Fidest – Agenzia giornalistica/press agency

Quotidiano di informazione – Anno 36 n° 133

Archive for 26 novembre 2019

Sisma in Albania

Posted by fidest press agency su martedì, 26 novembre 2019

La Comunità di Sant’Egidio esprime tutta la sua vicinanza al popolo albanese colpito dal terremoto di questa notte e il suo cordoglio alle famiglie delle vittime, il cui numero è ancora imprecisato. Sant’Egidio rinnova, in questo momento di emergenza, la sua solidarietà ad un Paese in cui è presente ormai da tempo, dal sostegno dato per il passaggio alla democrazia alla fine degli anni Ottanta al lavoro per la pace anche attraverso il dialogo interreligioso, fino alle emergenze sociali con alcuni progetti avviati.
La speranza è che la macchina dei soccorsi riesca a salvare più vite umane possibili e a portare conforto a chi è rimasto ferito o ha perso la sua casa. L’Albania, che guarda sempre più all’Europa per il suo sviluppo economico e sociale, ha bisogno in questo momento di una grande solidarietà internazionale.

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Presidente Sassoli: abbiamo bisogno di una nuova agenda per i diritti dei bambini

Posted by fidest press agency su martedì, 26 novembre 2019

Durante la cerimonia speciale in occasione del trentesimo anniversario della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dell’infanzia, il Presidente del Parlamento europeo David Sassoli ha chiesto che la protezione dei bambini venga posta al centro dell’agenda di lavoro della nuova Commissione europea.Il presidente ha tenuto il discorso di apertura insieme a Sua Maestà Mathilde, la Regina del Belgio, e prima dell’esibizione del cantante spagnolo e ambasciatore UNICEF David Bisbal. Sottolineando il significato della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dell’infanzia, il Presidente Sassoli ha dichiarato: “La Convenzione ha contribuito a garantire che i bambini non fossero più considerati proprietà dei loro genitori o di qualsiasi altra autorità. La Convenzione sui diritti dell’infanzia rimane il trattato maggiormente ratificato nella storia del mondo e ha contribuito a trasformare la vita di milioni di persone. “Tuttavia, nell’era della globalizzazione e del progresso digitale, è inaccettabile che ogni anno muoiano più di sei milioni di bambini di età inferiore ai 15 anni, la maggior parte per cause prevenibili. Se non agiamo in fretta, prima del 2030 moriranno oltre 55 milioni di bambini di età inferiore ai cinque anni.
“L’Unione europea deve svolgere il proprio ruolo nella difesa dei diritti dei minori in tutto il mondo. È inconcepibile che oltre 152 milioni di bambini siano privati ​​della loro infanzia e della loro istruzione perché costretti a lavorare. Per non parlare di quanti subiscono le peggiori forme di sfruttamento, come la schiavitù, la prostituzione o l’arruolamento come soldati nei conflitti. Dobbiamo fare tutto il possibile per porre fine a questo abuso.”Il Parlamento europeo ha chiesto la promozione e la protezione dei diritti dei minori attraverso la politica estera dell’UE e ha chiesto alla Commissione di proporre una strategia e un piano d’azione per il raggiungimento di tale obiettivo. Inoltre, il Parlamento ha nominato un coordinatore speciale per i diritti dei minori, la vicepresidente On. Ewa Kopacz, per massimizzare maggiormente il suo operato. “Incoraggio tutti i bambini presenti qui oggi nell’emiciclo ad intervenire, e di farlo ogni volta che ne avranno l’opportunità nella vita. Il diritto di espressione e partecipazione è la chiave della Convenzione. Usatelo come lo usate in difesa del clima. Noi adulti abbiamo l’obbligo morale, legale e politico di ascoltare le vostre preoccupazioni e di agire”.

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Dove va la giustizia

Posted by fidest press agency su martedì, 26 novembre 2019

Durante il viaggio del Papa in Thailandia e Giappone non è andato trascurato un discorso da lui pronunciato il 15 novembre scorso in occasione del Congresso mondiale sul diritto penale, perché esprime un giudizio critico e fortemente innovativo sullo stato attuale della giustizia penale. Intanto egli nota che l’attuale situazione economica, caratterizzata dalla globalizzazione del capitale speculativo, e dal “principio di massimizzazione del profitto”, è esso stesso punitivo e porta ad eccessi di irrazionalità punitiva come reclusioni di massa, affollamento e torture nelle prigioni, arbitrio e abusi delle forze di sicurezza, criminalizzazione della protesta sociale, abuso della reclusione preventiva, ripudio del sistema delle garanzie.Nello stesso tempo non vengono sanzionati i delitti dei più potenti, in particolare la macro-delinquenza delle corporazioni (o imprese) che offende le persone e l’ambiente e colpisce l’economia di intere Nazioni. Spesso si tratta di crimini contro l’umanità che provocano fame, miseria, migrazioni forzate, mancanza di cure, disastri ambientali e etnocidio di popoli indigeni.
Il papa critica poi recenti aggravamenti della legislazione sulla legittima difesa e la giustificazione, in nome del dovere, di crimini commessi dalle forze di sicurezza (l’America Latina ne sa qualcosa!). Francesco denuncia poi come la cultura dello scarto stia degenerando nella cultura dell’odio (a volte, dice, sembra di sentir parlare Hitler!) ed evoca non a caso le persecuzioni contro gli ebrei, gli zingari e le persone (uomini e donne) omosessuali. Il papa critica anche l’abuso dei mezzi giudiziari col pretesto della lotta contro la corruzione per rovesciare governi, combattere politici (si pensi a Lula!) e promuovere l’antipolitica.Papa Francesco annuncia poi che nel catechismo della Chiesa cattolica sarà introdotto il peccato ecologico, ed esorta a non fare della funzione giudiziaria penale un meccanismo cinico e impersonale e ad instaurare invece una “giustizia penale restaurativa” nella quale il fare giustizia alla vittima è tutt’altra cosa che giustiziare l’aggressore.
Sul piano delle novità nella vita della Chiesa sono da segnalare gli sviluppi della Dichiarazione di Abu Dhabi, con la costituzione di un Comitato interreligioso per attuarla, in cui sono entrati anche gli Ebrei dando luogo così a una simbolica “casa abramitica”, e una dichiarazione della Santa Sede che conferma la linea dei “due popoli in due Stati” in Palestina, contro la decisione di Trump che legittima l’annessione israeliana delle colonie nei Territori Occupati.È uscito anche un manifesto delle “sardine” il movimento che riempie le piazze contro Salvini. Non è ancora politica ma è la riapparizione, rovesciata, di quella che una volta era chiamata la “maggioranza silenziosa”; questa volta essa ha soprattutto la funzione di togliere credibilità alla pretesa dei populisti di parlare a nome “degli italiani”, “dei cittadini”: italiani e cittadini sono di là, ma anche, e in maggioranza, dall’altra parte. La seconda cosa significativa è che quest’altra parte si raccoglie e manifesta non su una opzione di partito, ma su una posizione identitaria e morale: essa è contro la cultura, la politica e il linguaggio dell’odio, del disprezzo, dei respingimenti, della rissa; l’Italia non è questa, ed è su questo che Salvini già da tempo, già durante il suo esercizio del governo, è stato e viene sconfitto, come allora scrivemmo. E quando le “sardine” dicono: “avete il diritto di parola, ma non il diritto di avere qualcuno che vi stia ad ascoltare”, espressione che è stata criticata come “fascio-comunista”, non negano in realtà alcun “diritto all’ascolto”, che non esiste, perché se esistesse significherebbe che altri avrebbero “il dovere” dell’ascolto, cosa che non c’è in nessuna Costituzione, c’è solo negli Stati totalitari e di polizia che mettono gli altoparlanti in tutte le piazze. Invece quella frase vuol dire un’altra cosa: che c’è parola e parola, e c’è una parola dell’odio che non passa, di cui la maggioranza rigetta l’ascolto. (fonte: http://www.chiesadituttichiesadeipoveri.it)

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XII edizione di Scopritalento: orientare gli studenti alla scelta universitaria o lavorativa

Posted by fidest press agency su martedì, 26 novembre 2019

Torino. E’ stata presentata all’auditorium Quazza di Palazzo Nuovo (via Sant’Ottavio 20 Torino) la dodicesima edizione di ScopriTalento. Si tratta di un percorso lungo il quale condurre gli studenti alla ricerca delle proprie attitudini e delle proprie abilità, aiutandoli a sviluppare le competenze trasversali e l’orientamento. “ScopriTalento è un percorso organico e completo di orientamento alla scelta universitaria o lavorativa/professionale” spiega la consigliera metropolitana con delega all’istruzione e all’orientamento Barbara Azzarà, “rivolto agli studenti degli ultimi tre anni della scuola secondaria di secondo grado di Torino e provincia, basato sull’introduzione della didattica attiva, orientativa e multimediale nella scuola e nell’università quale strumento di congiunzione tra innovazione didattica e orientamento”.Una sperimentazione metodologica ormai consolidata, ideata dalla SAA-School of Management di Torino e sviluppata in collaborazione con la Città metropolitana , l’Ufficio Scolastico Territoriale di Torino e il Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione dell’Università, concepita per diventare un modello di riferimento e già riconosciuta a livello locale grazie al protocollo d’intesa firmato nel 2017 tra i quattro partner di progetto. L’offerta formativa dell’edizione 2019/20 di ScopriTalento è costituita da tre laboratori didattici, condotti con l’affiancamento di studenti universitari della SAA School of management:
-Explora – Classi terze – Laboratorio propedeutico per fornire elementi di base della cultura d’impresa e del lavoro;
-Future Cup – Classi quarte – Laboratorio in cui si realizza un project work per un’azienda “cliente” che lo commissiona;
-Obiettivo Lavoro – Classi quinte – Laboratorio di sintesi conclusiva del percorso , per affinare le abilità personali e fornire gli strumenti base per orientare alla ricerca di un lavoro adatto alle proprie attitudini e abilità. L’adesione ai laboratori deve essere data entro mercoledì 27 novembre.

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Scuola: firmato il decreto interministeriale per l’assunzione dei lavoratori ex LSU ATA e Storici

Posted by fidest press agency su martedì, 26 novembre 2019

Basta con gli appalti, basta con le ditte e consorzi che per più di vent’anni hanno accumulato profitti alle spalle dei lavoratori e delle lavoratrici addette ai servizi di pulizia, decoro e piccola manutenzione negli istituti scolastici. Dal prossimo anno si cambia!
Per mesi, da quando il 31 dicembre 2018 nella Legge di Stabilità era stata decisa l’internalizzazione di questo servizio e l’assunzione degli addetti a partire dal 1° Gennaio 2020 nelle scuole, abbiamo assistito ai pesanti tentativi delle imprese e di CGIL CISL UIL, di ostacolare questa decisione, spesso trovando ascolto anche presso il MIUR, arrivando a bloccare nel luglio scorso la pubblicazione del decreto e continuando a muoversi quanto meno per ritardarne l’attuazione.Oggi un passo fondamentale è stato compiuto. Nel corso dell’incontro che si stava tenendo al MIUR tra il Sottosegretario all’Istruzione, On. De Cristofaro, il dott. Greco, Direttore delle risorse umane e finanziarie, e una nostra folta delegazione in rappresentanza delle varie regioni presenti in piazza, è arrivata la copia bollinata dal MEF e firmata dagli altri tre ministri competenti, che dopo un necessario passaggio alla Corte dei Conti, avvia le procedure finali per la selezione e la conseguente immissione in ruolo.Il MIUR ci aveva già comunicato nel corso dell’incontro che la piattaforma informatica per la compilazione delle domande era già stata testata e che nel bando erano state accolte queste nostre richieste: possibilità di optare per provincie diverse da quella indicata nella domanda, per ovviare ad eventuali esuberi tra gli aventi diritto; utilizzo delle risorse derivanti da pensionamenti nel corso dei prossimi mesi per la trasformazione degli eventuali contratti part time in full time.Non appena il Decreto sarà licenziato dalla Corte dei Conti sarà immediatamente pubblicato, dando il via alla presentazione delle domande.

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Scuola: Decreto 126/19, per l’accesso al concorso riservato 2020 ora valgono le supplenze dal 2009 all’anno in corso compreso

Posted by fidest press agency su martedì, 26 novembre 2019

Si allarga l’arco temporale, come aveva richiesto Anief in audizione, utile per sommare le tre annualità di servizio svolto per partecipare al prossimo concorso straordinario rivolto ai docenti precari. Ma non basta. In migliaia continuano a rimanere fuori nonostante siano supplenti nel sistema nazionale di istruzione. Marcello Pacifico, presidente Anief, chiederà profonde modifiche in Aula e durante il passaggio in SenatoLo prevedono due emendamenti approvati nel testo licenziato dalle Commissioni Cultura e Lavoro della Camera (Atto Camera 2222) nella parte in cui si deve stabilire quali annualità concorrono alla formazione del triennio minimo per l’accesso alla procedura selettiva: con l’emendamento 1.17 si anticipa agli ultimi dieci anni il servizio valutabile rispetto a quello prestato negli otto anni precedenti. Inoltre, all’emendamento 1.73, si ritiene utile anche valutare l’anno scolastico di servizio corrente, quindi l’attuale a.s. 2019/20, dando una risposta positiva, seppure incompleta, a quanto rivendicato dall’Anief durante l’audizione tenuta nel giorno dello sciopero con sit-in dinanzi Montecitorio della scorsa settimana e contenuto anche in una delle 30 proposte di modifica formulate dal sindacato al decreto salva-precari. Anief, infatti, aveva chiesto che fosse valutato tutto il servizio prestato “entro l’anno scolastico 2019/2020”, senza limiti temporali, e ridotto la sua valutazione a due annualità in armonia con quanto previsto dalla legge 96/2018 sull’abuso dei contratti a termine e sul primo concorso riservato per la scuola primaria.La modifica approvata, comunque, non risponde al coro di critiche che provengono da tutto il personale precario della scuola escluso dal provvedimento, dai docenti di religione a quelli dell’infanzia e primaria, dai dottori di ricerca agli educatori, dai supplenti delle paritarie ai quelli dei percorsi Iefp, dai docenti di sostegno senza titolo, agli idonei dei concorsi.Per Marcello Pacifico, si sta creando un vero e proprio pasticcio con graduatorie che si intrecciano e rendono ancora più frustrante l’accesso ai ruoli quando sarebbe bastato aggiornare le ex graduatorie permanenti annualmente e organizzare un Pas abilitante libero per assumere direttamente quegli stessi precari che lo Stato sfrutta ogni giorno.

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Scuola Pacifico: “Sicurezza, Udir chiede di rivedere la disciplina sulla responsabilità dei presidi”

Posted by fidest press agency su martedì, 26 novembre 2019

La sicurezza nelle scuole è sempre un tema di grande attualità, talvolta protagonista di gravi episodi di cronaca che hanno tanta risonanza, e nei quali spesso di dirigenti scolastici sono alle prese con responsabilità che oltrepassano i già loro tanti e gravosi compiti. Ecco perché Udir ha presentato vari emendamenti al disegno di legge 1586 Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2020 e bilancio pluriennale per il triennio 2020-2022 anche sulla sicurezza scolastica. Pacifico, presidente Udir: “La politica agisca, al di là dei convegni”
“I dirigenti scolastici di ottomila istituti sono a rischio, per delle scuole che sono insicure, una su due non ha l’agibilità, al di là dell’intesa firmata a fine ottobre dai sindacati rappresentativi della dirigenza e del Miur”, osserva il presidente di Udir, Marcello Pacifico, nel corso di un intervento radiofonico a Italia Stampa. “In molti istituti – continua Pacifico – mancano bagni adeguati ai bambini in situazione di handicap, tante strutture sono vecchie di cent’anni, magari prestigiose, ma non sono messe in sicurezza, in un Paese a forte rischio sismico come l’Italia, in cui c’è difficoltà a spendere risorse, i dirigenti non hanno potere di spesa, se non per pochi limitati aspetti. Siamo a favore della sicurezza di tutti, alunni, docenti e personale Ata, ma non è giusto continuare ad aspettare la tragedia, che diventa inevitabile, bisogna tutelare i dirigenti scolastici. In tal senso abbiamo presentato un emendamento alla Legge di Bilancio. Speriamo che al di là dei convegni, la politica agisca nelle sedi opportune”.Udir ha dunque chiesto una revisione della disciplina sulla responsabilità dei dirigenti scolastici. in tema di sicurezza. In particolare presentando formalmente emendamenti all’articolo 28. Infatti, dopo il comma 16, si chiede di inserire “all’articolo 18 del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, sono apportate le seguenti modificazioni: i dirigenti delle istituzioni scolastiche sono esentati da qualsiasi responsabilità civile, amministrativa e penale qualora abbiano tempestivamente richiesto gli interventi strutturali e di manutenzione di cui al comma 3, necessari per assicurare la sicurezza dei locali e degli edifici assegnati, adottando le misure di carattere gestionale di propria competenza”.

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Il Canada commemora il 75° anniversario della campagna d’Italia nella Seconda guerra mondiale

Posted by fidest press agency su martedì, 26 novembre 2019

Dal 28 novembre al 4 dicembre Agira, Pontecorvo, Ortona, Russi, Villanova di Bagnocavallo e Ravenna. Queste le tappe delle commemorazioni per rendere omaggio agli oltre 93.000 canadesi che servirono con gli Alleati nella Campagna d’Italia e per sottolineare il ruolo chiave e il contributo dei Canadesi alla liberazione d’Italia.Il Ministro degli Affari dei Veterani, Onorevole Lawrence MacAulay, guiderà la delegazione ufficiale canadese, composta da 15 Veterani della Campagna d’Italia, rappresentanti delle organizzazioni di Autoctoni e Reduci di guerra, gruppi di giovani e alti rappresentanti del Governo del Canada.Su richiesta del Primo Ministro del Canada Justin Trudeau, Sua Eccellenza Julie Payette, Governatrice Generale del Canada in qualità di Comandante in Capo, accompagnerà la Delegazione del Governo del Canada e parteciperà ad alcuni degli eventi commemorativi.I rappresentanti dei media sono invitati a registrarsi (informazioni in calce) per prendere parte alle seguenti cerimonie, e di arrivare con mezz’ora di anticipo rispetto all’orario di inizio in modo da prendere posto nelle sezioni riservate ai media.
1. Agira EN giovedì 28 novembre 2019 ore 10:30 Cerimonia di Commemorazione al Cimitero di guerra canadese di Agira 94011 Agira EN Solo il Ministro degli Affari dei Veterani del Canada parteciperà a questa cerimonia.
2. Pontecorvo FR sabato 30 novembre 2019 ore 10:00Cerimonia di Commemorazione al Monumento di Pontecorvo in Piazza IV Novembre 03037 Pontecorvo FR
3. Ortona CH lunedì 2 dicembre 2019 ore 10:00 Cerimonia di Commemorazione al Monumento « Il Prezzo della Pace » Piazza degli Eroi Canadesi (già Piazza Plebiscito), Ortona 66026 CH
4. Villanova di Bagnocavallo RA martedì 3 dicembre ore 13.40 Cerimonia di consegna del riconoscimento a Mariangela Rondinelli (Sovereign’s Medal for Volunteers) da parte della Governatrice Generale del Canada presso EcoMuseo delle Erbe Palustri Via Ungaretti, 1 Villanova di Bagnocavallo 48012 RA Solo la Governatrice Generale del Canada parteciperà a questa cerimonia.
5. Villanova di Bagnocavallo RA martedì 3 dicembre ore 14.00 Deposizione di una corona commemorativa al Cenotafio presso il Cimitero di Guerra Canadese 48012 Villanova di Bagnocavallo 48012 RA Solo la Governatrice Generale del Canada parteciperà a questa cerimonia
6. Russi RA martedì 3 dicembre ore 15.00 Svelamento della targa commemorativa in onore dei soldati canadesi che liberarono Russi il 3 Dicembre del 1945 presso Palazzo San Giacomo, Via Carrarone Rasponi – Russi 48026 RA Solo il Ministro degli Affari dei Veterani del Canada parteciperà a questo evento.
7. Ravenna mercoledì 4 dicembre 2019 ore: 11.30 Cerimonia di Commemorazione al Cimitero di Guerra di Ravenna Via Piangipane 24B – 48100 Piangipane (RA)

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Ipertrofia prostatica benigna

Posted by fidest press agency su martedì, 26 novembre 2019

In Italia vivono circa 5 milioni e 995mila uomini over 65. Di questi, l’80%, quasi 4 milioni e 800 mila cittadini (4.795.900), è colpito da ipertrofia prostatica benigna. Ma troppi, almeno il 70%, evitano le cure e considerano i sintomi della malattia come conseguenze inevitabili legate all’età. Ne parlano poco anche con il medico di famiglia oppure ricorrono al ‘fai da te’. Un atteggiamento che accomuna i più anziani con i giovani adulti, perché la malattia è sottostimata e sottotrattata anche negli under 50. Si tratta di un “sommerso” preoccupante, perché i sintomi dell’ipertrofia prostatica benigna sono simili a quelli di altre malattie, tra cui il cancro alla prostata. Spetta al medico il compito di escluderle e, di fronte ai primi sintomi, è necessario rivolgersi al clinico. L’allarme per la “terra di nessuno” in cui sono lasciati gli anziani colpiti da ipertrofia prostatica benigna viene da CosmoSenior in corso a Rimini, il più grande appuntamento dedicato ai cittadini over 65, giunto alla settima edizione e organizzato da Senior Italia FederAnziani.
“Oggi vi sono farmaci in grado di controllare in modo efficace la patologia – afferma Vincenzo Mirone, Direttore della Scuola di Specializzazione in Urologia dell’Università degli Studi di Napoli ‘Federico II’ -. In particolare, l’estratto esanico di Serenoa repens agisce con un potente effetto anti infiammatorio: ha dimostrato di ridurre in maniera statisticamente significativa, di circa il 30%, l’infiammazione all’origine della malattia. Il farmaco, che deve essere prescritto dal medico, ha efficacia nella gestione di sintomi e disturbi urinari di origine prostatica, comprovata da numerose pubblicazioni in letteratura e certificata da enti come l’agenzia regolatoria europea (EMA). Il punto di forza dell’estratto esanico di Serenoa repens, soprattutto nel paziente over 70, è l’ottimo profilo di tollerabilità. Al contrario degli alfa litici e degli inibitori della 5-alfareduttasi, non impatta negativamente sulla sfera sessuale (desiderio, erezione ed eiaculazione). Inoltre, non provoca un eccessivo abbassamento della pressione, in persone spesso già in trattamento farmacologico per ipertensione. Infine, non alterando i valori di PSA, permette lo screening e la diagnosi precoce del tumore della prostata”.“L’ipertrofia prostatica benigna colpisce più di sei milioni di cittadini over 50 – sottolinea Antonio Magi, Segretario Generale SUMAI (Sindacato Unico Medicina Ambulatoriale Italiana e Professionalità dell’Area Sanitaria) -. Ma almeno 3 milioni e 357mila over 65 non la curano. Nell’immaginario comune, l’anziano deve rassegnarsi a soffrire di problematiche urinarie legate all’invecchiamento. Al contrario, oggi esistono numerose terapie mediche e chirurgiche. Se non trattata in modo tempestivo e appropriato, l’ipertrofia prostatica benigna può causare seri disturbi, ad esempio ritenzione urinaria acuta, una condizione che richiede l’intervento di cateterizzazione, fino all’asportazione chirurgica della prostata. Ciononostante, la maggior parte degli uomini richiede un consulto medico solo quando manifesta già da tempo i sintomi”. La malattia colpisce anche i più giovani (circa l’8% dei 31-40enni), interessa il 50% dei 51-60enni, il 70% dei 61-70enni per arrivare al 90% negli over 80.“Nei pazienti al di sotto dei 50 anni, i sintomi e disturbi legati alla prostata sono spesso ascritti ad un quadro non meglio specificato di ‘prostatite’, che si ritiene erroneamente dovuta ad un’infezione di origine batterica – spiega il prof. Mirone -. Molti giovani con disturbi urinari vengono pertanto sottoposti a numerosi cicli di antibioticoterapia, senza risolvere il quadro clinico. Le terapie comportamentali e mediche in molti casi non vengono prescritte. Da qui il ‘sommerso’ che riguarda anche i quarantenni”.
I sintomi più frequenti della malattia sono rappresentati dai disturbi minzionali (sintomi delle basse vie urinarie, “LUTS” in inglese: lower urinary tract symptoms), distinti in due categorie. Sintomi urinari ostruttivi, causati dall’ingrandimento della prostata, che determina compressione e ostruzione delle vie urinarie. Tipici sintomi urinari ostruttivi sono il getto urinario rallentato, la minzione in più tempi e la sensazione di mancato svuotamento vescicale (“tenesmo”). I sintomi urinari irritativi sono legati prevalentemente ad alterazioni della vescica, che avvengono come conseguenza della malattia. Sono rappresentati dalla necessità di urinare spesso durante la giornata (“pollachiuria”), dalla necessità di alzarsi più volte durante la notte per urinare (“nicturia”), dall’urgenza minzionale fino all’incontinenza urinaria da urgenza.Numerose evidenze in letteratura suggeriscono che un’attività fisica moderata e regolare (ad esempio camminare, nuotare, giocare a tennis, andare in bicicletta o fare ginnastica in palestra almeno tre volte a settimana) possa ridurre significativamente i disturbi urinari legati alla malattia. Gli anziani, però, sono poco propensi a seguire le regole della prevenzione. In Italia, il 36,1% degli uomini over 65 è completamente sedentario, il 48,2% è in sovrappeso, il 13,4% obeso, e il 32,6% consuma alcol in quantità che possono danneggiare la salute.“L’ipertrofia prostatica benigna colpisce una percentuale significativa di over 65, ma troppi non la curano – conclude Roberto Messina, Presidente Senior Italia FederAnziani -. È importante sensibilizzare tutti i cittadini, in particolare gli anziani, sulle terapie efficaci a disposizione, invitandoli a rivolgersi subito al medico di fronte ai primi sintomi. La continuità e la fiducia nel rapporto medico-paziente sono essenziali per affrontare una malattia cronica come l’ipertrofia prostatica benigna. Dall’altro lato, è necessario avviare campagne per informare tutti i cittadini sul ruolo della prevenzione grazie agli stili di vita sani, garantendo così consistenti risparmi al servizio sanitario nazionale”.

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Il ruolo e le funzioni del Disability Manager

Posted by fidest press agency su martedì, 26 novembre 2019

Torino mercoledì 27 novembre dalle ore 9:30 nella Sala Viglione di Palazzo Lascaris, in Via Alfieri 15 convegno sul ruolo e le funzioni del Disability Manager – professionista della disabilità con il compito di favorire l’accessibilità e l’integrazione del disabile nella società. L’iniziativa si prefigge l’obiettivo di fornire validi spunti finalizzati all’individuazione dei benefici legati all’introduzione della figura del disability manager in seno agli enti e alle amministrazioni locali. Il coNvegno è organizzato dalla sezione regionale della FAND (Federazione tra le Associazioni Nazionali delle persone con Disabilità) in collaborazione con ANGLAT, ANMIC, ANMIL, ENS, UICI e UNMS.”Sono passati dieci lunghi anni dall’istituzione Disability Manager – spiega il presidente regionale della FAND, Vittorio Ghiotto – ma il lavoro da fare per vedere tutelati gli interessi e i diritti dei disabili è enorme. In assenza di un quadro normativo specifico, la figura del disability manager è ancora sottovalutata perché considerato un mero “facilitatore” e non come un portatore di interessi in grado di orientare le politiche pubbliche. Da qui l’idea di un convegno per fare il punto sulle criticità esistenti, in vista della Giornata internazionale delle Persone con Disabilità che si celebra il 3 dicembre”. A moderare il dibattito sarà Vittorio Garino, Garante del Contribuente della Regione Piemonte. Porteranno le loro testimonianze i disabilità manager dei Comuni di Torino e Alessandria, Franco Lepore e Paolo Testa. Interverranno inoltre i disabilità manager di importanti enti pubblici e privati, quali ATC Torino, GTT e Unicredit.

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Presentazione di «Craxi, le riforme e la governabilità (1976 – 1993)»

Posted by fidest press agency su martedì, 26 novembre 2019

Milano sabato 30 novembre alle ore 11 Circolo Edmondo De Amicis di Milano, in via De Amicis 17 presentazione di «Craxi, le riforme e la governabilità (1976 – 1993)». Il libro è un’antologia di scritti e discorsi di Craxi opportunamente inquadrati attraverso un saggio introduttivo di ampio respiro e in puntuali contestualizzazioni individuali. Costituisce la terza uscita della Piccola Biblioteca del Riformismo socialista, iniziativa editoriale promossa dalla Fondazione Filippo Turati. Intervengono Carlo Tognoli, Ugo Finetti e Maurizio Punzo, oltre a Nicola Cariglia (presidente Fondazione Turati Onlus) e ai due autori, Edoardo Tabasso e Zeffiro Ciuffoletti. Presiede il dibattito Mario Artali, presidente del Circolo E. De Amicis. Questa Antologia di scritti e discorsi di Bettino Craxi offre un’accurata analisi dei cambiamenti sociali e culturali che dopo il ’68 trovarono nel leader socialista uno degli interpreti più coerenti.Craxi cercò di superare il sistema consociativo che costituiva oramai un ostacolo al ricambio politico e un peso crescente per le finanze pubbliche.Tutto questo in un contesto internazionale di progressivo sfaldamento degli equilibri della Guerra Fredda e l’ emergere delle tensioni degli “ani di piombo” in un Paese cerniera come l’Italia.Il disegno riformista di Craxi trovò un ostacolo insormontabile nel PCI e anche nell’aggregare le forze dei partiti laici, andando incontro alla crisi del sistema politico al momento del crollo del Muro di Berlino. Crisi culminata con l’esplosione di Tangentopoli che travolse il sistema dei partiti di governo e il PSI che ne era uno dei pilastri.Da quegli anni cominciarono anche il declino della politica, dell’economia e delle istituzioni repubblicane.”La storicizzazione di Mani Pulite non sarà facile – scrive lo storico Zeffiro Ciuffoletti nel saggio introduttivo all’Antologia – Il peso del giustizialismo è ancora più forte che mai. Per questo bisognerà ripensare la figura e il ruolo di Bettino Craxi con la serietà e l’obiettività che merita….Il terrore all’italiana non fu molto diverso da quello francese del 1789, se non nella grandezza della Rivoluzione che il crescendo giacobino del 1793 stravolse in Dittatura dei Virtuosi. Il paragone con il 1793 può sembrare una forzatura”, prosegue Ciuffoletti. Anche se “sulla scena italiana – precisa – gli ingredienti del terrore c’erano tutti: le folle fanatizzate, le piazze che applauduvano ad ogni arresto, persino i procuratori-persecutori e l’uso smisurato e intimidatorio della carcerazione preventiva.”

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Gara di intelligenza del Brain organizzata dal Mensa Italia

Posted by fidest press agency su martedì, 26 novembre 2019

Terracina (Latina), mercoledì 27 novembre alle ore 16,00 presso l’Old Wild West in Piazza Gregorio Antonelli 1, si terrà la prova del Brain e anche il test del Mensa. Il Brain è il torneo annuale costituito da quiz logico matematici, che si tiene nel corso dell’intero mese di novembre in tutte le sedi locali del Mensa Italia. Sono previsti dei premi: in particolare i primi dieci non soci e i primi tre soci riceveranno un attestato e un anno di quota Mensa. Inoltre i primi tre non soci si aggiudicheranno un buono Amazon.L’età minima per partecipare è di 16 anni compiuti. I minorenni devono essere accompagnati da un genitore. È necessario solo presentarsi con un documento d’identità ed è richiesto un contributo di euro 10 per le spese di amministrazione, valutazione e comunicazione del risultato.
Il Mensa è un’associazione internazionale senza scopo di lucro della quale possono essere membri le persone che abbiano raggiunto o superato il 98º percentile del QI (quoziente di intelligenza). Per diventare un “Mensano” (così si definisce un membro del Mensa), bisogna quindi rientrare nel 2% della popolazione mondiale con il più alto Quoziente Intellettivo. “Mensa” deriva dal vocabolo latino mensa (“tavola”) e si riferisce al concetto di tavola rotonda, per il quale tutti i membri sono uguali tra loro. Gli scopi del Mensa sono: scoprire e incoraggiare l’intelligenza umana a beneficio dell’umanità; incoraggiare la ricerca su la natura, le caratteristiche e gli usi dell’intelligenza; incoraggiare i contatti sociali fra i Soci per mezzo di conferenze, discussioni, pubblicazioni, gruppi di studio, convegni o altri mezzi utili a tali fini.

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La ricerca gastroenterologica italiana è eccellenza mondiale

Posted by fidest press agency su martedì, 26 novembre 2019

Un recente studio (PLOS Biology, August 12, 2019*) condotto in collaborazione tra diversi centri di ricerca statunitensi, tra cui la università di Stanford (USA) e la Research Intelligence olandese, ha dato i voti ai ricercatori di tutto il mondo suddivisi in 22 settori e 176 sottosettori, dall’Agricoltura alla Fisica, dalla Statistica all’Ingegneria, dalla Biologia alla Medicina e tanti altri. Gli autori dello studio hanno preso in considerazione una serie di parametri tra cui il numero e la qualità delle citazioni, le autocitazioni, la posizione tra i co-autori di un articolo scientifico. Dalla più diffuse banche dati (tra cui Scopus e Google Scolar), sono stati analizzati gli articoli scientifici di milioni di ricercatori di tutto il mondo classificati per la produzione scientifica degli ultimi 20 anni e dell’anno 2017. Da questa analisi emerge come sono tantissimi i ricercatori italiani che occupano posizioni di prestigio nella classifica dei ‘Top-Scientists’ e tra questi i ricercatori di medicina.
In particolare compaiono nell’elenco ben 27 gastroenterologi e la gastroenterologia italiana emerge tra le discipline mediche come una di quelle con il più alto numero di presenze tra i Top-ricercatori mondiali. Tra questi, l’attuale presidente della Società Italiana di Gastroenterologia (SIGE) professor Domenico Alvaro e ben 5 ex presidenti della stessa società. Questi dati non fanno altro che confermare il ruolo internazionale di primo piano della ricerca italiana, che continua a contribuire significativamente ai progressi scientifici del settore della malattie dell’apparato digerente. Infatti, negli anni, sono state numerose le scoperte di ricercatori italiani che hanno rivoluzionato il settore delle malattie gastroenterologi che: dalla scoperta delle transaminasi (dei professori Fernando De Ritis, Mario Coltorti, Giuseppe Giusti nel 1955) fondamentale per la gestione delle malattie epatiche, l’ago e la tecnica della biopsia epatica ad opera del professor Giorgio Menghini nel 1958, il virus dell’epatite Delta scoperto da Mario Rizzetto nel 1977, senza tralasciare il ruolo che i ricercatori italiani hanno avuto nella terapia dell’epatite C che attualmente consente di debellare il virus in meno di tre mesi, nella gestione delle malattie infiammatorie croniche intestinali, nei tumori del fegato e nella identificazione le cellule staminali epatiche. Insomma, la tradizione della ricerca gastroenterologica in Italia continua a livelli d’eccellenza ed il riconoscimento che viene dal recente studio di Plos-Biology ne é una ulteriore conferma. Essendo le malattie gastroenterologiche ad alto impatto socio-sanitario e ad elevata complessità, l’auspicio é che le istituzioni possano dare il giusto sostegno e riconoscimento ad un settore in continua espansione.

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Patto trasversale per la Scienza

Posted by fidest press agency su martedì, 26 novembre 2019

E’ un impegno per le forze politiche a riconoscere che il progresso della Scienza è un valore universale dell’umanità che non può essere negato o distorto per fini politici o elettorali. Un Patto che ha raccolto finora oltre 6.100 firme, e oggi è stato sottoscritto, prima in Italia, anche dalla Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche (FNOPI), la più numerosa del nostro paese con oltre 450mila iscritti. A firmare il Patto sono anche, tra gli altri, quattro premi Nobel (tutti stranieri, tre per la medicina e uno per la chimica), deputati e senatori italiani, Università, esponenti di rilievo delle Regioni, politici tra cui l’attuale viceministro della Salute Pierpaolo Sileri, Matteo Renzi, Beppe Grillo, Beatrice Lorenzin, presidenti di Società scientifiche e Fondazioni per la ricerca, Ranieri Guerra, vicedirettore generale dell’Organizzazione mondiale della Sanità. Il Patto prevede cinque impegni per la politica:
1) Tutte le forze politiche italiane si impegnano a sostenere la Scienza come valore universale di progresso dell’umanità che non ha alcun “colore politico”, e che ha lo scopo di aumentare la conoscenza umana e migliorare la qualità di vita dei nostri simili.
2) Nessuna forza politica italiana si presta a sostenere o tollerare in alcun modo forme di pseudoscienza e/o di pseudomedicina che mettono a repentaglio la salute pubblica come il negazionismo dell’AIDS, l’anti-vaccinismo, le terapie non basate sulle prove scientifiche, ecc.
3) Tutte le forze politiche italiane si impegnano a governare e legiferare in modo tale da fermare l’operato di quegli pseudoscienziati che con affermazioni non-dimostrate ed allarmiste creano paure ingiustificate tra la popolazione nei confronti di presidi terapeutici validati dall’evidenza scientifica e medica.
4) Tutte le forze politiche italiane si impegnano ad implementare programmi capillari di informazione sulla Scienza per la popolazione, a partire dalla scuola dell’obbligo, e coinvolgendo media, divulgatori, comunicatori, ed ogni categoria di professionisti della ricerca e della sanità.
5) Tutte le forze politiche italiane si impegnano affinché si assicurino alla Scienza adeguati finanziamenti pubblici, a partire da un immediato raddoppio dei fondi ministeriali per la ricerca biomedica di base.
Il Patto è considerato uno strumento di progresso e di civiltà nelle mani dei cittadini (numerosissimi lo hanno anche sottoscritto). L’obiettivo principale è portare le evidenze scientifiche alla base delle scelte legislative e di governo di tutti i partiti politici, trasversalmente. Rappresenta inoltre un mezzo operativo e una cassa di risonanza per tutti i cittadini che vogliono combattere bufale e fake news in ambito medico-scientifico, così come ciarlatani e pseudomedici e l’occasione per promuovere la cultura della scienza e il metodo scientifico attraverso programmi formativi e divulgativi in ambito scolastico, sanitario e mediatico.
“Il rispetto della Scienza – ha aggiunto il presidente dell’Ordine di Bologna Pietro Giurdanella – è essenziale per assicurare conoscenze determinate in base a principi rigorosi di verifica della loro validità, lo studio e l’applicazione di metodi teorici e sperimentali per rispondere alle molte domande che nascono dal bisogno di salute. E per crescere come professionisti infermieri e farci garanti di un approccio alla cura qualificato, superando la separazione tra teoria e pratica della scienza”.

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Tumore testa-collo

Posted by fidest press agency su martedì, 26 novembre 2019

KENILWORTH, N.J. La Commissione europea ha approvato pembrolizumab, terapia anti-PD-1 di MSD, in monoterapia o in combinazione con la chemioterapia contenente platino e 5-fluorouracile (5-FU) per il trattamento in prima linea di pazienti con carcinoma a cellule squamose della testa e del collo (HNSCC) metastatico o recidivato inoperabile, i cui tumori esprimono PD-L1 secondo CPS [Combined Positive Score] ≥ 1. Questa approvazione si basa sui risultati dello studio di fase 3 KEYNOTE-048, in cui pembrolizumab ha dimostrato un aumento statisticamente significativo della sopravvivenza globale (OS), rispetto al trattamento standard (cetuximab associato a carboplatino o cisplatino e 5-FU), sia in monoterapia (HR = 0,74; IC 95%: 0,61 – 0,90; p = 0,00133), che in combinazione con la chemioterapia (HR = 0,65; IC 95%: 0,53 – 0,80; p = 0,00002), in pazienti i cui tumori esprimono PD-L1 (CPS ≥ 1).
“L’approvazione anche in Europa di pembrolizumab in questo particolare gruppo di pazienti con tumore della testa e del collo rappresenta un significativo passo in avanti dopo oltre 10 anni di mancanza di novità importanti – dichiara il Dott. Marco Benasso, Direttore della struttura complessa di oncologia della ASL2 Savonese -. Sarà ora compito di noi clinici individuare quei pazienti che maggiormente possono beneficiare della monoterapia e quali della terapia di combinazione con la chemioterapia, in una patologia molto complessa per la quale le decisioni terapeutiche richiedono particolare esperienza”. Questa approvazione permette la commercializzazione di pembrolizumab in monoterapia e in combinazione in tutti i 28 Stati membri dell’Unione Europea, inclusi Islanda, Lichtenstein e Norvegia.
Il tumore testa-collo comprende numerose forme tumorali che si sviluppano all’interno o attorno a gola, laringe, naso, seni nasali e bocca. La maggior parte dei tumori testa-collo sono carcinomi a cellule squamose che originano nelle cellule piatte e squamose che costituiscono lo strato sottile superficiale delle strutture della testa e del collo. I due principali fattori che fortemente aumentano il rischio di sviluppare questi tumori includono il consumo di tabacco e di alcol. A livello mondiale, si stima che, nel 2018, siano stati diagnosticati più di 705.000 nuovi casi di tumori testa-collo e che più di 358.000 persone siano morte a causa di questa malattia. In Europa, si stima che le nuove diagnosi di tumore testa-collo siano state più di 146.000 e circa 66.000 i decessi nel 2018.

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Al governo: La ricerca non è una spesa ma un investimento

Posted by fidest press agency su martedì, 26 novembre 2019

Si amplia ancora il consenso intorno all’appello al Governo promosso da Alleanza Contro il Cancro con AIRC, Telethon e le altre Reti del Ministero della Salute che rappresentano 50 Ospedali di Ricerca (IRCCS), per l’esenzione dell’IVA (22%) sull’acquisto dei reagenti e dei macchinari per la ricerca scientifica pubblica o senza scopo di lucro. All’iniziativa si sono infatti uniti gli 82 Rettori della CRUI, la Conferenza dei Rettori delle Università italiane, che hanno approvato all’unanimità l’adesione all’appello al Governo. Obiettivo, il via libera ad un emendamento inserito nel decreto fiscale collegato alla legge di Bilancio 2020 in discussione lunedì alla Camera, affinché venga approvata una norma dall’impatto modesto sul bilancio dello Stato – 150 milioni di euro circa – ma capace di liberare importanti risorse per la ricerca scientifica, a partire dal settore biotecnologico e biomedico. Durante i lavori del IV Meeting di ACC, da poco conclusisi, eminenti scienziati provenienti da Regno Unito, Svezia, Spagna e Svizzera hanno osservato come nei loro Paesi la ricerca sia esente o solo lambita dall’imposta sul valore aggiunto a fronte, peraltro, di finanziamenti ben più cospicui di quelli che attualmente riceve il comparto in Italia. Angela Hamblin e Nirupa Murugaesu, due leader del progetto dei 100 mila genomi in Gran Bretagna, hanno osservato che la grande disponibilità di finanziamenti raccolti dalle Charity nel loro paese sia correlata all’assenza di tassazione per la ricerca scientifica: «La gente dona più volentieri se sa che la propria donazione non verrà tassata dallo stato». Il presidente di Alleanza Contro il Cancro, Ruggero De Maria, ha dichiarato: «Speriamo che il Governo comprenda che la ricerca non è una spesa, ma un investimento»

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Lega: “Treni entro le elezioni”. M5S Lombardia

Posted by fidest press agency su martedì, 26 novembre 2019

Chi comanda FNM? “Lega senza vergogna: usa il trasporto pubblico solo per fare spot elettorali. Ora dimissioni Gibelli e Fontana riferisca in aula”.“Ciò che ha scoperto e pubblicato ‘Il Fatto Quotidiano’ è gravissimo. La Lega mostra solo una lezione di disonestà politica, uno schiaffo e un insulto ai lombardi. Una società privata che risponde alla Lega, non dà più garanzie che lavori per tutta la comunità. Spartirsi i treni con quei toni arroganti è come sputare sui pendolari sfigati e sui loro disagi. Bravi i giornalisti de Il Fatto Quotidiano per non stancarsi mai di cercare la verità.Per la Lega di Salvini i treni sono solo uno spot elettorale, i treni vanno messi dove c’è riscontro tangibile per fare poi i fuochi d’artificio nel post elezioni. Al di là di ogni logica, del buonsenso e del corretto uso dei soldi pubblici, il centro-destra sacrifica i pendolari, i viaggiatori e smantella il trasporto pubblico solo per garantirsi un po’ di propaganda a spese dei lombardi.
I treni nuovi li hanno pagati gli italiani e devono essere messi sulle linee al collasso e non in vetrina. Per i primi 15 treni che arriveranno dobbiamo ringraziare l’Ex Ministro Toninelli e il M5S, non sono quelli ordinati dalla Lega, ma la Regione è subentrata a un contratto di Trenitalia. Questa Giunta e questa Maggioranza non meritano di stare alla guida della Lombardia un minuto di più”, così Marco Degli Angeli, consigliere regionale del M5S Lombardia, sull’articolo pubblicato oggi da “Il Fatto Quotidiano”: “Eravamo tre leghisti in aula: “I treni? Entro le elezioni”.“FNM e il suo presidente Andrea Gibelli non sono a libro paga di Salvini, ma dei cittadini. Deve dimettersi: quel ruolo deve essere ricoperto da una persona super partes.Invitiamo l’Assessore Claudia Terzi a un passo indietro, il suo Assessorato ai Trasporti è ormai un Ministero di Propaganda e nel ruolo non ha più nessuna credibilità. Il Presidente Fontana venga a riferire in aula cosa intende fare del trasporto su treno: la Lombardia ha bisogno di una maggioranza che amministri nell’interesse dei cittadini, non di un ufficio di marketing e comunicazione a spese dei lombardi”, conclude Degli Angeli.

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È nata la rete delle fondazioni e dei centri studi “non conformi”

Posted by fidest press agency su martedì, 26 novembre 2019

Si ispirano alla cultura identitaria della destra italiana. L’iniziativa è stata presentata alla Camera dei deputati su iniziativa dei parlamentari di Fratelli d’Italia, Isabella Rauti, Carolina Varchi e Paola Frassinetti. L’idea è finalizzata alla messa a punto di un vero e proprio manifesto della cultura identitaria non conforme: “Al momento – ha spiegato la senatrice Rauti presidente del Centro Studi Pino Rauti –abbiamo presentato un decalogo che rappresenta solo il punto d’avvio e con il contributo di tutti e facendo rete si arriverà ad articolare un pensiero nuovo per difenderci e combattere le derive gender, gli attacchi alla sacralità della vita che noi riteniamo vada difesa sempre e comunque. Solo così potremo difendere l’Italia da tutte le minacce che arrivano dalla globalizzazione, dall’islamizzazione, dalle minacce ai simboli cristiani”. “La cultura politica deve sempre essere messa al primo posto” – ha detto Paola Frassinetti. “Deve essere l’attività propedeutica per governare bene e per lasciare segni tangibili. La libertà è importante, viviamo in un’epoca dove c’è davvero da domandarsi se vi sia ancora libertà di pensiero e parola. A me è stato cancellato il profilo Facebook, senza aver fatto nulla. Un clima del genere non c’era neanche nel dopoguerra o negli anni di piombo”. “È necessario – ha aggiunto Carolina Varchi – dare profondità al proprio pensiero perché solo così l’azione che realizziamo potrà essere rappresentativa del mondo che vogliamo creare. Siamo sotto attacco con una cultura del relativismo etico che vogliono imporci, penso alla famiglia e alla tutela della vita che va difesa sempre e comunque”. I dieci punti del manifesto della cultura identitaria e non conforme che verranno sviluppati nei prossimi incontri e dibattiti sono: Identità, Sovranità, Patria, Popolo, Territorio, Economia, Libertà, Famiglia, Tradizione e Identità Europea. All’iniziativa hanno partecipato la Fondazione Tatarella, Fondazione FareFuturo, Fondazione Tricoli, Fondazione Rauti, Fondazione Almirante, Fondazione Rivolta Ideale, centro Studio Pino Rauti, Centro Studio Grammatico, Centro Studi Macciavelli, Culturaidentità.

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Give me the Right to Smile

Posted by fidest press agency su martedì, 26 novembre 2019

With student volunteers being the protagonists, the “302010 campaign –give me the Right to Smile’ was launched in an event held this Universal Children’s Day in Athens at the premises of the Hellenic Ministry of Education & Religious Affairs.The event was organized on the occasion of the 30th anniversary of the adoption of the Convention on the Rights of the Child (CRC) and more than 400 students, parents, teachers, state representatives, members of foreign diplomatic missions and institutional actors were present.
In a venue flooded with young students, the volunteers of the European Student Volunteer Network of “YouSmile” and Children’s Rights Team shared their concerns and presented their proposals for the protection of children in a number of thematic areas, including child sexual abuse, social exclusion, bullying, environmental crisis, domestic violence, gender equality and equality on the basis of sexual orientation, children in migration. In this context, they asked the general public and all relevant actors to support their proposals in Greece and beyond through the 302010 campaign and a digital petition.“Today it is a symbolic day and we are very pleased to host you at the premises of the Ministry of Education. You are a source of inspiration for us and we would like you to know that we will stand by and support you in this effort”, said Maria Zacharaki, Deputy Minister of Education, whereas Anastasia Gkika, General Secretary of Primary and Secondary Education highlighted the importance of volunteerism, the work of “The Smile of the Child” for the protection of children and its contribution to the promotion of child participation.“Today’s effort represents a true initiative of children who expressed their concerns and showed us the way they want their rights to be protected. 24 years ago, little Andreas gave the best example on how children can inspire the entire society. By following this example, today we give the floor to children in order to be heard, express freely what they believe and act in their own unique and spontaneous way without adults to impose their views. On the contrary what we must do is to listen to children”, said Costas Yannopoulos, President of the Board of Directors of “The Smile of the Child”, who thanked the Ministry of Education for embracing this effort.During the event H.E. the President of the Hellenic Republic, Mr. Prokopios Pavlopoulos, the Prime Minister of the Hellenic Republic, Mr. Kyriakos Mitsotakis and the Mayor of Athens, Mr. Kostas Bakoyannis expressed through video messages their support to the 302010 campaign.In addition, students, who were present in the event, showed their support and passed their own messages for the importance of child participation in the decision making process, the meaning of volunteerism and the need to ensure the rights of all children, especially for the most vulnerable ones, among them migrant children and children with disabilities.

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Cliff divers’ debut leap into Indian waters in ‘Sun City’ of Jodhpur

Posted by fidest press agency su martedì, 26 novembre 2019

A much-traveled man, recently retired Colombian cliff diving legend Duque, has previously dived from headline grabbing locations such as an iceberg in Antarctica or in front of the Statue of Liberty in New York City; now he added the rose-red sandstone gem, the Toorji’s step well, to his exclusive list.“It’s my first time in India and I am really excited about the location. It combines everything: a little bit of history, a beautiful location, really tricky, too. It’s a very small area for landing,” explained Duque, the only person who dived from locations in all seven continents. ”Amazing. One of the best locations I have seen so far.” After more than 20 highly successful years in the competitive side of the sport, the 45-year-old shifted his priorities towards the adventurous aspect as well as continuing to push the sport to higher goals. With the end of the 2019 season, Duque handed over the reins to the next generation.The torch of success is nowhere in better hands than with the undefeated four-time overall champion Iffland from Australia. Only moments after Duque bid farewell during the final in Spain in September, the 28-year-old became the competition’s first diver, man or woman, to win all stops in a season and remain unbeaten all year.For the most decorated female in the sport’s history, the experience in India was the cherry on the cake of an incredible year. “I have not really experienced anything similar to India. It’s got its own flavor and it’s so busy but the people at the same time are so peaceful,” described Iffland, “it was such an awesome experience to dive in there and after the first, second dive shook off the nerves and it was so much fun I was keen to go back and do it again.” Located in the so-called ‘Sun City’ or ‘Blue City’ of Jodhpur in Rajasthan, the exceptional diving venue itself was built almost 300 years ago by Queen Maharaja Abhay Singh’s Consort, who continued the age-old tradition of royal women letting build public water works. A recent restoration process uncovered over 200 feet of intricate carvings of dancing elephants, medieval lions and cow waterspouts, as well as niches housing deities long gone. Today the Step Well serves as Jodhpur’s unofficial local swimming pool, frequented by children and some adults who enjoy having a dip and a dive into cool waters.
Following these final feats from the heritage monument in the heart of India, the World Series moves into its off-season preparations and will be back mid-May with the first of eight competitions in a brand new original location in Indonesia. In its 12th year of dives from up to 27m and speeds in excess of 85km/h the champions will be crowned on Iffland’s home soil in Sydney, Australia, for the first time.

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