Fidest – Agenzia giornalistica/press agency

Quotidiano di informazione – Anno 36 n° 133

Archive for 19 novembre 2019

Incontro della sezione bilaterale di amicizia Italia-Usa

Posted by fidest press agency su martedì, 19 novembre 2019

Roma “Oggi, alle ore 12, presso l’Aula della Commissione Esteri, ho partecipato all’incontro tra i parlamentari membri della sezione bilaterale di amicizia Italia-Stati Uniti d’America, presieduta dall’on. Mara Carfagna, con l’ambasciatore degli Stati Uniti d’America a Roma, Lewis Eisenberg. Nel mio intervento, ho toccato i temi legati agli scambi commerciali tra l’Italia e gli Usa, ho sottolineato l’importanza dell’aggiornamento della Convenzione di sicurezza sociale tra i due Paesi ed ho ringraziato l’Ambasciatore per il sostegno che il Presidente Trump ha dato alla Comunità italiana in USA nel difendere l’importanza delle celebrazioni del Columbus Day”. Lo ha dichiarato l’on. Fucsia Nissoli Fitzgerald, eletta nella Circoscrizione estera – Ripartizione Nord e Centro America.

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Alloggio servizio all’ex-ministro: si sgonfia l’accusa

Posted by fidest press agency su martedì, 19 novembre 2019

Elisabetta Trenta a 24Mattino su Radio 24: “Lasceremo la casa nel tempo che ci sarà dato il trasloco”. Elisabetta Trenta annuncia che lascerà l’appartamento: “Mio marito, titolare dell’alloggio, sta presentando istanza di rinuncia della casa. Pur essendo tutto regolare lo fa per salvaguardare la serenità della famiglia”. Così l’ex ministra della Difesa a 24Mattino di Simone Spetia e Maria Latella su Radio 24 e alla domanda: quando lascerà l’appartamento risponde: “nel tempo che ci sarà dato per fare un trasloco, per rimettere a posto la nostra vita da un’altra parte”.
Elisabetta Trenta a 24Mattino su Radio 24: “Non sono stata trattata bene, nessuno mi ha chiamata prima di giudicare”
“Non sono stata trattata bene ma credo nel Movimento e non voglio abbandonarlo. Quello che mi è dispiaciuto è che prima di parlare e giudicare nessuno mi ha chiamata. Ho parlato con Di Maio e credo abbia capito le mie ragioni ma prima di condannare bisogna parlarsi e un comandante deve difendere i propri uomini.” Lo afferma Elisabetta Trenta, ex ministra della Difesa a 24Mattino di Simone Spetia e Maria Latella su Radio 24.
Elisabetta Trenta a 24Mattino su Radio 24: “Forse da ministro ho dato fastidio a qualcuno”
“Forse ho dato fastidio a qualcuno quando facevo il ministro, si è speculato sulla mia privacy dicendo che avevo fatto una domanda fatto all’Aise (Agenzia Informazioni e Sicurezza Esterna, ndr) ma se queste cose sono state messe insieme ci sarà qualche motivo…” Lo afferma Elisabetta Trenta, ex ministra della Difesa a 24Mattino di Simone Spetia e Maria Latella su Radio 24.

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Investec Asset Management cambia nome in Ninety One

Posted by fidest press agency su martedì, 19 novembre 2019

Cape Town e Londra – Investec Asset Management ha rivelato il suo nuovo nome e logo, Ninety One, che verranno implementati dopo il completamento dell’uscita della società dal Gruppo Investec. Il demerger avrà luogo nel primo trimestre del 2020, previa approvazione da parte degli azionisti di Investec plc e Investec ltd.La nuova identità riflette l’eredità dell’azienda. Investec Asset Management infatti è nata come start-up dell’asset management in Sudafrica nel 1991. Oggi gestisce 132.8 miliardi di euro* per clienti istituzionali e consulenti in tutto il mondo, tra cui alcuni dei più grandi e rilevanti asset owner. Il nuovo nome, Ninety One, rispecchia quindi la storia della società mentre la brand proposition riflette la sua natura lungimirante, resiliente e agile.Commentando il nuovo nome, Hendrik du Toit, Joint CEO di Investec e fondatore di Investec Asset Management, ha dichiarato: “Nel 1991, quando abbiamo iniziato la nostra attività in Sudafrica, il cambiamento era alle porte. Insieme alle sfide che il cambiamento porta con sé, è arrivata anche la possibilità di investire in un futuro migliore. Essere parte di quel cambiamento ci ha reso ciò che siamo. Ci ha insegnato ad essere audaci, solidi e agili; a credere che gli investimenti attivi possano essere una forza positiva. Il nostro viaggio ci ha insegnato a vedere il mondo in modo diverso, a riconoscere e reagire al cambiamento e all’incertezza. Oggi è questo che ci contraddistingue. Cambiamo il nostro nome, ma non chi siamo”.

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Industria: settembre, su anno fatturato -1,6%, ordini +0,3%

Posted by fidest press agency su martedì, 19 novembre 2019

Secondo i dati resi noti oggi dall’Istat, a settembre scende su base annua il fatturato dell’industria (-1,6%) mentre gli ordinativi salgono (+0,3%).”Industrie ferme, come il Paese. Il lieve incremento del fatturato e degli ordinativi su base mensile era scontato e ovvio, visto che nel mese di agosto le industrie sono chiuse per ferie. Un rialzo che comunque non basta nemmeno a risollevare le sorti del terzo trimestre 2019, che si chiude in territorio negativo per entrambi. Su base annua, invece, il fatturato precipita, mentre il +0,3% degli ordinativi, non fa presagire nulla di buono per il futuro, visto che quelli esteri sono crollati del 2,3%” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori. “Se confrontiamo i dati di oggi con i picchi pre-crisi, si evidenzia che gli ordinativi interni, rispetto a settembre 2008, sono ancora inferiori del 18,8%, mentre quelli esteri sono abbondantemente positivi, +13,5%. Insomma, durante la recessione hanno salvato le nostre industrie dal fallimento. Ecco perché la caduta su base annua di oggi è preoccupante. Anche il fatturato totale è calato del 7,1% rispetto ad 11 anni fa, ma quello estero segna un +17,4% mentre quello interno è franato del 16,6%” conclude Dona.

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Aggiornamento del Rapporto 2019 su “I Fondi immobiliari in Italia e all’estero”

Posted by fidest press agency su martedì, 19 novembre 2019

Roma mercoledì 20 novembre dalle 9.30 alle 13.30 presso il Centro Congressi Trevi (piazza della Pilotta, 4). E’ stato realizzato da Scenari Immobiliari. L’aggiornamento del Rapporto sarà presentato da Francesca Zirnstein (SCENARI IMMOBILIARI) e Gottardo Casadei(STUDIO CASADEI). Seguirà il convegno “E’ tempo di un prodotto finanziario a contenuto immobiliare? L’esempio francese” con la partecipazione di Stefano Scalera (MEF Ministero dell’Economia e delle Finanze) e Ida Mercanti (BANCA D’ITALIA)Successivamente sarà la volta della tavola rotonda a cui interverranno Angelo Peppetti (ABI), Claudio Cacciamani (UNIVERSITÀ DI PARMA), Giovanni Battista Bisogni (STUDIO LEGALE BISOGNI), Andrea Cornetti (AZIMUT LIBERA IMPRESA SGR)Il rapporto sarà quindi commentato da Paolo Berlanda (POLIS FONDI SGR), Gabriele Bonfiglioli (COIMA SGR), Emanuele Caniggia (DEA CAPITAL REAL ESTATE SGR), Riccardo Corsi (FABRICA IMMOBILIARE SGR), Giovanni Di Corato (AMUNDI REAL ESTATE ITALIA SGR), Andrea Giuliani (GENERALI REAL ESTATE SGR), Michele Stella (TORRE SGR), Dario Valentino (INVESTIRE SGR). A moderare il lavori sarà Mario Breglia (SCENARI IMMOBILIARI)

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13° Conferenza Internazionale dell’European Healthcare Fraud and Corruption Network (EHFCN)

Posted by fidest press agency su martedì, 19 novembre 2019

Berlino è in corso oggi e domani la 13° Conferenza Internazionale dell’European Healthcare Fraud and Corruption Network (EHFCN) dedicata “Bytes senza frontiere: prevenzione e lotta contro la frode e la corruzione nell’era digitale”. “Attualmente ogni Paese europeo affronta le frodi e la corruzione in Sanità a livello nazionale. Al contrario, corruzione e frodi non conoscono confini nel mettere a rischio l’effettività del diritto alla Salute da parte dei cittadini di ogni nazione – ha detto Francesco Macchia, presidente dell’Istituto per la promozione dell’etica in sanità (ISPE), il soggetto che rappresenta l’Italia nel network – Questa conferenza internazionale è l’occasione per affrontare insieme le sfide sanitarie contemporanee dell’Europa. Si tratta di contribuire alla sostenibilità finanziaria dei nostri servizi sanitari e restituire ai cittadini la fiducia nell’integrità dei differenti sistemi. Se vogliamo far progredire la lotta alla corruzione in sanità, è necessaria una maggiore cooperazione all’interno dell’Unione europea e a livello internazionale, come dimostrano questi due giorni a Berlino. Significa mettere in comune dati e competenze, nonché prendersi cura della protezione delle informazioni sulla salute e della sicurezza delle tecnologie in uso. Solo se condividiamo le nostre conoscenze e scambiamo le nostre best practices, se lavoriamo in rete – in Italia così come in Europa – potremo avere successo”.“ISPE Sanità in questo momento ha una responsabilità importante all’interno di EHFCN – ricorda Laura Roberta Ferrario, Senior Researcher di ISPE Sanità – ci è stato infatti affidato il coordinamento della prima fase del progetto che vede i rappresentanti di tutti i Paesi del Network impegnati a scrivere le Linee Guida Europee per il contrasto di corruzione e frode in sanità. Ciò che ci proponiamo di realizzare non sono solamente delle linee guida generali ma dei veri e propri tool-kits pratici ed immediatamente adattabili nei diversi Paesi europei.”Alla rete antifrode e corruzione in sanità EHFCN partecipano, oltre ad Ispe, altri 150 esperti da tutta Europa. Il convegno in corso a Berlino è promosso da GKV-Spitzenverband, l’associazione nazionale tedesca dei fondi di assicurazione sanitaria.

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Mostra: Approaches/Approcci

Posted by fidest press agency su martedì, 19 novembre 2019

Roma mercoledì 20 novembre 2019 ore 17.00 Incontro con gli artisti sabato 23 novembre ore 17.00 (Fino al 24 novembre 2019 Orari: mercoledì-sabato 16-20; domenica 12-14) Galleria Il Laboratorio Via del Moro 49 si inaugura la mostra Approaches/Approcci con le opere di Carolyn Angus, John Dargan, Nina Eaton. Ogni artista si trova, ogni giorno, durante il suo percorso artistico, ad affrontare tematiche molto articolate e il disegno si configura come quello strumento diretto ed immediato capace di visualizzare le tracce del pensiero. La pagina vuota diventa, così, l’insieme delle registrazioni del tempo durante il quale idee e immagini si confrontano, interagiscono tra loro al fine di rappresentare la complessità dell’esperienza vissuta ed attuata. E’ un dialogo visivo che si concretizza attraverso lo spazio, la superficie, percorrendo le linee di un processo non sempre circolare e consequenziale, ma che segue inevitabilmente velocità, luoghi e momenti differenti. Approaches/Approcci presenta tre risposte, tre metodologie, tre modi diversi di pensare visivamente, ma tutti profondamente radicati nel disegno che, per Carolyn Angus, John Dargan, e Nina Eaton, diventa il punto di accesso per il mondo interiore, dove le idee, indipendenti o congiunte, propongono momenti di imprevedibilità e sorpresa, fino alla fusione e contemplazione del castello interiore e del castello esteriore. Carolyn Angus si ispira al mondo naturale e per lei il disegno è come un organismo vivente che nasce, cresce, genera narrative, trasmette pensieri e desideri e le permette di evocare uno stato meditativo che rivela la geografia di una intensa interiorità. La sua ultima opera presentata al MACRO, Temporal Bandwidth, è un disegno modulare immersivo, della dimensione di nove metri quadrati, che circonda lo spettatore e riempie il suo campo visivo grazie alla forma circolare costruita su un motivo organico ripetuto ritmicamente.La poetica e il lavoro di John Dargan si concentrano principalmente sulle contraddizioni dell’ambiente costruito: le riflessioni sulle politiche abitative del Regno Unito, dal dopoguerra in poi, hanno evidenziato i numerosi problemi da esse derivati, in particolare modo la separazione e alienazione delle diverse comunità all’interno di piani particolareggiati di edilizia popolare. Inoltre le ultime opere di John comprendono animazioni e film che commemorano l’anniversario della fine della Prima Guerra Mondiale.Il processo mentale di Nina Eaton si fonda su un’intrinseca contraddizione e paradosso: nel realizzare un’opera, la mano si muove in modo naturale ed armonico, contro una volontà, invece, essenzialmente disordinata. Per Nina il limite è il ferimento della carta che respinge i segni e che li fa convergere in una unità apparente e complessiva: nel suo lavoro confluiscono gli studi su Frank Stella, Elizabeth Murray, sulla pittura barocca, i cartigli settecenteschi e sulle stampe giapponesi. L’artista li interpreta e li trasforma in schizzi, graffiti, calligrafie dove appaiono rami contorti, conchiglie, nuvole, sassolini, rivoletti d’acqua, capelli, diversi tipi di oggetti. Nel disegno sono così impresse le forze e le debolezze di Nina, le sue intensità e le fughe inaspettate, il suo signum mundi.

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“Nero/Giallo”: rassegna dedicata alla letteratura noir in lingua spagnola e italiana

Posted by fidest press agency su martedì, 19 novembre 2019

Da mercoledì 20 fino a venerdì 22 novembre a Roma, Napoli e Palermo si terrà la terza edizione di “Nero/Giallo”, rassegna dedicata alla letteratura noir in lingua spagnola e italiana, organizzata dall’Instituto Cervantes, in collaborazione con l’Istituto Bulgaro di Cultura, Rai Radio3, Vueling e il patrocinio dell’Ambasciata del Messico in Italia. L’edizione 2019 quest’anno allarga i suoi confini e oltre alla città di Roma raggiungerà per la prima volta anche Napoli (il 20 novembre) e Palermo (20 e 21 novembre) dove avrà una connotazione particolare con l’omaggio ad Andrea Camilleri, scrittore profondamente siciliano che ha saputo apportare al genere un contenuto universale.Tre giorni dedicati al romanzo giallo, alla novela negra, in tre città italiane con alcuni tra i più autorevoli giallisti europei e sudamericani per raccontare e analizzare il costante successo del genere letterario nato nella seconda metà del XIX secolo, che ancora oggi riscuote notevoli consensi grazie all’ausilio della fiction e del fumetto. Protagonisti della terza edizione di Nero/Giallo saranno Clara Sánchez, Élmer Mendoza, Marilù Oliva, Guillermo Roz, Alek Popov, Maurizio De Giovanni, Alfredo Conde, Giorgia Lepore, Patrick Fogli, Víctor del Árbol, Empar Fernández e Piergiorgio Di Cara.
Il programma della rassegna verrà inaugurato mercoledì 20 novembre alle 18.30 alla Sala Dalí dell’Instituto Cervantes di Roma (piazza Navona, 91) con la scrittrice spagnola Clara Sánchez – una delle autrici più apprezzate del momento – intervistata da Alessandra De Tommasi. Clara Sánchez è l’unica scrittrice ad aver vinto con i suoi romanzi i tre più importanti premi letterari spagnoli: il premio Alfaguara con “La meraviglia degli anni imperfetti”, il premio Nadal con “Il profumo delle foglie di limone”, bestseller che ha venduto oltre un milione di copie, in cima alle classifiche di vendita per anni e il premio Planeta con “Le cose che sai di me”.In contemporanea a Napoli, alle ore 17.30 all’auditorium Instituto Cervantes (via Nazario Sauro 23) ci sarà il dialogo moderato dall’hispanista Marco Ottaiano tra Élmer Mendoza – primo narratore a cogliere con successo l’effetto della cultura del narcotraffico in Messico e autore della saga poliziesca più emblematica della letteratura messicana, tradotta in dieci lingue – e Maurizio De Giovanni, autore di tre fortunate serie noir: quella con protagonista il commissario Ricciardi ambientata nei primi anni Trenta, i Bastardi di Pizzofalcone, composta da nove romanzi (da cui è tratta la serie televisiva omonima) e di recente quella dedicata a Sara Morozzi.
Mentre a Palermo alle 18.30 (Chiesa di Santa Eulalia dei Catalani, via Argenteria Nuova 33) toccherà allo scrittore e sceneggiatore galiziano Alfredo Conde, autore tra gli altri dei romanzi “Il mistero del santo sul cammino di Santiago” e “Gli altri giorni”.
Giovedì 21 novembre gli eventi di Nero/Giallo proseguiranno a Roma con un doppio appuntamento alla Sala Dalí: si inizia alle ore 18 con tre autori contemporanei, Marilù Oliva (Italia), Guillermo Roz (Argentina), Alek Popov (Bulgaria) protagonisti dell’incontro dal titolo “Tra il piacere e la denuncia”, moderato da Leopoldo Santovincenzo. A seguire dalle ore 19.30 spazio alla conversazione tra il messicano Élmer Mendoza e Walter Catalano.
A Palermo, invece, alle 18:30 lo scrittore e critico letterario catalano Víctor del Árbol (vincitore del Premio Nadal nel 2016 con “La víspera de casi todo”) dialogherà con lo scrittore, sceneggiatore e poliziotto siciliano Piergiorgio Di Cara.
Venerdì 22 novembre a Roma, sempre alle 18.30, l’evento conclusivo della terza edizione del ciclo letterario dal titolo “Il suicidio del romanzo noir?”, moderato da Giorgio Gosetti, che vedrà protagonisti quattro scrittori, gli italiani Giorgia Lepore e Patrick Fogli e gli spagnoli Empar Fernández e Víctor del Árbol.
Tra suggestioni del racconto e analisi degli aspetti cruciali, lettura dei testi, curiosità e aneddoti legati alla fase creativa, passeranno in rassegna storie attuali, temi scottanti, situazioni avvincenti e surreali raccontate attraverso la novela negra, il romanzo giallo, il thriller, il noir, il poliziesco. Molteplici sfumature dello stesso colore e del medesimo genere narrativo che costituiscono il cuore pulsante dell’evento annuale promosso dall’Instituto Cervantes con scrittori, sceneggiatori, giornalisti, illustratori, poeti, investigatori e autori internazionali. Un prezioso documento sociale tra suspense e divertimento, ritratto d’epoca e sguardo sul contemporaneo.Tutti gli appuntamenti di Nero/Giallo in programma a Roma, Palermo e Napoli sono ad ingresso gratuito fino ad esaurimento dei posti disponibili.

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“Ritratto di un Pianeta selvaggio” di Simone Sbaraglia

Posted by fidest press agency su martedì, 19 novembre 2019

Napoli 22 Novembre ALLE 10:30 presso il Real Museo Mineralogico “Ritratto di un Pianeta selvaggio” di Simone Sbaraglia è un progetto che racconta un mondo fragile, in rapidissimo cambiamento e che, altrettanto rapidamente, stiamo perdendo.Attraversare il globo per documentarne le meraviglie naturali con lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica verso la bellezza e la fragilità del mondo naturale assume oggi il carattere della massima urgenza per il fotografo naturalista Simone Sbaraglia che dichiara: “Andare alla ricerca degli attimi di bellezza e armonia diventa sempre più difficile e raro e per questo ho deciso di dare a questo progetto il carattere della mutevolezza e del cambiamento, caratteristiche che rispecchiano lo stato attuale della natura del nostro Pianeta Terra”.“Ritratto di un Pianeta selvaggio” è un progetto a tappe che partito da Roma sta girando l’Italia per poi sconfinare all’estero; è strutturato come un racconto che evolve e cambia con il progredire delle tappe nelle varie città, dando luogo ad un ritratto del nostro Pianeta in costante evoluzione e cambiamento.
La mostra ha una forte impronta multimediale caratterizzata da diversi video di backstage, un’intervista all’autore e diversi video tecnici che descrivono tecniche e attrezzature utilizzate per il progetto. Le stampe cambieranno di tappa in tappa con il progredire stesso del progetto e così anche il catalogo, che non assume la classica forma del libro ma è costituito da un cofanetto che raccoglie le fotografie presenti in mostra e che, come le immagini esposte, evolverà insieme al progetto.Lo svolgersi del progetto è costantemente raccontato nel sito: http://www.ritrattodiunpianetaselvaggio.it Mi sto dedicando a questo progetto da più di tre anni – ci racconta Simone Sbaraglia – girando il mondo per scovare i luoghi e le specie che ancora resistono e che ancora sono in grado di regalarci quelle emozioni che solo il contatto con la natura incontaminata può donare. Raccontarne la bellezza è sempre stata per me una priorità e oggi lo è ancora di più perché purtroppo stiamo perdendo moltissimi di quei paradisi selvaggiLa realizzazione di questo ambizioso progetto è possibile grazie al supporto di Fujifilm Italia di cui Simone è ambasciatore X-Photographer. FUJIFILM ha sposato il progetto, consapevole di quanto la fotografia riesca a parlare alle coscienze con immediatezza, senza filtri, su un tema che non è più possibile ignorare. Con grande forza, una fotografia, o una sequenza di immagini, ha il potere di catalizzare gli sguardi di un pubblico vasto ed eterogeneo. Inoltre, FUJIFILM ha trovato in questa collaborazione con il fotografo Simone Sbaraglia, fine autore, anche la possibilità di sostenere la cultura dell’immagine.La mostra sarà visitabile presso il museo fino al 7 gennaio 2020.

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Conferenza Nazionale Confeuro 2019

Posted by fidest press agency su martedì, 19 novembre 2019

Roma 21 novembre 2019 9.30-16.30 Hotel Holiday Inn, Viale Castello della Magliana, 65 Conferenza Nazionale Confeuro 2019 Un altro mondo è sostenibile Con la partecipazione di Teresa Bellanova, Ministra per le Politiche Agricole e Forestali. Intervengono:
Filippo Gallinella, Presidente della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati, Gianni Pittella, Senatore della Repubblica, Andrea Michele Tiso, Presidente nazionale Confeuro. Trasformare alla radice il sistema Italia affinché diventi davvero sostenibile. il settore primario è chiamato a giocare un ruolo determinante per realizzare il Green New Deal annunciato dal Governo. Occorrono per questo misure lungimiranti e adeguate. In un momento decisivo per la riforma della Politica Agricola Comune, giunta ormai al temine del periodo 2014-2020, la Conferenza nazionale Confeuro intende promuovere una discussione aperta sui temi chiave per il settore agroalimentare: dalla nuova Pac alle produzioni ecosostenibili; dall’Agenda 2030 per lo sviluppo al contrasto delle agromafie.Grazie agli interventi di esperti, rappresentanti di istituzioni e organizzazioni non governative internazionali, nel corso della Conferenza si cercherà di capire come l’agricoltura può contribuire alla riconversione verde del sistema economico, sociale e culturale per un vero Green New Deal. Nella convinzione che uno sviluppo duraturo si può ottenere soltanto garantendo un’agricoltura rispettosa della biodiversità e dell’ambiente.
L’appuntamento si propone inoltre di offrire la prospettiva che nasce dal contatto diretto con il territorio, dando voce agli operatori che raccolgono esigenze e proposte di chi la terra la vive ogni giorno.

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Migranti climatici: l’esodo biblico che sta per travolgere l’Europa di cui nessuno parla

Posted by fidest press agency su martedì, 19 novembre 2019

E’ in libreria per Rubbettino “Profughi del clima. Chi sono, da dove vengono, dove vanno” di Francesca Santoli I migranti climatici, i profughi del clima, sono le vittime della nuova migrazione forzata che rischia di trasformarsi nella più grave crisi dei rifugiati dalla seconda guerra mondiale. I flussi migratori che già coinvolgono anche il nostro Paese potrebbero avere dimensioni senza precedenti. Ma è un fenomeno esplosivo in corso di cui nessuno parla avendo un’idea chiara di cosa accadrà. Al momento il dibattito sembra arenato sulle emergenze del Mediterraneo che alimentano i dibattiti politici interni ai paesi europei. Francesca Santolini, giornalista esperta di temi ambientali, con il suo ultimo libro “Profughi del clima. Chi sono, da dove vengono, dove andranno”, con prefazione di Marco Impagliazzo, che Rubbettino lancia in libreria domani 14 novembre, compie una necessaria operazione verità. E la verità fa molto male. Il libro arriva al momento giusto e riproduce la migliore fotografia del dramma di milioni di profughi “fantasmi” per i quali nessun Paese ancora prevede uno status e il diritto d’asilo. Quanti sono? Chi sono? Da dove partono? Dove andranno? Santolini offre dati e cifre impressionanti con analisi inedite dell’esodo climatico di osservatori internazionali come il Norwegian Refugee Council che ha registrato nel corso degli ultimi otto anni un totale di 203,4 milioni di spostamenti collegati agli eco-disastri; o la Banca Mondiale che inquadra come prima causa dell’esodo gli effetti del clima nelle regioni più povere e densamente popolate del mondo indicando 143 milioni di migranti pronti ad abbandonarle per siccità, fame, carestia, epidemie, piene devastanti su aree urbane e agricole. L’autrice analizza tutte le incoerenze che hanno reso finora impossibile un accordo internazionale su una definizione condivisa e ufficialmente riconosciuta di “migrante ambientale”. L’Organizzazione Internazionale delle Migrazioni ha fornito una “working definition” ancorché generica: “I migranti ambientali sono quelle persone o gruppi di persone che, a causa di improvvisi o graduali cambiamenti nell’ambiente che influenzano negativamente le loro condizioni di vita, sono obbligati o scelgono di lasciare le proprie case temporaneamente o permanentemente, muovendosi all’interno del proprio paese o oltrepassando i confini nazionali”. Tuttavia, la categoria del “migrante ambientale” o, più opportunamente, di “rifugiato ambientale”, ancora non esiste nel diritto internazionale e questo, argomenta Santolini, è anche un alibi a non occuparsene. Ciò significa che le persone che migrano per ragioni ambientali o fuggono da eventi climatici oggi sono fantasmi, non sono tutelate dal diritto internazionale e non possono beneficiare dello status di rifugiato che la Convenzione di Ginevra del 1951 concede solo a chi è perseguitato per razza, religione, cittadinanza, appartenenza a un gruppo sociale o per le proprie opinioni politiche. Dell’ambiente e delle conseguenze del clima, e del diritto alla loro protezione, incredibilmente non vi è ancora traccia. Come di piani seri con politiche e investimenti nelle aree in via di sviluppo per l’adattamento e la mitigazione del rischio clima su scala globale e locale, nonostante le speranze suscitate dall’accordo di Parigi.
E in Italia? Già oggi la prima causa di gran parte del flusso migratorio verso l’Italia è causato da fenomeni meteo-climatici che rappresentano uno dei vettori principali degli spostamenti di massa. Se analizziamo le ondate migratorie verso l’Italia nel periodo 1995-2009 provenienti dai dieci Paesi della fascia del Sahel, quelli da cui attualmente arriva il 90% dei migranti lungo la rotta mediterranea, modelli scientifici sviluppati mostrano chiaramente che quasi l’80% della variabilità nei flussi annuali dei migranti è spiegato dal disastro climatico in corso. È un anticipo di ciò che di sconvolgente contiene questo libro scritto da chi ha partecipato a tutti gli ultimi summit dell’Onu sul clima e alla storica firma di Parigi su impegni solenni ma ancora non mantenuti. È la prima seria e documentata inchiesta sui profughi del clima contro ogni retorica e semplificazione dell’emergenza migranti. È una mappa dalla forte impronta solidale per chiunque voglia studiare, comprendere e affrontare al meglio e con lo spirito accogliente che produce ricchezza anche in Italia, l’esodo forzato.
Francesca Santolini è giornalista, esperta di temi ambientali. Attualmente collabora con il quotidiano «La Stampa», dove scrive principalmente di ambiente e clima e lavora nella trasmissione «Unomattina» di Rai Uno. Per Marsilio ha scritto “Passione Verde. La sfida ecologista alla politica” (2010) e per Rubbettino “Un nuovo clima. Come l’Italia affronta la sfida climatica” (2015).

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Italia-Turchia, la cooperazione si gioca sul clima e la società civile

Posted by fidest press agency su martedì, 19 novembre 2019

Sustainable Civil Society Dialogue for Sustainable Development (SCSD-SD) è un progetto co-finanziato dall’Unione Europea, nell’ambito del programma Civil Society Dialogue. Obiettivo è migliorare e sostenere un dialogo efficace con la società civile e sviluppare la cooperazione tra Turchia e Italia nel settore ambientale.Coinvolgere le principali organizzazioni della società civile e gli Enti locali per aumentare gli scambi bilaterali e la cooperazione nel settore ambientale a lungo termine tra Turchia e Italia. È questo il principale obiettivo del progetto SCSD-SD, co-finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del programma Civil Society Dialogue – V e i cui partner sono Kyoto Club, Roma e Çevreci Enerji Derneği (Environmental Energy Association), Smirne.Durante la visita della delegazione turca in Italia, tenutasi a Roma tra il 24 e il 27 settembre 2019, sono state coinvolte diverse organizzazioni ambientaliste locali e nazionali, centri di ricerca, associazioni di categoria al fine di scambiare buone pratiche e rafforzare i contatti bilaterali tra i due Paesi. Tra le organizzazioni visitate: Coordinamento FREE, Associazione Nazionale Energia del Vento (ANEV), ISES Italia, Campagna Amica, Lunaria, Federbio, Legambiente, Greenpeace, Consiglio per la Ricerca in agricoltura e l’analisi dell’Economia Agraria (CREA), Yunus Emre Institute, Azzero CO2, Qualenergia.it, E3G. Durante gli incontri, sono state presentate proposte per la nascita di un network attivo sui temi dell’agricoltura e sono emersi interessi comuni circa le opportunità sull’eolico nell’area di Smirne.Kyoto Club e Çevreci Enerji Derneği hanno poi redatto il monitoring report, uno studio che approfondisce l’acquis comunitario in materia di ambiente, clima ed energia e che illustra i progressi compiuti dalla Turchia nell’armonizzare il proprio quadro normativo ambientale con quello dell’Unione. Scopo dello studio è offrire una comparazione tra i due sistemi e dare un’idea di cosa manca alla Turchia per allinearsi con la normativa UE ai fini dell’ingresso.Dal report si apprende come, negli ultimi anni, la Turchia, nonostante alcuni persistenti ritardi, abbia realizzato importanti progressi nella gestione dei rifiuti, nel controllo dell’inquinamento, nella riduzione dei rischi idrogeologici e nella qualità delle sue acque e dell’aria.A questo proposito, la “Strategia Europea di Approssimazione Integrata 2007-2023” stabilisce gli obiettivi, i target e le attività da intraprendere in Turchia per i diversi settori: secondo la Strategia, il costo di investimenti necessari per garantire l’allineamento con l’acquis ambientale dell’UE è stimato a circa 59 miliardi di euro.Sustainable Civil Society Dialogue for Sustainable Development è un progetto sostenuto nell’ambito del programma Civil Society Dialogue finanziato dall’Unione europea. Civil Society Dialogue è un programma che riunisce le organizzazioni della società civile provenienti dalla Turchia e dall’UE attorno ad argomenti comuni, per scambiare conoscenze ed esperienze e costruire un dialogo sostenuto tra di loro. Il Dipartimento per le Politiche Europee è l’istituzione responsabile dell’attuazione tecnica del programma, mentre l’unità centrale per le finanze e i contratti è l’autorità di controllo del programma.

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L’Italia sempre ai primi posti in Europa nella prevalenza di infezioni antibioticoresistenti

Posted by fidest press agency su martedì, 19 novembre 2019

Lo è con una diffusione superiore alle medie per alcuni dei principali superbatteri. Nel nostro Paese oltre 200.000 casi e circa 10.000 decessi da germi multiresistenti, un terzo dei dati stimati in Europa. In vista dell’European Antibiotic Awareness Day in programma il 18 novembre gli infettivologi della SITA – Società Italiana di Terapia Antinfettiva, riuniti a Santa Margherita Ligure per l’International Meeting on Antimicrobial Chemotherapy in Clinical Practice (ACCP), rilanciano l’importanza della sensibilizzazione di cittadini e professionisti e sottolineano l’importanza di un uso corretto e appropriato dei nuovi antibiotici.In corso un progetto condiviso tra SITA e FIMMG per promuovere tra i medici di famiglia la formazione su antibiotici e resistenze batteriche.

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Il Paese di Alice: Vorrei vivere in un Paese diverso ma non è facile

Posted by fidest press agency su martedì, 19 novembre 2019

Il nostro Paese è sulle prime pagine di tutti i media del Pianeta. Abbiamo vinto i campionati mondiali di calcio? Altri tempi… Abbiamo “solo” Venezia sott’acqua. Come già tanto tempo fa, il 4 novembre 1966. Solo che all’epoca Venezia fu “fregata” da Firenze che conquistò alla grande le prime pagine di tutto il mondo. Una gara? Non credo piaccia a nessuno, ma a posteriori ne possiamo anche parlare in questi termini. Il problema è che non c’è la parola “fine” ad eventi del genere.
Non ci funziona il telefono o dobbiamo attivare una nuova linea. Chiamiamo il nostro gestore e ci viene fissato un appuntamento. Spesso a questo appuntamento non si presenta nessuno, e altrettanto nessuno ci avvisa che il tecnico non sarebbe venuto.
Ci si rompe il televisore o la lavatrice o il computer. Chiamiamo il servizio di assistenza. Consegniamo il dovuto e ci viene fissata una data entro cui l’elettrodomestico riparato ci verrà consegnato. Passa questa data e non succede nulla.
E’ da due ani che, nella sede di Aduc, quando piove, dal lucernario scendono gocce d’acqua, tant’è che, in base alle stagioni, spostiamo le scrivanie. Nel frattempo è anche cambiato il proprietario dell’immobile, e questo ha anche forse dilungato la soluzione del problema. Il precedente diceva di aver risolto, ma la soluzione è durata al massimo un paio di mesi. L’attuale proprietà, da luglio ha inviato squadre di architetti, geometri, muratori ed affini che, oltre a costarli molti soldi, dopo due mesi hanno detto anche loro di aver risolto, ma oggi, nell’ultimo mese, il “gioco” dello spostamento delle scrivanie continua.
Spostiamoci sul pubblico con la visita medica all’Asl. Fiduciosi chiamiamo o andiamo per fissare, abbiamo letto tanta pubblicità che la nostra Asl ha tempi in cui tengono conto delle esigenza del paziente/utente. L’appuntamento ci viene fissato dopo mesi e mesi, e magari in una sede fisica non proprio funzionale al nostro domicilio…. Ma non era l’Asl che… “esigenze”, etc? “Sì, ma il suo caso è diverso…”.  Solo un recente esempio. La legge 117/2018 (duemiladiciotto) è intervenuta sul codice della strada, sull’art.172, introducendo l’obbligo di utilizzare un dispositivo di allarme antiabbandono sui seggiolini per i bambini trasportati in auto. L’obbligo avrebbe dovuto attivarsi decorsi 120 giorni dalla data di entrata in vigore del decreto attuativo -che doveva arrivare nel Dicembre 2018 (duemiladiciotto)- ed aveva anche indicato come termine ultimo il 1 Luglio 2019. Ma il decreto è arrivato in ritardo, proprio nei giorni scorsi (e i media ne hanno parlato tanto) ben oltre Luglio 2019, ma nonostante questo i 120 giorni sono stati rispettati e dallo scorso 7 novembre la legge è in vigore e chi non la rispetta paga le multe del caso. In poco più d una settimana tutti si devono adeguare… e i prezzi dei seggiolini, quando si trovano, sono alle stelle. Spesso si incontrano cartelli, quasi sempre in uffici della pubblica amministrazione, con scritto “E’ assolutamente vietato fumare”. Chissà perché il divieto deve essere assoluto e non basta in quanto tale. Cartelli che fanno “pendant” con alcuni limiti di velocità che si incontrano per strada tipo “10” o “20”. Per restare sul ridicolo… ci sono forse autovelox per multare chi infrange questi limiti? Se qualcuno ha avuto l’ardire di chiedere ad un qualche pubblico ufficiale della sicurezza stradale una spiegazione in merito, se è riuscito ad ottenere una risposta, e non è stato mandato al diavolo, è del tipo “è una tendenza….”. Ci fermiamo nell’analisi antropologica. Crediamo di aver spiegato il concetto e i soggetti che gestiscono le nostre vite, noi tra loro.
A Venezia tutti dicono che il Mose è vecchio e non più funzionale al nuovo assetto climatico ed idrogeologico del nostro Pianeta. A Firenze sembra che l’Arno potrebbe facilmente esondare come nel 1966. E poi ci sono paesini e città meno rinomate che, pur se non finiranno sulla prima pagina del The New York Times, saranno e rimarranno nel fango (si vada a chiederlo ai terremotati dal 2009 in poi… senza dimenticare i terremoti storici della seconda parte del secolo scorso). Guardiamoci addosso, chè le soluzioni, o quantomeno le riduzioni dei danni che ci facciamo da soli, sono in noi stessi e, soprattutto, per chi è vittima di queste situazioni, nella nostra capacità di farla pagare cara a chi sgarra. Ed è bene che questo “fargliela pagare” non venga percepito come vendetta, ma semplicemente come un gesto di civiltà. Sia che si tratti di cambiare gestore telefonico che commerciante di elettrodomestici o di portare in giudizio i vari privati o le pubbliche amministrazioni. Semplici azioni per farci meglio comprendere perché Venezia è sott’acqua, perché Venezia è nel nostro quotidiano e su come, forse, si possa intraprendere un percorso per la costruzione di una civiltà vivibile. (Vincenzo Donvito, presidente Aduc)

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A Roma presentazione dell’Effettismo, corrente pittorica che si oppone alla tecnologia digitale applicata all’arte

Posted by fidest press agency su martedì, 19 novembre 2019

Roma, mercoledì 20 novembre, alle ore 18.30, presso la Cappella Orsini di via di Grotta Pinta 21 (Campo de’ Fiori), il vernissage dell’Effettismo, la prima corrente pittorica italiana sorta in opposizione all’uso smodato della tecnologia digitale nel settore artistico.
Il movimento, fondato dal maestro Franco Fragale, celebre pittore scomparso nel 2014 (un suo quadro è esposto alla Galleria nazionale di arte moderna), promuove il ritorno al cavalletto e al tocco creativo del singolo individuo.Al vernissage esibiranno i loro dipinti 13 artisti effettisti. Nel corso dell’evento sarà inoltre presentato il Manifesto del movimento.«Nei momenti di crisi, come quello che stiamo vivendo, l’arte è la risposta. Noi ci ribelliamo al grigiore sociale, all’assopimento delle coscienze. Crediamo nel futuro, nel ritorno alla libera ispirazione e all’estro individuale, in opposizione all’omologazione e alle opere realizzate in serie, al ricorso al computer e all’arte prestampata usata per arredare», ha spiegato la pittrice Francesca Romana Fragale, leader del Movimento Effettista e vicepresidente dell’Accademia internazionale di arte moderna (Aiam).La mostra rimarrà aperta gratuitamente al pubblico dal 21 al 28 novembre 2019, dalle 16.30 alle 19.

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Scuola: Stipendi al palo, in arrivo 30 euro netti a lavoratore e ai pensionati 25 centesimi al mese (lordi)

Posted by fidest press agency su martedì, 19 novembre 2019

Le risorse per il rinnovo del contratto sono ampiamente insufficienti per avvicinare gli stipendi del personale scolastico italiano a quello europeo: lo ha candidamente detto il ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti ai segretari generali dei cinque sindacati più rappresentativi del comparto istruzione e ricerca, assicurando loro anche di continuare ad agire con il massimo impegno, al fine di reperire ulteriori risorse nell’ambito delle decisioni che potranno scaturire dal dibattito in sede parlamentare. Tra l’amaro e l’ironico è il commento di Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, il sindacato che tra i 40 emendamenti presentati al Disegno di legge di Bilancio 2020 AS 1586 prevede anche le modalità per garantire l’avanzamento dei compensi dei dipendenti e dei dirigenti pubblici eliminando i lacciuoli e i vincoli che limitano la portata: “Ad oggi, stime alla mano, si arriva a coprire a malapena 65 euro in media a dipendente scolastico, altro che aumenti a tre cifre come segnale iniziale: qui, se va bene, gli insegnanti e il personale Ata si dovranno accontentare di una trentina di euro netti al mese, poco più di un antipasto con pizza”. Sugli stipendi degli statali e del personale della scuola è inutile illudersi ancora: la realtà, promesse a parte, è che la tanto ventilata significativa rivalutazione dei trattamenti retributivi di oltre un milione di lavoratori della scuola, quindi, non ci sarà: le risorse, a tal fine disponibili, sono del tutto insufficienti e da utilizzare anche per coprire l’elemento perequativo, ovvero gli aumenti da 85 euro lordi medi che il Governo precedente ha accordato solo per i portatori di compensi di fascia media e maggiore, e lasciano in questo modo i compensi annui dei lavoratori di comparto sotto di 9 mila euro rispetto alla media dell’Unione Europea e con oltre mille euro di potere d’acquisto perso solo negli ultimi sette anni.

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Scuola: Decreto salva-precari

Posted by fidest press agency su martedì, 19 novembre 2019

Il sottosegretario Lucia Azzolina annuncia emendamento M5S su graduatorie d’Istituto da trasformare in provinciali: l’idea dell’Anief fa breccia. Lascia stupiti in positivo l’annuncio del sottosegretario all’Istruzione pentastellato che anticipa in un video due importanti emendamenti al decreto “salva-precari” che saranno presentati dal Movimento 5 Stelle: la riapertura della terza fascia d’istituto, e, soprattutto, la trasformazione delle graduatorie d’istituto in provinciali, esattamente come chiede Anief da diversi mesi. Marcello Pacifico (Anief): “Quello di una diversa gestione delle graduatorie d’istituto, con la loro trasformazione in liste provinciali, è uno dei punti salienti delle trenta proposte di modifica agli articoli 1, 2 e 5 del decreto legge 126 salva-precari, frutto della piattaforma sindacale che ha portato martedì scorso allo sciopero nazionale Anief e al sit-in a Roma, con tanti manifestanti a chiedere a gran voce diverse modifiche al decreto per cancellare discriminazioni ed errori palesi. Abbiamo sottolineato anche in audizione che l’attuale sistema di gestione delle supplenze non regge, tanto da dovere ricorrere con sempre maggiore frequenza alle Mad. Ben venga, quindi, la trasformazione delle graduatorie d’istituto in provinciali, in modo così da fare finalmente incontrare la disponibilità dei supplenti con l’esigenza di coprire le cattedre”. Doppio emendamento del M5S sul decreto scuola n. 126, ribattezzato “salva-pecari bis”. Sul primo punto, il sottosegretario spiega che il M5S non è contrario a riaprire la “terza fascia ai neolaureati. Anche perché sappiamo che le scuole sono invase dalle MAD.” La riapertura, scrive Orizzonte Scuola, obbedisce alla necessità da parte delle scuole di supplenze brevi che in molte parti della penisola sono delegate alle messe a disposizione. Anche per quanto riguarda la trasformazione delle graduatorie d’istituto in provinciali, l’on. Lucia Azzolina anticipa la presentazione di un emendamento in Parlamento. “Prevediamo – ha detto – anche che le graduatorie di istituto siano trasformate in graduatorie provinciali. Non è giusto che i docenti debbano scegliere soltanto alcune scuole, pensate a province grandi come Roma: 10 scuole sono poche. Questo causa il fatto che alcuni docenti con meno punti magari riescono a lavorare di più rispetto a docenti con più punti, perché dipende dalle scuole scelte. Inoltre, il lavoro per le segreterie.La trasformazione delle GI in graduatorie provinciali è già realtà in aree come Pisa o Torino – ha concluso – che incrociano le graduatorie di istituto e fanno convocazioni generali. Perché non possiamo estendere il modello a tutto il mondo della scuola?”. Anief apprezza l’iniziativa del Movimento 5 Stella e in particolare le parole del sottosegretario all’Istruzione Lucia Azzolina, la quale ha anticipato i contenuti di un provvedimento salvifico per la copertura di decine di migliaia di cattedre e per la collocazione sulle stesse di altrettanti supplenti, i quali per via di norme anacronistiche sulle supplenze sono sempre più spesso costretti a non poter accettare le nomine perché collocati solo su un numero di istituti limitato. Questo sistema ha prodottoun danno tangibile agli alunni, privati del loro docente e di quella continuità didattica che dovrebbe essere alla base di ogni sistema d’istruzione moderno ed efficiente.

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“Lo sviluppo delle tecnologie sta cambiando profondamente la nostra società e il nostro stile di vita”

Posted by fidest press agency su martedì, 19 novembre 2019

È in atto la trasformazione della Pubblica Amministrazione e non possiamo permetterci il lusso di attendere, mentre altri Paesi spiccano il volo. Oggi lanciamo un appello accorato a tre ministeri (MiSE, Politiche Ambientali e Salute) affinché il 5G non faccia la fine della BUL, ostaggio dei ritardi della burocrazia. Chiediamo al governo di adottare ogni iniziativa utile a superare gli ostacoli e ad informare correttamente la popolazione circa i benefici della connettività ultraveloce”.Così Michele Pianetta, vicepresidente all’Innovazione di ANCI Piemonte, intervenendo in rappresentanza di ANCI nazionale all’evento “Milano Smart City Conference” svoltosi oggi a Rho Fiera. “La PA digitale e la realizzazione dei servizi innovativi dell’agenda digitale non sono rinviabili – continua Pianetta -. Occorre passare dalle strategie ai progetti, dalle parole ai fatti. Ricordo che, soltanto in Italia, gli operatori di telecomunicazioni hanno investito oltre 6 miliardi di euro per acquisire il diritto d’uso delle frequenze, ma c’è ancora un gran lavoro da fare, soprattutto dal punto di vista culturale”.
La connettività di quinta generazione promette di rivoluzionare il mondo dei servizi digitali, ad esempio attraverso il potenziamento dei progetti di telemedicina, controllo delle reti energetiche e guida autonoma dei veicoli. Ma gli ostacoli non mancano.
“Ai ministri Patuanelli, Costa e Speranza – prosegue Pianetta – chiediamo semplificazione burocratica, misure di accompagnamento ai Comuni più piccoli e soprattutto iniziative di comunicazione istituzionali efficaci volte ad informare correttamente Sindaci e cittadini sulle opportunità del 5G. Le paure chiliastiche generate dall’ignoranza e dall’oscurantismo di chi rifiuta aprioristicamente il progresso bloccano lo sviluppo. È esattamente ciò che vogliamo evitare”. “Infine – conclude Michele Pianetta – occorre aprire un dibattito riguardante i limiti della potestà regolamentare dei Comuni sui piani di dislocazione delle antenne, nell’ottica della tutela degli interessi pubblici generali. Non vogliamo che accada ciò che è successo in passato per la telefonia mobile e per i ripetitori del sistema radiotelevisivi. L’Italia non può diventare il far west: in assenza di direttive omogenee e di precisi standard, i Sindaci brancoleranno nel buio e ognuno, alla fine, sarà costretto a far da sé”.

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Il Tempo e Rete 4 attaccano la Città metropolitana di Roma

Posted by fidest press agency su martedì, 19 novembre 2019

Da alcuni giorni è in atto una campagna denigratoria contro l’ente “Città Metropolitana di Roma Capitale”, iniziata dal quotidiano il Tempo che ha pubblicato una serie di articoli che vanno dagli altisonanti stipendi dei dirigenti fino alle infiltrazioni d’acqua della nuova sede, per terminare con la trasmissione di Mario Giordano su rete 4 che, autorizzata ad entrare e fare riprese presso la sede via Ribotta, intervista dirigenti ed insegue i dipendenti denigrandoli per l’uscita alle ore 16.E’ del tutto evidente che l’attacco mediatico messo in atto, proveniente guarda caso solo da una parte specifica, è di natura politica e finalizzato a dimostrare le incapacità e le contraddizioni della gestione amministrativa di chi governa ed in particolare della sindaca Raggi.Certo chi ci ha governato in questi ultimi anni non ha certo mostrato grandi capacità, oltre a tagliare nastri alle inaugurazioni non è stato in grado di imprimere un indirizzo politico all’ente, ma non si utilizzino i dipendenti della ex provincia per facili strumentalizzazioni giornalistiche da quattro soldi.E’ utile ricordare alle redazioni del quotidiano e della trasmissione televisiva che non è certo colpa dei dipendenti se la riforma “Delrio” si è rivelata un fallimento totale, o se l’acquisto della nuova sede a via Ribotta è stato un grande spreco di risorse economiche. Questa organizzazione sindacale era stata profetica in tal senso denunciando sin dall’inizio il disastro di entrambe le operazioni.Al giornalista Giordano in particolare ricordiamo, cosa che dovrebbe conoscere, che l’orario di lavoro dei dipendenti pubblici è strutturato in 36 ore settimanali e che evidenziare nel servizio l’uscita ad una certa ora del pomeriggio è solo sensazionalismo giornalistico. Infine è bene sempre ricordare al conduttore e alla sua esperta in Pubblica Amministrazione Iva Zanicchi, che l’ultima riforma della PA che riguarda la dirigenza, gli incarichi, e la valutazione della performance lavorativa è stata opera di un Ministro (Brunetta) che il loro datore di lavoro dovrebbe conoscere molto bene.

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Laura Castelli: “Contro Di Maio accanimento mediatico maniacale”

Posted by fidest press agency su martedì, 19 novembre 2019

“In giornate come questa provo imbarazzo per certa stampa. Inutile far finta di nulla o nascondere l’evidenza dei fatti. Ogni mattina è un tiro al bersaglio, un accanimento mediatico davvero maniacale contro Luigi Di Maio. A volte viene anche il dubbio che certi attacchi siano coordinati per abbattere un avversario comune. Intere pagine di retroscena fantasiosi usati come un’arma da fuoco per sparare contro una persona. Quanta amarezza, quanta rabbia. Nessuno ha il coraggio di raccontare che Luigi sta portando avanti, con coraggio, un processo gigantesco: innovare il Movimento, con grande altruismo.
Penso sempre più spesso che il nostro capo politico sia una roccia. E in giorni come questi, ne sono ancora più certa. Sfido a trovare una persona che nonostante tutto e tutti non ha mai abbandonato il coraggio e la determinazione di combattere il Sistema. E vi assicuro che il Sistema non è un qualcosa di astratto. Tutt’altro. Perché dove ci sono interessi e potere c’è sempre qualcuno che prova a fregarti per fare i propri interessi che non sono mai quelli della collettività. E se la stampa pensa di fermare questo processo di cambiamento che stiamo portando avanti, non ha ben capito chi ha davanti”. Così su Facebook, Laura Castelli, Deputato del MoVimento 5 Stelle e Vice Ministro dell’Economia e delle Finanze, postando una foto che la ritrae assieme a Luigi Di Maio. (n.r. Non nascondiamo la circostanza che anche noi, dalle colonne di questa agenzia, siamo stati a volte molto critici nei confronti di Di Maio. E’ stato, chiariamolo subito a scanso di equivoci, un giudizio “politico” e non si può pensare diversamente se nel giro di poco più di un anno il Movimento ha perso oltre sei milioni di elettori e a tutt’oggi continua in caduta libera. Abbiamo criticato di Maio per il suo deficit comunicativo per contrastare alla pari il suo alleato-avversario Salvini e oggi la storia sembra ripetersi con l’altro Matteo. Di Maio e lo stesso Movimento sembrano aver dimenticato che la testimonianza di una presenza non si misura solo a livello di social ma anche nelle piazze tra la gente e le associazioni e attraverso la comunicazione “tradizionale” della carta stampata, delle agenzie stampa e non ci riferiamo, ovviamente, solo alle grandi testate ma a quelle minori. Ricordiamo che già molti anni fa, ai tempi di Aldo Moro, questi invitò un giornalista, che oggi potremmo definire antisistema, che si chiamava Pecorelli, ad organizzare un incontro con i direttori delle testate studentesche a Palermo. Diciamo, piuttosto, che il movimento sta pagando il prezzo del non avere un leader carismatico e la compensazione sta, semmai, nel fatto che ne è carente tutta la classe politica italiana. Un altro aspetto è il programma del Movimento che consideriamo molto dispersivo. E dire che basterebbe porre mano ad una sola riforma: quella della giustizia per ottenere un cambiamento radicale nel sistema italiano. E poi nello sposare la causa dei due diritti: quello della vita e quello del vivere che possono riassumere e qualificarsi come la pietra miliare del buon governo. Il resto è tutto fumus senza arrosto.)

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