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Quotidiano di informazione – Anno 36 n° 133

Archive for 16 aprile 2021

Scuola: la Commissione presenta un kit pedagogico per aiutare gli studenti a individuare e combattere la disinformazione

Posted by fidest press agency su venerdì, 16 aprile 2021

La Commissione europea lancia un kit di strumenti ad uso degli insegnanti delle scuole secondarie per aiutare i loro studenti a individuare e combattere la disinformazione. Il kit – disponibile in tutte le lingue dell’UE – mira a sensibilizzare i giovani in merito al fenomeno della disinformazione e alle trappole che tende ai ragazzi, spiegando loro come proteggersene e offrendo l’opportunità di studiare il fenomeno sulla base di esempi concreti. Lo strumento contiene una presentazione personalizzabile e un opuscolo esplicativo con una guida ad uso dei docenti per strutturare una o più lezioni e una serie di risorse supplementari. Věra Jourová, Vicepresidente responsabile per i Valori e la trasparenza, ha dichiarato: “La disinformazione è e rimarrà una minaccia per le nostre società democratiche. Sono convinta che grazie a questo strumento gli insegnanti saranno meglio attrezzati per aiutare i loro studenti a individuare e reagire adeguatamente alla disinformazione, contribuendo alla creazione di una società più resiliente a questo tipo di minacce.” Thierry Breton, Commissario per il Mercato interno, ha aggiunto: “Iniziative come questa integrano il nostro approccio olistico alla lotta alla disinformazione. Puntiamo a ridurre l’impatto della disinformazione online sulla società, e a tal scopo dobbiamo utilizzare tutti i mezzi a nostra disposizione.” Insegnare agli studenti a esplorare le opportunità e i pericoli di un panorama dell’informazione in continua evoluzione è una delle sfide da affrontare al fine di rafforzare la resilienza della società. Questo kit di strumenti fornisce agli insegnanti delle scuole secondarie le risorse necessarie per avviare discussioni con i loro studenti sulle conseguenze delle notizie false in una serie di settori, quali la salute, la democrazia, le norme culturali e giuridiche che sono alla base delle nostre società. L’obiettivo è sostenere gli sforzi della Commissione per contrastare la disinformazione online, indicato nel piano d’azione sulla disinformazione adottato nel 2018 e ribadito dalla comunicazione congiunta del giugno 2020. Il kit è uno strumento a sostegno di uno degli obiettivi previsti da questi testi: responsabilizzare i giovani cittadini, sensibilizzarli e rafforzarne lo spirito critico. È disponibile qui in tutte le lingue dell’UE.

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Gli anticorpi neutralizzanti contro il SARS-CoV-2 nei pazienti convalescenti sono ancora attivi a undici mesi dall’infezione

Posted by fidest press agency su venerdì, 16 aprile 2021

Roma. Gli anticorpi neutralizzanti sviluppati dall’organismo umano dopo l’infezione ad opera del Sars-CoV-2 sono ancora presenti a livelli consistenti anche a distanza di undici mesi dall’infezione: è quanto emerge da una ricerca realizzata dal laboratorio di virologia dell’Istituto Nazionale Malattie Infettive “Lazzaro Spallanzani” di Roma, diretto da Maria Rosaria Capobianchi, appena pubblicato sulla rivista Viruses.I ricercatori del laboratorio di virologia hanno analizzato, tra febbraio 2020 e gennaio 2021, 763 campioni di siero da 662 pazienti Covid-19, prelevati durante il ricovero all’INMI “Lazzaro Spallanzani” o dopo il superamento dell’infezione, nel corso dei controlli di follow-up o degli screening per potenziali donazioni di plasma immune. Questi campioni sono stati quindi sottoposti a sieroneutralizzazione, tecnica virologica classica con la quale si verifica la capacità dei campioni ematici di neutralizzare il virus vivo, e che rappresenta il gold standard per la determinazione dell’efficacia protettiva degli anticorpi, essendo più precisa ed affidabile della tecnica degli pseudovirus alla quale molti gruppi di ricerca oggi ricorrono, soprattutto quelli che non dispongono di laboratori di biosicurezza quali quelli presenti presso l’INMI.Dalla ricerca è emerso anzitutto che i livelli (o titoli) di anticorpi neutralizzanti sono più elevati nelle persone di età superiore ai 60 anni, e tanto più elevati quanto più severi sono stati i sintomi respiratori manifestati dai pazienti. I livelli più elevati sono stati raggiunti dai pazienti che manifestavano la cosiddetta ARDS (Acute Respiratory Distress Syndrome) con una P/F ratio (il rapporto tra la pressione dell’ossigeno nel sangue arterioso e la percentuale di ossigeno inspirata dal paziente) inferiore a 200 mmHg. L’aspetto più significativo della ricerca è stata tuttavia la conferma che la maggior parte dei pazienti seguiti per almeno sei mesi e per un massimo di undici mesi ha mantenuto un livello consistente di anticorpi neutralizzanti. Nel 60% circa dei casi seguiti gli anticorpi neutralizzanti hanno raggiunto il picco tra uno e due mesi dopo l’infezione, hanno subito un lieve calo tra i due e i tre mesi, e successivamente sono rimasti stabili sino a undici mesi dopo l’infezione. Nel 24% dei casi gli anticorpi hanno manifestato un trend di discesa continua, senza tuttavia arrivare mai al livello di non essere rilevabili. Nel 15% circa dei casi, infine, gli anticorpi neutralizzanti hanno evidenziato un trend opposto, di incremento nel corso del periodo osservato.I dati che emergono dalla ricerca hanno importanti conseguenze pratiche: i ricercatori dell’INMI hanno infatti sviluppato un algoritmo per lo screening dei donatori di plasma convalescente, che ha permesso di ridurre il numero di campioni sottoposti a test di neutralizzazione, e quindi il carico di lavoro del laboratorio, senza una perdita significativa di donazioni idonee. Ma i dati che emergono dalla ricerca sono importanti soprattutto dal punto di vista epidemiologico, perché forniscono supporto all’ipotesi che la durata della protezione conferita dall’infezione naturale e dai vaccini possa andare oltre gli otto-dieci mesi sino ad oggi ipotizzati dalla letteratura sull’argomento. “Questa ricerca conferma la bontà dell’approccio che da sempre persegue l’INMI, di stretta collaborazione tra l’attività di laboratorio e l’attività clinica, in questo caso il follow-up dei pazienti dopo la fase acuta dell’infezione”, così Maria Rosaria Capobianchi, direttrice del laboratorio di virologia dell’INMI. “Mentre i medici seguono i pazienti nel percorso successivo all’infezione, i loro campioni biologici ci aiutano a capire meglio la risposta del nostro organismo all’infezione e ad elaborare nuove ipotesi sull’evoluzione della malattia e sulla durata della protezione garantita dall’infezione naturale o dai vaccini, in un circolo virtuoso che mette sempre al centro il paziente e le cure”.

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“Translational Research Grant” a un progetto dell’Ematologia di Parma

Posted by fidest press agency su venerdì, 16 aprile 2021

La Società Internazionale del Mieloma (IMS) e la fondazione americana “Paula and Rodger Riney“ hanno conferito il “Translational Research Grant” 2021 ad un progetto di ricerca presentato da Nicola Giuliani, docente di Ematologia al Dipartimento di Medicina e Chirurgia dell’Università di Parma e dirigente medico della U.O. di Ematologia e CTMO dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, attribuendo un finanziamento di 200 mila dollari. Coinvolti Ovidio Bussolati, docente di Patologia Generale al Dipartimento di Medicina e Chirurgia, le assegniste Denise Toscani e Martina Chiu, e dirigenti medici della U.O. di Ematologia e CTMO dell’Ospedale Maggiore di Parma come Benedetta Dalla Palma. Il progetto è stato selezionato fra molti altri a seguito di un bando competitivo internazionale: la scelta è avvenuta sulla base della qualità, dell’innovatività, della ricaduta clinica della ricerca e del curriculum del proponente. Il mieloma multiplo è un tumore del midollo osseo con un’incidenza stimata in Italia di circa 8 nuovi casi per 100.000 abitanti ogni anno con un’età media alla diagnosi di 65 anni. Le terapie attuali disponibili hanno portato ad un netto miglioramento della sopravvivenza e dei tassi di risposta iniziale alle terapie; nonostante questo la malattia tende a recidivare nel tempo per la persistenza delle cellule tumorali a livello del midollo osseo e in particolare a livello della “nicchia ossea”. Per questo motivo è necessario identificare precocemente la persistenza delle cellule tumorali residue di mieloma multiplo nel midollo osseo per cercare poi con le terapie disponibili di eradicare la malattia. Il progetto premiato è un progetto traslazionale volto a identificare un nuovo approccio diagnostico al mieloma multiplo sulla base delle caratteristiche metaboliche delle cellule tumorali di mieloma. Di fatto, i ricercatori intendono individuare la persistenza delle cellule di mieloma multiplo a livello della nicchia ossea basandosi sulle peculiari caratteristiche metaboliche di queste cellule che utilizzano largamente la glutamina come aminoacido per la loro crescita e sopravvivenza. L’eccessiva captazione di questo aminoacido da parte delle cellule di mieloma favorisce sia la loro persistenza nel midollo osseo e resistenza alle terapie sia la distruzione e fragilità ossea che tipicamente colpisce i pazienti affetti da mieloma multiplo. Sulla base di queste caratteristiche metaboliche verrà valutata la possibilità di usare la glutamina come marcatore diagnostico precoce di persistenza di malattia utilizzando modelli sperimentali e validando il suo utilizzo come nuovo tracciante metabolico in collaborazione con le U.O di Medicina Nucleare del San Raffaele di Milano e della Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, quest’ultima U.O. diretta dalla dr.ssa Livia Ruffini.

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Dispositivo con intelligenza artificiale per la diagnosi del cancro del colon-retto

Posted by fidest press agency su venerdì, 16 aprile 2021

È la prima volta per la ricerca italiana, la prima volta per l’americana Food and Drug Administration (FDA) e la prima volta per l’intelligenza artificiale (AI) applicata alla diagnostica precoce del tumore al colon: con dati non generati negli USA, l’FDA approva il primo dispositivo medico che usa un algoritmo dell’intelligenza artificiale validato nell’AI Center di Humanitas, per aiutare i medici a rilevare lesioni sospette per il cancro al colon, in tempo reale durante una colonscopia. Lo studio, disegnato e coordinato dal prof. Alessandro Repici, direttore del Dipartimento di Gastroenterologia ed Endoscopia digestiva di Humanitas e docente di Humanitas University, ha visto la partecipazione degli ospedali Regina Margherita di Roma e Valduce di Como.GI Genius, così si chiama il dispositivo endoscopico ad intelligenza artificiale applicato alla colonscopia, aiuta a rilevare il 13% in più di adenomi (polipi) o lesioni tumorali del colon generando marcatori e suoni a basso volume che segnalano al medico dove è necessaria una valutazione visiva più approfondita. «Il dispositivo, applicato alla colonscopia tradizionale, suggerisce al medico aree del colon che potrebbe non aver notato – dice il prof. Alessandro Repici – riducendo il rischio umano di non vedere lesioni sospette e aumentando la precisione diagnostica per il tumore del colon retto. Tuttavia, il device non si sostituisce allo specialista, né agli esami di laboratorio e non fornisce alcuna valutazione diagnostica, né suggerisce come gestire i polipi sospetti – sottolinea l’esperto -. Spetta al medico decidere se la lesione sia sospetta, e come procedere secondo la pratica clinica standard e le linee guida».L’agenzia FDA ha valutato la sicurezza e l’efficacia di GI Genius attraverso uno studio tutto italiano, multicentrico, prospettico, randomizzato e controllato, condotto su 700 pazienti, di cui il 35% in Humanitas, di età compresa tra 40 e 80 anni che si sottoponevano a una colonscopia per lo screening o alla sorveglianza del cancro colon-rettale, a seguito di sangue nelle feci o sintomi gastrointestinali. I partecipanti allo studio hanno effettuato colonscopia standard con il dispositivo AI o solamente colonscopia standard. «L’utilizzo dell’intelligenza artificiale applicata alla colonscopia tradizionale è stata in grado di identificare adenomi o carcinomi confermati dagli esami di laboratorio con una precisione diagnostica aumentata del 13% – sottolinea il prof. Repici. – Il lavoro sta proseguendo con ulteriori studi di approfondimento in questo ambito». Il cancro colon-rettale è il secondo tumore più frequente in Italia (il primo è cancro alla mammella)*. In genere inizia da adenomi (polipi intestinali) che si formano sulla parete del colon o da altre lesioni precancerose nel retto o nel colon (intestino crasso). La colonscopia endoscopica, esame che fa parte dello screening del cancro colon-rettale e del piano di sorveglianza, viene eseguita da medici endoscopisti per rilevare alterazioni o anomalie nel rivestimento del colon e del retto. La colonscopia comporta il passaggio di un endoscopio, ovvero un tubo sottile e flessibile con una telecamera all’estremità, attraverso il retto e per tutta la lunghezza del colon, che permette al medico esperto di visualizzare eventuali segni di cancro o lesioni precancerose.

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L’Italia è il paese che registra il calo più netto dei consumi (-30%) e pagamenti mobili

Posted by fidest press agency su venerdì, 16 aprile 2021

La global digital bank N26 e l’Istituto tedesco di ricerca economica Ifo comunicano i risultati emersi dall’ ifo-N26 Economic Monitor, una sorta di “termometro” realizzato per delineare il quadro della ripresa economica in tutta Europa, a un anno esatto dall’adozione delle diverse misure restrittive e dei lockdown in tutto il continente. L’iniziativa si è posta l’obiettivo di rilevare informazioni concrete e fornire aggiornamenti tempestivi e dettagliati sulle attitudini alla spesa e al risparmio dei consumatori nelle maggiori economie europee, ovvero Francia, Germania, Italia e Spagna. A causa delle rilevanti e diffuse condizioni di rischio per la propria salute e delle misure restrittive che determinano un aumento dei pagamenti cashless, le transazioni da mobile si sono affermate come la nuova normalità per i consumatori europei. In molti mercati europei, N26 Bank ha visto i prelievi bancomat stabilizzarsi intorno al 65% dei livelli pre-pandemici. Al contrario, l’utilizzo di metodi di pagamento mobile come Apple Pay e Google Pay è in forte aumento, mostrando un balzo del 79% in Spagna e del 74% in Francia.

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“Il Dolore Cronico: diagnosi e terapia”

Posted by fidest press agency su venerdì, 16 aprile 2021

Torino Giovedì 22 aprile dalle ore 18 alle 20, l’Associazione Amiche e Amici dell’Accademia di Medicina di Torino organizza una conferenza on line dal titolo “Il Dolore Cronico: diagnosi e terapia”. L’ “Association for the study of pain” (IASP), definisce il dolore come il prodotto di due componenti, la componente percettiva (o noicezione) che consente la ricezione e il trasporto al Sistema Nervoso Centrale di stimoli potenzialmente lesivi per l’organismo e quella esperienziale che è lo stato psichico collegato alla percezione di una sensazione dolorosa.Dopo i saluti da parte del Presidente dell’Accademia di Medicina, prof. Giancarlo Isaia, e della Presidente dell’Associazione, dr.ssa Gabriella Tanturri, interverrà il dott. Gianluca Isoardo, medico neurologo, Città della Salute di Torino sul tema “Classificazione IASP del Dolore Cronico”. Il dott. Alessandro Bombaci, medico neurologo, Università degli Studi di Torino, nonché Segretario dell’Associazione, affronterà l’argomento de “Il Dolore Neuropatico Cronico”. Il Dolore Neuropatico è causato da un danno o da una disfunzione del sistema nervoso periferico o centrale, piuttosto che dalla stimolazione di recettori per il dolore. Seguirà la relazione della dott.ssa Federica Laino, medico anestesista e rianimatore, Struttura Complessa Terapia del Dolore e Cure Palliative: “Il Dolore Cronico: approccio terapeutico avanzato e terapia complementare”. La dott.ssa Maria Chiara Ditto, medico reumatologo, Città della Salute di Torino approfondirà la questione de “Il Dolore Cronico nelle malattie reumatiche”. Le malattie reumatiche sono un insieme di patologie che interessano in genere le articolazioni o le strutture anatomiche adiacenti o con esse funzionalmente correlate, quali ossa, muscoli, tendini, borse, fasce, legamenti e il cui sintomo principale è rappresentato dal dolore. Il dott. Enrico Fusaro, medico reumatologo, Città della Salute di Torino, curerà le conclusioni dell’incontro.In ottemperanza alle disposizioni del DPCM relative alle misure di contenimento della pandemia, si potrà seguire l’incontro collegandosi alla pagina Facebook dell’Associazione Amiche e Amici dell’Accademia di Medicina di Torino (https://www.facebook.com/AAAMedicinaTorino).

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Assalzoo: prezzi materie prime, previsioni in salita per tutto il 2021

Posted by fidest press agency su venerdì, 16 aprile 2021

Non si arresta la tendenza all’aumento dei prezzi delle materie prime agricole iniziata lo scorso anno. Anche nei primi tre mesi del 2021 la FAO ha rilevato un incremento delle quotazioni delle commodity tra cui i cereali (+27,8%). Le previsioni sembrano confermare il trend per tutto l’anno in corso, uno scenario che accentua gli squilibri sul mercato internazionale e che potrebbe avere effetti dirompenti sul già fragile assetto del settore agro-zootecnico-alimentare italiano. Il rialzo dei prezzi dei cereali e della soia quotati in Italia è stato costante a partire dall’autunno del 2020 interessando anche il primo trimestre del 2021. Il mais ha toccato quota 230 euro/t, un valore vicino al record del 2011. La soia ha addirittura superato il picco da quindici anni a questa parte: sono stati ampiamente superati i 600 euro/t. Viste queste premesse non si esclude il rischio che le spinte verso l’alto dei prezzi proseguano anche nel 2022. Un contesto del genere non può che esercitare una pressione sul settore mangimistico e su quello zootecnico ai limiti della sostenibilità economica. Il settore già vive uno stato di sofferenza in quanto il nostro Paese – com’è noto – è in forte deficit produttivo, dipendendo dall’estero per il 60% del proprio fabbisogno di cereali e semi oleosi. È quindi giunto il momento che il Governo italiano affronti con decisione, anche con un intervento normativo, la questione della produzione e degli approvvigionamenti agricoli che vede l’Italia esposta alla volatilità dei prezzi dei mercati internazionali. L’obiettivo resta sempre quello della tutela del settore primario, anche attraverso la promozione di strategie di filiera che garantiscano tutti i soggetti in campo.

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Identità Informi … Dove non ci sono mani Di Mauro Marino e Stefano Donno

Posted by fidest press agency su venerdì, 16 aprile 2021

Singolare pubblicazione l’ultima uscita editoriale de I Quaderni del Bardo Edizioni. L’autore/ editore Stefano Donno mette tra parentesi il verso, e affida la sua narrazione di contenuti alle immagini, alla fotografia digitale, lasciando che completi il senso della pubblicazione la forza per versi di Mauro Marino. Il libro ha per titolo “ Identità Informi … Dove non ci sono mani” ed è a firma per l’appunto di Stefano Donno e Mauro Marino. Mentre prendeva forma e corpo, questo libro pare abbia cominciato a vivere di vita propria, ma soprattutto sembra che si sia posto autonomamente l’obiettivo di raccontare come due attori con due linguaggi e grammatiche differenti, sentano la Realtà che si trovano ad agire e vivere. L’amore, la notte, i corpi, le parole, le esperienze, i ricordi, sono le chiavi per accedere a quello che l’Esistenza in fondo è, ovvero un mistero talvolta sconosciuto anche a chi dice di amarla, assaporarla, di sentirne il flusso. Certamente tutta un’illusione, che queste pagine vogliono far cadere, per potersi poi finalmente riappropriare autenticamente di sé e degli altri, nell’incontro, nel dono! (…) Le cose non hanno significato, hanno esistenza, tutto si compone intimamente come gli elementi chimici nei corpi viventi. Donno racconta digitalmente idee e fantasmi, quella spaventosa realtà nascosta ai più, la materia digitale con le sue simmetrie e asimmetrie e un linguaggio carico di particolari rivestimenti ritmici; e questa sua poetica personale, matura, oggi certo promossa, si lascia leggere aperta, inquieta, problematica, in cammino tra frammenti, resti, decomposizioni, fantasmi. Donno libera la carica che si cela sotto le cose, risignificandola in quel nunc aeternum che è l’attimo, e ricomincia il suo pellegrinaggio verso una meta, verso un’altra meta che è impossibile prevedere. (dal blog di Carlo Franza su Il Giornale.it) “La poesia di Mauro Marino cerca compiutamente la vita, la rincorre, la scompone, la ricompone. La vita è incontro, è spazio condiviso, è compartecipazione, è slancio vivido, vibrazione compagna. La poesia di Mauro è ascolto, un prestare attenzione alle sollecitazioni degli altri. La sua poesia è etica di comportamento, intesa come pane cereale che si spezza tutti assieme, per avere la ragione e la forza di resistere, per avere fiato, trasalimento. La sua poesia è coralità, perché tutti assieme dobbiamo salvarci la vita.” (Marcello Buttazzo su Salento Poesia) http://www.stefanodonno.com/

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Convegno “Agricoltura Sostenibile & Circular Economy”

Posted by fidest press agency su venerdì, 16 aprile 2021

Si terrà giovedì 22 aprile a partire dalle 9.30 il webinar Agricoltura Sostenibile & Circular Economy, promosso da Economy Group in collaborazione con l’Università di Parma e dedicato ai temi della qualità della nutrizione, della sua diffusione, ancora oggi gravemente sbilanciata nel mondo e della sua sostenibilità.Il convegno, che inizierà con i saluti del Rettore Paolo Andrei e del Direttore di Economy Sergio Luciani, vedrà tra i numerosi interventi il discorso di apertura di Filippo Arfini, docente del Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali e alle 15 la conclusione dei lavori da parte di Daniele Del Rio, Presidente della Scuola di Studi Superiori in Alimenti e Nutrizione dell’Università di Parma.Oltre alla partecipazione di esponenti di numerose aziende, non solo del territorio parmense, alle 14 è in programma la tavola rotonda Un ecosistema integrato per la crescita alimentare sostenibile, a cui interverranno il Direttore dell’Unione Parmense Industriali Cesare Azzali, il Presidente dell’Associazione “Parma, io ci sto!” Alessandro Chiesi, il Presidente delle Fiere di Parma Gino Gandolfi, il Presidente nazionale di Coldiretti Ettore Prandini e il responsabile dell’Area Affari e Agro di Crédit Agricole Italia Giovanni Silvano.Sarà possibile seguire il convegno in diretta streaming sul sito di Economymagazine (https://www.economymagazine.it/), alla pagina Facebook EconomyMagazine.it (https://www.facebook.com/EconomyMagazine.it) e sul canale YouTube di EconomyGroup (https://www.youtube.com/channel/UC5mm6wYKhy5DwexQhjs_R_Q).L’appuntamento del 22 aprile è una nuova tappa del progetto itinerante varato a fine 2019 da Economy Group – Sviluppo Sostenibile & Circular Economy – che, dopo una serie di pubblicazioni di preparazione, ha esordito con alcuni convegni all’Università Liuc di Castellanza il 13 ottobre 2020, a Ecomondo a Rimini il 5 novembre e il 10 febbraio 2021 a Roma, in collaborazione con Federmanager.La scelta di Parma è stata fatta per la sua forte collocazione strategica al centro della Food Valley, di cui l’Università di Parma si pone come punto di riferimento in materia di alimenti e nutrizione anche grazie alla collaborazione con Efsa, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare, e al “Food project” (http://www.foodproject.unipr.it/), l’iniziativa lanciata dall’Ateneo per sistematizzare e rafforzare le competenze di eccellenza nel campo della ricerca e della didattica.

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Le flotte aziendali scelgono l’ibrido

Posted by fidest press agency su venerdì, 16 aprile 2021

L’indagine è stata condotta su un ampio campione di oltre 100 aziende di ogni dimensione (grandi, medie, PMI) e di diversi settori merceologici (farmaceutica, tour operator, banche, logistica, compagnie aeree, assicurazioni, consulenza, etc…), per un parco totale gestito di 118.439 veicoli, di cui 106.654 a noleggio e 6.158 unità ibride, divise tra Mhev (Mild Hybrid Electric Vehicle), Hev (Hybrid Electric Vehicle) e Phev (Plug-in Hybrid Electric Vechicle).L’ibrido in flotta non è certo una novità. Precedenti survey condotte dall’Osservatorio avevano rilevato quote in crescita negli ultimi anni. Dallo studio emerge una sostanziale equa distribuzione tra i diversi modelli ibridi (Full, Mild e Plug-in), con una crescente propensione verso quest’ultima tecnologia, arrivata a rappresentare il 36% della complessiva flotta ibrida. L’ibrido alla spina sta conquistando quote di mercato non solo grazie all’aumento dell’offerta dei modelli, ma anche per il livello di emissioni (sotto i 60 gr/km) che dal luglio scorso consente di ottenere vantaggi in virtù della nuova disciplina sul fringe benefit, oltre alle previste agevolazioni per la circolazione (su tutti, ingresso nelle ZTL, parcheggi). Il tutto senza l’ansia da ricarica che ancora oggi riduce l’appeal dell’elettrico. Tra i motivi che spingono i Fleet Manager a scegliere l’ibrido spiccano l’abbassamento delle emissioni medie di CO2 (indicato dal 60% degli intervistati), la responsabilità sociale di impresa (segnalato dal 55%), i risparmi negli spostamenti, le tipologie di percorsi e chilometraggi effettuati dai driver (il 57% percorre meno di 100 km al giorno), l’abbattimento dei consumi (segnalato dal 26% del campione) e, non ultimo, la tassazione agevolata del fringe benefit (21%). Interessante notare come quasi 20 Fleet Manager su 102 abbiano segnalato anche il vantaggio derivante da canoni di noleggio che oggi risultano sempre più competitivi. L’avvicinamento all’ibrido, in questi anni, è stato attentamente ponderato dalle aziende: il 36% degli intervistati (percentuale che sale molto se si considerano solo le imprese con parchi superiori alle 1.000 unità), prima di adottarli, ha effettuato una survey interna per monitorare gli spostamenti dei driver e verificarne le reali esigenze di mobilità. L’89% dei veicoli ibridi è oggi assegnato in fringe benefit (il restante 11% è condiviso) e l’81% viaggia quotidianamente sia in città, che su percorsi extraurbani. Nei prossimi 12 mesi si prevede una crescita del 250%, anche grazie a canoni più vantaggiosi. A rendere più appealing i veicoli ibridi hanno contribuito di certo canoni di noleggio più vantaggiosi che in passato: 2 fleet manager su 3 hanno registrato da parte dei noleggiatori canoni uguali o addirittura in calo per il noleggio di veicoli ibridi negli ultimi due anni. La variazione è stata attribuita, in particolare, al miglioramento dei valori residui (il valore del veicolo al termine del noleggio), alla maggiore disponibilità di modelli (che incide positivamente sui prezzi), ai bassi costi di manutenzione degli Hev, ma anche agli incentivi statali

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Vendita diretta: Cia, sempre più famiglie comprano dagli agricoltori

Posted by fidest press agency su venerdì, 16 aprile 2021

A un anno dalla pandemia è più costante e stretto il rapporto tra agricoltori e cittadini. Legame rinsaldato, per effetto delle restrizioni, nei mercati contadini e nelle botteghe di prossimità, ma anche online dove l’e-commerce funziona se mette sempre al centro il contatto diretto. Così, negli ultimi 12 mesi, sono aumentate del 5% le aziende agricole entrate nella vendita diretta, terzo canale scelto dagli agricoltori nel 2020, e del 10% le famiglie che la prediligono. A fare il punto sul settore è Cia-Agricoltori Italiani con la sua Associazione per la promozione della vendita diretta, la Spesa in Campagna, in occasione del webinar sul ruolo chiave del mercato contadino.In Veneto, c’è l’esempio forte di Padova – con la Spesa in Campagna-Cia sono 9 i mercati contadini (4 solo in città) – che durante tutta l’emergenza Covid, in accordo con il Comune e nel pieno rispetto delle regole anti-contagio, è riuscita ad assicurare banchi sempre aperti. In regione, il mercato contadino ha registrato in media, subito dopo il primo lockdown, un +14%.Scendendo verso il Centro Italia, la Toscana di Firenze, Prato e Pistoia conta con la Spesa in Campagna-Cia, 10 mercati settimanali, 7 solo in provincia di Firenze, coinvolgendo complessivamente oltre 100 aziende. Qui le chiusure ci sono state, soprattutto lo scorso anno, ma poi i mercati sono tornati operativi anche in zona rossa. A compensare durante il blocco, la consegna a domicilio che sul portale dedicato Cia, in sei mesi dall’attivazione, ha avuto l’adesione di oltre mille aziende agricole. Sul territorio è cresciuto del 10% l’interesse degli agricoltori per un banco di vendita e soprattutto a Firenze, dove per un singolo mercato si calcola un giro d’affari pari a circa 300 mila euro l’anno. Al Sud, Palermo è re del mercato. La Spesa in Campagna-Cia ne conta 3 solo in città e per un totale di 75 espositori agricoli. Il canale è in grande espansione e spinge a fare sistema tra i produttori di tutta la regione. Quanto alle vendite, dopo il boom della scorsa primavera, ora la situazione è stabile e con fatturato, in due mesi, sui 50/60 mila euro a mercato.Oggi l’Italia conta in totale circa 1200 mercati contadini e danno linfa a piccole e medie imprese agricole, rappresentando un punto di riferimento unico per i cittadini. La Spesa in Campagna-Cia ha in tutto il Paese, circa 6 mila aziende impegnate nella vendita diretta, canale che a livello nazionale nel 2020 ha fatturato più di 6,5 mld. E’ forte di produttori di olio, vino e ortaggi, frutta, latticini e salumi, marmellate e composte. Prelibatezze che arrivano anche nelle botteghe e stanno spopolando online dove nel 2020 si è registrato un +134% dell’acquisto di generi alimentari. Il trend potrebbe raggiungere un +62% entro il 2021, sempre se saprà tutelare, anche sul digitale, la relazione tra cittadini e aziende. Principio base della piattaforma Cia dalcampoallatavola.it, primo e-commerce con protagonisti gli agricoltori italiani. “Con le aziende lavoriamo per tutelare la qualità dei nostri mercati contadini -ha dichiarato il presidente de la Spesa in Campagna-Cia, Matteo Antonelli-. La fiducia consolidata in questo periodo, porta lontano solo continuando a garantire ai consumatori produzioni proprie, stagionalità delle materie prime e il monitoraggio costante di questi requisiti. Allo stesso tempo -ha aggiunto- i mercati contadini contribuiscono alla sostenibilità delle aziende delle aree rurali d’Italia e alla promozione del territorio, tra i punti chiave della ripresa turistica dei prossimi mesi”.“La vendita diretta è un’occasione importante per il reddito degli imprenditori agricoli -ha aggiunto Claudia Merlino, direttore generale di Cia-Agricoltori Italiani- e l’intervento de la Spesa in Campagna sul territorio con i mercati contadini, è cruciale per la promozione tra i cittadini dell’agricoltura e dell’agroalimentare italiano, fatto di qualità e autenticità. La valorizzazione del Made in Italy, della Dieta Mediterranea e delle tipicità regionali, passano per un costante dialogo tra chi produce e chi porta in tavola”. Il webinar sul mercato contadino è il primo di tre incontri online promossi da la Spesa in Campagna-Cia. I prossimi due appuntamenti, saranno dedicati a botteghe ed e-commerce. http://www.cia.it

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Fabrizio Gatti: l’infinito errore

Posted by fidest press agency su venerdì, 16 aprile 2021

La storia segreta di una pandemia che si doveva evitare collana Oceani, pp. 656, 20 euro. Fabrizio Gatti, in un’indagine durata più di un anno sulla pandemia che ha sconvolto il mondo, dimostra come la debolezza della politica, gli interessi dell’economia e la forza strategica della Cina abbiano aperto la strada alla diffusione del virus. Per la prima volta, un libro descrive nei minimi dettagli la catena di errori commessa dagli scienziati e dai governi che avevano il dovere di prevenire e fermare la trasmissione del contagio.Ciò che conta in un’indagine, così come nella ricerca scientifica, non sono le risposte. La differenza la fanno le domande che si pongono: cosa si cerca, come lo si cerca e quando lo si cerca.L’infinito errore rivela la storia segreta della pandemia, una versione che le fonti ufficiali non ci hanno mai, ancora, raccontato. Grazie a testimonianze e informazioni inedite – tra cui l’analisi di oltre diecimila documenti e l’accesso alle banche dati che registrano l’identità genetica dei virus – questa inchiesta ripercorre l’intero viaggio compiuto dal coronavirus: dalle grotte infestate di pipistrelli ai laboratori cinesi dove i nuovi agenti patogeni sono stati studiati in collaborazione con i centri di ricerca americani, australiani e francesi, fino alle nostre città, ai nostri ospedali, alle nostre vite e alle nostre vittime. Un libro che evidenzia in modo inconfutabile gli errori e le responsabilità che hanno portato alla nuova Chernobyl mondiale: con una ricostruzione minuziosa, Gatti svela esperimenti militari segreti, gli insufficienti standard di sicurezza di molti laboratori di regime, le bugie dell’Oms sui legami di questo virus con le precedenti epidemie di Sars. Fino a rivelare gli scandali di casa nostra che hanno contribuito a fare dell’Italia il trampolino dell’infezione in Europa, tra ritardi e cancellazioni di forniture di mascherine e ventilatori polmonari, errori nei lockdown e le troppe scelte sciagurate che hanno disarmato l’impegno coraggioso dei tanti operatori sanitari al fronte.

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Covid, Senior Italia FederAnziani: su errori campagna vaccinale

Posted by fidest press agency su venerdì, 16 aprile 2021

“Dopo quanto emerso nella trasmissione di Porta a Porta, dove è stata messa in luce l’incapacità del precedente Governo di concludere una semplice transazione economica per diventare comproprietaria del vaccino di Oxford con un investimento trascurabile (20 milioni di euro), e dopo le polemiche che ne sono seguite, ci saremmo aspettati perlomeno un chiarimento dal Ministro Speranza”, dichiara il Presidente Senior Italia FederAnziani Roberto Messina, “A quel che ci risulta, invece, nessuna spiegazione è stata fornita in merito dal Ministro, così come non abbiamo assistito a nessun mea culpa sulle scelte sbagliate compiute dal Ministero sin dall’inizio della pandemia, sulla mancanza di un piano pandemico aggiornato, sugli errori del piano vaccinale, sull’incapacità di mettere in sicurezza gli anziani e le fasce fragili della popolazione, mentre si creava invece una confusione enorme nelle priorità vaccinali che ancora adesso scontiamo. A sentire poi le parole del senatore Gianluigi Paragone (“Non è l’Arena”, puntata dell’11 aprile) il Ministro, oltre a sottrarsi al confronto con le associazioni e con i giornalisti non graditi, non risponderebbe neppure alle interrogazioni parlamentari, per esempio sul tema dei vaccini e del loro approvvigionamento. Rispetto alla negoziazione dei contratti, il Ministro ha provato a scaricare la responsabilità sull’Europa, ma va detto che di tali trattative sono sempre stati tenuti al corrente tutti i Paesi europei, inclusa l’Italia, che ha concordato e condiviso le modalità, come sottolineato anche da ADUC, in un comunicato che rimarcava anche come a fronte di una percentuale analoga di vaccinati (almeno una dose) in Germania e in Italia (15,52%, e 14,80%) i morti, per milione di abitanti, siano 940 in Germania e oltre il doppio, ovvero 1.892, in Italia. Come è facile constatare, non basta certo affidarsi a un’ordinanza firmata dal Commissario per l’emergenza Covid-19 Figliuolo, per far sì che gli anziani e i fragili vengano effettivamente vaccinati per primi, perché sarebbe come ritenere utile la chiusura della stalla dopo che sono scappati i buoi. Se ora ci si sente in dovere di ribadire che la campagna di vaccinazione deve proseguire in modo uniforme a livello nazionale, senza deroghe ai principi che la regolano, facendo riferimento all’ordinanza che indica le categorie prioritarie, è perché nella pratica tutto questo non accade e non può accadere dal momento che non si è stati in grado di imporre sin dall’inizio queste semplici indicazioni, mentre si è estesa in maniera indiscriminata la platea dei soggetti da vaccinare subito: questo ha fatto sì che le persone maggiormente a rischio finissero per diventare, nei fatti, solo una categoria tra le altre, e che oggi l’Italia sia indietro di anni luce sulla vaccinazione degli anziani rispetto ad esempio alla Gran Bretagna, con tutto quello che ne consegue in termini di decessi.Solo adesso si propone una soluzione come l’allungamento dei tempi della seconda dose di Pfizer e Moderna, eppure come sempre le idee arrivano con un drammatico ritardo rispetto ai tempi e ai numeri, che purtroppo incalzano drammaticamente e oggi ci parlano di 114.612 morti. Alla questione sanitaria si aggiunga, infine, la disgraziata gestione delle chiusure e delle aperture, che ha messo in ginocchio il Paese senza arginare significativamente la diffusione del virus. Di fronte a tutto questo torniamo a chiedere che il Ministro faccia un passo indietro, in modo da lasciare spazio alla discontinuità di cui il Paese ha bisogno non solo per affrontare la sfida attuale, ovvero la fase finale della pandemia e la gestione ottimale della campagna vaccinale che essa richiede, ma anche le sfide future, tra cui anzitutto quella profonda trasformazione del Servizio Sanitario Nazionale che sarà imprescindibile non appena ci saremo lasciati alle spalle questa fase drammatica”.

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Mitek entra a far parte della community di Fintech District

Posted by fidest press agency su venerdì, 16 aprile 2021

Mitek – realtà leader a livello globale nelle soluzioni di verifica dell’identità digitale – entra a far parte di Fintech District – l’ecosistema internazionale di riferimento per il fintech in Italia – in qualità di technical partner.La collaborazione permetterà a Mitek di instaurare un dialogo diretto con le realtà della Community – oltre 170 startup e scaleup – al fine di sviluppare sinergie e progetti di open innovation; Fintech District conferma il proprio ruolo di gateway e punto di riferimento per l’ingresso di realtà estere sul mercato italiano.Attraverso le proprie soluzioni, Mitek facilita l’onboarding di nuovi clienti tramite una verifica rapida e puntuale dell’identità di ciascun individuo, elemento sempre più importante del processo di acquisizione dei clienti, soprattutto a seguito dell’incremento di utilizzo dei servizi digitali dovuto alla Pandemia. Mitek è già un partner di riferimento per numerose istituzioni finanziarie, che supporta, combinando intelligenza artificiale e know-how, anche nell’adeguamento alle nuove normative regolamentari come la PSD2. La tecnologia proprietaria riduce i rischi di frode a danno delle aziende e garantisce la sicurezza degli utenti. L’esperienza consolidata di una realtà come Mitek, pioniere del settore, permette alle imprese di bilanciare customer experience e rischio, aumentando la percentuale di completamento delle operazioni e di acquisizione dei clienti.

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Scarico nell’Oceano Pacifico di acqua radioattiva

Posted by fidest press agency su venerdì, 16 aprile 2021

Tokyo. Greenpeace Giappone condanna con forza la decisione del governo guidato dal Primo ministro Suga di disporre lo scarico nell’Oceano Pacifico di oltre 1,23 milioni di tonnellate di acqua reflua radioattiva stoccata in cisterne della centrale nucleare di Fukushima Daiichi. Questa decisione ignora completamente i diritti umani e gli interessi della gente di Fukushima e in generale del Giappone e della parte di Asia che si affaccia sul Pacifico.La Tokyo Electric Power Company (TEPCO) può dunque avviare lo scarico di rifiuti radioattivi dalla sua centrale nucleare in mare. Secondo quanto è stato anticipato, ci vorranno due anni per preparare lo scarico.«Il governo giapponese ha ancora una volta deluso i cittadini di Fukushima», dichiara Kazue Suzuki della campagna clima ed energia di Greenpeace Giappone. «Il governo ha preso la decisione del tutto ingiustificata di contaminare deliberatamente l’Oceano Pacifico con acqua radioattiva. Ha ignorato sia i rischi legati all’esposizione alle radiazioni che l’evidenza della sufficiente disponibilità di stoccaggio dell’acqua contaminata nel sito nucleare e nei distretti circostanti. Invece di usare la migliore tecnologia esistente per minimizzare i rischi di esposizione a radiazioni immagazzinando l’acqua a lungo termine e trattandola adeguatamente per ridurre la contaminazione, si è deciso di optare per l’opzione più economica, scaricando l’acqua nell’Oceano Pacifico. Quanto deciso dal governo non proteggerà di certo l’ambiente e trascura l’opposizione su larga scala e le preoccupazioni di cittadini e cittadine di Fukushima, al pari di chi abita in tutto il Giappone. Greenpeace è al fianco della gente di Fukushima, comprese le comunità di pescatori, nei loro sforzi per fermare questi piani. Secondo sondaggi effettuati da Greenpeace Giappone, la maggioranza dei residenti di Fukushima e in generale del Giappone si oppone allo scarico di queste acque reflue radioattive nel Pacifico. Inoltre, la federazione nazionale delle cooperative di pesca del Giappone ha continuato a esprimere la sua completa opposizione a questa operazione.I relatori speciali delle Nazioni Unite per i diritti umani – sia nel giugno 2020 che a marzo 2021 – hanno avvertito il governo giapponese che lo scarico dell’acqua nell’ambiente viola i diritti dei cittadini giapponesi e dei suoi vicini, compresa la Corea. Hanno chiesto al governo giapponese di ritardare qualsiasi decisione sullo scarico in mare dell’acqua contaminata fino a quando non sarà finita la crisi del COVID-19 e non si terranno opportune consultazioni internazionali.Sin dal 2012 Greenpeace ha condotto una campagna contro i piani di scarico dell’acqua contaminata di Fukushima, presentando analisi tecniche alle agenzie delle Nazioni Unite, tenendo seminari con i residenti locali di Fukushima insieme ad altre ONG. E avviando petizioni contro gli scarichi sottoposte agli organi competenti del governo giapponese.

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Percorso ambulatoriale complesso per le ernie inguinali ed ombelicali

Posted by fidest press agency su venerdì, 16 aprile 2021

Da Vania Vannucchi. Prato – Nell’ambito del piano strategico aziendale, la chirurgia generale del Santo Stefano, diretta dal dottor Stefano Cantafio ha messo a punto un percorso ambulatoriale complesso per il trattamento delle patologie di parete come le ernie inguinali ed ombelicali. L’obiettivo è quello di garantire un intervento chirurgico a pazienti che, pur non essendo affetti da patologie oncologiche, presentano un quadro clinico difficile con aspetti debilitanti la qualità di vita e quella di relazione. Partendo da questa esigenza è stato pianificato un apposito percorso dedicato, distinto dal percorso Covid, totalmente ambulatoriale che non richiede la degenza ospedaliera e quindi l’occupazione di posti letto.La responsabilità del percorso è stata affidata alle dottoresse Maddalena Baraghini e Tiku Zalla, medici chirurghi, coadiuvate dalla coordinatrice infermieristica del blocco operatorio Donatella Granci. Il paziente, prima dell’accesso in ospedale deve eseguire un tampone nasofaringeo per la diagnosi di infezione da Covid-19. Rilevata la negatività e dopo le valutazioni degli specialisti, viene sottoposto ad intervento in anestesia locale. E’ necessario attendere qualche ora per permettere l’osservazione del paziente prima della dimissione.Dalla fine di gennaio di quest’ anno ad oggi sono stati sottoposti ad intervento chirurgico 67 pazienti. Le sedute operatorie effettuate durante la settimana sono state incrementate con altre due sedute straordinarie il sabato mattina.I pazienti sono stati tutti valutati in attività ambulatoriale, per l’accertamento dell’idoneità all’inserimento nel percorso chirurgico attraverso un’analisi dello stato di salute oltre ad altri elementi come la presenza di un care giver al domicilio per l’aiuto dopo la dimissione.

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Roma: Casa delle Tecnologie Emergenti

Posted by fidest press agency su venerdì, 16 aprile 2021

Roma. La road map progettuale della Casa delle Tecnologie Emergenti va avanti nel pieno rispetto dei tempi. È stato infatti compiuto un altro passaggio amministrativo decisivo per la realizzazione del polo tecnologico nella Stazione Tiburtina.Il Dipartimento Patrimonio e Politiche Abitative ha stipulato con Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS) gli atti notarili con i quali Roma Capitale godrà gratuitamente per 30 anni del diritto d’uso di locali per oltre 1000 mq nel prestigioso hub ferroviario, nodo cruciale della mobilità capitolina e dell’intero Sistema Alta Velocità Torino-Milano- Salerno.In attuazione alla Delibera di Giunta n. 263 del 13 novembre 2020, l’Amministrazione capitolina avrà spazi rappresentativi e tecnologicamente avanzati in questa stazione emblema dell’architettura ferroviaria contemporanea, che si candida a “luogo per la città” in linea con le evoluzioni del concetto di infrastruttura ferroviaria e urbana impresse dal Gruppo FS Italiane anche a Roma. Stazioni sempre più protagoniste della vita cittadina: poli non solo di mobilità integrata e sostenibile, ma anche di servizi e di funzioni vitali al suo sviluppo sociale, economico e produttivo.Gli spazi che Roma Capitale ha ottenuto gratuitamente da RFI, in forza di una Convenzione del 2005 attualizzata e concretizzata con le stipule sottoscritte dall’Amministratrice Delegata di RFI Vera Fiorani, hanno una doppia valenza e sono ospitati in luoghi diversi della stazione ma tutti con valore strategico. Saranno consegnati all’Ufficio di Scopo del Dipartimento Sviluppo Economico e Attività Produttive due spazi per complessivi 805 mq da destinare alla “Casa delle Tecnologie emergenti”: uno all’interno di un avveniristico contenitore sospeso a doppio livello ovvero in una delle cosiddette “bolle” della grande galleria vetrata sopra la piattaforma dei binari, l’altro con ingresso da via di Pietralata. E proprio in questo “boulevard” urbano di stazione che unisce due quartieri, Pietralata e Nomentana, verrà realizzato questo moderno centro di sviluppo finanziato da risorse provenienti dal MISE. Un nuovo polo delle Tecnologie emergenti dedicato a creatività ed innovazione con progetti di ricerca/sperimentazione per start up e piccole medie imprese e con il trasferimento di know how tecnologico secondo il modello dello “Start up City”, dell’Internet of Things (IoT), del Blockchain e dell’Artificial Intelligence (AI).

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Come la pandemia ha cambiato per sempre il nostro modo di abitare

Posted by fidest press agency su venerdì, 16 aprile 2021

Con Il Laboratorio dell’Abitare, Fuorisalone.it e Strategy Innovation, puntata dopo puntata, indagano come questo cambiamento stia influenzando, non solo i progetti di architetti e interior design e trendsetter, ma direttamente le stesse aziende che producono gli oggetti e forniscono i servizi del nostro vivere quotidianamente la casa.Un viaggio virtuale attraverso le diverse stanze della casa, che non trascura nemmeno il ruolo degli animali da compagnia, ormai sempre più partecipi della vita famigliare con spazi e momenti dedicati, e la cuccia che diventa un ambiente a sé, di pari dignità di una stanza da letto. E se la camera da letto, come racconta nel video Stefano Foffano, Founder di Staygreen, diventa sempre più un luogo di benessere, che deve rigenerare attraverso la qualità dei materiali, dell’aria e la disposizione dei punti luce, perché solo in questo modo può produrre sogni, unico spazio in cui possiamo entrare in relazione con il futuro, è in cucina che avverrà il vero cambiamento.“Il cibo è una passione e come tutte le passioni dovrà avere uno spazio dedicato e degli strumenti ad hoc per poter essere coltivato. La cucina del futuro troverà perciò sempre un suo spazio nelle case degli appassionati – dice nel video Nicola Michelon, CEO di Unox, azienda leader nella produzione di forni professionali -. Il cibo torna a essere un viatico di legami e relazioni, sia tra i membri della famiglia sia con i divi dei fornelli, uniti dalla stessa passione e dalla stessa voglia di sperimentare”.Il vero centro della casa continuerà però a essere il salotto, luogo per eccellenza in cui prendono forma le dinamiche relazionali di una famiglia: incontri, saluti, distacchi, festeggiamenti e cordogli, lontano dalla dispersione che caratterizza social e community, come bene racconta Riccardo Zanette, Vice-president di MCZ Group, specializzati nella produzione di stufe e camini, che restano uno dei simboli del calore famigliare nell’immaginario collettivo degli italiani. Un salotto che spesso si trasforma in studio per andare incontro alle nuove esigenze dell’homeworking e dello smartworking, che a loro volta tenderanno a diventare sempre di più funworking con un continuo rimescolarsi di ruoli e attività. Uno spazio multifunzionale dove si integrano le esigenze di tutta la famiglia e il confine tra lavoro e vita privata sfuma sempre di più in un fluire continuo, come sottolinea Lara Facchinetti, HR Manager di Zamperla. Il luogo dedicato al divertimento, però, resta comunque la cameretta dei bambini, spazio della creatività e della ribellione in cui coltivare la propria immaginazione, l’intelligenza e la socialità attraverso il gioco. “La cameretta non è solo per i bambini – sottolinea però Marco Moro, Presidente di Morocolor -. L’adulto deve continuare a rifugiarsi nella propria cameretta a riscoprire se stesso per dare voce al proprio fanciullino”. Il luogo più intimo delle nostre abitazioni resta comunque il bagno. Conquista recente nella storia evolutiva dell’abitare, ma con un ruolo sempre più centrale. Non solo spazio dedicato alla cura di se stessi, da intendere sempre più come nell’antica tradizione romana delle terme, ma anche camerino dove, di fronte allo specchio, mettere in scena le mille versioni di noi stessi, prima di decidere quale mostrare agli altri. “Nel bagno – osserva Stefania Fabiano, Direttore Generale della Divisione Cosmetics Active di L’Oréal – la relazione tra benessere del corpo e della mente è protagonista, avvantaggiata da tutti gli aiuti che la tecnologia può fornire”.Una funzione che il bagno condivide con un altro spazio, considerato fino a poco tempo fa un vezzo, ma che la pandemia ci ha fatto rivalutare nella sua più antica accezione di luogo dedicato al benessere fisico ma anche e soprattutto a quello mentale. Che sia un angolo del balcone oppure uno spazio ricavato accanto al letto o nel garage condominiale, la palestra diventa il posto dove coltivare l’energia e la vitalità che l’attività sportiva trasmette, preziosa chiave per superare le difficoltà e stare bene con se stessi e con gli altri, sottolinea Walter Bertin, Presidente di Labomar. Giardino, serra e garage assumono dunque nuovi significati e si preparano a una nuova evoluzione, dall’illuminazione all’arredamento. Luoghi dove riflettere grazie al potere taumaturgico dell’ombra degli alberi in contrapposizione alla luce diretta del sole, secondo Carlo Urbinati, Presidente di Foscarini, ma anche spazi per coltivare sogni, passioni e talenti senza la paura di sbagliare come suggerisce Valeria Zampieri, HR Manager di Everel Group. Luoghi infine dove custodire solo mezzi a energia biologica come biciclette o bastoncini da nordic walking perché torneremo a essere Flâneur, esploratori di città, vagabondi urbani, che hanno bisogno di camminare per pensare, stare in forma e conoscere il proprio ambiente, come profetizza Gianpietro Beltramello, Presidente di Gabel.

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Dilaga la “Kustom Kulture”

Posted by fidest press agency su venerdì, 16 aprile 2021

La cultura custom è ben radicata in tutto il mondo anche grazie a diversi celebri club che ne hanno fatto una ragione di vita, tra i quali si ricordano i Bandidos, che contano ben 5 mila membri, suddivisi in 210 chapter sparsi in 22 paesi, e gli Hells Engels, i quali sono presenti in tutto il mondo con 250 chapter, di cui 15 in Italia con 150 membri effettivi. Un amore arrivato fino in Finlandia: su Youtube, infatti, è presente anche un canale chiamato Custom Bikers Finland. A livello di eventi, invece, è altrettanto importante ricordare l’American Tours Festival, organizzato ogni anno a luglio in Francia a Tours, la Bèthune Rètrò, sempre in Francia a fine agosto, il Kustom Kulture Forever in Germania a maggio, l’Ink n Road, nella provincia canadese del Quebec ad agosto, il Kustom Kulture Blastoff, a Lincoln nel Regno Unito tra fine aprile e inizio maggio, il Greazefest Kustom Kulture Festival, a Cleveland in Australia a fine luglio e, infine, l’Eternal City Costom Show di Roma che, in genere, si tiene a novembre. La popolarità custom, però, non riguarda solo il mondo dei motori, ma anche la moda. Proprio la serie Sons of Anarchy, da questo punto di vista, ne è un esempio a 360°. La produzione americana, andata in onda dal 2008 al 2014, parla di un gruppo di motociclisti, ex soldati che hanno combattuto in Vietnam, che proteggono la loro cittadina dagli attacchi degli aggressori. Il marchio Sons of Anarchy è divenuto simbolo della Kustom Kulture a tal punto da ispirare la creazione di giacche, magliette e felpe che tutt’ora vengono messe a disposizione degli appassionati. La “Kustom fashion” ha influenzato, inoltre, brand come The Mighty Company, specializzata nella produzione di giacche in pelle personalizzate e originali, e Rails, marchio che si è distinto anche per la produzione di giacche di jeans customizzate, e attirato l’attenzione di celebrities del settore come Gigi Hadid, Kendall Jenner, Aimee Song e persino Bruna Malucelli, Swim Wear Designer, che ha realizzato la sua linea di costumi partendo dai tratti distintivi della corrente, come segnalato da Popsugar. La Kustom Kulture nella moda così come nell’arte. Il pioniere del movimento artistico è il meccanico Kenny Graeme Howard, meglio conosciuto come “Von Dutch”. La sua tecnica artistica per eccellenza, pinstriping, gli diede l’opportunità di innalzare il livello grafico dei suoi interventi, delle sue modifiche su auto e moto. Oltre a Von Dutch si ricordano anche Ed Roth, definito da Tom Wolfe “Il Salvador Dalì della Kustom Kulture” anche e, soprattutto, per la realizzazione di “Rat Fink”. Al Petersen Museum di Los Angeles si è tenuta persino un’asta grazie alla quale gli appassionati di Kustom Kulture hanno potuto acquistare alcune delle più importanti opere degli stessi Ed Roth e Von Dutch. Anche l’artista britannico Grayson Perry ha voluto rendere omaggio allo stile motociclistico per eccellenza: ha realizzato una motocicletta che ha preso parte alla sua mostra “Tomb of the Unknown Craftsman”. La passione per le moto custom come motore per iniziare una nuova fase della propria vita personale e professionale. Questo era l’obiettivo Rick Fairless che, nel 1996, ha aperto il proprio store di moto custom: lo “Strockers Dallas”. Con il passare degli anni poi, lo stesso negozio si è tramutato in un vero e proprio ritrovo, un paradiso per i biker chiamato poi “Biker World” (fonte Highseasrally.com). Lo stesso si può dire di Dave Mucci, designer industriale, che ha fatto della passione per le due ruote un lavoro: stando a quanto riportato da Sixtysixmag.com, Mucci prova un amore molto forte per le moto, a tal punto che le sue creazioni su due ruote hanno preso parte ad eventi come One Moto Show.

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L’evoluzione della tecnologia: da strumento di supporto a colonna portante

Posted by fidest press agency su venerdì, 16 aprile 2021

A cura di Dave Russell, Vice President of Enterprise Strategy, Veeam. Per tutto il 2020, milioni di impiegati sono stati costretti a lavorare da casa e la maggior parte dei cittadini nel mondo hanno dovuto rispettare periodi più o meno brevi di lockdown. In questa situazione, l’information technology è diventata a tutti gli effetti una utility paragonabile all’acqua, all’energia elettrica, al gas. Senza servizi di connettività, telecomunicazioni e cloud, moltissime aziende sarebbero state costrette a fermarsi e le persone non avrebbero potuto tenersi in contatto con familiari e amici, acquistare beni essenziali, usufruire di servizi di intrattenimento. Grazie all’IT, supermercati, emittenti televisive e servizi finanziari hanno potuto continuare ad essere operativi.Fare shopping online è diventata la norma per moltissime persone, in particolare per l’acquisto di beni essenziali, e il traffico è cresciuto di oltre un terzo a livello globale nel settore dei supermercati. Gli abbonamenti a piattaforme di streaming on demand sono cresciuti enormemente: Netflix, alla fine di giugno, aveva totalizzato un incremento di 26 milioni di abbonati. Le piattaforme social, di video comunicazione e di instant messaging hanno ampliato la loro base utenti. Il principale beneficiario è stato Zoom, che ha riportato un incremento di fatturato del 335% rispetto al 2019. Moltissime attività sono oggi guidate da un approccio “digital-first”: pareri medici, controllo dell’estratto conto, corsi di fitness che prima si svolgevano in palestra. Qual è l’impatto del cambiamento che ha portato l’IT ad essere protagonista indispensabile? Per l’industria tecnologica, si tratta di un impatto profondo. Abbiamo assistito ad una sorta di epifania collettiva, che ha svelato al mondo economico e alla società in generale l’importanza dell’IT. E per quanto questa sia musica per le orecchie di fornitori di soluzioni cloud, connettività e servizi SaaS (software as a service) non bisogna mai dimenticare che da un grande potere derivano grandi responsabilità. Cybersecurity e tecnologia come fattore che permea tutti gli aspetti della nostra vita professionale e privata non sono certo temi nati nel 2020. Ci troviamo però ad un momento di svolta per la percezione che il mondo ha della tecnologia e l’industria ha una grande opportunità per dimostrare senso di responsabilità. Molte aziende che non hanno protetto adeguatamente i dati o li hanno utilizzati in modo poco etico si sono trovate nell’occhio del ciclone. Moltissime aziende e molte persone hanno capito che avere accesso ad Internet è fondamentale. Le nostre economie, la nostra società e le nostre vite sono migliorate dalla possibilità di comunicare, condividere contenuti e completare transazioni online. Il risultato di tutto questo è che il ruolo della tecnologia nel mondo si è evoluto e ci si aspetta ubiquità e disponibilità continua.

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