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Quotidiano di informazione – Anno 36 n° 145

Archive for 4 febbraio 2018

Volo dell’angelo in piazza San Marco

Posted by fidest press agency su domenica, 4 febbraio 2018

carnevale 2018 - volo dell'angelo Elisa Costantinicarnevale 2018 - volo dell'angelo Elisa CostantiniVenezia domenica 4 febbraio 2018 Spettacolare, baciato dal sole e con un messaggio di speranza e di pace. In 20mila questa mattina hanno seguito con il naso all’insù il Volo dell’Angelo in piazza San Marco. Elisa Costantini, 19 anni, Maria dell’anno 2017, poco dopo le 11 è volata giù dal campanile verso una

carnevale 2018 – volo dell’angelo Elisa Costantini

carnevale 2018 – volo dell’angelo Elisa Costantini

piazza San Marco affollata ma ordinata. Sulle note dell’Ave Maria di Schubert cantata da Luciano Pavarotti e Dolores O’Riordan, cantante dei The Cranberries scomparsa solo pochi giorni fa. Elisa è scesa emozionatissima ma per niente intimorita indossando un abito disegnato dallo stilista Stefano Nicolao: un angelo del purgatorio, angelo della speranza colorato di rosso e blu, colori dello sponsor del volo Red Bull ma anche quelli che simboleggiano i colori del cambiamento. «Un auspicio per cambiare la rotta della violenza e di questi brutti tempi che viviamo di andare verso la pace» ha detto Nicolao.
Accolta dal Doge e dalle 12 Marie del Carnevale Elisa Costantini, accompagnata sul campanile prima del lancio dal papà e attesa giù dal resto della famiglia, non ha nascosto la grande emozione. «Pensavo che da lassù si vedesse meno gente, invece ne ho vista tantissima. Impossibile descrivere quello che si prova mentre scendi. Un’esperienza unica, irripetibile, gratificante». (foto: volo angelo)

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Rapid blood vessel scan tolerated by claustrophobic patients unable to stand longer tests

Posted by fidest press agency su domenica, 4 febbraio 2018

arterial and venous anatomyBarcelona, Spain Doctors have developed a new five-minute procedure to scan the blood vessels which offers hope for claustrophobic patients unable to tolerate the conventional longer test. The research is presented at CMR. Magnetic resonance angiography (MRA) is a magnetic resonance imaging (MRI) exam that takes pictures of the blood vessels. Physicians use the images to diagnose diseases of the blood vessels, such as aneurysms or blockages.During the test patients lie on a table inside a tunnel-like tube and must remain still. A dye, called a contrast agent, is injected into the veins so the vessels can be seen more clearly. Patients are given a headset to block out noise from the scanner. An MRA can typically take 30 minutes to one hour, from start to finish.“Lengthy scans can be problematic for patients with even modest levels of claustrophobia who may refuse the test or ask for it to be stopped early,” said Dr Puja Shahrouki, research fellow, David Geffen School of Medicine at UCLA, Los Angeles, US. “They also limit the number of patients that can be scanned each day. In addition, the usual gadolinium-based contrast agents can be an issue for patients with kidney problems.”This study aimed to shorten the scan time and still produce high quality images. The researchers used ferumoxytol as the contrast agent as it stays within the vascular system for much longer than gadolinium-based dyes. With gadolinium-based agents, there is a short time when the images can be taken, which means patients have to wait in the scanner while the clinician watches the dye move through the body in order to capture the images when the dye enters the blood vessels.
The UCLA study included seven claustrophobic patients aged 11 to 63 years with kidney failure. There were four men and three women. All patients said they were reluctant to undergo MRA due to claustrophobia, but agreed to a trial of up to ten minutes in the scanner bore.Eight MRA scans using ferumoxytol were conducted. All scans were completed and there were no adverse events. Scans took an average of 6.27 minutes (range four to ten minutes). All scans were high quality and allowed full visualisation of the arterial and venous anatomy from the neck to the thighs
“Despite being claustrophobic, all patients completed the MRA and the images could be used for diagnosis of the entire vascular system,” said Dr Shahrouki. “Some of the scans were done in less than five minutes once the procedure started, making it much shorter than the tests currently used in medical practice.” The researchers have shown that the test can be used to diagnose venous and arterial diseases, such as central venous occlusion and aneurysms, and to aid preprocedural planning, for example in transcatheter aortic valve replacement. In principle, it is possible to scan several patients in an hour as opposed to just one or two, raising promising possibilities for workflow and efficiency.
Dr Shahrouki said: “This method could enable claustrophobic patients to receive lifesaving diagnoses and procedures. For appropriate types of studies, it could also shorten waiting lists and improve the cost-benefit ratio for hospitals.” The new protocol should be technically easier than current practice because there is no time pressure for taking images. Ferumoxytol is increasingly recognised as an alternate contrast agent in patients with poor kidney function, but is not marketed outside the US. It is approved by the US Food and Drug Administration (FDA) only for the treatment of iron deficiency anaemia in adults with chronic kidney disease.Hypersensitivity reactions have occurred in patients receiving ferumoxytol as a high dose for therapy in a short period of time, and the FDA has warned against this. The new MRA protocol administers the dye by slow infusion outside the MRI machine while monitoring the patient’s vital signs, in compliance with FDA guidelines. A preliminary study showed this was safe2 and a larger registry is generating a safety profile of slow infusion under close monitoring. More safety data will be needed before any conclusions can be drawn about the true rate of hypersensitivity reactions and in the meantime close monitoring is the rule.Dr Shahrouki said: “The protocol could have huge implications for claustrophobic patients and efficient use of scanners. We envisage it being used very widely in patients with a clear clinical indication.” (photo: arterial and venous anatomy)

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La Corte dei Conti certifica il fallimento della Serracchiani

Posted by fidest press agency su domenica, 4 febbraio 2018

regione friuli venezia giuliaLa Corte dei Conti, attraverso il Rapporto sul coordinamento della Finanza Pubblica Regionale del Friuli Venezia Giulia presentato in aula questa mattina 2 febbraio 2018, conferma gli allarmi sulle criticità più e più volte denunciate dal capogruppo di Forza Italia in Consiglio Regionale Riccardo Riccardi. «La Corte dei Conti si è pronunciata sul Sistema Sanitario Regionale, sulla riforma delle UTI e sul sistema della Autonomie locali – ha dichiarato a fine audizione Riccardi – in un crescendo di rilievi di criticità che sono riusciti a piegare la tradizionale boria di Debora Serracchiani che ha commentato esprimendosi “sommessamente”». Sui meccanismi di compartecipazione al gettito IVA, il dr. Caruso della Corte dei Conti ha sottolineato che “l’allargamento delle fonti di entrata dovrebbero produrre un effetto stabilizzante dei flussi totali di entrata”. «Significa – ribadisce Riccardi – che gli allarmi sulla tenuta dei conti della Regione che abbiamo lanciato ormai da tempo sono fondati e condivisi anche da organi istituzionali neutri come la Corte dei Conti».
Il secondo punto critico sul quale il Rapporto si è soffermato è quello della riforma delle UTI per il quale si rileva che “In Friuli Venezia Giulia si è costituito un variegato fronte di opposizione al processo di riforma espresso anche attraverso numerosi ricorsi al Giudice Amministrativo. Allo stato attuale 51 Comuni non aderiscono ad alcune UTI”. «Ma ci rendiamo conto – sottolinea Riccardi – che decine di amministrazioni locali non ha aderito alla riforma di “grande successo” della Serracchiani? Ci stanno consegnando una regione spaccata, frammentata, imbufalita, dove le istituzioni per parlarsi vanno in tribunale. Il rapporto sottolinea un’evidenza che stiamo denunciando da quando hanno varato la scellerata riforma delle UTI: oggi viviamo una realtà estremamente variegata che non si concilia con le finalità di razionalizzazione necessarie al buon funzionamento del sistema».Infine il punto chiave della vita dei cittadini e della Regione visto che la metà del suo bilancio è impegnato qui: la sanità. «Su questo punto il Rapporto della Corte dei Conti evidenza la disfatta totale della riforma Telesca, la mancanza di visione e di connessione con la realtà. E’ stato creato un mostro, un disastro che stanno pagando i cittadini sulla loro pelle». Il Rapporto della Corte dei Conti, infatti, “rileva che il quadro complessivo del Sistema Sanitario regionale presenta aspetti di non univocità nelle sue linee di tendenza”. E più avanti che si è “indebolita fortemente la catena operativo-logica del ciclo di programmazione-gestione-controllo, impoverendo grandemente la responsabilizzazione delle Direzioni generali delle Aziende sanitarie regionali”. Per poi chiosare che “corre l’obbligo annotare un peggioramento verificatosi in importanti ambiti di attività già in passato contraddistinti da rilevanti criticità”.Il capogruppo di Forza Italia Riccardo Riccardi sottolinea che: «stiamo parlando dell’area della prevenzione e dell’area ospedaliera che, lo riporta la Corte, vede il nostro Sistema sanitario regionale perdere posizioni, scendendo ancora nella graduatoria delle Regioni nelle classifiche nazionali. E a questo si aggiunga che la Corte rileva un ulteriore peggioramento nell’area del percorso emergenza-urgenza. Queste parole certificano la dissoluzione, volontaria e programmata, di una certezza fondamentale dei cittadini: quello del diritto alla salute».

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Papa Francesco andrà a Loppiano

Posted by fidest press agency su domenica, 4 febbraio 2018

loppianoLoppiano (Firenze) Arriva a sorpresa l’annuncio della visita di papa Francesco a Loppiano, cittadella del Movimento dei Focolari, prevista per il 10 maggio 2018. Sarà la presidente Maria Voce ad accoglierlo insieme all’ordinario del luogo, mons. Mario Meini, vescovo di Fiesole.«L’annuncio ha suscitato in me sorpresa e profonda gioia», ha commentato a caldo Maria Voce. «È un grande onore per il Movimento dei Focolari accogliere un papa tra di noi, in una nostra cittadella. Ma soprattutto è una spinta a intensificare l’impegno a vivere l’amore e l’unità radicati nel vangelo. È questo soffio di vangelo vissuto che vorremmo papa Francesco possa trovare arrivando a Loppiano. E ora che la notizia comincia a diffondersi nelle comunità del Movimento, questa gioia e quest’impegno saranno condivisi in tutto il mondo».
Loppiano è la prima delle cittadelle dei Focolari, sorta nel 1964, sulle colline toscane vicino a Firenze. Attualmente conta circa 850 abitanti: uomini e donne, famiglie, giovani e ragazzi, sacerdoti e religiosi, di 65 nazioni dei cinque continenti. Più di metà degli abitanti vi risiede stabilmente mentre altri partecipano ad una delle 12 scuole internazionali che prevedono una permanenza da 6 a 18 mesi. La componente internazionale e multiculturale, che ha fatto sua la legge dell’amore scambievole, fa di Loppiano un laboratorio di convivenza tra persone diverse per età, condizione sociale, tradizione, cultura e fede religiosa.

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Crisi migratoria: un ruolo più importante per la Banca europea per gli investimenti

Posted by fidest press agency su domenica, 4 febbraio 2018

Banca europea per gli investimentiStrasburgo 5-8 febbraio 2018, sessione plenaria parlamento europeo. I deputati voteranno giovedì una risoluzione che consente alla Banca europea per gli investimenti (BEI) di concedere ulteriori prestiti, pari a 5,3 miliardi di euro, ai progetti realizzati al di fuori dell’UE. Di questo importo, 3,7 miliardi di euro saranno destinati ai progetti che affrontano le questioni migratorie. L’accordo tra il Parlamento e il Consiglio è in votazione giovedì mentre la discussione è prevista per mercoledì pomeriggio.
Tra le altre modifiche principali: il mandato della BEI per i prestiti ai Paesi terzi con un quarto obiettivo “di alto livello” per affrontare le cause profonde della migrazione, il rafforzamento delle disposizioni volte a prevenire il riciclaggio di denaro e combattere il terrorismo, l’evasione, l’elusione e la frode fiscale, e il rafforzamento delle possibilità di prestito della BEI per progetti sulla mitigazione dei cambiamenti climatici.In una risoluzione separata, i deputati valuteranno la relazione annuale sulle attività finanziarie della Banca europea per gli investimenti per il 2016, difendendo l’importanza degli investimenti della BEI e richiedendo maggiore trasparenza e maggiore impegno nella lotta all’evasione fiscale.
L’UE fornisce una garanzia di bilancio alla Banca europea per gli investimenti (BEI) con un massimale di 30 miliardi di euro (27 miliardi di euro più 3 miliardi di euro di riserva) per le operazioni “esterne” per il periodo 2014-2020.Le nuove norme libererebbero questi 3 miliardi di euro posti in riserva. Di questi, un importo fino a 1,4 miliardi di euro sarebbe destinato ai progetti del settore pubblico che affrontano le cause profonde della migrazione.Un ulteriore importo, pari a 2,3 miliardi di euro, sarebbe destinato ai prestiti del settore privato per i progetti connessi all’immigrazione, portando così il massimale a 32,3 miliardi di euro.I progetti realizzati al di fuori dell’UE rappresentano circa il 10% del totale dei prestiti BEI.

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Allargamento UE: nuova strategia per i Balcani occidentali

Posted by fidest press agency su domenica, 4 febbraio 2018

Strasburgo 5-8 febbraio 2018, sessione plenaria parlamento europeo. La nuova strategia dell’UE per i Balcani occidentali sarà svelata martedì dal Capo della politica estera dell’UE, Federica Mogherini, e discussa dai deputati. I Balcani occidentali sono destinati a dominare l’agenda della politica estera dell’UE nel 2018, poiché la regione è una delle priorità della Presidenza bulgara del Consiglio dell’UE. Gli sforzi per integrare la regione nell’Unione europea sono tradizionalmente sostenuti anche dal Parlamento europeo, che tuttavia mette in luce le carenze dello Stato di diritto, dei diritti fondamentali o della lotta contro la corruzione.Dopo aver rivelato la sua strategia per i Balcani occidentali il 6 febbraio, la Commissione dovrebbe presentare le relazioni periodiche sull’allargamento dell’UE nel mese di aprile. Tali relazioni faranno il punto sui progressi compiuti dai Paesi che desiderano aderire all’UE e saranno esaminate dal Parlamento europeo nel corso dell’anno. Serbia e Montenegro sono i Paesi più vicini all’UE poiché i negoziati di adesione sono in pieno svolgimento, mentre l’ex Repubblica jugoslava di Macedonia e l’Albania sono ancora in attesa dell’avvio dei negoziati. Bosnia-Erzegovina e Kosovo sono in ritardo, ma restano potenzialmente due paesi candidati.

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Turchia: i deputati condannano le morti di civili ad Afrin e la repressione contro la libertà di stampa

Posted by fidest press agency su domenica, 4 febbraio 2018

turchiaStrasburgo 5-8 febbraio 2018, sessione plenaria parlamento europeo. In un dibattito con Federica Mogherini martedì, i deputati dovrebbero condannare l’assalto militare della Turchia contro l’enclave curda di Afrin (Siria) e le centinaia di arresti effettuati dal governo di Ankara nel tentativo di censurare le critiche su tale operazione.Il 29 gennaio scorso, il ministero degli interni turco ha annunciato che la Turchia, nei 10 giorni precedenti, aveva detenuto 311 persone per “diffusione di propaganda terroristica” sui social media. Tra i detenuti figurano politici, giornalisti e attivisti che hanno chiesto la pace e condannato l’offensiva militare del governo turco nell’enclave siriana nordoccidentale di Afrin.Questi arresti fanno parte della più ampia azione di repressione della libertà di stampa in Turchia, iniziata dopo il fallito colpo di Stato militare del luglio 2016. I deputati ne discuteranno martedì pomeriggio, in un dibattito con il Capo della politica estera dell’UE, Federica Mogherini. A seguito di questa discussione, i deputati dovrebbero poi condannare l’offensiva aerea e terrestre turca contro l’enclave curda di Afrin nella Siria settentrionale, che ha causato la morte di molti civili. Una risoluzione sarà votata giovedì.

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Commissione speciale sui pesticidi

Posted by fidest press agency su domenica, 4 febbraio 2018

strasburgo-parlamento-europeoStrasburgo 5-8 febbraio 2018, sessione plenaria parlamento europeo. Il Parlamento voterà martedì Il mandato e la costituzione di una commissione speciale che sarà incaricata di esaminare la procedura di autorizzazione UE per i pesticidi.La commissione speciale rappresenta una risposta alle preoccupazioni espresse in merito alla valutazione del rischio dell’erbicida glifosato. Nel novembre dello scorso anno, gli Stati membri dell’UE hanno rinnovato la licenza di commercializzazione del glifosato per cinque anni. La durata della commissione, che sarà composta 30 membri, sarà di nove mesi a partire dalla sua prima riunione. Alla fine dei lavori, una relazione finale con le conclusioni e le raccomandazioni della commissione sarà presentata per l’approvazione in Plenaria.
In una risoluzione votata lo scorso ottobre, il Parlamento ha affermato che la pubblicazione dei cosiddetti “Monsanto Papers” da parte dell’azienda che possiede e produce Roundup®, di cui il glifosato è la principale sostanza attiva, ha gettato dubbi sulla credibilità di alcuni studi utilizzati nella valutazione della sicurezza del glifosato nell’UE. La procedura di autorizzazione dell’UE, compresa la valutazione scientifica delle sostanze, dovrebbe basarsi unicamente su studi pubblicati e indipendenti sottoposti a revisione paritaria e commissionati dalle autorità pubbliche competenti. Le agenzie dell’Unione europea dovrebbero essere rafforzate per consentire loro di lavorare in questo modo.

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Dibattito con Draghi su investimenti, sostegno post-crisi alle banche e minacce informatiche

Posted by fidest press agency su domenica, 4 febbraio 2018

mario-draghi2Strasburgo 5-8 febbraio 2018, sessione plenaria parlamento europeo. Il sostegno della BCE alle banche ancora non si riflette pienamente nella concessione di prestiti all’economia reale. Lo affermeranno i deputati in un dibattito con il Presidente della BCE, Mario Draghi, che si terrà lunedì sera. Nel corso del dibattito, dovrebbero inoltre essere discusse le minacce informatiche e le conseguenze della Brexit. I deputati esprimeranno preoccupazione riguardo al prolungamento del programma di acquisto di attività finanziarie della BCE dopo la crisi, che potrebbe incidere sui singoli risparmiatori e sull’equilibrio finanziario dei regimi pensionistici e assicurativi. Chiederanno poi alla BCE di valutare i benefici e gli effetti collaterali di tale politica e di comunicarla chiaramente ai mercati finanziari.Esorteranno inoltre la BCE a continuare a segnalare le minacce informatiche al settore finanziario e ad adottare una politica chiara e pubblica in materia di denuncia delle irregolarità.I deputati dovrebbero chiedere una politica più organica in materia di crediti in sofferenza e il completamento dell’Unione bancaria dell’UE, al fine di garantire la sicurezza dei depositi dei risparmiatori. Dovrebbero infine invitare la BCE a condurre una valutazione di tutte le conseguenze del ritiro del Regno Unito dall’UE e a preparare in tempo utile l’architettura finanziaria europea post-Brexit.

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Clima: tagli più ampi alle emissioni di CO2 e finanziamenti per l’innovazione a basse emissioni

Posted by fidest press agency su domenica, 4 febbraio 2018

Philippine climateStrasburgo 5-8 febbraio 2018, sessione plenaria parlamento europeo. Nuove regole UE per accelerare la riduzione delle emissioni di gas serra, attraverso il Sistema UE di scambio delle quote di emissione (ETS) saranno sottoposte a votazione finale martedì. Il progetto di legge, sul quale c’è già un accordo informale con i ministri dell’UE, prevede che la quantità totale di emissioni che le imprese UE possono produrre, messe all’asta ogni anno nel sistema ETS, sia ridotta più rapidamente. Inoltre, la capacità della riserva di stabilità del mercato ETS verrebbe raddoppiata con lo scopo di eliminare le quote di emissioni in eccesso e quindi di non far crollarne il prezzo.Per promuovere l’innovazione a basse emissioni di carbonio, la legge istituirebbe un “fondo di modernizzazione” per contribuire a migliorare i sistemi energetici degli Stati membri a basso reddito e un “fondo di innovazione” per sostenere le energie rinnovabili, la cattura e lo stoccaggio del carbonio e i progetti sull’innovazione a basse emissioni.Il sistema ETS dell’UE introduce una soglia massima alla quantità totale di gas a effetto serra che può essere emessa dai settori interessati dal sistema. All’interno di tale soglia, le imprese UE ricevono o acquistano “quote di emissioni” (ovvero permessi di emissione di CO2) che possono, se necessario, scambiare tra loro.La Commissione ha pubblicato il 15 luglio 2015 la sua proposta relativa alla fase IV dell’ETS. La proposta mira a conseguire l’obiettivo “minimo” UE di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra del 40% per il 2030, proteggendo allo stesso tempo l’industria europea dal rischio di “rilocalizzazione” (ovvero lo spostamento delle industrie inquinanti in Paesi terzi con limiti meno rigorosi) e promuovendo l’innovazione e la modernizzazione dell’industria e del settore energetico dell’UE nel corso dei dieci anni successivi al 2020.

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Elezioni 2019: distribuzione dei seggi del PE e riforma della legge elettorale europea

Posted by fidest press agency su domenica, 4 febbraio 2018

ElezioniLogoStrasburgo 5-8 febbraio 2018, sessione plenaria parlamento europeo. Il numero dei deputati del Parlamento europeo dovrebbe ridursi da 751 a 705 quando il Regno Unito lascerà l’UE, secondo un’iniziativa legislativa che sarà discussa e votata mercoledì.Secondo la proposta di ridistribuzione, oltre a ridurre le dimensioni del Parlamento, 46 dei 73 seggi liberati dalla Brexit sarebbero messi in riserva per il periodo 2019-2024. Gli altri 27 seggi verrebbero ridistribuiti tra i 14 Stati membri che al momento sono leggermente sottorappresentati.
Nel testo si sottolinea come tale assegnazione sarebbe d’applicazione solo qualora il Regno Unito lasciasse effettivamente l’UE. In caso contrario, l’attuale ripartizione dei seggi rimarrebbe invariata.I deputati voteranno inoltre una proposta per l’istituzione di liste elettorali transnazionali che comprendano l’intero territorio dell’Unione.La decisione finale sulla composizione del Parlamento per la prossima legislatura richiede il sostegno unanime di tutti i capi di Stato e di governo degli Stati membri.
Sempre mercoledì, i deputati ribadiranno la loro richiesta ai governi degli Stati membri di portare a termine la riforma della legge elettorale dell’UE, necessaria per creare una base giuridica per l’introduzione di liste transnazionali. Il Parlamento chiederà al Consiglio di porre fine allo stallo interistituzionale che ha ostacolato i precedenti tentativi di modernizzazione delle regole per le elezioni europee.L’11 novembre 2015 il Parlamento, in base all’articolo 223 (1) del TFUE, ha avviato la procedura di riforma dell’Atto elettorale europeo del 1976.La riforma della legge elettorale UE deve essere prima approvata all’unanimità dal Consiglio dei Ministri UE e poi dal Parlamento nel suo insieme. Infine, per entrare in vigore, dovrà essere ratificata da tutti gli Stati membri sulla base dei loro rispettivi ordinamenti costituzionali.

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Shopping online senza frontiere

Posted by fidest press agency su domenica, 4 febbraio 2018

global shop solutionStrasburgo 5-8 febbraio 2018, sessione plenaria parlamento europeo. Gli acquirenti online avranno un maggiore accesso transfrontaliero a prodotti quali prenotazioni alberghiere, noleggio di auto o biglietti per concerti, in base alle nuove norme che vietano il geoblocking ingiustificato e che saranno votate in via definitiva martedì. In base alle nuove norme, i consumatori potranno scegliere da quale sito web desiderano acquistare beni o servizi senza essere bloccati o reindirizzati automaticamente verso un altro sito web a causa della nazionalità, del luogo di residenza o dell’ubicazione temporanea.Gli operatori commerciali dovranno trattare gli acquirenti online provenienti da un altro Paese dell’UE allo stesso modo dei clienti locali, ossia permettere loro l’accesso agli stessi prezzi o alle stesse condizioni di vendita, in particolare quando:
acquistano beni fisici (ad esempio elettrodomestici, elettronica, abbigliamento) che dovranno essere spediti o nel proprio Stato membro alle stesse condizioni di consegna offerte per gli acquirenti locali, o ritirati in un luogo concordato da entrambe le parti nel Paese dell’UE in cui il commerciante offre tale possibilità, ricevono servizi elettronici non protetti da copyright quali cloud, firewall, memorizzazione di dati, hosting di siti web, o acquistano un servizio fornito nei locali commerciali o in un luogo fisico in cui opera il commerciante, ad esempio soggiorni in hotel, eventi sportivi, noleggio auto, festival musicali o biglietti per i parcheggi.Esclusi per ora i contenuti protetti da copyright. I contenuti digitali protetti da copyright, come i libri elettronici, la musica o i giochi online, non saranno coperti per il momento dalle nuove norme. Tuttavia, i negoziatori del Parlamento europeo hanno inserito nella legge una “clausola di revisione”, che impone alla Commissione europea di valutare entro due anni se il divieto di geoblocking debba essere esteso a tali contenuti. Anche i servizi audiovisivi e di trasporto sono per il momento esclusi dal campo d’applicazione.Il regolamento sul geoblocking è stato approvato provvisoriamente dai negoziatori del Parlamento e del Consiglio il 20 novembre 2017. Sarà applicabile in nove mesi a decorrere dalla data di pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’UE.

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Dai monsoni seri pericoli per i rifugiati Rohingya in Bangladesh

Posted by fidest press agency su domenica, 4 febbraio 2018

BangladeshL’UNHCR – Agenzia ONU per i Rifugiati e gli altri partner, stanno accelerando gli sforzi per mitigare l’impatto dell’imminente stagione dei monsoni in Bangladesh. Le avverse condizioni meteo, inclusi probabili cicloni, potrebbero mettere in serio pericolo decine di migliaia di rifugiati Rohingya che vivono a Cox’s Bazar in insediamenti già congestionati. Il governo del Bangladesh ha riconosciuto il pericolo e si è impegnato a compiere degli sforzi a riguardo, mentre organizzazioni delle Nazioni Unite e partner umanitari hanno messo su un gruppo di lavoro per prepararsi all’emergenza e coordinare gli sforzi.I risultati dell’analisi iniziale dei rischi condotta mappando l’area di Kutupalong e Balukhali, il più grande insediamento di rifugiati al mondo, rileva che almeno 100.000 delle 569.000 persone ospitate corrono il grave rischio di subire frane e inondazioni. UNHCR, IOM, REACH e l’ADPC (Asian Disaster Preparedness Centre) hanno lavorato a stretto contatto con gli esperti dell’università di Dhaka per effettuare questa valutazione, dalla quale si evince che più di un terzo dell’area dell’insediamento è a rischio inondazioni, e come conseguenza diretta più di 85.000 rifugiati potrebbero perdere i propri ripari e altri 23.000 che vivono in aree in forte pendenza all’interno dell’insediamento potrebbero essere a rischio frane.L’UNHCR ha già intrapreso alcune azioni per proteggere i rifugiati nel migliore dei modi. Tra queste la consegna di nuovi kit per costruire ripari, nei quali sono inclusi anche dei sacchi di sabbia biodegradabili per ancorare le strutture, che sono più robuste e assicurano una migliore protezione alla pioggia.Sono inoltre in corso di svolgimento alcuni interventi di ingegneria allo scopo di costruire sentieri e scalinate rinforzate con canne di bambù, ponti rialzati, muri di sostegno in bambù, mattoni o cemento per stabilizzare il terreno e reti di drenaggio.Nelle prossime settimane prenderà il via un lavoro meccanizzato su larga scala che livellerà alcune delle ripide colline al fine di ridurre il rischio di smottamenti e per aumentare la quantità di terreno utilizzabile. Inoltre, comincerà il ricollocamento di alcune famiglie che vivono nelle zone più precarie del campo e che rischiano di essere coinvolte nelle frane. Nell’ambito dei preparativi per la stagione dei monsoni, l’UNHCR sta lavorando con le autorità del Bangladesh e con altre agenzie operative negli insediamenti dei rifugiati per predisporre i materiali e i macchinari per i lavori pesanti.

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Globalization is an Opportunity to Learn and Explore the Best Educational Innovations says Global Scholar

Posted by fidest press agency su domenica, 4 febbraio 2018

JohannesburgJohannesburg. Education research has centered historically on learning from high performing systems in North America and Europe, and more recently, systems in South East Asia. According to Professor Brahm Fleisch, Professor of Education Policy at the University of the Witwatersrand, Johannesburg, globalization is expanding that approach.In a new interview in The Global Search for Education with C.M. Rubin (Founder of CMRubinWorld), Fleisch explains that both the Global North and the Global South face substantial challenges for learners but that they are very different. In the North, the focus is on students acquiring higher order learning skills, while in the South, where many children have just recently gained access to school, the problem is that they’re “not learning to read, write, and become numerate.”
Findings from the latest research in the Global South education systems is that “combined and structured intervention programs need to focus on early grade learning, particularly in areas of literacy in local languages and second language.” Fleisch discusses the “emergence of a new knowledge base” from the Global South” based on research that illustrates what’s working well for schools “in resource-constrained contexts with limited professional capital.” He notes that unlike “the methodological orientation” of the Global North, the research from the South is “increasingly building on the accumulation of findings on robust models using large-scale randomised trials.”
Brahm Fleisch is Professor of Education Policy and Head of the Division of Educational Leadership, Policy and Skills, The University of the Witwatersrand, Johannesburg. His work is featured in a new book, Future Directions of Educational Change (edited by Helen Janc Malone, Santiago Rincón-Gallardo, and Kristin Kew; Routledge, 2018), which brings together timely discussions on social justice, professional capital, and systems change from some of the leading global scholars in the field of education.CMRubinWorld launched in 2010 to explore what kind of education would prepare students to succeed in a rapidly changing globalized world. Its award-winning series, The Global Search for Education, is a highly regarded trailblazer in the renaissance of 21st century education, and occupies a widely respected place in the pulse of key issues facing every nation and the collective future of all children. It connects today’s top thought leaders with a diverse global audience of parents, students and educators. Its highly readable platform allows for discourse concerning our highest ideals and the sustainable solutions we must engineer to achieve them. C. M. Rubin has produced over 500 interviews and articles discussing an extensive array of topics under a singular vision: when it comes to the world of children, there is always more work to be done.

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A Roma nel mese di maggio una grande conferenza internazionale sulla finanza islamica

Posted by fidest press agency su domenica, 4 febbraio 2018

roma10Un ulteriore passo per promuovere all’estero le attività dei professionisti e delle imprese di CONFASSOCIAZIONI”. Lo ha dichiarato in una nota Annamaria TIOZZO, Presidente di CONFASSOCIAZIONI International. “Dopo i primi passi mossi da CONFASSOCIAZIONI International lo scorso anno nel settore dell’attrazione degli investimenti dall’estero, a novembre 2017 ho assunto l’incarico di Presidente di questa branch di CONFASSOCIAZIONI – ha proseguito Annamaria TIOZZO – non solo per consolidare le importanti relazioni instaurate con UNIONCAMERE e Italian Trade Agency, ma soprattutto per sviluppare una capillare azione di accreditamento nei confronti dei rappresentanti di Stati esteri presso le Ambasciate in Italia, i Consolati e le Camere di Commercio Miste”.“Lo scopo di tale azione, che partirà dai Paesi Europei per allargarsi ai Paesi Arabi, all’America, all’Asia e, a seguire, a tutti gli altri – ha proseguito la Presidente TIOZZO – è quello di creare opportunità di business e di relazioni economiche, culturali e sociali senza limiti di confini, di lingua, di tradizione. Allargare ulteriormente la nostra grande community di business a livello internazionale e attivare sinergie strategiche con le tante branch della Confederazione (ad esempio, Banca e Finanza, Giovani e Start Up, Immobiliare, Digital) per progettare interventi e opportunità internazionali specifiche come missioni di incoming e di outcoming dei nostri professionisti e delle nostre imprese”.“Ma c’è di più. Nel mese di maggio abbiamo programmato una grande conferenza a Roma sulla finanza islamica. Si tratta di un tema che – ha affermato il Presidente di CONFASSOCIAZIONI, Angelo DEIANA – stante le ultime news sugli insediamenti di grandi investitori e intermediari nel nostro Paese, deve vedere a confronto istituzioni finanziarie di governo e di mercato per accogliere nel modo migliore questo fenomeno in crescita che può dare alle nostre imprese e ai nostri professionisti grandi opportunità sui mercati finanziari”.“Una grande iniziativa che coinvolgerà molti top player finanziari – ha concluso la Presidente di CONFASSOCIAZIONI International – alla quale affiancheremo, a supporto, la creazione degli strumenti di comunicazione della Confederazione nelle principali lingue del business internazionale con lo scopo di rendere CONFASSOCIAZIONI e tutte le sue branch, un punto di riferimento e di condivisione tra i professionisti e imprese presenti in tutto il mondo”.

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Caccia aperta alla proteina che “infiamma” la malattia di Alzheimer e di Parkinson

Posted by fidest press agency su domenica, 4 febbraio 2018

alzheimer-cervelloI giovani ricercatori dell’Irccs Fatebenefratelli di Brescia tornano a caccia di proteine come potenziali target farmacologici per curare la malattia di Alzheimer e di Parkinson. Questa volta si tratta della proteina LRRK2: si cercherà di capire se e come possa essere associata alla neuroinfiammazione, caratteristica presente in entrambe le malattie neurodegenerative. L’associazione tra la proteina LRRK2 e la neuroinfiammazione è già stata studiata in modelli cellulari e animali che riproducono la malattia di Parkinson, la domanda attuale è capire se LRRK2 possa essere associata anche alla malattia di Alzheimer, spiega la dottoressa Isabella Russo, che coordinerà due giovani ricercatori presso l’unità di Genetica dell’ IRCCS Fatebenefratelli nel progetto di ricerca “LRRK2 come nuovo target farmacologico per la cura delle malattie neurodegenerative” (costo 410.000 euro). L’obiettivo è scoprire il meccanismo d’azione della proteina in queste patologie, a scopo terapeutico. «Diversi studi in letteratura – racconta – indicano eventi neuropatologici in comune tra la malattia di Alzheimer e di Parkinson. Questo progetto si pone l’obiettivo di investigare se la neuroinfiammazione mediata dalla proteina LRRK2 possa rappresentare un pathway comune alle due patologie. LRRK2 è un gene mutato nelle forme genetiche di Parkinson e, di interesse, varianti genetiche nel gene LRRK2 sono state associate ad un rischio maggiore di insorgenza di entrambe le malattie. Questo progetto ha la potenzialità in futuro di identificare LRRK2 come un target farmacologico per rallentare la progressione delle due malattie neurodegenerative».

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A Brescia si studia un test per la psichiatria di precisione

Posted by fidest press agency su domenica, 4 febbraio 2018

ospedale bresciaSui tumori la caratterizzazione molecolare si fa da tempo e serve a mirare la terapia. Anche nella cura delle malattie mentali il test di farmacogenetica viene applicato, ma finora per profilare la risposta dell’organismo ai farmaci utilizzati nei casi di depressione maggiore erano disponibili solo dei kit commerciali, sui quali non è mai stato effettuato uno studio pubblico. In questi giorni a Brescia parte il progetto di ricerca per la validazione clinica di un approccio farmaco-genomico combinatorio, che permetterà di applicare la medicina di precisione anche in quest’ambito. Come spiega il coordinatore, Massimo Gennarelli, ordinario di genetica medica all’Universita di Brescia e responsabile dell’unita di genetica dell’Irccs Fatebenefratelli «un paziente che non ha risposto a una prima terapia è sottoposto al test che cerca di capire se la mancata risposta è legata al profilo farmacocinetico, se cioè metabolizza più meno velocemente; in un paio di giorni il medico ha a disposizione un ulteriore aiuto per avere l’indicazione che gli serve sui farmaci più efficaci o con minor rischio di effetti collaterali, una sorta di semaforo dei farmaci». Per giungere a questo test – e validarlo pubblicamente – si effettuerà uno studio su 300 pazienti (costo circa 400.000 euro). Si tratta di una collaborazione tra IRCCS Fatebenefratelli (Prof. M. Gennarelli, Dr. GB. Tura), Ospedali Civili/Università di Brescia (Prof. A. Vita),Policlinico G. Martino, Messina (Prof. E. Spina). «La personalizzazione della terapia farmacologica per il trattamento dei disturbi depressivi in termini di efficacia e sicurezza – spiega Gennarelli – rappresenta un obbiettivo cruciale in psichiatria. In questi ultimi anni sono stati identificate numerose varianti genetiche associate alla risposta al trattamento e agli effetti collaterali di numerosi farmaci antidepressivi. Questo progetto si propone di validare nella pratica clinica un nuovo test di farmacogenetica basato su un algoritmo complesso predittivo. Questa sperimentazione potrebbe quindi fornire uno strumento di “medicina di precisione” di supporto allo psichiatra per la cura dei pazienti affetti da depressione maggiore».

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Protesi valvolare mitralica

Posted by fidest press agency su domenica, 4 febbraio 2018

torre 6Non sempre la scelta ‘bio’ è la più indicata. Il team cardiochirurgico dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo in collaborazione con l’Università di Bristol (UK), il Royal Brompton Hospital (UK), il Quebec Heart and Lung Institute (Canada) e l’ospedale Dupuytren di Limoges (Francia), ha presentato i risultati di uno studio che evidenzia una migliore performance delle protesi meccaniche rispetto a quelle biologiche. Le valvole meccaniche impiantate nei pazienti osservati nello studio in questione hanno dimostrato essere superiori rispetto alle bioprotesi, sia sotto il profilo emodinamico, cioè del comportamento del sangue nei vasi sanguigni a seguito dell’impianto, sia in termini di capacità funzionale e quindi di qualità della vita dei pazienti stessi. Da anni, in assenza di linee-guida ben definite, gli specialisti dibattono intensamente sulla scelta migliore, tra protesi meccaniche o biologiche, per i pazienti da sottoporre ad intervento di sostituzione valvolare mitralica. Le prime offrono il vantaggio della durata, praticamente illimitata, ma necessitano di terapia anticoagulante per evitare fenomeni trombo embolici. Al contrario, le protesi biologiche (costituite cioè da tessuti di origine animale, in genere bovini o suini) sono ben tollerate dall’organismo umano, ma la loro deteriorabilità aumenta il rischio di un secondo intervento chirurgico già dopo 10 o 15 anni. Per anni comunque era convinzione comune, al di là dei vantaggi e degli svantaggi delle due protesi, che le loro performance fossero paragonabili.
Ma ecco che, a mettere in dubbio questa supposizione, arrivano i risultati della ricerca pubblicata sulla prestigiosa rivista scientifica Circulation: Heart Failure. Il lavoro, che porta la firma di Carlo Fino, Maurizio Merlo, Lorenzo Galletti, Diego Cugola per il team cardiochirurgico dell’ospedale bergamasco e di Attilio Iacovoni, Paolo Ferrero e Michele Senni per quello cardiologico, ha impegnato i medici per diversi anni. I risultati dello studio confermano i dati preliminari presentati al congresso internazionale dell’American Heart Association nel 2014 che, per la prima volta, evidenziavano una differenza di performance tra i due tipi di protesi valvolari. La pubblicazione definitiva, a gennaio 2018, fa seguito al lavoro di attenta verifica dei dati, viste le importanti implicazioni cliniche dello studio. “La scelta del tipo di protesi valvolare più efficiente per il paziente è da tempo al centro del dibattito tra specialisti. Le linee-guida esistenti non sono esaustive, lasciando ampio margine di scelta per pazienti di età compresa tra 50 e 69 anni – spiega Carlo Fino, cardiochirurgo dell’ASST Papa Giovanni XXIII di Bergamo e primo autore del lavoro I risultati pubblicati dal nostro team di ricerca rappresentano un ulteriore passo in avanti. Siamo certi che studi più ampi e randomizzati potranno analizzare meglio cuore umanoimportanti parametri che aiutano nella scelta della protesi: emodinamica, qualità di vita del paziente, mortalità. Questo studio rappresenta inoltre un contributo a questo importante argomento ed induce a riflettere su una possibile rivalutazione delle linee guida attualmente esistenti”.Lo studio sopra menzionato del team euro-canadese non è infatti l’unico studio di rilievo internazionale che evidenzia una migliore performance delle protesi meccaniche su quelle biologiche. Un recente articolo pubblicato dai ricercatori americani della Standford University sul New England Journal of Medicine (Novembre 2017), una delle riviste scientifiche più prestigiose e di maggiore impatto nella comunità scientifica, evidenzia, nei pazienti sottoposti a sostituzione valvolare mitralica, benefici in termini di mortalità a lungo termine delle protesi meccaniche, quando comparate con le bioprotesi. La superiorità delle protesi meccaniche si prolungherebbe, secondo il team di ricercatori guidati dal cardiochirurgo Joseph Woo, sino a pazienti di 70 anni di età. L’insufficienza della valvola mitralica è la patologia valvolare cardiaca di più frequente riscontro nel mondo occidentale, con un’incidenza di 250.000 nuovi casi ogni anno in Europa, ed è al secondo posto nel vecchio continente tra le malattie delle valvole cardiache che necessitano di intervento chirurgico. In particolare per l’insufficienza di tipo ischemico, il trattamento prevede, in casi selezionati, la riparazione della valvola o la sua sostituzione con una protesi. (foto: cuore umano, torre 6)

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Un futuro di qualità per il sistema universitario italiano

Posted by fidest press agency su domenica, 4 febbraio 2018

dimaio_ricercatriceIntervento della Dott.ssa Francesca Tizi, Ricercatrice di Diritto Processuale Civile del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Perugia. Già dottore di ricerca presso l’Università LUISS Guido Carli. Abilitata professore Associato. Candidata uninominale del MoVimento 5 Stelle in Umbria per il Senato della Repubblica nel Collegio di Perugia Negli ultimi anni l’Università italiana ha visto mutare le regole non solo del reclutamento dei docenti e dei meccanismi di governo interno, ma anche di finanziamento degli Atenei.
In particolare in relazione a quest’ultimo profilo, i Governi degli ultimi anni, anziché migliorare, adeguandosi alla media europea, la qualità dell’intero sistema universitario attraverso un incremento dei finanziamenti, hanno introdotto una quota premiale per i c.d. Atenei virtuosi da sottrarre alle risorse distribuite alle Università.Questo sistema, in teoria finalizzato alla ricerca di una valorizzazione del merito attraverso l’immissione di elementi di concorrenza, ha di fatto creato un progressivo sbilanciamento a livello di finanziamento agli Atenei, determinando una significativa disparità di distribuzione delle risorse.L’errore di fondo non consiste nella previsione di una premialità per le realtà più virtuose, ma nel modo in cui la stessa è strutturata: la quota premiale attribuita ai migliori Atenei non costituisce una risorsa che va ad aggiungersi al finanziamento ordinario (FFO), bensì una risorsa da sottrarre alla quota di finanziamento ordinario (FFO) da distribuire tra tutti gli Atenei.Ciò genera due conseguenze negative. La prima è relativa alla produzione scientifica: una ricerca di eccellenza non può di certo conseguirsi attraverso una sorta di gara per ottenere un finanziamento adeguato al funzionamento della singola Università.La seconda conseguenza riguarda, invece, gli studenti che non vivono in prossimità di centri universitari virtuosi e non hanno alle spalle una famiglia in grado di supportare le ingenti spese per uno studio fuori sede. L’obiettivo del MoVimento 5 Stelle sarà quello di eliminare le conseguenze negative di cui sopra e migliorare la qualità dell’intero sistema universitario italiano.(fonte blog 5 stelle) (foto: di maio ricercatrice)

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Standard medical tests miss nearly two-thirds of heart attack diagnoses

Posted by fidest press agency su domenica, 4 febbraio 2018

barcellonaBarcelona, Spain Standard medical tests miss nearly two-thirds of heart attack diagnoses, reveals research presented today at CMR 2018.‘Unrecognised’ and ‘recognised’ heart attacks have the same long-term risk of death.Undiagnosed patients do not receive as many medications to reduce the risk of death and other adverse outcomes as patients with known heart attacks. Unrecognised heart attacks (myocardial infarction; MI) refer to sub-clinical events that are missed in routine medical care but are picked up by electrocardiogram (ECG) or by cardiovascular magnetic resonance (CMR) imaging, which is more accurate.“Unrecognised MI has a poor short-term prognosis but until now the long-term outlook was unknown,” said lead author Dr Tushar Acharya, a cardiologist at the National Heart, Lung, and Blood Institute, National Institutes of Health, Bethesda, US. “This study investigated long-term outcomes.”The study included 935 community dwelling participants of ICELAND MI, a substudy of the AGES-Reykjavik epidemiology study. At the start of the study, participants underwent an ECG and CMR and were categorised into one of three groups: unrecognised MI (sub-clinical events, missed on routine medical care, but picked up by CMR), recognised MI (clinical events, also picked up by CMR), and no MI (verified by CMR).The average age of participants was 76 years and 52% were females. At the start of the study, 91 participants (10%) had recognised MI, 156 (17%) had unrecognised MI, and 688 (74%) had no MI.3 “That means 63% (156 out of 247) of the myocardial infarctions identified by CMR were missed in routine medical care,” said Dr Acharya. “Unrecognised MI may be more common than recognised MI.” At ten years, mortality rates were similar in patients with unrecognised and recognised MI (49% and 51%, respectively) and significantly higher than in those with no MI (30%) (p<0.001). This compares to rates at five years, where the mortality rate of patients with unrecognised MI (13%) was higher than in those with no MI (8%) but was lower than in those with recognised MI (19%). Dr Acharya said: “This shows that with time, the mortality rate of patients with sub-clinical MI increases and is the same as those with diagnosed MI.” Dr Acharya said: “Patients with unrecognised MI do not receive medications commonly prescribed to heart attack patients to reduce the risks of death or another heart attack. These include aspirin, high intensity statins, angiotensin converting enzyme (ACE) inhibitors and beta blockers. They should also be advised to control risk factors such as hypertension and diabetes, and may be candidates for revascularisation to open blocked arteries.” “Knowing that they had a heart attack may also persuade some people to adopt a healthier lifestyle with adequate physical exercise and no smoking,” he added.While population screening to identify MI using CMR is not likely to be cost-effective or practical, Dr Acharya said shifting a proportion of cardiac evaluation from traditional tests to CMR could diagnose more unrecognised MI.He said: “Using CMR in patients with cardiac symptoms would likely detect many more heart attacks than traditional diagnostic tests. There are good therapies to treat survivors of MI so finding them early should improve prognosis.”

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