Fidest – Agenzia giornalistica/press agency

Quotidiano di informazione – Anno 36 n° 145

Archive for 9 Maggio 2022

Veeam: il ransomware colpisce tutti, senza distinzione

Posted by fidest press agency su lunedì, 9 Maggio 2022

A cura di Rick Vanover, Senior Director, Product Strategy, Veeam. Gli attacchi ransomware continuano a crescere sempre più. Secondo il Data Protection Trends Report 2022 di Veeam, negli ultimi 12 mesi, il 76% delle organizzazioni è stato colpito da attacchi ransomware, con un aumento del 15% rispetto all’anno precedente. Oltre ad essere più comune, il ransomware sta anche diventando più potente. Quando le aziende vengono colpite, non sono in grado di recuperare in media oltre un terzo (36%) dei dati persi. Il panorama delle minacce è volatile come non lo è mai stato. Ci sono più attacchi in corso. Sono più diversificati. E possono avere gravi conseguenze per le aziende colpite. D’altra parte, invece di avere paura di fronte alla potenza impressionante degli attacchi informatici, le organizzazioni devono concentrarsi su ciò che possono controllare – la loro difesa. Proteggere il proprio business contro i cyber-attacchi richiede di seguire alcuni principi fondamentali e coerenti. C’è una percezione di illegalità e brutalità nell’attuale panorama informatico in cui operano le aziende. È difficile per i governi chiedere conto ai criminali informatici e le aziende sono spesso desiderose di minimizzare l’attenzione pubblica verso un incidente che le ha compromesse. Questo contribuisce a una situazione in cui quasi tutta l’attenzione è sulla vittima (l’azienda) piuttosto che sul criminale (l’aggressore).Si fanno spesso i paragoni tra i cyber-attacchi e la pesca. Da qui il termine “phishing” che si riferisce all’uso di un’e-mail o di un testo come esca per indurre la vittima ad “abboccare” – in questo caso cliccando sul link e scaricando involontariamente malware sul proprio dispositivo. Con il ransomware, in particolare, stiamo assistendo ad attacchi su scala industriale che sono più simili alla pesca a strascico. Non si tratta di un tizio con una canna da pesca che si lancia per pescare uno o due pesci. Si tratta di algoritmi infusi dall’intelligenza artificiale programmati per prendere di mira tutti e tutto – giocando un gioco di numeri alla cieca per catturare tutto ciò che si può. C’è una buona notizia per le aziende: non importa quanto scalabile, diffondibile o dannoso sia un attacco, queste varie evoluzioni possono essere viste come aggressori che usano semplicemente armi più grandi e più numerose. I principi fondamentali su come preparare le difese anche contro il ransomware più sofisticato e potente rimangono relativamente gli stessi. In primo luogo, praticare un’igiene digitale impeccabile. Tutti i dipendenti devono essere addestrati a identificare i contenuti sospetti e devono essere avvertiti dell’impatto che può avere la cattiva condotta nell’uso dei dispositivi di lavoro. Per tutta la potenza nelle mani dei criminali informatici, in molti modi le loro armi più grandi sono i dipendenti ignari che danno loro le chiavi della porta sul retro di una rete aziendale. Dato l’approccio a cascata adottato da molti attacchi informatici, i criminali non stanno necessariamente prendendo di mira la vostra organizzazione in modo specifico. Ma se vi dimostrate un bersaglio facile, diventerete una vittima. Mentre i titoli dei giornali e le costanti discussioni intorno alla cybersicurezza e al ransomware possono essere scoraggianti, è importante ricordare che le azioni fondamentali richieste per proteggere i dati rimangono le stesse. Le moderne strategie di protezione dei dati assicurano che le aziende possono proteggere tutti i dati da attacchi informatici, interruzioni di server, perdite accidentali e cancellazioni in ambienti fisici, virtuali, cloud, SaaS e Kubernetes. Investire in una strategia di protezione dei dati e approfittare di una soluzione che consente il backup continuo e il Disaster Recovery (DR) può dare alle aziende la tranquillità di sapere che, se dovesse accadere il peggio, non dovrebbero mai pagare il riscatto. (abstract)

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È online la sezione del sito web dedicata all’anniversario e agli appuntamenti torinesi

Posted by fidest press agency su lunedì, 9 Maggio 2022

«Da 60 anni fedeli al pensiero» è lo slogan che accompagna l’avvio di questo anniversario delle Edizioni Dehoniane Bologna – EDB e che campeggia nella home page del sito della casa editrice. È la “porta” che introduce a una sezione dedicata al 60°, che verrà via via arricchita di contenuti per accompagnare il lettore nei prossimi eventi e nella storia di una delle voci più importanti dell’editoria cattolica italiana. Con un catalogo editoriale di oltre 3000 titoli vivi in più di 150 collane e con 11 riviste attive, EDB si è fatta interprete dello spirito del concilio Vaticano II fino alla sua ultima declinazione, espressa da papa Francesco nei termini di “Chiesa in uscita”.Quattro sono le parti in cui la sezione dell’anniversario è articolata: 1) «i valori del 60°» evidenzia i gioielli, in termini di opere e di autori, spesso stranieri, che la casa editrice ha fatto conoscere al grande pubblico; 2) «eventi EDB» presenta gli appuntamenti al Salone del libro di Torino: la tavola rotonda del 21 maggio, ore 18,15 – sala Madrid, con le voci del nuovo arcivescovo di Torino, mons. Roberto Repole, dell’economista Luigino Bruni, di mons. Luciano Pacomio e di mons. Dario Edoardo Viganò e gli incontri con gli autori del 21 e 22 maggio; 3) «collana “Gold”» parla insieme di futuro e di passato, proponendo, in rinnovata edizione, nuova veste e con inedite introduzioni, alcune perle del catalogo; 4) «tutto il mondo EDB» mette in luce il comparto “EDB scuola” e le rinomate riviste. È con questo programma che le Edizioni Dehoniane Bologna, con l’impresa in esercizio provvisorio e non nascoste aspettative di rinnovamento dell’azienda nelle mani di una nuova proprietà, si affacciano al mercato del Salone del libro di Torino 2022. https://www.dehoniane.it/60esimo-edb/

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PIMCO: Reazione al meeting della FED

Posted by fidest press agency su lunedì, 9 Maggio 2022

A cura di Allison Boxer, US Economist di PIMCO. La Federal Reserve è riuscita a varare il più grande rialzo dei tassi dal 2000 e allo stesso tempo sorprendere le aspettative del mercato con una certa dose di atteggiamento da “colomba”. La notizia principale della conferenza stampa è stata la respinta di Powell circa l’ipotesi di un rialzo di 75 punti base che i mercati avevano iniziato a prezzare. Se la dichiarazione si è concentrata esclusivamente sui rischi di inflazione e Powell ha sottolineato che la Fed è assolutamente concentrata sul riportare l’inflazione al target, ha anche riconosciuto che l’istituto centrale statunitense dovrà essere agile nel destreggiarsi con i dati in arrivo. Il che è coerente con la nostra visione che prevede la continuazione di un ritmo “spedito” di rialzi dei tassi mentre la Fed sfrutterà l’estate per invertire rapidamente i tagli dell’era pandemica, ma alla fine dovrà essere “agile” nel governare i rischi al ribasso per la crescita.

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L’inflazione abbatte il potere d’acquisto dei salari e il CCNL è ancora alla firma

Posted by fidest press agency su lunedì, 9 Maggio 2022

Pensavamo che piovesse, invece grandina. I dati ISTAT diffusi alla fine di aprile e riferiti al 1° trimestre 2022 non lasciano margini di dubbi: lo strombazzato aumento del PIL di qualche tempo fa cede il passo all’impressionante peggioramento della condizione economica dei lavoratori. Nell’ultimo report sulle retribuzioni contrattuali l’Istituto nazionale di statistica afferma senza mezzi termini che: “La durata dei contratti e i meccanismi di determinazione degli incrementi contrattuali seguiti finora hanno determinato un andamento retributivo che, considerata la persistenza della spinta inflazionistica, porterebbe, nel 2022, a una perdita di potere d’acquisto valutabile in quasi cinque punti percentuali.” Nel linguaggio comune ciò significa che milioni di persone con un lavoro regolare e una retribuzione stabile si stanno impoverendo. E possiamo solo immaginare il dramma dell’esercito di precari e disoccupati. Ancora l’ISTAT: “L’indice delle retribuzioni contrattuali orarie a marzo 2022 segna un aumento dello 0,1% rispetto al mese precedente e dello 0,7% rispetto a marzo 2021. In particolare, l’aumento tendenziale è stato dell’1,6% per i dipendenti dell’industria, dello 0,4% per quelli dei servizi privati ed è stato nullo per i lavoratori della pubblica amministrazione.” Le retribuzioni dei pubblici dipendenti sono inchiodate al palo mentre l’inflazione galoppa: sempre l’ISTAT in un altro report certifica che l’indice dei prezzi al consumo ad aprile è pari al 6,2% su base annua. In pratica, il potere d’acquisto delle retribuzioni crolla per tutti, ma per gli statali crolla più di qualunque altra categoria. Siamo arrivati a maggio e il CCNL 2019-2021 Funzioni Centrali attende ancora la firma definitiva. A questo punto sembra difficile che gli arretrati e gli incrementi contrattuali (già in buona misura mangiati dall’inflazione) possano arrivare con la busta paga del mese in corso. Cosa si sta aspettando? Possibile che il governo non si renda conto del crescente malcontento nel mondo del lavoro? Malcontento che non riguarda solo i lavoratori dipendenti. Riguarda anche le imprese che vedono crollare ogni giorno di più i consumi. Per il governo chiudere il CCNL non significa solo rispettare gli accordi presi con i sindacati significa rispettare la società che è chiamato ad amministrare. Ci aspettiamo che il senso di responsabilità prevalga in nome dell’interesse nazionale. Sandro Colombi, Segretario generale UIL Pubblica Amministrazione.

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Al via la terza edizione del Pro Carton Student Video Awards

Posted by fidest press agency su lunedì, 9 Maggio 2022

Sono aperte le iscrizioni allo Student Video Award di Pro Carton, il concorso per giovani video maker chiamati a raccontare i benefici che derivano dall’uso del cartone. Si tratta, dunque, della terza edizione del contest che coinvolge studenti da tutta Europa chiedendo loro di realizzare contenuti creativi con un protagonista: l’imballaggio più equilibrato dal punto di vista ecologico.Sarà possibile iscriversi gratuitamente e presentare i propri progetti fino al 26 giugno 2022 e il primo classificato si aggiudicherà € 5.000. Inoltre, in questa edizione 2022, sarà istituito un nuovo premio determinato dai voti del pubblico. In questo caso il vincitore si aggiudicherà una GoPro HERO10 più un bundle di accessori. In entrambi i casi i premi sono sponsorizzati da RDM Group, membro di Pro Carton. All’edizione dello scorso, nel 2021, hanno partecipato studenti provenienti da 38 università in 17 Paesi Europei, il doppio rispetto all’edizione inaugurale del 2020, dimostrando un entusiasmo sempre maggiore e la grande sensibilità dei giovani rispetto alla tematica affrontata.Ogni video presentato dovrà necessariamente avere una durata compresa tra i 30 secondi e i 2 minuti, lasciando la parte rimanente del brief aperta a diverse interpretazioni per permettere così di ampliare la creatività dei progetti presentati.Lo scorso anno la giuria, composta da un produttore cinematografico internazionale, un direttore della pubblicità e il direttore generale di Pro Carton, è rimasta molto soddisfatta della qualità e della quantità dei progetti presentati. La comunicazione dei messaggi di Pro Carton, l’impatto generato dall’idea creativa e dello storytelling, la qualità dell’esecuzione e la realizzazione cinematografica, sono stati i principali criteri usati nella valutazione dei lavori.

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Ambulanze Roma: Ares 118, mancate assunzioni ed equipaggi ridotti

Posted by fidest press agency su lunedì, 9 Maggio 2022

Da quando la Regione Lazio ha introdotto con uno scellerato decreto – ormai scaduto – la possibilità di derogare alle leggi precedenti per i mezzi di soccorso, diminuendo l’equipaggio di ambulanza da tre (infermiere, autista e soccorritore) a due componenti (infermiere ed autista) non sono più state fatte assunzioni per il reintegro del personale, cosicché ad oggi le ambulanze sono quasi tutte con solo infermiere e autista. Nonostante l’inosservanza delle prescrizioni in materia di sicurezza sul lavoro, i problemi di sicurezza e appropriatezza dell’assistenza e quindi il rischio per il buon esito dei soccorsi, la gravissima carenza di soccorritori non è mai stata contestata dai sindacati confederali, ma solo da USB Sanità Lazio.Eppure, i fatti dimostrano che i tempi dei soccorsi si sono allungati per la necessità di richiedere supporto per il trasporto, mentre sono diventate sempre più numerose le malattie professionali dovute agli eccessivi carichi di peso a cui gli operatori sono esposti ogni giorno.Nel solo 2021 dei quasi 444.000 interventi effettuati nella Regione Lazio con codice giallo o rosso oltre l’85% necessitava di ospedalizzazione immediata e quindi di trasporto urgente, mentre in Ares 118 gli equipaggi completi sono meno del 30%.Un equipaggio completo permetterebbe invece alla singola ambulanza di soccorso infermieristica (ASI) di avere una capacità gestionale ed autonoma dei codici di maggior gravità senza l’ausilio di altri mezzi e personale, che creano un allungamento dei tempi di ospedalizzazione ed un aggravio dei costi: siamo arrivati al punto che, per ogni intervento, servono due ambulanze.L’equipaggio a tre unità tutela salute e sicurezza dei lavoratori e delle lavoratrici, anche perché l’attività degli equipaggi di ambulanza comportano movimentazione manuale dei carichi. Spesso il rischio è significativo in ambito infortunistico, a causa di movimenti incongrui dovuti al fatto di operare in condizioni di difficoltà.Secondo uno studio Inail Toscana del 2017 (“Benessere di medici ed infermieri, performance e conseguenze sulla sicurezza dei pazienti”) oltre alle varie tematiche affrontate risulta che il 75% degli operatori sanitari soffre di almeno una patologia lavoro-correlata con al primo posto i disturbi muscolo-scheletrici. Nell’Ares 118, un’azienda che effettua trasporto sanitario in ambiente extraospedaliero e con personale insufficiente questi disturbi si tramutano in vera e propria malattia professionale.Nel piano assunzionale per la reinternalizzazione fortemente sollecitato da questo sindacato fin dal 2016, approvato all’unanimità dal Consiglio Regionale nel luglio 2018, erano comprese le assunzioni di 384 operatori tecnici cat. B barellieri. Il piano è stato approvato con determinazione n° G14180 dell’8 novembre 2018 e condiviso con un accordo presso la Regione Lazio nel luglio 2019 da Cgil, Cisl e Uil ma i barellieri sono magicamente spariti con il tacito consenso della triplice. Ad oggi non è mai nemmeno stato reintegrato il turnover. Sottolineiamo che la mancanza di barellieri si aggiunge ai carichi di lavoro aumentati a causa della riduzione dell’assistenza ospedaliera e territoriale, all’emergenza Covid, ai blocchi delle ambulanze presso gli ospedali. È giunto il momento di attuare queste assunzioni, già previste dai piani assunzionali, oltre a quelle dovute per il reintegro del turnover.

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Anbi: A breve il piano laghetti

Posted by fidest press agency su lunedì, 9 Maggio 2022

“A breve – dichiara Massimo Gargano, Direttore Generale di ANBI – presenteremo il primo step del Piano Laghetti, proposto con Coldiretti e che prevede 10.000 serbatoi medio-piccoli in pianura e collina da realizzare entro il 2030. Contestualmente, però, bisogna provvedere alla manutenzione straordinaria degli invasi esistenti ed interriti per circa il 10% della loro capacità, nonché al completamento delle 31 opere idrauliche incompiute ed alla realizzazione di bacini, di cui parla da decenni.”Tali dichiarazioni arrivano a pochi giorni dall’incontro, tenuto al Ministero delle Infrastrutture e delle Mobilità Sostenibili, dove si è tornato a parlare della costruzione della diga pugliese di Piano dei Limiti in un momento, nel quale vanno colte tutte le opportunità per dare sicurezza all’agricoltura e sviluppo all’economia di aree rurali, come il Tavoliere delle Puglie, “granaio d’Italia”.“La discussione ha affrontato le ricadute positive, che la costruzione della diga avrebbe nell’interesse del territorio – informa il Presidente del Consorzio di bonifica per la Capitanata, Giuseppe De Filippo – Grazie a tale opera , oltre all’accumulo di circa 42 milioni di metri cubi d’acqua necessaria per alleviare il deficit idrico ed ampliare la superficie irrigua, sarebbe possibile realizzare un’interconnessione con l’invaso di Occhito per la gestione programmata della risorsa idrica e per il recupero di energia.”“Parimenti importante – aggiunge il Direttore Generale dell’ente consorziale, Francesco Santoro – sarebbe la possibilità di laminare le piene nei due bacini, aumentando la sicurezza idraulica di un territorio fragile, garantendo anche la manutenzione straordinaria delle opere di derivazione e per la sicurezza dell’invaso di Occhito e della galleria Occhito – Finocchito, attualmente impedita dal continuo flusso d’acqua a fini potabili.” “Le drammatiche contingenze del periodo – conclude il Presidente di ANBI, Vincenzi – obbligano ad una riflessione sulla necessità di superare alcuni, seppur giustificati stereotipi, come la sindrome del Vajont, nel pieno rispetto dei principi di sostenibilità e nell’ottica dell’indispensabile transizione ecologica.”

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Nuova joint venture con la multinazionale giapponese Mitsui & Co

Posted by fidest press agency su lunedì, 9 Maggio 2022

Tamimi Markets Company ha annunciato la nascita di una nuova joint venture con la multinazionale giapponese Mitsui & Co. e il fornitore italiano di tecnologia agricola Zero SRL. I tre partner della JV svilupperanno la prossima generazione di fattorie verticali intelligenti nella zona di AlKharj in Arabia Saudita. Ciò consentirà di portare prodotti freschi sul mercato in maniera efficiente, utilizzando molta meno acqua rispetto alle tecniche di coltivazione tradizionali e con un percorso minimo tra fattoria e punto vendita, a partire da Riyadh.La partnership è coerente con la leadership di Tamimi Markets nel mercato degli alimenti freschi e porta in Arabia Saudita le migliori innovazioni da tutto il mondo. “Con la competenza globale di Mitsui e il progresso tecnologico di Zero nell’agricoltura in ambiente controllato – che aspira a zero rifiuti, zero prodotti chimici e acqua pura scientificamente misurata e alta efficienza energetica, Tamimi Markets avrà i cibi più freschi, più sani e più sicuri sul mercato – in modo sostenibile. Questo è uno dei nostri molti contributi verso l’obiettivo di sicurezza alimentare nel Regno” ha detto Bobby Rajendran, direttore generale di Tamimi Markets. Tamimi Markets fa parte di Tamimi Holding, una holding di famiglia che comprende altre joint venture multinazionali, tra cui imprese congiunte con General Electric, Halliburton, Firestone, Red Wing, AC Delco e altre. “Tamimi Holding ha una lunga storia di successi nel lavorare con i nostri partner per portare soluzioni di livello mondiale in Arabia Saudita. La nuova JV di Tamimi Markets nell’agri-business offre vantaggi di integrazione verticale e supporta le ambizioni del Gruppo per la realizzazione degli obiettivi della Vision 2030 dell’Arabia Saudita” ha dichiarato Fawaz Al-Tamimi, VP, Tamimi Holding e membro del consiglio di amministrazione di Tamimi Markets. Tamimi Markets è un’azienda di proprietà e gestione saudita con 88 supermercati nei regni dell’Arabia Saudita e del Bahrain. Famosa per i suoi alimenti freschi di alta qualità e l’ampia varietà di prodotti internazionali e Healthy Living, Tamimi Markets è un innovatore e leader nel moderno commercio alimentare al dettaglio in Arabia Saudita. “Tamimi Markets è un gruppo saudita di società che serve con orgoglio le famiglie dell’Arabia Saudita fornendo cibi freschi, sicuri e sani, con un sorriso. Siamo idealmente allineati con i nostri partner di joint venture e non vediamo l’ora di portare le innovazioni sviluppate qui in Arabia Saudita nel mondo” ha dichiarato Abdul Aziz Al-Tamimi, CEO di Tamimi Markets. Fonte: Ufficio Stampa Labomar

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“GAM: Come sarà la Generazione Alpha?”

Posted by fidest press agency su lunedì, 9 Maggio 2022

A cura di Swetha Ramachandran, Investment Manager e Responsabile del fondo GAM Luxury Brands Equity di GAM Investments. Dopo Gen X (i nati nel periodo 1965-1980), Gen Y (ovvero i Millennial, nati tra il 1980 e il 1995) e Gen Z (1995-2010), la prima generazione di nati interamente nel 21° secolo, ovvero dal 2010 al 2024, sarà identificata con la lettera alpha. Mark McCrindle, il demografo che ha dato il nome a questa generazione, stima che entro la metà del decennio saranno oltre 2 miliardi i giovani consumatori “Generation Alpha”. Saranno la prima generazione di nati esclusivamente nel 21° secolo, figli dei Millennial, e avranno le seguenti caratteristiche.Dovrebbero essere la più ampia generazione in assoluto, in un mondo che sta vivendo l’ascesa strutturale dell’Asia (che coincide anche con la regione dove si trova la maggior parte di loro), in particolare Cina e India, tra la classe media in espansione in questi Paesi.Si tratta (ovviamente) di una generazione digitale. Per la Generazione Alpha, TikTok, Roblox e Instagram non sono più tecnologie rivoluzionarie, ma la norma. I videogiochi sono una componente essenziale delle loro vite, dall’educazione agli hobby. La piattaforma di gaming Roblox ha riferito che i bambini al di sotto dei 12 anni sono circa la metà degli utenti attivi ogni giorno sulla piattaforma.Sono sostenibili. La sostenibilità è importante per i Millennial e per i consumatori della Generazione Z, ma sarà ancora più rilevante per quelli della Generazione Alpha, cresciuti con l’emergenza clima. L’81% dei genitori della Generazione Alpha ha dichiarato di essere stato incoraggiato dai propri figli ad adottare comportamenti di consumo più sostenibili.Oltre ad essere la più vasta generazione finora, l’Alpha sarà anche quella con il maggiore potere di acquisto. Uno studio di Deloitte del 2021 cita una ricerca accademica secondo la quale i bambini iniziano a riconoscere i marchi e a esprimere delle preferenze già a tre anni. Non sorprende dunque che i marchi di beni di consumo stiano cercando il modo di coinvolgere i consumatori futuri, di fidelizzarli attraverso i canali in cui sono più attivi, per esempio i videogiochi, un settore che nel 2021 aveva già dimensioni pari al 66% circa dell’industria dei beni di lusso personali su scala globale. I giochi offrono interessanti opportunità ai marchi di interagire coi consumatori più giovani, di lanciare le mode attraverso iniziative difficili da replicare nella vita reale. Nel dicembre 2020 Balenciaga ha lanciato la collezione autunno/inverno interamente nel formato di un videogioco (Afterworld). I giocatori viaggiano in un mondo futuristico, una specie di paese delle meraviglie, e incontrano avatar che indossano jeans strappati e stivali che sembrano armature.Più recentemente, Moncler è entrata nel mercato del merchandising all’interno dei videogiochi e ha venduto accessori e skin su Fortnite con prezzi tra 8 e 18 dollari. Nel principale mercato del lusso al mondo, la Cina, Burberry ha disegnato l’abbigliamento dei personaggi di Honor of Kings, uno dei videogiochi più popolari nel Paese. Le nuove skin studiate per il gioco, disponibili esclusivamente per i giocatori cinesi, sono ispirate ai trench e al tartan tipici del marchio.Il rapporto della moda e del lusso con i videogiochi fa affidamento proprio sul fatto che l’abbigliamento virtuale è una componente importante della cultura del gaming, consente di vestire di tutto punto gli avatar nel mondo virtuale. I giocatori della Generazione Alpha, già da giovanissimi, associano questi due mondi. I marchi del lusso hanno l’opportunità di instaurare un rapporto con una generazione futura di consumatori che può scegliere di esprimersi in modo sempre più virtuale, per esempio attraverso la moda virtuale e gli NFT. I marchi in grado di cogliere tali opportunità con flessibilità e oculatezza potranno assicurarsi la longevità in un mondo in rapido cambiamento. I videogiochi possono inoltre avere un ruolo importante nella spinta verso la sostenibilità dei marchi del lusso in quanto offrono numerose opportunità agli utenti di provare e indossare i capi di abbigliamento in modo “virtuale”. Potrebbero inoltre offrire alle aziende l’opportunità di prevendita ai giocatori di prodotti che verrebbero creati dopo che sono stati venduti, riducendo così gli scarti di produzione e creando per i marchi un meccanismo di feedback in tempo reale su ciò che desiderano i consumatori. Riteniamo che non tutti i marchi saranno in grado di sfruttare allo stesso modo tali opportunità: Kering, Moncler, adidas e LVMH in questo momento sono all’avanguardia in questo mondo connesso coi videogiochi. È dunque importante identificare i potenziali beneficiari, ma anche i perdenti, a fronte delle tendenze in evoluzione e dei nuovi comportamenti di consumo, allo scopo di ottimizzare il potenziale di investimento del settore.

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Ricerca clinica: Ritardo dell’Italia

Posted by fidest press agency su lunedì, 9 Maggio 2022

L’Italia è ancora lontano dalla piena attuazione del Regolamento Europeo del 2014 sulle sperimentazioni cliniche di medicinali per uso umano. È indispensabile accelerare e soprattutto disporre di tutti i provvedimenti e dei decreti attuativi riuniti e coordinati all’interno di un’unica progettualità. E’ quanto emerso oggi dal convegno nazionale “I Gruppi Cooperativi in Oncologia. Le nuove sfide della ricerca indipendente” promosso a Roma da FICOG (Federation of Italian Cooperative Oncology Groups) e AIOM. La Federazione riunisce 17 gruppi cooperativi oncologici che promuovono nel nostro Paese la ricerca clinica no-profit. “Il Regolamento europeo rappresenta un’ottima opportunità e un’occasione per superare le attuali criticità – afferma Carmine Pinto, Presidente FICOG -. Vuole standardizzare e semplificare la ricerca clinica nel Vecchio Continente ma, al tempo stesso, garantire la qualità degli studi e la sicurezza dei pazienti. In Italia, al momento sono ancora limitati i finanziamenti e le risorse, con una frammentazione e un’assenza di coordinamento tra i progetti . Tutto ciò rende meno efficiente la ricerca, soprattutto quella indipendente, e questo fenomeno è molto evidente nelle sperimentazioni oncologiche. In primo luogo, è necessario accelerare sull’individuazione delle caratteristiche dei centri che devono svolgere ricerca nella Penisola. Come FICOG abbiamo prodotto insieme a FADOI (Federazione delle Associazioni dei Dirigenti Ospedalieri Internisti), GIMEMA ( Gruppo Italiano Malattie Ematologiche dell’Adulto) e GIDM (Gruppo Italiano Data Manager) un documento tecnico per definire parametri specifici. Lo metteremo a disposizione dell’Agenzia Italiana del Farmaco, l’ente regolatorio deputato individuare queste caratteristiche. Siamo in attesa di risposte, anche per la riorganizzazione dei Comitati Etici. La loro riduzione a 40 comitati territoriali è già stata deliberata, così come i quattro Comitati a valenza nazionale. È necessaria, per l’impatto ed il volume della ricerca oncologica, la presenza di oncologi medici nei comitati a valenza nazionale. Considerando anche che il 40% di tutti gli studi clinici condotti in Italia riguardano trattamenti anti-tumorali”. Nel convegno, ampio focus sullo stato dell’arte delle Reti Oncologiche Regionali. “Sono importantissime anche per quanto riguarda la ricerca clinica – prosegue Pinto -. Possono, infatti, promuovere e facilitare le sperimentazioni da un punto di vista progettuale, gestionale e amministrativo. Riteniamo perciò prioritario l’implementazione delle Reti in tutta la Penisola. Bisogna poi arrivare finalmente a definire la figura professionale dei Coordinatori di Ricerca Clinica e alla loro stabilizzazione possibile ora solo negli IRCCS (Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico), ma ben sappiamo che buona parte degli studi clinici viene condotta in Italia negli ospedali e nelle università. Infine è indispensabile aggiornare il sistema di formazione che consenta di rendere disponibili le competenze e le nuove figure professionali richieste dall’evoluzione della ricerca. È indispensabile promuovere una corretta informazione – conclude Pinto – sull’utilità della ricerca clinica nel nostro paese. Come FICOG abbiamo deciso di lanciare la campagna “Lo sai quanto è importante?” che prevede la realizzazione di survey, booklet, attività social e uno spot rivolto ai cittadini, alle associazioni pazienti e alle Istituzioni, che sarà lanciata nel prossimo convegno americano dell’ASCO, nel giugno prossimo”.

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La prossima frontiera tecnologica

Posted by fidest press agency su lunedì, 9 Maggio 2022

La Russia ha perso il ruolo di competitore primario con gli Usa, riducendosi a Stato canaglia dopo l’invasione della Ucraina. Condannata dall’Onu, espulsa dal Consiglio dei diritti umani, esclusa dal Consiglio d’Europa e dall’Ocse (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) e soggetta a indagine dalla Corte penale internazionale per i crimini commessi nel corso della invasione, la Russia putiniana ha provocato una crisi economica e alimentare che peserà sui Paesi più poveri. La Russia è politicamente ed economicamente messa all’angolo e il suo ruolo futuro consisterà nell’essere fornitore vassallo di prodotti energetici alla Cina. La competizione tra Usa e Cina, in quella che potremmo definire una nuova guerra fredda, comporterà un aumento delle spese militari, che già oggi ha raggiunto il suo massimo dalla fine della Seconda guerra mondiale, con entrambi questi Paesi in testa alla classifica. Gli investimenti riguarderanno prevalentemente le nuove tecnologie militari che, a loro volta, avranno riflesso su quelle civili. E’ già successo. Il progenitore della rete internet è considerato il progetto Arpanet, finanziato dal Dipartimento della Difesa americano, le fotocamere digitali hanno origine nei satelliti spia, i droni, sempre più diffusi, sono nati per controllare e intervenire sui campi di battaglia, le banche del sangue sono state organizzate per soccorrere i feriti di guerra, il cibo in scatola, che serviva a vettovagliare le truppe nei lunghi spostamenti terrestri, si impone nell’ottocento napoleonico, la navigazione satellitare ha origine dai razzi V2 utilizzati per trasportare cariche esplosive, i forni a microonde derivano dalla tecnologia dei radar usata per fini di difesa, infine, i computer, ormai indispensabili, sono generati da sistemi che servivano a decifrare le comunicazioni del nemico. In una guerra, governare il flusso di informazioni è fondamentale. I dati, i microprocessori, i software, le reti, sono i settori chiave dove si concentreranno gli investimenti nei prossimi anni. L’obiettivo è quello di avvicinare il funzionamento di una macchina ai processi mentali dell’uomo: si chiama Intelligenza artificiale.Un esempio è utile per comprenderne l’importanza: in caso di attacco di missili ipersonici, i tempi umani e tecnici di reazione sono troppo lunghi, invece, un sistema difensivo dotato di Intelligenza artificiale può reagire in una frazione di tempo estremamente breve. Nello specifico, i missili russi, collocati nella enclave di Kaliningrad, possono raggiungere le capitali europee in pochi minuti, sicchè, i tempi di reazione umana non sarebbero sufficienti ad evitare l’impatto. Occorre, appunto, un apparato che utilizzi l’Intelligenza artificiale, la quale trova, però, anche applicazione in campo civile. Si pensi, ad esempio, alla bioingegneria, ai sistemi di interpretazione dei dati clinici e al supporto nelle diagnosi. Potremmo definire questa tecnologia come duale, sperando che quella militare sia tenuta nel cassetto. Articolo pubblicato sul quotidiano LaRagione del 03.05.2022 Da Primo Mastrantoni, http://www.aduc.it

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Benzina: taglio accise fino a 8 luglio

Posted by fidest press agency su lunedì, 9 Maggio 2022

“Non basta! Taglio insufficiente e prolungamento ridicolo!” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori. “Intanto non si capisce perché il decreto sulla proroga non lo abbiano pubblicato nei giorni scorsi ma abbiano aspettato all’ultimo secondo utile, quando si sa che i benzinai di solito giocano d’anticipo e in previsione di aumenti cominciano a ritoccare all’insù i prezzi già uno o due giorni prima, in questo caso addirittura a partire a venerdì, sfruttando così il week-end di spostamenti. Ma al di là di questo, la riduzione di 25 cent non è nemmeno bastata, per il gasolio, a farlo tornare ai prezzi precedenti alle speculazioni scattate dopo lo scoppio della guerra in Ucraina. Oggi un litro costa, nonostante il taglio del Governo, quasi 4,5 cent in più rispetto all’ultima rilevazione che ha preceduto l’invasione, con un rialzo del 2,6%, pari a 2 euro e 25 cent a rifornimento” prosegue Dona. “Ecco perché avevamo chiesto di ridurre le accise di almeno altri 10 cent, superando i vincoli europei che scatterebbero per il gasolio e di non indicare più una scadenza per la fine del provvedimento, per dare stabilità all’abbassamento. Il taglio, infatti, deve proseguire fino a quando, pur ripristinando le vecchie accise, si potrà tornare ai livelli di ottobre 2021, con il gasolio sotto 1,6 euro e la benzina sotto 1,7 euro” conclude Dona.

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Corso di Alta Formazione “Parole e Suoni”

Posted by fidest press agency su lunedì, 9 Maggio 2022

Perugia. C’è tempo sino al 13 maggio prossimo per presentare la domanda d’iscrizione al Corso di Alta Formazione “Parole e Suoni”, sulla dizione e lettura espressiva dell’italiano. L’iniziativa didattica nasce sulla scorta della forte istanza di formazione manifestata in questo ambito da docenti di italiano (italiano lingua materna, italiano come seconda lingua e come lingua straniera), lettori d’italiano all’estero, giornalisti, esperti di comunicazione, attori e figure dirigenziali di enti pubblici e privati, per i quali è necessario saper “usare” professionalmente la nostra lingua in contesti pubblici e di comunicazione. Docente del corso sarà Roberto Biselli, attore, regista e direttore artistico di molte produzioni teatrali, nonché titolare dell’insegnamento di storia del teatro italiano presso l’Ateneo. Il Corso, in programma dal 27 maggio al primo luglio, avrà una durata di 30 ore e sarà erogato in modalità mista, con svolgimento delle attività formative presso la sede di Palazzo Gallenga e la contemporanea possibilità, a scelta del corsista, di partecipare alle lezioni da remoto, attraverso la piattaforma Microsoft Teams. Al termine del ciclo di lezioni verrà rilasciato ai partecipanti un certificato di partecipazione e il riconoscimento di 3 Crediti Formativi Universitari (CFU). É peraltro possibile utilizzare il Bonus Docenti per il pagamento del costo d’iscrizione. Il programma didattico sarà così articolato: – Elementi di storia della lingua italiana; interpretazione; aree semantiche; onomatopea. – Voce: respirazione diaframmatica; irrobustimento delle corde vocali; rilassamento dell’apparato fonatorio. – Pronuncia: regole della pronuncia italiana; ortoepia; articolazione e pronuncia intellegibile delle parole; correzione dei difetti di pronuncia; consapevolezza dello spazio nell’eloquio. – Fonetica: studio dei suoni della pronuncia italiana; studio dei luoghi dell’articolazione; correzione dei suoni regionali. – Lettura espressiva: studio degli elementi espressivi; colore, tonalità, inciso, tempo, ritmo, chiusura; pulizia della lettura; lettura di “carattere”, lettura cantata, lettura enfatica; analisi logica e commento estetico; il gioco del teatro; l’arte della retorica. Francesca Malagnini, direttore scientifico del corso e docente di Linguistica italiana presso la Stranieri sottolinea come: <<l’acquisizione di una dizione corretta, depurata da inflessioni regionali e dialettali marcate, è elemento imprescindibile per tutti coloro che devono saper usare professionalmente la parola in contesti accademici, pubblici e di comunicazione. L’iniziativa, decisamente innovativa nel contesto accademico, rappresenta un’opportunità efficace di perfezionamento nell’impiego della lingua italiana, ambito in cui l’Università per Stranieri di Perugia vanta una indiscussa tradizione in Italia e all’estero”.

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Osservazioni delle Associazioni ambientaliste sul Piano Nazionale di Gestione dei Rifiuti

Posted by fidest press agency su lunedì, 9 Maggio 2022

Sul PNGR (Piano Nazionale di Gestione dei Rifiuti), attualmente in fase di VAS, le Associazioni Greenpeace, ZeroWaste Italy, Kyoto Club, Legambiente e WWF hanno inviato le proprie valutazioni. Le Associazioni valutano positiva la proposta di PNGR, ma evidenziano le forti criticità nelle previsioni sulla gestione del Rifiuto Urbano Residuo (RUR), sottolineando come la scelta di prevedere l’incenerimento del RUR sia in contraddizione con gli obiettivi generali dell’agenda ambientale UE. Dalle Associazioni Greenpeace, ZeroWaste Italy, Kyoto Club, Legambiente e WWF le valutazioni sulla proposta di PNGR, attualmente in fase di VAS (Valutazione Ambientale Strategica) che giudicano – nel suo insieme – positiva: nel merito, perché mette in evidenza le determinanti principali della ulteriore evoluzione del sistema delle raccolte differenziate e del recupero di materia, nel metodo, in quanto intende essere un Piano “di indirizzo” alle pianificazioni regionali, e non di “imposizione di scelte e dimensionamenti” (il che era il principale vulnus dello Sblocca Italia).Le Associazioni rilevano però che il Piano si inserisce temporalmente in successione ai bandi previsti dal PNRR sull’impiantistica e questo rischia di depotenziare la sua funzione di indirizzo. Riguardo alle azioni come riduzione, riuso e riciclo (incluso quello organico) sarebbe stata opportuna una maggiore concretezza nelle indicazioni operative con un confronto con le Regioni.Ma la critica maggiore nella presa di posizione comune delle Associazioni riguarda le criticità nelle previsioni di gestione del Rifiuto Urbano Residuo (RUR): nella Proposta di Piano troppo spazio viene lasciato all’incenerimento e in tale senso, si arriva addirittura a raccomandare l’incenerimento del RUR senza pretrattamenti, “allo scopo di massimizzarne il recupero energetico”. Queste scelte, insieme alle relative indicazioni operative, sono disallineate dall’evoluzione in corso delle politiche ambientali UE e rischiano di fuorviare le scelte strategiche alla base dei Piani di settore per i prossimi anni e lustri, facendole divergere rispetto alle politiche UE sulla Economia Circolare e ad altre politiche ambientali. Il documento sottoposto dalle Associazioni elenca in forma precisa, puntuale e dettagliata tali contraddizioni, fornendo evidenze scientifiche ed operative.Tale rischio è ben rappresentato dalla recente proposta di un mega-inceneritore proposto dal Comune di Roma che sembra ignorare le scelte europee di escludere l’incenerimento dei rifiuti dalla tassonomia e l’imminente (al più tardi dal 2028) eliminazione dell’esenzione degli inceneritori dallo schema ETS che renderanno ancona meno conveniente dal punto di vista economico la scelta di bruciarli.Il PNGR deve essere invece un’occasione per ridefinire le strategie nazionali, individuando le azioni necessarie di riduzione e di minimizzazione del RUR, con un confronto con i territori, con le Regioni, affinché si possa puntare a obiettivi più ambiziosi di quelli minimi definiti nelle Direttive, perseguendoli nella operatività locale e nella definizione degli strumenti di supporto.

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Akanda Completes Acquisition of Holigen

Posted by fidest press agency su lunedì, 9 Maggio 2022

London. International medical cannabis company Akanda Corp. (“Akanda” or the “Company”) (NASDAQ: AKAN) today announced it has closed the acquisition of Holigen Limited (“Holigen”) from The Flowr Corporation (“Flowr”) (TSXV: FLWR, OTC: FLWPF), accelerating Akanda’s seed-to-patient business model in the EMEA region, improving the Company’s ability to meet growing demand for medical cannabis and positioning it for adult use markets as regulations evolve.“Holigen provides the added superior genetics, capacity, and route-to-market Akanda needs to ensure that we capture more than our share of the rapidly emerging cannabis market across the EMEA region,” said Tej Virk, Chief Executive Officer of Akanda. “Together with Holigen, we are positioned to be a leaderin today’s medical cannabis environment and to have the ability to scale to the recreational opportunity as it unfolds. Now that the acquisition has closed, I look forward with to working with Tom Flow and his team to leverage the platforms of both companies.”

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