, quasi invisibile, che ci narra dell’esistenza di una Tradizione Unica, che scorre come un fiume sotterraneo in tutte le tradizioni dei popoli.” (Maria Grazia Giorgino) Dichiara l’Autore. “In un certo modo, potrei passare per un umanista post litteram. I miei interessi spaziano dalla musica (campo in cui sono impegnato professionalmente come compositore e studioso di linguaggi sperimentali da più di quarant’anni), alla matematica, alla filosofia e all’esoterismo. In particolare, lo studio delle radici comuni alle varie religioni, campo nel quale ancora ci sarebbe da fare molto, mi ha portato alla realizzazione di questo lavoro, anche e soprattutto all’interesse mostrato ed all’incoraggiamento dell’editore. Cerco in tutta sincerità, di pormi con questo libro in modo critico ed obiettivo di fronte alle più accreditate fonti, traendone conclusioni di una qualche novità che non mancheranno di catturare l’attenzione dei lettori.” Andrea Antonello Nacci­ in arte Andrej Nansen ­ è compositore, polistrumentista, designer e scrittore. Proveniente da solidi studi di tipo umanistico, ai quali ha da sempre affiancato personali approfondimenti e ricerche in campo matematico ed informatico. Appassionato cultore di storia e di architettura (la musica anche come luogo fisico di vibrazioni sonore), concept designer e saggista oltre che musicista, la sua vena creativa eclettica e poliedrica si manifesta da sempre in una costante ricerca di nuove vie e di nuovi possibili scenari su cui innestare un gesto compositivo che, pur tenendo conto delle più profonde radici della musica “colta” come delle attuali possibilità e degli strumenti­ particolar­mente in termini di elaborazione elettronica ­ a disposizione del compositore contemporaneo, non si lasci sedurre dalla tentazione in­tellettualistica della sperimentazione fine a se stessa, spesso sterile, oda quella storicistica di una pretesa “archeologia musicale” (altrettanto spesso ottusamente autocelebrativa), ma mantenga costante l’atten­zione sulla necessità di tradurre in suoni precise forme di ispirazione di taglio eminentemente naturalistico secondo schemi e modelli strutturali logico­matematici.

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Federimpreseitalia: “Il Recovery fund non porterà crescita ma maggiore disoccupazione”

Posted by fidest press agency su domenica, 2 Maggio 2021

Roma. Il Recovery fund non porterà crescita ma maggiore disoccupazione. Ne è convinto Luca Ripamonti, presidente nazionale di Federimpreseitalia.Si parla tanto in questo periodo di Recovery Fund, il cui significato letterale è “fondo di recupero”. Il finanziamento di questo fondo per ripartire avviene attraverso una raccolta di liquidità da parte dell’Europa con l’emissione di particolari “Recovery Bond”.Il primo ministro Draghi ne parla in termini entusiastici :”…Potremo dare il via a investimenti senza precedenti…” Il Presidente del Consiglio europeo Charles Michel già a maggio 2020 ha dichiarato che il fondo è “mirato ai settori e alle aree geografiche dell’Europa maggiormente colpiti e destinato a far fronte a questa crisi senza precedenti”. A sentire parlare politici, riviste di settore, si tratta della Panacea Paneuropea per la soluzione dei problemi di occupazione e ripresa. Eppure associazioni di categoria come Federimpreseitalia, vedono il Recovery fund con il fumo agli occhi, e interviene al riguardo proprio il presidente nazionale Luca Ripamonti. “Il primo Ministro Draghi parla di 750 Mld di Euro di recovery fund, peccato che fonti interne molto attendibili, riferiscono un importo di circa la metà, ovvero 350 Mld di euro, cioè lo 0,16 % del Pil. Questo importo da un punto di vista macroeconomico è niente. E mentre Draghi si affanna a contrabbandare queste chimere, il Pil dell’Italia si avvicina ad un deficit del 15%.Tra un anno, quando l’Italia dovrà far quadrare i conti, secondo le rigide regole dell’Unione europea, per ridurre un deficit del 15%, ci vorranno come minimo 10% di tagli, che inevitabilmente ricadranno su sanità, pensioni, scuola”, dice il presidente di Federimpreseitalia.Eppure il primo ministro Draghi, ha chiarito i punti del Recovery fund, e sono previsti investimenti per la sanità, per la scuola.“Si parla di investimenti di 45 Mld per la digitalizzazione, 36 Mld per la sanità, ma questi soldi saranno impiegati per acquistare tecnologia che sostituirà le persone, non per assumerne di nuove. Voglio ricordare cosa ha detto il professor De Masi dell’Università La sapienza in una recente intervista. Oggi l’intelligenza artificiale non solo sta sostituendo operai nelle fabbriche, ma arriva a sostituire giornalisti, dentisti, chirurghi. La tecnologia nell’ultimo anno, ha fatto progressi superiori a quelli degli ultimi 15 anni. Sono totalmente d’accordo con il professor De Masi e ribadisco che se qualcuno pensa che il recovery fund porterà soldi e benessere agli italiani si sbaglia di grosso”.Quindi secondo lei il primo ministro Draghi ci sta prendendo in giro?“Mario Draghi è un oligarca dell’unione europea. Gli oligarchi si amano. Gestiscono il potere e il denaro e così decidono la sorte di milioni di cittadini credendo sempre di saper fare la cosa migliore. Qualcuno si ricorderà Michail Borisovi? Chodorkovskij, oligarca russo. Pensava di poter aiutare milioni di persone, in buona fede sicuramente ma come è andata a finire poi si è visto.Ma quindi secondo lei cosa si potrebbe fare di meglio?“Tra qualche mese, quando ci sarà lo sblocco dei licenziamenti ci sarà un’impennata dei disoccupati e di nuovi poveri. Il professor De Masi parla di almeno 15 milioni di poveri in Italia. Non ci saranno nuove imprese pronte a dar lavoro. Le imprese sono allo stremo. Per aiutare davvero le imprese dovrebbero essere erogati sostegni ‘veri’ non quelle farse del decreto sostegni. Ma vi rendete conto che a un impresa che si avvale del decreto sostegni, se è fortunata gli arriveranno nella migliore di ipotesi 5.000 euro, come risarcimento delle perdite per il Covid!! E con 5000 euro un impresa cosa ci fa? Paga utenze e affitto per sei mesi, forse. In più ora riaprono con dei limiti che sono a dir poco demenziali: ristoranti all’aperto, coprifuoco fin dalle 22, E perché i contagi non si possono trasmettere prima delle 22? E perchè non permettere le consumazioni al chiuso se vengono rispettate delle distanze? Non mi sembra che gli esercenti non si siano adeguati prontamente ad apportare le misure preventive richieste”.Le prospettive di una ripresa effettiva sembrano quindi ancora molto lontane secondo il presidente della Federimpreseitalia.“Da parte nostra attendiamo di vedere se in previsione dello sblocco licenziamenti sarà prevista una manovra di contenimento a questa possibile emergenza”, conclude Luca Ripamonti.

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Il ruolo delle cellule stellate nello sviluppo del nostro cervello

Posted by fidest press agency su domenica, 2 Maggio 2021

Un nuovo studio della Sapienza ha evidenziato il ruolo degli astrociti nei processi di sviluppo cerebrale neonatale. I risultati del lavoro, pubblicati sulla rivista Cell Reports permettono di approfondire alcuni meccanismi molecolari di base di molte patologie psichiatriche del neurosviluppo che insorgono nel periodo perinatale, come l’autismo, la schizofrenia o il deficit dell’attenzione, e di individuare nuovi potenziali farmaci. Gli astrociti rappresentano un importantissimo contingente strutturale del nostro cervello, più numeroso di circa dieci volte rispetto a quello formato dai neuroni. Queste cellule stellate sono sicuramente meno conosciute dei neuroni, ma non meno importanti da un punto di vista funzionale. Un nuovo studio coordinato da Paola Bezzi del Dipartimento di Fisiologia e farmacologia Vittorio Erspamer della Sapienza Università di Roma, realizzato insieme con ricercatori delle Università di Losanna e di Zurigo, mette in luce come la crescita e la maturazione delle cellule stellate subito dopo la nascita sia fondamentale per la sopravvivenza dei neuroni e quindi per la corretta formazione e funzione dei circuiti nervosi nel cervello adulto. I risultati del lavoro sono stati pubblicati sulla rivista Cell Reports.La funzione cerebrale si basa sull’attività dei circuiti nervosi e sui processi di trasmissione del segnale tra neuroni che avviene in piccole strutture chiamate sinapsi. Appena dopo la nascita, durante il periodo dell’allattamento, i neuroni sono ancora immaturi e le sinapsi sono ancora in via di formazione. Poco si sapeva invece sullo sviluppo e sul ruolo delle cellule stellate nei processi di sviluppo cerebrale neonatale. I ricercatori hanno sviluppato un nuovo approccio metodologico basato sull’iniezione di coloranti fluorescenti in grado di fornire una visione più dettagliata dell’organizzazione strutturale degli astrociti. Lo studio ha fatto emergere che la funzionalità dei circuiti neuronali e delle sinapsi dipendono dal corretto sviluppo delle cellule stellate che durante il periodo neonatale hanno una riserva energetica particolarmente sviluppata. “Abbiamo scoperto che tra le varie funzioni di queste cellule, ce ne è una che è fondamentale per il funzionamento dei neuroni: la produzione di energia – spiega Paola Bezzi della Sapienza. “Gli astrociti sono dei veri e propri “baby-sitter” dei neuroni in via di sviluppo e usano molta energia per svolgere questo ruolo fondamentale. Usando delle tecniche genetiche di recente sviluppo, abbinate alla colorazione di una singola cellula, abbiamo dimostrato che in caso di malfunzionamento degli organelli deputati alla produzione di energia (i mitocondri), le cellule stellate non si sviluppano, non si prendono cura dei neuroni e così facendo inducono problemi nella formazione e maturazione delle cellule nervose e nelle sinapsi”. Nel campo delle neuroscienze, l’astrocita rappresenta attualmente uno degli argomenti più entusiasmanti in quanto le ricerche sulla maturazione perinatale del cervello sono alla base della comprensione delle malattie ad esso collegate. I risultati ottenuti dai ricercatori permettono di approfondire i meccanismi cellulari e molecolari di numerose patologie psichiatriche che insorgono nel periodo perinatale e colpiscono prevalentemente la maturazione dei circuiti nervosi, come l’autismo, la schizofrenia o il deficit dell’attenzione, e di individuare così nuovi potenziali farmaci.

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Powell mantiene il piede sull’acceleratore

Posted by fidest press agency su domenica, 2 Maggio 2021

A cura di Giuseppe Zaffiro Puopolo, Portfolio Manager di Moneyfarm. Le parole di Jerome Powell erano molto attese dagli operatori di mercato alla vigilia della conferenza stampa. Data la salute dell’economia americana, qualcuno aveva ipotizzato che la FED potesse già ieri iniziare a programmare il cosiddetto “tapering” per la seconda metà di quest’anno, ma le parole del Governatore hanno smentito questa ipotesi e hanno confermato la linea espansiva che ha caratterizzato l’ultimo anno.La Federal Reserve ha lasciato i tassi di interesse vicini allo zero e ha ribadito che per il momento manterrà costante il ritmo degli acquisti di bond, pur riconoscendo un rimbalzo degli indicatori economici degli Stati Uniti, che stanno dimostrando una buona capacità di reazione in seguito allo shock del Covid-19. In particolare, Powell ha affermato che “i settori più colpiti dalla pandemia rimangono in sofferenza ma hanno mostrato miglioramenti” e che “l’inflazione è aumentata, riflettendo in gran parte fattori transitori”. Alle domande dei giornalisti sulle prospettive dell’inflazione, il presidente della Fed ha risposto che considera improbabile un aumento persistente dell’inflazione prima che il mercato del lavoro mostri una ripresa significativa. Ribadendo che, alla luce del cambio di politica adottato l’anno scorso, la Fed attenderà che l’inflazione superi il target del 2% per un periodo prolungato di tempo prima di frenare la sua politica monetaria espansiva.La dichiarazione sull’attuale contesto economico, ancora lontano dall’obiettivo della Fed, può essere interpretata come un segnale di politica espansiva nel prossimo futuro. Interessante notare, inoltre, la menzione di Powell all’ottimismo sui mercati azionari: il presidente della FED ha tenuto a specificare che vi sono altri fattori a giustificare il livello dei prezzi, al di là della politica accomodante della banca centrale, come la campagna di vaccinazione e la progressiva riapertura dell’economia.Non siamo sorpresi dal tono della conferenza stampa di Powell. Il presidente della FED si è impegnato a mantenere il piede sull’acceleratore come aveva fatto negli ultimi meeting, nonostante i segnali di ripresa economica. Riteniamo sia rilevante la risposta di Powell alla domanda di un giornalista sulle critiche dell’ex segretario al Tesoro Larry Summers, che ha criticato duramente il mix di politiche monetarie e fiscali, sostenendo il rischio concreto di un’inflazione fuori controllo anche nel breve termine. Ci sembra chiaro che la FED non consideri il rischio inflazionistico così pressante in questo momento e ritenga sia il caso di continuare con il supporto monetario finché la ripresa non sarà più evidente. Powell ha posto l’attenzione sul mercato del lavoro, che seppur sulla strada di un chiaro recupero resta ancora lontano dai livelli pre-crisi (il tasso di disoccupazione è al 6%). Finché il mercato del lavoro non tornerà ai livelli pre-crisi la FED sembra risoluta a non cambiare indirizzo politico (e i dati sembrano suggerire che, una volta superata la prima fase, ci vorranno ancora molti mesi per tornare ai livelli di piena occupazione).Nel frattempo lo yield dei Treasury a 10 anni si è tenuto costante intorno a circa l’1,65%, segnalando che i mercati finanziari si attendevano una conferma da parte della FED sia sui tassi sia sul QE, rassicurazioni che per il momento continuano ad arrivare. Certamente, al netto di possibili rischi che meritano attenzione sul lato della domanda e dell’offerta (con i prezzi di alcune materie prime in aumento e alcune tensioni lungo le catene di approvvigionamento), riteniamo che nel breve termine la crescita economica resterà il fattore principale che influenzerà l’andamento dei mercati. Certamente, come ha anche concesso tra le righe Powell ammettendo il sostanziale miglioramento dell’economia, il “tapering” sembra oggi un po’ più vicino di quanto lo fosse qualche mese fa, ma per il momento non vediamo questo come un rischio imminente per l’azionario.

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Certificati vaccinali, dubbi su modalità di rilascio e attestazione di guarigione

Posted by fidest press agency su domenica, 2 Maggio 2021

«Il nostro non è un no, se il paziente ce li chiede i certificati “verdi” li facciamo, tuttavia non tocca a noi certificare la guarigione di un paziente Covid che ha ricevuto dall’Asl il responso di negativizzazione; e più in generale non tocca al medico di famiglia espletare incombenze che nessun altro nel Servizio sanitario prende in carico». Angelo Testa presidente del sindacato Snami risponde ai media che scrivono di passaporto vaccinale a rischio in Italia “per il rifiuto dei medici di base”. Rivolto a consentire trasferimenti e vita sociale ai vaccinati Covid, ai guariti e ai titolari di referti negativi, il certificato ha sollevato le perplessità di Snami e Fimmg. In una nota la Fimmg appare in attesa dal Governo dei chiarimenti chiesti dal Garante della Privacy, che dubita si debba attestare i motivi specifici del rilascio del certificato: se un cittadino non volesse far sapere di aver preso il Covid, perché “ridondare” di informazioni? Pure lo Snami punta non tanto il certificato vaccinale (pass 1) o il tampone negativo (pass 3) quanto l’attestazione di avvenuta guarigione. Per Testa la certificazione, che – non essendo normata altrimenti – è libero professionale, «comporterà una serie di richieste e aggravi burocratici». E non è un modo di dire. «Io temo che qualcuno pensi che noi medici di famiglia “non facciamo niente”, e perciò dovremmo affrontare ogni novità burocratica, anche quelle che non ci spettano. Al momento, faccio sapere, stiamo trattando tutta la fenomenologia non Covid degli assistiti, più il Covid in termini di malattia, reperibilità, telemedicina, effettuazione dei tamponi, reporting degli esiti, effettuazione dei vaccini nei nostri studi e altrove (oggi ne ho fatti 56 in un hub territoriale, la medicina generale in gran parte delle regioni vaccina negli hub!), relativo reporting anche di questi esiti nel portale regionale. Ora ci si chiede il certificato verde, ma chi ha steso quella norma forse non conosce né quanto lavoriamo né cosa facciamo». Sui giornali si sottolinea come il “pass”, pur stoppato dal Garante e “doppiato” da iniziative locali come il corona-pass altoatesino, sia molto atteso nelle località turistiche italiane perché azzererebbe la quarantena chiesta ai cittadini stranieri. Oggi chi entra da stati dell’Unione europea (o Svizzera Norvegia Liechtenstein Andorra Monaco, Elenco C dell’Allegato 20) deve aver effettuato un tampone nelle 48 ore precedenti, compilare un’autodichiarazione, comunicare il suo ingresso al Dipartimento di prevenzione Asl e restare 5 giorni in albergo per poi fare un altro tampone il sesto giorno: impossibile girare il paese in vacanze medio-brevi o fare turismo mordi e fuggi. Chi viene dal resto del mondo, oltre alle precedenti incombenze, sconta una quarantena di 10 giorni (prima del 18 aprile era di 14 giorni). «Un miglioramento dell’informatizzazione e la telemedicina potrebbero aiutarci», ammette Testa. E spiega: «Ci sono alternative: si potrebbe attribuire valore di certificato all’esito del tampone sia per i non contagiati sia per i guariti; si potrebbe studiare una app che inserisca i dati di vaccinazioni, guarigioni, tamponi negativi nel fascicolo sanitario così che il cittadino possa scaricarli e portarli con sé; si potrebbe chiedere al medico di famiglia di certificare per i soli test da lui eseguiti. Il Decreto Covid invece ci chiede per ogni cittadino guarito che intenda spostarsi di andare a vedere la documentazione rilasciata dal Dipartimento di prevenzione Asl che ha eseguito il tampone, di scaricarla, di certificare sulla base di quanto scaricato. Lo posso fare ma è un mio compito? Di certo non è previsto dalla convenzione, quindi è un certificato in libera professione, va pagato (non con l’Iva perché come i certificati per patente e porto d’armi è a tutela della salute pubblica). Ma non facciamo questioni di denaro. È che noi Mmg non siamo qui ad attendere cose da fare: se davvero si pensa che non facciamo niente, propongo di prenderci tutti una settimana di ferie e al termine si verifichi se la nostra assenza ha pesato o no sull’utenza». Il “green pass” fa discutere anche i medici di emergenza urgenza della società scientifica Simeu: troppo breve la durata di 6 mesi della validità della vaccinazione. «Si apre un problema organizzativo per medici e infermieri che hanno completato il ciclo vaccinale tra fine gennaio e febbraio», spiega il presidente Giulio Maria Ricciuto. «Superata da evidenze scientifiche che ormai portano la copertura immunitaria ad almeno 9 mesi, la scadenza renderà scoperti gli operatori sanitari fra luglio e agosto». Al rientro dalla pausa estiva, i medici di 118 e pronti soccorso rischiano perciò di non poter stare a contatto con i malati. Servirebbe quanto meno una terza dose sulla cui efficacia non si hanno evidenze, e per somministrare la quale si rischia poi di sospendere le vaccinazioni di anziani. By Mauro Miserendino fonte Doctor33

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Nuovo “certificato EU COVID-19”

Posted by fidest press agency su domenica, 2 Maggio 2021

I deputati hanno concordato che il nuovo “certificato EU COVID-19” – che dovrebbe sostituire la dicitura “certificato verde digitale” proposta dalla Commissione – dovrebbe avere una validità di 12 mesi e non di più.I deputati vogliono che il documento, che dovrebbe essere disponibile in formato digitale o cartaceo, attesti se una persona è stata vaccinata contro il coronavirus o, in alternativa, se ha effettuato un recente test con risultato negativo o se è guarita dall’infezione. Tuttavia, i certificati COVID-19 UE non serviranno come documento di viaggio, né diventeranno una precondizione per esercitare il diritto alla libera circolazione.La proposta legislativa che riguarda i cittadini europei è stata approvata con 540 voti a 119 e 31 astensioni, mentre quella sui cittadini di paesi terzi è passata con 540 voti a 61 e 60 astensioni. La votazione ha avuto luogo mercoledì e i risultati sono stati annunciati giovedì mattina.Il PE afferma che i titolari di un certificato COVID-19 UE non dovrebbero essere soggetti a ulteriori restrizioni di viaggio, come la quarantena, l’autoisolamento o i test. Secondo i deputati, al fine di evitare discriminazioni contro coloro che non sono vaccinati o non posso permettersi economicamente il test, i paesi UE dovrebbero “garantire test universali, accessibili, tempestivi e gratuiti”. I deputati sottolineano che i vaccini COVID-19 devono essere prodotti su scala, a prezzi accessibili e distribuiti a livello globale. Esprimono anche preoccupazione per i gravi problemi causati dalle aziende che non rispettano i programmi di produzione e consegna.Il Parlamento vuole assicurare che il certificato UE sia armonizzato a qualsiasi iniziativa istituita dagli stati membri.I Paesi UE devono accettare i certificati rilasciati in altri stati membri per le persone vaccinate con un vaccino autorizzato in UE dall’Agenzia europea del farmaco (EMA) (attualmente Pfizer-BioNTech, Moderna, AstraZeneca e Janssen). Spetterà agli stati membri decidere se accettare anche i certificati di vaccinazione rilasciati in altri stati membri per i vaccini elencati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per uso di emergenza.La posizione del PE prevede che i certificati siano soggetti a un controllo continuo per evitare frodi e falsificazioni, così come si debba verificata l’autenticità dei sigilli elettronici inclusi nel documento. I dati personali ottenuti dai certificati non dovrebbero essere conservati dagli stati membri di destinazione né si dovrebbe costituire una banca dati centrale a livello UE. La lista delle entità che tratteranno e riceveranno i dati dovrà essere resa pubblica in modo tutti possano esercitare i loro diritti di protezione dei dati secondo il regolamento UE sulla protezione dei dati.

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Anche il genoma dell’olivo non ha più segreti

Posted by fidest press agency su domenica, 2 Maggio 2021

Dopo tre anni di studi e sperimentazioni condotti nell’ambito del progetto Olgenome, il CREA – con il suo Centro di Ricerca Olivicoltura, Frutticoltura e Agrumicoltura – presenta oggi il sequenziamento completo del genoma dell’ulivo, varietà Leccino, tra le più diffuse. “Mi complimento con il CREA per aver portato a termine questo importante risultato- afferma Filippo Gallinella, presidente della commissione Agricoltura della Camera. – Conoscere nel dettaglio come funzionano i processi biologici, le potenzialità e le caratteristiche di una cultivar così importante per l’olivicoltura italiana può permetterci di fare interventi di miglioramento per le produzioni nazionali”. Il progetto Olgenome finalizzato proprio a completare il sequenziamento della nota cultivar italiana di olivo “Leccino”, si è svolto nell’ambito del Piano Olivicolo Nazionale, l’importante provvedimento voluto e finanziato dal Mipaaf, per incrementare in modo sostenibile la produzione nazionale, per promuovere l’attività di ricerca e di valorizzazione del Made in Italy, per recuperare le diverse varietà delle cultivar nazionali ed incentivare l’organizzazione economica della filiera. Il CREA Olivicoltura, Frutticoltura e Agrumicoltura ha ideato e coordinato l’intera ricerca, identificando e caratterizzando i geni espressi nella cultivar Leccino, studiando funzioni geniche di interesse e avvalendosi del supporto specialistico di IGA Technology Services per il sequenziamento e l’assembling del genoma e del CREA Genomica e Bioinformatica per lo sviluppo di una mappa genetica e l’annotazione funzionale del genoma. Si tratta di uno step essenziale per produrre conoscenze e sviluppare strumenti utili al miglioramento della specie e per caratterizzare gli elementi responsabili di processi biologici e/o di regolazione di vie metaboliche che possano poi essere trasferiti con tecniche convenzionali (incrocio) o avanzate (biotecnologie) nelle varietà di nuova costituzione. Altro aspetto fondamentale è la possibilità di identificare nuovi marcatori molecolari e/o funzionali utili per la genotipizzazione, per gli studi di associazione, per il breeding assistito e la selezione varietale. Infine, ma non meno importante, è la conoscenza di basi genetiche sottese all’espressione dei caratteri della specie per poter approfondire biologia ed adattabilità ai mutamenti ambientali della pianta. Senza dimenticare che l’olivo è una specie arborea per la quale, a differenza di altre colture, molti aspetti restano ancora da chiarire e il successo dei programmi di miglioramento genetico è fortemente limitato da molteplici fattori insiti nella sua biologia. Insomma, tra le diverse decine di migliaia di geni sequenziati, si potrebbe trovare il modo di potenziare la performance della pianta in campo, ridurre l’impatto ambientale della sua coltivazione, migliorare la qualità nutraceutica e funzionale dell’olio, garantirne la tracciabilità o magari si potrebbero individuare anche risposte mirate a problemi annosi come la xylella o i cambiamenti climatici.

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Anticorpi monoclonali contro il Covid

Posted by fidest press agency su domenica, 2 Maggio 2021

Gli anticorpi monoclonali se somministrati all’insorgere dei primi sintomi, meglio se entro i primi 4-5 giorni, permettono di tenere sotto controllo il decorso della malattia e di evitare la forma più grave. Sono concordi su questo gli infettivologi che questa mattina hanno fornito il quadro generale dell’uso dei monoclonali nelle diverse realtà regionali durante l’instant webinar organizzato da Motore Sanità dal titolo “ANTICORPI MONOCLONALI ANTI COVID” al fine di aprire un franco scambio di idee non basate sulla ricerca di visibilità ma sui dati scientifici disponibili sino ad ora e sulle prospettive future. Se in Liguria l’impiego degli anticorpi monoclonali sta procedendo a passo spedito grazie alla collaborazione tra ospedale e territorio, dalla Toscana la notizia è quella che entro luglio potrebbero essere messi a disposizione anticorpi monoclonali più potenti e potranno evitare ai pazienti Covid positivi di essere curati in ospedale. L’EMA, AIFA ed altre istituzioni internazionali e nazionali (NIH) si sono espresse sull’utilità dell’uso degli anticorpi monoclonali contro l’infezione da SARS COV 2 che ha già provocato oltre 120mila morti. Attualmente le linee guida e i trial in corso sdoganano l’impiego dei medesimi più come profilassi che come terapia nei pazienti con malattia grave e conclamata. Così come gli antivirali, gli anticorpi monoclonali sono indicati in pazienti positivi entro 10 giorni dall’esordio dei sintomi e non in pazienti che necessitano di elevati volumi di ossigeno. Gli anticorpi monoclonali non sono stati ancora completamente studiati e non hanno ricevuto l’approvazione definitiva dell’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA) ma un parere scientifico positivo all’uso da parte degli enti regolatori dei vari paesi europei, in conseguenza degli studi sino ad ora presentati in pazienti con le caratteristiche definiti nella slide precedente. Sono stati oggetto di autorizzazione temporanea AIFA l’anticorpo monoclonale bamlanivimab e l’associazione di anticorpi monoclonali bamlanivimab-etesevimab, prodotti dall’azienda farmaceutica Eli Lilly, nonché l’associazione di anticorpi monoclonali casirivimab-imdevimab dell’azienda farmaceutica Regeneron/Roche.“Gli anticorpi monoclonali se somministrati all’insorgere dei primi sintomi, meglio se entro i primi 4-5 giorni permettono di tenere sotto controllo il decorso della malattia e di evitare la forma più grave. In Liguria circa 200 persone sono state trattate così senza nessun decesso. Si tratta di una “cura efficace” contro il virus. Peccato che in Italia non sia ancora sfruttata al massimo in tutte le regioni.

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Art Forum Würth Capena

Posted by fidest press agency su domenica, 2 Maggio 2021

Capena, Roma Venerdì 7 maggio 2021, alle ore 11.00 Viale della Buona Fortuna, 2, si terrà l’anteprima stampa della mostra “[E]MOTION. Op Art, Arte Cinetica e Light Art nella Collezione Würth” all’Art Forum Würth Capena. Saranno esposte 35 opere, appartenenti alla Collezione Würth, che ripercorrono i momenti più salienti della produzione del XX secolo di Op Art, Arte Cinetica e Light Art, correnti artistiche protagoniste della fine degli anni Cinquanta e degli Sessanta.Negli spazi dell’Art Forum Würth Capena 24 gli artisti rappresentati: Yaacov Agam, Josef Albers, Alexander Calder, Omar Carreño, Carlos Cruz-Diez, Lucio Fontana, Karl Gerstner, Gun Gordillo, Hans Hartung, Auguste Herbin, Patrick Hughes, Norbert Huwer, Robert Jacobsen, František Kupka, Clyde Lynds, François Morellet, Darío Pérez-Flores, Lothar Quinte, Niki de Saint Phalle e Jean Tinguely, Jesús Rafael Soto, Anton Stankowski, Günther Uecker, Victor Vasarely. L’accesso all’Art Forum Würth Capena sarà scaglionato in piccoli gruppi in modo da garantire le norme anti-contagio.

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