Fidest – Agenzia giornalistica/press agency

Quotidiano di informazione – Anno 36 n° 136

Archive for 28 novembre 2019

“La vicenda di Hong Kong non può lasciare indifferente l’Italia e il nostro governo”

Posted by fidest press agency su giovedì, 28 novembre 2019

“Perché è questione che riguarda i destini di tutto l’Occidente nei rapporti con una potenza quale è la Cina. Questa conferenza sia di esempio anche per il M5S, campioni delle dirette streaming, visto che Grillo si è recentemente recato a colloquio con l’ambasciatore cinese a Roma senza che si sia saputo nulla dei contenuti del loro incontro. Spero che la prossima settimana il Parlamento italiano si possa esprimere con una mozione unitaria a sostegno della democrazia e ai giovani di Hong Kong, ancorché il ministro degli Esteri abbia espresso una sua opinione personale di non ingerenza su Hong Kong”.E’ quanto ha dichiarato il senatore DI Fratelli d’Italia, Adolfo Urso, promotore dell’iniziativa, insieme al Partito Radicale, che oggi al Senato ha visto la partecipazione di Joshua Wong, il leader delle proteste ad Hong Kong. “Hong Kong è come Berlino durante i due blocchi – ha sottolineato Urso – quello occidentale e quello comunista, ad Hong Kong si gioca il destino del mondo e della libertà dell’Occidente, è la cartina di tornasole di quello che potrebbe accadere una volta che la Repubblica popolare comunista cinese dovesse diventare la potenza globale capace di dominare gli scacchieri di diversi continenti. Se la Cina oggi intende conculcare con la forza le giovani generazioni di Hong Kong e non rispettare i diritti umani stabiliti dai trattati internazionali, vuol dire che questa è la sua intenzione, la sua postura, in tutto il mondo, e allora dovremmo preoccuparci, molto”.

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“Religo” di Simone Cerio: mostra fotografica sui cristiani

Posted by fidest press agency su giovedì, 28 novembre 2019

Francavilla sul Mare (Chieti) dal 29 Novembre all’11 Dicembre 2019 Museo Michetti (MU.MI) Piazza S. Domenico 1 “Religo” di Simone Cerio, mostra fotografica sui cristiani. (Ingresso libero, dal 29 Novembre all’11 Dicembre 2019. Vernissage Venerdi 29 Novembre alle ore 19). “Religo” è una mostra fotografica interattiva ideata per creare una connessione diretta e accessibile tra le comunità LGBT credenti italiane e internazionali. Nel corso di cinque anni di ricerca il fotografo documentarista Simone Cerio ha raccolto materiali audio, video, foto e documenti con la finalità di offrire un viaggio tra le comunità LGBT credenti presenti all’interno delle Chiese Cristiane. Un progetto finanziato dall’Associazione Cammini di Speranza tramite il supporto di Open Society Foundation.A margine della mostra il 7 dicembre 2019, alle ore 15, sempre al Mu.Mi sarà organizzato anche il convegno “Libertà di credere, libertà di Amare. Fede, amore, diversità” con importanti esperti che si confronteranno in una tavola rotonda con la teologa Selene Zorzi.Simone Cerio, classe 1983, è un reporter italiano specializzato in fotogiornalismo e linguaggi multimediali. Dal 2011 al 2013 viaggia in diversi paesi tra cui Usa, Grecia, Albania e Russia per realizzare reportage, tra cui quello sui giovani anti-Putin durante le elezioni presidenziali. Espone a Vienna “N.D.R.”, un lavoro dedicato alla lotta alla ‘ndrangheta, la mafia calabrese, realizzato con il supporto del Museo della ndrangheta di Reggio Calabria.
Nel 2014, completa un assignment in Afghanistan, in collaborazione con l’ONG Emergency, esposto in tutta Italia, per illustrare la storia del primo medico italiano a terminare i suoi studi in un territorio di guerra. Vincitore del Perugia Social Photo Fest 2014 e nella categoria Ong del Festival della Fotografia Etica di Lodi. E’ docente di “Metodo e linguaggi fotografici” per Mood Photography e collabora con importanti riviste nazionali ed internazionali come Vanity Fair, Il Corriere della Sera, Donna Moderna, Gioia, Alibi, Rogue, Russia Behind the Headlines, Shutr, His Life China, Internazionale, D La Repubblica, Panorama.

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Incontro con Marco di Capua e Vincenzo Scolamiero

Posted by fidest press agency su giovedì, 28 novembre 2019

Roma sabato 30 novembre 2019 alle ore 18.30, presso la Galleria Edieuropa di Roma, si terrà l’incontro con il curatore Marco Di Capua e Vincenzo Scolamiero, in occasione della chiusura della mostra “DISTICO – Piero Sadun – Vincenzo Scolamiero”. Nella doppia personale Piero Sadun-Vincenzo Scolamiero, inaugurata lo scorso 22 ottobre, viene sottolineata l’assonanza tra i due artisti, come in un distico che, in poesia, è una strofa formata da una coppia di versi. Distanti cronologicamente i due artisti s’incontrano e dialogano nella liricità del colore, nella costante ricerca di una pittura evocativa e raffinata.

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Mostra: “1619-2019: 4° centenario della Historia del Concilio Tridentino di Paolo Sarpi”

Posted by fidest press agency su giovedì, 28 novembre 2019

Venezia, mercoledì 4 dicembre 2019, alle ore 16.00 (ingresso dal n. 13/a di Piazzetta San Marco, Venezia), il dott. Stefano Campagnolo e il dott. Giorgio Busetto Direttore della Fondazione Ugo e Olga Levi, inaugureranno la mostra documentaria: “1619-2019: 4° centenario della Historia del Concilio Tridentino di Paolo Sarpi”. Programma:
ore 16.00: saluto del Direttore della Biblioteca Nazionale Marciana a seguire:
– conferenza di Marie Viallon (docente di Langue, Littérature et Civilisation italiennes all’Université Jean Moulin-Lyon III e responsabile del Progetto Corsar UMR/CNRS 5037 relativo all’epistolario di Paolo Sarpi; co-curatrice del volume Paolo Sarpi, Histoire du Concile de Trente : édition originale de 1619, traduction francaise de Pierre-Francois Le Courayer, 1736, édition introduite et commentée par Marie Viallon et Bernard Dompnier, Paris, Champion, 2002): « Pubblicare la Historia del Concilio Tridentino a Londra »;
– breve intervento illustrativo della mostra di Carlo Campana e del concerto di Roberto Calabretto;
– alle ore 18.00 l’Ensemble vocale Odhecaton, diretto da Paolo Da Col, eseguirà un seguito di pagine di Giovanni Pierluigi da Palestrina, tra cui la celeberrima Missa Papae Marcelli attorno alla quale, nel corso del tempo, si sono tramandate molte leggende. La mostra, in occasione del quattrocentesimo anniversario della pubblicazione a Londra nel 1619, per i tipi di John Bill (Giovanni Billio) e senza il pieno consenso dell’autore, è curata da Carlo Campana e sarà aperta al pubblico dal 5 dicembre 2019 al 19 gennaio 2020 con ingresso dal Museo Correr (Piazza San Marco, Ala Napolenica).
La Biblioteca Nazionale Marciana conserva numerose testimonianze e tracce della genesi e del compimento dell’edizione: innanzitutto il manoscritto It. V, 25 (=5942), che presenta la redazione definitiva del testo, vergata da Marco Fanzano con importanti e corposi interventi correttivi e di integrazione dello stesso Sarpi e di Fulgenzio Micanzio; ancora, l’esemplare dell’Historia del Concilio di Trento di Antonio Milledonne (Ms. It. IV, 115 (=5829) utilizzato e annotato dal Sarpi per la stesura del proprio trattato; molti altri testimoni e documenti manoscritti e a stampa riguardanti l’Historia sarpiana e il contesto storico, politico e religioso nel quale essa fu concepita e scritta.
L’iniziativa è concepita con l’intento, tra gli altri, di evidenziare la genesi, la diffusione e la fortuna europea dell’opera del Sarpi e di dimostrare quanto la pubblicazione sia stata il frutto di un triplice interesse, ancora di dimensione europea, all’uomo, all’evento, al testo.

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I manoscritti greci della Biblioteca Palatina

Posted by fidest press agency su giovedì, 28 novembre 2019

Parma giovedì 28 novembre, dalle 9.30, al salone Maria Luigia della Biblioteca Palatina giornata di studio Parma 32° 43’ 30°. I manoscritti greci della Biblioteca Palatina: codice, testo e immagine La giornata giunge a conclusione del progetto di digitalizzazione dei manoscritti greci palatini e parmensi del fondo de’ Rossi, approvato dalla Commissone Ricerca del Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali e curato da Massimo Magnani. La digitalizzazione dei manoscritti è stata possibile grazie alle donazioni liberali di Alberto Chiesi (Chiesi SpA) e di Andrea Toso (Dallara).L’evento, promosso e sostenuto dall’Ateneo, coinvolge studiosi di paleografia, codicologia e filologia greca di rilevanza internazionale e sarà accompagnato dall’esposizione dei manoscritti nella Galleria “Petitot”, a cura della Biblioteca Palatina e precisamente di Paola Cirani (direttrice) e Maria Elisa Agostino. Le riproduzioni digitali e le relative schede codicologico-paleografiche saranno prossimamente accessibili sul portale Manus OnLine, curato dall’Istituto centrale per il catalogo unico. Dopo i saluti istituzionali di Simone Verde (direttore del Complesso Museale della Pilotta), di Paola Cirani (direttrice della Biblioteca Palatina) e, per l’Università di Parma, di Simonetta Anna Valenti (Pro Rettrice con delega per l’Internazionalizzazione) e di Marco Mezzadri (vicedirettore del Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali), la sessione mattutina, presieduta da Paola Degni (Università di Bologna), sarà inaugurata dall’intervento di Paolo Eleuteri (Università Ca’ Foscari Venezia), autore del catalogo scientifico I manoscritti greci della biblioteca Palatina di Parma (Milano, Il polifilo, 1993), quindi di Giuseppe Ucciardello (Università di Messina), Stefano Martinelli Tempesta (Università di Milano La Statale) e Renate Burri (Università di Berna). Nella prima sessione pomeridiana, presieduta da Paolo Eleuteri, interverranno Elisa Bianchi e Paola Degni (Università di Bologna), Paolo Scattolin (Università di Verona) e Mariella Menchelli (Università di Pisa). Nella seconda sessione pomeridiana, presieduta da Renate Burri, chiuderanno i lavori le relazioni di Daniele Bianconi (Università di Roma Sapienza) e Nicola Reggiani (Università di Parma).

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Si presenta a Marsala il saggio «Irredimibile Sicilia?»

Posted by fidest press agency su giovedì, 28 novembre 2019

Marsala venerdì 29 novembre 2019 (Ore 18.00) presso Palazzo Fici a cura dell’«Associazione EmisFero del Vento», presentazione del volume «Irredimibile Sicilia? – L’Isola e il sogno infranto della sua Autonomia speciale» di Fabrizio Fonte (Presidente Centro Studi Dino Grammatico). Porteranno i saluti Gaspare Stabile (Presidente EmisFero del Vento) e Pierluigi Spanò (V.Presidente EmisFero del Vento). Modererà l’incontro il giornalista Daniele Ienna. «La Sicilia ed il suo Statuto sono al centro del volume di Fabrizio Fonte, che prosegue instancabilmente le presentazioni in giro per l’Isola. L’analisi prende spunto fin dalle origini dell’autonomismo cosiddetto “riparazionista”, con l’esperienza delle prime legislature (ovvero la stagione più positiva, a detta di molti, dell’Istituto regionale) degli anni Cinquanta. La Sicilia veniva, addirittura, rappresentata come un modello a cui far riferimento. Il nazionalismo basco, ad esempio, vedeva nell’Autonomia siciliana perfino un modello virtuoso ed un esempio di autogoverno di successo. In quegli anni, infatti, l’Isola viveva una fase di grandi trasformazioni economiche e sociali, che attraverso una narrazione efficientista, anche grazie ai tanti documentari prodotti, consentiva di guardare con ottimismo al superamento dell’annosa «questione siciliana». Ed è paradossale che nonostante quei primi timidi risultati, in termini di miglioramento delle condizioni economiche e sociali, la Sicilia rimarrà, e purtroppo rimane, un’area arretrata. La gravissima crisi, infatti, che attanaglia, oggi più che mai, l’economia regionale, le difficoltà economiche dei Comuni, la desertificazione imprenditoriale, il crescente divario Nord-Sud e le tendenze demografiche (invecchiamento, deflusso di capitale umano e spopolamento a causa dell’emigrazione intellettuale e giovanile) hanno raggiunto, se non s’invertirà, quanto prima, il senso di marcia, punti di non ritorno. Nel 2060, infatti, l’Isola avrà (dati Fondazione Curella-Svimez) una riduzione del 25% della popolazione, del 30% del Pil e l’età media dei suoi abitanti sfiorerà i sessant’anni. Un’amara prospettiva chiaramente figlia di politiche miopi e clientelari, che hanno portato la Sicilia a divenire l’area più povera del Paese. Tuttavia non tutto è perduto ed una Sicilia che inizi seriamente a guardare, con nuovi assetti sociali, culturali ed economici, al bacino mediterraneo potrebbe ancora vincere, come avanguardia del vecchio continente europeo, la sfida del prossimo futuro».
Fabrizio Fonte, giornalista, è laureato in «Scienze della Comunicazione». È autore di diversi saggi e di numerosi articoli di natura politica, economica e culturale per diverse testate giornalistiche regionali e nazionali.

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Black Friday: Informati per acquistare durante il prossimo 29 novembre. Indicazioni di Aduc

Posted by fidest press agency su giovedì, 28 novembre 2019

Il prossimo venerdì 29 novembre è il “Black Friday”, il giorno che i grandi operatori del commercio hanno deciso di dedicare ai primi acquisti scontati prima delle feste di fine anno, quando, in attesa dei saldi che partono dopo la Befana, i prezzi sono invece tutt’altro che bassi. Questo in linea generale, perché è bene ricordare che prezzi scontati – black friday o saldi che siano – si possono trovare sempre e ovunque, basta cercare e non essere impulsivi.
Il modo migliore per approfittare del Black Friday è pianificare gli acquisti ed evitare gli impulsi dell’ultimo minuto. Di seguito alcuni suggerimenti che ogni acquirente dovrebbe prendere in considerazione prima di acquistare prodotti online durante questo venerdì 29 novembre.
1. Confrontare i prezzi. Anche se l’ondata di annunci, di offerte e pubblicità possono farci credere che è possibile trovare i migliori sconti su qualsiasi prodotto, è importante confrontare sempre i prezzi. Quindi mai fermarsi alla prima offerta e decidere quando si avrà contezza di aver individuato la migliore, compatibilmente con il sopraggiungere di stanchezza e “rigetto” della ricerca.
2. Pianificare i propri acquisti. Il concetto di offerta è quello di poter acquistare ciò che è necessario senza spendere troppo.
3. Controllare le condizioni di acquisto. Molti negozi offrono possibilità di cambio della merce con proprie tempistiche e modalità, ma è bene ricordare che per legge la si può solo restituire, quando si acquista fuori degli esercizi commerciali fisici, entro 14 giorni dall’acquisto e/o da quando questa merce ci è arrivata a casa (diritto di recesso o ripensamento: restituzione con spese di spedizione a carico dell’acquirente *). Inoltre, se il prodotto o il servizio acquistato hanno un difetto di conformità (non è come avrebbe dovuto essere – difformità rispetto a descrizione, pubblicità, etichetta) o di produzione (difetto materiale), il commerciante è tenuto a sostituzione o rimborso (spese di spedizione a carico del commerciante); questo entro due anni dall’acquisto. Infine, è bene verificare se il prezzo indicato include IVA e costi di spedizione, in quanto ciò potrebbe aumentare in modo significativo il costo finale e ridimensionare gli sconti.
4. Controllare l’affidabilità del negozio. L’acquisto nei siti più conosciuti di solito offre sufficienti garanzie per sapere con certezza che il nostro acquisto è sicuro.
5. Navigare in modalità incognito. Quasi sempre, le aziende installano cookie sul computer del navigatore e quindi sanno che lo stesso ha già visto un prodotto, per cui inviano notifiche per avvisare di acquistarlo perché sta per scadere o perché sta per aumentare il prezzo.
6. Modalità di pagamento. Evitate le carte di credito tradizionale e preferite quelle ricaricabili. Verificate, anche in termini di costi, se si possa pagare con un bonifico
Problemi e spiegazioni più dettagliate? Aduc offre un canale del suo web alla bisogna, con informazioni, schede pratiche e modulistica: https://sosonline.aduc.it/ Per la consulenza, invece: https://sosonline.aduc.it/info/consulenza.php

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Alopecia areata riconosciuta malattia auto-immune

Posted by fidest press agency su giovedì, 28 novembre 2019

Capelli che cadono ma anche barba, sopracciglia e ciglia che si diradano e solo nel 40% delle persone ricrescono. Sono questi i sintomi dell’alopecia areata, una patologia autoimmune, che colpisce l’1-4% della popolazione italiana. Sebbene non sempre irreversibile, condiziona negativamente la qualità della vita con risvolti fisici e psicologici molto importanti. Tanto più se si considera che ad essere colpiti sono soprattutto i più giovani: il 60% ha meno di 30 anni. Per dare supporto pratico a tutte persone che ad oggi “brancolano nel buio”, per la prima volta SIDeMaST, Società Italiana di Dermatologia, si è fatta portavoce scientifico dell’Associazione di pazienti alopeciaareata&friends. E ha chiesto, durante un’audizione alla Commissione Politiche per la Salute dell’Emilia Romagna, il riconoscimento dell’alopecia areata come patologia cronica e agevolazioni fiscali sull’acquisto di parrucche e protesi, i cui costi sono in alcuni casi proibitivi. Diritto che viene tutelato in alcune regioni italiane solo in caso di alopecia da chemioterapia. L’esito è stato positivo; l’Emilia Romagna è la prima regione italiana a sostenere i pazienti colpiti da perdita di capelli non per terapie oncologiche. Inoltre l’atto di indirizzo impegna l’esecutivo anche a richiedere al governo nazionale il riconoscimento dell’alopecia areata come malattia cronica e a sancire i livelli essenziali di assistenza. “E’ una patologia causata da un errore del sistema immunitario, che può essere associata ad altre malattie autoimmuni – spiega Bianca Maria Piraccini, consigliere SIDeMaST e Professore Associato in Dermatologia presso il Dipartimento di Medicina Specialistica, Diagnostica e Sperimentale dell’Università di Bologna -. Le nostre difese invece di proteggerci contro le infezioni si sbagliano, riconoscono capelli e peli come “nemici” e li fanno cadere. Nel 90% dei casi ad essere colpito è il cuoio capelluto a chiazze o nella totalità. Le altre aree pilifere, invece, possono essere interessate congiuntamente o isolatamente, con effetti funzionali in alcuni casi deleteri. Ad esempio nelle ciglia, l’alopecia areata induce una caduta che interessa sia la palpebra superiore che quella inferiore e provoca una forte sensazione di fastidio per il paziente. Gli occhi, infatti, senza ciglia sono più esposti e non ricevono alcuna protezione dalla luce, dalla polvere e dal vento”. Sull’esordio della patologia gioca un ruolo importante la predisposizione genetica su cui intervengono fattori ambientali. “Se un genitore è affetto, cresce del 6% la probabilità per i figli di sviluppare la malattia – continua la dermatologa –. L’alopecia areata non è una malattia indotta dallo stress, come spesso si tende a dire, minimizzandone la patogenesi autoimmune. Per curare l’alopecia areata non basta, perciò, intervenire attraverso un sostegno psicologico, certamente proficuo, ma bisogna intraprendere un percorso di cura farmacologico”. Sul fronte della terapia ad oggi non esistono trattamenti in grado di guarire dall’alopecia areata: i farmaci disponibili possono indurre la ricrescita dei capelli, ma non cambiano l’evoluzione a lungo termine della malattia. “Come rappresentanti della Società Italiana di Dermatologia – chiarisce Calzavara-Pinton, Presidente SIDeMaST – è nostro dovere impegnarci attivamente nel campo della ricerca per trovare cure sempre più efficaci e ben tollerate. Ma non solo. Vogliamo porre all’attenzione di tutta la società quello che è un problema concreto e non adeguatamente riconosciuto. Se non è possibile nascondere i segni dell’alopecia, poiché la caduta di peli e capelli è sotto gli occhi di tutti, bisogna considerare che esistono cicatrici non altrettanto visibili ma non per questo meno dolorose, in grado di compromettere la quotidianità dei pazienti che ne sono affetti. Ci auguriamo che vengano adottate misure idonee per facilitarne la qualità di vita, con il pieno riconoscimento dei livelli essenziali di assistenza”.

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Rapporto: L’Italia del Riciclo

Posted by fidest press agency su giovedì, 28 novembre 2019

Roma, 6 dicembre, ore 9.30 – Sala Nazionale Spazio Eventi, via Palermo, 10 verrà presentata la decima edizione del Rapporto L’Italia del Riciclo che quest’ anno contiene tutti i trend del settore nell’ultimo decennio ed evidenzia le principali criticità affrontate dal comparto in questi dieci anni. Complessivamente il riciclo dei rifiuti in Italia in questi anni ha continuato a fare passi avanti importanti per le quantità di rifiuti trattate, per i miglioramenti intervenuti negli impianti e nelle tecnologie di trattamento e il sistema è, in generale, pronto a raggiungere gli obiettivi delle nuove Direttive. Come ogni anno, il Report presenta l’aggiornamento sull’andamento di tutte le filiere.

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Un Natale di speranza ai cristiani di Siria e Venezuela

Posted by fidest press agency su giovedì, 28 novembre 2019

La Siria come il Venezuela. Cambiano i volti, la lingua, il continente ma la sofferenza della popolazione è la medesima. Ecco perché questo Natale Aiuto alla Chiesa che Soffre ha voluto pensare sia al popolo venezuelano che ai Cristiani siriani lanciando una campagna di raccolta fondi a sostegno di entrambe le comunità.In Siria la Fondazione assicurerà aiuti alimentari e gasolio per il riscaldamento a 5.500 famiglie che vivono a Damasco, Aleppo, Homs e Hassaké. In Venezuela, invece, ACS darà da mangiare a circa 10.000 persone che vivono a Caracas, La Guaira, San Carlos, Merida e Ciudad Bolivar sostenendo le “pentole solidali”, ovvero le mense organizzate da pressoché tutte le parrocchie per offrire ai venezuelani l’unico pasto della giornata.«In Siria, così come in Venezuela è la mano caritatevole della Chiesa a rispondere alle esigenze di un popolo ormai allo stremo – afferma Alessandro Monteduro, direttore di ACS, che nei mesi scorsi ha visitato entrambi i Paesi – Ma le risorse di queste Chiese locali sono limitate e dobbiamo sostenerle!».In Venezuela il regime di Maduro ha ridotto il Paese in ginocchio. Mancano l’acqua, l’energia elettrica, i generi alimentari e la moneta continua a svalutarsi, tanto che con uno stipendio minimo mensile non si riesce neanche ad acquistare un cartone di uova. In Siria, le conseguenze di oltre 8 anni e mezzo di conflitto sono drammatiche e se non riceveranno aiuti tanti altri cristiani lasceranno il Paese.
«Tra le vie di Caracas, così come in quelle di Aleppo, vi sono madri in cerca di aiuto per dar da mangiare ai propri bambini, vi sono malati che non possono permettersi di acquistare medicine, anziani lasciati soli perché i propri figli sono stati costretti ad emigrare per trovare un pur minimo sostentamento per le proprie famiglie», continua Monteduro, invitando i benefattori italiani a sostenere i due progetti.
Sono numerose le iniziative già sostenute quest’anno da ACS in entrambi i Paesi. Da gennaio a settembre 2019, la Fondazione ha infatti finanziato 65 interventi in Venezuela e ben 85 in Siria.«A Natale vogliamo fare ancora di più – aggiunge Monteduro – e siamo certi che i benefattori italiani non faranno mancare il loro sostegno ai nostri fratelli nella fede. Facciamo sì che questo possa essere finalmente un Natale di speranza in Siria e in Venezuela!».

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Outlook 2020 Columbia Threadneedle Investments

Posted by fidest press agency su giovedì, 28 novembre 2019

Milano. Martedì 3 dicembre 2019, ore 11:00 – via Arrigo Boito 10 L’incontro sarà una importante occasione per fare il punto sulle prospettive di mercato per la prima metà del 2020 in questa fase di forte volatilità e dibattere con i nostri gestori su possibili sviluppi e prospettive di investimento. Programma:
11h00 Benvenuto e intro Alessandro Aspesi, Country Head Italy
11h15 2020 Outlook – Multi asset view Maya Bhandari, Gestore di portafoglio, Multi-asset
11h45 Quale prospettiva per l’azionario europeo? Andrea Carzana, gestore azionario Europa
12h15 Quale prospettiva per l’obbligazionario? Alessandro Tarello, gestore obbligazionario Europa
13h15 Conclusioni Alessandro Aspesi, Country Head Italy

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Scuola: Primaria, per il ministro Fioramonti bisogna cambiare metodo. Anief apprezza

Posted by fidest press agency su giovedì, 28 novembre 2019

Cambiare la didattica della scuola fino a 11 anni coinvolgendo di più e obbligando di meno: chiedere ad un bambino di 8 anni di stare seduto quattro ore non è il massimo. A dirlo, in un’intervista a La Stampa, è stato il ministro dell’Istruzione, il quale fa riferimento ad una scuola ideale come “luogo dove si possa imparare con serenità e metodi interattivi”, perché “le nuove generazioni dimostrano che si apprende meglio coinvolgendo e non obbligando”.Il presidente Anief Marcello Pacifico raccoglie la sfida, chiede un confronto sul tema e rilancia: si ritorni ai moduli nella scuola primaria, come ai docenti specialisti di lingua inglese. Nel primo ciclo è poi giunta l’ora dell’educazione motoria come disciplina curricolare e dire basta ai progetti di attività fisica a pagamento. In tutti i corsi scolastici è bene anche che si ripristini l’organico Ata tagliato negli ultimi dieci anni: parliamo di oltre 50 mila posti. Come serve un piano straordinario per l’assunzione delle maestre con diploma e laurea magistrale e la conferma dei ruoli assegnati con riserva dopo il superamento dell’anno di prova, come ha chiesto e continuerà a chiedere Anief con emendamenti ad hoc nella Legge di Bilancio 2020 e al decreto salva-precari. Da anni si parla di migliorare la didattica, ma poi non si fa nulla di concreto. Per il ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti è importante mettere mano anche al metodo e all’approccio alle discipline, cercando, a partire dalla primaria, di trovare le modalità di coinvolgere il più possibile gli allievi, senza modi troppo coercitivi.

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Scuole occupate per carenze strutturali degli edifici, Udir: non lasciamo soli i ds

Posted by fidest press agency su giovedì, 28 novembre 2019

Due casi a Palermo e provincia. Gli alunni protestano per le condizioni fatiscenti degli istituti in cui fanno lezione. Pacifico (Udir): “Basta attendere tragedie, lo Stato intervenga. Presentati emendamenti per tutelare le posizioni dei presidi”
A Palermo e provincia sotto accusa, per criticità e carenze strutturali, la sicurezza di un paio di note istituzioni scolastiche. Scendono in campo gli studenti, che hanno deciso di occupare il liceo scientifico Benedetto Croce del capoluogo e il classico Francesco Scaduto di Bagheria.Come riporta la stampa gli studenti del Croce lamentano come i tanti problemi strutturali siano “irrisolti da almeno cinque anni a causa di uno scaricabarile tra la Curia (proprietaria dei locali) e l’ex Provincia (a cui è affidato l’immobile)”, a cui gli studenti chiedono un tavolo tecnico per risolvere vari guai: “bagni senza acqua o porte, infiltrazioni a tetti e pareti, palestra sprovvista di protezioni e rivestimenti paraurti, maniglioni antipanico guasti, fili elettrici scoperti (si sono già registrati casi di prese andate in cortocircuito), assenza di riscaldamenti, area parcheggio mal recintata e in stato di incuria”. Non va meglio al liceo Scaduto, dove è in corso un’iniziativa simile, cioè l’occupazione da parte degli studenti a causa “dei problemi strutturali della sede di Bagheria e Villabate”. I ragazzi chiedono “risposte certe e lo sblocco dell’iter burocratico per gli interventi” alla Città Metropolitana.Per Udir la sicurezza è ai primi posti dell’agenza delle emergenze della scuola italiana. Molte scuole sono prive di agibilità, vetuste. E l’intervento dello Stato deve essere puntuale e preventivo. Il giovane sindacato dei ds chiede sicurezza per tutti: studenti, insegnanti, personale Ata, con piena tutela dei dirigenti scolastici, che non vanno lasciati soli.

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Scuola: Anief ottiene la partecipazione al prossimo concorso riservato per Dsga facenti funzione senza laurea

Posted by fidest press agency su giovedì, 28 novembre 2019

Si riapre la porta del concorso agli oltre 600 assistenti amministrativi facenti funzione come Direttore dei servizi generali e amministrativi, anche senza il possesso del titolo di studio, come richiesto dal giovane sindacato in audizione. Lo prevede un emendamento, il 2.30, licenziato dalle Commissioni VII e IX della Camera.Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, “non si può assumere per anni personale ATA per ricoprire questo ruolo, in assenza di concorsi, e poi disconoscerne la professionalità, specialmente quando per dieci anni si bloccano i passaggi verticali previsti dal contratto” L’apertura del concorso senza laurea, come chiesto da Anief, prevede anche l’aumento dal 10% al 30% della percentuale dei posti riservati agli idonei dell’attuale concorso, a fronte del 100% dei posti richiesti da Anief. Anief reputa importante che l’emendamento, senza alcun impatto finanziario per le casse pubbliche, vada avanti sino all’approvazione finale. A garantirne la liceità è anche il Testo Unico sulla Pubblica Amministrazione, che prevede una riserva di posti ai facenti funzione su ruoli superiori proprio per non disperdere la professionalità acquisita. Il giovane sindacato aveva chiesto di introdurre, a questo proposito, una riserva adeguata di posti, introducendo il limite al 30% degli idonei che saranno ammessi alla graduatoria di merito finale utile per i ruoli e dell’alto numero (più di 3 mila) di sedi di Dsga scoperte rispetto anche ai duemila posti banditi. In caso contrario, verrebbe meno anche l’intesa firmata lo scorso mese di settembre tra il Miur e le organizzazioni sindacali firmatarie di contratto.

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Nuovo portale immobiliare

Posted by fidest press agency su giovedì, 28 novembre 2019

Ideato da Pasquale Fuda, sviluppato con il supporto di un gruppo di investitori guidati Andrea Tessitore, Vivoqui permette di cercare casa attraverso una rata di mutuo costruita su misura delle proprie esigenze, facilitando il processo di compravendita per utenti, venditori e società creditizie.Un nuovo format per comprare casa, un motore di ricerca semplice e innovativo che abbina le disponibilità economiche degli utenti con l’esigenza di acquisto di un immobile. E’ online ‘Vivoqui’ (https://www.vivoqui.it), il portale che mette al centro dell’attenzione l’utente che vuole comprare casa. Vivoqui nasce dalla visione e dall’esperienza di Pasquale Fuda, fondatore e amministratore delegato, ed è stato sviluppato grazie ad un gruppo di investitori guidati da Andrea Tessitore, presidente della società con l’idea di portare sul mercato una piattaforma che semplifichi realmente il percorso d’acquisto grazie anche alla partnership con società di mediazione creditizia di primario standing.“Con Vivoqui vogliamo portare sul mercato una novità che unisca le funzionalità presenti in diversi siti del mercato immobiliare, ma con una propria specificità che la differenzi da tutti gli altri. Una nuova modalità di ricerca degli immobili basata su quanto ogni singolo utente intende spendere mensilmente per la sua rata di muto, che è e sarà per il prossimo futuro la modalità più utilizzata per acquistare un immobile” – afferma Andrea Tessitore.“Il portale Vivoqui nasce e parte dalla realtà che è rappresentata dalla disponibilità finanziaria mensile di ogni acquirente. Alle migliaia di euro che talvolta allontanano domanda ed offerta, proponiamo un focus sul potere di acquisto mensile che, messo in prospettiva di un mutuo a lungo termine, rappresenta poche decine di euro al mese”– afferma Pasquale Fuda.“Vivoqui – continua Fuda – rappresenta una grande opportunità anche per gli operatori immobiliari, i quali potranno pubblicare i propri annunci con un format di vendita vincente e quindi con maggior opportunità di portare a termine una compravendita. Vivoqui non stimola solo il cambiamento del metodo di ingaggio dell’utente, ma permette la costruzione della propria rata di muto, attraverso alcuni parametri individuali specifici. Vivoqui è un vero e proprio elaboratore di dati immobiliari e dati creditizi, e compara offerte di settori strettamente collegati tra loro, per favorire l’intero comparto. Il nuovo approccio genererà ottimismo”
La novità di Vivoqui nasce da una semplice considerazione: oggi la ricerca di una casa è nella maggior parte dei casi accompagnata da una pratica di mutuo. Infatti circa 55% delle compravendite ad uso abitativo si effettua con l’ausilio di un mutuo, oltre il 60% se consideriamo una serie di acquisti che spesso non sono reclamizzati. LTV cresce dal 71%, a circa l’80% se considerati i soli immobili di target medio basso. Possiamo pertanto affermare che l’acquisto di una casa è incentrato sulla disponibilità finanziaria mensile degli acquirenti, ovvero sulla rata di mutuo. Vivoqui allarga gli orizzonti e avvicina domanda e offerta.Un vero supporto per gli acquirenti, per le agenzie immobiliari per le società creditizie che erogano mutui: i pochissimi step online renderanno la piattaforma Vivoqui un punto di riferimento per l’acquisto di una casa. Coniugando le funzionalità di un simulatore di mutuo ed un portale prettamente immobiliare, Vivoqui cancella in un solo colpo i numerosi step e il girovagare su vari siti di chi è intenzionato a comprare casa, permettendo in un unico passaggio l’individuazione dell’immobile e la rata del mutuo.Il portale “utente centrico” Vivoqui si inserisce all’interno di un mercato immobiliare che in Italia è in continua crescita, ma che stenta a fermare la caduta dei valori immobiliari. Per gli aspetti legali VivoQui.it è stato assistito dallo Studio Legale Associato K&L Gates con il team di start-up/scale-up coordinato dall’Avv. Arturo Meglio e comprendente anche il counsel Avv. Lorenzo Fratantoni e gli associates Chiara Gavarini per gli aspetti societari e contrattuali e l’Avv. Agnese Schinelli per i profili di data protection.

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Aumentano in Italia i pazienti che vivono dopo la diagnosi di tumore del polmone

Posted by fidest press agency su giovedì, 28 novembre 2019

Oggi sono quasi 107mila (106.915), nel 2010 erano 82.795: in 10 anni l’incremento è stato del 29%. Un risultato molto importante in una neoplasia aggressiva e difficile da trattare. Per dare voce alle loro esigenze, si apre oggi a Roma “Be MUT-ual Days”, evento unico e primo nel suo genere in campo oncologico toracico, destinato a persone colpite da tumore del polmone non a piccole cellule caratterizzato da alterazione molecolare (oncogene addicted) e ai loro caregivers. Per due giorni 80 pazienti, provenienti da molti centri oncologici italiani, 60 caregivers e 30 medici si confronteranno sulle criticità e sui nuovi bisogni determinati dalle terapie innovative e sulle possibili azioni e soluzioni da intraprendere per colmare le lacune tuttora esistenti. L’evento è organizzato da WALCE (Women Against Lung Cancer in Europe – Donne Contro il Tumore del Polmone in Europa), con il patrocinio di CittadinanzAttiva, FAVO, Insieme contro il Cancro, Salute Donna e Salute Uomo e WALCE Puglia.
“I biomarcatori utilizzati nella pratica clinica, a cui ad oggi si abbinano terapie mirate già considerate standard di cura, sono la mutazione del gene di EGFR e il riarrangiamento dei geni ALK e ROS1 – afferma la prof.ssa Novello -. La mutazione di EGFR si ritrova nel 10-15% dei pazienti con adenocarcinoma polmonare. Quasi il 50% dei tumori polmonari con questa mutazione viene diagnosticato in persone che non hanno mai fumato. L’alterazione di ALK è presente nel 5% dei pazienti affetti da carcinoma polmonare, soprattutto nell’adenocarcinoma. E l’alterazione di ROS1 è presente nell’1% circa dei malati, anche in questo caso soprattutto nell’adenocarcinoma. Servono test molecolari specifici per individuare queste alterazioni”.La prima giornata di “Be MUT-ual Days” sarà aperta con la proiezione di “Apolide”, corto vincitore, quest’anno, del 3° premio del Bando di AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica) e Fondazione AIOM 2019 ‘Oncologia e Cinema’. A seguire il prof. Benjamin Besse, uno dei più importanti esperti in oncologia toracica a livello internazionale, offrirà una lettura magistrale dedicata allo stato dell’arte e alle prospettive future del trattamento del tumore del polmone. A chiudere, la testimonianza di una paziente olandese con diagnosi di tumore del polmone non a piccole cellule (con mutazione di ROS1), che condividerà la sua esperienza non solo come paziente, ma anche come membro di un’associazione attiva a livello nazionale e internazionale.
Nella seconda giornata, pazienti e caregiver avranno uno spazio dedicato: verranno divisi in due gruppi e, guidati da due moderatori (il prof. Gianluigi De Gennaro del Dipartimento di Biologia dell’Università degli Studi di Bari e la dott.ssa Maria Vittoria Pacchiana, psiconcologa presso la Struttura Semplice Dipartimentale di Oncologia Polmonare del San Luigi di Orbassano) coadiuvati anche dall’avvocato Elisabetta Iannelli (Segretario Generale FAVO), si confronteranno su diversi temi, relativi a criticità quotidiane e azioni da intraprendere, i cui risultati verranno riportati e condivisi durante la tavola rotonda, alla presenza di rappresentanti di AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco), AIOM, SIAPEC-IAP (Società Italiana di Anatomia Patologica e di Citologia Diagnostica), ISS (Istituto Superiore di Sanità), Ricerca e Innovazione in Sanità e Associazioni, quali CittadinanzAttiva, FAVO, Insieme contro il Cancro, Salute Donna e WALCE. “L’obiettivo – conclude la prof.ssa Novello – è cercare un confronto per trovare risposte forti e concrete ai crescenti bisogni di tipo sanitario ed extra sanitario, che, ancora oggi, i pazienti considerano irrisolti”.

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Castelli: “Cambiamenti climatici condizionati da nostri comportamenti”

Posted by fidest press agency su giovedì, 28 novembre 2019

Roma – “Negare i cambiamenti climatici, ed è avvenuto per oltre vent’anni, non investire sulla manutenzione del territorio e continuare a consentire la cemetificazione del suolo, sull’intero territorio nazionale, sono le tre cause dei disastri di questi giorni e dei mesi scorsi. La responsabilità è di una classe politica che ha anteposto motivi elettorali al futuro del nostro Paese e del pianeta. Lo ha detto bene ieri Luigi Di Maio.Negli ultimi decenni la politica ha rincorso troppo le situazioni emergenziali, tentando di correre al riparo delle catastrofi che di volta in volta si presentavano. Come quelle di queste ore.Servono invece interventi strutturali e un piano per il Green new deal. Quest’anno abbiamo avviato il piano “Proteggi Italia” contro il dissesto idrogeologico, 11 miliardi su base pluriennale. Nella Legge di Bilancio per il 2020 prevediamo ulteriori investimenti per le opere pubbliche da parte dei comuni ed un fondo ad hoc di oltre 4,5 miliardi per il Green new deal.
Dobbiamo fare un lavoro serio sulla sostenibilità ambientale, i cambiamenti climatici sono condizionati dai nostri comportamenti. Riconversione energetica, salvezza dell’ambiente ed energie pulite rappresentano la direzione giusta per mettere un freno a tutte queste sciagure.Come Governo, ovviamente, non faremo mancare tutta la vicinanza ed il supporto a chi è stato colpito da questa ondata di maltempo. Il Consiglio dei Ministri ha già stanziato le risorse per le primissime necessità. Ma, tutti assieme, dobbiamo invertire la rotta.
Personalmente voglio ringraziare il personale ed i volontari della Protezione Civile, i Vigili del Fuoco e tutto il personale delle forze dell’ordine per la professionalità e l’impegno con cui stanno intervenendo per alleviare il dolore e le sofferenze di chi risiede nei territori colpiti”. Così il Vice Ministro dell’Economia e delle Finanze, Laura Castelli, in un post su Facebook.

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Epilessia e dieta chetogenica

Posted by fidest press agency su giovedì, 28 novembre 2019

Una riduzione delle crisi epilettiche fino all’85% dei casi e una remissione totale degli attacchi nel 55% dei pazienti. È quanto osservato nelle persone con epilessia farmaco-resistente chiamati a seguire una dieta chetogenica, un particolare regime alimentare condotto sotto stretto controllo medico che ha come obiettivo quello di indurre e mantenere uno stato cronico di chetosi. Sono i dati presentati in occasione del Convegno “Dieta Chetogenica. Stato dell’Arte Esperienza Italiana” organizzato recentemente dal Gruppo di Studio “Dietoterapie in Epilessia” della Lega Italiana contro l’Epilessia presso l’Ospedale Pediatrico del Bambino Gesù di Roma.A consentire un adeguato livello di chetosi, cioè una condizione metabolica in cui vengono utilizzati corpi chetonici come fonte energetica, sono un basso apporto di carboidrati e un alto apporto di grassi in rapporto controllato. Un piano dietetico, dunque quello chetogenico, dove il 90% della razione alimentare è composta da lipidi, il 7% da proteine e solo il 2-3% da glucidi: una combinazione piuttosto lontana dalla dieta mediterranea che include in linea di massima il 10% di proteine, il 65% di carboidrati e 25% di lipidi.
Più precoce è l’inizio del trattamento con la dieta chetogenica maggiore è la possibilità di successo. Ad esempio nell’epilessia mioclono astatica dell’infanzia è stata dimostrata l’efficacia della dieta chetogenica con un forte effetto anticonvulsivante nell’86% dei pazienti. In questi casi, è di oltre il 70% la riduzione delle crisi epilettiche dopo due mesi di dietoterapia. Un trattamento a tutti gli effetti, quello della dieta chetogenica, che però non può essere “somministrato” per tutta la vita tranne in alcune specifiche malattie metaboliche. Per i bambini che ottengono un controllo delle crisi maggiore del 50%, la dieta può essere proseguita per un periodo anche di due anni, a meno che non si verifichino effetti collaterali che richiedano la sospensione del trattamento. Questo piano dietetico-terapeutico può essere invece adottato per diversi anni dai bambini che raggiungono una remissione del 90% delle crisi epilettiche, con effetti collaterali quasi nulli. “Si tratta di dati estremamente importanti quelli presentati – ha dichiarato la Dottoressa Raffaella Cusmai, Responsabile scientifico del Gruppo di Studio ‘Dietoterapie in Epilessia’ LICE, Dipartimento di Neuroscienze e Neuroriabilitazione dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù -. Attualmente, nonostante l’introduzione di farmaci antiepilettici di nuova generazione, circa il 30% circa dei pazienti risulta farmaco-resistente. Pertanto, l’interesse della ricerca scientifica nei confronti della dieta chetogenica continua a rimanere alto e oggi ci invita ad approfondire alcune nuove prospettive emergenti come quello della relazione tra microbiota intestinale e cervello”. Tra le novità discusse, infatti, anche quelle relative al legame tra microbiota intestinale ed epilessia, in riferimento alla dieta chetogenica. Secondo un recente studio, alcune specifiche alterazioni del microbiota indotte dalla dieta sono in grado di contribuire ad un effetto antiepilettico.

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Il Meccanismo europeo di stabilità, ovvero il Salva Stati. Salvini e la bufale del tradimento

Posted by fidest press agency su giovedì, 28 novembre 2019

“Se non riesci a ricordare dove hai messo le chiavi, non pensare subito all’Alzheimer; inizia, invece, a preoccuparti se non riesci a ricordare a cosa servono le chiavi.” E’ una frase di Rita Levi Montalcini (1909-2012), senatrice, neurologa e premio Nobel per la medicina. Ricordiamo questa frase a proposito del Meccanismo europeo di stabilità (Mes), ovvero il Salva Stati, che fu approvato dal governo Conte1, del quale facevano parte il M5S e la Lega, e anche dal governo Conte2, de quale fa parte il M5s e il Pd. Non pensiamo che Matteo Salvini, segretario della Lega, e Luigi Di Maio, capo politico del M5s, siano affetti da Alzheimer, ma che abbiano dimenticato a cosa sia servita, o serva, la loro presenza nei governi Conte.”Che ce stavate a fa, ar governo? A contà le portrone?”, si direbbe a Roma. A cosa siete serviti come vicepremier e ministri?In una trasmissione RAI, Salvini afferma che il Mes rischia di far saltare i risparmi degli italiani; di qui l’accusa di alto tradimento e, di conseguenza, la richiesta di condanna alla galera. Ora, Salvini, che è nelle istituzioni dal 1993, quindi pagato con i soldi del contribuente, forse non ha letto (non pretendiamo studiato), e neanche se l’è fatta spiegare, la proposta del Mes, che lui stesso aveva approvato, quando era al governo. Insomma, Salvini ha approvato il Mes a sua insaputa. Rimane il fatto che ieri ha approvato il Mes, atto per il quale invoca l’accusa di alto tradimento per chi lo approva oggi, ma è proprio Salvini che dovrebbe autodenunciarsi per alto tradimento.La finalità del Mes non è quella di imporci la ristrutturazione automatica del debito pubblico (si ricordi quello che è successo alla Grecia), ma di stimolarci verso un rientro del debito e un aumento del Pil. Per questo obiettivo ci sono ben 704 miliardi di euro a disposizione.Certo è che, se invece di buttare 20 miliardi per Quota 100, voluta da Salvini, li avessimo utilizzati per diminuire le tasse, oggi gli italiani ringrazierebbero e l’economia potrebbe decollare verso indici più alti. (Primo Mastrantoni, segretario Aduc)

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Planet49: ECJ says active consent is needed for storing cookies

Posted by fidest press agency su giovedì, 28 novembre 2019

The Court of Justice of the European Union (ECJ) issued a landmark decision on cookies. This decisions means that users’ active and specific consent for their application is required – regardless of whether the data stored is personal – and there is also a need to inform users about the duration of the operation of cookies and whether they are accessible to third parties, or not.
The ruling at stake was issued in the context of proceedings between the German Federal Union of Consumer Organizations and Associations and an online gaming company, Planet49 GmbH, concerning the validity of a pre-ticked checkbox to authorize the use of cookies.Indeed, the company hosted a promotional lottery on its website, to participate in which users were asked to enter some data, such as their name, address and zip code, and were also presented with two tick-boxes, one of which was pre-selected.
The first tick-box – the selection of which was sufficient for the user to participate in the lottery – concerned consent to receive advertising from Planet49’s partners and was not pre-selected. The second one, on the other hand, was pre-ticked and enabled the company to install cookies on users’ devices in order to analyze their habits and interests so as to then send them personalized ads.
The Court held that, although Directive 2002/58 (the e-Privacy Directive) provides that the user must have “given his or her consent” to the installation of cookies on his/her device, it does not indicate the way that consent is to be given. On the grounds of both Recital 17 of the aforementioned Directive and the Opinion of the Advocate General, Maciej Szpunar of March 21, 2019, the Court suggested the literal interpretation of that wording, thus requiring active consent, which cannot be configured by way of a pre-checked checkbox.
Furthermore, the ECJ stated that consent must be specific, in the sense that it cannot be inferred from an indication of the data subject’s wishes for other purposes, such as the selection by the user of the button to participate in a promotional lottery. Instead, the consent must refer precisely to the processing of the data concerned, as provided, inter alia, by the GDPR.Answering the second question raised by the German Federal Court of Justice, the ECJ had the opportunity to confirm that, notwithstanding that the cookies installed by Planet49 were intended for the collection and processing of personal data, the e-Privacy Directive refers to the storage of information and its further access without specifying that it must be personal data. This means that it is irrelevant to this outcome whether or not the information stored or accessed constitutes personal data, since EU legislation aims to protect the user from any interference with his or her privacy.Finally, the Court of Justice highlighted further information that service providers who are installing cookies must provide to the user of a website.

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