Fidest – Agenzia giornalistica/press agency

Quotidiano di informazione – Anno 36 n° 145

Archive for 22 marzo 2012

Analfabetismo sentimentale ed educazione del cuore

Posted by fidest press agency su giovedì, 22 marzo 2012

Esercitare il diritto-dovere di educare è divenuto oggi sempre più complesso per i profondi cambiamenti che stanno investendo l’intero sistema formativo. Concepire l’educazione come un bene comune che riguarda simultaneamente famiglia e scuola si è fatto più urgente che in passato. Questa emergenza educativa assume caratteri particolarmente rilevanti nell’adolescenza, quando i comportamenti dei ragazzi sembrano a volte incomprensibili. “Non lo riconosco più!” affermano allarmati i genitori che, di fronte a questi cambiamenti, si sentono impreparati o inadeguati o addirittura colpevoli (“dove sto sbagliando?”). Gli atteggiamenti dei ragazzi diventano più trasgressivi e, attraverso l’abbigliamento, il taglio dei capelli, il piercing, i tatuaggi ed altri dati esteriori, essi rimarcano le loro differenze dagli adulti. Questi modi di proporsi accrescono le difficoltà di mantenere un canale comunicativo intergenerazionale.
Nei genitori è frequente un tono di passiva rassegnazione (“passerà”) o di benevola ironia (“ci siamo passati tutti”). Di fronte a ostentate dichiarazioni di autonomia e indipendenza (che in realtà nascondono fragilità e bisogno di essere ancora guidati e accompagnati), occorre che genitori e insegnanti riescano a trovare un linguaggio e un orientamento comuni per continuare a comunicare con i ragazzi.
È molto importante che gli adulti si sforzino di essere meno distratti e permissivi e di proporsi come “guide” autorevoli e affettuose. La struttura destabilizzata della famiglia di oggi, diminuendo le attenzioni e gli atteggiamenti di cura e controllo nei confronti dei figli, li rende di fatto più vulnerabili rispetto a varie forme di comportamenti “a rischio” tipici dell’adolescenza. La famiglia deve rimanere il riferimento educativo, anche nelle sue mutate condizioni, e non deve venir meno il sostegno di un adulto forte che sia in grado di affiancare i ragazzi in questo particolare momento della loro crescita.
Nei forti cambiamenti biologici ed emotivi gli adolescenti e i giovani vivono travolgenti altalene emozionali, legate certamente alla crescita ed al processo di transizione verso un’età adulta dai contorni ancora indefiniti. Una questione di grande rilevanza riguarda perciò la vita emotiva, un terreno sul quale gli adulti stessi sono spesso impreparati a legittimare emozioni e sentimenti che, anche quando sono negativi (rabbia, invidia, paura), devono essere riconosciuti e nominati, per evitare un loro uso distorto e dannoso per i ragazzi stessi. Fenomeni in preoccupante aumento, quali il bullismo o l’uso di sostanze (ma anche l’indifferenza verso l’ambiente, verso la politica, verso l’umanità sofferente, verso la vita dei sentimenti) sono il risultato di un modello (dis)educativo fondato sull’assenza di norme, su una pretesa libertà di comportamenti che insinua nei giovani l’idea che tutto possa essere lecito.(Vanna Iori Ordinario di Pedagogia Università Cattolica Milano – Piacenza)

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Tegola dal Ministero: pianta organica abolita dalle liberalizzazioni

Posted by fidest press agency su giovedì, 22 marzo 2012

Il comma 17 sulla direzione della farmacia? Riguarda tutti i titolari privati, non soltanto le società di gestione o le sostituzioni. Il comma 1 lettera c che affida ai comuni l’indicazione delle “zone” dove devono essere ubicate le nuove farmacie? Significa di fatto l’abolizione della Pianta organica. Assesta due bei ceffoni alle farmacie private il parere con cui ieri il ministero della Salute (nella foto la sede) ha chiarito alle Regioni quale lettura andasse data ai passaggi più controversi dell’articolo 11 del decreto liberalizzazioni. Due manrovesci che rischiano di lasciare lividi duraturi, perché l’interpretazione dell’ufficio legislativo del dicastero fa passare di colpo in second’ordine quella che finora pareva la botta peggiore del provvedimento, il quorum a 3.300 abitanti.E sì che c’erano state avvisaglie. Soprattutto su quella lettera c del comma 1 spuntata alla chetichella nel corso del voto in commissione Industria del Senato. «Abbiamo abolito la Pianta organica» aveva commentato il Pd dopo il sì dell’aula; non cambia un bel niente, era stata la risposta di Federfarma e Fofi sulla scorta dei commenti di esperti e legali. Per il Ministero, invece, le cose cambiano eccome: «La disposizione» si legge nel parere «è diretta a eliminare la “pianta organica” delle farmacie e le procedure correlate». In caso di apertura di una nuova farmacia, quindi, il Comune non dovrà più «definire esattamente un territorio di astratta pertinenza di ciascun esercizio», né rispettare la «perimetrazione delle sedi già aperte»; le uniche indicazione da rispettare sono quelle di «un’equa distribuzione sul territorio» degli esercizi e «l’accessibilità del servizio farmaceutico anche ai cittadini residenti in aree scarsamente abitate», rispetto alle quali «l’individuazione delle “zone”» cui fa riferimento il decreto «può quindi avvenire anche in forma assai semplificata, per esempio indicando una determinata via e le strade adiacenti». Sparisce quindi la Pianta organica e sparisce anche la sede, mentre rimangono i 200 metri da farmacia a farmacia: «È da ritenere la distanza minima debba ancora essere rispettata» scrive infatti il Ministero «perché nel modificare l’articolo 1 della legge 475 del 1968, è stato lasciato immutato il comma 7 con il quale si stabilisce che ogni nuovo esercizio deve essere situato a una distanza dagli altri non inferiore a 200 metri». Basterà per rabbonire i titolari? (fonte farmacista33)

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Non c’è rilancio dell’economia senza l’agricoltura e il turismo

Posted by fidest press agency su giovedì, 22 marzo 2012

San Pietro Avellana (IS), 2009, Cammina Molise...

San Pietro Avellana (IS), 2009, Cammina Molise edizione 2009, II tappa. (Photo credit: Fiore S. Barbato)

È questo il messaggio lanciato dall’Agriturist nel corso di una conferenza stampa che c’è stata l’altro ieri a Roma presso la sede della Confagricoltura. Un messaggio che vale ancor più per il nostro Molise e che ben volentieri ci premuriamo di diffondere dando eco all’iniziativa dell’Associazione presieduta da Vittoria Brancaccio, imprenditrice in quella terra incantevole che apre ai due golfi di Napoli e di Salerno. I dati ISTAT del gennaio 2012 danno un agriturismo in crescita nel 2010 di fronte all’anno precedente di 954 unità operative in Italia, pari al 5%. Il Mezzogiorno e il Nord (5,5%) superano nettamente il Centro Italia fermo al 4,1%.
La Puglia (+26,6%), con 75 unità in più di fronte al dato del 2009, è la Regione che registra la migliore performance, seguita dalla Calabria (+21,6%), Lazio (+18,2%.). Resta ferma la Campania alle sue 849 strutture, l’Abruzzo ne perde 27 (-4,1%), due la Valle d’Aosta (-3,8%), con le restanti regioni in positivo. Il numero maggiore di attività si registra in Trentino-Alto Adige (+147 di cui ben 127 nella sola provincia di Bolzano che con 3.339 unità è seconda solo alla Toscana dove gli agriturismi superano le quattro mila unità), a seguire, al terzo posto, la Lombardia (1327), poi il Veneto (1305), l’Umbria (1153), l’Emilia – Romagna (1008), il Piemonte (1005) con tutte le altre al disotto delle mille unità.Il Molise con 94 unità (+5% di fronte al 2009) rappresenta meno dello 0,05% delle 19.973 agriturismi aperti nel nostro Paese e, nel quadro complessivo, è davanti solo alla Valle d’Aosta che registra solo 51 agriturismi aperti al 2010. Poca cosa di fronte alla terzultima, la Basilicata, che ne ha 228 e della quartultima, la Puglia, che con 357 unità supera di poco la Provincia di Trento (349).Poca cosa, dicevamo, per una regione censita come i più agricoli e quei coni più alto tasso di ruralità che è la ragione prima di chi sceglie l’agriturismo. Se è vero, come ha detto ieri il presidente dell’Agriturist, Vittoria Brancaccio, alla presentazione della “Guida 2012” di quest’ Associazione emerita di Confagricoltura, che l’Agriturismo è una risorsa importante per il rilancio del turismo in Italia, questo discorso vale tanto più per il Molise e per le altre regioni del Centro e del Mezzogiorno. Certo l’accanimento fiscale del Governo Monti con l’IMU sui fabbricati rurali non aiuta questo processo che rischia così di essere bloccato se non il governo non procede per un ridimensionamento di questa imposta. “Il rischio è – come sottolineava ieri Vittoria Brancaccio – che con un aumento anche di quattro volte e con il facile abbattimento delle case fatiscenti che saranno gravate della imposta vengono meno le prospettive di recupero di questo prezioso patrimonio paesaggistico, con il turismo che perderà irreversibilmente concrete opportunità di sviluppo”. “Senza parlare poi – ha continuato il presidente dell’Agriturist – delle imprese che rischiano la chiusura lasciando campo aperto alle speculazioni, con conseguenze dirompenti per l’agricoltura e il territorio”.Un ragionamento che non fa una piega, anzi pesa ancor più nel momento in cui si registra un risultato positivo dell’agriturismo nel 2011 nonostante la stagnazione del turismo in generale, con gli italiani che restano a casa (-16) e gli stranieri che arrivano (+5,3%) spendendo più del passato. La verità è quella che noi predichiamo da qualche tempo, che non c’è alcuna possibilità di rilancio dell’economia o di pensare, come si divertono a fare in tanti, alla crescita ed allo sviluppo senza l’agricoltura ed il turismo, in un paese che ha il primato in Europa e nel mondo delle eccellenze dop e igp, del biologico e della biodiversità e dei beni culturali. (pasquale di lena)

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Il Bullismo tra valori e regole

Posted by fidest press agency su giovedì, 22 marzo 2012

Da più tempo, ormai, mentre il pubblico svela i limiti della frammentarismo dei centri decisionali, mentre sul piano culturale si afferma la dimensione dello spettacolo, dell’immagine che fa notizia, si consuma in un giorno e lascia sempre meno spazio all’analisi e alla riflessione, si impoverisce e degrada la qualità della vita e delle persone, il quotidiano scade spesso nella violenza. Violenza in alcuni spettacoli e nella pubblicità, nelle proteste di piazza, nelle miserevoli condizioni delle periferie, sull’ambiente; violenza della velocità sfrenata su strada, dell’intolleranza e del razzismo. Sintomo di questi e altri mali profondi della società postmoderna, della frattura nella continuità con il passato e le sue regole e del non averle saputo rinnovare, adeguandole alle nuove necessità sociali a valenza universale, il bullismo individuale e di gruppo, il bullismo a scuola.
La scuola – e la famiglia dalla struttura destabilizzata – ha risentito in particolare dei legami sociali deboli, dell’inconsistenza dell’autorità, della riduzione del senso civico, delle riforme continue e trova difficoltà ad orientarsi e ad orientare, mentre il problema serio e grave del bullismo, del misconoscimento delle regole per il tutto lecito ci richiama alle responsabilità di una situazione di emergenza. Emergenza che chiama in campo tutte le istituzioni ad un ruolo di umanizzazione e civilizzazione credibili ed efficaci e, in particolare, la scuola: per la ricerca delle cause, per il controllo degli effetti perversi, la condivisione del disagio. E, passo dopo passo, per percorrere il cammino del diritto dovere di educare e recuperare le capacità comunque presenti in ogni alunno, con responsabilità, speranza e fiducia nelle sue risorse e nel proprio impegno e stabilendo il necessario equilibrio tra libertà e disciplina. Documento elaborato da Ciani Vittorio per l’Ufficio Documentazione Diocesi Piacenza-Bobbio.(Franco Inglese, direttore generale)

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Lavoro e tutele

Posted by fidest press agency su giovedì, 22 marzo 2012

Enrico Letta all'Associazione 360

Enrico Letta all'Associazione 360 (Photo credit: Enrico Letta)

“È evidente che una materia così spinosa, che ha a che vedere con la vita concreta e con il futuro di milioni di persone, non può né deve essere affrontata sotto la mannaia della decretazione d’urgenza e in una clima a tal punto avvelenato. Come ha affermato il capo dello Stato, la riforma non è solo l’art. 18. Nel testo ci sono tanti elementi migliorativi del mercato del lavoro all’insegna di una maggiore equità per i lavoratori, in particolare per quelli precari. Al contempo, è indispensabile, come ha detto il segretario Bersani ieri stesso, lavorare seriamente in Parlamento per correggerne gli aspetti più discutibili. Per mesi abbiamo ascoltato reiterati appelli a un ritorno alla centralità della democrazia rappresentativa. Adesso la palla passa proprio al Parlamento che ha la potestà di legiferare, tanto più su un tema così delicato e in una fase convulsa e difficile della vita del Paese. Sono certo che il PD farà un buon lavoro migliorativo, valorizzando le novità positive e correggendo i nodi ancora da sciogliere in materia di tutele e universalizzazione dei diritti”. Lo scrive Francesco Boccia, deputato PD, sul sito di TrecentoSessanta.

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Energia: piano di sviluppo di Terna

Posted by fidest press agency su giovedì, 22 marzo 2012

“Esprimiamo apprezzamento per l’adozione del nuovo Piano di Sviluppo di Terna, poiché il miglioramento della rete elettrica nazionale aumenterà la sicurezza e l’efficienza del sistema elettrico e quindi la qualità del servizio per i consumatori”. Sono queste le parole di Massimiliano Dona, Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori (UNC). “Gli investimenti previsti per il quinquennio 2012-2016 -spiega Pieraldo Isolani, responsabile settore energia dell’UNC- dovrebbero contribuire a risolvere le congestioni più gravi della rete elettrica nazionale, con ricadute positive sui prezzi dell’energia, ancora troppo alti nel nostro Paese”.
“A fronte dei 6 miliardi di euro in cinque anni previsti nel programma -chiosa Isolani- ci aspettiamo lo sviluppo di una rete elettrica efficiente, capace di ridurre i costi delle bollette dei consumatori, uno sviluppo che sia propedeutico anche a sostenere la crescita economica dell’intero Paese”.

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Nuovo portale Abi-lab

Posted by fidest press agency su giovedì, 22 marzo 2012

Il nuovo portale ABI Lab, unione degli attuali siti web di ABI Lab e ABI Energia, fornirà servizi ed informazioni a tutti gli utenti registrati, a cui si aggiungeranno quelli che accederanno ai contenuti pubblici.
Per la realizzazione del portale, Aubay ha proposto una soluzione basata su tecnologie molto diffuse sul mercato, garantendo in questo modo standard qualitativi di livello riconosciuti nel settore, tempi rapidi di produzione, personalizzazione, scalabilità e alte prestazioni.
La nuova piattaforma utilizzata ha permesso di potenziare le numerose funzionalità presenti e portare importanti innovazioni a vantaggio degli utenti, di seguito alcuni esempi.
Ricerca: sistema di indicizzazione e ricerca avanzata, organizzazione in tassonomie, al fine di rendere i contenuti facilmente rintracciabili ed accessibili da qualsiasi punto del portale;
Collaboration: sistema di aree tematiche private per la condivisione di documenti, studi, ricerche collettive, informazioni, formazione e per comunicare in real-time o attraverso forum;
Eventi: sistema di calendarizzazione condivisa di eventi pubblici ed eventi riservati ai diversi gruppi di lavoro;
Personalizzazione: possibilità di definire strutture documentali, contenuti multimediali e pagine pubbliche direttamente dall’interno del portale;
Condivisione: sistema integrato di gestione e diffusione di comunicazioni complesse, organizzazione di eventi e diffusione del materiale prodotto (video, audio, galleria fotografica).
Le innovazioni tecnologiche e funzionali introdotte miglioreranno l’accessibilità e l’usabilità del portale ABI Lab e consentiranno a tutti gli utenti, anche a quelli con limitate capacità fisiche, una maggiore interazione, fruizione e condivisione di materiali, idee e informazioni.
Una versione dimostrativa del nuovo portale sarà disponibile al Forum ABI Lab (Milano 28-29 marzo 2012). In tale occasione saranno allestite alcune postazioni per consentire ai partecipanti al Forum di scoprire il portale e di lasciare un commento. I feedback raccolti saranno poi utilizzati come spunto per migliorare, in un’ottica di co-design che coinvolga gli utenti, il nuovo portale che sarà on-line per fine Aprile 2012.

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Lavoro senza diritti

Posted by fidest press agency su giovedì, 22 marzo 2012

Occhio al governo Monti...

Occhio al governo Monti... (Photo credit: Cau Napoli)

“Dopo aver stravolto la struttura del diritto alla pensione, facendolo diventare un miraggio, il Governo Monti interviene pesantemente sugli ammortizzatori sociali e sulla forma contrattuale”, dichiara Pierpaolo Leonardi, dell’Esecutivo nazionale USB. “Scompare la cassa integrazione straordinaria in caso di chiusura azienda e scompare la mobilità, e quindi la riduzione della tutela in caso di licenziamenti collettivi, che passa di fatto da quattro anni ad un anno, sostituita da una fantomatica ASPI (assicurazione sociale per l’impiego), probabilmente finanziata anche dagli stessi lavoratori, con un tetto massimo di 1.119 Euro lordi, riducibili dopo sei mesi e poi ancora ulteriormente riducibili, e così via”.“Sulla riforma dei contratti – prosegue Leonardi – non vengono cancellati né il pacchetto Treu né la Legge 30, queste sì norme da far scomparire, che hanno introdotto ed incistato la precarietà in tutte le pieghe della società, ma si fa una operazione di maquillage sui tempi determinati e sulle partite IVA improprie. Almeno questo è ciò che si capisce ad oggi dalle notizie di stampa, perché un testo vero e proprio non c’è ancora e le sorprese potrebbero non essere finite qui”.
“A questo punto – osserva il dirigente USB – quando è evidente che la precarietà continuerà a farla da padrone nel nostro ordinamento e nelle nostre vite e che le imprese avranno il completo dominio sul lavoro grazie all’acquiescenza di tutti, sindacati e forze politiche, e con grande soddisfazione dei rappresentanti del capitale e degli interessi del mercato, si decide di manomettere, per farla scomparire, la normativa che fino ad oggi ha tutelato i lavoratori dai licenziamenti discriminatori ed illegittimi. L’art. 18. non c’entra nulla con la trattativa, non è materia di strumentazione contrattuale, non è materia di ammortizzatori sociali, è solo lo scalpo che deve stare a dimostrare che la vittoria è totale, senza via d’uscita, che non c’è modo di far tornare in vita il morto”.
“E qui viene il bello – sottolinea Leonardi – Alcuni di quelli invitati alla trattativa decidono che tanto vale farsi anche scalpare; altri strillano perché ciò non avvenga, senza rendersi conto che sono già stati uccisi. La forma con cui si è per il momento concluso il giro di valzer della trattativa (la stesura di un verbale che registra le posizioni invece del classico accordo fra le parti) certifica la definitiva uscita da destra dalla concertazione e la fine del ruolo dei corpi intermedi sociali di cui il capitale e la borghesia oggi vorrebbero fare definitivamente a meno, relegandoli, bontà loro, al ruolo, comunque economicamente remunerativo, di amministratori dell’enorme contenzioso che si produrrà con queste norme”.“Ovviamente ben vengano le resistenze – conclude Leonardi – ben venga il fatto che non tutti a quel tavolo hanno accettato anche di farsi scalpare. A noi però sembra, ovviamente, del tutto insufficiente. Se lottare si deve, lo si faccia con la maggiore forza ed unità possibile per ribaltare la logica secondo cui il lavoro non è più un diritto, come già la pensione, il salario, la casa, la salute, l’istruzione, i beni comuni, ma un generoso lascito del capitale di cui diventa definitivamente variabile dipendente. Non basta lottare per lo scalpo, bisogna lottare per sconfiggere questa tendenza e riconquistare diritti”.

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“Vucciria”, nel cuore di Palermo tra memoria storica e degrado

Posted by fidest press agency su giovedì, 22 marzo 2012

Palermo, Vucciria

Palermo, Vucciria (Photo credit: Ruggero Poggianella Photostream ©)

Giovedì 22 marzo, su Rai Tre alle ore 00:45, in onda il documentario di Magazzini Einstein dedicato al celebre mercato reso noto da Guttuso Renato Guttuso riuscì nell’impresa di racchiudere quel trionfo di colori, umori e suoni nella dimensione di una tela. Preferì dipingerla nel suo studio in Brianza convinto che la luce siciliana ne avrebbe alterato i contorni: ma per essere il più realista possibile si fece inviare cibi e qualità di frutta che si smerciavano al suo interno. Il risultato fu sensazionale, visto che il pittore di Bagheria riuscì a trasferire nell’opera tutta la carica di quel rapporto tra uomo e merce che forse solo certi mercati arabi posseggono. La sua “Vucciria”, l’antico mercato storico di Palermo reso famoso prima di lui dal fotografo Enzo Sellerio, resta forse la più celebre tra quelle descritte in pittura anche perché quel luogo che ritrasse ormai non esiste più. Oggi la Vucciria continua a essere rappresentata dagli artisti che si avvicendano di generazione in generazione, ma il nucleo originario ha perso buona parte della sua suggestione. Lo confermano gli stessi ambulanti che la popolano tutti i giorni: una volta era sempre piena di gente mentre oggi la presenza si è notevolmente ridotta. Da mercato vero e proprio è diventato principalmente un posto dove sperimentare tendenze artistiche. Proprio la crisi di questa antica tradizione palermitana è al centro del docu-film “Vucciria” per la regia di Salvo Cuccia, in onda giovedì 22 marzo su Rai Tre alle ore 00:45, che racconta un degrado che ormai sembra travolgere l’intero capoluogo siciliano. La Vucciria di oggi rappresenta il precario equilibrio tra bellezza e distruzione, una Beirut contemporanea con una tradizione millenaria alle spalle. I tanti artisti che ancora arrivano per conoscerla non pensano possa esistere una realtà urbane come questa: affascina per la mancanza di ordine e per essere a tutti gli effetti un laboratorio aperto alla commistione tra moderno e arcano.
Per i critici, al contrario, questo luogo un tempo magico rappresenta a tutti gli effetti una metafora del mondo attuale: un imbuto nel quale converge un’enorme quantità di cose sconnesse e dove probabilmente si aspetta l’arrivo di un cataclisma. Magazzini Einstein è il contenitore televisivo di Rai Educational dedicato a temi, eventi e personaggi dell’arte e della cultura, del presente e del passato. Un laboratorio di nuovi linguaggi per comunicare l’arte, attraverso la cronaca e la società, uno spazio per seguire sul piccolo schermo i principali eventi culturali e letterari dell’anno, un modo per viaggiare con il cuore e la mente nell’arte dei secoli. Più di quattrocento puntate in cui “la cultura fa spettacolo”.

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Immobili italiani, il futuro parla straniero

Posted by fidest press agency su giovedì, 22 marzo 2012

Cresce l’interesse degli stranieri per gli immobili italiani, con picchi nel Nord Europa. Un mercato considerato solido e sicuro e che sarà presentato a “A place in the sun live”, la più grande fiera britannica sugli immobili all’estero, a Londra dal 30 marzo al 1 aprile. A coordinare il padiglione italiano, la Camera di Commercio e Industria italiana per il Regno Unito e Gate-away.com, il primo portale web per la ricerca di immobili italiani solamente dedicato ad acquirenti stranieri.Il “mattone” nostrano sbarca a Londra e trova il suo posto al sole. Ci sarà infatti anche un padiglione italiano a “A place in the sun live”, la più grande e visitata fiera britannica sugli immobili all’estero, che si terrà dal 30 marzo al 1 aprile ad Earl’s Court, nella capitale inglese. La nostra area sarà coordinata dalla Camera di Commercio e Industria italiana per il Regno Unito, con la sponsorizzazione di Gate-away.com, il primo portale web per la ricerca di immobili italiani solamente dedicato ad acquirenti stranieri. La fiera, ispirata al programma televisivo di Channel 4, sarà una preziosa occasione per promuovere l’edilizia italiana in un contesto internazionale, dove sono attesi oltre 5 mila visitatori. Una vetrina di particolare pregio, aperta sia a privati che ad agenzie immobiliari, per un incontro diretto tra domanda e offerta, particolarmente semplificato con l’utilizzo di servizi via Internet, rapidi ed intuitivi, come quelli offerti da Gate-away.com. “E’ crescente l’interesse degli stranieri nei confronti degli immobili italiani, considerati un investimento solido e sicuro –commenta Simone Rossi, responsabile commerciale di Gate-away.com -. “Un interesse alimentato anche dal grande fascino esercitato dal nostro territorio, che presenta meraviglie naturali ed architettoniche e che attrae per il suo stile di vita sano e rilassato”. Lo dimostrano i dati, che registrano una consistente crescita di richieste di immobili dall’estero, con un aumentato budget di investimento: + 52% nel comparto del lusso e + 11% nel settore definito di fascia bassa. E proprio il Regno Unito rappresenta un mercato fondamentale per gli immobili italiani, secondo solo a quello statunitense. Ben delineata la fisionomia delle strutture più richieste nel Bel Paese: case in stile tipico italiano, generalmente collocate lontano dai centri abitati e moderatamente distanti dal mare, preferibilmente da ristrutturare e con un’attenzione particolare all’impiego di materiali ecosostenibili. Non è un caso, dunque, che tra le regioni più richieste ci siano la Toscana, le Marche, l’Umbria e la Liguria, tutte terre che offrono paesaggi collinari immersi nel verde di boschi e nella tranquillità di laghi e fiumi.
Il sogno italiano, dunque, non contagia solo star dello spettacolo, e trova nella fiera di Londra la giusta occasione per diventare realtà. Presso il nostro padiglione saranno inoltre ospitati seminari per il pubblico, in cui i visitatori potranno incontrare direttamente espositori e consulenti del settore.
Nato nel 2007 sull’onda della crescente offerta di servizi via Internet, Gate Away (www.gate-away.com) è il primo ed unico portale web che promuove esclusivamente agli acquirenti stranieri gli immobili in vendita o in affitto in Italia. Tradotto in dieci diverse lingue, il portale è oggi visitato da più di 150 Paesi nel mondo, e si presenta come un punto di riferimento per privati e agenzie immobiliari per la ricerca di proprietà nel territorio nazionale. Gate-away.com offre un mezzo rapido ed intuitivo per l’incontro domanda-offerta, attraverso semplici procedure di ricerca in rete, ed è in grado di mettere a disposizione dei visitatori del sito un’ampia gamma di immobili di diverse tipologie: da strutture di lusso ad edifici cosiddetti di fascia bassa, sia di nuova costruzione che da ristrutturare. Principali fruitori del portale sono i nordici (svedesi, norvegesi, inglesi, tedeschi, belgi e svizzeri), con un’alta percentuale anche di russi e statunitensi.

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A Copenaghen si è conclusa la Conference HIV in Europe

Posted by fidest press agency su giovedì, 22 marzo 2012

OraQuick HIV test

OraQuick HIV test (Photo credit: Wikipedia)

Clinici ed esperti da tutta Europa si sono riuniti per fare il punto sullo stato dell’arte della malattia AIDS, dopo la recente richiesta fatta dall’Unione Europea, che faceva seguito ad una precedente del Luglio 2008, ad ogni Stato affiliato di intervenire per regolamentare e redigere delle proprie Linee Guida sull’HIV. L’Italia è il primo Stato membro dell’Unione Europea ad aver da poco redatto una propria legislazione che ha riguardato la riaffermazione della necessità di eseguire il test, proposto specifiche modalità di erogazione del test e della consegna dei risultati sul territorio nazionale e individuato i destinatari sensibili ai quali rivolgere l’offerta del test: infatti circa un terzo delle persone in Italia non sa di essere sieropositivo. Il ‘Documento di consenso sulle politiche di offerta e le modalità di esecuzione del test per HIV in Italia’ è stato redatto dalla Commissione Nazionale per i diritti di lotta contro l’AIDS con il contributo di tutti i livelli Politico-istituzionali, Società Scientifiche e soprattutto delle Associazioni di Pazienti. La realizzazione del Documento, ora che è stato approvato dalla Conferenza Stato-Regioni, sarà obbligatoria per le Regioni. Questo Documento, che è il maggiore risultato per un ‘Progetto’ portato avanti dai pazienti in prima persona, è stato avviato grazie all’impegno del Parlamento Italiano che ha approvato all’unanimità una serie di mozioni in soli 2 mesi, quando di norma in Italia, per redigere documentazioni del genere c’è bisogno di iter burocratici di almeno 18 mesi.
Rosaria Iardino, Presidente Onorario Network Persone Sieropositive (NPS) ha spiegato: “L’Italia è stato il primo Paese europeo nel fare un passo importante su come e quando incentivare l’esecuzione del test HIV: partendo dal presupposto che sono sempre gli Ospedali pubblici i luoghi naturalmente adibiti per l’offerta di un servizio di sanità pubblica e ovviamente l’HIV ne è ‘regina’. L’unico aspetto che noi non condividiamo, e lo abbiamo fatto presente alla Commissione AIDS e all’ex Ministro della Salute il Professor Ferruccio Fazio, è la questione dei grandi minori: cioè quei ragazzi che vanno dai 16 ai 18 anni. Oggi il Documento non permette di poter accedere al test a questa fascia di età senza il consenso dei genitori, mentre prima era previsto solo dai 16 anni in giù. In questo modo andremo a perdere una delle fasce più fragili e che ha una percezione dell’HIV del tutto irreale dei numeri e delle problematiche.” “Sull’HIV in Italia c’è una situazione di sommerso estremamente importante (pari al 25%) sovrapponibile a molti altri Paesi europei e simile a quella degli Stati Uniti, che favorisce il perpetuarsi della trasmissione del virus. L’implementazione di politiche per l’offerta del test sono estremamente importanti (in questo senso l’Italia si sta facendo e si è fatta parte attiva), anche nell’ottica, come recenti studi hanno evidenziato, di come a seguito del riscontro di positività l’offerta e l’esecuzione del test sia ad oggi il miglior mezzo di prevenzione contro la diffusione del virus dell’HIV.” Ha detto Giuliano Rizzardini, Direttore Dipartimento Malattie Infettive, Azienda Ospedaliera Luigi Sacco di Milano.

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Le reti oncologiche

Posted by fidest press agency su giovedì, 22 marzo 2012

Medicina, Epidemiologia, Patologia, Malattie, ...

Medicina, Epidemiologia, Patologia, Malattie, Oncologia, tumore, cancro; mondiale; Fattori rischio: Alcool, Tabagismo, Frutta & verdura scarsa, Sovrapeso, Attività fisica scarsa, Iniezioni sanitarie contaminate, Fumo dal focolaio, Inquinamento aria urbana, Sesso non sicuro; Tumori: bocca e orofaringe, esofago, stomaco, colon e rectum, fegato, pancreas, trachea, bronchi, polmoni, mammelle, cervix uteri, corpus uteri, vescica, leucemia, altri tumori, tutti tumori (Photo credit: Wikipedia)

Roma 23 marzo presso la Sala Auditorium del Ministero della Salute, Lungotevere Ripa, l’Associazione “Giuseppe Dossetti: i Valori – Sviluppo e Tutela dei Diritti” (www.dossetti.it) organizza il Convegno “Le Reti Oncologiche: Presente e Futuro”. L’obiettivo che ci si propone è quello di mettere a confronto i percorsi assistenziali ed i modelli di governance, individuando le criticità esistenti ed avanzando proposte utili a migliorare e potenziare il modello organizzativo e gestionale esistente. Di fronte all’incremento, per incidenza e cronicizzazione, delle patologie neoplastiche, appare infatti necessario avviare un’adeguata programmazione dello sviluppo tecnologico, unita ad un miglioramento dell’organizzazione sanitaria e ad un collegamento in rete dei diversi regimi assistenziali, ciò al fine di favorire l’integrazione ed il coordinamento delle risorse, nonché la ricerca clinica e sperimentale, a garanzia di una corretta gestione del percorso di cura del paziente.
All’evento, che si propone, tra le priorità, di dedicare un’attenzione al tema dei “tumori rari”, prenderanno parte importanti rappresentanti istituzionali, esperti di alto livello in medicina oncologica, illustri esponenti del mondo accademico, rappresentanti dell’associazionismo, del settore farmaceutico ed imprenditoriale.

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Farmacisti in ospedale

Posted by fidest press agency su giovedì, 22 marzo 2012

Il nostro è l’unico Paese in Europa a disporre di Servizi Farmaceutici Territoriali in grado di funzionare da tramite tra l’ospedale, i cittadini e i medici di famiglia. La SIFO (Società Italiana di Farmacia Ospedaliera e dei Servizi Farmaceutici delle Aziende Sanitarie) è protagonista al Congresso della EAHP (European Association of Hospital Pharmacists) che si apre oggi Milano con la partecipazione di 3500 iscritti. E nel seminario tradizionalmente dedicato alla nazione ospitante grande spazio è riservato al ruolo dei farmacisti delle Asl. “Questi professionisti rispondono in modo ottimale alle esigenze legate alla progressiva deospedalizzazione – afferma la dott.ssa Laura Fabrizio, presidente SIFO -. Infatti si sono formati in ambiti particolarmente strategici del Servizio Sanitario Nazionale: operano presso farmacie ospedaliere e Servizi Farmaceutici Territoriali dove gestiscono non solo medicinali di fascia A e C ma anche dispositivi medici, diagnostici, radiofarmaci, farmaci orfani e farmaci di fascia H innovativi ed ad alto costo, nonché prodotti galenici sterili e non sterili preparati in laboratori ad elevato livello tecnologico”. Il nostro Paese si distingue in Europa anche per l’eccellenza raggiunta nella formazione. “Siamo gli unici a prevedere l’obbligatorietà delle scuole di specializzazione, che sono 22 nel nostro territorio – sottolinea la dott.ssa Francesca Venturini, membro del Consiglio Direttivo SIFO -. Inoltre, attraverso la condivisione dei programmi accademici su un’unica piattaforma informatica, abbiamo assicurato uno standard uniforme del percorso formativo”. Una delle lacune da colmare, in particolare rispetto ai Paesi anglosassoni, riguarda il rapporto farmacista/posti letto che in Italia non è ancora regolato da norme. “Il farmacista di reparto è una realtà consolidata da tempo ad esempio in Inghilterra e Germania – continua la dott.ssa Nicoletta Ambrogi della Asl 4 di Terni -. È la figura professionale che, affiancando il medico in corsia, porta significativi vantaggi sia ai pazienti, in termini di sicurezza e di maggiore consapevolezza delle cure cui si sottopongono, sia al Servizio Sanitario in termini di risparmio, grazie a un uso più efficiente delle risorse. La SIFO ha condotto una sperimentazione in cui questa figura è stata introdotta nei dipartimenti oncologici di cinque ospedali italiani. Ma per estenderla a tutti i reparti è necessario aumentare il numero dei farmacisti in rapporto ai posti letto”. Tema del Congresso EHAP è la cura dei pazienti più fragili, in particolare bambini e anziani. “È essenziale – conclude la dott.ssa Fabrizio – definire standard di cura dal punto di vista del farmacista ospedaliero per questi gruppi di pazienti che presentano caratteristiche uniche e che richiedono maggiori attenzioni”.

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Giornate della bonifica e dell’acqua

Posted by fidest press agency su giovedì, 22 marzo 2012

Cividale del Friuli, Friuli-Venezia Giulia, Italy

Cividale del Friuli, Friuli-Venezia Giulia, Italy (Photo credit: Wikipedia)

“Se le sporadiche piogge dei giorni scorsi hanno leggermente ristorato le campagne dell’ Italia settentrionale, restano irrisolte le grandi incognite sulle disponibilità idriche per l’ormai prossimo avvio delle irrigazioni, anticipate anche dalle temperature superiori alle medie.” Lo conferma l’Associazione Nazionale Bonifiche e Irrigazioni (A.N.B.I.), segnalando che le situazioni più preoccupanti si registrano a Nordest dove, da settimane, le Unioni Regionali Bonifiche hanno lanciato preoccupate segnalazioni.
In Friuli Venezia Giulia, il fiume Tagliamento è sotto la media stagionale e non si segnalano riserve di neve sulle montagne; la falda si è notevolmente abbassata rispetto allo scorso anno: – 16 metri nella zona di Remanzacco e – 14 metri nel territorio di Cividale. Permanendo le attuali condizioni, sono state già preventivate riduzioni nel servizio irriguo con inevitabili ricadute sulle produzioni agricole.
Analoga la situazione nel Veneto, dove “mancano all’appello” oltre 140 millimetri di pioggia, cioè circa 140 litri d’acqua per metro quadrato. La falda nell’area centrale delle risorgive si abbassa di oltre un centimetro al giorno, vale a dire di circa mezzo metro al mese. Sulle Prealpi non c’è neve e in quota si registra un deficit del 67% nello spessore medio del manto nevoso, dato peggiore rispetto a quello di altri inverni con poca neve (1990, 2000, 2007). Le portate di tutti i principali corsi d’acqua della pianura veneta risultano nettamente inferiori ai valori medi mensili di lungo periodo. Le condizioni di magra più evidenti si osservano lungo i fiumi Brenta e Bacchiglione con una riduzione dei deflussi di oltre il 60%.
Giunta Regionale ed Autorità di Bacino Alto Adriatico hanno già attivato una struttura tecnica per individuare le linee guida atte a contemperare i molti interessi gravitanti sulla risorsa acqua.
“Ma va ricordato – precisa Massimo Gargano, Presidente A.N.B.I.– che la legge stabilisce che, dopo l’uso umano, la priorità compete all’uso agricolo. Oggi è la festa di San Benedetto, patrono dei bonificatori: se, come tradizione, arriveranno le rondini è anche perché i consorzi di bonifica contribuiscono all’equilibrio ambientale del territorio.” Preoccupante è pure la situazione del fiume Adige, la cui portata si è dimostrata insufficiente ad impedire la risalita del cuneo salino, la cui azione mina la fertilità dei terreni; in ansia sono anche i risicoltori veronesi, giunti ormai alla vigilia dell’indispensabile pratica agronomica della sommersione dei campi.
Preoccupazione si registra anche in Piemonte e in Lombardia, soprattutto nelle zone vocate a riso e bisognose di grandi quantità d’acqua: il lago Maggiore, il cui livello è risalito di una ventina di centimetri a seguito di piogge, rimane infatti 60 centimetri sotto la media stagionale; ciò significa una carenza di 120 milioni di metri cubi d’acqua, cioè un terzo della capacità d’invaso. Tutti i grandi laghi del Nord Italia, pur in leggera ripresa, restano abbondantemente sotto le medie stagionali: lago di Garda: -30 centimetri; lago di Como: – 15 centimetri; lago d’Iseo: -30 centimetri. Meno allarmante, allo stato attuale, è la condizione del fiume Po, le cui portate, ancorchè fluttuanti, stanno godendo dello scioglimento delle “nevi basse”; il loro effetto, non essendo copiose quest’anno le riserve nivose montane, si esaurirà però nell’arco di un paio di mesi e poi ci si dovrà affidare solo a “Giove Pluvio”.
Situazione a rischio anche in Emilia Romagna dove, nell’area centrale, la falda ipodermica è scesa a tre metri dal piano campagna; la situazione idrica complessiva è inferiore alle medie stagionali.
Seppur in maniera non omogenea, ma le riserve idriche preoccupano anche in Toscana: le situazioni più gravi si registrano nelle zone centro meridionali dove, ad esempio, l’invaso del Bilancino, nell’area di Firenze, è ai minimi storici.
La situazione, invece, migliora man mano che si scende verso Sud per la presenza di invasi, che registrano un crescente accumulo idrico.

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EU countries to take up more refugees under new resettlement programme

Posted by fidest press agency su giovedì, 22 marzo 2012

european parliament

european parliament (Photo credit: lcars)

European countries will receive more support from the EU to take up refugees under a new joint resettlement programme endorsed by the Civil Liberties Committee on Wednesday. The programme aims to step up the EU’s role in providing international protection, especially for vulnerable groups such as women at risk and unaccompanied minors, in cooperation with the UN Refugee Agency (UNHCR). Following the Civil Liberties Committee vote, rapporteur Rui Tavares (Greens/EFA, PT) commented: “The inertia regarding the creation of a EU resettlement programme and the changes to the European Refugee Fund made us lose two years of resettlement of refugees in the EU. Although frustrated by the procedural delays in an issue that deals with the life of the most vulnerable people in the world, I am now hopeful that Member States will use the extra money and will start resettlement programmes as well as increase their pledge. This new programme will allow resettlement for the year 2013. Parliament, Commission, Council, UNHCR and NGOs will now have to work together to have more than a European Refugee Fund: a EU Refugee Programme”. The programme aims to resettle in the EU people who have been granted refugee status in third countries (for example, Libyan refugees in Tunisia). As the host countries are often developing ones, with limited resources, they cannot integrate and protect large numbers of refugees.
According to the UNHCR, over 172,000 people will need to be resettled in 2012, whereas the global number of resettlement places is only about 80,000. In 2010, the EU resettled around 4,700 people, representing only 4.4% of those resettled worldwide that year, far behind the US (near 54,000 refugees) and Canada (around 6,700).
The programme’s main aim is to encourage EU Member States to take up refugees by enlarging the list of those whose resettlement will be financed by the European Refugee Fund, such as vulnerable persons (children and women at risk, unaccompanied minors, persons with serious medical needs and, at Parliament’s request, refugees in need of urgent resettlement for legal or physical reasons). Furthermore, the programme will set a series of geographical priorities on a yearly basis. In 2013, these will cover, among others, Iraqi refugees in Turkey, Syria, Lebanon and Jordan; Afghan refugees in Turkey, Pakistan and Iran; Congolese refugees in Burundi, Malawi, Rwanda and Zambia or Somali refugees in Ethiopia.
In line with MEPs’ proposals, EU financial support for resettling refugees in the above groups will be increased. Member States currently receive €4,000 per person resettled on their territory. To encourage more EU countries to help in resettlement, Member States resettling refugees for the first time will get €6,000 per person for the first year and €5,000 per person for the second year. For the rest the sum received will stay at €4,000. To date, 13 Member States have set up annual resettlement programmes: Sweden, Denmark, Finland, the Netherlands, the UK, Ireland, Portugal, France, Romania, the Czech Republic, Spain, Hungary and Bulgaria.
The Joint EU Resettlement Programme has been agreed by Parliament and Council representatives. The European Parliament as a whole will vote on it on 29 March. If adopted, Member States will have until 1 May 2012 to send the Commission an estimate of the number of persons they will resettle next year. The programme will apply in 2013. The future of the EU resettlement policy will be negotiated in the context of the next financial perspectives 2014-2020.

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Leggi che non tutelano i diritti

Posted by fidest press agency su giovedì, 22 marzo 2012

The Palace of Justice in Rome, Italy, seat of ...

The Palace of Justice in Rome, Italy, seat of the Supreme Court of Cassation. View from the opposite side of Umberto I bridge Français : Le Palais de Justice en Rome, Italie, siège de la Court de Cassation, vue de Pont Umberto I Deutsch: Die Justizpalast in Rom, die Oberster Kassationsgerichtshofs Palast Italiano: Il Palazzo di Giustizia, anche noto come Palazzaccio, sede della Corte di Cassazione, a Roma, visto dalla mezzeria di ponte Umberto I (Photo credit: Wikipedia)

I grandi geni della politica pidiellina Gasparri e Giovanardi, con la loro lettera al Capo dello Stato, in qualità di Presidente del Csm, lamentano che il Giudice della Cassazione Salvatore Di Palma con la sentenza della Corte di Cassazione n. 4184 del 15 marzo 2012, sui diritti delle coppie gay, ha “espresso opinioni del tutto personali su come il Parlamento dovrebbe operare in futuro”. Lorsignori, per farsi belli davanti al
cardinale o monsignore di turno, dimenticano che anche la Corte Costituzionale con la sentenza 138/2010 ha detto in modo chiaro e netto che la classe politica deve dare riconoscimento alle coppie conviventi che hanno rilevanza costituzionale. Entrambe le sentenze chiariscono definitivamente che i diritti non riconosciuti per l’immobilismo della classe politica possono anche essere fondato motivo per ricorsi legali delle coppie che con queste leggi subiscono ingiuste discriminazioni. E’ evidente che il loro nervosismo è dovuto al fatto che ormai in Italia, l’opinione pubblica, è sempre più consapevole della necessità di riconoscere le unioni e il matrimonio civile anche tra persone dello stesso sesso e le stesse forze politiche, pur con timidezze e ambiguità di ogni genere, dovranno prima o poi affrontare la questione.

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Disabilità e barriere architettoniche

Posted by fidest press agency su giovedì, 22 marzo 2012

Ha fatto discutere, e non poco la sentenza del Tribunale di Roma che ha condannato l’amministrazione capitolina al pagamento di cinquemila euro di danni non patrimoniali nei confronti di un cittadino costretto sulla sedia a rotelle e l’ha obbligata all’eliminazione delle barriere architettoniche con la messa a norma dei marciapiedi alle fermate del bus nel centro di Roma entro un anno.
La decisione rubricata con numero 4929/12 e pubblicata l’8 marzo scorso ha riconosciuto la condotta discriminatoria ai danni di un disabile, dirigente di un’associazione che tutela le persone con seri problemi di salute e mobilità. Con la legge 67/2006, infatti, è stata introdotta un’azione ad hoc contro le discriminazioni a disposizione del portatore di handicap, che per tali ragioni non risulta titolare di un mero interesse alla corretta azione amministrativa da parte degli enti. A nulla è valsa, quindi, l’eccezione del comune che aveva contestato la giurisdizione del giudice ordinario in favore di quella dei magistrati amministrativi e la legittimazione dell’associazione. A tal proposito, corrobora l’assunto preso dal tribunale in materia di giurisdizione del giudice ordinario, l’articolo 44 della d.lgs 286/98 che disciplina l’azione civile contro le discriminazioni a danno degli immigrati. Secondo il giudicante l’ordinamento è, infatti, portatore di uno strumento per reagire agli ingiusti svantaggi che è costretto a patire al portatore di handicap e la delega all’associazione ha assoluta validità ai fini della legittimazione attiva in giudizio.
È pacifico, che le barriere architettoniche alla fermata dell’autobus rappresentino un serio ostacolo per chi è costretto sulla carrozzella se mancano delle apposite pedane sui marciapiedi.
Nella fattispecie, poi, l’amministrazione, non nega che il problema esista. Per tali ragioni la discriminazione del disabile rispetto agli altri utenti del trasporto pubblico locale è pressoché palese. Clamorosa e soddisfacente per tutta la cittadinanza è la condanna che riesce ad ottenere il “coraggioso” attore nei confronti dell’amministrazione dell’Urbe che dovrà realizzare nel ragionevole tempo di un anno, un piano di messa a norma su tutte le linee di trasporto utilizzate abitualmente dal cittadino. A ciò è conseguito anche il risarcimento del danno non patrimoniale che va a compensare il fatto oggettivo di aver subito limitazioni alla libertà di circolazione più che il danno morale soggettivo, che pure in astratto non sarebbe da escludere.
Inoltre, la sentenza dovrà essere pubblicata su di un quotidiano della Capitale a cura del Comune, che è stato condannato anche alle spese di giudizio.
Alla luce di tale importante precedente, Giovanni D’Agata componente del Dipartimento Tematico Nazionale “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori e fondatore dello “Sportello dei Diritti”, fa sapere che l’associazione è pronta ad avviare azioni su tutto il territorio nazionale contro questo tipo di discriminazioni al fine di tentare un ambizioso piano di eliminazione di tali odiose barriere architettoniche a partire dalle singole realtà comunali.

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Governo sanguisuga

Posted by fidest press agency su giovedì, 22 marzo 2012

Horse Leech, Haemopis sanguisuga, family: Haem...

Horse Leech, Haemopis sanguisuga, family: Haemopidae, location: Southern Germany, Torfgrube Deutsch: Pferdeegel, Haemopis sanguisuga, Familie: Haemopidae, Fundort: Süddeutschland, Torfgrube (Photo credit: Wikipedia)

“Ormai è chiaro a tutti che questo Governo si sta muovendo come una vera e propria sanguisuga nei confronti del corpo socioeconomico dell’Italia nel solo interesse delle grandi lobby finanziarie con l’aggravante di abbandonare il Sud del Paese al suo destino, mercé della disoccupazione e del carovita” lo dichiara l’on. Americo Porfidia Presidente nazionale dell’NpS- Noi Sud-per il partito del Sud “Di fonte alle parole di crescita e salva Italia dette dal Premier tecnico ci sono i dati Istat che disegnano un paese a picco con crescita sotto lo zero ed un Pil che continua a calare seguendo le tendenze negative di fine 2011. Insomma una situazione catastrofica caratterizzata dal calo drammatico dei consumi, inevitabile conseguenza del taglio progressivo del potere d’acquisto delle famiglie italiane. Accanto a questi dati troviamo tagli alla spesa pubblica, la riforma del sistema pensionistico e del mercato del lavoro che nell’insieme umiliano l’Italia ed i lavoratori. Questo Governo sanguisuga – conclude Porfidia – continua inoltre ad ignorare irresponsabilmente il Sud e le popolazioni meridionali, anche per questo non merita la nostra fiducia”

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L’Imposta Municipale Unica (IMU) a carico degli agricoltori

Posted by fidest press agency su giovedì, 22 marzo 2012

Italiano: Roma, Ministero delle Finanze a via ...

Italiano: Roma, Ministero delle Finanze a via XX Settembre (Photo credit: Wikipedia)

Dichiara il presidente nazionale Confeuro, Rocco Tiso – “è profondamente ingiusta, non tiene conto della situazione in cui versa il primario italiano ed esprime la scarsa fiducia dell’esecutivo sulla ripresa del comparto agroalimentare. L’IMU – continua Tiso – non si discosta minimamente dalla linea del precedente governo e continua a raffigurare il primario come un settore dal quale attingere senza dare nulla in cambio. Le aziende agricole sono ormai vicine al collasso e non sono in grado, come hanno costantemente fatto in questi anni, di sopportare altri rincari”.
Il governo – conclude Tiso – ha tra i suoi principali compiti quello di rilanciare l’economia e non di alimentare la fase recessiva. ed è per questo che è necessario si adoperi quanto prima per esentare gli operatori del mondo agricolo dal pagamento di questa nuova imposta. E’ infatti evidente, al di là della diversità di numeri forniti dalle associazioni di categoria e dal Ministero delle Finanze, che l’IMU inciderà negativamente sulla qualità delle produzioni agricole italiane, unico baluardo in una situazione economica sempre più grave.

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Il cardinale Sgreccia interviene sugli ogm in un convegno al Campus bio-medico di Roma

Posted by fidest press agency su giovedì, 22 marzo 2012

Il Cardinale Elio Sgreccia, Presidente della Fondazione Ut Vitam Habeant e già Presidente della Pontificia Accademia per la Vita, è intervenuto oggi sul tema degli organismi geneticamente modificati (OGM) nell’ambito del convegno “Medicina Ecologica”, tenutosi presso l’Università Campus Bio-Medico di Roma.“Laddove non c’è un danno per l’essere umano – ha affermato Sgreccia – non ci sono pregiudizi nei confronti di una nuova tecnologia”. Sgreccia ha poi proseguito: “Immettere delle modifiche tali che non tolgano alla pianta la sua natura, ma che la arricchiscano di una certa dotazione di cui prima mancava, è come immettere un farmaco preventivo che la immunizza dalle malattie. Prendiamo l’esempio di un gene in una piantina di granoturco, che la difenda dai parassiti e la somministrazione di diserbanti chimici, nocivi per la pianta e poi anche per l’uomo”.Con molti riferimenti al Magistero di Benedetto XVI e di Giovanni Paolo II – “Il primo a citare nella ‘Centesimus Annus’ il concetto di Ecologia Umana” – Sgreccia nel proprio intervento, dedicato alla centralità e responsabilità della persona nel rapporto con l’ambiente, ha affermato: “Dobbiamo intendere l’Ecologiacome oikos, ‘casa’ e logos ‘studio’, quindi lo studio della Casa e delle sue risorse. Dato che l’essere umano abita questa ‘casa’, si trova al contempo ad essere risorsa dell’ambiente e giardiniere di esso, come descritto inGenesi 2-15: Dio prese l’uomo e lo pose nell’Eden perché lo coltivasse e lo custodisse”. (Stefano Tognoli)

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