Fidest – Agenzia giornalistica/press agency

Quotidiano di informazione – Anno 36 n° 136

Archive for 18 novembre 2019

Presentazione Libro: ”when a pope and a sultan spoke the same language of war”

Posted by fidest press agency su lunedì, 18 novembre 2019

Roma martedì 19 novembre, alle ore 16.00, Sioi Palazzetto di Venezia – Piazza San Marco, 51 Conferenza sul tema: Un Nuovo Sguardo su “l’Altro,” in occasione dell’uscita in Italia del volume: ”when a pope and a sultan spoke the same language of war” del Prof. P. Giulio Cipollone. Introdurrà il Presidente della SIOI, Franco Frattini. Interverranno: Miguel Angel Ayuso Guixot, Presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso; Franco Cardini, Professore Emerito di Storia Medioevale presso la Scuola Normale Superiore di Pisa; Massimo D’alema, Presidente della Fondazione Italianieuropei; Salah Ramadan, Imam della Grande Moschea di Roma. Sarà, inoltre, presente l’Autore

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Progetto di ricerca dell’Università di Parma sull’additive manufacturing

Posted by fidest press agency su lunedì, 18 novembre 2019

Ha avuto luogo a Timisoara, Romania, il kick-off meeting di un progetto triennale da 800mila euro dell’Università di Parma sull’additive manufacturing, finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del programma Horizon 2020.Il progetto “Structural Integrity and Reliability of Advanced Materials obtained through additive Manufacturing” – SIRAMM vede la partecipazione di Università di Parma (con Roberto Brighenti, coordinatore dell’unità, e Andrea Spagnoli, docenti del Dipartimento di Ingegneria e Architettura), Norwegian University of Science and Technology in Norvegia, Institute of Physics of Materials in Repubblica Ceca, University of Belgrade in Serbia e University Politehnica Timisoara, in qualità di coordinatore del progetto.Spesso l’incompleta conoscenza degli effetti della qualità dei materiali sulla resistenza meccanica dei prodotti industriali ottenuti tramite la tecnologia dell’Additive Manufacturing (ai più nota come stampa 3D) limita l’utilizzo affidabile di tale tecnologia nei processi manifatturieri, in particolare nei paesi dell’Est Europa.L’obiettivo del progetto SIRAMM è quello di potenziare la ricerca scientifica nel settore della stampa 3D, tecnologia in forte crescita per la produzione di componenti plastici e metallici in differenti campi dell’ingegneria quali aeronautica, biomeccanica e automotive.Il progetto SIRAMM è volto in particolare all’implementazione di attività di knowledge transfer, quali workshop e mobilità di personale, eventi formativi (summer school, seminari) per giovani ricercatori, azioni di disseminazione e comunicazione (video, pubblicazioni scientifiche open access, public engagement, ecc.).

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Sesta edizione del Bellavita Expo Londra

Posted by fidest press agency su lunedì, 18 novembre 2019

Londra. Chiusa nei giorni scorsi la sesta edizione del Bellavita Expo Londra, che registra numeri in grande crescita: 6000 visitatori e 240 espositori con più di 3000 prodotti esposti. La fiera londinese è dedicata alla celebrazione delle eccellenze food and beverage del Mediterraneo e si avvale della collaborazione con le top fiere italiane Cibus e Vinitaly, con la presenza di Ibérica Expo.Cibus ha affiancato Bellavita nella attività di invitation dei grandi buyer del canale retail e horeca, sostenendo, assieme a Vinitaly il programma di incoming organizzato da Italian Trade Agency Londra che ha portato in fiera compratori provenienti da Scozia, Irlanda, Galles e Inghilterra.
Tra i vari chef che si sono alternati sul palco, Giorgio Locatelli, Chef Patron di Locanda Locatelli (l’unico ristorante italiano stellato di Londra), nonché giudice di MasterChef Italia. Ospiti anche lo chef stellato Theo Randall e, direttamente dalla costiera amalfitana, il due volte stellato Gennaro Esposito, Chef Patron di La Torre del Saracino, anche lui molto attivo in televisone. Proviene invece da Amsterdam, dove da quasi 20 anni dirige la più grande scuola di cucina italiana nei Paesi Bassi, la Chef di Nicoletta Tavella.“Voglio sottolineare la costruttiva collaborazione tra Bellavita, Cibus e Vinitaly – ha dichiarato Riccardo Caravita, Presidente di Bellavita Expo – nello sviluppo di un evento innovativo e in forte crescita che si è confermato essere di riferimento per le aziende alimentari italiane nel Regno Unito, un mercato di fondamentale importanza per l’export italiano”.La sesta edizione di Bellavita Expo ha avuto un accento particolare sui prodotti a coltivazione biologica nonché sugli alimenti e le bevande free-from e alternative per soddisfare le crescenti richieste dei consumatori inglesi, sempre più attenti a scelte alimentari sane e sostenibili; i visitatori hanno avuto l’opportunità di scoprire una vasta gamma di pasta, olio extra vergine d’oliva e formaggi biologici, come pure prodotti come le sfogliatelle napoletane vegane o le pizze senza glutine.Ampio spazio è stato dato ai prodotti più classici della tradizione mediterranea, dal prosciutto crudo di Parma al jamón serrano, passando per provolone, mozzarella, salse di pomodoro, gazpacho, caffé, miele e aceto balsamico.Grande interesse anche per il Bellavita Pizza Academy, che ha accompagnato gli ospiti in un viaggio attraverso i segreti dell’autentica pizza italiana, in collaborazione con APCI UK e il maestro pizzaiolo Marco Fuso.

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Essere autonomi in Italia: un’opportunità e un’impresa più che altrove

Posted by fidest press agency su lunedì, 18 novembre 2019

Con oltre 5 milioni di lavoratori autonomi, l’Italia è il Paese europeo con il più alto numero di occupati in proprio. L’incidenza sul totale degli occupati è la più alta anche fra i giovani: su poco più di 4 milioni di occupati tra i 25 e i 34 anni, il 16,3% svolge un lavoro autonomo contro una media UE del 9,4%. È quanto emerge dall’analisi della Fondazione Studi Consulenti del Lavoro “Il lavoro autonomo in Italia, un confronto con l’Europa”, presentata in occasione della Giornata delle Professioni Liberali. Una platea di lavoratori che è mediamente più istruita dei dipendenti, specie tra i più giovani (il 37,2% degli autonomi è laureato rispetto al 27,9% dei dipendenti), e molto presente nel settore terziario, da sempre motore dell’economia del Paese. Ma non solo. Dallo studio emerge inoltre che circa la metà degli occupati indipendenti in Italia sono collocati al vertice della piramide professionale: il 12,3% sono manager o titolari di aziende, il 20,4% professionisti ad alta qualificazione e il 17,1% figure tecniche. Eppure la propensione a mettersi in proprio si riduce sempre di più. Fra il 2009 e il 2018, complici il calo demografico e le maggiori difficoltà di accesso al mercato del lavoro, gli autonomi sono diminuiti del 5,14%. Le conseguenze sulla tenuta del sistema economico sono facilmente prevedibili se si considera che ad oggi professionisti, imprenditori, artigiani, ma anche consulenti e freelance, riders e lavoratori della gig economy costituiscono un universo ampio e estremamente articolato che contribuisce al 21,7% dell’occupazione del nostro Paese (a fronte di una media europea del 14,3%). Eppure continuano a mancare interventi sufficienti a sostegno dei tanti lavoratori autonomi italiani. Da ultimo il disegno di legge di Bilancio 2020 che sembra dimenticare l’apporto che il lavoro autonomo fornisce allo sviluppo del Paese. Nonostante ciò in tanti decidono di “mettersi in proprio”. Alla base di questa decisione, nel 39% dei casi, c’è l’“opportunità di fare business”, mentre nel 24,2% c’è la volontà di mantenere “in vita” l’attività di famiglia. Ma essere lavoratori autonomi è un’impresa non priva di ostacoli, nel Bel Paese più che altrove: 9 autonomi su 10 (89,9%) lamentano la presenza di notevoli difficoltà nello svolgimento del proprio lavoro: una condizione che in Europa interessa il 71,7% della platea. In testa alle criticità degli italiani spicca il carico burocratico (il 25,8% degli autonomi contro il 13,1% della media europea), seguito dall’instabilità degli incarichi e dei committenti (il 21,6% contro il 12,3% della media europea dichiara di dover affrontare periodi di non lavoro, perché senza progetti o clienti) e dal ritardo dei pagamenti (il 20,2% contro l’11,7%). Pesano, infine, anche la difficoltà di accesso ai finanziamenti, l’impossibilità di incidere sui prezzi di servizi e prodotti e la mancanza di coperture in caso di malattia o infortunio.
“A differenza dei luoghi comuni, lo studio sul lavoro autonomo dimostra che gli italiani hanno una grande voglia di mettersi in gioco e di contribuire a costruire la ricchezza del Paese avviando un’attività autonoma”. A dichiararlo il Presidente della Fondazione Studi Consulenti del Lavoro, Rosario De Luca. “Nella maggior parte dei casi, però – sottolinea – chi vuole mettersi in proprio è frenato da difficoltà oggettive tipiche del mercato del lavoro italiano, fra cui spiccano i costi burocratici per avviare un’attività produttiva e il mancato sostegno da parte dello Stato. Eppure sono tanti i giovani pronti a darsi da fare per costruirsi un futuro considerando l’importante incidenza del lavoro autonomo sull’occupazione italiana, un’inversione di tendenza è quanto mai urgente. La manovra 2020 dovrebbe essere l’occasione per incrementare il sostegno ai liberi professionisti – evidenzia De Luca –, attraverso la riduzione dei carichi fiscali, degli oneri burocratici, la promozione della conciliazione dei tempi di vita e di lavoro e l’introduzione dell’equo compenso per garantire una retribuzione dignitosa anche a questa categoria professionale”.

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I giovani infermieri nella professione: Uno “scatto” tra i millensials

Posted by fidest press agency su lunedì, 18 novembre 2019

Insoddisfatti per lo stipendio soprattutto perché non è adeguato alle responsabilità, gli infermieri millenials sono invece soddisfatti per la loro formazione e per il rapporto con gli infermieri senior. Non hanno problemi di occupazione, ma si rendono conto che il loro posto migliore sarebbe quello su un territorio e in una residenzialità che ancora resta indietro. Anzi, ciò che vorrebbero sarebbe proprio una maggiore formazione in questo settore come in quello dell’area critica per far fronte alle emergenze dove già sono una punta di diamante e vorrebbero che questo avvenisse con vere e proprie specializzazioni.E’ il quadro che emerge da un sondaggio della Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche che con settori specializzati – questo è, appunto “Fnopi Giovani” – sta tracciando il profilo completo della professione infermieristica e delle sue esigenze che nascono e derivano dai veri bisogni di assistenza dei cittadini.Al sondaggio ha partecipato un campione statisticamente significativo di giovani infermieri: l’età media delle donne è di 26,4 anni, quella degli uomini 25,9.Per la maggior parte (66%) si sono formati nelle strutture universitarie del nord del Paese, il 18% al centro e il 16% al sud.
I più hanno conseguito la laurea tra il 2013 e il 2018 e il 34% di loro ha acquisito anche una formazione post-base (laurea magistrale/specialistica, master di primo livello prevalentemente nell’area emergenza/urgenza, chirurgica, territoriale wound care, management).Per il 76% l’esperienza lavorativa va da 2 a 5 anni, solo per il 12% è superiore ai 5 anni e solo il 7% è in attesa di occupazione: il 13% è libero professionista, l’80% lavora in strutture pubbliche e private con contratti a tempo determinato (pubblico 14%, privato 16%) e a tempo indeterminato (pubblico 29%, 21% privato).Non c’è un ambito operativo che prevale: le percentuali vanno dal 5% per l’area della salute mentale al 21% dell’ambito sociosanitario/residenzialità (10% territorio, 14% area emergenza/urgenza, terapia intensiva, 16% ambito chirurgico, 20% ambito medico).L’ambito clinico lavorativo in cui si registra maggiore soddisfazione da parte degli infermieri è quello dell’emergenza urgenza e terapia intensiva, settore notevolmente ambito anche da coloro che lavorano in campo medico e chirurgico.L’82% dei professionisti lavora nella regione in cui risiede, il 5% farebbe un’esperienza all’estero.E tra i criteri che hanno orientato la scelta alla professione, motivazioni economiche a parte, c’è anche il bisogno di accrescere competenza ed esperienza.
“Il risultato della survey – spiega Nicola Draoli, responsabile per il Comitato centrale della Federazione del settore “Fnopi Giovani” – mette in evidenza anche criticità legate alla qualità dello specifico posto di lavoro: è l’organizzazione dei servizi che spesso non va. L’indagine è comunque uno sprone per i livelli organizzativi a riqualificare velocemente i setting di lavoro residenziali territoriali per renderli attirativi e adeguati alla professione così come si rende necessario lavorare fin dal percorso formativo di base su un maggior orientamento alla territorialità e non solo al settore dell’area critica”.

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Art Basel: La fiera artistica più importante del mondo

Posted by fidest press agency su lunedì, 18 novembre 2019

Miami Beach, USA Hotel Victor 1144 Ocean Drive dal 4 all’8 dicembre 2019, nel pieno dell’apertura della fiera artistica più importante del mondo, l’Art Basel.Presentata dal presidente di Spoleto Arte Salvo Nugnes, la kermesse vanta il contributo di numerose personalità di spicco, tra cui Vittorio Sgarbi, l’artista José Dalì, figlio di Salvador Dalì, il sindaco di Miami Beach, di Roberto Villa (Casa della Fotografia), della giornalista RAI Antonietta Di Vizia, del direttore della Triennale di Fotografia Luigi Gattinara e della curatrice d’arte Nicoletta Rossotti.Miami meets Milano porterà l’arte italiana all’attenzione di un pubblico multietnico e vivace con un piccolo e prezioso accenno a quella straniera, ma sempre ponendo un particolare riguardo per quel panorama artistico contemporaneo così ricco quanto poco conosciuto. L’accurata selezione di pittori, scultori e fotografi porterà alla realizzazione, oltre che ad un’esposizione fisica e digitale, di un catalogo che verrà pubblicato da Editoriale Giorgio Mondadori.“Ormai anche negli Stati Uniti – spiega Nugnes – il brand Miami meets Milano è una realtà consolidata e conosciuta per gli amanti dell’arte e non solo, che in questo periodo arrivano a Miami. La rassegna, che sono onorato e fiero di dirigere, ha l’obiettivo di far conoscere al grande pubblico che ospita Miami, l’arte che il nostro Comitato seleziona e intende promuovere”. E grazie anche alla location che ospita la rassegna, Miami meets Milano diventa un punto di richiamo con un rooftop dal quale si può godere di una vista a 360° su Miami, un panorama mozzafiato sul mare e sulla spiaggia.Tra gli artisti più promettenti che espongono :Anna Actis Caporale, Eleonora Bottecchia, Felice Cremesini, Francesco Fazio, Fabrizio Pinzi, Mauro Pavan, Laura Ruggiero; tra gli storicizzati si distinguono invece Afro, Alighiero Boetti, Antonio Canova, Eugenio Carmi, Gino De Dominicis, Marco Lodola, Filippo De Pisis , Renato Guttuso. La mostra, che aprirà al pubblico alle ore 18.00 (ora locale) del 4 dicembre, sarà visitabile tutti i giorni dalle 10:00 alle 18:00. L’ingresso è gratuito.

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Neil Simon arriva al teatro San Genesio di Roma

Posted by fidest press agency su lunedì, 18 novembre 2019

Roma dal 27 novembre all’8 dicembre (Dal martedì al sabato ore 21.00; domenica ore 17.30) TEATRO SAN GENESIO (via Podgora, 1 – P.zza Mazzini) con Rumors, nel consueto e imperdibile appuntamento con la compagnia Sogni di Scena.
La regista Emilia Miscio non poteva non includere nel suo decennale repertorio all’insegna della comicità l’autore statunitense, con una delle sue commedie più famose, ironica e pungente critica al mondo della borghesia, simbolo di ambiguità e ostentazione estrema.
In occasione del loro decimo anniversario di matrimonio, Charley Brock – vice sindaco di New York – e sua moglie Myra invitano alcune coppie di amici a cena nel loro ricco e moderno appartamento. I primi ad arrivare, i Gorman, assisteranno a un orribile spettacolo: Charley è disteso in un lago di sangue, Myra e la servitù sono scomparsi e, oltretutto, la cena non è pronta. Scatta subito un obbligo: non dire niente a nessuno per evitare uno scandalo. Ma, con l’arrivo degli altri ospiti, tenere nascosta la verità sarà sempre più difficile e le bugie dei Gorman non faranno che incrementare i pettegolezzi su Charley e Myra.
Tra la farsa e la commedia degli equivoci, Rumors porta in scena i finti perbenismi di quattro coppie dell’alta borghesia, tra allusioni e menzogne, incidenti domestici e suspense, con un ritmo irresistibile, sempre più caotico e sfrenato. Con Massimo Folgori, Laura Pacini, Simone Giulietti, Ambra Lucchetti, Alberto Mosca, Giulia Maria Gallo, Valerio Giordano, Federica Preite, Daniel Patricelli, Emanuele Grassetti. Direttore di scena: Simona Borrazzo, Fonica: Giorgia Caredda, Scene: Giorgio Miscio, Aiuto Scene: Emanuele Grassetti, Foto e Video: Riccardo dell’Era, BIGLIETTI: INTERO 15 € – RIDOTTO 12 € (over 65, studenti, bambini, gruppi superiori a 10 persone)

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Francesca Valtorta ospite d’onore alla seconda preview al Macro

Posted by fidest press agency su lunedì, 18 novembre 2019

Roma giovedì 21 novembre alle ore 17.15 al MACRO – Museo di arte contemporanea di Roma, in via Nizza 138 ospitaFrancesca Valtorta per la seconda preview della GDD Fashion Week. Protagonista del grande e del piccolo schermo con “Baciami ancora”, “Immaturi 2”, “Sacrificio d’amore”, “Squadra antimafia”, “Braccialetti rossi” e “Il paradiso delle signore” ha interpretato personaggi sempre differenti, mostrandosi a proprio agio in ogni situazione. Adora la moda e si definisce una “shopping addicted”, ritrovandosi spesso con gli armadi stracolmi. Troverà il “mood” giusto tra gli stilisti che si contendono l’accesso alla fase finale del contest? Molto Probabile. Del resto sono nove i fashion designer pronti a contendersi la vittoria: Eletta Palestini, Jessica Sciarra, Laura Frigerio, Rosa Allocca, Valentina Versace, Flavia Mardi, Barbara Iacobucci, Alessandra Selvi e Lara Compagnoni. Con i loro outfit si contenderanno l’accesso alla fase finale dell’evento. Gli stilisti che parteciperanno al contest gareggeranno sia per la borsa di studio da 2 mila euro, sia per il premio della stampa, decretato dal noto magazine “La mia Boutique”. Esso consiste nella pubblicazione di un servizio fotografico corredato da un’intervista approfondita e dettagliata dello stilista. Essere parte integrante della GDD Fashion Week significa relazionarsi con la creatività, entrare a pieno titolo nell’art e nel fashion-system, generando networking con alcuni dei principali stakeholder del settore.
Non mancheranno poi le collezioni degli stilisti ospiti che renderanno l’evento ancora più interessante ed attraente: da Antonella Cuppari, vincitrice della GDD Fashion Week nel 2010, ad Ina Bordonaro che ha trionfato nel 2018, da Steven Heats con i suoi cappelli all’eleganza di Giuseppe Cupelli. La fase preview, collocata interamente a Roma, si concluderà nel mese di dicembre con la terza preview già programmata al Macro per giovedì 19 dicembre; spazio poi all’iter organizzativo della fase finale che resta ancorata in Calabria dove la GDD è nata e cresciuta, tra il 31 luglio ed il 2 agosto 2020 è previsto lo svolgimento della sedicesima edizione.
Sul sito http://www.gddfashionweek.it è già stato pubblicato il bando per la partecipazione alla fase finale. La GDD Fashion Week invita i fashion designer a presentare i propri progetti sul tema guida di questa edizione: “LA MODA TRA DIECI ANNI. Forme, materiali e toni per la donna del domani”.

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Mostra Boldini: L’incantesimo della pittura

Posted by fidest press agency su lunedì, 18 novembre 2019

Barletta. A partire dal 7 dicembre 2019, la Pinacoteca De Nittis di Barletta ospiterà la mostra Boldini: “L’incantesimo della pittura”. Capolavori dal Museo Boldini di Ferrara. Si tratta della prima monografica mai dedicata in Puglia al celebre ritrattista, collega di Giuseppe De Nittis a Parigi, frutto di un virtuoso scambio tra istituzioni civiche simili per storia, natura e vocazione: il Museo Giovanni Boldini di Ferrara e la Pinacoteca – Casa De Nittis di Barletta.
Tra i protagonisti indiscussi della pittura italiana ed europea a cavallo tra Ottocento e Novecento, Giovanni Boldini (Ferrara 1842  Parigi 1931) è stato uno dei più celebri ritrattisti della Belle Époque assieme a James McNeill Whistler, John Singer Sargent e Joaquín Sorolla e ha immortalato i protagonisti del tempo, da Robert de Montesquieu alla marchesa Luisa Casati, facendo di loro l’immagine stessa di quel momento storico e culturale. Boldini annovera una parabola artistica avvincente e complessa che va oltre il ritratto: il suo talento si è espresso in ogni genere e tecnica, dalla veduta alla natura morta, dalla pittura alla grafica, come dimostrano testimonianze figurative di straordinario fascino e forza, imprescindibili per comprendere l’opera dell’artista nella sua totalità.
Nato a Ferrara nel 1842, si trasferisce nella più vivace e cosmopolita Firenze all’età di 22 anni. Qui, grazie anche alla vicinanza alle poetiche del vero promosse dai “macchaioli”, si distingue per un’interpretazione libera e personale del ritratto. Dopo un breve soggiorno di sei mesi a Londra nell’ottobre del 1871, Boldini si sposta a Parigi, dove rimane fino alla morte, facendo della capitale francese la sua seconda patria. Grazie ad uno spiccato talento, studia e assorbe le differenti tendenze artistiche in voga al tempo: dalla pittura di genere e in costume di Mariano Fortuny e Ernest Meissonier di cui, durante gli anni Settanta, diviene l’erede, a quella di paesaggio e soprattutto di vita moderna della quale offre una personale declinazione facendo tesoro delle innovative lezioni di Eduard Manet e Edgar Degas, oltre che delle poetiche dell’impressionismo.
Grazie a queste esperienze, ma anche ad una vasta cultura del museo, Boldini sviluppa uno stile originale e sofisticato con il quale rinnova l’antica pratica del ritratto, genere al quale si dedica in maniera pressoché esclusiva a partire dall’ultimo decennio dell’Ottocento divenendo, anche grazie a una notevole capacità imprenditoriale, uno dei più richiesti interpreti del ritratto di società. Contestualmente, l’artista si dedica a interessanti declinazioni di una pittura di oggetti e luoghi a lui cari, non destinata al mercato e caratterizzata da uno stile personalissimo, emblematica della sensibilità della fin de siècle: fra tutti, gli affascinanti interni della sua casa e atelier o le vibranti vedute della laguna di Venezia.
Frutto di una collaborazione che permetterà la realizzazione di una grande mostra dedicata a De Nittis al Palazzo dei Diamanti di Ferrara, la rassegna Boldini. L’incantesimo della pittura intende presentare l’opera di questo grande maestro in ogni aspetto e ambito della sua produzione, dal paesaggio alla natura morta, dalle vedute di città al ritratto, sia quello intimo che ritrae amici e colleghi, che quello di società che gli ha regalato successo e fortuna. Grazie all’ampiezza della collezione del Museo Boldini di Ferrara  la più estesa e rappresentativa raccolta pubblica intitolata al maestro una straordinaria selezione di quasi 70 opere permetterà di ripercorrere, in maniera esaustiva, i principali snodi della sua vicenda artistica, dalle vibranti prove degli anni fiorentini ai grandi dipinti della maturità, iconici capolavori della Belle Époque come il Piccolo Subercaseaux, i ritratti ‘alla moda’ della Contessa de Leusse, della Principessa Eulalia e Fuoco d’artificio o la magnetica effigie della Signora in rosa, emblematica di una nuova rappresentazione, nervosa ed elegante, della femminilità moderna.
Le due mostre organizzate a Barletta e Ferrara rappresentano l’epilogo virtuoso di un progetto a lungo meditato e fortemente voluto dalle due Istituzioni museali e la piena attuazione di un proficuo scambio culturale e professionale tra enti pubblici.
‘Il patrimonio artistico è un bene comune e in quanto tale è importante che sia ammirato e apprezzato da tanti’ ha detto il sindaco di Barletta, Cosimo Cannito “e in sedi prestigiose come il Palazzo dei Diamanti di Ferrara o Palazzo Della Marra a Barletta, vista anche l’affinità degli artisti di cui si tratta e i progetti di ricerca del Museo Giovanni Boldini e della nostra Pinacoteca”. “Per De Nittis abbiamo grandi ambizioni, su tutte quella di conferirgli la giusta dimensione internazionale – ha concluso il primo cittadino”  quella stessa che caratterizzò l’opera e la vita dell’artista barlettano.

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Contrasto alla violenza di genere

Posted by fidest press agency su lunedì, 18 novembre 2019

Roma martedì 26 novembre presso la Cgil Nazionale in corso d’Italia 25 alle ore 16.30 è l’iniziativa promossa dalla Funzione Pubblica Cgil. All’indomani della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, la Fp Cgil vuole riflettere su un aspetto specifico, ovvero il crescente utilizzo di forme di violenze verbali, esplicitate in diverse modalità, nella vita privata come in quella pubblica, tanto sul lavoro quanto nei piccoli ambienti di vita personale. Per farlo la categoria che rappresenta le lavoratrici e i lavoratori dei servizi pubblici della Cgil promuove un confronto con la partecipazione di Susanna Camusso, responsabile politiche di genere per la Cgil; Monica Martinelli, fondatrice della casa editrice Settenove per la prevenzione della violenza di genere; Graziella Priulla, sociologa e saggista, già docente all’Università di Catania nel Dipartimento di scienze politiche e sociali; Serena Sorrentino, segretario generale Fp Cgil Nazionale. A moderare la discussione Flavia Fratello, giornalista de La7. L’iniziativa, grazie a Radio Articolo 1, verrà trasmessa in diretta Facebook dalle 16.30 di martedì 26 novembre sulla pagina della Funzione Pubblica Cgil Nazionale e su quella della web radio della Cgil.

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Diabete e parodontite: una relazione pericolosa da non sottovalutare

Posted by fidest press agency su lunedì, 18 novembre 2019

In Italia il 30-40% delle persone con diabete o prediabete, circa 1,5-2 milioni di individui, soffre anche di parodontite. Parodontite e diabete sono due malattie croniche strettamente correlate, che trovano nell’infiammazione una caratteristica comune che ne ha determinato lo sviluppo: alla base del legame tra diabete e parodontite vi sono i batteri del cavo orale, la cui diffusione aumenta la produzione di citochine infiammatorie a livello gengivale e compromette la risposta immunitaria locale, generando dei processi a catena che possono portare ad un peggioramento del controllo glicemico. La parodontite, sesta malattia cronica al mondo per incidenza, si sviluppa in genere a partire da una infiammazione gengivale, generata dall’accumulo di placca dentale, che si estende progressivamente ai tessuti che circondano e sostengono la radice del dente, e può arrivare a causarne la perdita. In Italia la prevalenza della parodontite nella popolazione è di circa il 50%, del 10-14% nelle sue forme più gravi, con un picco di incidenza tra i 35 e i 45 anni. In occasione della Giornata Mondiale del Diabete, la Società Italiana di Parodontologia e Implantologia (SIdP), ricorda l’importanza di prendersi cura della propria salute orale e di informarsi per poter intervenire tempestivamente. Per questo, dal 1° ottobre scorso è disponibile un numero verde 800 144979, promosso dalla SIdP con il contributo incondizionato di GSK Consumer Healthcare, attraverso il quale è possibile avere risposte da parte di esperti su come prendersi cura della propria salute orale.

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I siti più visitati

Posted by fidest press agency su lunedì, 18 novembre 2019

Gli utenti online nel mese di settembre riprendono le loro abitudini e tra i preferiti, oltre alle principali categorie di siti più visitati (Search con il 95,4% degli utenti online, Member Communities con l’88,7% e Internet tools e web service con l’88,5%), troviamo i portali generalisti “ General interest portals & communities” e i siti della sotto-categoria ”Video/Movies” che raggiungono 36,5 milioni di utenti, i siti dedicati alle news online (Current Event & Global News) con 35,5 milioni di utenti e dei servizi di “Instant messaging ” che raggiungono 34,2 milioni di utenti online per 28 ore e 44 minuti mensili per questa categoria.Tra gli altri, con il rientro dalle ferie, sono da segnalare: la sotto-categoria dedicata ai siti e app per la spesa online – Mass Merchandiser con 33,9 milioni di utenti, +4,4% rispetto ad agosto -, la sotto-categoria di siti e app per la gestione delle email – 32,9 milioni di utenti, +3,2%, online per più di 10 ore – e i siti e app della TV online (Broadcast Media) – con 28,3 milioni di utenti pari a +7,8%. (fonte: Audiweb)

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Inflazione: il tasso frena attestandosi al +0,2%

Posted by fidest press agency su lunedì, 18 novembre 2019

L’Istat registra, a ottobre, una frenata del tasso di inflazione, che si attesta al +0,2%.In crescita, invece, il tasso relativo all’andamento dei prezzi dei beni con maggiore frequenza di acquisto: il carrello della spesa segna, infatti, un tasso del +0,5% (il mese precedente si attestava al +0,4%.Questo si traduce, per le famiglie, in un aumento generalizzato dei costi, in termini annui, di +64,50 Euro.Tale dato assume maggiore rilevanza se letto in concomitanza con l’andamento ancora altalenante del commercio, che segna lo stato di difficoltà e di incertezza in cui si trovano le famiglie.Il rallentamento della crescita dei prezzi incide sicuramente in maniera positiva su tale dinamica, ma per risollevare realmente, in modo efficace e duraturo la domanda interna, è necessario intervenire potenziando il potere di acquisto delle famiglie.Quest’ultimo ancora non cresce in maniera sufficiente a far fronte alla spesa, anche nei settori essenziali.In tal senso, le famiglie hanno bisogno che diventino al più presto operative le misure quali il taglio del cuneo fiscale e le forme di sostegno quali il bonus figli.In direzione di una maggiore equità riteniamo necessario operare una rimodulazione delle aliquote IVA, per fare in modo che la tassazione non pesi in maniera eccessiva su alcuni beni di prima necessità che invece vengono considerati “beni di lusso” tassati al 22%.
È indispensabile, inoltre, avviare un piano capace di dare nuovo slancio al mercato occupazionale con lo stanziamento di investimenti per la ricerca, lo sviluppo e l’innovazione.Si tratta di operazioni fondamentali per rilanciare il potere di acquisto e dare un nuovo input di crescita all’intero sistema economico.

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L’Arabia Saudita inaugura ufficialmente il sito di Ad-Diriyah

Posted by fidest press agency su lunedì, 18 novembre 2019

Il 19 novembre l’Arabia Saudita riscopre orgogliosamente il suo passato e le sue secolari radici. A pochi km a nord-ovest dalla capitale Riyadh, nella fertile valle di Wadi Hanifa, sorge il sito di Ad-Diriyah dove nel corso del XV secolo trovarono per la prima volta sede stabile le nomadi tribù al Saud, da cui discendono gli attuali regnanti.È qui che nel 1744, Muhammad Ibn Saud strinse la storica alleanza con il leader religioso Muhammad Ibn Abdul Wahab che dette vita alla riforma delle pratiche islamiche, nota come wahabismo, grazie alla quale ottenne il sostegno tribale e si mosse alla conquista della penisola arabica e delle città sante della Mecca e Medina.La roccaforte Atturaif, costruita in suggestiva posizione dominante e difesa da potenti fortificazioni in mattoni crudi, comprendeva il palazzo reale, numerosi palazzi, moschee, mercati, un tesoro, un bagno, fattorie e pozzi. Durante il XVIII e gli inizi del XIX secolo rappresentò un importante centro di potere e di commercio nonché di diffusione della nuova religione. Saccheggiata dagli ottomani nel 1818, abbandonata a favore di Riyadh, l’area restò sostanzialmente abbandonata fino al 2000, quando l’Autorità per lo sviluppo di Ad-Diriyah venne incaricata di realizzare un imponente progetto di restauro che mirava a trasformare questo insediamento, riconosciuto come patrimonio dell’Umanità, ma sconosciuto ai più, in una destinazione turistica di rilevanza internazionale. Interamente restaurata nel rispetto di materiali e tecniche di costruzione originali, la cittadella fortificata è così diventata un modernissimo living museum dotato di un centro per l’accoglienza dei visitatori, viottoli ombreggiati, gallerie con esposizioni permanenti che vanno a costituire un vero e proprio sistema museale dedicato ai vari aspetti della cultura materiale e spirituale saudita (vita quotidiana, sistema militare, agricoltura, architettura, religione, commercio, politica e governance).Un’accurata segnaletica e ricostruzioni multimediali sono stati progettati per adattarsi alle esigenze del sito e raccontarne la storia ai visitatori.Le caratteristiche case a corte sono state restaurate e ripropongono, come i tradizionali souk, performances, artigianato tradizionale e cibi caratteristici.Gli spazi verdi e i giardini, di cui l’oasi di Ad-Diriyah è ricca, contribuiscono a rendere il luogo una piacevole oasi di tranquillità per la popolazione della vicina e caotica Riyadh.La Goppion ha partecipato al progetto portando la sua esperienza all’interno di un gruppo di lavoro articolato e di respiro internazionale che ha riunito storici, museologi, urbanisti, exhibit designer, esperti di comunicazione, scenotecnici, specialisti delle nuove tecnologie multimediali e altre diverse professionalità, coordinate da ADA – Arriyadh Development Authority.Articolato e complesso, il lavoro della Goppion è consistito nella realizzazione di vetrine per tutte le gallerie espositive presenti nel Museo. Si tratta di vetrine di varie tipologie e dimensioni, la maggior parte delle quali modulari (classi M) in modo da garantire al cliente flessibilità e componibilità differenti anche in futuro, oltre a numerose vetrine della classe Q, personalizzate sulle diverse esigenze espositive, differenti per tipologia, dimensioni, finiture e sistemi di apertura e dotate, in molti casi, di tecnologie avanzate per agevolare l’interattività con i visitatori. Ricordiamo tra queste la grande vetrina interattiva dedicata alla fisiologia del cavallo arabo, il cui fronte è uno schermo in cristalli liquidi che ne mostra le caratteristiche.Numerosi sono stati anche gli allestimenti ‘speciali’, di grande suggestione ed effetto, come i cinque grandi alberi genealogici della famiglia reale realizzati con migliaia di ‘foglie’ in bronzo e alluminio esposti in quella che fu la residenza reale o il plastico in bronzo della cittadella montato su un tavolo in corian di oltre cinque metri e mezzo per tre.Fondata nel 1952, Goppion è leader mondiale nella produzione di sistemi espositivi e conservativi in ambito museale. Come una fucina di idee che integra l’ingegneria della conservazione all’arte dell’esposizione museale, Goppion realizza vetrine all’avanguardia dalle altissime prestazioni che combinano funzionalità avanzate ed estetica.

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Asili Nido – Castelli, “Su asili nido politica strutturale: Cambiamo la faccia del Paese”

Posted by fidest press agency su lunedì, 18 novembre 2019

Roma – “Con noi al Governo, sia nel Conte 1 che nel Conte 2, si è sempre puntato sul tema degli asili nido, perché questo significa futuro, significa dare stabilità e sostegno alle famiglie che vogliono avere dei figli. Dallo scorso anno abbiamo aggiunto risorse al Fondo 0-6 anni della Buona Scuola, introducendo anche criteri di riparto perequativi per quelle risorse incrementali, che vanno quindi a vantaggio di quelle zone, prevalentemente del Sud, in cui ci sono meno asili nido.In Italia, fino a qualche mese fa, esistevano Comuni a cui venivano date zero risorse, quasi come se in quei Comuni non ci fossero bambini. Questa cosa, che è sempre stato uno scandalo, è una di quelle che abbiamo risolto per prime. Nella Legge di Bilancio 2020, poi, abbiamo inserito un fondo per gli enti territoriali dedicato agli investimenti per la messa in sicurezza, ristrutturazione e costruzione di asili nido. Un fondo da 2,5 miliardi di euro, strutturale, che i Comuni potranno utilizzare per realizzare asili dove non ci sono. Con l’art. 34 del Disegno di Legge di Bilancio, su iniziativa del Governo e del Ministro per il Sud, rafforziamo la clausola sugli investimenti che riguardano il Mezzogiorno e riduciamo i divari territoriali. Nel riparto delle risorse stanziate dallo Stato si applicherà il criterio del 34%, proporzionale alla popolazione di riferimento. Ci siamo impegnati davvero per risolvere un problema annoso, raddoppiando anche il bonus sugli asili nido, che passa da 1.500 a 3.000 euro.Gli investimenti, il raddoppio del bonus ed i nuovi criteri di riparto fanno, come mai negli ultimi venti anni, una politica strutturale su un tema sociale che coinvolge tutte le famiglie e cambia la faccia di un Paese che vuole investire sul futuro”.Così il Vice Ministro dell’Economia e delle Finanze, Laura Castelli, nel corso di un video pubblicato su Facebook.

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Realismo di sinistra

Posted by fidest press agency su lunedì, 18 novembre 2019

Sono passati 60 anni da quando, il 15 novembre del 1959, il partito socialdemocratico tedesco, Spd, ratificava il programma di Bad Godesberg, abbandonando formalmente l’ideologia marxista del capovolgimento rivoluzionario della società e riconoscendo l’economia di mercato, come ricordava Le Monde nel cinquantenario della data. Quel programma, che non rinunciava affatto al governo del capitalismo, avrebbe fatto epoca, tracciando una nuova “agenda” della socialdemocrazia europea, secondo la formula della “concorrenza finché è possibile, programmazione finché è necessario”. Un punto di svolta a cui ancora oggi la socialdemocrazia si rifà, all’interno dell’operazione di rigenerazione ideologica e programmatica che sta vivendo, scrive lo storico Jacopo Perazzoli nell’introduzione all’eBook che Fondazione Feltrinelli ha dedicato al programma di Bad Godesberg. Ed è un segno della sua rilevanza il fatto che a quel congresso guardi anche chi, in questi anni, ha chiesto un drastico ripensamento dell’agenda liberista: una Bad Godesberg alla rovescia in ascolto di disuguaglianze e sofferenze sociali (Il Manifesto).
Il problema, a sinistra, non è solo italiano. La socialdemocrazia fatica a vincere dalla Germania alla Francia, e persino in Svezia. Ma ci sono anche Paesi, come la Danimarca, in cui si continuano a registrare successi. E le migliori speranze arrivano dal Portogallo (Dw), dove il governo socialista di Antonio Costa, appena riconfermato, ha saputo unire crescita economica, azzeramento del deficit e spesa sociale concentrata sulle fasce deboli, combattendo l’evasione fiscale tramite il ricorso alla tecnologia (Linkiesta). In Spagna, intanto, Psoe e Podemos hanno fatto l’accordo per formare un governo di sinistra, ma non hanno la maggioranza (Post), mentre la destra estrema di Vox è diventata la terza forza politica (Euronews). In Gran Bretagna, invece, a prescindere da come andranno le prossime elezioni e l’uscita dall’Ue, scrive ProspectMagazine, Jeremy Corbyn ha generato un forte cambiamento nel Labour Party, reintroducendo la parola socialismo, con un forte coinvolgimento delle giovani generazioni che ha permesso l’affermazione di temi centrali come quello del Green New Deal.
La crisi della socialdemocrazia europea, però, non deriva solo dalla assenza di soluzioni politiche delle sinistre a livello nazionale. Le riforme, perché siano davvero efficaci, devono avvenire anche a livello europeo: come l’unione fiscale, l’estensione delle protezioni dei lavoratori, l’offerta di servizi base universali e il sostegno alle forme cooperative (Social Europe). Finora, passando da una crisi all’altra, la sinistra europea è stata vista invece come parte dei problemi e non come la soluzione (Al Jazeera). Dopo la caduta del muro di Berlino, il fenomeno della globalizzazione e delle immigrazioni di massa richiedevano risposte che anche la sinistra socialdemocratica non aveva, abituata com’era a pensare dentro lo Stato nazionale (HuffingtonPost). Ora serve uno sforzo per invertire la rotta. Serve visione, scrive FanPage, per sostenere con coraggio proposte alternative a quelle di Salvini e degli altri sovranisti, abbandonando – sia in campo economico, sia in ambito sociale – l’inerte difesa dello status quo continentale e di un’Europa ormai auto-referenziale. (fonte: http://www.fondazionefeltrinelli.it)

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VIII Congresso Nazionale Senior Italia

Posted by fidest press agency su lunedì, 18 novembre 2019

Rimini, 21-24 novembre 2019 Palacongressi Via della Fiera 23 si terrà a Rimini il Congresso Nazionale di Senior Italia FederAnziani. Per quattro giorni la città romagnola ospiterà il più importante appuntamento italiano dedicato alla terza età e promosso dalla Federazione che rappresenta oltre 3,9 milioni di over 65 residenti nel nostro Paese. Come ogni anno al Congresso si riuniscono rappresentati delle istituzioni, dei pazienti e dei medici. L’obiettivo è fare il punto sulle grandi sfide che l’invecchiamento della popolazione determina sull’intero sistema Paese. I due Presidenti del Congresso sono due Direttori Generali del Ministero della Salute: Claudio D’Amario (per la Prevenzione) e Marcella Marletta (per i Farmaci e Dispositivi Medici). La Presidenza Onoraria spetta invece al Vice Ministro della Salute Pierpaolo Sileri il quale interverrà, come relatore, ad alcune sessioni del congresso.Sono previste tre conferenze stampa ufficiali, che si svolgeranno in sede congressuale, e che tratteranno diversi temi:
Venerdì 22 alle ore 13: verrà presentata la nuova campagna nazionale per la prevenzione della malattie reumatologiche (sarà itinerante e si svolgerà nei centri anziani della Penisola)
Intervengono: Roberto Messina, Presidente Senior Italia FederAnziani, Antonio Magi, Segretario Generale SUMAI Assoprof, Luigi Sinigaglia, Presidente della Società Italiana di Reumatologia, Mauro Boldrini CIAT.
Sabato 23 alle ore 12: avrà al centro il tema dell’aderenza terapeutica e la sostenibilità del sistema sanitario nazionale.
Intervengono: Roberto Messina, Presidente Senior Italia FederAnziani, Antonio Magi, Segretario Generale SUMAI Assoprof, Vincenzo Mirone, Ordinario di Urologia Università Federico II Napoli e Presidente Comitato Scientifico Senior Italia FederAnziani, Fernando De Benedetto, Membro Cooptato SIP/IRS – Società Italiana di Pneumologia / Italian Respiratory Society,Antonio Russo, Tesoriere Nazionale AIOM.
Sabato 23 alle ore 12.30: sarà dedicata alla ipertrofia prostatica benigna (una patologia tipica delle terza età e tra le più diffuse in Italia)
Intervengono: Roberto Messina, Presidente Senior Italia FederAnziani, Antonio Magi, Segretario Generale SUMAI Assoprof, Vincenzo Mirone, Ordinario di Urologia Università Federico II Napoli e Presidente Comitato Scientifico Senior Italia FederAnziani, Mauro Boldrini CIAT.

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Cancro della prostata, una web sitcom per abbattere i tabù

Posted by fidest press agency su lunedì, 18 novembre 2019

Milano. Consapevolezza e prevenzione, le armi per battere sul tempo il cancro della prostata, il tumore più diffuso tra i maschi adulti italiani con 37.000 nuove diagnosi nel 2019, che se diagnosticato in fase precoce può essere curato in maniera efficace.Europa Uomo Italia Onlus insieme a Fondazione ONDA, con il patrocinio di Fondazione AIOM, SIU – Società Italiana di Urologia, SIUrO – Società Italiana di Urologia Oncologica, AIRO – Associazione Italiana Radioterapia e Oncologia clinica, AURO – Associazione Urologi Italiana, FFO – Fondazione per la Formazione Oncologica e il contributo incondizionato di Astellas, promuove la campagna “QUI PRO QUO – Salute della prostata: stop agli equivoci, sì alla prevenzione”, per sensibilizzare uomini over 50, le donne compagne di vita e i giovani maschi sull’importanza di superare i pregiudizi e sottoporsi a periodici controlli della prostata.Da oggi un cambio di rotta culturale è possibile grazie a una web sitcom con Francesco Paolantoni ed Emanuela Rossi, che racconta in 5 puntate con un linguaggio semplice e scherzoso come affrontare il delicato argomento della prostata e dei suoi problemi all’interno della coppia.Su prostataquiproquo.it la web sitcom e le informazioni sulla campagna.Il termine per partecipare al contest musicale scade il 30 giugno: tutte le informazioni sono disponibili sul sito http://www.voltatiguardaascolta.it

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Bene i libri anche se in Italia si legge poco

Posted by fidest press agency su lunedì, 18 novembre 2019

Milano. Crescono macchine grafiche, libri e comparto imballaggio, in difficoltà gli altri settori. Dopo la crescita messa a segno nel 2018, l’aggregato industriale che riunisce Federazione Carta Grafica (Acimga, Assocarta, Assografici), Aie (editoria libraria), Fieg (editoria quotidiana e periodica) e Asig (stampa di giornali quotidiani) in questi mesi sta soffrendo il calo delle variabili macroeconomiche sia interne sia della componente estera ed è in arretramento, con un risultato che nel primo semestre 2019 ha riportato l’indice giù dell’1,6%, due punti decimali in meno rispetto all’anno precedente. Il dato viene presentato oggi nell’ambito dell’incontro “L’insostituibile autorevolezza del leggere” che mette a confronto, al Castello Sforzesco, editori, stampatori e protagonisti della filiera per valutare, a partire dai libri, quali prodotti e quali scelte possono aiutare il settore a invertire la tendenza di una crisi che ormai affonda le radici nel lontano 2004 e che, negli ultimi tre anni, registra un recupero dovuto anche al successo del bonus cultura per i 18enni, 430mila fruitori lo scorso anno con l’80% della spesa destinata ai libri (che sarà reiterato nel 2020 e di cui il settore auspica diventi misura stabile). I dati economici elaborati e diffusi dalle Associazioni di Filiera, indicano i comparti delle macchine da stampa, dei libri e dell’industria cartotecnica trasformatrice come quelli che presentano tassi di crescita interessanti, segnalandosi come zone di luce negli andamenti dell’aggregato industriale che riunisce Federazione Carta e Grafica (Acimga, Assocarta, Assografici), Aie (editoria libraria), Fieg (editoria quotidiana e periodica) e Asig (stampa di giornali quotidiani). Questo segmento industriale è vitale per l’economia del Paese: lo scorso anno, con fatturato aggregato di 31,4 miliardi di euro, ha pesato per l’1,8% sulla formazione del Pil, poco meno di un terzo dell’industria automobilistica (106 miliardi di euro). L’export, tradizionale elemento trainante della Filiera, oggi incide per il 31,8% sul fatturato complessivo, con saldo della bilancia commerciale positivo di 3,5 miliardi di euro. In termini occupazionali la Filiera lo scorso anno ha sfiorato i 200mila addetti diretti (sono 199.700, che con l’indotto diventano 695.000), pari al 5% dell’occupazione manifatturiera totale.
La lettura per comparti del primo semestre 2019 mostra risultati di fatturato positivi per la produzione di macchine per la grafica e la cartotecnica (+3,1%), il comparto imballaggio (+2,8%) e l’editoria libraria (+2,7%). Segni meno per tutte le altre componenti della filiera, a partire dall’industria grafica (-3,2%) e via a scendere con la produzione di carta e cartone (-4,3%), l’editoria quotidiana (-7,5%), le importazioni di macchine grafiche e da stampa (-8,6%) e infine l’editoria periodica (-11,9%).L’analisi delle macro variabili vede l’export, in buono sviluppo nel 2018 (+4,2% sul 2017) stabilendosi sul livello record di quasi 10 miliardi di euro, a fare da elemento trainante della Filiera e dei settori che la compongono. Resta comunque prevalente il peso della componente nazionale sul mercato totale della Filiera (68-69% negli ultimi 5 anni; oltre 78% nel 2007) con gli ovvi riflessi degli andamenti dei consumi interni sui livelli di fatturato. Sulle complessive difficoltà dei prodotti in carta e della stampa, pesano la diminuita propensione alla spesa delle famiglie (2 punti in meno fra il 2017 e il 2018 e il continuo calo della pubblicità su stampa, che oggi vale meno di un sesto del mercato pubblicitario (un terzo nel 2007). Ancora, a incidere negativamente, fa rilevare l’Ufficio Studi della Federazione Carta Grafica, è il continuo calo del numero dei lettori e la conseguente riduzione dei consumi interni di prodotti culturali. Nel 2018 la popolazione che legge libri rappresenta il 40,6% (46,8% nel 2010), per quotidiani e periodici siamo oggi rispettivamente al 30% e al 37,1% (36,6% e 50,5% nel 2014).

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Parere positivo del CHMP per siponimod

Posted by fidest press agency su lunedì, 18 novembre 2019

Lo è per il trattamento dei pazienti adulti con sclerosi multipla secondariamente progressiva (SMSP) attiva Novartis ha annunciato oggi che il Comitato per i medicinali per uso umano (CHMP, Committee for Medicinal Products for Human Use) dell’Agenzia europea per i medicinali (EMA, European Medicines Agency) ha adottato un parere positivo per siponimod per il trattamento di pazienti adulti con sclerosi multipla secondariamente progressiva (SMSP) con malattia attiva.Se approvato, Mayzent® (siponimod) sarà il primo e unico trattamento orale specificamente indicato in Europa per i pazienti con sclerosi multipla secondariamente progressiva (SMSP) attiva. L’opinione del CHMP si basa sullo studio di fase III EXPAND il più grande studio clinico randomizzato – condotto su un’ampia popolazione di pazienti con SMSP (punteggio EDSS da 3,0 a 6,5 al basale) – che mostra come siponimod abbia ridotto in modo significativo il rischio di progressione della malattia, ivi inclusa la disabilità fisica e il declino cognitivo.Fino all’80% dei pazienti con sclerosi multipla recidivante remittente (SMRR) svilupperà SMSP3; se fosse approvato, siponimod diventerebbe una valida alternativa terapeutica per i pazienti con SMSP attiva.

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