Fidest – Agenzia giornalistica/press agency

Quotidiano di informazione – Anno 36 n° 133

Archive for ottobre 2019

Mozione Segre: sen. Rojc, ho votato in memoria di mio padre deportato

Posted by fidest press agency su giovedì, 31 ottobre 2019

“Oggi ho votato la mozione Segre, anche in memoria di mio padre deportato dai nazisti nel 1944 in quanto sloveno. Spero che quello che è accaduto al Senato serva a mettere un argine a un fiume di violenza, ma devo riconoscere con grande rammarico che la destra sembra lavorare per dividere, anche quando ci sarebbero tutti i presupposti per trovare un momento di condivisione sulle basi della convivenza. Sono commossa e grata alla senatrice Segre ma confesso di essere molto preoccupata”. Lo ha affermato la senatrice Tatjana Rojc (Pd), dopo il voto alla mozione sull’istituzione di una commissione straordinaria per la lotta a razzismo, antisemitismo e istigazione all’odio, proposta dalla senatrice a vita Liliana Segre come prima firmataria.

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Mozione Segre: L’astensione di Fratelli d’Italia

Posted by fidest press agency su giovedì, 31 ottobre 2019

“Fratelli d’Italia si è astenuta per rispetto alla senatrice Segre cui va tutta la nostra solidarietà. Chi attacca una donna che da ragazza ha vissuto il dramma della deportazione in un campo di concentramento non soltanto è un vigliacco ma è anche un idiota”.
E’ quanto ha dichiarato il senatore di Fratelli d’Italia Giovanbattista Fazzolari al termine del voto al Senato sull’istituzione della commissione Segre. “Fratelli d’Italia – osserva Fazzolari – non ha votato a favore dell’istituzione della Commissione perché non è una commissione sull’antisemitismo, come volevano far credere, ma una commissione volta alla censura politica. Purtroppo la mozione Segre è in realtà la mozione Boldrini, perché ricalca fedelmente la commistione ‘Jo Cox’ istituita dall’allora Presidente della Camera, con la finalità di creare un gruppo di ‘saggi’ con il potere di censurare chi non rispetta i canoni del politicamente corretto. Insomma, la commissione approvata oggi riesce dove aveva fallito la Boldrini”. “Se si fosse voluto parlare seriamente di contrasto all’antisemitismo e al contrasto ai totalitarismi, Fratelli d’Italia sarebbe stata favorevole. Ma è impensabile farlo senza alcun riferimento all’integralismo islamico, visto che il pericolo deriva proprio dal fondamentalismo e dall’immigrazione musulmana, e senza recepire la Risoluzione del Parlamento europeo di condanna delle dittature nazista e comunista. Purtroppo con il pretesto del contrasto all’antisemitismo il Senato ha approvato oggi l’istituzione di una struttura liberticida che avrà il potere di stabilire chi ha il diritto di dire cosa e di chiedere la censura in rete delle idee non gradite. Di fatto l’istituzione del Ministero della Verità di orwelliana memoria” conclude il senatore Fazzolari.

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Presentazione del Rapporto PMI di Cerved

Posted by fidest press agency su giovedì, 31 ottobre 2019

Milano. Dopo 5 anni di ripresa, cala la redditività delle PMI italiane: il ritorno sull’investimento, infatti, è passato dall’11,7% del 2017 all’11% del 2018, invertendo per la prima volta un trend positivo che si era ormai consolidato. Dal punto di vista finanziario, però, le cose vanno meglio, perché le piccole e medie imprese continuano a rafforzare la propria patrimonializzazione e nel 2018 il capitale netto è cresciuto a ritmi elevati, +12%. E’ dunque un’istantanea con luci e ombre quella scattata dal Rapporto Cerved PMI, lo studio dettagliato sullo stato di salute delle PMI italiane – ogni anno ne vengono analizzate 150.000 – che verrà presentato lunedì 11 novembre dalle 9.30 a Palazzo Mezzanotte (piazza Affari 6) durante Osservitalia. Giunto alla sesta edizione e realizzato in collaborazione con Borsa Italiana ed Elite, Osservitalia è l’appuntamento annuale che Cerved dedica all’analisi e alla discussione delle principali tematiche legate all’imprenditoria italiana, quest’anno con un focus specifico sulle nuove procedure di allerta.
Bilanci, abitudini di pagamento, rischio di credito e demografia d’impresa, cioè i fattori più interessanti e significativi per comprendere come si stia evolvendo il tessuto economico italiano, verranno illustrati attraverso l’edizione più aggiornata del Rapporto Cerved PMI, con un’attenzione particolare ai cambiamenti introdotti dalle nuove procedure di allerta: che ricadute hanno avuto e avranno sulle aziende italiane, in termini di costi e benefici? Cosa bisogna fare e quanto costa adeguarsi alle nuove regole?“E’ un tema di cui si parla ancora troppo poco, ma che avrà impatti rilevanti non solo per le imprese, ma anche per i professionisti, per le banche e più in generale per il sistema economico. Ricadute, sia positive che negative, che Cerved è stata in grado di misurare – commenta Valerio Momoni, Direttore Strategy e Corporate Development di Cerved -. Dal 2005 si tenta di riformare la legge fallimentare, ma solo ora si è messo mano in modo organico all’intera disciplina. E una delle principali novità sono proprio le procedure di allerta e di composizione assistita della crisi, che mirano a un’emersione precoce dei casi di crisi aziendale, così da tentare di risolverli minimizzando i danni. E’ per avere informazioni di prima mano, come è nel nostro DNA, che abbiamo chiamato a discutere di questi temi alcuni dei principali attori coinvolti nella riforma”. Prenderanno infatti la parola: Andrea Mignanelli, CEO di Cerved; Fabiano Schivardi, della Luiss University; Valerio Momoni, Direttore Strategy e Corporate Development di Cerved; Guido Romano, Responsabile Ufficio Studi di Cerved; Paolo Rinaldi, Partner dello Studio Rinaldi e membro del gruppo di lavoro sulla Riforma Rordorf del CNDCEC; Sandro Pettinato, Vicesegretario di Unioncamere che si occuperà dei nascenti Organismi di Composizione delle Crisi (OCRI); Gabriele Gori, Head of Italy Credit Risk Portfolio Analysis di Unicredit; Antonio Matonti, Direttore Area Legislativi di Confindustria; Roberto Fontana, magistrato della Procura della Repubblica di Milano e componente della Commissione ministeriale per la riforma della crisi d’impresa. Modera il giornalista Andrea Cabrini, Direttore Class CNBC.Osservitalia vuole dunque essere sempre più un punto di riferimento per tutta la comunità del business e un imperdibile momento di networking, capace di coinvolgere imprese, istituti di credito, enti assicurativi, finanziarie e società di recupero, ma anche investitori, ricercatori, giornalisti e consulenti.
Cerved è la Data-Driven Company italiana che comprende nella sua offerta sofisticate soluzioni per l’analisi e la gestione del rischio di credito e per i servizi alle imprese, forte di un enorme patrimonio informativo su milioni di attività. lI database di Cerved è infatti costituito da dati ufficiali (bilanci, visure, protesti, dati immobiliari, elenco dei soci) che vengono incrociati e arricchiti con informazioni ottenute da altre fonti: ad esempio, le esperienze di pagamenti commerciali fornite da Cerved Payline, dati “open” come gare e finanziamenti pubblici e molti altri ancora derivati da pagine web, siti aziendali e social network, analizzati attraverso tecnologie advanced analytics di ultima generazione.

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“Fixed Income – Il problema delle obbligazioni”

Posted by fidest press agency su giovedì, 31 ottobre 2019

A cura di Thomas Hansen, Senior Investment Manager, Patricia Schuetz, Senior Client Portfolio Manager di Pictet Asset Management. Il leggero senso di disorientamento degli investitori obbligazionari è comprensibile. Nel decennio successivo al crollo del mercato immobiliare statunitense, hanno dovuto abbandonare molte delle certezze a cui fino ad allora erano saldamente aggrappati. Si è verificato, per esempio, che le obbligazioni con rendimenti negativi non sono più un’assurdità.Grazie a un robusto programma di quantitative easing, il volume dei titoli a reddito fisso scambiati a rendimenti negativi dal 2016 non è mai sceso al di sotto di 6.000 miliardi di dollari (il dato è recentemente balzato a 17.000 miliardi di dollari).
Chi investe in obbligazioni deve affrontare un’ulteriore difficoltà. È stato necessario anche rivedere la definizione di un portafoglio obbligazionario diversificato. Infatti, le diverse classi di attivi del reddito fisso che compongono il mercato obbligazionario2 si sono sono mosse in modo molto simile negli ultimi anni. La correlazione dei rendimenti dei Treasury USA, del debito societario e delle obbligazioni dei mercati emergenti è stata più alta negli ultimi 3 anni rispetto agli ultimi 10. Ma esiste un’alternativa. Si tratta delle strategie obbligazionarie absolute return (ARFI). Svincolate dagli indici di riferimento obbligazionari e libere di utilizzare tecniche di gestione del rischio avanzate, le strategie ARFI sono progettate per offrire rendimenti indipendenti dal mercato obbligazionario.
Di norma, i fondi ARFI mirano a un livello di rendimento specifico su uno specifico arco temporale, espresso come guadagno in punti percentuali rispetto ad un tasso di prestito commerciale o all’inflazione. Per i gestori che gestiscono le strategie ARFI in Pictet Asset Management, raggiungere questo obiettivo richiede un approccio articolato alla costruzione del portafoglio.Innanzitutto, l’universo d’investimento deve essere ampio. Gli investimenti dovrebbero essere scelti all’interno di una gamma più ampia possibile di obbligazioni, valute e derivati facilmente negoziabili. Ciò facilita la costruzione di un portafoglio diversificato composto da attivi i cui rendimenti non si muovono in sincronia.In secondo luogo, occorre prestare maggiore attenzione ai trend strutturali che incidono sui rendimenti obbligazionari rispetto a fattori ciclici e più volatili come la crescita economica e l’inflazione.In terzo luogo, ogni idea d’investimento deve godere di una copertura apposita al fine di garantire il miglior compromesso possibile tra rischio e rendimento potenziale.
I fondi obbligazionari passivi e long only sono anche sensibili al fenomeno noto come il rischio di duration asimmetrica. La duration è una misura di valutazione che approssima la perdita o il guadagno di capitale che un fondo obbligazionario realizzerebbe nel caso di aumento o calo dell’1% dei tassi d’interesse. Maggiore è la duration di un portafoglio, maggiore sarà la sua sensibilità alle variazioni dei tassi d’interesse. Dal 2008, un periodo contrassegnato da bruschi tagli dei tassi d’interesse e dal quantitative easing, una duration “lunga” si è rivelata conveniente.
Un tratto distintivo delle strategie ARFI sta nel fatto che non fanno eccessivamente affidamento su un’unica fonte di rendimento. Raccolgono rendimenti dalle variazioni dei tassi d’interesse (duration), dal merito creditizio degli emittenti (premi creditizi) e dalle valute. Gli investimenti sono generati dalla gamma più ampia possibile di titoli negoziabili. Le obbligazioni e le valute dei mercati emergenti, le obbligazioni investment e non-investment grade, e altri strumenti di credito come i credit default swap rientrano nel mix d’investimento.
Una strategia alternativa consiste nel guardare oltre il ciclo economico e concentrarsi sui cambiamenti strutturali a lungo termine nell’economia e nei mercati.Il team di gestione delle strategie obbligazionarie absolute return di Pictet AM ha costruito il suo portafoglio attorno a quattro tendenze di lungo termine.
Grazie alle politiche radicali del Primo Ministro Shinzo Abe e del governatore della Bank of Japan, Haruhiko Kuroda, il Giappone pare allontanarsi lentamente dai problemi che lo hanno afflitto negli ultimi due decenni. Esiste la possibilità che una debole crescita, la deflazione, il debito e un governo inefficace possano essere soltanto un ricordo.
Le radicali riforme cinesi stanno dando i primi frutti, poiché il focus economico del Paese si sta spostando dalle esportazioni ai consumi interni. La liberalizzazione del mercato dei capitali e l’espansione del mercato obbligazionario locale trasformeranno i mercati finanziari globali, con conseguenze di ampia portata sia per i Paesi sviluppati che per quelli emergenti.Abbracciando un universo d’investimento più ampio, i nostri gestori si concedono diverse opzioni. Spesso, scoprono di essere in grado di esprimere una particolare opinione di investimento in diversi modi. Ciò significa che possono confrontare varie alternative e scegliere la più efficace. Ad esempio, ci sono molti investimenti che potrebbero dare buoni frutti se i tassi d’interesse rimanessero bassi, secondo la previsione del team.La strategia di contenimento del rischio ha dimostrato la sua validità. Quando il debito dei mercati emergenti in dollari è sceso bruscamente alla fine del 2016 per via di una retorica anti-commerciale portata avanti dal Presidente eletto Donald Trump, gli investimenti corti nelle valute emergenti hanno contribuito a proteggere il capitale.
Le obbligazioni hanno storicamente fornito agli investitori solidi rendimenti di capitale e affidabili flussi di reddito. Tuttavia le tendenze strutturali emerse nei mercati obbligazionari hanno modificato questa dinamica. (in abstract)

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Turchia/Siria: Abu-Bakr Al-Baghdadi morto ad Idlib

Posted by fidest press agency su giovedì, 31 ottobre 2019

Il leader dell’IS viveva al confine con la Turchia. Dopo la morte del leader del cosiddetto Stato Islamico (IS) Abu-Bakr al-Baghdadi, l’Associazione per i Popoli Minacciati (APM) non può fare a meno di chiedersi come sia stato possibile che il terrorista più cercato al mondo abbia vissuto per mesi indisturbato nella regione siriana di Idlib, in una zona controllata da anni dall’esercito turco e dalle milizie islamiche sue alleate, nonché nelle dirette vicinanze della frontiera con la Turchia. Già lo scorso 25 marzo 2019 un portavoce delle Unità di Autodifesa YPG aveva dichiarato che Al-Baghdadi si trovava con molta probabilità ad Idlib.
L’esercito di Erdogan mantiene almeno dodici postazioni militari nella regione, i servizi di telefonia mobile e di internet vengono forniti perlopiù da fornitori turchi e ciò nonostante Ankara non sembra essere a conoscenza del fatto che le regioni siriane occupate e controllate dall’esercito turco si siano trasformate in luoghi sicuri per gli adepti dei formazioni estremiste di stampo islamico. Per molti siriani, in particolare per le persone appartenenti alle minoranze di Kurdi, Yezidi, Cristiani, Aleviti e Armeni, principali vittime della barbarie dell’IS nella regione, resta un mistero come un paese appartenente alla NATO possa sostenere o anche solo tollerare indisturbatamente i peggiori criminali.
Durante l’annuncio della morte di Al-Baghdadi, il presidente statunitense Donald Trump ha ringraziato le Forze democratiche siriane (SDF) a conduzione kurda per il sostegno fornito durante l’operazione. Dall’inizio dell’anno le YAT (forze speciali delle SDF) e le HAT (Forze speciali della polizia delle regioni auto-amministrate) hanno condotto 347 operazioni contro cellule dell’IS nella Siria del Nord. Durante queste operazioni sono stati arrestati 476 sospettati di appartenere all’IS, tra cui alcuni membri di alto livello dell’IS come Anwar Mohammed Hadoushi, sospettato di aver co-organizzato gli attentati a Parigi e Bruxelles. In seguito all’aggressione militare turca in Siria del Nord i combattenti kurdi e i loro alleati sono però concentrati sulla difesa del proprio territorio e hanno abbandonato la ricerca dei terroristi dell’IS. Gli attacchi mirati dell’esercito turco a prigioni e campi in cui si trovavano seguaci dell’IS ha fatto sì che centinaia di prigionieri potessero fuggire. Per le vittime dell’IS, è morto un terrorista ma centinaia di altri sono tornati liberi, come diretta conseguenza del tradimento di Trump nei confronti dei Kurdi.

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Cristiani a rischio nella Siria Nord orientale

Posted by fidest press agency su giovedì, 31 ottobre 2019

«Almeno trecento cristiani hanno lasciato le città di Ras al-Ain, Derbasiyah, Tall Tamr ed una parte di al-Malikiyah e temiamo che se gli scontri proseguiranno, un esodo perfino maggiore di fedeli potrebbe interessare anche Qamishli, dove attualmente vivono 2300 famiglie cristiane». È il racconto disperato ad Aiuto alla Chiesa che Soffre di monsignor Nidal Thomas, rappresentante episcopale della Chiesa caldea ad Hassaké.Il sacerdote descrive una situazione critica. «Non sappiamo quanto sta succedendo. Ogni ora sentiamo parlare di vittime e di dispersi nelle dichiarazioni di curdi, turchi, americani e russi. Ma noi non conosciamo la verità. L’unica certezza è che i bombardamenti e soprattutto i massacri commessi dai turchi contro la nostra comunità, spingono sempre più cristiani a fuggire». Al momento sono poche le famiglie di fedeli che si sono rifugiate nel Kurdistan iracheno, ma monsignor Thomas ritiene che difficilmente i cristiani in fuga potrebbero scegliere come meta la regione semi-autonoma nel nord dell’Iraq. «La vita lì è troppo costosa per i poveri cristiani siriani. Senza contare che il popolo iracheno non ha fatto nulla per evitare il drammatico scenario che purtroppo si è concretizzato in Siria. Nel nostro Paese c’erano migliaia di famiglie cristiane. Nessuno ha cercato di difenderci».
Oggi i cristiani nella Siria nordorientale, nonostante la conferma dell’uccisione di Abu Bakr al Baghdadi, temono anche un ritorno del jihadismo. «È purtroppo un’eventualità con la quale dobbiamo fare i conti», afferma monsignor Thomas, secondo il quale molti degli uomini di ISIS sarebbero ora riuniti nell’Esercito libero siriano che è entrato nella regione di Ras al-Ain. Il sacerdote, tramite Aiuto alla Chiesa che Soffre, si appella quindi alla comunità internazionale per chiedere un sostegno a nome della propria comunità. «Abbiamo bisogno di aiuto. Noi cristiani siamo il popolo che più ha sofferto a causa di questo interminabile conflitto. Siamo l’anello debole, perché vogliamo vivere in pace e rifiutiamo la guerra. Due terzi dei cristiani hanno lasciato il Paese e il restante terzo rischia di non sopravvivere. E nel frattempo i Paesi occidentali si scontrano tra loro per spartirsi la Siria, ridotta in ginocchio anche a causa delle sanzioni internazionali».

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Unicredit: compromessi dati di 3 mln clienti nel 2015

Posted by fidest press agency su giovedì, 31 ottobre 2019

Unicredit ha identificato un caso di accesso non autorizzato a dati relativi a un file generato nel 2015 che conteneva circa 3 milioni di records, composto solo da nomi, città, numeri di telefono ed e-mail. “I consumatori devono ora prestare molta attenzione e avere particolari cautele, seguendo speciali precauzioni nei prossimi mesi. Ad esempio potrebbe esserci un aumento delle truffe informatiche, il cosiddetto phishing. Gli hacker potrebbero inviare ai clienti Unicredit e-mail personalizzate, con il logo contraffatto dell’istituto di credito, invitandoli ad accedere al sito per motivi di sicurezza, prendendo a pretesto proprio il loro attacco” prosegue Dona.Di seguito alcuni consigli:
1) Attenti al phishing. Non accedete a nessun sito, anche se a voi noto, cliccando da un indirizzo elettronico ricevuto via email. Può essere un’email contraffatta con grafica e logo della ditta e/o banca a voi nota che vi chiede di riassumere dati personali o vi rimanda ad una finta pagina web del tutto simile all’originale;
2) Non rispondete mai ad email senza aver prima verificato l’indirizzo di provenienza. Non basta, infatti, che il nome dell’utente corrisponda. Quello che conta è l’indirizzo email;
3) Mai aprite allegati senza aver prima accertato l’effettiva provenienza dell’email;
4) Dati riservati. Non date mai online il vostro nome, indirizzo, telefono, età, nome o altri dati personali ad indirizzi email di persone a voi ignote;
5) Dati segreti. Non date mai online a nessuno, neanche a persone note, il vostro numero di codice fiscale, il luogo e la data di nascita o il numero della carta d’identità;
6) Verificate se il sito della vostra banca è protetto. I siti delle banche, quando si accede al proprio conto, devono essere protetti da sistemi di sicurezza internazionali come SSL e SET: sono riconoscibili dal simbolo di un lucchetto chiuso nella barra di indirizzo.
7) Cambiate la password. Periodicamente è opportuno cambiarla, meglio ogni 3 mesi. Prima di effettuare il cambio, controllate se il sito è in connessione cifrata “Ssl”. Usate password con come minimo 10 caratteri, con combinazioni di numeri e lettere, maiuscole e minuscole e almeno un carattere speciale, tipo virgola, punto e virgola o due punti. Il proprio nome con l’aggiunta di un numero, magari la propria data di nascita, è decisamente da evitare. Mai password, insomma, con propri dati personali. Nemmeno le sequenze di tasti, tipo asdf, qwerty, 1234 sono sicure. Non utilizzare, infine, le stesse password per più account. Non lasciare la password scritta in posti raggiungibili da altri. Meglio se riuscite a memorizzarla.
8) Estratto conto. Dopo aver fatto un acquisto non sarebbe male controllare i successivi estratti conto.
9) Utilizzare software e browser completi ed aggiornati: il primo passo per la sicurezza è avere un buon antivirus aggiornato. Per una maggiore sicurezza online, inoltre, è necessario aggiornare all’ultima versione disponibile il browser utilizzato per navigare.
10) Download. Non scaricate nulla e non installate programmi da siti che non siano sicuramente affidabili.

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Incidenti stradali: su due ruote aumentano

Posted by fidest press agency su giovedì, 31 ottobre 2019

Le due ruote sono i veicoli più vulnerabili sulla strada. In effetti, i motociclisti hanno una probabilità 28 volte maggiore di morire in un incidente rispetto all’occupante di un’auto. Sara Assicurazioni e Ride Vision stanno collaborando per ridurre questi incidenti e migliorare la sicurezza stradale complessiva dell’Italia. I motociclisti, assicurati da Sara Assicurazioni, che eseguono il retrofit dei loro veicoli con il sistema Ride Vision potrebbero beneficiare di uno sconto significativo sul loro premio assicurativo annuale. Questa offerta entrerà in vigore il prossimo anno quando il sistema di Ride Vision arriverà ufficialmente sul mercato italiano.
Tali incentivi sono diventati la chiave per ridurre le collisioni globali sulla strada. Gli incidenti stradali non sono solo costosi in termini di vite umane, ma anche finanziariamente gravosi per i governi e le assicurazioni. Desiderosi di salvare vite umane e mitigare questi costi, gli assicuratori si rivolgono sempre di più all’industria hi-tech per trovare soluzioni. “La sicurezza stradale è sempre stata il nostro obiettivo principale, e ora siamo felici di iniziare ad occuparci del settore delle moto, dove le possibilità di incidenti sono più elevate” – afferma Alberto Tosti, Direttore Generale di Sara Assicurazioni- “Ecco perché stiamo sviluppando un’offerta promozionale retrofit Ride Vision per moto”.Sebbene esistano già incentivi assicurativi per il mercato automobilistico, essi si sono concentrati principalmente sulla fornitura di soluzioni per auto. L’elevato numero di incidenti in moto ha portato questo segmento del settore assicurativo automobilistico ad essere maturo per una collaborazione simile. Un sondaggio dell’Istat ha rivelato che solo nel 2018 gli incidenti in moto hanno provocato 755 morti e 49.447 feriti. “La nostra collaborazione si rivolge a un settore non trattato di pendolari a due ruote e operatori di flotte per promuovere la sicurezza stradale. Siamo fiduciosi che l’accordo di Ride Vision e Sara porterà innovazione ad una comunità spesso trascurata, ed è un passo fondamentale per ridurre gli incidenti stradali. “- afferma Uri Lavi, CEO e co-fondatore di Ride Vision.La collaborazione Ride Vision-Sara è unica proprio perché è la prima nel suo genere a rivolgersi esclusivamente a questo segmento critico. In effetti, Ride Vision è il primo sistema predittivo veicolare ad entrare sul mercato, appositamente realizzato su misura per le motociclette. Migliorare la sicurezza di questo settore privilegiato è di fondamentale importanza, in quanto l’aumento della congestione nelle città fa aumentare gli acquisti di motociclette. Questa tendenza ha preso particolarmente piede in Italia, che, secondo il più recente rapporto FEMA sulla sicurezza e gli incidenti motociclistici, circolano oltre 6.500.000 motociclette, il numero più alto di qualsiasi paese dell’UE. (fonte: prnewswire.com)

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Scuola: Precariato, boom di cattedre scoperte

Posted by fidest press agency su giovedì, 31 ottobre 2019

Mai era accaduto che un anno scolastico iniziasse con 205 mila cattedre da coprire con personale precario: nell’ultimo decennio, il numero di contratti a tempo determinato è addirittura raddoppiato. Anche perché su 180mila immissioni in ruolo ne sono state fatte soltanto 90mila, per colpa di un sistema di reclutamento che lascia ai margini gli abilitati all’insegnamento e permette di lavorare sempre più con le Mad. E ora pure con gli annunci sui social.Il problema della supplentite e del ricorso alla magistratura per l’abuso dei contratti a termini con crescenti danni erariali per lo Stato, si risolve per Anief con la riapertura straordinaria delle ex graduatorie permanenti a tutto il personale abilitato, incluso i diplomati magistrali, Itp ed educatori, e la fine dei licenziamenti. Fu fatto proficuamente nel 2008 e nel 2012, con due “finestre specifiche” rivolte al personale precario abilitato: perché oggi non si può ripetere? Il presidente nazionale Marcello Pacifico lo chiede prima che vengano costituite le nuove graduatorie del salva-precari bis, come specificato in un punto della piattaforma dello prossimo sciopero del 12 novembre.“Il nodo della questione – spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – è che fino a tutto il 2014 ci furono gli effetti benefici delle riaperture delle GaE, mentre ai laureati in scienze della formazione primaria laureati dopo il 2012 fu impedito l’ingresso, come ai diplomati magistrali dal primo aggiornamento del febbraio 2002 delle ex graduatorie permanenti. Il tutto, con il beneplacito delle attuali organizzazioni sindacali che hanno raggiunto l’intesa nei giorni scorsi sulla proroga dei contratti in essere in caso di licenziamento, gli stessi sindacati che hanno seguito l’Anief nella vertenza legale che ha ammesso a partire dal 2014 migliaia di maestre con riserva nelle stesse GaE e in duemila nei ruoli con sentenza passata in giudicato prima della doppia pronuncia negativa dell’adunanza plenaria del Consiglio di Stato che ora pone a rischio migliaia di immessi in ruolo in corso d’anno pure dopo avere svolto l’anno di prova”.

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Presentazione del libro di Maurizio Molinari: “Assedio all’Occidente”

Posted by fidest press agency su giovedì, 31 ottobre 2019

Roma, giovedì 7 Tempio di Adriano, Piazza di Pietra, ore 18, con Nicola Zingaretti, Antonio Tajani, modera Alessandra Sardoni; a Milano, lunedì 11 (Ispi-Palazzo Clerici, via Clerici 5, ore 16), con Paolo Gentiloni, Angelo Panebianco, Giampiero Massolo presentazione del libro di Maurizio Molinari: “Assedio al’Occidente”. (collana i Fari, pp. 240, 18 euro uscita in libreria: 7 novembre).
La seconda guerra fredda vede dittature e regimi assediare i Paesi democratici: l’epicentro dello scontro è l’Europa, le armi preferite sono ingerenze politiche e ricatti strategici, i duelli più duri avvengono nel cyberspazio, e l’Italia è uno dei più vivaci campi di battaglia. Neanche il Papa è indenne da quanto sta avvenendo. È un conflitto ibrido: per prevalere, l’Occidente deve rafforzare i diritti dei propri cittadini.
La Russia di Putin e la Cina di Xi vogliono trasformare l’Europa in un terreno di conquiste, politiche ed economiche, al fine di far implodere Nato ed Ue, allontanando quanto più possibile gli Stati Uniti dai loro alleati. Gli interventi russi in Georgia e Crimea, le imponenti infrastrutture cinesi a cavallo dell’Eurasia, il mosaico di sovranisti e populisti sul Vecchio Continente descrivono i contorni della sfida più temibile e pericolosa che le democrazie si trovano ad affrontare dalla caduta del Muro di Berlino, avvenuta esattamente 30 anni fa.
Sulle rovine della globalizzazione, la seconda guerra fredda ha colto di sorpresa l’Occidente: è radicalmente diversa dalla prima perché gli attori principali non sono più due ma molteplici, le armi più temibili non sono più nucleari ma digitali e gli scontri ad alto rischio non sono frontali bensì asimmetrici. Ma in palio c’è, oggi come allora, la sopravvivenza delle democrazie chiamate a reagire non solo dotandosi di nuovi sistemi di sicurezza contro gli avversari e di alleanze più flessibili, ma soprattutto di un arsenale di diritti capace di restituire vitalità ed energia al legame fra i loro cittadini e le istituzioni dell’Occidente.
La seconda Guerra Fredda non ha ancora una data di inizio ufficiale ma in pochi dubitano oramai che sia in pieno svolgimento e stia già cambiando il mondo in cui viviamo.
Maurizio Molinari nato a Roma nel 1964, è dal 2016 il direttore di “La Stampa”. Per 15 anni è stato corrispondente da Bruxelles, New York, Gerusalemme e Ramallah, ha coperto i conflitti in Medio Oriente, Balcani e Corno d’Africa e intervistato presidenti americani, leader europei e dittatori arabi. Questo è il suo ventunesimo libro, tra i precedenti ricordiamo Il Califfato del terrore, Jihad, Il ritorno delle tribù e, presso La nave di Teseo, Perché è successo qui.

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Conferenza internazionale a conclusione del progetto europeo T4DATA

Posted by fidest press agency su giovedì, 31 ottobre 2019

Roma 15 novembre 2019 Centro Alti Studi Difesa / Piazza della Rovere, 83 si terrà l’evento conclusivo del progetto europeo T4DATA di cui è capofila la Fondazione Basso. La conferenza finale internazionale “All’altezza delle sfide: uno sguardo alla protezione dei dati e oltre” offrirà una panoramica dei risultati del progetto e dello stato di applicazione del GDPR, in Europa e nelle altre parti del mondo, con uno sguardo specifico al ruolo del Responsabile della Protezione dei Dati nel settore pubblico. Si parlerà anche delle sfide che le nuove e vecchie tecnologie comportano sul piano operativo per chi deve controllare e promuovere il rispetto delle norme.
L’evento sarà ospitato dal Centro Alti Studi del Ministero della Difesa e sarà trasmesso in diretta streaming sul web. La sala ospiterà un pubblico selezionato di rappresentanti istituzionali, membri delle Autorità di controllo e studiosi del settore.
The EU General Data Protection Regulation (GDPR) entered into force on 24 May 2016 and it will apply from 25 May 2018. GDPR strengthens the level of data protection for individuals, in accordance with European values and fundamental rights.T4DATA is a transnational project that aims to provide support for training of Data Protection Supervisory Authorities (DPAs) and the Data Protection Officers (DPOs) of public bodies on the practical implications and possible interpretations of the GDPR.

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9° edizione di Arkobaleno: il Festival della Magia

Posted by fidest press agency su giovedì, 31 ottobre 2019

Ferrara celebra da giovedì 7 a domenica 10 novembre 2019 la 9° edizione di Arkobaleno, il Festival della Magia, organizzata da Stileventi con un ricco programma di spettacoli, visite guidate, la scuola di magia per i più piccoli e un innovativo evento di Magic Training & Business Matching. Un fine settimana da vivere con il consorzio Visit Ferrara, che per l’occasione dedica il 10% sconto a coloro che soggiornano in città, prenotando sul sito http://www.visiferrara.eu con il codice MAGIA2019.
Tante le iniziative magiche, come il Gran Gala al Teatro Nuovo – sabato 9 novembre alle 21.00 (prenotazioni online su http://www.arkobaleno.it) – con gli artisti che hanno calcato importanti palcoscenici internazionali, tra cui Maxim, Campione italiano di Magia 2019; il campione del mondo di Street Magic Mr. David, che stupirà il pubblico con i suoi numeri di giocoleria ed escapologia; la comicità magica di I Lucchettino; le grandi illusioni di Alberto Giorgi e Laura. E poi la Scuola di Magia nel foyer del Teatro Nuovo (il 9 novembre dalle 15.00 alle 18.00 – iscrizioni al negozio “E’ Natura”, info@enatura.it) nella quale i bambini impareranno a costruire il primo gioco di prestigio, in compagnia della magica strega Trilli, e gli show degli artisti di strada tra le vie del centro storico ferrarese nei pomeriggi di sabato e domenica (dalle 15.30 alle 18.00).
Da non perdere le visite guidate a tema “La magia delle Dame Estensi”, un percorso alla scoperta dei misteri e i segreti di Ferrara, nei luoghi in cui celebri dame hanno segnato la storia della città (il 9 novembre alle 17.00, domenica 10 alle 10.30, con ritrovo in Piazzetta Sant’Anna). Inoltre, il 7 novembre alle 15.00, si terrà all’Hotel Carlton, l’evento formativo di Magic Training & Business Matching per imparare ad applicare le tecniche dei mentalisti e dei prestigiatori al proprio lavoro e creare l’empatia necessaria per fare impresa. E l’8 novembre al Teatro Nuovo ci sarà l’Ecocircus, un programma riservato alle scuole, con doppia replica alle 9.30 e alle 11.15: gli studenti parteciperanno ad un moderno show delle meraviglie, dove la spazzatura prende vita tra magie, acrobazie ed equilibrismi. Lo spettacolo, con Luca Regina, capocomico dell’Ecocircus, è in collaborazione con Arkobaleno Centro Idea. Il programma completo del Festival della Magia è: http://www.arkobaleno.it http://www.arkobaleno.it

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Umbria: Serracchiani, controsenso mettere in Governo in tensione

Posted by fidest press agency su giovedì, 31 ottobre 2019

“E’ comprensibile se lo fa Salvini, ma è un controsenso che siano dei partiti di maggioranza a mettere in tensione il Governo. Forse non è chiaro che questa partita si gioca su due livelli e uno fondamentale è quello nazionale: possiamo risalire la china del consenso solo facendo un buon lavoro tutti assieme. Tirare la corda o fare i furbi non è consigliabile”. Lo afferma Debora Serracchiani, vicepresidente dell’Assemblea nazionale Pd, a proposito delle prese di posizione di esponenti della maggioranza all’indomani delle elezioni in Umbria.Per l’esponente dem “nonostante la sconfitta tutti devono ritrovare il sangue freddo: non siamo disposti a stare in un Governo cannoneggiato dai suoi stessi membri”. “L’altro livello su cui, come partito, dobbiamo rimetterci a correre – aggiunge Serracchiani – è quello dei territori, delle città, delle periferie. Non basta fare una manovra ideale se poi non andiamo davanti alle fabbriche in crisi o non stiamo con le mamme che hanno paura di mandare i figli nei giardini”.

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Convegno sui dialetti d’Italia organizzato dal Comites

Posted by fidest press agency su giovedì, 31 ottobre 2019

Detroit (USA) Si è tenuta a Detroit la seconda edizione della rassegna “La ricchezza e la bellezza dei dialetti italiani”, organizzata dal Comites di Detroit e, in particolare, dalla responsabile della Commissione lingua e cultura del Comites stesso, Anna Castaldi, e sotto gli auspici del Consolato d’Italia a Detroit.Un evento che ritengo molto importante per la comprensione delle nostre origini e della nostra identità presente. Pertanto, pur avendo avuto un contrattempo che mi ha impedito di essere presente, ho voluto far pervenire ad Anna Castaldi il mio saluto augurale in cui sottolineo l’importanza “che si parli dei dialetti, oltre che della nostra comune lingua Italiana, perché essi sono espressione della nostra storia e delle caratteristiche regionali. Infatti, prima che in tutta Italia si parlasse la lingua di Dante il nostro modo di esprimerci era affidato alle lingue dialettali che conservano in sè i vari influssi storici a seconda delle zone geografiche. Dunque parlare di dialetti significa approfondire le nostre radici ma anche apprezzare la bellezza della lingua che ci accomuna e cioè l’italiano!”Manifestazioni come queste sono di grande rilievo e servono a meglio comprendere quella diversità che non vuole dividere ma unire e fare più grande l’Italia, fuori e dentro i confini nazionali! Grazie al Comites di Detroit ed al Consolato per il loro impegno!”. Lo ha dichiarato l’on. Fucsia Nissoli Fitzgerald, deputata eletta in Nord e Centro America.

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Mozione Segre. Ciriani (FdI): Necessario recepire risoluzione UE di condanna a nazismo e comunismo

Posted by fidest press agency su giovedì, 31 ottobre 2019

“Fratelli d’Italia in occasione della discussione sull’istituzione di una Commissione straordinaria per il contrasto ai fenomeni di intolleranza proposta dalla senatrice Segre presenterà due mozioni: una affinchè l’istituenda Commissione riconosca e recepisca, nello svolgimento della propria attività, il contenuto e i principi della ‘Risoluzione del Parlamento europeo del 19 settembre 2019 sull’importanza della memoria europea per il futuro dell’Europa’; un’altra per integrare l’ambito di operatività della istituenda Commissione, ricomprendendo tra i fenomeni che posso generare incitamento o giustificazione dell’odio anche quelli derivanti dall’intolleranza religiosa, con particolare riferimento all’integralismo islamico”. Lo dichiara il presidente dei senatori di Fratelli d’Italia, Luca Ciriani. “Lo scorso 19 settembre, in particolare, il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione in cui finalmente si ha il coraggio di condannare tutte le forme di totalitarismo che hanno schiacciato la libertà dei popoli europei, senza escludere la dittatura comunista che ha calpestato e umiliato le popolazioni dell’Est europeo in maniera barbara. Il Parlamento europeo decidendo di equiparare nazismo a comunismo ha compiuto un’operazione di verità e memoria fondamentale per creare le basi di un futuro europeo nel quale potersi rispecchiare. Per questo FdI domani chiederà che il Senato faccia propria questa risoluzione e ci auguriamo che nessuno voti contro, ma soprattutto che nessuno rimanga ancorato ad ideologie sconfitte dalla storia che, inoltre, insulterebbero la memoria di milioni di vittime e decenni di libertà negate”, conclude il senatore Ciriani.

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Aeroporto Fiumicino. Fazzolari (FdI): bene stop insensato raddoppio come chiesto da FdI

Posted by fidest press agency su giovedì, 31 ottobre 2019

“Bene lo stop deciso dal Ministero dell’Ambiente all’inutile speculazione del raddoppio dell’area dell’aeroporto di Fiumicino. Un risultato che arriva dopo anni di battaglie e di impegno da parte di chi non si è piegato alle logiche di potere di chi era disposto a distruggere la Riserva naturale statale del litorale romano, per realizzare questo insensato progetto. Grande merito va alla serietà e alla tenacia con cui il Comitato Fuoripista ha difeso il territorio, accendendo i riflettori sugli interessi che si celavano dietro la realizzazione del raddoppio. Anche Fratelli d’Italia ha fornito un contributo determinante in questa vicenda, facendo approvare al Senato un ordine del giorno, presentato a mia firma e approvato all’unanimità, in cui si impegnava il governo a potenziare l’aeroporto di Fiumicino soltanto all’interno dell’attuale area, senza perciò ricorrere all’inutile raddoppio. Adesso si lavori alla revisione della concessione aeroportuale di Adr per potenziare l’aeroporto nell’ambito degli attuali confini, per realizzare il terzo scalo del Lazio, e infine migliorare i collegamenti tra l’Aeroporto e Roma e Ostia”. Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia, Giovanbattista Fazzolari.

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Che tristezza: Un mondo che cade a pezzi

Posted by fidest press agency su giovedì, 31 ottobre 2019

di Vincenzo Olita. Sergio Costa, ministro 5Stelle dell’ambiente, ci spiega che occorre dare impulso all’economia circolare con la cultura del riciclo e dismettere definitivamente la cultura del rifiuto, nel frattempo Roma soffoca tra 4600 tonnellate di rifiuti prodotti quotidianamente. Il confronto con capitali e ministri europei evidenzia che il nostro ministro ambientalista manca sia di buon senso che di vigoria intellettuale. Che tristezza
Fortunatamente solo un’infinitesima parte della popolazione, dalla Lombardia alla Sicilia, ha fatto l’esperienza di un Pronto Soccorso, dove si attende anche per 8/10 ore l’accettazione, per poi ascoltare in TV che abbiamo la migliore sanità del mondo. Che tristezza
Infiniti tempi della giustizia, carcerazioni in ambienti disumani con pessime prospettive, rapporti lacerati e conflittuali tra i componenti la comunità carceraria, il tutto a proposito della funzione rieducativa della pena. Che tristezza
In famiglie prive di sufficienti risorse finanziarie, la convivenza con condizioni croniche dei nostri vecchi, con malattie invalidanti di un congiunto, si traduce, tra la pubblica indifferenza, in un calvario quotidiano. Che tristezza
Si è parlato della manovra di bilancio dal 15 gennaio e si continuerà fino al 30 dicembre, argomento quasi incomprensibile per la maggior parte della popolazione, ma funzionale agli interessi mediatici: si riempiono palinsesti e cachet di moderatori, il più delle volte, ignari dei fondamentali dell’economia. Da liberale, lo dico con Marx, siamo alla personificazione dell’economia. Che tristezza
La consapevolezza di avere un Presidente del Consiglio buono per tutti gli usi ed utile per tutte le stagioni, disprezzato dagli ex alleati, ben considerato dagli ex avversari, conduce ad una misera considerazione del sistema politico nel suo complesso. Che tristezza
Debito pubblico, manovra finanziaria, emigrazione, con porti chiusi o aperti, lotta alla droga persa da anni, sistema elettorale riformato ad ogni legislatura, priorità che il Paese non avverte come tali. Che tristezza
Il clero cattolico compresso e indaffarato tra lotta alla pedofilia e intrighi tra fazioni della gerarchia, tra teologia della liberazione e disinteresse per l’estesa crisi del cattolicesimo in Occidente. E i fedeli? Che tristezza
In undici anni l’incapacità della classe politica, di tutti gli schieramenti, di privatizzare l’Alitalia é costata più di 10 miliardi. Ora il Governo ha concesso, per la presentazione di un’offerta vincolante, la settima proroga al 21 novembre. Passata sotto silenzio l’ulteriore erogazione di un prestito di 400 milioni per far fronte ad una perdita giornaliera di 715 mila euro. Uno scandalo europeo. Non resta che consolarsi con lo slogan che Berlusconi coniò “Io amo l’Italia, io volo Alitalia”. Che tristezza
Apprendiamo dal capo politico dei 5Stelle che viviamo in un periodo post ideologico che letteralmente non significa nulla, la destra resta la destra, la sinistra resta la sinistra, a meno che non vengano cancellate come è stato fatto con la povertà. Che tristezza
Lo Stato, ovvero la maggioranza governativa, per il nostro benessere pretende di disciplinare anche i metodi di pagamento, facendo balenare l’idea che se tutti pagano le imposte io pagherò di meno, intanto dovrò pagarmi annualmente una carta di credito e relative spese. Che tristezza
Il Paese non guarda al futuro, non ha la cultura del progetto, é ripiegato sul passato e vive sugli errori degli avversari politici, non ha coesione sociale, né un elemento fondamentale delle società aperte: l’informazione, relegata al ruolo di sottoprodotto della politica. Insomma é un Paese fondamentalmente triste, molto triste.
Può sembrare l’esemplificazione di uno stato emotivo individuale invece é un profondo sentimento diffuso tra chi non vive di politica, non lavora per la politica, non beneficia della politica, non vota per interessi politici, non è affascinato dal politicamente corretto e che possiamo definire, qualunquisticamente, persone qualunque. (fonte: http://www.societalibera.org)

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WJC honors German Chancellor Angela Merkel with 2019 WJC Theodor Herzl Award

Posted by fidest press agency su giovedì, 31 ottobre 2019

MUNICH – World Jewish Congress President Ronald S. Lauder on Monday honored Chancellor of the Federal Republic of Germany Angela Merkel with the 2019 WJC Theodor Herzl Award, which recognizes outstanding individuals who work to promote Herzl’s ideals for a safer, more tolerant world for the Jewish people. The award ceremony was held at the Jewish community center in Munich, co-hosted by President of the Jewish Community of Munich and Upper Bavaria & WJC Commissioner for Holocaust Memory Dr. Charlotte Knobloch.Thanking WJC President Lauder, Chancellor Merkel expressed her heartfelt gratitude for the honor of being chosen as the recipient of this award, saying: “It is humbling for me that I, as a German chancellor, can receive the Theodor Herzl Award today. Jewish life in Germany must be supported – and protected.” Recalling the attack on the synagogue in Halle over Yom Kippur, a “heinous crime that fills us with utmost shame,” Chancellor Merkel said: “These are deeply troubling developments; they are directed at Jews in our country, but by no means only them. Because they attack us all: Jews and non-Jews alike, everything that our country stands on, our values and our freedoms. They hit at the core of our shared existence, because they flow from a deep hatred of democracy. We must never accept the fact that people in Germany have to live in fear because of their religious convictions. We must do everything in our power to make sure they can live their lives free and safe. Antisemitism and racism do not begin with violent acts; it is much subtler. We must make sure not to wake up only after words have become deeds.”The Chancellor underscored the fact that hatred proliferates not just on the streets, but also online, a distinct catalyst to her government’s decision to pass a series of regulations later this week to ensure that incitement and aggressive hate speech are punished more severely.”I regard this award that carries the name of Theodor Herzl as an obligation never to be content with what has been achieved but to continue striving toward a better future in unison with our partners,” Chancellor Merkel said. “I want to encourage all of you to continue working towards a diverse and secure Jewish life in Germany – just as I will continue to do myself.” In presenting the award to the Chancellor, WJC President Lauder underscored the progress made in post-war Germany to rebuild itself and eradicate its dark past. “You, Chancellor Merkel, are the icon of this incredible success. You are the symbol of all that is good in post-war Germany,” WJC President Lauder said. “You are the guardian of democracy, the guardian of civilization and the guardian of Europe… you have always supported the Jewish community in this country. You have always stood by Israel … you are a German leader who has become a one-person dam. A dam against instability. A dam against irrationality. A dam against extremism. A dam against hate. A dam against racism. A dam against antisemitism.” But amid this great progress, WJC President Lauder said, “the ancient hate against the Jews is rearing its ugly head again all over Europe,” at violent levels unprecedented since 1945 – a hatred that demonstrated itself just 19 days ago in Halle, with the deadly Yom Kippur attack. “The problem is not a Jewish problem,” WJC President Lauder said. “It is a German one.” “We must stand united against antisemitism, racism, Islamophobia, xenophobia and homophobia. We must fight the haters of every people and of all people. And it’s up to all of us to take action, now,” WJC President Lauder said, laying out a number of steps that should be taken including police protection in all synagogues in school, increased and substantial penalties for anyone who commits an antisemitic attack, prohibition against hate speech of any kind against any group on the Internet, commitment by political parties to expel any member who engages in antisemitism, and the outlawing of all political parties that espouse a neo-Nazi ideology. “The German democracy must defend itself, defend its citizens, and defend its Jews from the dark forces now rising, on the extreme right and the extreme left,” WJC President Lauder said.

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Anti-Semitism and Its Discontents: A Conversation with Bari Weiss

Posted by fidest press agency su giovedì, 31 ottobre 2019

In this episode of the Making Sense podcast, Sam Harris speaks with Bari Weiss about her book How to Fight anti-Semitism. They discuss the three different strands of anti-Semitism (rightwing, leftwing, and Islamic), the Tree of Life shooting in Pittsburgh, the difference between anti-Semitism and other forms of racism, “Great Replacement Theory,” the populist response to globalization, the history of anti-Semitism in the U.S., criticisms of Israel, the fate of Jews in Western Europe, and other topics.
Bari Weiss is a writer and editor of the opinion section of The New York Times. She was also a book review editor at The Wall Street Journal and an editor at Tablet, the online magazine of Jewish news, politics, and culture. Bari is a native of Pittsburg, attended Tree of Life Synagogue, and had her Bat Mitzvah ceremony there. (by Sam Harris)

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Press Statement by Commissioner Vella following the AGRIFISH Council in Luxembourg

Posted by fidest press agency su giovedì, 31 ottobre 2019

Tonight we have taken some very difficult, but much needed decisions concerning fishing in the Baltic Sea.Indeed, many Baltic fish stocks and ecosystems are in an alarming situation. This is not only a concern for the environment, but also a concern for the many local communities whose livelihoods depend on these ecosystems.There was broad agreement around the table that if we do not address the root causes of this worrying situation, both nature and fishing businesses stand to lose.Therefore, first, we agreed on a very significant reduction of fishing opportunities for key stocks. This will ensure that six of the eight fully assessed Baltic stocks are managed in line with maximum sustainable yield.For two stocks, western herring and eastern Baltic cod, unprecedented reductions were agreed that are in line with the Baltic Management Plan. For western herring, a reduction of 65% will set the stock on path to be no longer threatened in 2023. For eastern Baltic cod, all targeted fishing will be banned and only a limited quota will be allowed for unavoidable by-catches, in order not to choke other fisheries.However, we also agreed that a significant reduction of total allowable catches was not in itself sufficient to protect some stocks. Therefore, as a second category of action, we agreed on a number of measures to close areas for several months in order to protect the spawning periods of vulnerable stocks.Third, and very importantly, Baltic Member States – for the first time – made a clear written commitment to effectively and urgently address at source other causes of unhealthy fish stocks (such as pollution, eutrophication and habitat degradation resulting from industrial and agricultural activities), through the implementation of EU rules and, where appropriate, through additional measures. This is crucial as fishing is only one – and sometimes not the main – cause of poor stock status.Finally, we recognised that, without appropriate financial support, this year’s decisions may have serious short-term socio-economic consequences for some fishermen, even if the majority of the fleets will remain profitable. Therefore, the Commission will urgently consider all possible initiatives in order to achieve the economic, social and sustainability objectives of the Common Fisheries Policy, of the Baltic Management Plan and the European Maritime and Fisheries Fund, and in particular to achieve and maintain a balance between the fleet and fishing opportunities. The necessary restructuring of these fleets will be an immediate priority in this context, including through funding support. I would like to thank the Finnish Presidency for an excellent cooperation. I am convinced that the package of measures agreed today will put the Baltic Sea on a path to sustainability. To the benefit of fishermen and coastal communities.

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