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Quotidiano di informazione – Anno 36 n° 133

Archive for 3 giugno 2017

Versace: nuova campagna pubblicitaria scattata da Bruce Weber per l’Autunno Inverno 2017

Posted by fidest press agency su sabato, 3 giugno 2017

versaceversace1Ideata dal Direttore Artistico Donatella Versace, la campagna è un potente manifesto di unità e ottimismo.La campagna unisce star del calibro di Gigi Hadid, Mica Arganaraz, Taylor Hill e Vittoria Ceretti, tutte interpreti dei look più forti dell’Autunno-Inverno 2017, una collezione che vuole affermare con forza messaggi di UGUAGLIANZA, FORZA e AMORE.Le immagini incoraggiano a prendere una posizione, a credere nelle proprie convinzioni, a farlo con coraggio e positività. L’energia diventa cinetica, i look potenti; tutto vuole rappresentare uno spirito di unità e diffondere un messaggio di forza e fiducia.Gli scatti sono realizzati in studio per focalizzare tutta l’attenzione sul messaggio di ottimismo di Versace, un invito a credere fermamente nella femminilità e anche nella mascolinità della collezione AI 2017.Il versace3versace2potere di questo manifesto è rafforzato dalla presenza di talent maschili come Barry Lomeka, Barak Shamir, Filip Wolf, Saul Rodriguez, Alpha Dia, Valentine Rontez, Tristian Thevenot and Michael Gioia. Insieme rappresentano la più pura espressione della fratellanza Versace. Uomini diversi, diversi credo, diversi stili che si uniscono per creare la nuova visione dell’uomo Versace.La forza dei messaggi, delle individualit à e dei credo diventa ancora più evidente grazie all’innata abilità di Bruce Weber nel catturare la peculiarità di ogni soggetto, e di Versace stesso.“Il messaggio di questa campagna è chiaro e diretto. Parla di amore, della solidarietà di cui tutti abbiamo bisogno, indipendentemente da chi siamo o da dove veniamo”. Donatella Versace“Dopo aver analizzato con Donatella ciò che oggi sta accadendo nel mondo, abbiamo deciso di ritrarre persone che s’impegnano per qualcosa di importante – qualcosa che aiuti altre persone. Ne è nata una campagna di protesta in favore della pace e del desiderio di connessione di cui tutti abbiamo bisogno”. Bruce Weber (Foto: Bruce Weber Art Director: Sam Shahid)

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UNHCR e OIM aumentano il loro impegno in Libia

Posted by fidest press agency su sabato, 3 giugno 2017

libiaL’Agenzia Onu per i Rifugiati (UNHCR) e l’Agenzia Onu per le Migrazioni (OIM) hanno presentato il piano per aumentare le loro attività a sostegno di migranti, rifugiati, richiedenti asilo e di tutte le persone colpite dal conflitto in corso in Libia. L’Alto Commissario per i Rifugiati Filippo Grandi e il Direttore Generale dell’OIM William Lacy Swing, durante un incontro ad alto livello alla sede centrale dell’OIM a Ginevra, hanno aggiornato i rappresentanti degli Stati Membri rispetto alla loro recente missione in Libia e hanno chiesto un maggiore impegno per una più ampia stabilizzazione della situazione nel Paese. L’UNHCR, nella giornata di oggi, ha fatto un Appello Supplementare per richiedere ulteriori 75,5 milioni di dollari statunitensi per rispondere ai bisogni umanitari e di protezione delle persone in Libia, tra cui gli sfollati interni, le comunita’ locali, cosi’ come i rifugiati e i richiedenti asilo.L’appello include anche l’impegno in attività di monitoraggio della protezione e di intervento diretto, così come di advocacy su temi relativi al rispetto dei diritti umani, accesso ai servizi di base, procedura d’asilo e libertà di movimento.
“Abbiamo un lavoro molto urgente da svolgere in Libia e possiamo farlo solo insieme,” ha dichiarato Filippo Grandi, aggiungendo: “Dobbiamo fare uno sforzo maggiore per cercare di fare la differenza per centinaia di migliaia di persone”.L’OIM ad aprile ha avviato un Piano d’Azione di tre anni dedicato alla Libia con due obiettivi principali: il primo e’ quello di fornire assistenza umanitaria di base e protezione agli sfollati e ai migranti in Libia; il secondo e’ aiutare le comunita’ libiche nel processo di stabilizzazione e rafforzare le capacità di gestione del fenomeno migratorio. I fondi necessari ammontano a 180 milioni di dollari statunitensi per un piano della durata di 36 mesi.L’OIM, grazie alle donazioni ricevute, ha già avviato il piano d’azione in Libia ma il Direttore Generale Swing ha fatto appello ad un maggiore sforzo finanziario necessario per assistere urgentemente e proteggere i migranti e la popolazione colpita dal conflitto nel Paese. Swing ha sottolineato che tutte le attivita’ sono coordinate e implementate in cooperazione con le autorità libiche e con l’UNHCR.

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Rivoluzione Industry 4.0: il punto su occupazione e responsabilità manageriale

Posted by fidest press agency su sabato, 3 giugno 2017

Duomo di Milano at dusk. Milan, Italy.; Shutterstock ID 102912281

Milano Lunedì 5 giugno 2017, ore 15:30 MUSEO DIOCESANO Carlo Maria Martini (Corso di Porta Ticinese 95) Intervengono: Romano Ambrogi, Presidente ALDAI-Federmanager,
Alessandro Perego, Direttore Dipartimento Ingegneria Gestionale MIP Politecnico di Milano
Luca Del Gobbo, Assessore all’Università, Ricerca e Open Innovation Regione Lombardia
Cristina Spagna, Managing Director Kilpatrick
Mattia Macellari, Vice Presidente Assolombarda e Presidente Gruppo Giovani Imprenditori.
Stefano Cuzzilla, Presidente Federmanager
Modera i lavori: Walter Rolfo, giornalista, autore e appassionato di pensiero illusionistico
Il convegno è organizzato da ALDAI-Federmanager, la maggiore organizzazione territoriale del sistema Federmanager, polo di competenze e punto di riferimento per i servizi ai manager oltre che partner integrante del sistema industriale. L’Associazione rappresenta e tutela circa 16.000 dirigenti industriali, offrendo loro servizi di supporto e assistenza relative a tutte le tappe della carriera professionale del manager: risponde così alle esigenze di orientamento e formazione, erogando consulenza in ordine a questioni sindacali, previdenziali, fiscali e sanitarie.

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Il prof. Lagalla a Caltanissetta per la sua “Idea Sicilia”

Posted by fidest press agency su sabato, 3 giugno 2017

caltanissettapiazzagaribaldiCaltanissetta. Nel salone dell’Hotel San Michele si è tenuta l’attesa riunione organizzata dal Prof. Lagalla, già Magnifico Rettore dell’Università di Palermo, per la presentazione della sua “Idea Sicilia”. Molti gli intervenuti anche tra i presentatori del tema proposto.
Al centro dell’attenzione la Sicilia e la politica che dovrebbe governarla; il condizionale è d’obbligo perché se c’è carenza strutturale in Sicilia, più che nelle infrastrutture, questa sta proprio nell’approssimativismo della politica, con migrazioni di politici che appaiono più che altro transumanze di pecore alla ricerca di pascoli migliori. Tutto ciò è penalizzante per la Sicilia e i siciliani, il tutto nella indifferenza e nel disinteresse, come se una cappa di piombo avesse sterilizzato ogni voglia di partecipazione per condurre al miglioramento.
Ascoltando il prof. Lagalla mi è subito venuto in mente il presidente francese Macron e lo sconvolgimento culturale che è riuscito a imporre ai francesi. Lagalla e Macron sono assimilati da una identica distanza dai partiti, al punto da non suggerire alcuna collocazione tradizionale. Il programma di Macron somiglia tanto alla “Idea Sicilia” di Lagalla, rivolto più alla gente che non ai partiti che impongono, di volta in volta, proposte di parte che non guardano al “Bene Comune” bensì alla logica dei poteri forti che tengono sotto rigido controllo i vari partiti che si alternano al governo. Macron si è schierato con una Europa rivolta alla flessibilità delle regole finanziarie, più che al rigore preteso dalla Germania. Lagalla vede una Sicilia cuore pulsante del mediterraneo, vero e unico mediatore e ammortizzatore sociale tra le cultura europee, Africane e Medio Orientali. Il ruolo assegnato alla Sicilia, fino ad oggi, è stato quella di Sud D’Italia e, quindi, estremo Sud d’Europa. La proposta di Lagalla, che ricalca la posizione del Centro Democratico di Bruno Tabacci, che sponsorizza l’iniziativa del professore palermitano, mira ad una rivoluzione culturale che trasformi la Sicilia da terra di conquista e serbatoio di voti per clientelismo in una terra in grado, per antica cultura, di promuovere l’integrazione fra le tante culture che agitano il Mediterraneo.
Per fare ciò propone una diversa interpretazione della politica amministrativa di Palazzo dei Normanni, con gente nuova purchè volenterosa di azione, con trasparenza cristallina nelle transazioni economiche, perché il vero grande problema della Sicilia non è più (o non è soltanto) la presenza della Mafia, bensì la criminale attività che unisce corrotti e corruttori, con una fila interminabile di corruttibili che non attendono altro che arrivi il loro turno nella stanza dei bottini (sic: bottini). (Rosario Amico Roxas)

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Agenti in ospedale dopo arresto spacciatore

Posted by fidest press agency su sabato, 3 giugno 2017

polizia“Purtroppo, contiamo ancora quattro Agenti che sono rimasti feriti durante un’operazione di servizio, a cui esprimiamo la massima solidarietà e gli auguri di una pronta guarigione. E’ una delinquenza sempre più agguerrita e violenta, ad ogni livello, a mettere alla prova gli Appartenenti alla Polizia di Stato che, purtroppo, continuano troppo spesso a pagare sulla propria pelle le conseguenze del servizio svolto. La cosa rende ancor più lampante la necessità di poter contare su maggiori risorse, in termini di uomini e di mezzi, per consentirci di tutelare al meglio la sicurezza dei cittadini e del Paese. Le sfide multiformi con cui abbiamo a che fare, su ogni fronte della vita sociale, richiedono maggiori investimenti e ulteriori mezzi di tutela, operativa oltre che personale, degli Operatori che devono poter contare su numeri e su un’età media oggi non all’altezza della mole di lavoro che siamo chiamati a svolgere e che comunque, nonostante tutto, continuiamo a portare avanti con risultati di eccellenza assoluta a costo di sacrifici personali”. Così Domenico Pianese, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia, dopo che quattro Agenti della Questura di Aosta sono stati feriti, e due di loro hanno dovuto ricorrere alle cure ospedaliere, durante una colluttazione avvenuta nell’ambito di un’operazione della Narcotici per l’arresto di un cittadini marocchino accusato di spaccio di stupefacenti e trovato in possesso di circa mezzo chilogrammo di hashish e un grammo di cocaina. “Il ferimento di colleghi è ormai purtroppo notizia quasi quotidiana – conclude Pianese -, e ciò significa andare ogni giorno in servizio consci che potrebbe essere la volta fatale. Il nostro è un appello fortissimo al senso di responsabilità e di solidarietà non solo per tutti i cittadini, ma anche per chi ha il compito di tutelare in ogni modo possibile chi porta una divisa”.

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Il carcere più fatiscente della Lombardia è a Varese

Posted by fidest press agency su sabato, 3 giugno 2017

regione lombardia“Come figura istituzionale facente parte della Commissione Carceri trovo doveroso andare a visitare le carceri anche in forma non ufficiale, quindi questa settimana mi sono recata al carcere di Varese per vedere cosa si stava facendo per questa struttura vecchissima che avevamo già visitato un paio di volte con la Commissione”, così Paola Macchi, consigliere regionale del M5S Lombardia.La visita segue una risoluzione dalla Commissione, approvata in consiglio, che invitava la Giunta regionale.
-ad attivarsi celermente presso il Ministero di Giustizia, affinché quest’ultimo, entro centottanta giorni dall’approvazione del presente provvedimento, proceda allo sblocco della situazione di inerzia in merito alla dismissione per consentire alla Casa circondariale di Varese di essere destinataria di risorse finanziarie da utilizzare per la riqualificazione e per l’ampliamento;
-a individuare, anche mediante una efficace collaborazione tra le istituzioni locali e Il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria regionale, le soluzioni più idonee, orientate alla riqualificazione e all’ampliamento strutturale della Casa circondariale, al fine di garantire ai detenuti spazi adeguati e attrezzati per il recupero del loro benessere pisco sociale e per favorirne il reinserimento nella comunità civile;
– a ricercare comunque una soluzione definitiva presso il Ministero della Giustizia, anche alternativa alla riqualificazione esistente, mediante l’individuazione di una area da destinare alla realizzazione di una nuova casa circondariale e alle relative risorse finanziarie per la costruzione dell’opera; e successivamente a riferire alla commissione.
“Non si è più saputo nulla sull’ampliamento – dichiara Macchi – ma sono stati stanziati 50.000 euro per il rifacimento del piano terra e si attendono conferme per altri 100.000 euro per il rifacimento del primo e secondo piano. Tutti i lavori sono fatti in economia, utilizzando cioè manodopera interna, i detenuti stessi, che vengono pagati per questi lavori così da poter non solo impiegare le giornate lunghe della detenzione ma guadagnare anche qualcosa da poter magari mandare a casa. I lavori stanno proseguendo, rendendo decenti i servizi delle celle che prima non lo erano, bonificando i muri spesso intrisi di acqua e muffa a causa delle perdite delle tubazioni e rifacendo impianti di riscaldamento vetusti che negli scorsi inverni hanno lasciato al freddo i detenuti anche per settimane. Il carcere ha più di 100 anni, è in una struttura antica e non solo manca di spazi decenti per le attività comuni e per la palestra ma ha una cucina e un passeggio esterno che definire vergognosi è poco”.E aggiunge: “Ho chiesto se l’ATS avesse visitato la cucina, e ho fatto anche un accesso agli atti per avere i verbali dell’ATS a riguardo, perché non è accettabile che una cosiddetta società civile permetta delle condizioni strutturali e di attrezzatura così devastate come quelle che ho visto. Per non parlare poi dei passeggi, nemmeno un filo di verde, un misero quadrato di asfalto sotto il sole con un servizio che non si può definire tale, e un unico rubinetto per rinfrescarsi che perde copiosamente ed è pieno di muffa e muschio tutt’intorno. C’è da chiedersi innanzitutto perché in tutti questi anni non si sia mai fatto nulla per questo carcere, sicuramente il più fatiscente e trascurato della Lombardia, collocato nel centro di Varese, che ospita attualmente una settantina di detenuti e una guarnigione sottodimensionata di altrettanti poliziotti penitenziari costretti spesso a turni lunghissimi per supplire alla mancanza di personale. In seconda battuta perché, visto questo iniziale, ben misero stanziamento per una parziale ristrutturazione, la direzione e il provveditorato non abbiano chiesto più fondi per intervenire anche sulla cucina e i passeggi. Ricordiamo che l’art. 27 della Costituzione dispone che le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato anche perché altrimenti davvero si rischiano recidive a go go”.”E a questo punto invito il Presidente Maroni ad andare a fare una visita a queste carceri dimenticate nella sua città, ma non una visita ufficiale, di spolvero, ci vada a sorpresa e giudichi lui se quanto vede può essere accettabile in una città dove si spendono tanti soldi pubblici ma solo per il salotto buono”, conclude la consigliere regionale del M5S.

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Faire de l’Europe sociale une réalité pour les Européens

Posted by fidest press agency su sabato, 3 giugno 2017

Europe socialeLe 26 avril dernier, la Commission européenne a publié sa proposition pour un « socle européen des droits sociaux » et présenté un document de réflexion sur l’avenir de l’Europe sociale. Alors que les dirigeants européens ont établi dans la Déclaration de Rome l’objectif de construire une Europe sociale, la question qui doit être au coeur du débat est celle d’identifier, en étroite collaboration avec les partenaires sociaux, les priorités d’action qui permettront de rendre l’Europe sociale visible aux yeux des Européens. Dans cette tribune, Sofia Fernandes, chercheur senior à l’Institut Jacques Delors, et Frank Vandenbroucke, conseiller à l’Institut Jacques Delors, en identifient trois:
favoriser la libre circulation et garantir qu’elle soit équitable;
promouvoir une convergence dans les standards et les performances sociales;
et faire de l’investissement dans le capital humain un leitmotiv de l’Europe sociale. (photo: europe sociale)

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Czech media freedom: Let citizens decide fate of media-abusing politicians

Posted by fidest press agency su sabato, 3 giugno 2017

czech-mapMedia freedom must be upheld across the EU, but the Czech case is more a blunder of one politician than a systemic issue, many MEPs said in a debate on Thursday.
The plenary debate was held in reaction to a leaked audio recording, allegedly catching the leader of the Czech coalition ANO party, the former Deputy Prime Minister and Finance Minister Andrej Babiš, instructing a journalist employed by his media group on how to attack his political rivals. Many MEPs condemned the alleged actions of Mr Babiš, but stressed that this seems to be the failure of a single politician, rather than a sign of the government’s systemic abuse of media. Some said the Parliament should not be discussing the issue at all, arguing that the Czech government has dealt with the situation properly. Others noted that the problem reaches further than the Czech Republic and called for EU measures that would guarantee media pluralism in Europe. Click on individual names to watch the full statements: Cecilia Malmström, the EU Commissioner for Trade, noted in her introductory speech that the Commission’s competences in the field of media freedom and pluralism are limited. “The Commission can intervene in this field exclusively when there is EU legislation at stake and it appears not to be the case in this situation.” She stressed that the EU’s executive body “is aware of the challenges of media freedom and pluralism in various member states” and is “closely monitoring the situation all over Europe.” “No member state in the EU is immune to risks when it comes to media pluralism,” Commissioner Malmström stressed. The transparency of media ownership is an indicator of media freedom, where “the Czech Republic’s perceived risk is slightly higher than the average,” she added.
Luděk Niedermayer (EPP, CZ) stressed that neither Czech citizens, nor the Czech government, has done anything wrong. It is the fault of a few individuals, he insisted. Member states need to properly enforce their legislation and support independent journalism, he said, warning there are external threats too to face, such as Russian propaganda. He concluded by thanking all journalists who withstand political pressure and deliver quality journalism.
Pavel Poc (S&D, CZ) echoed the previous speaker, by saying there is no systematic manipulation of media by the Czech government, just one politician who abused the media and was then sacked from the government. Contempt for democratic institutions is a real threat to media pluralism, he said, warning of the risk of future political abuse of Czech media from politicians enjoying enormous political, economic and media power.
Jan Zahradil (ECR, CZ) considered the debate unnecessary and that the Parliament should not be dealing with this issue. We have media pluralism in the Czech Republic, there is no media monopoly, no threat to media freedom, just one oligarch who has used his media, and the Czech Republic had already adopted a law to deal with such conflicts of interests, he assured the plenary. He also said that the debate was a result of a fight between the ALDE, which criticised Hungarian Prime Minister Viktor Orbán, and EPP, which now wants to counter-attack.
Pavel Telička (ALDE, CZ) was also not quite sure why MEPs were discussing the issue. The EP is supposed to deal with systematic problems, he said, and even though the behaviour of Andrej Babiš was unacceptable, this was just a single case. Instead of discussing a failure of one Czech politician, the Parliament should focus on working on the EU’s future, he stressed. He also pointed out that the Wold Press Freedom Index puts the Czech Republic higher than other EU member states, such as France or UK.
Kateřina Konečná (GUE/NGL, CZ) also stressed that the criticism should not be directed against Czech citizens or the country per se. There is only one guilty party and that is Andrej Babis, who bought media companies to bolster his political power, she said, noting that this is not the first time EU politicians are trying to influence media in their respective member states. She also criticised ALDE leader Guy Verhofstadt, EU Commissioner Věra Jourová, and MEP Telička for knowing all about Mr Babiš, but looking the other way. The fate of Mr Babiš is now in the hands of Czech citizens, she concluded.
Judith Sargentini (Greens/EFA, NL) said this is not the first time that an EU member state is in such a situation, pointing to the situation in Italy in 2009. Plurality of media is vital for democracy and therefore we need EU legislation that will guarantee media pluralism in Europe and ensure that media do not end up in the hands of a few individuals, she stressed.
Rolandas Paksas (EFDD, LT) said this debate was more of a provocation than anything else. We are interfering in the domestic politics of a sovereign state, he warned. While Mr Babiš is one of the most popular Czech politicians, popularity of PM Sobotka is plummeting and some people do not like it here, he said. He also pointed to other issues the Parliament could discuss, such as the way that Sweden or Germany are dealing with immigrants.

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Rise in anti-Semitism demands stronger action, urge MEPs

Posted by fidest press agency su sabato, 3 giugno 2017

olocaustoBruxelles. Call for more effective prosecution and cross-border cooperation EU countries asked to appoint national coordinators to combat anti-Semitism Holocaust history should be taught in schoolsLeading politicians urged to denounce any anti-Semitic statement Hate speech and violence against Europe’s Jewish citizens are incompatible with EU values, so all EU member states must take measures to ensure the security of their Jewish citizens, say MEPs. They call on leading national politicians to oppose anti-Semitic statements systematically and publicly, and urge every member state to appoint a national coordinator to combat anti-Semitism.Racist motives should be deemed an aggravating factor in criminal offences. And anti-Semitic acts committed on the internet should also be prosecuted, says the resolution.
MEPs also call for good cross-border cooperation in prosecution especially in the case of terrorist acts. Police forces should set up special anti-hate crime units, and to make prosecution more efficient and effective, all member states should adopt the International Holocaust Remembrance Alliance definition of what constitutes anti-Semitism.Online intermediaries, such as search engines, social media, and app platforms, should take stronger action to combat anti-Semitic hate speech, say MEPs. The history of the Holocaust (or Shoah) should be taught in schools and history books should give an accurate description of Jewish history and life and avoid all forms of anti-Semitism, they add.
In a separate vote, MEPs gave their consent to the working priorities for 2018-2022 of the EU Agency for Fundamental Rights, including asylum for and integration of refugees and migrants, fighting racism and xenophobia, protecting personal data and Roma inclusion.In talks, Parliament’s negotiators have pressed the EU Commission and Council to make police work and counter-terrorism legislation fully open to scrutiny by the agency – an idea that they have promised to look into.

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L’aumento dell’antisemitismo richiede un’azione più incisiva

Posted by fidest press agency su sabato, 3 giugno 2017

Memoriale dell’OlocaustoBruxelles. Richiesta di un’azione penale più efficace e di una cooperazione transfrontaliera. I Paesi EU hanno chiesto la nomina di coordinatori nazionali per combattere l’antisemitismo La storia dell’Olocausto dovrebbe essere materia di studio nelle scuole I leader politici hanno esortato a denunciare qualsiasi dichiarazione antisemita. L’incitamento all’odio e la violenza nei confronti dei cittadini ebraici europei sono incompatibili con i valori dell’UE, per cui tutti gli Stati membri devono adottare misure per garantire la sicurezza dei loro cittadini ebraici. I deputati invitano i leader politici nazionali a opporsi sistematicamente e pubblicamente alle dichiarazioni antisemite e chiedono a ogni Stato membro di nominare un coordinatore nazionale per combattere l’antisemitismo. Gli eurodeputati chiedono una buona cooperazione transfrontaliera nel perseguimento dei criminali e, in particolare, degli autori di atti terroristici. Le forze di polizia dovrebbero istituire speciali unità per i reati di odio e, per rendere l’azione giudiziaria più efficiente, tutti gli Stati membri dovrebbero far propria la definizione di antisemitismo utilizzata dall’Alleanza per l’Olocausto.I motori di ricerca, i social media e le piattaforme dovrebbero intraprendere azioni più decise per combattere l’odio anti-semitico, affermano i deputati. La storia dell’Olocausto (o Shoah) dovrebbe essere insegnata nelle scuole e i libri di storia dovrebbero fornire una descrizione accurata della storia e della vita ebraica, evitando tutte le forme di antisemitismo.
In un voto separato, i deputati hanno approvato le priorità operative dell’Agenzia europea per i diritti fondamentali per il 2018-2022, che includono l’asilo e l’integrazione di rifugiati e migranti, la lotta al razzismo e alla xenofobia, la protezione dei dati personali e l’inclusione dei rom. La relazione è stata approvata con 540 voti in favore, 77 voti contrari e 23 astensioni.Durante i colloqui, i negoziatori del Parlamento hanno chiesto insistentemente alla Commissione e al Consiglio dell’UE – che hanno promesso di esaminare la richiesta nel prossimo futuro – di rendere accessibile al controllo dell’Agenzia l’operato della polizia e la legge per la lotta al terrorismo.

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Europa digitale: opportunità per l’industria, per la società dei gigabit

Posted by fidest press agency su sabato, 3 giugno 2017

mercato digitaleLa digitalizzazione dell’industria europea richiede misure di salvaguardia per evitare una società a due velocità e garantire maggiore certezza legale, mentre la strategia UE sullo spettro di banda dovrebbe incentivare la tecnologia 5G.In una risoluzione messa ai voti giovedì, i deputati dichiarano che l’accesso alle telecomunicazioni dovrebbe essere uguale in tutta l’UE, evitando uno sviluppo digitale diseguale in settori come quello dei trasporti e del turismo. L’intelligenza artificiale e la robotica, inoltre, richiedono norme chiare sulla sicurezza e sulle responsabilità.
Le scuole dovrebbero trasmettere le necessarie competenze al fine di colmare il “divario digitale” e garantire una facile transazione verso un’economia intelligente. Le autorità dovrebbero infine includere requisiti di sicurezza informatica nelle gare per gli appalti pubblici.In un’altra risoluzione non legislativa, votata sempre giovedì, i deputati hanno dichiarato che per evitare i ritardi riscontrati durante l’installazione del 4G, gli Stati membri devono lavorare meglio congiuntamente sulla strategia dello spettro di banda e garantire una rapida diffusione del 5G.

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Riduzione dell’IVA per gli e-book

Posted by fidest press agency su sabato, 3 giugno 2017

londonbookfairI cittadini dell’UE dovrebbero pagare meno i libri elettronici, in seguito al voto del Parlamento su una proposta che consentirà agli Stati membri di ridurre l’IVA su tali prodotti.Una proposta della Commissione UE per consentire agli Stati membri di applicare una riduzione dell’aliquota IVA sui libri elettronici – in linea con l’IVA applicata alla carta stampata – è stata approvata dal Parlamento giovedì con 590 voti in favore, 8 contrari e 10 astensioni.”Il nostro modo di leggere è cambiato rapidamente negli ultimi anni. Al giorno d’oggi non ha senso applicare un doppio standard, per cui un quotidiano online viene tassato di più di quello stampato acquistato in un negozio. Questa nuova direttiva darà agli Stati membri la possibilità di allineare l’IVA dei contenuti digitali con quella della carta stampata”, ha dichiarato il relatore Tom Vandenkendelaere (PPE, BE). Attualmente, le pubblicazioni elettroniche sono assoggettate a un’aliquota IVA ordinaria pari ad almeno il 15%, mentre gli Stati membri mentre sono liberi di applicare l’aliquota ridotta di almeno il 5%, e in alcuni casi anche un tasso zero, alle pubblicazioni stampate.

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Lotta contro l’incitamento all’odio online

Posted by fidest press agency su sabato, 3 giugno 2017

razzismoBruxelles. Un anno fa la Commissione europea e quattro grandi piattaforme di social media hanno adottato un codice di condotta per contrastare l’illecito incitamento all’odio online. Tale codice contiene una serie di impegni da parte di Facebook, Twitter, YouTube e Microsoft per combattere la diffusione dell’incitamento all’odio online in Europa. In occasione del primo anniversario del codice è stata pubblicata una sua valutazione, svolta da ONG e organismi pubblici di 24 Stati membri, da cui emerge che le società informatiche hanno compiuto notevoli progressi nell’onorare gli impegni assunti.
Andrus Ansip, Vicepresidente della Commissione europea e Commissario per il Mercato unico digitale, si è felicitato di questi progressi: “La stretta collaborazione con il settore privato e la società civile per combattere l’illecito incitamento all’odio sta dando i suoi frutti e noi moltiplicheremo gli sforzi comuni. Stiamo ora cercando di rafforzare il coordinamento tra le varie iniziative e forum avviati con le piattaforme online e di rendere più chiare le procedure di notifica e azione per eliminare i contenuti illeciti in modo efficiente, preservando nel contempo la libertà di espressione, che è essenziale”.
Vĕra Jourová, Commissaria europea per la Giustizia, i consumatori e la parità di genere, ha dichiarato: “I risultati della seconda valutazione del codice di condotta sono incoraggianti. Le società informatiche stanno eliminando, a un ritmo più sostenuto, il doppio dei casi di illecito incitamento all’odio rispetto a sei mesi fa. Si tratta di un importante passo avanti e dimostra che un approccio di autoregolamentazione può funzionare se tutti gli attori fanno la loro parte. Va tuttavia ricordato che le società informatiche hanno una grande responsabilità e devono compiere ulteriori progressi per tenere fede a tutti gli impegni assunti. È inoltre importante che forniscano feedback a chi ha notificato casi di contenuti di illecito incitamento all’odio”.
L’Unione europea si fonda su una serie di valori: rispetto della dignità umana, libertà, democrazia, uguaglianza, Stato di diritto, diritti fondamentali. L’UE e i suoi Stati membri, insieme alle società di social media e altre piattaforme, devono adoperarsi affinché Internet non diventi un rifugio sicuro per l’illecito incitamento all’odio e la violenza. Sottoscrivendo il codice di condotta, le società informatiche si sono impegnate in particolare a riesaminare in meno di 24 ore la maggior parte delle notifiche valide di illecito incitamento all’odio e a rimuovere tale contenuto o a bloccarne l’accesso, se necessario, sulla base delle legislazioni nazionali che recepiscono il diritto europeo. Il codice ha inoltre sottolineato la necessità di proseguire le discussioni su come promuovere la trasparenza e incoraggiare messaggi alternativi che contrastino l’incitamento all’odio.Un anno dopo la sua adozione, il codice di condotta per contrastare l’illecito incitamento all’odio online ha dato importanti risultati, ma restano ancora alcune sfide: in media, nel 59% dei casi le società informatiche hanno risposto alle notifiche riguardanti l’illecito incitamento all’odio rimuovendo il contenuto.Questa percentuale è più di due volte superiore a quella del 28% registrata sei mesi fa;
nello stesso periodo di sei mesi la percentuale di notifiche riesaminate entro 24 ore è passata da 40% a 51%. Facebook, tuttavia, è la sola società che ha raggiunto pienamente l’obiettivo di riesaminare la maggior parte delle notifiche entro il giorno stesso;
rispetto alla situazione di sei mesi fa, le società informatiche sono diventate più efficaci nel trattare le notifiche provenienti da cittadini allo stesso modo di quelle provenienti da organizzazioni che utilizzano canali di segnalazione affidabili. Tuttavia, persistono alcune differenze e i tassi di rimozione globali rimangono più bassi quando la notifica proviene dal pubblico;
infine, il monitoraggio ha evidenziato che mentre Facebook invia agli utenti un feedback sistematico sul modo in cui le loro notifiche sono state valutate, tra le società informatiche le pratiche differiscono notevolmente. La qualità del feedback sulla motivazione della decisione è un aspetto in cui sono possibili ulteriori progressi.
Miglioramento della gestione dei reclami degli utenti e cooperazione con la società civile
Nel corso dell’ultimo anno le società informatiche hanno rafforzato i loro sistemi di segnalazione e reso più facile segnalare i casi di incitamento all’odio. Hanno impartito formazioni al loro personale e hanno intensificato la cooperazione con la società civile. L’attuazione del codice di condotta ha rafforzato e allargato a tutta l’Europa la rete di società informatiche che utilizzano sistemi affidabili di segnalazione.
L’aumento della cooperazione con le organizzazioni della società civile ha portato a un miglioramento della qualità delle notifiche, a una riduzione dei tempi di trattamento minori e a migliori risultati in termini di reazioni alle notifiche.
Prossime tappe La Commissione continuerà a monitorare l’attuazione del codice di condotta con l’aiuto delle organizzazioni della società civile. Si prevedono miglioramenti da parte delle società informatiche, in particolare per quanto riguarda la trasparenza dei criteri per l’analisi dei contenuti segnalati e il feedback agli utenti.
La Commissione terrà conto dei risultati della valutazione nel quadro dei lavori annunciati nella revisione intermedia dell’attuazione della strategia per il mercato unico digitale. Continuerà inoltre ad adoperarsi per promuovere una cooperazione più efficace tra le società informatiche e le autorità nazionali.

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Banca d’Italia: Come le scimmiette?

Posted by fidest press agency su sabato, 3 giugno 2017

tre scimmietteLa relazione del governatore della Banca d’Italia fa venire alla mente la scena delle tre scimmiette, alla quale applichiamo alcune varianti: non vedo (prima), non sento (in tempo) e non parlo (o parlo tardi).
Ci perdonerà il governatore Visco ma non siamo per niente d’accordo con la sua relazione. Ricordiamo male o abbiamo sentito ripetutamente affermazioni sulla solidità delle nostre banche? Com’è finita? Visco parla di educazione finanziaria a noi piace l’informazione finanziaria, perché i compiti educativi li lasciamo alle famiglie. Qualcuno l’ha fatta? Abbiamo seri dubbi. E, soprattutto, la Banca d’Italia si era informata delle condizioni del nostro sistema bancario e, a sua volta, informato i cittadini dei rischi che correvano? A proposito del Monte de’ Paschi di Siena, la responsabile della vigilanza della BCE, Daniele Nouy, ha dichiarato: “chi doveva sapere degli sviluppi al riguardo della banca aveva tutte le informazioni a disposizione”. Il caso è stato molto discusso nel nostro Consiglio di vigilanza. E la Banca d’Italia vi è rappresentata.” Più chiaro di così!Intanto, il famoso cerino acceso è rimasto tra le dita del risparmiatore. (Primo Mastrantoni, Segretario Nazionale Aduc)

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The Maria Fitzherbert Jewel

Posted by fidest press agency su sabato, 3 giugno 2017

JewelLondon On 6 July 2017, Christie’s will offer The Maria Fitzherbert Jewel in The Exceptional Sale as part of Christie’s Classic Week. The gold locket, which contains a portrait miniature of King George IV by the celebrated artist Richard Cosway, is one half of a pair. The other locket contained an image of the King’s secret and illegal wife, Maria Fitzherbert and was worn by the King on his deathbed, before being buried with him at Windsor Castle. The surviving half of the pair, The Maria Fitzherbert Jewel (estimate: £80,000-120,000), has passed down through descent directly from Maria Fitzherbert and offers an important insight into this most private relationship. The pair of miniatures were each contained within diamond-set lockets and faced with sections cut from a diamond, known as a ‘portrait diamond’. When Maria died seven years after the King she was holding a portrait miniature by Richard Cosway, possibly The Maria Fitzherbert Jewel, in her own hand. Despite the tumultuous nature of their relationship, Maria Fitzherbert is considered the only woman George IV ever truly loved and provides a rare glimpse into the love story of George IV and his beloved Maria Fitzherbert. (photo: Jewel)

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Le “Visioni metropolitane” di Maria Enrica Ciceri in mostra a Milano

Posted by fidest press agency su sabato, 3 giugno 2017

Visioni metropolitane1Visioni metropolitane4Milano Giovedì 15 giugno 2017 (15 giugno – 7 luglio 2017)Inaugurazione: giovedì 15 giugno 2017, ore 18.30 Orario: apertura continuata 24 ore su 24 sarà inaugurata a Milano, nello Spazio Espositivo PwC, all’interno del palazzo sede del quotidiano Il Sole 24 Ore in via Monte Rosa, la personale di pittura di Maria Enrica Ciceri dal titolo “Visioni metropolitane”. Incentrata sul confronto tra le metropoli di New York e Milano, la mostra, che si colloca nel calendario di Art@PwC, rimarrà visitabile fino al 7 luglio con apertura continuata 24 ore su 24. Il vernissage si svolgerà alle ore 18.30 con la presenza dell’artista e sarà seguito da un cocktail. “Visioni metropolitane” è il racconto di due città diversissime per dimensione, cultura e tradizioni, eppure vicine nella loro frenesia, creatività e dinamicità. Nella prima parte la mostra conduce lo spettatore a New York, la metropoli americana per eccellenza, città simbolo di libertà, speranza e successo. Nei dipinti esposti si potranno ammirare i palazzi in corsa verso il cielo, le insegne giganti e le luci al neon, che caratterizzano una città bella, ricca, ambiziosa, in continua evoluzione. La seconda parte del viaggio vedrà come protagonista Milano: caotica, veloce, capitale mondiale del fashion system. Qui lavoro e divertimento si incontrano e si intrecciano sorprendentemente. Una metropoli discreta e industriosa, Visioni metropolitaneVisioni metropolitane3che si scopre in tempi lunghi e a cui ci si affeziona in breve, con i suoi simboli e icone, come “el dom de Milan”, imponente chiesa irta di guglie e pinnacoli, tra le più importanti rappresentazioni della fede cristiana. Una Milano che negli ultimi anni è tornata ad essere “La città che sale” dipinta a inizio Novecento da Umberto Boccioni, opera che coincidenza vuole sia oggi esposta al MoMA, proprio nella “Grande Mela”. Maria Enrica Ciceri è nata a Uboldo (VA), dove tuttora vive e opera. Da oltre quindici anni frequenta le associazioni artistiche culturali “Fare Arte” e “Uboldo Arte”, sotto la guida del Maestro Vanni Saltarelli. Ha affrontato tecniche di vario tipo, tra cui il nudo artistico, l’incisione, la decorazione su ceramica, sperimentando di recente l’utilizzo delle resine. È costantemente alla ricerca di nuovi spunti e nuove forme espressive che la allontanino dalla figurazione. Negli anni ha partecipato a mostre collettive nazionali e internazionali in diverse gallerie e musei, ultima delle quali lo scorso aprile presso Palazzo Branda Castiglioni a Castiglione Olona dal titolo “Women. Sentimento e Vita”. Ha ottenuto premi e riconoscimenti in concorsi nazionali e di lei hanno scritto numerosi critici, tra cui Paolo Levi, Carlo Catiri e Fabrizia Buzio Negri. (foto. visioni metropolitane)

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32° edizione del Salone Franchising

Posted by fidest press agency su sabato, 3 giugno 2017

Scuola di Franchising(Milano. Si terrà da giovedì 12 a sabato 14 ottobre 2017 la 32° edizione del SALONE FRANCHISING MILANO, in Fieramilanocity (Padiglione 4). Luogo tradizionale di incontro dell’intera filiera del franchising, il Salone 2017 ospiterà 200 stand di aziende attive nel franchising e circa 15 mila visitatori.In Italia operano in franchising 950 aziende, 51.000 punti di vendita, per un fatturato complessivo annuo di 23 miliardi di euro.
Tra le novità del Salone Franchising Milano 2017, il talent “Re.Start-Smart Up Your Business” aperto a coloro che hanno idee innovative nel campo della distribuzione o della progettazione di punti vendita e che permetterà al vincitore di veder realizzata la propria idea. (foto: Scuola di Franchising)

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Sea Shepherd chiede agli Stati Uniti di verificare le affermazioni in materia di sostenibilità della flotta per la pesca ai gamberi

Posted by fidest press agency su sabato, 3 giugno 2017

Sea Shepherd Global ha presentato formalmente istanza al Dipartimento di Stato degli Stati Uniti affinché siano condotte verifiche circa le aree di pesca “sostenibile” di gamberi in Nigeria. Il programma, noto come processo di certificazione “Sezione 609”, richiede che anche le nazioni che importano gamberi neglSea Shepherdi Stati Uniti muniscano le proprie navi di dispositivi per l’esclusione delle tartarughe (TED Acronimo della locuzione inglese “turtle excluder devices”). I TED sono grate poste sulle bocche delle reti a strascico usate per pescare i gamberi. Esse fanno sì che le tartarughe e altri animali marini non siano intrappolati nella rete. Dato che gli Stati Uniti sono la principale nazione importatrice di gamberi a livello mondiale, il programma Sezione 609 è uno strumento di importanza cruciale per la protezione delle tartarughe marine (e di altri animali marini) in tutto il mondo.Quale rilevante importatore di gamberi negli USA, la Nigeria gode di benefici economici grazie alla certificazione favorevole relativa alla Seazione 609, di cui è in possesso. Sea Shepherd Global ha individuato prove di attività illegali di pesca ai gamberi da parte di un’imbarcazione battente bandiera nigeriana e questo mette in serio dubbio tale certificazioni. Ormai da molti mesi Sea Shepherd Global sta conducendo Operazione Sola Stella, una campagna condotta in collaborazione con il Ministero liberiano della Difesa e tesa a contrastare la pesca illegale in Liberia, Stato nelle cui acque impera il bracconaggio. L’obiettivo della campagna è di migliorare la capacità della Liberia di applicare le leggi fornendo a questa nazione una nave di Sea Shepherd (la M/Y Bob Barker) con a bordo una squadra di membri della Guardia Costiera liberiana.
Il 13 marzo 2017, alcuni ufficiali liberiani che agivano nell’ambito di Operazione Sola Stella hanno arrestato e trattenuto la Star Shrimper XXV in acque liberiane per sospetta pesca illegale. L’imbarcazione è stata sorpresa mentre pescava gamberi usando reti a strascico prive di TED in acque in cui è nota la presenza di tartarughe liuto. La Star Shrimper XXV fa parte di un’enorme flotta composta da 70 navi nigeriane per la pesca ai gamberi. Proprietaria della flotta è la Atlantic Shrimpers Limited (“Atlantic Shrimpers”). Questa azienda si fa orgogliosamente pubblicità parlando delle proprie presunte pratiche “sostenibili”, tra cui la capacità di vendere gamberi agli Stati Uniti in virtù della certificazione Sezione 609 della Nigeria.Sea Shepherd Global nutre forti sospetti circa il fatto che le attività illegali della Star Shrimper XXV in materia di pesca ai gamberi non siano un episodio isolato, in particolare considerando le dimensioni della flotta. Per persuadere il Dipartimento di Stato degli USA ad aprire un’indagine formale, Sea Shepherd Global ha fornito informazioni dettagliate e prove riguardanti le attività illegali perpetrate dalla Star Shrimper XXV. Nell’istanza presentata, Sea Shepherd Global esorta le autorità statunitensi a “considerare questo incidente come un grave segnale d’allarme che mette in discussione tutta la flotta [dell’Atlantic Shrimpers]”. (Traduzione di Sea Shepherd Italia)

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La morte annunciata di un ergastolano

Posted by fidest press agency su sabato, 3 giugno 2017

carcereQuando una persona in libertà è malata, spesso, anche se non sempre, vive in un ambiente che rispetta il suo stato, nel senso che riceve cure e assistenza e, di norma, può essere sicura di ricevere attenzione dalla propria famiglia. Sono guai più grandi quando chi si ammala è detenuto in carcere: invece di attenzione trova indifferenza, tanto che spesso il male si trasforma in vergogna. Il prigioniero malato non gode della minima protezione e molte volte gli si fa persino una colpa della sua malattia. Alla prima occasione, al minimo lamento o tentativo di cercare conforto, la malattia gli viene rinfacciata come una colpa. Viene tacciato di non essere un vero ammalato, anzi è considerato sempre “sano” perché socialmente pericoloso. Penso che il detenuto malato sia come un cieco a cui si rimprovera di non vedere. Aurelio è un “uomo ombra” condannato all’ergastolo ostativo, detenuto nel carcere di Padova, con la diagnosi di un grave tumore alla prostata e con la necessità urgente di un intervento chirurgico. Eppure gli è stata respinta la richiesta di differimento della pena per motivi di salute, nelle forme della detenzione domiciliare o, in alternativa, di operarsi in carcere, ma vicino al luogo di residenza dei propri familiari, per essere assistito dalla moglie e dai figli.
Sulle sue spalle pesano ora due gravi condanne, tutte e due mortali: ergastolo e cancro, ma, bizzarria della sorte, una condanna può eliminare l’altra… Dagli uomini è stato condannato alla “Pena di Morte Viva” -così si chiama l’ergastolo ostativo, quello senza possibilità di liberazione- , dal destino invece è stato condannato a morire di un brutto male, solo e lontano dalla sua terra e dai suoi familiari.
Aurelio l’altro giorno mi ha scritto che non ha neanche più la forza per stare male, ma che ciò che lo terrorizza è la paura di doversi spegnere lentamente, fra sbarre e cemento.
Penso che abbia ragione, perché quello che fa più paura a un uomo ombra malato è morire prigioniero, lontano dai propri familiari. Invece quello che terrorizza un uomo ombra sano è continuare a vivere senza neppure un calendario in cella per segnare i giorni che mancano al suo fine pena.Aurelio sta morendo, a poco a poco, in una prigione dei “buoni”. Ecco le sue più recenti parole: “Sono dimagrito 25 chili. Ormai sono pelle e ossa. E con la testa non ci sono più. Ho solo voglia di impiccarmi. Ti prego fai qualcosa. Non farmi morire nel silenzio e nell’ indifferenza”.Mi dispiace Aurelio, ma io posso fare ben poco per aiutarti, se non scrivere queste quattro righe che quasi nessuno leggerà. Ti ricordi che una volta ti avevo detto che la morte, per farci dispetto, noi ergastolani ci porterà con sè per ultimi? Oggi sono costretto ad augurarti che sia veramente così e ti mando un sorriso pieno di vita. (Carmelo Musumeci) (foto: carcere)

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Sherwin-Williams completa l’acquisizione di Valspar, divenendo il leader mondiale nel settore delle vernici e dei rivestimenti

Posted by fidest press agency su sabato, 3 giugno 2017

(PRNewsfoto/The Sherwin-Williams Company)CLEVELAND /PRNewswire/ The Sherwin-Williams Company (NYSE: SHW) ha annunciato di aver completato l’acquisizione di The Valspar Corporation (NYSE: VAL). Secondo i termini dell’accordo di fusione, gli azionisti di Valspar riceveranno $113 in contanti per azione. In relazione al completamento della transazione, le azioni ordinarie di Valspar hanno cessato gli scambi oggi prima dell’apertura del mercato e non saranno più quotati dalla Borsa di New York.Con sede centrale a Cleveland, Ohio, l’unione delle due aziende nel 2016 ha generato ricavi pro-forma per $15,8 miliardi e impiega circa 60.000 associati in tutto il mondo. Occupa una posizione di mercato prominente nel settore delle vernici architettoniche in America Settentrionale e Meridionale, in Cina, Australia e nel Regno Unito. Nel settore dei rivestimenti industriali l’unione delle due aziende è un leader di mercato mondiale per quanto riguarda i rivestimenti di confezioni, bobine, legno industriale e nel settore dei rivestimenti industriali generici.Il 2 maggio 2017, Sherwin-Williams ha presentato una Relazione attuale su modulo 8-K contenente i bilanci pro-forma non sottoposti a revisione per il 2016, che rispecchiano l’acquisizione di Valspar.Giovedì 20 luglio 2017 Sherwin-Williams annuncerà i suoi risultati finanziari per il secondo trimestre conclusosi il 30 giugno 2017. In quell’occasione fornirà anche la sua previsione relativa all’unione delle due aziende per il terzo trimestre e per l’intero anno 2017 e condurrà una teleconferenza per rispondere ad eventuali domande. Ulteriori dettagli relativi alla teleconferenza saranno disponibili nelle settimane a venire.
Il 2 maggio 2017 Sherwin-Williams ha condotto un’offerta di senior notes per garantire il finanziamento per l’acquisizione di Valspar. L’azienda ha emesso $6 miliardi di obbligazioni con maturazione a 3, 5, 7, 10 e 30 anni a un tasso di interesse medio combinato di circa il 3,2%. Come comunicato in precedenza nell’annuncio sui dividendi trimestrali di Valspar, rilasciato il 19 maggio 2017, poiché il merger è stato completato prima della conclusione degli scambi il 1 giugno 2017, i dividendi trimestrali di Valspar in scadenza l’8 giugno 2017 non saranno erogati.
Fondata nel 1866, The Sherwin-Williams Company è un leader mondiale nella produzione, sviluppo, distribuzione e vendita di vernici, rivestimenti e prodotti correlati a clienti professionali, industriali, commerciali e al dettaglio. L’azienda fabbrica prodotti con i noti marchi Sherwin-Williams®, Valspar®, HGTV HOME® di Sherwin-Williams, Dutch Boy®, Krylon®, Minwax®, Thompson’s® Water Seal®, Cabot® e molti altri ancora. Con sede centrale a Cleveland, Ohio, i prodotti a marchio Sherwin-Williams® sono venduti in esclusiva tramite una catena di più di 4.100 negozi e stabilimenti gestiti dall’azienda, mentre gli altri brand dell’azienda sono venduti tramite i principali distributori di massa, centri per il bricolage, rivenditori di vernici indipendenti, negozi di ferramenta, dettaglianti di prodotti automobilistici e distributori industriali. Il Sherwin-Williams Performance Coatings Group fornisce un’ampia gamma di soluzioni di alta ingegneria per i mercati edili, industriali, dell’imballaggio e del trasporto in più di 120 paesi in tutto il mondo. Le azioni di Sherwin-Williams sono quotate alla Borsa di New York (simbolo: SHW). Per ulteriori informazioni, visitare http://www.sherwin.com.

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