Fidest – Agenzia giornalistica/press agency

Quotidiano di informazione – Anno 36 n° 131

Archive for 21 dicembre 2019

I numeri dell’emergenza degli edifici scolastici

Posted by fidest press agency su sabato, 21 dicembre 2019

Dall’Anagrafe dell’Edilizia Scolastica emerge che in Italia il patrimonio edilizio scolastico è composto da 40.151 edifici attivi che fanno capo agli Enti locali, 22.000 dei quali costruiti prima del 1970. Ad oggi:
il 46,8% degli edifici non possiede il certificato di collaudo statico (la prima norma che introduce in Italia l’obbligo del certificato di collaudo statico è la legge 5 novembre 1971, n. 1086, il 22,3% degli edifici senza questo certificato è costruito prima del 1970);
il 59,5% non ha quello di prevenzione incendi (oggi SCIA). Il 53,8% non ha quello di agibilità/abitabilità (oggi SCA);
il 21,4% delle scuole non ha il piano di emergenza, ma con il decreto che andrà a sostituire il DM 10/03/98 ci saranno ulteriori novità;
il 42,5% degli edifici non è dotato di accorgimenti per ridurre i consumi energetici;
il 25,5% degli edifici non ha abbattuto le barriere architettoniche per i diversamente abili.
Secondo il sindacato Udir Intorno alla figura del dirigente scolastico persistono gravi incongruenze normative: è attribuita loro la responsabilità della sicurezza in quanto datori di lavoro, ma gli edifici scolastici sono di proprietà degli enti locali (Comuni, Provincie ed aree metropolitane) a la normativa vigente impone a questi Enti gli obblighi relativi agli interventi strutturali per mettere in sicurezza le strutture e di conseguenza studenti e operatori scolastici. Inoltre ai capi d’istituto non è attribuita direttamente alcuna risorsa economica per esercitare eventualmente tale responsabilità o intervenire autonomamente in via ordinaria o straordinaria sui rischi delle strutture scolastiche inadeguate o inefficienti.
Udir ha anche provato a portare avanti le proprie idee sul tema della sicurezza con gli emendamenti presentati al disegno di legge 1586 Bilancio di previsione dello Stato, per l’anno finanziario 2020 e bilancio pluriennale per il triennio 2020-2022. E, dopo il recente via libera a un “pacchetto” di emendamenti alla manovra riguardanti l’efficientamento energetico, il giovane sindacato ha sottolineato come ad essere beneficiari di interventi di messa in sicurezza saranno edifici scolastici già a norma. Udir, inoltre, mette a disposizione dei suoi associati apposite diffide, qualora le loro scuole non potessero mettersi in regola entro i termini previsti.

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Amazon ha creato oltre 1.400 nuovi posti di lavoro a tempo indeterminato in Italia nel 2019

Posted by fidest press agency su sabato, 21 dicembre 2019

Amazon ha annunciato oggi che quest’anno ha creato in Italia più di 1.400 posti di lavoro a tempo indeterminato: un aumento di più del 25% rispetto alla fine del 2018. In questo modo, l’azienda ha superato il piano annunciato nel mese di luglio che prevedeva 1.000 nuovi posti di lavoro entro la fine dell’anno. Oggi Amazon dà lavoro a più di 6900 dipendenti a tempo indeterminato in tutta Italia. Posti di lavoro per persone con ogni tipo di esperienza, istruzione e livelli di competenza, dagli ingegneri e sviluppatori di software alle posizioni di livello base. Le nuove assunzioni sono dislocate sugli oltre 20 siti, in tutta Italia, da Milano a Passo Corese (RI), da Torrazza Piemonte (TO) a Cagliari. Queste posizioni lavorative offrono una retribuzione competitiva e molti benefit, inclusi programmi innovativi per il settore, come Career Choice, e programmi d’avanguardia di congedo parentale. Inoltre, a partire dal prossimo gennaio, gli addetti al magazzino di Amazon in Italia beneficeranno di un aumento del salario di ingresso di 100 euro lordi al mese.Dal 2010 al 2018, Amazon ha investito un totale di 4 miliardi di euro* in Italia. Questa cifra include sia le spese in conto capitale, come le infrastrutture, i centri di distribuzione, gli uffici aziendali; sia le spese operative, come gli stipendi dei dipendenti o i costi sostenuti per i fornitori del settore logistico impiegati per consegnare i prodotti ai clienti.Secondo un recente studio di Keystone Strategy, commissionato da Amazon, le aziende nella supply chain di Amazon, tra cui, per esempio, quelle che si occupano di servizi edili, servizi immobiliari o altri servizi professionali, solo nel 2018 hanno generato più di 12.000 nuovi posti di lavoro in Italia quale effetto degli investimenti di Amazon nel Paese.Accanto alla creazione di nuove posizioni a tempo indeterminato, Amazon continua a supportare le piccole e medie imprese e coloro che vogliono iniziare una propria attività, digitalizzarne una esistente o creare un’altra fonte di guadagno per integrare le proprie entrate attraverso strumenti e servizi come Vendi su Amazon e Logistica di Amazon. Le aziende italiane che vendono su Amazon hanno creato in Italia, nel 2018, più di 18.000 posti di lavoro a tempo pieno per gestire la loro attività di vendita su Amazon. Il valore dei beni esportati da queste imprese ha raggiunto la cifra record di oltre €500 milioni di euro nel 2018.La maggior parte degli investimenti effettuati da Amazon ha avuto il maggior impatto anche in termini occupazionali su cinque regioni italiane: l’Emilia Romagna, dove Amazon ha aperto il suo primo centro di distribuzione a Castel San Giovanni (PC), attivo dal 2011; la Lombardia, che ospita gli uffici corporate, il centro di smistamento di Casirate d’Adda (BG), quattro depositi, il centro di distribuzione Prime Now a Milano e e che accoglierà presto la nuova infrastruttura della regione di AWS Europe (Milan); il Piemonte, dove Amazon ha aperto, nel mese di luglio, il più recente e avanzato centro di distribuzione a Torrazza Piemonte (TO), dopo averne aperto uno a Vercelli, e dove è stato creato centro di sviluppo di Torino, dedicato ai progressi nel riconoscimento vocale e alla comprensione del linguaggio naturale per Alexa; il Lazio, che ospita il centro di distribuzione robotizzato, a Passo Corese (RI) e il nuovo centro di distribuzione Prime Now a Roma. La Sardegna completa la lista con il customer service di Cagliari in costante crescita negli ultimi anni.

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Manovra \ Castelli: “Tecnologia, digitalizzazione, innovazione e coraggio, possono portare a importanti risultati“

Posted by fidest press agency su sabato, 21 dicembre 2019

“Oggi ho partecipato alla presentazione di 2025, Piano Nazionale Innovazione. Un grande lavoro di squadra che stiamo facendo con il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, con il Ministro per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione, Paola Pisano, e con tutto il Governo. Negli ultimi 14 mesi abbiamo fatto un lavoro immane, con il Team per la trasformazione digitale guidato da Luca Attias, che ha messo le basi per la rivoluzione che completeremo entro il prossimo quinquennio. Tecnologia, digitalizzazione, innovazione, insieme ad una grande dose di coraggio, vanno di pari passo. E possono portare a importanti risultati in tutti i settori.Dalla Legge di Bilancio, ad esempio, arrivano otto buone notizie per il programma Industria 4.0, che confermiamo e innoviamo per definire una nuova strategia che porta alla trasformazione digitale e all’innovazione e sostenibilità.Diamo maggiore stabilità alle misure programmate in ottica pluriennale, al fine di garantire alle imprese una programmazione di medio/lungo periodo.Ampliamo la platea attraverso la razionalizzazione dello strumento di accesso agli incentivi. Automatizzazione degli incentivi: confermiamo il carattere automatico delle misure, punto di forza del Piano impresa 4.0 Anticipazione del momento di fruizione: a gennaio dell’anno successivo, attraverso il credito d’imposta. Potenziamento dell’incentivo per acquisto software: è incrementa l’intensità dell’incentivo per l’acquisto di beni immateriali ed eliminato il vincolo di investimento con i beni materiali.Innovazione e green: nuovo credito d’imposta per gli investimenti in innovazione dei processi produttivi e dei prodotti, con una valorizzazione dei processi green ecosostenibili e finalizzati all’economia circolare.
Design: introdotto il nuovo credito d’imposta per le attività di design e ideazione estetica svolte dalle imprese operanti nei settori tessile e moda, calzaturiero, occhialeria, orafo, mobile e arredo e della ceramica per la concezione e realizzazione dei nuovi prodotti e campionari, per valorizzare ulteriormente le produzioni del nostro Made in Italy. Maggiore competitività degli investimenti: più si investe in innovazione sostenibile, R&S, formazione, più sale l’intensità del credito”. Lo ha scritto su Facebook il Vice Ministro dell’Economia e delle Finanze, Laura Castelli.

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Trenitalia festeggia i 10 anni di Frecciarossa, ma il diritto alla mobilità è davvero garantito?

Posted by fidest press agency su sabato, 21 dicembre 2019

Durante la giornata di festeggiamenti per i 10 anni di Frecciarossa di Trenitalia, ricordiamo il diritto alla mobilità, riconosciuto dalla nostra carta costituzionale e presente nella Carta dei diritti dell’Unione Europea (Art. II-105), ma il diritto alla mobilità in Italia è realmente garantito? “Dall’Aeroporto Pitagora Sant’Anna di Crotone è stato soppresso l’unico volo internazionale – afferma l’Avv. Andrea Tucci responsabile della sede konsumer di Crotone – e dopo 10 anni di Frecciarossa e alta velocità a Crotone siamo sempre con un solo binario non elettrificato. Ritengo pertanto che i nostri diritti vengano, come spesso accade, dimenticati ed è bene ogni tanto ricordarli.”
Incalza l’associazione di volontariato “Diversi ma Uguali Kr” con sede a Crotone – “La procedura di rilascio della Carta Blu, per i titolari di indennità di accompagnamento, non è rispettosa delle difficoltà che affrontano quotidianamente le persone con grave disabilità.
Infatti, per poter ottenere la Carta Blu ci si deve recare ben due volte in biglietteria, per la registrazione e per il ritiro e a Crotone non c’è una biglietteria attiva, quindi i disabili devono percorrere un tragitto di oltre 120 km.” Konsumer Italia sollecita Trenitalia S.p.A. e i suoi uffici di competenza a ripensare con una procedura più snella ed efficace alle modalità di rilascio della Carta Blu, questo a tutela e protezione nei confronti delle persone disabili. Provveda ad un piano di ammodernamento delle linee regionali dove i Cittadini non sono di serie B ma hanno la stessa dignità di chi ha la fortuna di vivere sulle direttrici delle Frecce.

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14 misure cautelari verso No Tav violenti

Posted by fidest press agency su sabato, 21 dicembre 2019

«Manifestare è un diritto sacrosanto purché avvenga in maniera pacifica e senza armi, come previsto dall’articolo 17 della nostra Costituzione. Purtroppo qualcuno, dietro al diritto a manifestare nasconde l’indole violenta che poi riversa sui colleghi della Polizia impegnati in servizio di ordine pubblico. Questo è quanto avvenuto lo scorso luglio durante il “festival dell’Alta Felicità”, dove furono lanciate pietre, flessibili e altro contro la Polizia, motivo per cui sono state eseguite 14 misure cautelari, nei confronti di altrettanti facinorosi tra i No Tav e centro sociale Askatasuna». A dichiararlo è Stefano Paoloni, Segretario Generale del Sindacato Autonomo di Polizia (Sap). «Ai colleghi della Digos e alla Procura di Torino va il nostro plauso per le indagini condotte e per le ordinanze emesse. Ci auguriamo – prosegue – che i violenti siano sempre puniti e che le manifestazioni si possano svolgere in modo pacifico, quale espressione democratica di civile dissenso».

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Università di Parma: Terapia del tumore del polmone

Posted by fidest press agency su sabato, 21 dicembre 2019

Parma Il gruppo di ricerca guidato da Nicola Sverzellati, docente di Diagnostica per immagini al Dipartimento di Medicina e Chirurgia dell’Università di Parma, ha vinto un importante bando dell’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro – AIRC. Approccio Radio-Immuno-Genomico nell’identificazione di modelli prognostici e predittivi della risposta all’immunoterapia nel tumore del polmone non a piccole cellule il titolo del progetto, che ha ottenuto un finanziamento di 1 milione e 119mila euro.Lo studio trae origine da una continua e solida collaborazione multidisciplinare tra il gruppo del prof Sverzellati (Principal investigator, Scienze radiologiche), l’Oncologia Medica (referente Marcello Tiseo), l’Ematologia (referente Giovanni Roti), la Chirurgia toracica (referente Luca Ampollini), e l’Anatomia patologica (referente Letizia Gnetti), in una piena sinergia tra Ateneo e Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma. L’esperienza di Federico Quaini, già docente del Dipartimento di Medicina e Chirurgia dell’Università di Parma, è stata fondamentale per la sua realizzazione. La ricerca coinvolgerà diverse figure professionali, con particolare attenzione a giovani ricercatori, che in parte hanno contributo alla progettazione dello studio (Gianluca Milanese, dottorando in Scienze Mediche e Chirurgiche Traslazionali, Giulia Mazzaschi, specializzanda in Oncologia Medica e Roberta Minari, biologa molecolare presso Oncologia Medica).Il progetto si articola nell’ambito della patologia oncologica toracica ed è finalizzato al miglioramento delle conoscenze nel campo dell’immunoterapia del tumore del polmone. Prevede l’utilizzo combinato di strumenti tecnologicamente avanzati, che includono sistemi di intelligenza artificiale, per l’integrazione di multipli (migliaia) parametri potenzialmente utili per prevedere sopravvivenza e risposta alla terapia in pazienti affetti da tumore del polmone.
Gli specialisti coinvolti, ciascuno per il proprio settore di competenza, studieranno un approccio integrato Radio-Immuno-Genomico per individuare specifiche caratteristiche dei pazienti e per predire la risposta alla terapia in maniera personalizzata, basandosi sull’analisi di dati radiologici estratti dalle immagini TAC ed immuno-genetici ottenuti da campioni di tessuto e di sangue.I risultati dello studio potrebbero avere una fondamentale ricaduta clinica per tutti i pazienti affetti da tumore del polmone, ed aprire nuovi orizzonti di ricerca anche per altre malattie oncologiche.

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Atradius: agroalimentare italiano in crescita

Posted by fidest press agency su sabato, 21 dicembre 2019

Continua la corsa dell’agroalimentare italiano che con una crescita prevista del 3% nel 2019 e dell’1,4% nel 2020 conferma il suo ruolo trainante nell’industria del Made in Italy. Restano tuttavia alcune criticità sui tempi di pagamento legate ad un mercato estremamente frammentato e caratterizzato da una forte concorrenza, con molte aziende di piccole dimensioni.In particolare nel 2020, i grandi rivenditori grazie ai forti flussi di cassa, incrementeranno i propri investimenti e le acquisizioni al fine di guadagnare quote di mercato. Questo comporterà per le imprese di piccola taglia maggiore affanno in termini di liquidità, e conseguenti difficoltà a rispettare le tempistiche di pagamento delle fatture emesse dai propri fornitori. E’ questo, in sintesi, il quadro delineato dallo studio sull’andamento del settore agroalimentare del nostro Paese “Market Monitor Alimentare Italia – Dicembre 2019” condotto da Atradius, tra i Gruppi leader nel mondo nell’assicurazione del credito commerciale, cauzioni e recupero crediti.In linea generale, all’interno del comparto italiano, si osserva un sostanziale rispetto dei termini di pagamento ex lege che stabiliscono un limite massimo di 30 giorni per le merci deperibili e di 60 giorni per quelle non deperibili. Tuttavia, alcuni player di dimensioni più piccole e con i margini sotto pressione si troveranno a dover prorogare i pagamenti per gestire la scarsa liquidità, situazione che si ripercuoterà negativamente sui ritardi di pagamento, per i quali Atradius prevede un aumento, seppur di modesto, nel 2020 mentre si attende una stabilizzazione delle insolvenze.Secondo l’analisi Atradius, le tariffe doganali imposte dagli Stati Uniti (che rappresentano il 10% del totale delle esportazioni dei prodotti agroalimentari italiani) su alcuni formaggi italiani, come Parmigiano e Grana Padano, potrebbe impattare negativamente sull’andamento positivo del segmento caseario. Allo stesso modo, potrebbe essere colpito quello dei liquori nel sottosettore delle bevande, ad eccezione del vino che continua ad avere una buona performance a livello nazionale e internazionale.L’UE rimane il principale mercato di destinazione dell’export agroalimentare italiano, ricoprendo una quota di due terzi, e dato che fino ad ora solo pochi prodotti sono stati colpiti dalle tariffe statunitensi, per il momento l’impatto sul rischio credito di alcuni segmenti dovrebbe restare contenuto.Un elemento di criticità per il settore è rappresentato dalla crescita delle frodi alimentari che Atradius ha registrato nei primi mesi del 2019, principalmente nell’ambito delle vendite all’ingrosso di prodotti alimentari, carne e pesce.“Nonostante ci troviamo davanti ad comparto che si mantiene complessivamente sano e proiettato verso la crescita, grazie al buon andamento dell’export e ad un incremento previsto del valore aggiunto del settore del +1,4% nel 2020 – commenta Massimo Mancini, country manager Atradius per l’Italia – per molte imprese produttrici persistono alcune criticità come le ridotte dimensioni aziendali, che impediscono la crescita a livello internazionale, i margini stretti e l’alta competitività, che potrebbero metterne a dura prova il flusso di cassa. In questo contesto, gli strumenti a supporto della gestione del rischio credito commerciale rappresentano un valido alleato per le aziende esportatrici, ma anche per gli operatori del mercato domestico che si trovano a dover proteggere le proprie pratiche commerciali da clienti in affanno o da cattivi pagatori”.

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1ClickFashion vola a Madrid come finalista di Atelier

Posted by fidest press agency su sabato, 21 dicembre 2019

Madrid. 1ClickFashion è una delle startup finaliste di Atelier, la call per il fashiontech tutta spagnola, promossa da ISEM la Fashion Business School dell’Universidad de Navarra a Madrid e che vede come partner le più importanti aziende fashion e e-commerce spagnole, oltre ad Accenture come partner tecnico. Questo ennesimo riconoscimento internazionale, arriva dopo un periodo di incubazione di tre mesi in Silicon Valley presso Plug and Play Tech Center, dopo il soft landing program in Cina e Hong Kong con Banca Intesa San Paolo Innovation Center. A differenza di tanti programmi a cui abbiamo partecipato pur arrivando alle selezioni finali, salvo poi declinare l’offerta una volta visti i contratti proposti, sia Plug and Play che ISEM, così come Banca Intesa San Paolo, adottano un modello di corporate venture, dove alle startup non viene richiesta equity, ma sono le aziende a finanziarne la crescita. Il programma di Atelier ci consentirebbe, se vincitori, di dar vita ad un ulteriore proof of concept di 7 mesi per poter testare ancora di più sul campo il nostro prodotto. 1ClickFashion è la startup innovativa che ha sviluppato un realtime inventory management system per il fashion b2b, in grado di consentire a brand e negozi fisici di poter condividere in tempo reale informazioni e sincronizzare fisico e digitale. Al Punto Cassa – disponibile in modalità software e hardware – è possibile connettere diversi dispositivi e addons IoT tra i quali, l’avveniristico visore che abbiamo sviluppato nell’ambito del programma di accelerazione Inception di NVIDIA a Santa Clara, che opera sempre in tempo reale algoritmi di deep fashion learning e face, sizes and emotion recognition per consentire ai commessi dei negozi clienti di ottenere elaborazioni predittive e suggerimenti di vendita su misura per il cliente. Lo stesso visore può essere usato per consentire a clienti remoti di entrare in negozio ed essere assistiti da una commessa vedendo ciò che vede lei e riproducendo così la stessa user experience del mondo reale. Il nostro principale scopo è quello di aiutare i retailer fisici, siano essi indipendenti o di catena, a vincere le sfide imposte dal commercio elettronico, puntando sulla user experience e su di un nuovo modello di commercio unificato (unified commerce) che consente al cliente finale di vivere una esperienza senza frizioni tra fisico e digitale.

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Rifugiati e percorsi d’integrazione

Posted by fidest press agency su sabato, 21 dicembre 2019

Più di 70 milioni di persone nel 2018 a causa di guerre, persecuzioni e conflitti sono state costrette a scappare. Si tratta del livello più alto registrato. In Italia, il cammino verso una reale integrazione è ancora in salita, sia nell’ambito lavorativo che in quello scolastico. Infatti, per i migranti che restano in Italia le principali possibilità occupazionali sono lavori in nero e privi di tutele di sicurezza e dignità sul lavoro e per i minorenni migranti, invece, non sempre è possibile accedere alle scuole e offrire un corso di italiano. In occasione della Giornata Internazionale del Migrante (18 dicembre) SOS Villaggi dei Bambini rilancia il suo impegno a favore dei migranti in Italia e nel mondo e torna ad accendere i riflettori su diritti e bisogni dei migranti che arrivano nel nostro Paese e la necessità di garantire loro un percorso di integrazione.“Oggi più che mai ci preme sottolineare come sia necessario intraprendere sforzi ed impegni politici per salvaguardare e incoraggiare i percorsi di integrazione – dichiara Orso Muneghina, Head of Emergency Response Unit per SOS Villaggi dei Bambini. – Dobbiamo sempre ricordarci che prima che di migranti, parliamo di persone e che queste hanno i nostri stessi diritti ed è necessario che anche nelle comunità in cui vengono accolti sia promossa una corretta informazione in grado di abbattere i muri culturali che oggi, nel nostro Paese, impongono barriere più alte dei muri fisici. In parallelo, è fondamentale che ai migranti si possano offrire le condizioni per integrarsi trasferendo loro delle competenze che permettano poi loro di essere indipendenti e apprezzati dalla comunità”.Con i giusti strumenti i giovani migranti possono integrarsi nel tessuto sociale e diventare delle risorse per la comunità che li accoglie. Ne è un esempio il caso di Lamin, ragazzo del Gambia arrivato in Italia dopo un viaggio durato un anno e mezzo, poi accolto nel Villaggio SOS di Vicenza e che grazie al programma AutonoMia è stato coinvolto nel progetto Pane Quotidiano con il quale ha imparato il mestiere della panificazione o come il caso di Ismaila, ragazzo sempre del Gambia che grazie al programma di sostegno psico-sociale attivo in Calabria di SOS Villaggi dei Bambini, sogna di trovare presto un impiego come pizzaiolo.

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“Bianco Natale? Per gli italiani sono piuttosto notti in bianco”

Posted by fidest press agency su sabato, 21 dicembre 2019

LONDRA/MILANO. Le preoccupazioni economiche toccano tutte le generazioni italiane, ma sono più diffuse tra i Millennial (nati tra gli anni ’80 e la metà dei ‘90). È il risultato di un sondaggio* condotto da Columbia Threadneedle Investments, uno dei principali gruppi di risparmio gestito a livello globale, su un campione di 2.000 italiani, tra cui 563 Millennial.Oltre la metà degli italiani (53%) concorda sul fatto che le preoccupazioni economiche sono fonte di stress tanto da tenerli svegli la notte. Percentuale che cresce in modo significativo tra le giovani generazioni: se “solo” il 47% dei Baby-Boomer (i nati tra il 1945 e il 1964) e il 57% della Generazione X (i nati tra il 1964 e il 1980) passano le notti in bianco pensando ai problemi economici, ben il 62% dei Millennial soffre di insonnia causata dalla difficoltà di arrivare a fine mese e pianificare il proprio futuro finanziario.Il 40% dei Millennial, inoltre, vive con preoccupazione il confronto a livello finanziario con amici e familiari, un confronto che potrebbe risultare ancora più difficile a causa dell’esposizione ai social media. Il dato risulta nettamente più alto rispetto agli appartenenti alla Generazione X e ai Baby Boomer.Un dato preoccupante evidenzia che, quest’anno, un quarto dei Millennial (26%) afferma di avere difficoltà addirittura nel pianificare le spese legate al Natale, dai regali al cenone, rispetto al 22% della Generazione X e solo al 14% dei Baby Boomer.Fra i Millennial si avverte, inoltre, particolare preoccupazione su come affrontare le spese più di breve periodo, ma anche sulla pianificazione di un piano pensionistico adeguato. I Millennial risultano la generazione più afflitta da preoccupazioni economiche in generale: acquistare una casa (66%), avere una pensione confortevole (63%), beneficiare di assistenza socio-sanitaria dopo la pensione (61%) e disporre di liquidità per affrontare spese importanti nel corso della propria vita e/o di quella dei propri cari (61%), sono le prime e principali fonti di preoccupazione a livello economico.
Questo scarto potrebbe essere attribuito a una maggiore difficoltà dovuta alla fase economica contingente: quasi un terzo dei Millennial (63%) ritiene che le generazioni precedenti abbiano vissuto in un contesto più facile rispetto a quello attuale. Dalla ricerca emerge, quindi, chiaramente una certa tensione tra le varie generazioni oltre a un impatto molto negativo sulla qualità della vita delle generazioni più giovani e sui loro rapporti personali. Ad esempio, oltre un terzo dei Millennial (35%) afferma di avere spesso confronti accesi, in merito alle questioni finanziarie, con i membri della propria famiglia. In definitiva, le preoccupazioni su spese e risparmi e gli attriti in famiglia che ne derivano hanno implicazioni sul benessere dei Millennial. Uno su cinque (22%) ha dichiarato che, negli ultimi 12 mesi, le preoccupazioni economiche hanno avuto un impatto negativo sulla qualità della propria vita rispetto al 15% della Generazione X e al 12% dei Baby-Boomer. Questo tipo di impatto, tuttavia, non si avverte solo fra generazioni diverse, ma ha delle importanti ricadute anche fra coetanei, a livello interpersonale. Per il 16% dei Millennial le preoccupazioni economiche hanno avuto una ricaduta sulla propria relazione o a livello coniugale, rispetto all’11% della Generazione X e solo al 9% dei Baby-Boomer.

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In Italia oltre un milione di persone hanno problemi per farsi curare

Posted by fidest press agency su sabato, 21 dicembre 2019

È il dato principale, e più preoccupante, che emerge dal report pubblicato da Eurostat in occasione della Giornata universale della copertura sanitaria. Rispetto ad una media europea di 512.596, nel 2018 in Italia 1.207.190 cittadini hanno lamentato l’impossibilità di farsi curare a causa di costi sanitari ritenuti troppo alti. Cara ed anche lenta, perché nelle segnalazioni fatte dagli italiani viene dedicato un ampio spazio ai tempi di attesa lunghissimi nel settore pubblico. Un’altra criticità evidenziata è quella della distanza dei luoghi di cura, troppo lontani per chi ha difficoltà a spostarsi ed ha problemi economici. E così sale a 1.448.628 il numero di persone che alla fine hanno deciso di rinunciare a curarsi. “Passano gli anni ma la situazione della Sanità in Italia continua a peggiorare – dichiara il Segretario Nazionale di Codici Ivano Giacomelli – e non lo diciamo noi, che quando riportiamo le segnalazioni che riceviamo dai cittadini veniamo accusati di fare terrorismo da chi ha a cuore soltanto la difesa della propria categoria, ma lo dice l’Eurostat. Ci auguriamo che questi dati vengano presi seriamente in considerazione dal Governo, che sta lavorando al Patto per la Salute, a cui abbiamo chiesto di poter contribuire rappresentando le istanze dei cittadini. Ormai è chiaro che siamo di fronte ad un bivio: o si cambia strada e si rilancia il Sistema Sanitario Nazionale con politiche veramente attente ai bisogni dei pazienti oppure si creeranno delle disuguaglianze che non sarà più possibile eliminare. L’Eurostat parla chiaro: l’Italia è lo Stato che più di ogni altro nell’UE ha cittadini che fanno fatica a farsi curare ed in alcuni casi sono costretti a rinunciare a farlo perché non hanno la possibilità di accedere alle prestazioni sanitarie. Per il nostro Sistema Sanitario è una bocciatura clamorosa – conclude il Segretario Nazionale di Codici Ivano Giacomelli – chiediamo al Governo di intervenire in maniera energica per invertire la rotta, prima che sia troppo tardi”.

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Inps: Reddito a oltre un mln famiglie, media 484 euro

Posted by fidest press agency su sabato, 21 dicembre 2019

Secondo i dati Inps, attualmente le famiglie beneficiarie di Reddito (890.756) e pensione di cittadinanza (123.673) sono nel complesso 1.014.429. In media l’importo per famiglia è di 484,44 euro.”Considerato che per l’Istat i poveri assoluti sono 1 milione e 822 mila, vuol dire che si è raggiunto solo il 55,7% della platea di chi avrebbe bisogno di un sostegno economico. Ma quello che non va, soprattutto, è che l’importo è troppo basso” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori. “Non solo l’importo medio per famiglia è sotto anche al beneficio massimo previsto per i single. Ma il famoso importo di 780 euro andrebbe addirittura alzato a 829 euro. I 780 euro, infatti, erano i 6/10 del reddito mediano familiare al tempo del Rapporto annuale Istat del 2014, ma i dati resi noti a dicembre 2019 ci dicono che il reddito per le persone sole è salito a 16.571 euro, quindi ora il dato equivale a 828,55 euro” conclude Dona.

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Frodi creditizie e furti identità

Posted by fidest press agency su sabato, 21 dicembre 2019

Presentata l’ultima edizione dell’Osservatorio sulle frodi creditizie e sui furti di identità in Italia realizzato da CRIF e aggiornato al primo semestre 2019.Lo studio segnala che, nel periodo preso in considerazione, si sono verificati quasi 16.700 casi di frode, con una crescita del +36,7% rispetto al medesimo periodo del 2018 e un danno stimato che supera complessivamente i 77 milioni di Euro. Questo dato è oltremodo preoccupante se si considera che tradizionalmente la quota più rilevante dei casi si concentra nel periodo natalizio, ormai alle porte. Al contempo, l’importo medio riscontrato risulta pari a € 4.662 euro, in flessione del -21,4%, a confermare come i malintenzionati si stiano orientando su importi sempre più modesti rispetto al passato.Coerentemente con quanto rilevato nel 2018, anche nel primo semestre dell’anno in corso l’acquisto di elettrodomestici con un finanziamento ottenuto in modo fraudolento resta la tipologia maggiormente diffusa (30,5% dei casi totali). Al secondo posto, in aumento del +0,7%, si piazza la categoria auto-moto (che arriva al 13,7% del totale), seguita dagli articoli di arredamento (con il 7,9%). Da sottolineare come continuino ad aumentare i casi che hanno come oggetto articoli di abbigliamento e prodotti di lusso che arrivano al 6,9% a fronte di una crescita del +55,3%. La distribuzione delle frodi per sesso evidenzia che la maggioranza delle vittime (64,9%) sono uomini, mentre, osservando la distribuzione delle frodi per classi di età, si inverte la tendenza evidenziata nella prima metà dell’anno scorso: la fascia di età nella quale si rileva il maggior incremento dei casi è, infatti, quella dei 18-30enni (+23,2%) e dei 31-40enni (+6,4%).

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Sottoscritto Patto per la salute tra Governo e Regioni

Posted by fidest press agency su sabato, 21 dicembre 2019

Sottoscritto in Conferenza Stato-Regioni il Patto per la salute, che tra i suoi punti annovera un Programma nazionale per la mobilità sanitaria. «Siamo molto soddisfatti del Patto per la salute siglato fra il Governo centrale e le Regioni – commenta Annamaria Mancuso, Presidente di Salute Donna onlus e coordinatrice del progetto “La salute: un bene da difendere, un diritto da promuovere” – la mobilità sanitaria è un male assoluto di questo Paese e la metodologia descritta nel Patto potrebbe andare nella direzione giusta per arginare questo fenomeno, che coinvolge centinaia di migliaia di pazienti oncologici e onco-ematologici e da sempre è una delle priorità del nostro progetto».Secondo il Censis (Rapporto Rbm-Censis 2018) sono circa 750.000 l’anno i ricoveri in mobilità ospedaliera interregionale. Il 25 per cento di questi pazienti si allontana di non oltre cento chilometri da casa, mentre il 23 per cento si allontana oltre quattrocento chilometri. Gran parte di loro sono persone che lottano contro un tumore.«La nostra volontà – continua Annamaria Mancuso – è da una parte quella di aiutare le Istituzioni a combattere il fenomeno della mobilità sanitaria, dall’altra vigilare affinché le statuizioni contenute nel Patto per la salute siano effettivamente osservate da parte degli Enti preposti. È importante che ci sia una condivisione di questi aspetti con tutti gli attori, gli stakeholder del settore, e bene ha fatto il Patto per la salute a riferirsi anche ai cittadini, spesso vittime di poca trasparenza nell’erogazione dei processi sanitari. Anche su questo punto il nostro progetto farà in modo che il paziente oncologico sia sempre più tutelato nel processo di presa in carico».
Il Patto per la salute, oltre al tema della mobilità sanitaria, tocca altri punti chiave come l’ampliamento delle fasce d’età dello screening mammografico e l’estensione dell’attività del Comitato che verifica l’aderenza da parte delle Regioni all’erogazione dei Livelli Essenziali d’Assistenza, manifestando la volontà da parte di Governo e Regioni di migliorare l’accesso alle prestazioni sanitarie per i pazienti oncologici.Il progetto “La salute: un bene da difendere, un diritto da promuovere” accoglie dunque con positività il Patto per la salute, augurandosi che possa fattivamente contribuire a migliorare l’assistenza e la presa in carico dei pazienti e vigilando affinché gli intenti siano rispettati e tramutati in interventi utili e concreti, anche attraverso il coinvolgimento attivo delle Associazioni.

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Il Parlamento contro l’istituzione di “zone franche LGBTI” in Polonia

Posted by fidest press agency su sabato, 21 dicembre 2019

I deputati europei esortano la Commissione a condannare tutti gli atti pubblici di discriminazione contro le persone LGBTI, in particolare le cosiddette “zone franche LGBTI” in Polonia.Nella risoluzione adottata mercoledì con 463 voti favorevoli, 107 contrari e 105 astensioni, il Parlamento ha espresso profonda preoccupazione per il crescente numero di attacchi contro le persone lesbiche, gay, bisessuali, transgender e intersessuali (LGBTI) nell’UE da parte di Stati, funzionari statali, governi nazionali e locali e politici. Esempi recenti includono dichiarazioni omofobe effettuate durante una campagna referendaria in Romania e discorsi di odio nei confronti delle persone LGBTI nel contesto delle elezioni in Estonia, Spagna, Regno Unito, Ungheria e Polonia.
In particolare, i deputati condannano l’istituzione, dall’inizio del 2019, delle aree “libere dall’ideologia LGBTI” da parte di decine di comuni, contee e regioni del sud-est della Polonia. Tramite circolari non vincolanti, i governi locali sono stati invitati ad astenersi dall’intraprendere qualsiasi azione che incoraggi il rispetto verso persone LGBTI ed evitare di fornire assistenza finanziaria alle ONG che lavorano per promuovere la parità di diritti. Il Parlamento europeo esorta le autorità polacche a revocare tutte gli atti che attaccano i diritti delle persone LGBTI.Inoltre, i deputati chiedono alla Commissione di monitorare come vengono utilizzati tutti i finanziamenti comunitari, sottolineando che tali fondi non devono essere utilizzati a fini discriminatori.La scuola dovrebbe proteggere i diritti di tutti i bambini
Il Parlamento deplora inoltre gli attacchi contro le persone LGBTI da parte delle autorità pubbliche di alcuni Stati membri, che hanno avuto come obiettivo le istituzioni educative e le scuole. I deputati ricordano che le scuole dovrebbero essere luoghi che rafforzano e proteggono i diritti fondamentali di tutti i bambini. La Commissione e gli Stati membri dovrebbero intraprendere azioni concrete per porre fine alle discriminazioni che possono portare al bullismo, agli abusi o all’isolamento delle persone LGBTI negli edifici scolastici.
Infine, sebbene nella maggior parte degli Stati membri siano in vigore misure legali contro la discriminazione, queste non sono sufficientemente attuate, lasciando le persone LGBTI vulnerabili ai crimini motivati dall’odio, ai discorsi di odio e alla discriminazione. Infine, si sottolinea che la Direttiva UE sulla non discriminazione, bloccata dai ministri dei Paesi membri da 11 anni, contribuirebbe a colmare questa lacuna nella protezione.

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Emily O’Reilly eletta Mediatrice europea

Posted by fidest press agency su sabato, 21 dicembre 2019

Il Parlamento europeo ha eletto Emily O’Reilly (Irlanda) Mediatrice europea per la legislatura 2019-2024. È stata sostenuta da 320 deputati in una votazione a scrutinio segreto.La Mediatrice svolgerà indagini sui casi di cattiva amministrazione nelle istituzioni, organi, uffici o agenzie dell’UE, agendo di propria iniziativa o sulla base di denunce da parte dei cittadini UE.La signora O’Reilly è stata eletta al terzo turno di votazione. È una ex giornalista ed è stata la prima Ombudsman irlandese donna per dieci anni, prima di essere eletta Mediatrice europea, per la prima volta, nel 2013. Quattro candidati, Giuseppe Fortunato (Italia), Julia Laffranque (Estonia), Emily O’Reilly (Irlanda) e Cecilia Wikström (Svezia), hanno partecipato al secondo scrutinio, dopo il ritiro di Nils Muižnieks (Lettonia) in seguito al primo turno di votazione.Nel terzo scrutinio, i deputati hanno dovuto scegliere tra Julia Laffranque ed Emily O’Reilly, le due candidate con il maggior numero di voti al secondo turno, come previsto dal regolamento. Julia Laffranque ha ottenuto 280 voti, Emily O’Reilly 320.Durante l’audizione pubblica della commissione per le petizioni del 3 dicembre, Emily O’Reilly si è impegnata a continuare a lavorare per fare dell’amministrazione UE un modello per l’intera Unione, ponendo i cittadini e i loro diritti al centro delle sue azioni.
“L’amministrazione dell’UE ha bisogno di riacquistare la fiducia dei suoi cittadini. Credo che tale fiducia possa essere guadagnata aumentando la responsabilità democratica e la trasparenza delle istituzioni. Solo quando si potrà vedere come viene presa una decisione, si potrà cominciare a capire perché è stata presa e solo allora sarà possibile fidarsi”, ha detto ai deputati il 3 dicembre.

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Api: ridurre l’utilizzo dei pesticidi per proteggere gli impollinatori

Posted by fidest press agency su sabato, 21 dicembre 2019

I deputati chiedono alla Commissione di rafforzare la sua Iniziativa per gli impollinatori e di proporre nuove misure per proteggere api e gli altri insetti. In una risoluzione approvata mercoledì, il Parlamento sottolinea che l’Iniziativa dell’UE per gli impollinatori, nella sua forma attuale, non affronta in maniera sufficiente le numerose cause della diminuzione degli impollinatori, che comprendono i cambiamenti nell’uso del suolo, le pratiche di gestione agricola intensiva, l’inquinamento ambientale, i cambiamenti climatici e le specie esotiche invasive.Dal momento che gli impollinatori sono una componente essenziale della biodiversità e sono indispensabili per la riproduzione della maggioranza delle specie vegetali, i deputati chiedono alla Commissione di trasformare le intenzioni contenute nell’Iniziativa in un programma di azione su vasta scala per gli impollinatori, dotato di risorse sufficienti.Necessario ridurre l’uso di pesticidi Per favorire l’aumento della qualità degli habitat degli impollinatori sui terreni agricoli, la riduzione dell’utilizzo di pesticidi e fertilizzanti minerali dovrebbe diventare un obiettivo chiave della futura Politica Agricola Comune (PAC). Inoltre, i deputati chiedono obiettivi di riduzione obbligatori in tutta l’UE, da includere nella prossima revisione della direttiva sull’utilizzo sostenibile dei pesticidi. Infine, il Parlamento chiede maggiori fondi per sostenere la ricerca sulle cause della diminuzione degli impollinatori, al fine di proteggere la diversità delle specie.
La risoluzione è stata approvata per alzata di mano.

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Il Premio Sacharov 2019 a Ilham Tohti

Posted by fidest press agency su sabato, 21 dicembre 2019

La figlia di Ilham Tohti, Jewher Ilham, ha ricevuto mercoledì il premio Sacharov per la libertà di pensiero in nome del padre, attualmente in carcere in Cina per il suo attivismo.Tohti è un accademico uiguro che si batte per i diritti della minoranza uigura in Cina. Si trova in carcere dal 2014, con accuse di separatismo, sebbene sia sempre stato una voce moderata per la convivenza pacifica: “Da oltre vent’anni lavora instancabilmente per promuovere il dialogo e la comprensione reciproca tra gli uiguri e gli altri popoli cinesi. Ciononostante, è stato condannato all’ergastolo con l’accusa di ‘separatismo’”, ha ricordato il Presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, nel discorso di premiazione.“Oggi dovrebbe essere un giorno di festa per celebrare la libertà di pensiero, e invece è un giorno triste. Ancora una volta questa sedia è vuota, perché nel mondo in cui viviamo essere liberi di pensare non significa sempre essere realmente liberi” ha aggiunto Sassoli ricordando i tanti vincitori che non hanno potuto ritirare il Premio, perché in prigione o perseguitati.
Jewher Ilham ha ritirato il premio in nome di suo padre a Strasburgo: “è un onore essere al Parlamento europeo oggi per ricevere il Premio in nome di mio padre. Sono grata di poter raccontare la sua storia, perché lui non lo può fare. A dir la verità, non so dove sia mio padre. La mia famiglia ha ricevuto sue notizie per l’ultima volta nel 2017”.“Oggi non c’è libertà per gli uiguri in Cina: non c’è libertà a scuola, in pubblico, e neanche a casa. Mio padre come molti uiguri è stato etichettato come un violento estremista, con una malattia da curare e un cervello che deve essere ripulito” ha raccontato Ilham. Sotto la pretestuosa accusa di estremismo il governo cinese ha internato almeno un milione di persone in “campi di concentramento dove gli uiguri sono obbligati a rinunciare alla propria religione, lingua e cultura, dove le persone vengono torturate e alcuni sono morti”.Da aprile 2017 più di un milione di uiguri sono detenuti in una rete di campi di concentramento dove vengono obbligati a rinunciare alla propria identità culturale e alla propria religione e a giurare fedeltà al governo cinese.Jewher Ilham ha chiesto un sostegno attivo e concreto per suo padre: “Chiedo a voi in questa sala e a tutti quelli che stanno ascoltando: pensate che ci sia un problema nel modo in cui il governo cinese tratta gli uiguri? Se pensate che ci sia un problema, lavorate per trovare una soluzione”. Il Presidente del Parlamento europeo Sassoli ha chiesto il rilascio immediato e senza condizioni di Ilham Tohti, con un pensiero anche ad altri attivisti detenuti nel mondo: “Vorrei ricordare la sorte dei vincitori delle scorse edizioni del premio, che sono attualmente in carcere e sono perseguitati per aver difeso i diritti umani e le libertà fondamentali”.

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Malta: indagini a rischio finché il Primo ministro rimane in carica

Posted by fidest press agency su sabato, 21 dicembre 2019

I deputati europei sono preoccupati per la credibilità delle indagini sull’assassinio di Daphne Caruana Galizia e per i mancati progressi di quelle su riciclaggio e corruzione.Nella risoluzione non legislativa adottata con 581 voti favorevoli, 26 contrari e 83 astensioni, Il Parlamento afferma che qualsiasi rischio di compromettere le indagini (…) deve essere escluso con ogni mezzo”, sottolineando anche che “tale rischio sussisterà finché il Primo ministro rimarrà in carica”.Nel testo si fa riferimento alle accuse di corruzione e riciclaggio di denaro contro il primo ministro maltese, in particolare il suo capo di gabinetto e l’ex ministro del turismo, altri membri del governo, imprese private e persone ad esse collegate. Il Parlamento deplora che numerose altre indagini su casi connessi di riciclaggio e corruzione non abbiano registrato progressi o non siano state nemmeno avviate.Proteggere la democrazia, lo Stato di diritto e i diritti fondamentali
I deputati affermano che “gli sviluppi registrati negli ultimi anni a Malta hanno portato a gravi e persistenti minacce allo Stato di diritto, alla democrazia e ai diritti fondamentali” e si dicono preoccupati per il rispetto della libertà dei media, dell’indipendenza della polizia e della magistratura e della libertà di riunione pacifica. Inoltre, il Parlamento si rammarica per la mancanza di garanzie costituzionali adeguate sulla separazione dei poteri.Le osservazioni della Vicepresidente della Commissione Jourová, secondo la quale la mancata attuazione di riforme giudiziarie da parte di Malta potrebbe far scattare una procedura a norma dell’articolo 7, sono state accolte con favore dai deputati. Si ribadisce inoltre la necessità di istituire un meccanismo UE in materia di democrazia, Stato di diritto e diritti fondamentali.
Il Parlamento chiede anche che siano eliminati i “programmi di soggiorno e cittadinanza per investitori” dal momento che ciò si traduce concretamente nella vendita della cittadinanza dell’UE e costituisce una minaccia alle capacità maltesi di contrastare il riciclaggio, altre fattispecie di criminalità transfrontaliera e l’integrità dello spazio.Infine, si accoglie con favore l’approvazione da parte dell’Ufficio di presidenza del Parlamento dell’istituzione di un “premio europeo Daphne Caruana Galizia per il giornalismo investigativo”, da assegnare annualmente a esempi eccellenti di giornalismo d’inchiesta in Europa, e si invita l’Ufficio di presidenza ad adottare quanto prima le disposizioni necessarie.

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Conference on the Future of Europe that makes a difference

Posted by fidest press agency su sabato, 21 dicembre 2019

12 European civil society organisations unveil today their set of recommendations for a successful Conference on the Future of Europe. The recommendations emerged as outcome of a series of brainstorming sessions between European civil society organisations held in autumn 2019. The proposal for a “European Conference on the Future of Europe” initially put forward by President Emmanuel Macron and then taken up by the President of the European Commission, Ursula von der Leyen, represents a great opportunity to reshape the future of the European Union. The CSOs’ common key recommendations for the Conference on the Future of Europe are:
An open mandate for the Conference, aimed at developing policy and institutional proposals, as well as proposals for treaty change or a new treaty framework, if considered necessary.A wide-ranging approach, looking at the scope of competences of the Union, the financing of Union policies and proposals for the democratic and efficient governance of those policies. A democratic process with wide participation and deep deliberation with individual citizens and civil society organisations from across the Union, as well as accession candidate and eastern neighbourhood countries. A multi-step approach allowing individual citizens and civil society organisations to give input at different levels of expertise using digital tools and deliberative polling and engagement with institutional decision-makers.
A clear upfront commitment by the institutions of the Union, as well as National Governments to deliver legislative proposals on all policy recommendations and initiate Treaty changes on all proposals adopted by the Conference.

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