Fidest – Agenzia giornalistica/press agency

Quotidiano di informazione – Anno 36 n° 136

Archive for 25 novembre 2019

Crollo viadotto e criticità di tipo idrogeomorfologico

Posted by fidest press agency su lunedì, 25 novembre 2019

“L’evento che si è verificato sull’autostrada A6 Torino-Savona è simile a quello di qualche anno fa in Sicilia, che interessò il viadotto di Scillato. Come esempio cito anche il crollo del ponte sul Rio Santa Lucia, della statale n.195 tra Cagliari e Capoterra dello scorso anno, ma sono purtroppo tante le criticità di tipo idrogeomorfologico che interessano le infrastrutture del Paese”. Queste le parole di Francesco Peduto, Presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi intervenendo sul crollo del viadotto ‘Madonna del Monte’ sull’A6 Torino-Savona a causa di una frana. “Si stima – spiega Peduto – che circa il 90% delle problematiche legate alle infrastrutture italiane sono determinate non da fattori strutturali, bensì dovute a criticità idrogeologiche. In tal senso, le parole d’ordine sono sempre le stesse: prevenzione, manutenzione del territorio e delle infrastrutture, monitoraggi strumentali, satellitari e tecnico-esperti attraverso il presidio territoriale. Parole che ripetiamo spesso dopo ogni evento idrogeologico significativo, che purtroppo in Italia non riescono a diventare un fatto concreto” denuncia il Presidente del CNG.“Gli eventi piovosi degli ultimi giorni hanno determinato fenomeni alluvionali e franosi che ancora una volta in diverse parti del Paese hanno causato vittime ed ingenti danni a strutture ed infrastrutture”. Così Lorenzo Benedetto, Consigliere e coordinatore della commissione difesa del suolo del Consiglio Nazionale dei Geologi. “I primi dati disponibili ci fanno ritenere che il crollo di un tratto del viadotto sull’A6 è stato determinato da una frana di colata rapida di fango e detriti innescatasi nella parte alta del versante a causa, molto probabilmente, di ingenti quantitativi d’acqua provenienti da una strada presente nell’area di nicchia. Il materiale staccatosi si è successivamente incanalato nell’impluvio sottostante fino ad arrivare nella parte bassa dove ha impattato sulla struttura stradale determinandone il crollo. Dunque siamo difronte all’ennesima dimostrazione che la sicurezza dei ponti e dei viadotti va assicurata non soltanto monitorando il degrado dei materiali che li costituiscono, ma come sosteniamo da tempo vanno monitorati anche e soprattutto i rischi geologici a cui sono soggetti” afferma Benedetto.Sulla necessità di porre in essere in maniera immediata misure preventive di mitigazione dei rischi da dissesto idrogeologico, interviene anche il Tesoriere del CNG Domenico Angelone, che sottolinea l’importanza del monitoraggio continuo del territorio. “L’esigenza di controllo assiduo dei versanti e dei corsi d’acqua nasce da lontano, da quando nel 1968 fu presentata alla Camera la proposta di legge n. 886 sull’istituzione del geologo di zona, già da allora ritenuto figura atta a <>. Dopo 50 anni quel vuoto non è stato colmato, nonostante quella proposta sia stata reiterata con regolare continuità a tutte le classi politiche che si sono succedute, e nonostante le numerose tragedie che negli ultimi 50 anni hanno devastato il Paese”. “Gli eventi di Savona, – prosegue il geologo – hanno dimostrato come la conoscenza puntuale del territorio non può considerarsi mai acquisita in via definitiva poiché le dinamiche terrestri portano a cambiamenti delle condizioni morfologiche e idrogeologiche distribuite in archi temporali anche molto brevi. Solo la presenza continua di chi sa leggere il territorio, attraverso il presidio territoriale – conclude il Tesoriere del CNG – può consentire di minimizzare i rischi, di proteggere le infrastrutture e di salvare le vite umane”.

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In Italia: frane, ponti, alluvioni

Posted by fidest press agency su lunedì, 25 novembre 2019

Fiore: “In Italia abbiamo modificato morfologie dei luoghi. Serve cambiare la politica di uso del territorio risanando gli errori del passato e progettando il futuro in maniera coerente. Serve educare i cittadini all’autoprotezione, serve una coscienza di adattamento al cambiamento climatico. Abbiamo fogne bianche urbane, senza manutenzione e progettate 20-30 anni con un regime di precipitazioni non confrontabili con gli attuali”.
«Da un punto di vista prettamente climatologico, se e vero che il bimestre ottobre – novembre é in assoluto il più piovoso dell’anno, i quantitativi meteorici precipitati negli ultimi 15 giorni equivalgono in alcune aree del Piemonte meridionale e della Liguria a circa il 50% delle cumulate annue. Se a ciò si aggiunge che l’avvezione di aria calda ed umida che caratterizza il fronte perturbato ha determinato nevicate solo oltre i 1500 metri, ben si comprende il perché della gravità della situazione idrologica ed idrogeologica nel nord ovest italiano”. Lo ha dichiarato poco fa, Massimiliano Fazzini, climatologo, geologo, docente dell’Università di Camerino ed esponente del Gruppo sul Dissesto Idrogeologico in Italia della Società Italiana di Geologia Ambientale (SIGEA). Il territorio maltrattato risente ancora di più degli effetti dei cambiamenti climatici.“Abbiamo maltrattato il territorio, modificando le morfologie dei luoghi, consumando suolo e impermeabilizzando grandi superfici, costruendo nelle aree destinate al transito delle acque. Gli eventi di cronaca che registriamo in queste ore sono la naturale conseguenza del nostro agire. Se non abbiamo il coraggio di cambiare la politica applicando il principio della sostenibilità economica – ha affermato oggi, Antonello Fiore, Presidente Nazionale della Società Italiana di Geologia Ambientale – sociale e ambientale dello sviluppo, saremo condannati a rincorrere le emergenze e magari avviare ricostruzioni negli stessi luoghi. Non dobbiamo meravigliarci troppo degli eventi che stiamo registrando in questi giorni dobbiamo meravigliarci della frequenza con cui oggi accadano questi eventi. Dobbiamo rendici conto che non possiamo più parlare di eventi eccezionali se questi si ripetono ogni anno all’inizio dell’autunno”. (by Giuseppe Ragosta)

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Bombardieri e Granata, due grandi promesse della musica italiana in concerto

Posted by fidest press agency su lunedì, 25 novembre 2019

Roma La stagione concertistica dell’Associazione Roma Sinfonietta presso l’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” prosegue mercoledì 27 novembre 2019 alle 18.00 nell’Auditorium “E. Morricone” (Università di Roma “Tor Vergata”, Macroarea di Lettere e Filosofia, via Columbia 1) con due grandi promesse della musica italiana, il direttore d’orchestra Cosimo Bombardieri e il pianista Francesco Granata, che si cimenteranno in un programma interamente beethoveniano, dove potranno far vedere quel che realmente valgono. Si tratta di tre sublimi capolavori del periodo “eroico” di Ludwig van Beethoven: Cosimo Bombardieri dirigerà l’Orchestra Roma Sinfonietta le due grandi ouverture Coriolano op. 62 e Egmont op. 84 e poi il Concerto n. 4 per painoforte e orchestra, op. 58, con Francsco Granata come solista.
Le due ouverture furono scritte come introduzione a due grandi tragedie: il Coriolano di Shakespeare rielaborato da un poeta tedesco oggi dimenticato e l’Egmont di Goethe. In comune hanno l’eroismo nell’accezione etica incui l’intendeva Beethoven: eroe non è chi trionfa sui campi di battaglia ma chi sacrifica sé stesso in nome di grandi principi etici. Coriolano affronta la morte per non tradire la patria, che pure è stata ingiusta nei suoi confronti. Egmant lotta per la libertà dei Paesi Bassi contro l’oppressione spagnola e viene condannato a morte: ma salire al patibolo non è per lui una sconfitta ma l’ascesa alla gloria imperitura. Per questi sgegtti Beethoven scrisse una musica dai forti contrasti, che rappresetano gli opposti principi della libertà e dell’oppressione, della giustizia e della violenta sopraffazione, dell’amore per l’umanità e dell’amore per il potere. Il Concerto n. 4 ci rivela un’altra faccia di Beethoven. È una musica fondamentalmente serena e gioiosa, in cui Beethoven raggiunge una straordinaria libertà formale anche all’interno di un’architettura musicale ampia e complessa. Da sempre è una delle sue composizoni più amate sia dai pianisti sia dal pubblico.

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Cina: Le Radici Profonde di Fernando Fidanza e Luca Fidanza

Posted by fidest press agency su lunedì, 25 novembre 2019

Roma sabato 14 dicembre 2019 alle 19.30 presso Bibliothè, via Celsa 5 presentazione del libro “Cina: Le Radici Profonde” (edizioni Gattomerlino 2019), il racconto di un paese incredibile attraverso poesie musicate e illustrazioni fotografiche degli incontri che gli autori hanno fatto lungo il cammino. Il rispetto per gli anziani in Cina ha radici profonde. Uno dei cardini nella filosofia confuciana è quello della pietà filiale, il “孝经”(Xiao Jing). Muovendo dall’importanza che ancora oggi ha questo sentimento fondamentale della società cinese, il libro vuole essere un omaggio alle persone che sono state al centro di quegli incontri.

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Il divario Nord-Sud? Nessun complotto: è colpa della geografia

Posted by fidest press agency su lunedì, 25 novembre 2019

Esce in libreria «Il paese diviso» il nuovo libro di Vittorio Daniele. Dopo l’uscita di «Terroni» di Pino Aprile, gli studi di Vittorio Daniele, economista e docente presso l’Università Magna Graecia di Catanzaro sono balzati alla ribalta perché, smentendo molti luoghi comuni, mostravano per la prima volta come nel 1861 le due aree del Paese non solo non fossero così diverse dal punto di vista economico, come comunemente si ritiene, ma fossero addirittura simili. Quei risultati – contenuti in particolare in un libro scritto da Daniele e Paolo Malanima – mettevano in discussione uno dei presupposti di un secolo e mezzo di storiografia filorisorgimentale, che vedeva nel Risorgimento un processo di liberazione del Sud dalla condizione di sottosviluppo al quale la dominazione borbonica lo aveva condannato.
Oggi Daniele torna in libreria per Rubbettino con un nuovo argomentatissimo libro su questi temi: «Il paese diviso. Nord e Sud nella storia d’Italia». Il volume passa in rassegna le varie teorie sul ritardo del Sud e snocciola dati e cifre per ribadire che il divario comincia proprio a partire dall’Unità d’Italia. Alla formazione del divario tra Nord e Sud contribuirono certamente le politiche attuate nei primi anni post-unitari ma, più che per ragioni legate a logiche di dominio coloniale messe in atto dal “perfido Cavour”, come vorrebbero i più accaniti neoborbonici, il progressivo declino delle imprese presenti al Sud e lo sviluppo di quelle del Nord, specie nel triangolo industriale Torino-Genova-Milano, furono dovuti alla peculiare geografia dell’Italia: un paese stretto e lungo, proteso nel Mediterraneo. La prossimità ai grandi mercati dell’Europa centrale avvantaggiò le regioni del Nord, in particolar modo Lombardia, Piemonte e Liguria, sostenendone la crescita industriale. Il divario, inizialmente molto piccolo crebbe e il Sud, geograficamente periferico, lo divenne anche dal punto di vista economico. Il divario Nord-Sud viene visto, dunque, non più come atavica incapacità dei meridionali di governare se stessi, ma in larga misura frutto di una questione ingovernabile come, appunto, la geografia. Oggi tuttavia – argomenta l’autore – nell’epoca della globalizzazione, in cui non è più la geografia fisica ma quella economica a influenzare la crescita delle regioni, il divario Nord-Sud sembra non solo diminuire ma addirittura accentuarsi.Vittorio Daniele è professore ordinario di Politica economica all’Università «Magna Graecia» di Catanzaro, dove insegna anche Economia dello sviluppo. La sua attività di ricerca riguarda, in particolare, il ruolo dei fattori geografici e culturali nello sviluppo economico.
http://www.rubbettinoeditore.it,

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In calo la fiducia nell’informazione

Posted by fidest press agency su lunedì, 25 novembre 2019

La difficoltà di accedere a informazione di qualità sembra preoccupare gran parte degli europei: il 59% di essi è infatti preoccupato per la diffusione delle fake news. Lo rivelano i dati dell’indagine sulla fiducia nell’informazione commissionata a livello europeo da Readly[1], dai quali emerge anche che il 63% degli italiani teme di non poter accedere a un’informazione veritiera – contro il 56% degli intervistati in Germania e il 48% in Svezia.In particolare, il 33% degli italiani intervistati ritiene di essere esposta “spesso” a notizie false; il 12% “molto spesso”. Queste percentuali aumentano tra i giovani tra i 18 e i 34 anni: il 41% di essi si ritiene “spesso” esposto alle fake news; il 19% dei ragazzi tra i 18 e i 24 anni ritiene di esserlo “molto spesso”. Nella fascia di età tra i 18 e i 34 anni solo 1 giovane su 100 ritiene di non essere in alcun modo esposto alle fake news.
Secondo la ricerca commissionata da Readly, la fiducia nell’informazione appare compromessa a livello globale: gli intervistati, tuttavia sembrano avere a cuore la ricerca di fonti di qualità per garantire che ciò che stanno leggendo sia veritiero.Oltre un terzo dei lettori (38%) ha dichiarato di verificare personalmente la veridicità delle notizie, e questa percentuale sale al 49% tra i giovani dai 18 ai 24 anni. Il 40% degli italiani intervistati afferma di ritenere che una notizia sia vera se riportata da una piattaforma affidabile, come un’app di riviste, o da un autorevole organo di stampa (38%); la percentuale sale al 42% tra i giovani dai 18 ai 24 anni. In media, infine, un quarto degli intervistati ritiene di essere sicuro che il contenuto sia attendibile se è firmato da un giornalista noto (24%).Marie-Sophie von Bibra, Head of Growth per l’Italia di Readly, ha commentato: “Le fake news continuano a essere un problema, ma – soprattutto i giovani – sembrano sempre più attenti a selezionare e a verificare le notizie. I nostri lettori stanno mettendo in atto misure intelligenti per riconoscere e selezionare i contenuti: questo potrebbe spiegare perché anche in Italia, come in Europa, stiamo assistendo a una fruizione delle riviste digitali sempre più ampia e con cadenza regolare sulla piattaforma Readly”.Nel considerare l’approccio all’informazione, il 9% degli italiani intervistati ha dichiarato di avere attualmente accesso a un giornalismo verificato e di qualità tramite servizi a pagamento; il 35% ritiene di essere disposto a pagare in futuro per accedere a contenuti editoriali garantiti da un editore ed evitare di incappare in notizie false. Questa percentuale sale al 40% tra i giovani dai 18 ai 24 anni, così come nella fascia di età tra i 45 e i 50 anni. La ricerca commissionata da Readly ha dimostrato che le aspettative future in termini di veridicità dell’informazione sono basse: quasi i due terzi (63%) degli italiani intervistati ritengono che le notizie false aumenteranno nei prossimi due anni. Tre su quattro giovani nella fascia d’età tra i 18 e i 34 anni (74%) affermano di essere preoccupati per la difficoltà nell’accedere a contenuti verificati. Il 17% degli intervistati ritiene che non sia possibile smascherare una fake news.Readly è un servizio di abbonamento digitale che consente di avere accesso illimitato “all you can read” a migliaia di riviste nazionali e internazionali in una app, sia in streaming che in assenza di internet.Readly è stata lanciato in Svezia nel 2013 e l’app è disponibile a livello globale; è attualmente attivamente commercializzata in Svezia, Regno Unito, Germania, Austria, Svizzera, Paesi Bassi, Stati Uniti, Irlanda e Italia.

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A Parigi inaugurato il Musée de La Poste con installazioni firmate Goppion

Posted by fidest press agency su lunedì, 25 novembre 2019

Parigi. Il Musée de La Poste di Parigi è stato oggetto, negli ultimi sei anni, di un grande progetto di ristrutturazione architettonica che ha avuto l’obiettivo di aumentarne la visibilità, rafforzarne l’identità nell’ambito del panorama museale francese e candidarsi a luogo culturale contemporaneo. Inizialmente orientato a migliorare l’accesso alle persone con disabilità, il progetto – che porta la firma dell’architetto parigino Frédéric Jung – si è ampliato fino a ripensarne completamente l’architettura. L’edificio, articolato attorno a una colonna centrale in vetro (totem) e dotato di grandi aperture sulle facciate nord e sud, si propone obiettivi ambiziosi e innovativi in materia di accessibilità, sicurezza, comfort e sostenibilità ambientale.Anche il percorso espositivo è stato completamente rinnovato. Organizzato su tre livelli, i primi due sono dedicati alla storia dell’ufficio postale dalle origini ai giorni nostri e presentano opere molto eterogenee (uniformi, modelli, opere pittoriche, macchine…) integrate da video e animazioni interattive. Il terzo piano è invece riservato alla filatelia e all’arte, con numerose opere originali degli artisti che hanno creato i francobolli. Nella colonna vetrata centrale sono invece sospesi i veicoli (una carrozza, delle biciclette…) che hanno fatto la storia dei servizi postali francesi.
Goppion ha realizzato l’intero allestimento del Museo, caratterizzato da vetrine di diverse tipologie e design per rispondere al meglio alle esigenze delle varie sezioni. Così le vitrine-phare, che introducono le diverse tematiche, sono vetrine ad isola che ospitano oggetti emblematici, la cui storia invita il visitatore ad entrare nell’atmosfera e ad approfondire il tema affrontato. Grandi vetrine dotate di ampie e ininterrotte superfici vetrate (fino a 5 m di larghezza e 4 di altezza) ospitano le collezioni cui è affidato il compito di spiegare il funzionamento dei servizi postali nelle diverse epoche. Non mancano costruzioni progettate su misura per necessità espositive specifiche, tra le quali il “panorama dei francobolli”, un insieme di vetrine orizzontali, verticali e cassettiere espositive, circondato da vetrate e lungo oltre 20 metri, dove sono esposti tutti i francobolli emessi dai servizi postali francesi nel corso degli anni, o la composizione di portafotografie bifacciali retroilluminate incollata alle pareti vetrate della colonna centrale e visibile sia dai piani sia dall’interno della colonna stessa. Completano l’esposizione altre vetrine più decorative, dallo stile minimalista e dai colori chiari. Oltre alle vetrine, Goppion ha prodotto anche le altre unità espositive e i complementi di arredo, tra cui meritano di essere menzionati il rivestimento metallico dei muri perimetrali del terzo e quarto piano dotato di grafica, testi e strumenti multimediali. Di forte impatto, infine, i podi metallici con cavi in acciaio ai quali sono sospesi dei pannelli pubblicitari d’epoca.Come ormai prassi nei musei di nuova concezione, le vetrine e gli altri allestimenti sono fortemente integrati da strumentazioni multimediali che hanno comportato un importante lavoro di coordinamento sia in fase progettuale sia di pre-montaggio e messa in opera.Dal punto di vista realizzativo, la sfida principale è stata di natura logistica: trasportare e sollevare al piano dei vetri fino a cinque metri e pesanti fino a 800 kg, passando attraverso il cavedio vetrato, dove, per esigenze di cantiere, erano state lasciate soltanto delle piccole aperture di passaggio.A questo scopo si è reso necessario l’uso di attrezzature particolari, modificate ad hoc, che potessero essere completamente smontate in modo da essere trasportabili in un montacarichi di dimensioni modeste.Anche la prefabbricazione presso il Laboratorio Museotecnico Goppion è stata attentamente studiata per evitare che qualche elemento superasse i limiti imposti dalle caratteristiche dell’edificio, senza tuttavia alterare la filosofia progettuale che prevedeva l’uso di grandi superfici vetrate senza giunzioni.
Fondata nel 1952, Goppion è leader mondiale nella produzione di sistemi espositivi e conservativi in ambito museale. Come una fucina di idee che integra l’ingegneria della conservazione all’arte dell’esposizione museale, Goppion realizza vetrine all’avanguardia dalle altissime prestazioni che combinano funzionalità avanzate ed estetica.

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Idee e buone pratiche per la scuola primaria oggi

Posted by fidest press agency su lunedì, 25 novembre 2019

Roma Giovedì 28 novembre 2019 l’Università Europea di Roma organizza il seminario di studi “Idee e buone pratiche per la scuola primaria oggi”, dalle 9:30 alle 17:30, in via degli Aldobrandeschi 190, con ingresso libero. Vi prenderanno parte i docenti di discipline pedagogiche dell’Ateneo (Andrea Dessardo, promotore dell’iniziativa, Gianluca Amatori, Francesca Bracci e Stefano Zucca; ma anche Rebecca Honorati e Luigia Palmiero, tutor dei tirocini e docenti di psicologia) e alcuni colleghi dalla LUMSA, dall’Università degli Studi di Bergamo, quella di Torino e dall’ISSR dell’Ateneo Pontificio “Regina Apostolorum”.Le conclusioni saranno affidate al prof. Giuseppe Tognon, ordinario di Storia dell’educazione alla LUMSA di Roma e, in quanto sottosegretario alla Ricerca dal 1996 al 1998, tra i principali autori della riforma del corso di laurea in Scienze della formazione primaria.Il seminario è stato pensato nell’ambito del Corso di laurea magistrale in Scienze della formazione primaria dell’Università Europea di Roma che il prossimo anno, avendo ormai attivato il quinto anno di corso, è pronto a laureare i suoi primi studenti, futuri maestri nelle scuole primaria e dell’infanzia. “L’insegnamento è certamente una missione – spiega il Prof. Andrea Dessardo, promotore del seminario – ma è anche un mestiere delicato che richiede continuo aggiornamento. L’incontro vuole dunque offrire alcuni spunti, toccando alcune delle competenze specifiche richieste oggi, più che nel passato, ai maestri di scuola primaria. Particolare spazio sarà dedicato al trattamento delle disabilità e dei disturbi specifici dell’apprendimento; senza soffermarsi sulla didattica delle singole discipline, il seminario intende però illustrare le più importanti competenze che un maestro moderno deve padroneggiare nella scuola di oggi, chiamata a tessere alleanze educative non solo con la famiglia, ma con i più diversi soggetti, aiutando a riconnettere una rete sociale spesso sfilacciata. Saranno offerti momenti di riflessione sulle attività di tirocinio, elemento fondamentale nella formazione del maestro, e su proposte didattiche come il service learning e il metodo Montessori”.

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Scuola: Rinnovo del contratto, in arrivo i soliti aumenti all’italiana: 35 euro a lavoratore

Posted by fidest press agency su lunedì, 25 novembre 2019

Per la scuola, come per tutto il pubblico impiego, sono in arrivo molti meno soldi rispetti a quelli annunciati: così, le cifre previste, 65 euro lordi, sono ritenute del tutto insufficienti dai sindacati, alcuni dei quali hanno ribadito la necessità di aumenti più sostanziosi e di trasferire i fondi del bonus merito e della carta docente direttamente in busta paga. Di sicuro, se non ci saranno le risorse per un aumento a tre cifre, i sindacati non apriranno nemmeno il dibattito. Con alte possibilità di avvio di una stagione di proteste e di ricorsi. Ma anche il ministro dell’Istruzione non starà a guardare, tanto da avere confermato le sue dimissioni qualora non si riuscissero a trovare i tre miliardi per l’istruzione. A questo scopo, continua a contrattare con le Finanze e quindi con il ministro dell’economia Roberto Gualtieri. Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief: “Siccome siamo abituati a commentare fatti e non promesse tutte da verificare, dobbiamo rimanere fermi a 35 euro netti, consapevoli che le possibilità di vedere salire questa cifra media sono davvero ridotte, ancora di più perché dovranno servire pure per finanziare l’elemento perequativo, ovvero gli aumenti da 85 euro lordi medi che il Governo precedente non ha accordato solo per coloro che percepiscono stipendi più bassi. In queste condizioni sarà davvero difficile ridurre il gap con l’Europa, sopra di 9 mila euro annui e recuperare gli oltre mille euro di potere d’acquisto andati persi negli ultimi sette anni”. A poco più di un mese dall’approvazione della Legge di Bilancio 2020, dei soldi promessi da tempo ai dipendenti pubblici e della scola non vi è traccia: il rinnovo del contratto, scaduto ormai da quasi un anno, si prospetta con “aumenti stipendi ancora bassi, circa 65 euro lordi, ovvero 35 euro in busta paga mensili”, scrive Orizzonte Scuola. Con il ministro dell’Istruzione, Lorenzo Fioramonti, che continua a sperare in un miracolo di fine anno: “Per ora le risorse sono queste, sto lavorando per farle crescere”, è stata la risposta del ministro dell’istruzione a proposito degli aumenti stipendiali per docenti e Ata nell’ultimo incontro con i sindacati.
Anief giudica positivamente gli sforzi del ministro dell’Istruzione, impegnato in una gara contro il tempo e a caccia di risorse, anche alternative, per portare nuovi fondi a un dicastero che da troppi anni viene utilizzato come ‘bancomat’ per risollevare le sorti del Paese. Il giovane sindacato, tuttavia, è anche consapevole dalle basse possibilità di realizzazione dell’inversione di tendenza tanto decantata, andando ad incentivare i compensi di una categoria che da troppi anni viene pagata molto meno dei colleghi d’oltre confine che svolgono lo stesso lavoro.

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ll viaggio degli Achei e la fondazione della colonia di Sibari

Posted by fidest press agency su lunedì, 25 novembre 2019

Cassano all’Ionio (Cosenza) Lunedì 25 novembre 2019 a Cassano all’Ionio (Cosenza), presso il Museo Nazionale Archeologico della Sibaritide, diretto dalla dottoressa Adele Bonofiglio, si terrà una giornata dedicata al Pettorale in oro e argento, scelto come simbolo del “viaggio lungo le rotte commerciali e scambi culturali nel Mediterraneo” avente come tema portante Il viaggio degli Achei e la fondazione della colonia di Sibari. Ritrovato nell’area di Stombi, il prezioso oggetto faceva parte di un antico pettorale utilizzato probabilmente come ornamento per una veste rituale. Tale reperto riassume nella propria materia d’oro e argento e nella lavorazione decorativa, formata da coppie di palmette a sette petali contrapposte a fiori di loto, i fasti di Sybaris, la città fondata dagli Achei nel 720 a.C., che tra il VII e il VI sec. a.C. conquistò, grazie alla sua floridezza, la supremazia sulle città di confine. Tale ruolo fu perduto dopo due secoli di splendore, quando decadde a seguito della dolorosa sconfitta infertale dall’esercito dei Crotoniati guidati dall’atleta Milone.
L’iniziativa è indetta nell’ambito della Mostra VIDE – VIaggio Dell’Emozione, che coinvolge tutti gli istituti del Polo museale della Calabria, guidato dalla dottoressa Antonella Cucciniello.

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Nomina come Innovation Manager i professionisti di Studio Volpi

Posted by fidest press agency su lunedì, 25 novembre 2019

Carnago (Varese) Il Ministero dello Sviluppo ha da poco reso pubbliche sul proprio sito le nomine nazionali degli Innovation Manager, ovvero gli esperti abilitati ad affiancare le Pmi e le reti d’impresa su progetti legati alla Digital Transformation e Industria 4.0. Tra i professionisti nominati, è presente anche Studio Volpi con i propri manager.
La nomina permetterà quindi a Studio Volpi, e al suo hub d’innovazione QuarryUp, di supportare chi richiederà il “Voucher per l’Innovation Manager” erogati dal MiSE. In questo modo i soggetti richiedenti, Pmi e reti di impresa, potranno avvalersi della consulenza degli specialisti dell’innovation company carnaghese che sosterranno, con la propria esperienza e il proprio know-how, i processi di trasformazione tecnologica e digitale attraverso l’applicazione di una o più delle tecnologie abilitanti previste dal Piano nazionale impresa 4.0 .
I manager di Studio Volpi sosterranno progetti che riguarderanno soprattutto le seguenti attività:
integrazione delle tecnologie della Next Production Revolution (NPR) nei processi aziendali, anche e con particolare riguardo alle produzioni di natura tradizionale; simulazione e sistemi cyber-fisici; prototipazione rapida; sistemi di visualizzazione, realtà virtuale (RV) e realtà aumentata (RA); interfaccia uomo-macchina; manifattura additiva e stampa tridimensionale; internet delle cose e delle macchine;
integrazione e sviluppo digitale dei processi aziendali; programmi di digital marketing, quali processi trasformativi e abilitanti per l’innovazione di tutti i processi di valorizzazione di marchi e segni distintivi (c.d. “branding”) e sviluppo commerciale verso mercati; programmi di open innovation.

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La formazione delle guide del parco del Gran Paradiso

Posted by fidest press agency su lunedì, 25 novembre 2019

Torino Martedì 26 novembre alle 18 a Palazzo Dal Pozzo della Cisterna il Parco Nazionale Gran Paradiso inaugurerà ufficialmente i corsi di formazione per le guide ufficiali ed esclusive e per gli operatori dei centri di informazione. I corsi si concluderanno alla fine di marzo, avranno alcune materie e alcuni docenti in comune e si svolgeranno a Torino, ad Aosta e in alcuni dei Comuni che fanno parte dell’area protetta.
A 18 anni di distanza dai primi corsi di formazione, è necessario rinnovare l’elenco delle guide ufficiali, configurandole maggiormente come figure di mediazione tra il Parco e il fruitore e come facilitatori della lettura del paesaggio naturale e interpreti della natura stessa. Le guide rappresentano verso l’esterno l’immagine del Parco e durante le 120 ore di formazione in aula, esercitazioni, attività pratiche e uscite sul territorio dovranno acquisire la capacità di comunicare senso di appartenenza e di valorizzare in ogni dettaglio il territorio tutelato, oltre a sapersi rapportare con l’utenza straniera. Saranno quindi caratterizzanti, oltre alle conoscenze sul Parco, le capacità di comunicazione, di empatia e di progettazione didattica per lo sviluppo di attività fortemente connesse con il tessuto economico delle valli del Parco.
Il corso per le guide del Parco si svolgerà in parallelo alla sessione formativa rivolta agli operatori dei centri di informazione, che parteciperanno a 100 ore di lezioni, con l’obiettivo di acquisire conoscenze e capacità professionali simili e complementari con quelle dei colleghi che operano sul territorio.I corsi contribuiscono a costruire interessanti opportunità di lavoro per i giovani delle vallate piemontesi e valdostane tutelate dal Parco e vanno incontro ad una domanda di formazione che negli ultimi anni su entrambi i versanti del Gran Paradiso non aveva ricevuto adeguate risposte.Nella giornata introduttiva saranno illustrati gli obiettivi e le modalità di svolgimento dei corsi, sarà consegnato il programma definitivo con i docenti e i contenuti delle lezioni, saranno comunicate le date delle uscite sul campo e fornite tutte le indicazioni per le attività, la strutturazione del colloquio finale e il progetto di lavoro futuro tra Parco, guide e operatori dei centri di informazione. Le lezioni teoriche si terranno prevalentemente nei giorni di martedì e giovedì in fascia preserale, mentre le attività pratiche e le escursioni sul territorio si terranno nei sabati di gennaio, febbraio e marzo. Durante il corso i tutor assegneranno, concordandolo con gli allievi, gli argomenti delle tesine che dovranno essere prodotte per piccoli gruppi e che saranno presentate al colloquio finale. È previsto il riconoscimento di crediti formativi per moduli già frequentati o in corso di frequenza in altri percorsi didattici o di aggiornamento. Al termine del corso è previsto un colloquio finale per il rilascio da parte del Parco di un attestato di frequenza con profitto, a seguito del quale i corsisti riceveranno il titolo di Guida ufficiale ed esclusiva o di operatore dei centri di informazione del Parco nazionale Gran Paradiso.

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Chiusura del contratto della dirigenza sanitaria

Posted by fidest press agency su lunedì, 25 novembre 2019

“La chiusura del contratto della dirigenza sanitaria (medici, dirigenti non medici e, dalla riforma Madia, dirigenti delle professioni sanitarie tra cui circa 350 infermieri”), rappresenta un ulteriore passo avanti nell’organizzazione del Servizio sanitario nazionale e di conseguenza dei servizi che ne fanno parte. Il contratto ormai assente da oltre dieci anni, anche se come nel caso del comparto sanità rappresenta un momento di transizione verso conquiste di livello più elevato, non può far altro che dare ossigeno a tutti quei professionisti che non hanno mai lasciata sguarnita l’assistenza e che anzi hanno dato tutto ciò che la loro professionalità ha consentito per mantenere alta la qualità dei servizi. “Ovviamente – dice Barbara Mangiacavalli, presidente della Federazione nazionale degli Ordini delle professioni infermieristiche (FNOPI) – un grazie va ai ministri – Speranza della Salute e Dadone della Pubblica amministrazione – che hanno confermato col loro impegno l’interesse al servizio sanitario e soprattutto al personale che ne rappresenta l’ossatura portante”. Ora, per quanto riguarda i dirigenti delle professioni sanitarie, spiega la presidente FNOPI, mancano ancora alcune tessere perché il quadro della loro dirigenza sia completo e uniforme con gli altri colleghi dirigenti, ma sicuramente l’occasione di sistemarle è vicina. A partire dalla stessa manovra di bilancio dove già sono stati presentati emendamenti di maggioranza per estendere anche a loro quell’indennità di esclusiva che fa parte del bagaglio della dirigenza sanitaria. “Anche di questo – conclude – ringraziamo la sensibilità dei senatori, come dell’altro emendamento che reintroduce anche per gli infermieri la Retribuzione individuale di anzianità, ‘dimenticata’ nella manovra dello scorso anno”,
Un contratto quindi, che rappresenta un altro passo avanti verso un’organizzazione oltre che multiprofessionale e patient centered, anche una garanzia in più di qualità per l’assistenza che il nostro Ssn eroga.

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Convocazione consiglio metropolitano

Posted by fidest press agency su lunedì, 25 novembre 2019

Torino mercoledì 27 novembre alle 12,30 nella sala del Consiglio Provinciale “Elio Marchiaro, in piazza Castello 205, il Consiglio metropolitano avrà all’ordine del giorno:
– un’interrogazione del Consigliere Silvio Magliano del gruppo “Città di città”sul tema “Servizio di pulizia strade aseguito di sinistro: Quando il nuovo affidamento?”
– la quarta Variazione al DUP-Documento Unico di Programmazione 2019, a relazione della Sindaca metropolitana Chiara Appendino
– la quinta Variazione al Bilancio di previsione 2019-2021, a relazione della Sindaca metropolitana Chiara Appendino
– la proposta di mozione contro la pena di morte, presentata dai Consiglieri del gruppo “Città di Città”, Maria Grazia Grippo, Claudio Martano, Roberto Montà e Maurizio Piazza.

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“La Luna dei Francescani”

Posted by fidest press agency su lunedì, 25 novembre 2019

Assisi sabato 30 novembre alle 16.30 nel Sacro Convento. In occasione dei 50 anni dallo storico allunaggio verranno presentati e illustrati, per la prima volta al pubblico, manoscritti e trattati di astronomia, custoditi nella Biblioteca della Basilica di San Francesco d’Assisi. L’evento organizzato dal direttore della Biblioteca, Fra Carlo Bottero, vedrà la partecipazione del prof. Paolo Capitanucci, docente di filosofia della scienza dell’Istituto Teologico di Assisi, e della prof.ssa Flavia Marcacci, docente di filosofia della scienza della Pontificia Università Lateranense.

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Il trasferimento tecnologico dall’università all’impresa

Posted by fidest press agency su lunedì, 25 novembre 2019

Milano Mercoledì 27 novembre 2019 ore 17:30 – 19:0 Piazza Borromeo, 12 0 Seminario. Il seminario si propone di discutere le caratteristiche e lo stato del trasferimento tecnologico in Italia, con particolare riguardo alle problematiche giuridiche, al modello organizzativo adottato dagli enti universitari e alle sfide da affrontare affinché esso possa divenire un asset strategico per i nostri enti di studio, insegnamento e ricerca.La discussione sarà arricchita dalla partecipazione e dall’intervento di esponenti del mondo universitario e imprenditoriale:
dr. ing. Roberto Tiezzi, già responsabile dell’Ufficio Trasferimento Tecnologico del Politecnico di Milano e ora dell’Università degli Studi di Milano;
dr. ing. Rolando Brondolin, dottorando di ricerca presso il NECSTLab del Politecnico di Milano;
dr.ssa Sara Notargiacomo, co-founder & business development lead di Huxelerate S.r.l.
Il numero dei posti è limitato. Invitiamo ad iscriversi compilando il modulo di adesione.

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Smettere di fumare con un farmaco per il diabete

Posted by fidest press agency su lunedì, 25 novembre 2019

Importante scoperta dei ricercatori Unicam che può rappresentare una nuova strategia nella battaglia per smettere di fumare. Un farmaco comunemente usato per trattare il diabete di tipo 2 abolisce infatti i segni caratteristici dell’astinenza da nicotina: è quanto dimostrato dal gruppo di ricerca coordinato dal prof. Roberto Ciccocioppo della Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute di Unicam e composto dalla dr.ssa Esi Domi e dal prof. Massimo Ubaldi e da colleghi dell’Università di Bologna, della Linköping University in Svezia e dell’azienda statunitense Omeros Corporation. Lo studio è stato appena pubblicato dalla prestigiosa rivista internazionale Journal of Neurosciences.L’astinenza da nicotina provoca in coloro che tentano di smettere di fumare diversi effetti collaterali, quali aumento dell’appetito, irrequietezza, ansia, irritabilità e depressione, tanto che molti fumatori non smettono di fumare, anche se estremamente motivati a farlo, per non essere costretti ad affrontare dei sintomi così spiacevoli. Il pioglitazone, farmaco utilizzato nelle terapie antidiabetiche, ha come bersaglio uan specifico recettore, PPARγ, che si trova in aree del cervello coinvolte nella dipendenza da sostanze.
“Con il nostro lavoro di ricerca – sottolinea il prof. Ubaldi – abbiamo dimostrato che le iniezioni dirette di pioglitazone nell’area cerebrale dell’ippocampo di topi hanno ridotto i segni di astinenza fisica da nicotina, inclusi i tremori. L’iniezione di pioglitazone in un’altra area, l’amigdala, ha invece migliorato i sintomi dell’ansia associati alla sospensione della nicotina”.
Il gruppo di ricercatori Unicam ha avuto il ruolo di coordinamento della ricerca anche delle altre unità italiane, svedesi ed americane ed inoltre il laboratorio del prof. Ciccocioppo è stato il primo a dimostrare che il farmaco antidiabetico pioglitazone può essere utile nel trattamento della dipendenza da sostanze da abuso come alcol e nicotina.I soggetti fortemente dipendenti dalla nicotina hanno un rischio maggiore di circa il 30% di sviluppare il diabete di tipo 2. I risultati di questo studio suggeriscono che, se usato in pazienti diabetici con abitudine al fumo, il pioglitazone, oltre a migliorare la sensibilità all’insulina, può rappresentare un valido aiuto per smettere di fumare attenuando i sintomi fisici ed emotivi dovuti all’astinenza da nicotina.“Anche a nome dell’intera comunità universitaria – ha sottolineato il Rettore Unicam Claudio Pettinari – esprimo grande soddisfazione per questo ulteriore successo che conferma l’eccellenza della qualità della ricerca scientifica Unicam, sempre più spesso riconosciuta anche a livello internazionale, in settori di notevole interesse che coinvolgono il benessere e la salute pubblica”.

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Rapporti tra la comunità polacca e l’Italia

Posted by fidest press agency su lunedì, 25 novembre 2019

Torino. Sabato 30 novembre alle 15 al Circolo della Stampa, a Palazzo Ceriana Mayneri in corso Stati Uniti 27, saranno celebrati il centenario del ripristino delle relazioni diplomatiche tra Polonia e Italia e il 70° della nascita della Comunità polacca di Torino-Ognisko Polskie w Turynie. È prevista la presenza di autorità polacche e italiane, tra cui l’ambasciatrice della Polonia a Roma, Anna Maria Anders, figlia del generale Wladyslaw Anders, comandante del II Corpo polacco che combatté i nazifascisti sul fronte italiano e liberò la Città di Bologna il 21 aprile 1945. Presenti anche il Direttore del Dipartimento del Ministero degli Esteri per la collaborazione con i polacchi all’estero Iwona Kozłowska e la Console generale di Polonia a Milano, Adrianna Siennicka.Dopo i saluti istituzionali è in programma una conferenza del professor Marco Brunazzi, dell’Istituto storico Gaetano Salvemini, sulle relazioni diplomatiche tra Polonia e Italia, seguita da una tavola rotonda sui 70 anni dell’attività di Ognisko Polskie w Turynie, introdotta dalla professoressa Krystyna Jaworska dell’Università di Torino. Interverranno il console onorario della Repubblica di Polonia a Torino, Ulrico Leiss de Leimburg, la Presidente della comunità polacca, Elżbieta Grzyb-Faragli, le ex presidenti Wanda Romer e Barbara Stasiowska. Seguirà la presentazione dell’album fotografico realizzato per celebrare i 70 anni di Ognisko Polskie w Turynie. L’evento, patrocinato dalla Città Metropolitana di Torino e cofinanziato dal Ministero degli Esteri della Repubblica di Polonia, si concluderà con un concerto della pianista Dominika Szlezynger, che proporrà pagine di Domenico Scarlatti, Fryderyk Chopin, Ruggero Leoncavallo e Ignacy Paderewski.

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74a Conferenza del Traffico e della Circolazione

Posted by fidest press agency su lunedì, 25 novembre 2019

Roma Martedì 26 novembre 2019 dalle 9:30 alle 13:30, presso la Sala Assemblea dell’Automobile Club d’Italia in Via Marsala, 8, si svolgerà la 74a Conferenza del Traffico e della Circolazione sul tema “Obiettivo 2030 – Quali energie muoveranno l’automobile? Una sfida ambientale, economica e sociale”.Ai lavori, aperti dal presidente dell’Automobile Club d’Italia, Angelo Sticchi Damiani, e dal presidente della Federazione Internazionale dell’Automobile, Jean Todt, parteciperanno anche:
– Giuseppe Conte, Presidente del Consiglio dei Ministri;
– Paola De Micheli, Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti;
– Stefano Patuanelli, Ministro dello Sviluppo Economico.

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Working togheter to protect ocean

Posted by fidest press agency su lunedì, 25 novembre 2019

Friend of the Sea lo standard di certificazione globale leader per prodotti e servizi che rispettano e proteggono l’ambiente marino, ha annunciato oggi la certificazione del Centro Studi e Ricerca Ambiente Marino (CE.S.R.A.M.) nella categoria sustainable dolphin and whale watching per gruppi di ricerca scientifica. La certificazione è in merito ai viaggi di studio dell’organizzazione e le sue spedizioni scientifiche e di formazione.CE.S.R.A.M. è un’associazione senza scopo di lucro fondata nel novembre 2010. Con sede in Calabria, perseguono obiettivi di utilità sociale nel campo della protezione e della valorizzazione della natura in generale e dell’ambiente marino in particolare. L’obiettivo dell’organizzazione è promuovere lo studio, la ricerca e la diffusione scientifica. Opera in Italia e all’estero, collaborando con altri enti, associazioni, gruppi e aziende che perseguono interessi simili.Per raggiungere i propri obiettivi, CE.S.R.A.M. organizza congressi e simposi, viaggi di studio e attività di educazione ambientale naturalistica. Offrono anche consulenza scientifica. Le spedizioni di ricerca gestite da CE.S.R.A.M. forniscono formazione scientifica e tecnologica e riqualificazione professionale, in particolare per la crescita e il miglioramento delle competenze professionali. Ciò è realizzato attraverso l’organizzazione di corsi di formazione, stage di lavoro e studio sia presso l’Associazione che presso centri di ricerca, università, enti pubblici e privati e aziende in Italia e all’estero.CE.S.R.A.M. svolge attività di ricerca ad alto livello scientifico, impegnandosi in collaborazione nazionale e internazionale per lo studio, il miglioramento e il monitoraggio dell’ecosistema marino e costiero. Si concentrano sui grampi (Grampus griseus), sulle stenelle striate (Stenella coeruleoalba) e sui tursiopi (Tursiops truncatus). I loro programmi prestano particolare attenzione alle specie protette e a quelle a rischio di estinzione.
Lo standard Friend of the Sea Dolphin e Whale Watching Sostenibile ha l’obiettivo di ridurre al minimo l’impatto su delfini e balene, insieme ai rispettivi habitat, causato dalle imbarcazioni e dalle attività umane. Per fare questo ha creato dei principi chiave di condotta, basati sulle più recenti evidenze scientifiche, come ad esempio il numero massimo di imbarcazioni consentito nella zona di osservazione, il divieto di utilizzo di sonar ed ecoscandagli, lo svolgimento di programmi di addestramento per operatori ed equipaggio e la raccolta di dati scientifici utili alla conservazione delle specie. Lo standard proibisce anche di nuotare con i cetacei e l’uso di plastica mono-uso.

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