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Quotidiano di informazione – Anno 36 n° 145

Tra timori di recessione e “super” dollaro: cosa accadrà ora all’economia americana?”

Posted by fidest press agency su venerdì, 14 ottobre 2022

A firma di Jeffrey Cleveland, Chief Economist di Payden & Rygel. Nel difficile contesto economico-finanziario globale, gli occhi rimangono puntati sull’economica americana. Tra timori di recessione e un mercato del lavoro ancora in salute, i mercati continuano a prevedere uno scenario base in cui le prospettive macroeconomiche negli USA si deterioreranno a partire dall’anno prossimo e dove, di conseguenza, i tassi d’interesse verranno ridotti.Riteniamo, però, che questa eventualità sia sempre meno probabile: i dati sull’occupazione, infatti, restano solidi e non si vede, al momento, un aumento significativo del numero di licenziamenti. Questo scenario ci porta quindi a pensare che i tassi continueranno a salire con l’inizio dell’anno nuovo, per poi fare una pausa nel corso dell’anno, senza però essere tagliati. Le politiche della Fed creeranno comunque grattacapi all’Europa. Il problema principale per la BCE e la Bank of England (BoE) è che, se la Fed continua con il rialzo dei tassi, allora i policymaker dovranno cercare di adeguarsi per mantenere la forza relativa delle loro valute. Contrariamente, dovranno accettare un’inflazione importata più elevata e cercare di diminuire le pressioni inflattive nell’economia interna. Il risultato è che le Banche Centrali rischiano, in questo modo, di dover alzare i tassi in misura superiore al target perseguito. Infine, qualora l’economia globale si indebolisse ed entrasse in recessione, gli asset in dollari diventerebbero con molta probabilità un rifugio sicuro per gli investitori. Se BCE e BoE, ad esempio, intervenissero per rafforzare le valute con il rischio di innescare una recessione in Europa, il dollaro andrebbe comunque a rafforzarsi. Con oltre 135 miliardi di dollari in gestione, Payden & Rygel è leader nella gestione del risparmio gestito e annovera tra i suoi clienti banche centrali, fondi pensione, imprese di assicurazione, università, banche private e fondazioni di varia natura. Società di gestione indipendente e non quotata, Payden & Rygel ha sede a Los Angeles con uffici a Boston e hub di gestione a Londra e a Milano. (abstract)

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