Fidest – Agenzia giornalistica/press agency

Quotidiano di informazione – Anno 36 n° 131

Archive for 20 agosto 2009

Il Ramadhan (visto dal mondo cristiano)

Posted by fidest press agency su giovedì, 20 agosto 2009

Colgo l’occasione di questo spazio per porgere ai fratelli musulmani gli auguri per l’inzio del Ramadhan 1430, che in moltissimi onoreranno, anche se potrebbero sentirsi esonerati, trovandosi lontani dalla loro terra, ripromettendosi di recuperare  quando dovessero ritrovarsi nella condizione più favorevole. Auguri, ovviamente a titolo personale, ma sarebbe bello che altri ritenessero opportuno associarsi. “Ramadhan” è il nome del nono mese lunare del calendario musulmano. Si tratta di uno dei cinque pilastri della religione musulmana, che concretizza la visione verticale della religiosità (rapporto esclusivo dell’uomo con Dio) e orizzontale (rapporto solidale fra gli uomini). Durante questo mese i musulmani, da circa un’ora e un quarto prima del sorgere del sole fino al suo tramonto, si astengono dal bere, dal mangiare e da qualsiasi relazione sessuale. E’ dunque un mese di rottura, rispetto alla vita quotidiana, che mira al risveglio della spiritualità ed alla coscienza della presenza di Dio.  E’ la volontà, da parte del musulmano, di prendere le distanze dal mondo per avvicinarsi al Creatore dei mondi. Questa dimensione spirituale è fondamentale, è l’espressione intima della verticalità della fede, cioè della dimensione che regola il rapporto fra l’uomo e Dio.  Ma la dimensione orizzontale si presenta come il complemento indispensabile poiché colui che digiuna entra in una sorta di comunione con gli altri uomini, ma, principalmente, con i poveri e i bisognosi della terra. Senza bere, senza mangiare, l’uomo è incoraggiato a dare, a condividere ed a partecipare alla vita comunitaria.  La privazione del corpo segna la rinascita e la rigenerazione dell’energia spirituale, perché tale privazione si coniuga con l’esigenza di ripristinare rapporti sociali interrotti, screzi fatti o subiti, in un sentimento di pacificazione interiore che riavvicina le famiglie e i gruppi alla luce della solidarietà umana e sociale. L’aspetto religioso si fonde così con l’aspetto sociale, per questo il ramadhan va inteso come l’espressione della verticalità della fede. Tutto però dipende dal più importante pilastro dell’Islam, e cioè la Professione di Fede, che unisce tutti gli altri pilastri: la carità, la preghiera e il pellegrinaggio alla Mecca. Non esiste digiuno senza la professione di fede, come non esisterebbero gli altri pilastri se non compresi nell’unico disegno divino che trova, nella professione di Fede, la più alta manifestazione.Nel nostro mondo occidentale e nelle Chiese cristiane, il digiuno e l’astinenza dalla carne, che era di regola tutti i venerdì e durante tutta la Quaresima, cioè quaranta giorni, sono stati praticamente abbandonati. Nel mondo protestante questa prescrizione si mantiene astratta e non fa parte di quelle obbligatorie. Tra i cattolici restano solo due giorni di digiuno all’anno, ma un giorno di digiuno per un cattolico significa semplicemente limitarsi ad un pasto e due spuntini. Non si tratta assolutamente di astenersi da alimenti e bevande per tutto l’arco della giornata.  La pratica islamica è certo stupefacente per noi cristiani. Costituisce una testimonianza di fede singolare. Non c’è alcuna confessione al di fuori dell’Islam che manifesti in modo così forte la sua fede in questa occasione. (Rosario Amico Roxas)

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Il principio di verità

Posted by fidest press agency su giovedì, 20 agosto 2009

Questo principio è di difficile applicazione. Lo sanno bene quanti vivono questa esperienza quotidianamente o perché attenti osservatori delle vicende umane o perché studiosi altrettanto meticolosi dei fatti di oggi e di ieri. Ciò che oggi è presente nella nostra cultura proviene in una certa misura dal secolo dei lumi, dal razionalismo dall’individualismo e dallo spirito di tolleranza che ne è scaturito. Ma il giudizio critico non è unanime. Taluni colpevolizzano Voltaire e gli Enciclopedisti additandoli quali responsabili delle deviazioni totalitarie dello spirito democratico. Vale, a questo punto, per tutti un esempio: Tocqueville che è considerato a ragione un modello di grande ed imparziale democratico ha dimostrato, durante la guerra coloniale scatenata dalla Francia del suo tempo in Algeria, di essere un partigiano senza molti scrupoli, Difese strenuamente, nelle sue corrispondenze con Stuart Mill, l’iniziativa francese, pur essendo a conoscenza dei massacri dei civili disarmati vittime di questa guerra coloniale. Lo statista e lo storico Tocqueville si erano sdoppiati. Il prima giustificava la Francia in nome della sua grandezza ed il secondo la esecrava in nome della civiltà e del diritto. Ma queste contraddizioni non sono un’eccezione. In tempi più recenti ricordiamo le atrocità della guerra d’Algeria  combattuta dal 1957 al 1962, la guerra del Vietnam dalle rivelazioni di un generale americano sul massacro di gruppi di civili disarmati da parte dei soldati americani ed anche l’annuncio-rivelazione delle atrocità nei confronti di inermi cittadini e delle violenze sessuali compiute dall’esercito d’occupazione giapponese in Corea durante la seconda guerra mondiale. Dov’è, quindi, la verità se essa è capace anche negli animi più nobili la capacità di mescolarsi con la falsità di un atteggiamento del tutto contraddittorio. Sono degli autentici buchi neri della nostra memoria e della nostra civiltà che non ci rende onore e ci assimila alla barbarie di tutti i tempi.

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“Turchi, Santi, Contadini & Vicerè”

Posted by fidest press agency su giovedì, 20 agosto 2009

turchi.JPescara 21 agosto alle 19 il Museo “Villa Urania” ospiterà nel gazebo del suo giardino la proiezione di alcuni passaggi di “Turchi, Santi, Contadini & Vicerè”, uno spettacolo di musica e recitazione nato nel 2001 all’interno delle manifestazioni per la Giostra Cavalleresca di Sulmona e costruito sul racconto di Serafino Razzi in terra d’Abruzzo nella seconda metà del Cinquecento. Nell’ambito della quinta edizione della manifestazione “Il canto della memoria” organizzata, diretta e promossa dall’associazione culturale Accademia degli Imperfetti,  L’incontro, ad ingresso gratuito, sarà condotto da Marinella Di Fazio con l’obiettivo di far conoscere aspetti poco noti nel panorama italiano della realtà storico-artistica dell’Abruzzo e vedrà l’intervento di Maria Cristina Esposito, coreografa e danzatrice, membro dell’Associazione Italiana Ricerca Danza e del Conseil International de la Danse – UNESCO, che ha curato le ricostruzioni coreografiche delle danze dello spettacolo.   «Sarà un viaggio nell’Abruzzo del sedicesimo secolo e nell’Abruzzo del ventunesimo, da ricostruire in un equilibrio delicato e prezioso – precisa Marinella Di Fazio, presidente dell’associazione Accademia degli Imperfetti – Ci sembra utile, in un momento come questo, ribadire la specificità di questa terra come efficace mix di economia, cultura e ambiente».  “Turchi, Santi, Contadini & Viceré” è stato replicato nel corso di otto anni con grande successo di pubblico e critica; recentemente è stato riproposto in un piccolo tour che ha toccato Bologna, Brescia, Lodi e, il 10 agosto, S. Stefano di Sessanio, proponendo una raccolta fondi per facilitare la ricostruzione della Torre.  Fino alle ore 21 sarà  naturalmente visitabile il museo che, oltre all’esposizione permanente di maioliche appartenute alla collezione Paparella Treccia – Devlet, fino al 31 ottobre propone la prima mostra monografica su Tommaso Cascella.

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Quindicesima edizione del Film Festival della Lessinia

Posted by fidest press agency su giovedì, 20 agosto 2009

lessiniaBosco Chiesanuova (Verona), 21 agosto alle 21 presso il Teatro Vittoria di Bosco Chiesanuova, quindicesima edizione del Film Festival della Lessinia.  Ad inaugurare il concorso cinematografico internazionale, unico in Italia, dedicato esclusivamente a cortometraggi, documentari e lungometraggi sulla vita, la storia e le tradizioni in montagna saranno le sperimentazioni sonore degli Ancher con il video-concerto di anteprima “Tyto Alba e la lumaca”.  La band, nata a Verona nel 2005, è composta da  Zeno Baldi, Tobia Poltronieri e Giulio Deboni. I tre giovani musicisti scaligeri si esibiranno sul palcoscenico del Teatro Vittoria con un repertorio principalmente strumentale influenzato dal rock sperimentale (e post), dalla bossa nova e dal pop. Tra immagini del paesaggio e suoni reali registrati, lo spettacolo si soffermerà sull’antitesi tra città e natura. Dal caotico mondo cittadino alla quiete della terre alte. Inizieranno sabato 22 agosto a Bosco, nel cuore della Lessinia, i nove giorni di proiezioni del Film Festival. Tra le pellicole in concorso e fuori concorso e quelle inserite nelle sezioni Altre Montagne, Eventi Speciali, Retrospettive, Lessinia-Monte Baldo le opere cinematografiche in programma per l’edizione 2009 sono 54, molte delle quali in anteprima italiana, provenienti da 18 differenti Paesi. Protagonista della giornata di apertura della manifestazione sarà una retrospettiva sul mito di Heidi, personaggio amato dai più piccoli ma anche dagli adulti, che dal paesaggio alpino dei Grigioni farà tappa sulla montagna scaligera. Grazie alla collaborazione con il Museo della Montagna “Duca degli Abruzzi” di Torino ad Heidi saranno dedicate una mostra e le proiezioni di alcuni capolavori cinematografici tratti dal fortunato romanzo della scrittrice Johanna Spyri. Un’occasione unica per vedere lo spezzone del primo lungometraggio dedicato alla pastorella cresciuta dal nonno sui monti della Svizzera; per ripercorrere le scene girate da Allan Dwan (dove Heidi è interpretata da Shirly Temple); per rivivere la poesia del film di Luigi Comencini e ritornare a sognare, infine, con i cartoni animati che hanno conquistato generazioni di bimbi (ma non solo).  Altro evento speciale che accompagnerà i primi giorni del Film Festival sarà la presentazione della nuova opera cinematografica di Ermanno Olmi, Terra Madre, con la co-regia di Franco Piavoli. Gli ultimi 30 minuti della pellicola – prodotta dalla Cineteca di Bologna e Slow Food – sono stati girati nella Chiusa di Ceraino, lungo le pendici della Lessinia che si affacciano sulla Val d’Adige. Ne è autore Franco Piavoli, autentico poeta del cinema, che sarà a Bosco Chiesanuova domenica 23 agosto alle 16 per presentare il film e a cui il Festival dedicherà un omaggio.

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Aerei ritardi e disagi per i viaggiatori

Posted by fidest press agency su giovedì, 20 agosto 2009

L’indagine Eurocontrol smentisce i dati forniti dalle Compagnie all’Enac Adiconsum: aprire subito un tavolo per monitorare la qualità del servizio in modo effettivo e risolvere i continui disservizi denunciati Paolo Landi, Adiconsum: “L’Italia non può permettersi il lusso di continui disservizi nel turismo che rappresenta una risorsa nazionale” L’Italia è nella topten negativa europea dei ritardi dei voli. Smentiti così – dichiara Pietro Giordano, Segretario Nazionale Adiconsum – i dati che le compagnie aeree avevano fornito solo qualche settimana fa, poco prima delle ferie estive. Nonostante gli sforzi di Enac, questa è stata ed è un’estate piena di trappole e raggiri per i consumatori. Overbooking, ritardi, perdite di bagagli, voli low cost che vengono pagati cari nonostante le allettanti promesse, le vicende di Myair e Todomondo, sono solo alcune delle vere e proprie “torture” che turisti e viaggiatori hanno subito durante questo periodo estivo e che Adiconsum immagina aumenteranno durante il rientro di fine mese. Adiconsum chiede un tavolo urgente con i Ministeri del Turismo e dei Trasporti, unitamente alle Associazioni del settore ed Enac, che affronti e risolva i pesanti disservizi che i consumatori continuano a subire.

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Ferrara Buskers Festival

Posted by fidest press agency su giovedì, 20 agosto 2009

ferrara festivalFerrara, 21 agosto 2009. Prende il via la 22esima edizione del Ferrara Buskers Festival, rassegna di spettacoli degli artisti di strada che da tutto il mondo si danno appuntamento nella città estense, per regalare dieci giorni di musica, danza, spettacolo e magia. La scorsa edizione del Ferrara Buskers Festival ha fatto registrare oltre 800mila spettatori, che tra le vie e le splendide piazze della città hanno colorato insieme agli artisti le giornate e le serate più calde dell’anno. Musica, divertimento, arte creata e interpretazioni improvvisate renderanno fino al 30 agosto 2009 Ferrara un vero palcoscenico a cielo aperto. Dove c’è spazio per 304 spettacoli con oltre 1000 artisti, provenienti da 34 nazioni differenti. Il paese ospite d’onore è quest’anno la Croazia, presente con ben 4 formazioni, tanto distanti tra loro per composizione umana, formazione e diversità di suoni, quanto simili per le loro straordinarie qualità artistiche. Innumerevoli le iniziative collaterali alla “musica”. Mostre fotografiche, body paint, giocoleria, danza acrobatica, pittura, esoteria e spettacoli circensi. Tra quest’ultimi, tornerà ad esibirsi anche quest’anno il Microcirco che, con la sua piccola scuola per bambini tra i 5 e i 12 anni, è stato riconosciuto a livello nazionale come circo didattico (per iscrizioni scrivere a info@ferrarabuskers.com ponendo in oggetto “scuola di circo”). A disposizione del pubblico anche agevolazioni economiche: pernottamenti a prezzi speciali, grazie alle convenzioni con alcuni alberghi della città (per info: http://www.ferrrabuskers.com) e il concorso “Vinci con Buskercard”. Chi sarà in possesso della tessera riceverà sconti su alcuni acquisti e sui biglietti per i musei civici. Infine potrà anche aggiudicarsi un soggiorno di una settimana nel corso della prossima edizione dell’FBF o farsi rimborsare i soldi spesi nelle attività commerciali convenzionate con il festival.

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La biblioteca scolastica sotto i riflettori

Posted by fidest press agency su giovedì, 20 agosto 2009

Padova 21 agosto 2009 – ore 12.00 Sala della Nave di Palazzo del Bo conferenza stampa di presentazione della Conferenza internazionale della IASL (International Association of School Librarianship). Nell’ambito della conferenza saranno presentatii, tra l’altro, i temi su come rivelare ai bambini e ai ragazzi il piacere della lettura? Quanto possono fare insegnanti ed educatori per chi non ama i libri? Come coinvolgerli senza costringerli? Se è facile per una maestra catturare l’attenzione dei più piccoli, complici le illustrazioni sempre più accattivanti, come trasformare la biblioteca scolastica in un punto di ritrovo vivo e vivace per gli studenti delle superiori? E come formare lettori appassionati sì ma anche critici, capaci di servirsi autonomamente della biblioteca e di valutare l’attendibilità delle fonti quando dal libro passano alla rete?  A queste e  molte altre  domande sul grande tema della lettura “insegnata” a scuola si concentrerà l’attenzione), l’associazione internazionale di biblioteconomia scolastica. La sua 38° edizione si terrà per la prima volta in Italia, ospitata dal Dipartimento di Scienze dell’educazione dell’Università di Padova dal 2 al 4 settembre.  Coordinatrice sarà la professoressa Donatella Lombello, docente di Letteratura per l’Infanzia. Tema della conferenza di quest’anno, dal titolo “School libraries in the picture: preparing pupils and students for the future – La biblioteca scolastica sotto i riflettori: preparare gli allievi per il futuro” sarà la ricerca delle informazioni nella biblioteca scolastica.  In arrivo più di 250 tra esperti e studiosi da Australia, Bangladesh, Brasile, Canada, Cina, Corea, Giamaica, Giappone, India, Israele, Vietnam, Malesia, Marocco, Namibia, Nigeria, Nuova Zelanda, Pakistan, Qatar, Sud Africa, Turchia, USA, Zimbawe, oltre ovviamente a numerosi Paesi europei come Albania, Austria, Belgio, Croazia, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Islanda, Norvegia, Olanda, Portogallo, Regno Unito, Spagna, Svezia, Svizzera, e tutte le regioni d’Italia.Il primo appuntamento è fissato dunque per il 31 agosto nel centro congressi dell’hotel Alexander di Abano Terme. Quattro gli workshop, incentrati sulla ricerca guidata e sulla creatività nella biblioteca scolastica, affidati tra gli altri alla direttrice del LesArt Museum di Berlino e a Roberto Pittarello. http://iasl2009.educazione.unipd.it/

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Afghans to cast ballots in 20 august elections

Posted by fidest press agency su giovedì, 20 agosto 2009

The Secretary-General encourages all Afghan women and men eligible to vote to cast their ballot in the upcoming Presidential and Provincial Council elections on 20 August 2009.  He notes that, by participating in these elections, the Afghan people will help Afghanistan strengthen its democratic institutions, bring fresh vigour to the country’s political life, and ultimately reaffirm their commitment to contribute to the peace and prosperity of their nation. The Secretary-General also calls on all candidates, their supporters, political party agents, and domestic and international observers to continue to cooperate with the Independent Election Commission, other relevant Afghan institutions and international stakeholders supporting electoral preparations, to ensure a smooth and successful electoral process.

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Appennino Folk Festival 2009

Posted by fidest press agency su giovedì, 20 agosto 2009

folk festivalVesimo (Piacenza)22 Agosto, ore 21,30 Appoggiando l’orecchio al petto dell’Appennino, un suono dolce sembra farsi largo tra le montagne e le distese verdi che lambiscono il cielo. Bisogna andare in profondità per trovare l’origine della musica e per capire che a produrla è il battito della Val Boreca, cuore pulsante e selvaggio delle Quattro Province, vera e propria culla della tradizione sonora di quest’area. E a Vesimo,  Regione Emilia Romagna e Provincia di Piacenza, in collaborazione con i comuni coinvolti, riportano idealmente la tradizione musicale nel proprio luogo natale: il 22 agosto, nell’ambito dell’Appennino Folk Festival, al suono del piffero e della fisarmonica della coppia formata da Franco Guglielmetti e Ettore Losini ‘Bani’, le specialità gastronomiche e i balli tradizionali delle Quattro Province riempiono, a partire dalle 21.30,  le strade del piccolo borgo.  E le storie del popolo, descritte dai passi di danza, riassunte negli antichi sapori e soffiate nel vento sotto forma di note, rivivono ancora una volta nelle stanze segrete dell’Appennino Piacentino.(folk festival)

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L’Antico e le Palme

Posted by fidest press agency su giovedì, 20 agosto 2009

antiquariatoSan Benedetto del Tronto Dal 21 al 24  Agosto ’09 orario  17:00 – 24:00   Isola Pedonale “Torna l’appuntamento più importante dell’estate italiana con l’antiquariato “,  che fa  registrare  ogni anno  presenze record di visitatori a San Benedetto del Tronto torna  dal 21 al 24 agosto. Una “mostra” di oggetti d’arte, lungo  l’isola pedonale di San Benedetto dalla Rotonda Giorgini al Viale Buozzi, Corso Moretti, Corso Colombo e Via Milanesi con le splendide palme quali principali caratteristiche dell’Antico e le Palme.  La splendida cornice  offerta da una delle riviere più divertenti ed eleganti dell’Adriatico, diverrà un polo d’attrazione per gli appassionati dell’arte e della storia. Gli espositori, professionisti nel settore d’antiquariato, si confermano nell’eccellenza, proponendo oggetti d’arte preziosi e rari, con soddisfazione dei molti visitatori che si spostando da varie località. Non solo infatti gli antiquari provengono da ogni regione italiana ma i numerosi turisti e appassionati si muovono dalle regioni vicine e lontane, soggiornando per l’occasione nei diversi hotel della riviera per tutta la durata della manifestazione.  E’ nell’ottica della vacanza/lavoro   che la  mostra-mercato dimostra di essere  ogni  anno una conferma del ruolo di  San Benedetto del Tronto nel mondo dell’antiquariato  e del turismo, che  spetta di diritto alla città data la grande affluenza di pubblico che registra ad ogni edizione. Com’è ormai tradizione, i visitatori non avranno che l’imbarazzo della scelta fra migliaia di proposte,  molte delle quali degne addirittura di essere esposte in un museo ma acquistabili, magari, a prezzi particolarmente vantaggiosi, appartenenti ai settori merceologici dell’antiquariato che riscuotono maggiore interesse fra il pubblico più attento ed esigente. Si possono trovare dai mobili agli argenti, dai gioielli ai dipinti, dai disegni alle stampe, dalle sculture agli oggetti d’arte, tutto di epoche comprese fra il ‘600 e il ‘900; ma anche tappeti, tessuti e pizzi , ceramiche e manufatti d’arte. Con il Patrocinio del Comune di San Benedetto del Tronto  (antiquariato)

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Ricerca sul cancro

Posted by fidest press agency su giovedì, 20 agosto 2009

lunghiUna ricerca sul mieloma multiplo, dal titolo Targeting MEK/MAPK signal transduction module potentiates ATO-induced apoptosis in multiple myeloma cells through multiple signaling pathways, firmata dal dott. Lunghi e condotta in collaborazione con un gruppo di studiosi dell’Università di Parma, è stata pubblicata sulla prestigiosa rivista americana “Blood”, organo ufficiale dell’American Society of Hematology, e finanziata, insieme ad altri 11 progetti sui 428 presentati nel 2008, dall’Associazione Italiana Ricerca sul Cancro (AIRC).
«Il mieloma è un tumore del midollo osseo molto aggressivo, non ancora curabile», spiega il dott. Paolo Lunghi del Dipartimento di Scienze Cliniche dell’Università di Parma, «che concede ai pazienti una sopravvivenza da tre a sei anni dal momento in cui viene diagnosticato. La nuova terapia consiste in una combinazione di due farmaci, uno nuovo (l’inibitore molecolare di MEK) che blocca la proliferazione e la sopravvivenza delle cellule tumorali e uno antico, il Triossido di Arsenico. L’efficacia della nuova terapia combinata “continua il dott. Lunghi” è dovuta al fatto che l’inibitore molecolare di MEK rende le cellule tumorali di Mieloma più sensibili all’azione del Triossido di Arsenico. In sintesi prima si indeboliscono le cellule tumorali con l’inibitore molecolare di MEK e poi si avvelenano e uccidono con basse dosi di Triossido di Arsenico Per la nuova ricerca sono stati determinanti i finanziamenti dell’AIRC».
All’Ateneo di Parma la ricerca è partita nel 2001, con un gruppo che vede la collaborazione del Dipartimento di Scienze Cliniche con Antonio Bonati, Laura Mazzera e Luigi Salvatore, della Facoltà di Medicina Veterinaria con Attilio Corradi e Anna Maria Cantoni,e dell’Istituto Zooprofilattico sperimentale della Lombardia e dell’Emilia Romagna, di cui fanno parte Guerino Lombardi e Micaela Ricca, del Dipartimento di Medicina Interna e Scienze Biomediche con Nicola Giuliani e Vittorio Rizzoli. Hanno inoltre collaborato a questa ricerca Ugo Testa e Roberta Riccioni dell’Istituto Superiore di Sanità, Antonio Costanzo dell’ Università di Roma Tor Vergata e Massimo Levrero dell’ Università di Roma La Sapienza. (lunghi)

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Carte di credito e truffe

Posted by fidest press agency su giovedì, 20 agosto 2009

La notizia che negli Usa sono state trafugate 130 milioni di numeri di carte di credito fa una certa impressione e desta preoccupazione. Secondo i dati dell’Abi, nel nostro Paese circolano 30 milioni di carte di credito per un giro d’affar’ di 100 miliardi di euro. Le frodi si attestano su 800 milioni di euro.Cosa puo’ fare il consumatore per tutelarsi in caso di clonazione, furto o perdita? Occorre:  controllare regolarmente l’estratto conto della carta di credito. Buona regola e’ quella di attivare il servizio di comunicazione via SMS, dell’utilizzo della carta; (2)  fare una denuncia (polizia, carabinieri, etc.); (3)  avvisare la societa’ emittente (la banca, il circuito interbancario, etc.), chiamando il numero verde fornito con la carta o comunque seguendo le istruzioni che la stessa prevede in questi casi e chiedendo il blocco immediato della carta. Se il furto o la perdita riguarda una carta di credito di solito e’ richiesta la ripetizione della comunicazione entro 48 ore tramite raccomandata a/r, allegando copia della denuncia (che va comunque conservata per almeno un anno). Il consumatore deve pagare quanto sottratto indebitamente? In caso di perdita o furto puo’ essere  prevista una franchigia di 150 euro che rappresenta la massima perdita addebitabile al cliente fino al momento in cui inoltra la comunicazione alla societa’ emittente, a condizione che lo stesso  abbia custodito con diligenza la carta e l’abbia utilizzata prendendo tutte le precauzioni possibili, rispettando le norme di sicurezza previste dalla raccomandazione CE (2) e dal contratto. Dopo la comunicazione al cliente non viene normalmente imputato nessun addebito. In caso di clonazione, di cui ci si accorge in ritardo, quando arriva l’estratto conto, se viene esclusa la responsabilita’ del titolare della carta relativamente alla sua custodia e al suo utilizzo, vengono normalmente rimborsate le cifre indebitamente prelevate da terzi. E’ determinante leggersi il contratto relativo alla carta perche’ le raccomandazioni comunitarie non sono vincolanti. Il contratto potrebbe prevedere qualcosa di diverso, sia in senso peggiorativo che migliorativo.

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Opera Roma: Riccardo Muti nuovo direttore?

Posted by fidest press agency su giovedì, 20 agosto 2009

Il maestro Riccardo Muti ha dato la sua disponibilità ad assumere da dicembre 2010 la direzione dell’Opera di Roma. Diventa questo il suo impegno principale insieme con la direzione musicale dell’Orchestra sinfonica di Chicago. Incontrando a Salisburgo il sindaco Gianni Alemanno e il consigliere di amministrazione dell’Opera, Bruno Vespa, il maestro Muti si è riservato di sciogliere la riserva dopo i necessari approfondimenti tecnici. Il Sindaco ha assicurato al maestro Muti l’impegno totale della città e de4l teatro ad aprire una pagina nuova nella storia dell’Opera di Roma. Il Maestro si farebbe garante sin d’ora della selezione dei nuovi professo trio d’orchestra presiedendo le commissioni di concorso. Sarebbe inoltre presente nelle stagioni d’opera a partire dal dicembre 2010 copn almeno due titoli all’anno e con altrettanti concerti. Lo rende noto l’Ufficio stampa del Campidoglio.

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Rave party

Posted by fidest press agency su giovedì, 20 agosto 2009

Dichiarazione dell’On. Giorgio Merlo (PD)  “I rave party, al di là di tante chiacchiere ridicole e grottesche sulla libertà di espressione, vanno semplicemente vietati come, del resto, accade in Francia. Ho ripresentato una proposta di legge al riguardo dopo il rave party di Pinerolo di due anni fa.  E’ perfettamente inutile perdere ulteriore tempo. I drammi di questi giorni in Puglia e in Molise non fanno altro che riproporre il filo rosso che lega queste cosiddette manifestazioni di gruppi giovanili e non, comunque molto circoscritti: e cioè, droga e alcol in quantità e poi ancora alcol e droga. Non capisco perché non si perseguano con durezza gli organizzatori di questi raduni e contemporaneamente non si vietino. Basta applicare queste due semplici misure e i rave party saranno solo più ricordati per i drammi che hanno provocato in questi anni.  La proposta di legge che ho presentato punta a disciplinare questi raduni con regolare autorizzazione del prefetto e rigorosi controlli per prevenire ogni forma di violazione delle regole esistenti. In discussione, infatti, non c’è alcuna volontà repressiva della libertà di ognuno, ma solo il rispetto rigoroso delle leggi e delle regole già esistenti”.

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Giornata nazionale dei risvegli dal coma

Posted by fidest press agency su giovedì, 20 agosto 2009

Mercoledì 7 ottobre 2009 Undicesima edizione   Sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Con il patrocinio di Senato della Repubblica Rai Segretariato Sociale E dopo Eluana? Fiumi d’inchiostro, sentenze sommarie, dibattiti mediatici e politici non hanno ancora fatto capire cosa succederà. Il “caso Englaro” ha scosso la  vita del nostro Paese, ha fatto riflettere e soffrire. E’ da qui, dalla storia di una donna che per 17 anni ha vissuto in stato vegetativo persistente, che parte il nuovo cammino della “Giornata nazionale dei Risvegli per la ricerca sul coma – Vale la pena” 2009. Da una realtà che è quella delle persone che vivono in questa condizione, dai bisogni delle famiglie che assieme a loro sperano e affrontano quotidianamente l’esperienza di vita, dalle risposte in termini di ricerca scientifica, dalla creazione di strutture adeguate e di eccellenza, da diritti uniformi esigibili su tutto il territorio nazionale, nasce l’undicesima edizione della manifestazione. Convegni scientifici, spettacoli teatrali, appuntamenti pubblici e una nuova campagna di comunicazione sulle emittenti televisive nazionali (ed in oltre 300 sale cinematografiche) con Alessandro Bergonzoni, da sempre testimonial dell’associazione Gli amici di Luca e della Casa dei Risvegli Luca De Nigris,  per far riflettere attorno al coma e promuovere una nuova alleanza terapeutica tra strutture sanitarie, operatori multidisciplinari, famiglie e associazioni. Mercoledì 7 ottobre 2009 torna la “Giornata nazionale dei risvegli per la ricerca sul coma. Vale la pena”, l’iniziativa promossa dall’associazione onlus di volontariato di Bologna “Gli amici di Luca” sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri e del ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, del Segretariato Sociale della Rai e di altri prestigiosi enti che sostengono l’iniziativa. Il programma delle giornate, ancora in fase di definizione, darà dunque spazio alle famiglie e all’informazione (il pomeriggio e la sera del 5 ottobre), mentre il giorno successivo verranno discusse le tematiche del  “Libro bianco sulle persone in coma e stato vegetativo” promosso dal “Seminario permanente sugli stati vegetativi e di minima coscienza” del ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali costituito nel maggio dello scorso anno, al quale partecipano i coordinamenti delle principali associazioni che operano in questo settore.  Il primo obiettivo che il gruppo si è dato è quello di pervenire ad un “Libro bianco sulle persone in coma e stato vegetativo” fotografando l’esistente e analizzando i percorsi, le buone pratiche, i centri di riabilitazione, il percorso a domicilio e nelle strutture croniche di lungodegenza. Il lavoro è coordinato da Fulvio De Nigris.  La sera del 7 ottobre al Teatro delle Celebrazioni (Bologna) la compagnia “Gli Amici di Luca” formata da persone con esiti di coma, attori e volontari che operano in un laboratorio permanente all’interno della Casa dei Risvegli Luca De Nigris, presenterà lo spettacolo “Metamorfosi”, per la regia di Antonio Viganò.  Tra gli ospiti stranieri – ma sono decine gli appuntamenti previsti –  è atteso il professor Boris Kotchoubey, professore associato presso l’Istituto di psicologia medica e neurobiologia comportamentale dell’Università di Tuebingen (Germania).   Frutto di un progetto dell’Azienda Usl di Bologna e dell’associazione “Gli amici di Luca”, la “Casa dei Risvegli Luca De Nigris” è un centro pilota in grado di proporre in tutta Italia una nuova modalità di assistenza incentrata sulla famiglia, alla quale viene data la possibilità di integrarsi con il team multidisciplinare sanitario e non, acquisire competenze, affinare esperienze e incamminarsi in un percorso di consapevolezza verso il rientro a domicilio.

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Con-vivere festival 2009

Posted by fidest press agency su giovedì, 20 agosto 2009

Carrara dall’ 11 al 13 settembre.  L’America di Obama, l’America della grande crisi finanziaria ed economica, ma anche l’America dei grandi sogni e delle grandi opportunità, sarà il centro di questa ultima edizione di Con-vivere. Attraverso conferenze, spettacoli, tavole rotonde e spazi per bambini ne discuteranno: scrittori, filosofi, giornalisti, militari, critici cinematografici, registi, musicisti, politici ed economisti.  Vi partecipano come testimonial Luigi Ballerini, Remo Bodei, Tito Boeri, Mario Calabresi, Mario Del Pero, Nadia Fusini, Pier Francesco Guarguaglini, Carlo Jean, Antonio Monda, Enrico Rossi, Beppe  Severgnini, Stefano Silvestri, Massimo Teodori, Walter Veltroni e musicisti internazionali come Renzo Arbore, Lee Konitz, Marco di Maggio e Beppe Gambetta che si esibiranno con il loro miglior repertorio jazz.  Il programma della quarta edizione di Con-vivere prevede oltre 35 appuntamenti:16 conferenze e incontri di parola, 7 fra concerti e intermezzi musicali, 4 proiezioni cinematografiche, 2 mostre a tema, e tanti altri eventi collaterali; dal mercato con oggetti tutti made USA, ai quotidiani spazi dedicati ai bambini, con le letture animate e laboratori creativi, per passare poi dall’annullo filatelico fino ad arrivare agli aperitivi in piazza.  Per maggiori informazioni http://www.con-vivere.it/

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Allungamento dell’età lavorativa

Posted by fidest press agency su giovedì, 20 agosto 2009

E’ stato presentato in Senato un disegno di legge che propone di incentivare l’allungamento dell’età lavorativa. La proposta è bi-partisan e mira ad aumentare il tasso di occupazione nella fascia di età compresa tra i 60 e i 75 anni attraverso la riduzione di oneri contributivi a carico del datore di lavoro e l’offerta al lavoratore della possibilita’ di avere un vantaggio economico maggiore rispetto a quello che avrebbe andando in pensione subito. In un’intervista a Labitalia il senatore Ichino spiega che questo “E’ un modo per innescare un gioco a somma positiva un gioco in cui tutti hanno dei vantaggi, se decidono di beneficiarne: i lavoratori perche’ guadagnano di piu’ continuando a lavorare che andando subito in pensione, le aziende perche’ hanno uno sconto sul costo del lavoro e la collettivita’ perche’ l’erario ha un debito pensionistico un po’ piu’ basso da ripianare”. La proposta di legge interessa circa 7 milioni di persone di età compresa tra i 65 e i 75 anni, anche se non appare del tutto chiaro come si possano creare maggiori vantaggi economici effettivi per tutti (rispetto al sistema pensionistico attuale) se l’obiettivo è quello di ridurre la spesa pubblica. In ogni caso è previsto un periodo sperimentale della durata di tre anni. Il problema della necessità di aumentare l’età del pensionamento appare legato all’aumento della speranza di vita, all’invecchiamento della popolazione e al calo demografico. Nella sua intervista Ichino spiega che ”Il contributo del 60enne o del 65enne al ciclo produttivo e’ un contributo sovente molto diverso da quello che puo’ dare un giovane, perche’ e’ un contributo fatto di esperienza, di memoria storica dell’azienda, di equilibrio, di capacita’ di far fronte agli imprevisti. Spesso, privandosi dell’apporto del sessantenne, l’azienda perde qualcosa che il giovane non puo’ dare. Bisogna promuovere una cultura del lavoro nuova: l’azienda deve imparare a essere piu’ flessibile in relazione alle esigenze del lavoratore anziano, accettando, ad esempio, la riduzione dell’orario, in funzione di una transizione graduale al pensionamento pieno”. Si tratterebbe in sostanza di un cambiamento culturale: ”Dobbiamo entrare nell’ordine di idee di cambiare la nostra cultura – continua Ichino – e considerare che piu’ a lungo si puo’ lavorare, meglio e’ per tutti” e ”la prosecuzione del rapporto di lavoro puo’ anche essere una prosecuzione a tempo parziale, perche’ il tempo pieno e’ solo una delle tante forme possibili di organizzazione del lavoro”.  Oggi, in Italia, nel settore privato non c’e’ l’obbligo di ritirarsi dal lavoro all’eta’ in cui si matura la pensione di vecchiaia. ”Se le parti concordano – spiega il Prof. Ichino – il rapporto puo’ proseguire. Si sa, pero’, che per un verso la persona anziana, passati i 60 o i 65 anni, comincia ad avere una produttivita’ leggermente inferiore oppure ad avere un costo superiore, a parita’ di lavoro, rispetto al giovane, perche’ gli scatti di anzianita’ portano a retribuzioni piu’ elevate. Quindi, c’e’ una prassi aziendale molto diffusa e radicata che consiste nel procedere automaticamente al licenziamento del lavoratore che ha raggiunto l’eta’ per il pensionamento di vecchiaia (perche’ la legge attuale lo consente)”. Il disegno di legge spiega il Professore mira a ridurre il costo del lavoro abbattendo al 33%, cioe’ a un terzo il costo contributivo. “il lavoratore, che ha gia’ raggiunto l’eta’ per la pensione, ha meno bisogno di una contribuzione previdenziale forte e, quindi, ridurre il contributo non gli portera’ un danno pensionistico rilevante, mentre la riduzione contributiva costituisce un forte incentivo per l’azienda in quanto riduce il costo del lavoro. Per l’altro verso, il disegno di legge introduce una piccola protezione, un piccolo disincentivo allicenziamento: una penalizzazione poco piu’ che simbolica per l’impresa che licenzia”. ”Si tratta – spiega Ichino – di una protezione di entita’ molto ridotta: un quarto di mensilita’ per ogni anno di anzianita’ di servizio, con un massimo di due mensilita’. Questo significa che tutti i lavoratori che hanno piu’ di 8 anni di anzianita’ di servizio hanno una protezione costituita da un’indennita’ di licenziamento costituita da due mensilita’ dell’ultima retribuzione  Questa piccola indennita’ di risoluzione di rapporto serve per lanciare un messaggio alle aziende, invitarle a riflettere un momento prima di attivare il vecchio riflesso condizionato.  Per un verso, infatti licenziando hanno questo costo, per altro verso, se non licenziano hanno uno sconto contributivo: c’e’ dunque un doppio vantaggio nel non licenziare, ma non c’e’ un divieto, un atto autoritativo. Questo significa che laddove l’azienda proprio non ha bisogno del lavoratore non sara’ tenuta a mantenerlo in servizio, ma dove invece l’azienda ha una situazione in cui licenziare o proseguire il rapporto e’ tutto sommato indifferente, le si da’ la spinta per mantenere il o la dipendente al lavoro”. Naturalmente ”deve essere il lavoratore a chiedere di rimanere in servizio  Se il lavoratore non vuole nessuno lo obbliga”. La nuova normativa se approvata avrebbe comunque carattere sperimentale della durata di tre anni ”Non bisogna essere ‘talebani’: bisogna sperimentare la misura che si e’ studiata a tavolino, per vedere -spiega Ichino- se funziona come e’ previsto che funzioni”. E’ previsto, infatti, nel disegno di legge che il ministro riferisca al Parlamento una volta all’anno, entro il 31 marzo, per ciascun anno di applicazione della misura. ”Si vedono gli effetti della norma –dice ancora Ichino- e si decide se stabilizzarla, oppure invece correggerla, oppure ancora cambiare decisamente strada. In queste cose bisogna essere pragmatici. Se l’esperimento funziona si generalizza la misura sperimentata, se non funziona si torna indietro. E’ il metodo anglosassone del ‘try and go’, cui non siamo molto abituati”. ”C’e’ una piccola percentuale di lavoratori -ricorda il professore- che gia’ oggi continua a lavorare, nonostante il raggiungimento dell’eta’ di pensionamento. Dobbiamo aumentare questa percentuale. Se questo disegno di legge verra’ approvato, misureremo gli effetti prodotti. Se ottenessimo anche solo che il 30% di lavoratori che oggi vanno subito in pensione ritardassero di un anno o due -conclude- significherebbe un risparmio di centinaia di milioni nel nostro bilancio pensionistico”.

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Congresso Internazionale Gruppi in Tempo di Conflitti

Posted by fidest press agency su giovedì, 20 agosto 2009

Roma, dal 24 al 29 agosto 2009, ore 11.00 presso la Sala Treviri – Ergife Hotel Via Aurelia 619, 17mo Congresso Internazionale Gruppi in Tempo di Conflitti. Gli organizzatori del congresso in attesa dei lavori hanno preannunciato alcuni dati precisando che in Italia nel 2008 da un’elaborazione C.O.I.R.A.G. su dati forniti dal Ministero dell’Interno riferiti all’anno 2008 vi sono stati 2 milioni e 695 mila gli episodi criminosi. La classifica negativa: prima Milano, seguita da Roma e Torino  Milano è la capitale del crimine (280.000 crimini nel 2008) seguita da Roma (235.000) e Torino (154.000). Milano è  prima per i furti con destrezza (se ne contano 24.345), Roma per i furti d’auto (23.134 in un anno).  Prima per numero di rapine è Napoli (11.137).  La provincia che vanta il minor numero di crimini in un anno è Isernia (solo 2.939 crimini in un anno).  L’ondata di crimini, spesso associati alla figura dello straniero, che i recenti fatti di cronaca portano alla ribalta sembra farci dimenticare che è nel silenzio del nostro quotidiano che la violenza si manifesta in tutta la sua ferocia.  La ricerca del capro espiatorio, ben si presta ad intercettare e convogliare le nostre insicurezze sociali: in un gruppo identificare un capro espiatorio serve a difendersi da una qualcosa che fa parte dei membri stessi del gruppo.  In qualche modo è come se trasferendo la colpa su una vittima espiatoria, ci si liberasse delle propria.  Nel frattempo, per far fronte al clima di insicurezza sociale di cui la violenza è  sintomo, nascono iniziative come telecamere di sicurezza nelle nostre città e le ronde dei cittadini.  Come se avessimo bisogno di un supporto supplementare perché le istituzioni non “funzionano” più.  Alla base di questi comportamenti di reazione stanno le dieci caratteristiche comuni di quelli che Vamik Volkan definisce gruppi fondamentalisti “incapsulati” che spesso si comportano come gruppi pseudo o para religiosi: un testo sacro (dove per sacro può stare una direttiva politica sorretta da istanze sociali), un leader assoluto che ne è interprete, una richiesta al gruppo di totale devozione e la delega del gruppo e al suo leader di tutti gli aspetti e le scelte della vita; tangibili benefici per i membri, sentimenti di essere al contempo onnipotenti e vittime, azioni estremamente masochistiche e/o sadiche, modificazioni della moralità condivisa, creazioni di limiti (psicologici e fisici) tra il gruppo e il resto della società, cambiamento all’interno dei propri confini delle norme familiari, di genere o sessuali, sentimenti negativi e di rabbia nei confronti degli esterni. Si tratta di elementi non interamente separabili. Gli aspetti fondamentali di questo modello sono la spiegazione della vita mentale come costruzione della realtà e l’applicazione all’esperienza di realtà del modello sviluppo/regressione – la malattia mentale nella sua descrizione non è solo una riduzione dell’esperienza umana e una patologia della libertà ma anche un disturbo della capacità di esperire il reale.  http://www.coirag.org

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Biennale dei Giovani Artisti dell’Europa e del Mediterraneo

Posted by fidest press agency su giovedì, 20 agosto 2009

Skopje  3 – 12 settembre 2009 (esposizioni fino al 15 ottobre) XIV Edizione Le Sette Porte Crocevia di popoli e di culture la Macedonia, la parte più meridionale dell’ex Jugoslavia, ospita così la più importante manifestazione euromediterranea dedicata alla creatività giovanile: si realizza così un corto circuito virtuoso fra la giovane età di questa repubblica, indipendente dal 1991, e la freschezza degli artisti che popoleranno la città di Skopje per i dieci giorni della manifestazione. La manifestazione è promossa dal network internazionale Bjcem (Biennale des Juenes Createurs de l’Europe et de la Mediteranee), dai macedoni AMMS (Association for International Youth Cooeration), dal Ministero per la Cultura della Repubblica di Macedonia, dalla Città di Skopje con la collaborazione dell’Unione Europea. La Biennale rappresenta la più importante vetrina mediterranea della creatività giovanile ed è soprattutto un happening culturale che favorisce l’accesso al mercato internazionale per i giovani artisti che vi partecipano, attraverso la creazione di spazi di incontro, di scambio, di riflessione e di formazione sulla realtà artistica contemporanea. La XIV Biennale, Skopje 2009, sarà il più importante evento culturale giovanile di quest’anno nel bacino euro mediterraneo, e sarà ospitata per la seconda volta nella ex Jugoslavia, dopo Sarajevo 2001, che ospitò la X edizione.
Bjcem è una rete internazionale nata a Sarajevo nel luglio 2001 per coordinare le diverse istituzioni e associazioni che operano nel campo culturale ed artistico nel bacino del Mediterraneo e che mira a promuovere la creatività di giovani artisti, incoraggiare gli scambi internazionali e il sostegno allo sviluppo di relazioni pacifiche al di là delle frontiere politiche e culturali fra i giovani creativi dell’area euro mediterranea. Inoltre, la Repubblica di Macedonia è un territorio multietnico per eccellenza, in quanto si tratta di un incrocio e un luogo di incontro di popoli diversi, in cui diversi gruppi etnici, culture e religioni convivono, in un sistema che garantisce il dialogo e le opportunità a tutti i cittadini. A Skopje ci saranno 354 produzioni d’arte visiva e applicata con più di 1000 opere d’arte, 262 fra produzioni e performance urbane, spettacoli musicali, di teatro e danza, la presentazione di 45 lunghi o medio metraggi, la presentazione in forma di spettacolo di 34 opere letterarie e appuntamenti curati da 13 giovani cuochi internazionali. Attraverso la partecipazione alla Biennale 708 giovani artisti fra i 18 e i 30 anni da 39 diversi paesi avranno la possibilità di sperimentare davvero il loro ruolo di operatori professionali della cultura, esponendo le loro opere in un contesto internazionale, confrontandosi con molti altri giovani artisti che vivono in Europa e nel Mediterraneo. I giovani artisti che hanno frequentato la Biennale diventano così i veri costruttori di una solida cultura sociale e protagonisti della prossima generazione della vita internazionale. Gli artisti che partecipano alla XIV edizione della Biennale sono stati selezionati da giurie locali composte da curatori, critici d’arte contemporanea, artisti e operatori culturali al fine di garantire il livello professionale e l’alta qualità delle creazioni proposte. Nella scorsa edizione della manifestazione, Puglia 2008, quasi 30.000 giovani avevano partecipato al bando internazionale di selezione e in 713 avevano superato le selezioni dei 522 giurati coinvolti! Per la prima volta, una speciale giuria composta da membri della Res Artis, la rete mondiale di residenze d’arte, sarà presente a scegliere 9 delle migliori produzioni per partecipare ad una delle importanti occasioni di crescita artistica offerte dalla rete. La particolarità della Biennale di Skopje 2009 è che si svolgerà in diversi luoghi nel centro della città, animando diverse sedi, ognuna delle quali molto vicina alle altre. Il pubblico sarà in grado anche di “incontrare” la Biennale semplicemente camminando sulle principali strade di Skopje, le piazze e gli incroci, perché durante i dieci giorni della manifestazione saranno organizzate performance urbane e concerti nei luoghi simbolici del centro città, e i concerti saranno programmati non solo sul palco principale della manifestazione, ma anche nei club.  Si calcola che Skopje 2009 sarà di circa 250,000 persone: grande pubblico, operatori professionali e culturali, fondazioni, curatori, galleristi e artisti, persone attive nei settori delle arti e della cultura, professori e studenti, politici, imprese e rappresentanti dei media.

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Lavoratori islamici

Posted by fidest press agency su giovedì, 20 agosto 2009

Lettera aperta al presidente della Repubblica. “L’Associazione Dhuumcatu, da anni impegnata nel campo dei diritti degli stranieri, Vi chiede un intervento urgente a tutela dei  lavoratori islamici, oggetto di una recente campagna mediatica che riteniamo fortemente  discriminatoria. Ci duole rilevare che quanto i media nazionali,  tra i quali non si distingue purtroppo anche il servizio pubblico radiotelevisivo, parlano degli stranieri affrontano il tema ricorrendo spesso ad un lessico xenofobo e razzista, ancor più accentuato nel caso in cui si parli di cittadini di religione islamica.  Credo che abbiate avuto modo di leggere la recente polemica legata alla proposta dalle Associazioni degli agricoltori della Provincia di Mantova in merito all’obbligo per i lavoratori di bere acqua durante il mese del ramadan, pena l’interruzione temporanea dell’attività lavorativa, sino a giungere al licenziamento in casa di recidiva. Alle “caritatevoli” associazioni datoriali, si sono accodati i solerti sindacati che sostengono tale misura in ragione della tutela della salute dei lavoratori, che potrebbe essere messa a rischio dalla calura estiva.  Sappiamo bene,  in realtà, che queste “attenzioni” non hanno come finalità quella di salvaguardare la salute dei lavoratori, al contrario, si configurano come l’ennesimo strumento di pressione dei datori sui lavoratori. In questo contesto, il lavoratore di fede islamica è due volte colpito: una volta per la falsa attenzione nei confronti del suo benessere psico-fisico, l’altra perché obbligato, con un’erronea interpretazione delle religione, a contravvenire ad un precetto. Onorevole Presidente, On. Ministro, siamo consci che durante la stagione della raccolta della frutta, i datori di lavoro non possono dare le ferie ai proprio dipendenti. La soluzione, però, è nella legislazione della Repubblica: un lavoratore può lavorare 40 ore settimanali, in caso si superino le 40 ore senza consenso del lavoratore, si deve parlare di sfruttamento e dunque di una violazione della legge vigente. Del resto, come recita la Costituzione, la Repubblica italiana è fondata sul lavoro.  Se i cosiddetti “islamici” lavorano nei campi per 7 gironi alla settimana, l’orario di lavoro non può superare le 6 ore giornaliere, in caso in cui i giorni lavorativi siano 6, le ore giornaliere non arrivano a 7.  I lavatori dell’agricoltura, iniziano, di norma, l’attività alle 5 o alle 6 della mattina, la giornata di lavoro, a norma di legge, dovrebbe terminare alle 11.00 o alle 12.00 della mattina. Nulla a che vedere, dunque, con il Ramadan e l’obbligo di bere acqua durante il lavoro.  La colpa di questi lavoratori, che per altro non sono stati minimamente interpellati per sapere ciò che pensano della proposta, è quella di essere di religione islamica, di chiamare il proprio Dio Allah: questo è il loro ignominioso fardello. Quando un qualsiasi cittadino pronuncia la frase “Dio è grande” “God is great” nella propria lingua, nulla accade; al contrario, quando un lavoratore islamico pronuncia in lingua araba la frase “Allah hu akbar”, viene, immediatamente, tacciato di fondamentalismo ed fanatismo.  Molte religioni, come la cattolica, il sanatan, meglio conosciuto come induismo, il buddismo, l’ebraismo, fanno ricorso durante le celebrazioni alla lingua delle scritture, in modo da mantenere intatta la purezza del Libro. Furibonde polemiche, invece, si scatenano ogni qualvolta che gli islamici vogliono officiare le proprie celebrazioni usando la lingua araba, sino a prefigurare l’obbligo di predicazione in lingua  italiana.  Qui c’è un nodo fondamentale, il rischio che il principio di laicità dello Stato, così come il principio di libertà religiosa vengano calpestati e cancellati.  On. Presidente, on. Ministro, ci rivolgiamo a voi per intervenire e scongiurare il rischio di ingiustificate pressione sui lavoratori islamici. Il problema non è certo quello dell’acqua, bensì la dignità e le condizioni dei lavoratori dell’agricoltura, sfruttati e costretti a turni massacranti dall’alba al tramonto. Vorrei concludere questa richiesta con un antico proverbio asiatico : “il contadino dà dell’erba alla mucca non per bontà, anzi il giorno dopo, gli metterà un peso ancora più grande sopra le spalle.”. Non vorrei che nella nostra situazione, l’acqua stia al posto dell’erba, ed il lavoratore si trasformi in mucca.  Il DIO onnipotente, GOD, BHOGOBAN e ALLAH benedica a Voi, i 25 milioni di lavoratori e i  60 milioni di cittadini.” Amen- Amin- Om Santi- Hore Krisna

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