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Quotidiano di informazione – Anno 36 n° 145

Archive for 27 ottobre 2017

A Potenza la seconda edizione del Festival della Divulgazione

Posted by fidest press agency su venerdì, 27 ottobre 2017

Andrea SegrePotenza dal 3 al 5 novembre 2017 presso l’Università degli Studi della Basilicata, il Festival della Divulgazione, ideato e organizzato dall’associazione Liberascienza con l’obiettivo di raccontare, con metodo, la conoscenza al grande pubblico. Il Festival della Divulgazione si aprirà venerdì 3 novembre in mattinata, con lo storico della scienza Pietro Greco, che accompagnerà il pubblico in un excursus storico tra falsi miti, credenze, idee sbagliate e bugie, per dimostrare come le bufale siano sempre esistite. A seguire Cristina Da Rold, giornalista e divulgatrice scientifica attenta a salute e ambiente, parlerà del cattivo giornalismo e dell’importanza della verifica delle fonti nella ricerca delle informazioni. Nel pomeriggio Marina Calculli, studiosa di relazioni internazionali e sistemi politici del Medio Oriente, analizzerà il dibattito internazionale sulla questione mediorientale e sull’ISIS e le dinamiche geopolitiche che sempre di più impattano sulle nostre vite in Occidente. Chiuderà gli appuntamenti in UniBas l’incontro in Aula Magna con Gérald Bronner, sociologo di fama internazionale e professore presso l’Università di Parigi VII Denis Diderot, autore del libro “La democrazia dei creduloni”, che esporrà i rischi della liberalizzazione dell’informazione nella odierna democrazia dominata dai mass media.
In serata presso il Centro Cecilia si svolgerà l’incontro “La responsabilità dello sguardo”, che metterà a confronto medicina, giornalismo e cinema sui temi della conoscenza e dell’informazione. Parteciperanno Umberto Colella, medico e operatore umanitario di Medici Senza Frontiere, Cristina Gérald BronnerDa Rold e il regista Andrea Segre, nelle sale con il film “L’ordine delle cose”, presentato al 74° Festival Internazionale del Cinema di Venezia. Seguirà la proiezione del documentario “Ibi” dello stesso Segre, basato sull’auto-narrazione diretta e spontanea di una donna migrante, Ibitocho Sehounbiatou, che racconta se stessa e la sua Europa ai figli rimasti in Africa.
Al centro della seconda edizione della manifestazione bufale, fake news, falsi miti e credenze, complotti, idee antiscientifiche, informazioni non verificate, cattivo giornalismo, per un’analisi approfondita su come evitare le trappole del sistema informativo, in particolare su temi importanti e delicati come scienza, salute, clima, economia, migrazioni, individuando un criterio, fondato sulla conoscenza, utile ad orientarsi senza perdersi nel mare di informazioni a disposizione di tutti.
Numerosi gli ospiti, tra divulgatori, ricercatori, scienziati, studiosi, giornalisti, esperti di comunicazione e di cultura, artisti, che porteranno esperienze e punti di vista sull’argomento “Informazione & Conoscenza. Quando il più significa meno”. Tra i relatori nomi di spicco del panorama culturale nazionale e internazionale, come il sociologo Gérald Bronner, il regista Andrea Segre, il giornalista Luca Piana, la ricercatrice Ilaria Capua. Oltre agli incontri, previsti anche momenti di divagazione scientifica, exhibit, laboratori per le scuole, spettacoli teatrali per adulti e bambini. Alcuni eventi serali, tra cui il concerto della band elettronica Omosumo, si svolgeranno al Centro per la Creatività Cecilia di Tito. L’ingresso è gratuito, eccetto per alcuni appuntamenti a pagamento. Il programma dettagliato è disponibile sul sito http://www.festivaldelladivulgazione.it.
Luca PianaTra gli ospiti di sabato 4 novembre ci sarà Piero Pelizzaro, ricercatore nell’ambito delle politiche di adattamento ai cambiamenti climatici, che illustrerà le strategie e le azioni di resilienza urbana messe in atto in Italia e nel mondo. Isabella Trombetta, responsabile della comunicazione della nave di Search and Rescue Aquarius della ONG SOS Méditerranée, porterà, invece, la propria testimonianza sulla scelta di raccontare ciò che avviene in aperto mare sulla tratta dei migranti. Alle 16 si parlerà di cultura e sviluppo con Lidianna Degrassi, associato dell’Università Milano-Bicocca, e Boris Meggiorin, esperto di politiche culturali in contesti pubblici e urbani a livello europeo, attraverso modelli europei e italiani legati alle industrie culturali e creative. A seguire l’intervento del giornalista Luca Piana, caposervizio economia a l’Espresso, che di recente ha pubblicato per Mondadori il libro “La voragine”, sugli scandali finanziari del nostro Paese e sugli intrecci tra politica, finanza e società.
La seconda giornata si concluderà con il concerto, organizzato dal Centro Cecilia nell’ambito della programmazione serale del festival, della band siciliana di musica elettronica Omosumo.
Domenica 5 novembre si parlerà di bufale online, di come si creano e come si distruggono, con due grandi esperti in materia: Ermes Maiolica, noto come il re delle fake news per aver inventato le bufale più virali degli ultimi anni, e Simone Bressan, cofondatore di Zipster.it, piattaforma che seleziona le notizie verificate in un aggregatore, filtrando con cura le fake news italiane e straniere. A seguire Giuliano Foschini, inviato di Repubblica e autore di numerosi libri, impegnato in inchieste giornalistiche sui più scottanti temi di attualità, dall’ILVA di Taranto al caso Regeni, spiegherà l’importanza della selezione delle informazioni nel giornalismo d’inchiesta.
Ilaria CapuaTra gli appuntamenti del pomeriggio, l’incontro con Ilaria Capua, virologa e ricercatrice di fama internazionale. Al pubblico del festival racconterà la sua esperienza in politica e la triste vicenda, riportata nel libro “Io, trafficante di virus” edito da Rizzoli, che l’ha vista vittima del cattivo giornalismo, per aver subito l’accusa infondata di traffico internazionale di virus. In programma anche una tavola rotonda in cui saranno messe a confronto realtà di divulgazione attive in tutta Italia, con forme e linguaggi diversi, per conoscere esperienze virtuose in prospettiva Matera2019.
Chiuderà il festival lo spettacolo teatrale interattivo “Tolemaici o copernicani?”, storytelling de Le Nuvole Scienza – Innovazione e Sviluppo di e con Massimo Ruccio, durante il quale il pubblico sarà portato a partire dalla convinzione di essere copernicani, dunque nel giusto, per scoprire tramite il ragionamento collettivo di essere in errore pensandola ancora come i tolemaici. (foto: Andrea Segre, Gérald Bronner, Luca Piana, Ilaria Capua)

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Conferenza stampa della Società italiana di diabetologia

Posted by fidest press agency su venerdì, 27 ottobre 2017

diabeteLunedì 30 ottobre 2017 Ore 18.00 Museo dell’Ara Pacis, Roma Ingresso Via di Ripetta, 190 Sala 1° Piano/Terrazza conferenza stampa della Società italiana di diabetologia in occasione della giornata mondiale sul diabete. Interverranno: Giorgio Sesti, Presidente della Società Italiana di Diabetologia
Enzo Bonora, Presidente della Fondazione Diabete Ricerca ONLUS Francesco Purrello, Presidente eletto della Società Italiana di Diabetologia Simona Frontoni, Referente Nazionale SID della Giornata Mondiale del Diabete Michelangelo Galante, Presidente Federfarma Rovigo Maria Emilia Bonaccorso, Caposervizio Salute ANSA Al termine della conferenza seguirà una visita guidata alla Mostra di Katsushika Hokusai.

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PD: Anche Grasso abbandona

Posted by fidest press agency su venerdì, 27 ottobre 2017

pietro grasso“Continua, senza sosta, lo smottamento a sinistra. Il Partito democratico negli ultimi mesi ha perso tre ex segretari del Pci-Pds-Ds-Pd – D’Alema, Bersani, Epifani – oltre a numerosi parlamentari, sindaci, consiglieri regionali e comunali. Un intero popolo di amministratori e militanti che hanno detto ‘no’ a Renzi e al suo stile nel guidare una formazione politica comunque rappresentativa di una parte del Paese.Ieri un altro ceffone all’ex premier: il presidente del Senato Pietro Grasso ha abbandonato il gruppo del Partito democratico di Palazzo Madama, in aperta polemica con i vertici del partito. Il Fiorentino fa spallucce, continua il suo finto viaggio – rumorosamente contestato ad ogni tappa – con il trenino e prosegue come se nulla fosse.Poco male per il centrodestra unito. Con una sinistra così dilaniata ci apprestiamo a vincere i prossimi appuntamenti elettorali: dapprima in Sicilia e nel 2018 le elezioni politiche. Nel Partito democratico – sempre meno democratico e sempre più Partito di Renzi – alla fine resteranno solo l’ex premier, il Lotti e la Boschi. Un giglio ormai appassito”. Lo scrive su Facebook Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati.

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La European AIDS Conference chiude facendo il punto sulle sfide epidemiologiche in Europa

Posted by fidest press agency su venerdì, 27 ottobre 2017

BruxellesBruxelles. L’ultima giornata della 16a edizione della European AIDS Conference ha posto il proprio focus sulle sfide epidemiologiche che sembrano mostrare un quadro invariato nell’Unione Europea e nell’Area Economica Europea, con 29.747 nuovi casi di HIV nel 2015 (6,3 persone su 100.000, rispetto alle 6,6 del 2006). “Osservando i dati, notiamo come i diversi Paesi applichino i vari strumenti di prevenzione e trattamento in modo molto differente, dalla diagnosi in poi. Il risultato è che la prevenzione e l’incidenza dell’HIV nella regione europea variano ampiamente: questa disomogeneità rappresenta la vera sfida per la futura risposta globale europea all’HIV”, dichiara Anastasia Pharris esperta dell’ HIV dell’European Centre for Disease Prevention and Control (ECDC). “Per ridurre il numero delle nuove infezioni, l’Europa deve concentrare tutti i suoi sforzi in tre aree principali: dare priorità ai programmi di prevenzione, facilitare la diffusione del test dell’HIV e, naturalmente, agevolare l’accesso al trattamento per chi è stato diagnosticato”, ha aggiunto la Pharris.
L’HIV “Secondo i più recenti dati sul continuum of care, che l’ECDC sta monitorando in Europa e in Asia Centrale, 1,2 milioni di persone vivono con l’HIV, e solo il 75% di queste ha ricevuto una diagnosi”, spiega Teymur Noori, esperto di HIV dell’European Centre for Disease Prevention and Control (ECDC). “Tra questi casi diagnosticati, circa uno su quattro non sta ricevendo alcun trattamento. Sebbene il trattamento per l’HIV sia efficace, due persone su cinque con HIV non hanno raggiunto la soppressione virale. Questo significa che una percentuale significativa di persone in Europa e in Asia Centrale non beneficia dei trattamenti altamente efficaci per l’HIV, e che la trasmissione dell’HIV continua, soprattutto tra le popolazioni chiave”. Anche l’eradicazione dell’epatite C è stata oggetto di particolare attenzione: si stima infatti che, a livello mondiale, 2,3 milioni di pazienti siano coinfetti da HIV ed HCV. La maggior parte di loro ha una storia di uso di droghe con siringa. Con l’avvento degli antivirali per il trattamento dell’epatite C, l’eliminazione dell’HCV è diventata un obiettivo raggiungibile, nonostante questo la percentuale di persone che raggiungono risposte virologiche dopo la terapia HCV in Europa continua a rimanere bassa, evidenziando gli ostacoli all’accesso alle cure per l’HCV e una forte necessità di miglioramento in quest’area.La prossima European AIDS Conference si terrà a Basilea, in Svizzera nel 2019

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Ripensare l’Europa? I vescovi ci aiutano. Grazie!

Posted by fidest press agency su venerdì, 27 ottobre 2017

europaOggi la Commissione delle conferenze episcopali dell’Unione europea (Comece) si ritrova per “Ripensare l’Europa”, come dice il titolo del loro convegno, a 60 anni della firma dei Trattati di Roma che hanno istituito la Comunita’ economica Europea. “È nostra esperienza e anche il Papa ci ha detto la stessa cosa, che i politici sono alla ricerca di orientamenti per il futuro dell’Europa. La crisi è esistenziale. Lo abbiamo visto con la Brexit, con il dilagare dei nazionalismi, con la questione della zona Euro. Sono tutte questioni di non facile soluzione, pertanto occorrono orientamenti forti e nuovi per l’avvenire dell’Europa”. Al convegno e’ prevista la partecipazione anche di papa Francesco.
Ovviamente ci fa piacere, e riteniamo che sia utile, che i vescovi siano preoccupati delle istituzioni europee, ma cogliamo l’occasione per ricordare alcuni aspetti che, invece, non sono pienamente considerati nei rapporti con l’istituzione religiosa. Quest’ultima dovrebbe parlare solo ai propri fedeli, mentre con le istituzioni dovrebbe correlarsi solo rispetto ai propri spazi d’azione, in ottemperanza alle varie norme di liberta’ e finanziamento previsti. Ogni fedele, anche decisore europeo, puo’ avere la fonte d’ispirazione che piu’ ritiene opportuna. Altra cosa e’ quando l’istituzione religiosa in quanto tale si rapporta con le istituzioni non religiose (come l’Unione) per far si’ che vengano prese alcune decisioni piuttosto che altre. E’ in gioco la liberta’ delle nostre istituzioni e l’equita’ dei rapporti con qualunque confessione religiosa, tra le basi fondanti della nostra Unione e di tutti gli Stati che vi appartengono. Liberta’ che e’ tale visto che i diversi tentativi -prima e dopo l’approvazione della Costituzione europea – per ingabbiare la stessa nelle “radici giudaico-cristiane del nostro continente” non sono mai andati a buon fine. Il processo di “ripensare l’Europa” e’ complesso e al momento ancora in alto mare. Bene che i vescovi ci diano un contributo. Noi, che non siamo un’istituzione, ma organizzazione di cittadini utenti e consumatori, leggeremo con attenzione le riflessioni dei vescovi, e ne faremo tesoro per tutte le occasioni in cui contribuiamo al nuovo modello europeo, post-Brexit e non solo. (Vincenzo Donvito, presidente Aduc)

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Arriva in libreria “Invito a cena”

Posted by fidest press agency su venerdì, 27 ottobre 2017

invito a cenaJoshua ferrisLa fragilità della condizione maschile odierna può vantare, com’è noto, una sterminata letteratura da parte delle scienze sociali, e infinite tesi che pretendono di venirne a capo. Nulla, però, piú della narrativa contemporanea è in grado di restituire la crudezza e, nello stesso tempo, l’amabilità e la futilità di questo fenomeno. Con E poi siamo arrivati alla fine, Non conosco il tuo nome e Svegliamoci pure, ma a un’ora decente, le sue precedenti, acclamate opere, Joshua Ferris ha mostrato un’abilità non comune nel penetrare nei risvolti comici e tragici di questa fragilità, narrando di uomini ossessionati da energiche boss donne nei luoghi di lavoro, di affermati professionisti che decidono di lasciarsi indietro il fulgore soffocante e irresistibile della felicità coniugale e familiare, di uomini di successo che scoprono improvvisamente che la loro insignificante esistenza è destinata a trascinarsi nell’abisso come una pallina da golf sull’orlo della buca. Nei racconti che compongono questo Invito a cena, libro accolto al suo apparire negli Stati Uniti da un’entusiastica accoglienza da parte della critica, la fragilità maschile viene mostrata all’opera soprattutto nell’intricato rapporto tra i sessi che caratterizza la nostra epoca, con esiti altrettanto esilaranti e, nello stesso tempo, crudeli. Che si tratti di un uomo che rimprovera alla moglie la balordaggine delle sue amicizie, salvo poi scoprire che erano proprio quelle a reggere le sorti del suo matrimonio; o di un uomo maturo che l’inaspettata vedovanza trascina nell’ipocondria dapprima e poi nella sorprendente frequentazione di una prostituta; o anche di un aspirante sceneggiatore che, al party in piscina di una famosa autrice televisiva, si lascia andare a un crescendo inarrestabile di paranoie, è la relazione uomo-donna che in queste pagine si offre nell’intensità delle sue passioni e, ad un tempo, nell’incomunicabilità e inaffidabilità proprie della nostra epoca. Undici storie emozionanti, originali e comiche, esplorate tutte attraverso la prosa dinamica e la feroce satira che hanno reso Joshua Ferris uno dei piú importanti scrittori contemporane Joshua Ferris ha studiato letteratura inglese e filosofia alla University of Iowa e alla University of California. I suoi racconti sono apparsi sul New Yorker, su Granta, Iowa Review, Best New American Voices. Il suo primo romanzo, E poi siamo arrivati alla fine (Neri Pozza, 2006; beat, 2010), tradotto in 24 lingue, è stato un best seller internazionale e ha vinto il pen/Hemingway Award, il Barnes and Noble Discover Award ed è stato finalista al National Book Award. Tra le sue opere Non conosco il tuo nome (Neri Pozza, 2010; beat, 2012) e Svegliamoci pure ma a un’ora decente (Neri Pozza, 2014; beat 2015).

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Il Senato ha approvato in via definitiva la nuova legge elettorale

Posted by fidest press agency su venerdì, 27 ottobre 2017

aula senatoE’ un pessimo ircocervo che ripugna ad ogni persona di buon senso, compresi quei suoi stessi fautori che senza arrossire lo presentano come esito del diktat di un personaggio interdetto dai pubblici uffici.
Ma quel che più ci preme mettere in evidenza è che ancora una volta a quasi un decimo della reale popolazione italiana (oltre cinque milioni di persone nostre conterranee) continua ad essere negato il primo diritto democratico, il diritto di voto. Ancora una volta purtroppo tanta parte del ceto detentore della parola pubblica e delle pubbliche decisioni, ipnotizzata ed asservita da grotteschi demagoghi, non ha voluto o saputo aprire gli occhi, e i cuori. Aprire gli occhi sulla realtà effettuale, ed accorgersi che “vivono stabilmente in Italia oltre cinque milioni di persone non native, che qui risiedono, qui lavorano, qui pagano le tasse, qui mandano a scuola i loro figli che crescono nella lingua e nella cultura del nostro paese; queste persone rispettano le nostre leggi, contribuiscono intensamente alla nostra economia, contribuiscono in misura determinante a sostenere il nostro sistema pensionistico, contribuiscono in modo decisivo ad impedire il declino demografico del nostro paese; sono insomma milioni di nostri effettivi conterranei che arrecano all’Italia ingenti benefici ma che tuttora sono privi del diritto di contribuire alle decisioni pubbliche che anche le loro vite riguardano” (e’ l’inconfutabile constatazione enunciata nell’appello “Una persona, un voto” promosso da padre Alessandro Zanotelli e dalla partigiana e senatrice emerita Lidia Menapace – e sottoscritto da migliaia di cittadini tra cui anche quasi duecento parlamentari e tre ministri emeriti – per il riconoscimento del diritto di voto a tutte le persone residenti in Italia).
Quanto dovremo ancora aspettare perche’ in Italia il diritto di voto sia riconosciuto a tutti coloro che ci vivono?
Quanto dovremo ancora aspettare perchè in Italia cessi questa scandalosa esclusione di una persona su dieci della reale popolazione dal primo diritto democratico, il diritto di voto senza del quale una democrazia non è una democrazia? (fonte: “Centro di ricerca per la pace e i diritti umani”)

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Pensione: la Corte costituzionale calpesta i diritti dei pensionati

Posted by fidest press agency su venerdì, 27 ottobre 2017

meloni_3_250x339«Ecco come funziona la giustizia sociale in Italia: se sei un pensionato d’oro sei intoccabile, se invece hai una pensione normale il Governo può metterti le mani in tasca quando e come vuole e rimanere impunito. È quello che è successo con l’ultima vergognosa sentenza della Corte Costituzionale, che ha salvato il Governo e ha calpestato il sacrosanto diritto di 6 milioni di pensionati di riavere indietro 30 miliardi di euro di mancate rivalutazioni. Un vero e proprio esproprio che l’Esecutivo ha perpetrato ai danni dei cittadini e contro il quale Fratelli d’Italia si è battuto fin dal primo momento, mettendo a disposizione dei cittadini un pool di avvocati e giuristi e promuovendo azioni legali e migliaia di atti di diffida. La nostra battaglia continuerà e continueremo a chiedere #restituiteilmaltolto». Lo scrive su Facebook il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni.

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“Sagra della Castagna”

Posted by fidest press agency su venerdì, 27 ottobre 2017

Sagra castagna (1)Sagra castagna (2)Mezzojuso, (Palermo) da oggi fino al 29 ottobre “Sagra della Castagna” Numerosi visitatori attesi, tanti appuntamenti da segnare in calendario, tre giorni di manifestazioni che uniranno cibo e cultura. Sono dati che pesano quelli che caratterizzano la “Sagra della Castagna”, da mattina a notte fonda a Mezzojuso, in provincia di Palermo. La cittadina sarà divisa in aree tematiche, dove il frutto autunnale per eccellenza diventerà fulcro e pretesto per conoscere i segreti e la bellezza del Comune adagiato sulle pendici orientali della rocca Busambra. Un percorso tra odori, sapori e colori, dove si sommano gli eventi serali, che vedranno protagonisti senatori della musica italiana e la comicità made in Sicilia.Tanti gli appuntamenti da tenere in considerazione. Il 27 ottobre alle 10 escursione nel castagneto di Mezzojuso. Alle 17 apertura degli stand espositivi, dove si potranno gustare le castagne e non solo. Seguiranno inaugurazione di mostre e l’apertura del Salone del gusto della sicilianità con Nino U Ballerino. Alle 22 in piazza Umberto I concerto de I Nomadi capitanati da Beppe Carletti. Sabato 28 ottobre alle 10 apertura degli stand, escursioni in mountain bike, visite guidate e balli in costume. Da evidenziare alle 22 lo show dei comici di Sicilia Cabaret. Domenica 29 ottobre alle 10 apertura degli stand, escursioni, spettacolo dei pupi e gare gastronomiche. Alle 15,30 ha inizio la prima edizione del “Festival di bandiere e tamburi di Sicilia”. Alle 19 esibizione degli Ottoni animati. Internet: http://www.proloomezzojuso.it, (Vassily Sortino)

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6th Responsible Business Forum

Posted by fidest press agency su venerdì, 27 ottobre 2017

Marina Bay SandsSingpore Marina Bay Sands, 21 – 23 November 2017. The Responsible Business Forum (RBF) on Sustainable Development, Singapore 2017, co-organised with the United Nations Development Programme, will explore the inter-linkages between the Sustainable Development Goals (SDGs) and what can be done to achieve them through an integrated approach.
During the recent World Food Day ceremony in Rome, Pope Francis called for governments around the globe to collaborate to make migration a safer and voluntary choice. To achieve this, ending conflicts and tackling climate change are essential, and they in turn help to improve food security. This year global hunger increased for the first time in over a decade, by 11%, which is 815 million people, due to the proliferation of violent conflicts and climate-related shocks. The increase in hunger as a result of conflicts is an example of how SDG 2 and SDG 16 are connected, just as there are other connections between the Goals.

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Mostra dell’artista Aqua Aura

Posted by fidest press agency su venerdì, 27 ottobre 2017

Aqua AuraReggio Emilia 2 dicembre 2017 – 14 gennaio 2018 Sinagoga di Reggio Emilia Via dell’Aquila 3/a, mostra dell’artista AQUA AURA Millennial Project A cura di Chiara Serri Inaugurazione: sabato 2 dicembre, ore 17.30 esposizione personale dell’artista Aqua Aura, a cura di Chiara Serri. La personale, realizzata con il sostegno di Co.O.Pe.Ra.Te. srl, è aperta al pubblico di venerdì ore 16.00-19.00, sabato e domenica ore 10.30-13.00 e 16.00-19.00; in data 19, 20, 26, 27 dicembre 2017 apertura straordinaria ore 10.30-13.00 e 16.00-19.00. Ingresso libero.
Il percorso espositivo ha inizio nell’aula centrale dell’edificio religioso, all’interno della quale è presentata la videoinstallazione sonora a tre canali video “Millennial Tears” (2017), che recepisce le esperienze maturate con le serie fotografiche del passato, aprendo tuttavia a nuove ricerche e linguaggi. La mostra prosegue, quindi, nelle stanze laterali, attraverso paesaggi ipnotici, quasi mistici, e nature morte contemporanee tratte rispettivamente dai cicli “Scintillation” (2015-2017) e “Void” (2013-2014), nati dalla composizione digitale di ritagli fotografici spesso autografi, per giungere infine alle ultime sale, dedicate alle sculture in alabastro della serie “Cages” (2017), che costituiscono l’esordio dell’artista in ambito plastico, e l’installazione “Eternity” (2017), che pone lo spettatore dinnanzi alla moltiplicazione del concetto di tempo: tempo dell’oggetto reale in relazione all’esperienza umana, tempo della rappresentazione, tempo di fruizione dell’opera stessa.
Aqua Aura2La videoinstallazione “Millennial Tears”, esperienza immersiva ed emozionale, assume un significato rilevante in relazione al luogo per la quale è pensata, ovvero la Sinagoga di Reggio Emilia, costruita nel ‘600 e rifondata nel XIX secolo. L’opera è dedicata alle Comunità Ebraiche e alla loro storia millenaria. Profondamente colpito da una visita al Museo Yad Vashem di Gerusalemme, e in particolare al Sacrario dello Yad Vashem, luogo chiuso nel quale viene continuamente letta la preghiera ebraica per i defunti, l’artista ha successivamente maturato il progetto tra i ghiacci islandesi, confrontandosi con un tema di grande attualità, ovvero il drammatico scioglimento della calotta artica. Dal lento sgretolamento delle lastre ghiacciate emergono memorie e attese, emozioni imprigionate nella solidità del ghiaccio nell’arco di millenni, lacrime di nascita a rinascita racchiuse in un canto. Nella videoinstallazione, composta da tre pannelli sui quali si alterna e si intreccia il racconto visivo dell’opera, assume grande importanza anche il paesaggio sonoro: sciabordio delle acque, fragore del ghiaccio e musica ebraica – “Kol Nidrei” – in versione strumentale e cantata.
La mostra “Millennial Project” è parte del libro “Lustro” (Vanillaedizioni, 2017), unitamente a “Somewhere out there”, esposizione curata da Matteo Galbiati ad Alessandria (Palazzo Cuttica e Sale d’Arte, 25 novembre 2017 – 28 gennaio 2018) e alla produzione di Aqua Aura degli ultimi cinque anni.
Aqua Aura si diploma al Liceo Artistico di Bergamo si laurea all’Accademia di Belle Arti di Brera, sezione Pittura. Prosegue la sua formazione in giro per il mondo, tra musei, laboratori di ricerca e Aqua Aura1spazi naturali. Le sue investigazioni si nutrono di studi sulla fisica astronomica, la fisica delle particelle, la biogenetica, la filosofia e la psicologia della percezione. In particolare, instaura un rapporto di collaborazione e di scambio, nell’ambito della ricerca scientifica, con la Fondazione ARISLA (Fondazione italiana di ricerca per la sclerosi laterale amiotrofica), approfondendo lo studio sulla genesi e lo sviluppo delle immagini scientifiche. Negli ultimi anni il suo linguaggio si è mosso principalmente nell’ambito della fotografia e dell’arte digitale. Ha esposto in molte sedi istituzionali, gallerie e musei a livello internazionale, tra cui Berlino, Istanbul, Barcellona, Maastricht, Helsinki ed ha partecipato a numerose fiere d’arte in Italia e in Europa. Gli ultimi sviluppi del suo lavoro lo hanno portato, oltre che al mezzo fotografico, verso nuovi linguaggi, attraverso la realizzazione di cortometraggi, docufilm e opere di video-arte, fino alla realizzazione di installazioni e video-sculture. Nella veste di relatore, ha partecipato a numerosi convegni e conferenze rivolte all’arte contemporanea e alla ricerca scientifica in generale. Tiene lezioni su fotografia e arte contemporanea presso scuole private e fondazioni. (foto: Aqua Aura)

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Odissee Diaspore, invasioni, migrazioni, viaggi e pellegrinaggi

Posted by fidest press agency su venerdì, 27 ottobre 2017

odisseeTorino Mercoledì 15 novembre 2017 ore 11.00 conferenza stampa – ore 18.00 inaugurazione Palazzo Madama – Corte Medievale Piazza Castello dal 16 novembre 2017 al 19 febbraio 2018. L’esposizione, ideata dal direttore di Palazzo Madama Guido Curto e curata insieme agli storici dell’arte del museo, racconta il cammino dell’Umanità sul pianeta Terra nel corso di una Storia plurimillenaria. In mostra un centinaio di opere provenienti dalle raccolte di Palazzo Madama e da vari musei del territorio e nazionali: dipinti, sculture, ceramiche antiche, reperti etnografici e archeologici, oreficerie longobarde e gote, metalli ageminati e miniature indiane, armi e armature, avori, libri antichi, strumenti scientifici e musicali, carte geografiche, vetri, argenti ebraici e tessuti.Il percorso si articola in dodici sezioni: la preistoria, i viaggi mitologici di Ulisse ed Enea, la Diaspora ebraica, l’espansione dell’impero Romano, le cosiddette invasioni Barbariche, l’espansione Islamica, le Crociate, i Pellegrinaggi, le Esplorazioni, le Colonizzazioni, l’emigrazione europea verso le Americhe tra milleottocento e inizio ‘900, le migrazioni contemporanee. Sezioni disposte in ordine cronologico, ma anche in base a nessi di consequenzialità geopolitici. A far da sfondo a ciascuna vetrina, ci sono le grandi carte geografiche elaborate appositamente per questa mostra da Libreria Geografica che pubblica anche il catalogo.La mostra prende il via dal lento processo di diffusione della specie umana sulla Terra iniziato 60-70.000 anni fa dall’Africa verso gli altri continenti, e prosegue grazie a un impulso innato all’esplorazione ben rappresentato nei racconti dell’Odissea. Dopo un focus sulla diaspora ebraica, dall’antichità al XIX secolo d.C., il tema del viaggio è analizzato rivolgendo lo sguardo alla rapida espansione dell’Impero Romano lungo le vie consolari, che viene poi messo a confronto con le contrastanti “invasioni” delle popolazioni germaniche e asiatiche in arrivo da Ovest verso Sud. In seguito alle quali, dal IV secolo d.C., avviene una profonda trasformazione del tessuto istituzionale e sociale dell’impero romano, fino alla sua repentina disgregazione. Alcuni reperti di arte ostrogota e longobarda rinvenuti in territorio piemontese testimoniano l’immissione di tradizioni e stili di vita nuovi che contribuirono nei secoli a definire progressivamente l’identità europea.Momento cruciale è il confronto tra la grande tradizione della cultura islamica e le élites europee avvenuto con le Crociate, germe di parallelismi anche culturali e figurativi. Comune a tutti i tempi e a tutte le religioni è la pratica del pellegrinaggio, che porta ogni anno milioni di persone a spostarsi, solitarie o in massa alla ricerca di un contatto più diretto con il sacro.Il racconto prosegue con i viaggi di esplorazione verso l’Africa, alla ricerca di una possibilità di circumnavigare il globo verso Oriente e verso Occidente, che portarono alla scoperta dell’America e successivamente a una politica di colonizzazione di nuovi territori da parte delle potenze europee. Gli oggetti in vetro provenienti dal Museo dell’arte vetraria di Altare (Savona) e un pianoforte meccanico di inizio Novecento dal Musée Savoisien di Chambéry sono invece gli emblemi di quell’emigrazione di cittadini italiani che tra Otto e Novecento si spostarono in Francia e in Sud America in cerca di un futuro migliore portando con sé competenze professionali importanti per lo sviluppo economico e culturale dei loro Paesi d’adozione. Il percorso si conclude con un accenno alle migrazioni di oggi, emblematicamente rappresentate da un’opera specchiante dell’artista contemporaneo Michelangelo Pistoletto intitolata Love Difference che raffigura il bacino del Mar Mediterraneo sullo sfondo di una bandiera immaginaria. Al centro dell’allestimento si libra un’antica Piroga di Panama proveniente dai depositi del Museo civico di Arte Antica di Palazzo Madama, che qui assurge ad emblema del viaggio nei secoli.Numerosi e significativi i prestiti di musei e istituzioni culturali della Città e del territorio, quali i Musei Reali di Torino, il Museo Egizio, il Museo Regionale di Scienze Naturali, il Museo di Anatomia Umana, il Museo Archeologico di Aosta, il Museo Leone di Vercelli, la Fondazione Arte, storia e cultura ebraica a Casale Monferrato e nel Piemonte Orientale Onlus, la Comunità ebraica di Torino e la Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo. Altri importanti prestiti arrivano da vari musei italiani, tra cui il Museo Nazionale del Bargello di Firenze, il Museo e Real Bosco di Capodimonte di Napoli, Palazzo Ducale di Urbino e il Museo Nazionale Preistorico ed Etnografico Luigi Pigorini. Arricchisce la sezione dedicata all’emigrazione italiana tra Otto e Novecento anche un significativo prestito proveniente dal Musée Savoisen di Chambery.
Accompagna la mostra un fitto calendario di iniziative per il pubblico: conferenze con specialisti (storici dell’arte, antropologi, archeologi, storici) in collaborazione con la casa editrice Il Mulino; attività di laboratorio sulla rappresentazione grafica del mondo in collaborazione con Libreria Geografica; laboratori per le scuole dai 3 ai 18 anni; laboratori con stranieri aderenti ai CPIA – Centri Provinciali Istruzioni Adulti; laboratori di educazione alla cittadinanza in collaborazione con Onlus del territorio. Sarà anche creato un archivio partecipativo grazie al contributo dei visitatori a cui sarà chiesto di lasciare la propria testimonianza proveniente dal passato di migrazione proprio o di familiari a loro vicini: il ricordo di un cibo, di un oggetto, di un profumo, di una situazione saranno il bagaglio che la mostra lascerà alla comunità cittadina.

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La Chiesa cattolica in Unione Sovietica

Posted by fidest press agency su venerdì, 27 ottobre 2017

pontificia università gregorianaRoma Giovedì 8 novembre 2017, ore 17:30 Pontificia Università Gregoriana Piazza della Pilotta 4 presso la Pontificia Università Gregoriana presentazione del volume “La Chiesa cattolica in Unione Sovietica. Dalla Rivoluzione del 1917 alla Perestrojka” (Gabrielli Editori, pp. 1021), curato da Jan Mikrut, professore del Dipartimento di Storia della Chiesa della Gregoriana. Dopo il saluto del Rettore, P. Nuno da Silva Gonçalves S.J., interverrano Mons. Arcivescovo Tadeusz Kondrusiewicz (Metropolita di Minsk e Mahilëu – Bielorussia), Mons. Irynei Bilyk OSBM (Vescovo emerito dell’Eparchia di Bučač – Ucraina) e il curatore del volume, Prof. Jan Mikrut (Pontificia Università Gregoriana). Modererà la discussione P. Dariusz Kowalczyk S.J., Decano della Facoltà di Teologia della Gregoriana, mentre il Coro del Pontificio Collegio Ucraino di San Giosafat offrirà alcuni momenti musicali.
Il volume raccoglie contributi di Irena Marianna Aleszczyk CSFN, Stefano Aloe, Irynej Bilyk OSBM, Katrin Boeckh, Franciszek-Piotr Botwina OFM, Stefano Caprio, Maria Dębowska, Roman Dzwonkowski SAC, Edoardo Ferrarini, Andrzej Grajewski, Barbara Gromada CSFN, Mariya Horyacha, Māra Kiope, Stanisław Koller, Tadeusz Kondrusiewicz, Solveiga Krumina-Konkova, Regina Laukaitytė, Katsiaryna Laurynenka, Marc Lindeijer S.J., Jonathan Luxmoore, Larysa Michajlik, Irena Mikłaszewicz, Jan Mikrut, Agata Mirek, Maciej Mróz, Włodzimierz Osadczy, Dmitriy Panto, Nadežda Pazuhina, Emilio Fiorenzo Reati OFM, Inese Runce, Natalia Rykowska, Mindaugas Sabonis, Pietro Scalini, Marina Shabashova, Arūnas Streikus, Evgenia Tokareva, Rita Tolomeo, Waldemar Żurek moscaSDB.«Il periodo che va dal 1917 al 1939 fu un’epoca di feroci persecuzioni della Chiesa in Unione Sovietica. Va precisato che in quegli anni sul territorio della Bielorussia sovietica tutte le chiese cattoliche rimasero chiuse, mentre i sacerdoti furono arrestati. Nel 1937 nell’est della Bielorussia, entro le frontiere dell’Unione sovietica, non vi fu nemmeno un sacerdote e neanche una chiesa accessibile ai fedeli. Tale situazione influì negativamente sulla Chiesa locale e ancora oggi se ne risente il peso.
Il periodo dell’occupazione nazista (1939-1945) fu un tempo di guerra e di campi di sterminio, dove molti vescovi, semplici sacerdoti e persone consacrate dimostrarono grande eroismo.
Gli anni 1945-1991, e soprattutto la fase iniziale di quel periodo, per la Chiesa cattolica furono ancora i tempi dei lager. Mi ritornano in mente le memorie del compianto card. Kazimierz Swiątek il quale, raccontando il suo arresto, narrava un fatto particolare: “Ero detenuto nella prigione di Brest. Insieme a me vi era una mosca. Mi portava conforto e un po’ di gioia con il suo ronzio. Dopo un certo tempo, la mosca però si posò sul parapetto e smise di dare dei segni di vita. Rimasi solo. Successivamente fui deportato in Siberia”».(dalla prefazione dell’Arcivescovo Tadeusz Kondrusiewicz,
Metropolita di Minsk e Mahileu)

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Intelligenza artificiale e le aziende

Posted by fidest press agency su venerdì, 27 ottobre 2017

Alistair CoxL’intelligenza artificiale (AI) sta cambiando il modo in cui le aziende, e in particolare gli uffici risorse umane, ricercano e assumono talenti. Secondo gli esperti di Hays – società leader nel recruitment specializzato – la tecnologia permette di elaborare e semplificare sempre di più le montagne di dati presenti all’interno di ogni organizzazione, sintetizzandole e rendendole più facilmente analizzabili, accessibili e comprensibili. Non fa eccezione il mercato del lavoro.
“L’Intelligenza artificiale è uno strumento da non temere – afferma Alistair Cox, CEO di Hays -. Al contrario, sono da valutare i molteplici vantaggi che il suo utilizzo nel settore recruitment, può apportare su differenti livelli, rendendo più veloci e vincenti le scelte dei selezionatori”.
In particolare, secondo Cox, l’AI offre tre grandi vantaggi strettamente legati al mondo delle risorse umane.”Un semplice annuncio di lavoro – afferma il CEO di Hays – può generare decine di migliaia di application, molte delle quali inadatte alla posizione aperta. Naturalmente, per individuare le risorse più idonee, tutti i CV devono essere letti e analizzati. Con l’arrivo dell’AI, attività che richiedevano un ampio dispendio di tempo come lo screening dei curricula, la descrizione dei profili ricercati e la comunicazione con i candidati, possono essere svolte in pochi secondi. Si ha così molto più tempo da dedicare all’aspetto umano dell’assunzione, offrendo un servizio più personale sia ai clienti, sia ai professionisti”. “Hays ha già mosso i primi passi per sfruttare la potenza dell’AI con un partner esterno – prosegue Cox -. Questa piattaforma ha certamente accelerato il processo di recruiting e consente ai nostri consulenti di concentrarsi sulla valutazione di una ristretta rosa di candidati selezionati dalla tecnologia, evitando di riversare inutilmente le proprie energie su decine di migliaia di persone non in linea con la posizione ricercata “.A volte, la causa principale dell’insuccesso di un’assunzione è da cercare in un mancato match culturale tra il dipendente e l’azienda. L’AI permetterà presto di superare questo ostacolo: per esempio, le bacheche online con gli annunci utilizzano algoritmi che attirano l’attenzione dei recruiter solo sui profili più adatti per le ricerche aperte. Un annuncio di lavoro su LinkedIn classifica l’idoneità delle risorse utilizzando le informazioni disponibili nella loro descrizione. In un futuro prossimo queste formule matematiche non solo prenderanno in considerazione le abilità tecniche, ma diventeranno così sofisticate da riuscire, verosimilmente, ad analizzare la capacità di adattamento di un candidato all’azienda.Tuttavia, l’elemento umano rimarrà una parte fondamentale del processo. “Risulta incredibilmente difficile – continua Cox – per ogni macchina analizzare le soft skills dei candidati che rappresentano un elemento di fondamentale importanza: non è stato ancora trovato, infatti, un algoritmo che possa individuare abilità come l’umorismo, il temperamento o l’entusiasmo. E non dimentichiamo che, in ultima analisi, la supervisione umana è ancora indispensabile: nessuno mai affiderebbe i propri affari a una persona selezionata esclusivamente da una macchina”.
Grazie all’AI sarà possibile diminuire il turnover in azienda, consentendo una maggiore crescita professionale delle risorse. Se il settore della vendita al dettaglio – spiega Cox -, negli ultimi anni ha saputo sfruttare con successo le informazioni raccolte dai clienti, tanto da riuscire a fidelizzarli con offerte e premi personalizzati, i datori di lavoro non dovranno essere da meno, offrendo ai loro dipendenti incentivi ad hoc che rispecchiano i loro interessi e le loro passioni. Un altro vantaggio apportato dall’Intelligenza Artificiale sarà di poter percepire il malumore di un membro del proprio team, dando così la possibilità al datore di lavoro di reagire prontamente. Per esempio, sarà possibile capire istantaneamente quando la mole di lavoro all’interno di una divisione è aumentata così tanto da giustificare l’assunzione di una nuova risorsa”.Oggi le aziende crescono grazie alle persone – conclude Cox – e mi auguro che ciò non cambi mai. A dispetto dell’eccitazione e della paura che cresce intorno all’Intelligenza Artificiale, la gestione dei talenti rimane in gran parte un’attività basata sul contatto umano, dove le sensazioni “a pelle”, fondate su migliaia di piccole sfaccettature impossibili da acquisire come dati, continuano a svolgere un ruolo chiave nel recruitment”. (foto: Alistair Cox)

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Pensioni: un tema sempre d’attualità

Posted by fidest press agency su venerdì, 27 ottobre 2017

pensionatiDichiarazione dell’onorevole Renato Brunetta, presidente dei deputati di Forza Italia:“Negli ultimi giorni, il tema delle pensioni è tornato prepotentemente alla ribalta della stampa nazionale, per effetto delle diatribe interne al Governo e al Partito Democratico, a proposito delle misure da inserire nella prossima Legge di Bilancio. Per effetto dell’aumento dell’aspettativa di vita calcolato dall’ISTAT, infatti, l’età pensionabile potrebbe essere innalzata, dal 2019, a 67 anni. L’aumento previsto ha scatenato le proteste dei sindacati e di molti lavoratori ormai vicini alla soglia della pensione. La decisione ha, inoltre, provocato forti spaccature tra le varie anime della sinistra, divisa tra la componente parlamentare, che ritiene indispensabile fare di tutto per scongiurare questa eventualità, anche posticipando il decreto che innalza ufficialmente l’età pensionabile, e quella governativa, guidata dal ministro dell’economia Pier Carlo Padoan, che ritiene invece indispensabile mantenere inalterato l’assetto delineato dalla Legge Fornero per non provocare effetti negativi sulla tenuta dei conti pubblici.In questo scenario, ricordiamo che il Governo Berlusconi fu l’unico ed ultimo governo ad aver aumentato le pensioni degli italiani, elevando la soglia minima a un milione di lire nel 2001. Allo stesso modo, come recentemente dichiarato dallo stesso presidente Silvio Berlusconi, l’intento di Forza Italia, in caso di vittoria alle prossime elezioni, è quello di innalzare la soglia minima a mille euro. Un aumento di questa misura si rende infatti assolutamente indispensabile per poter garantire ai pensionati italiani, soprattutto a quelli più in difficoltà economica, il recupero del loro potere d’acquisto, che per colpa della crisi e delle dissennate politiche fiscali restrittive adottate dagli ultimi governi di centrosinistra, soprattutto dal Governo Monti con l’approvazione della riforma Fornero, si è quasi dimezzato.Secondo le ultime statistiche ISTAT, infatti, circa 5,8 milioni di pensionati, ben il 37,5% del totale, percepiscono un assegno pensionistico inferiore ai mille euro mensili. Per le donne va ancora peggio: sotto i mille euro sono il 46,8%. Sul tema pensioni Forza Italia tornerà a ridare fiducia agli italiani, in un momento in cui il Governo Gentiloni, soprattutto per bocca dei suoi ministri Padoan e Poletti, sta facendo soltanto del terrorismo mediatico e creando una grande confusione che produce il solo effetto di spaventare i pensionati e i lavoratori in procinto di concludere la propria carriera lavorativa”.

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Pensioni: Oggi ad 1 lavoratore su 3 assegno inferiore ai mille euro, fra 30 anni a tutti i docenti ed impiegati

Posted by fidest press agency su venerdì, 27 ottobre 2017

pacifico-marcelloA dichiararlo è Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal, commentando i dati nazionali emessi stamane dall’Osservatorio dell’Inps riferiti al 2016: a seguito delle riforme attuate dai ministri Amato e Fornero, con il passaggio dal sistema retributivo a quello contributivo, si sta gradualmente passando ad un’incidenza stipendiale sul quoziente previdenziale decisamente più sfavorevole ai dipendenti. Il processo, del resto, non è nuovo visto che è stato avviato a partire della fine degli anni 90, con il potere di acquisto delle pensioni che nel frattempo ha perso già il 33%. Così, se oggi abbiamo quasi il 40 per cento dei lavoratori in queste condizioni, peraltro pochi nella scuola, tra pochi decenni tali cifre saranno praticamente comuni al 90 per cento dei lavoratori. Con il paradosso che si avvicineranno sensibilmente a quell’assegno pensionistico minimo di 650-680 euro per tutti, su cui il Governo sta lavorando proprio in queste settimane. Quindi, il problema non è quello di rinviare l’innalzamento della soglia a 67 anni, come ha chiesto oggi il Pd, ma rivedere l’intero sistema che in questo modo sta mettendo in ginocchio l’intera cittadinanza ed in particolare nuove generazioni. “Oggi il 39,1% dei pensionati ha un reddito pensionistico sotto i mille euro al mese? Fra trent’anni saranno in queste condizioni tutti i lavoratori della scuola e gli impiegati del pubblico impiego, con l’aggravante che dal 2019 si dovrà lavorare fino a 67 anni e poi sempre dopo, fino a 70 anni suonati”. A dichiararlo è Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal, commentando i dati nazionali emessi oggi dall’Osservatorio dell’Inps riferiti al 2016. Il sindacalista autonomo ha ricordato che rispetto a due lustri fa i lavoratori italiani devono fare i conti con una doppia penalizzazione, frutto delle ultime due riforme pensionistiche facenti capo agli allora ministri Amato e Fornero: “con il passaggio dal sistema retributivo a quello contributivo – ha ricordato Pacifico – si sta gradualmente passando ad un’incidenza stipendiale sul quoziente previdenziale decisamente più sfavorevole ai dipendenti. Il processo, del resto, non è nuovo visto che è stato avviato a partire della fine degli anni 90, con il potere di acquisto delle pensioni che nel frattempo ha perso già il 33%”.La “stretta” finale però è soltanto agli inizi: “solo fino a pochi anni fa – continua Pacifico – gli insegnanti potevano mediamente contare su un assegno di quiescenza molto vicino all’ultimo stipendio. Mentre, i docenti assunti a partire dal 2015, con la Buona Scuola, sono destinati a percepire un assegno mensile decurtato tra il 38% ed il 45% rispetto a chi ha lasciato il servizio sino a quell’anno. Questo significa che un docente che due anni fa oggi percepiva una pensione di 1.500 euro, dai nostri calcoli lascerà il servizio a 70 anni con 46 anni e mezzo di contributi versati, ma andrà a percepire una pensione collocata nella fascia 825 euro 930 euro”. “Il risultato finale di questo assurdo processo è che se oggi abbiamo quasi il 40 per cento dei lavoratori in queste condizioni, peraltro pochi nella scuola, tra pochi decenni tali cifre saranno praticamente comuni al 90 per cento dei lavoratori. Con il paradosso che si avvicineranno sensibilmente a quell’assegno pensionistico minimo di 650-680 euro per tutti, su cui il Governo sta lavorando proprio in queste settimane. Quindi, il problema non è quello di rinviare l’innalzamento della soglia a 67 anni, come ha chiesto oggi il Pd, ma rivedere l’intero sistema che in questo modo sta mettendo in ginocchio l’intera cittadinanza ed in particolare nuove generazione”, conclude il sindacalista autonomo.Anief-Cisal ribadisce, quindi, che al momento l’unica modalità per combattere questo stato di cose rimane quella di poter contare su uno stipendio tabellare il più corposo possibile: diventa fondamentale, andando incontro ad un sistema contributivo totale, poter contare su un incremento il più possibile sostanzioso: requisito non certo insito nel ridicolo aumento in busta paga previsto dal nuovo contratto, pari ad 85 euro lordi dopo nove anni di blocco, peraltro nemmeno per tutti, visto che i finanziamenti nella Legge di Bilancio non sono sufficienti. Per tali motivi, invitiamo il personale a garantirsi almeno il triplo dell’aumento, più arretrati, presentando ricorso con noi”.Il giovane sindacato ricorda che è sempre possibile chiedere una consulenza personalizzata a Cedan per sapere se si ha diritto ad andare in quiescenza prima dei termini contributivi e di vecchiaia previsti dalla legge e per scoprire il valore dell’assegno pensionistico, oltre a ulteriori servizi. Per contatti, ci si può collegare al sito internet.

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Economia Circolare: la via alla sostenibilità per il settore agroalimentare

Posted by fidest press agency su venerdì, 27 ottobre 2017

agricolturaCremona. Sicurezza alimentare, riduzione degli sprechi e rimodulazione di una filiera agroalimentare capace di accogliere le sfide della sostenibilità ambientale. Sono stati questi i temi al centro dell’incontro promosso da Assalzoo nel corso della Fiera internazionale del Bovino da Latte in corso a Cremona, dal titolo “Economia circolare: un approccio strategico per il comparto mangimistico”.
Le indicazione della normativa dell’Unione Europea sull’economia circolare indicano una via precisa da percorrere attraverso il recupero e la valorizzazione dei sottoprodotti e degli ex-prodotti alimentari. E il settore della mangimistica si muove già da tempo in questa direzione. La riduzione degli sprechi alimentari e la sostenibilità delle produzioni rappresentano da sempre una sfida per l’industria zootecnica italiana. Questa esigenza va sempre coniugata con una rigorosa attenzione agli standard di sicurezza. Il livello dei controlli lungo tutta la filiera rimane infatti uno degli impegni essenziali degli operatori del settore mangimistico, ma non solo. La visione complessiva di questo intero processo è alla base della giornata di studi che ha visto la partecipazione di tutti gli attori della filiera.Insieme ad Alberto Allodi, presidente di Assalzoo, hanno partecipato Giuseppe Pulina, professore dell’Università di Sassari, esperto di nutrizione animale e sostenibilità, oltre che coordinatore del comitato scientifico per l’innovazione di Assalzoo, Gabriele Canali, professore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, esperto di filiere agroalimentari, e Luca Falasconi, professore dell’Università di Bologna, esperto di tematiche relative alla riduzione degli sprechi e alle forme di riutilizzo dei prodotti nella produzione agroalimentare, in rappresentanza del mondo scientifico e della ricerca. A completamento del percorso di filiera c’è stata la partecipazione di Valentina Massa, appartenente all’Effpa (European former foodstuff processors association) e imprenditrice con un’azienda mangimistica attiva nella valorizzazione degli ex-prodotti alimentari, in rappresentanza della componente industriale, e Rosario Trafiletti, dell’Istituto studi del Consumi, come espressione del mondo dei consumatori.Dal confronto tra le varie professionalità presenti nel corso della tavola rotonda è emerso un profondo senso di consapevolezza rispetto alla necessità di accogliere la sfida di un futuro produttivo in grado di riutilizzare al meglio i prodotti già esistenti. Sostenibilità e sicurezza sono le due categorie chiave con il quale vano costruite le fondamenta della filiera agroalimentare, quella capace di garantire cibo di qualità a quasi 10 miliardi di persone nel pianeta. Assalzoo, con questa iniziativa, che supera i confini del solo settore mangimistico, dimostra, ancora una volta, una visione d’insieme e un approccio operativo di lungo periodo in grado di coniugare la presenza industriale con il benessere dei cittadini/consumatori.

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Cinquième année pour “Tu n’es pas un ennemi!”

Posted by fidest press agency su venerdì, 27 ottobre 2017

carlo climatiRome. L’Université Européenne de Rome a démarré sa cinquième année d’activité pour l’Atelier de communication “Tu n’es pas un ennemi!”, fondé et dirigé par le journaliste Carlo Climati. L’Atelier se propose de sensibiliser les jeunes à une nouvelle forme de communication, qui ne considère pas l’Autre un ennemi et qui repose sur le dialogue et l’acceptation tranquille de l’autre. Cet Atelier est à la fois théorique et pratique. Il fait partie des activités de responsabilité sociale de l’Université Européenne de Rome. Il explore les différentes formes de communication dans le monde d’aujourd’hui à travers le journalisme, les réseaux sociaux, la musique à la radio, la télévision et le dialogue dans la vie quotidienne. “Tu n’es pas un ennemi!”. Voilà la devise, l’idée de base de cet Atelier. Les jeunes sont encouragés à voir les autres avec un nouveau regard, à créer des langages qui puissent représenter un pont pour tous et contribuer à la démolition des murs, des obstacles, des soupçons et de la méfiance. “Souvent, on pense que la communication repose sur un fleuve de mots et d’opinions. En fait, la première règle d’une bonne communication n’est pas de savoir parler, mais savoirécouter”, a déclaré Carlo Climati. “Tout être humain possède une valeur. Aller à sa rencontre et l’écouter veut dire ouvrir son cœur à une communication authentique, alimentée par un dialogue tranquille. Mais pour ce faire, nous devons, avant tout, battre la non-culture du préjugé. C’est cette sensation qui nous pousse à ne pas communiquer avec les autres, car, à l’intérieur de nous, nous avons déjà jugés, catalogués, rejetés, mis de côté les autres.Il arrive souvent d’avoir cette attitude de fermeture envers l’autres. Nous ne l’approchons pas car il a des idées différentes des nôtres ou qui sait quoi d’autre qui nous pousse à avoir un parti pris contre lui” “Le préjugé est une chose terrible parce que, comme son nom l’indique, c’est un jugement rendu au préalable. Avant de se connaître véritablement, de s’embrasser et de se regarder dans les yeux”, a-t-il expliqué Carlo Climati. «Parfois, le préjugé peut devenir une arrêt à mort, parce qu’il tue la communication, le dialogue, la possibilité de trouver un nouvel ami. Voilà comment naissent les murs, les guerres, les silences, les conflits non résolus de la vie quotidienne. Surmonter les préjugés veut dire retrouver notre nature de communicateurs et d’humains la plus authentique prêt à l’accueil et au dialogue avec tous dans la sérénité».

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Il Premio Sakharov 2017 all’opposizione democratica in Venezuela

Posted by fidest press agency su venerdì, 27 ottobre 2017

Portrait of Antonio TajaniLa consegna ufficiale del premio all’Assemblea nazionale (Julio Borges) e a tutti i prigionieri politici figuranti nell’elenco del Foro Penal Venezolano avverrà il 13 dicembre a Strasburgo.L’assegnazione del premio all’opposizione democratica venezuelana è stata decisa, come ogni anno, dalla Conferenza dei Presidenti, cioè dai leader dei gruppi politici e dal Presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani. Il Presidente Tajani, dopo aver annunciato la decisione, ha detto: “Il Parlamento europeo è da sempre in prima linea per difendere e promuovere la libertà, la democrazia e gli altri diritti umani, dentro e fuori i nostri confini. Oggi abbiamo il dovere di denunciare, ancora una volta, l’inaccettabile situazione del Venezuela. Oggi questo Parlamento vuole manifestare la sua vicinanza e rendere omaggio a tutto il popolo venezuelano.” Opposizione democratica in Venezuela: l’Assemblea nazionale (Julio Borges) e tutti i prigionieri politici figuranti nell’elenco del Foro Penal Venezolano, rappresentati da Leopoldo López, Antonio Ledezma, Daniel Ceballos, Yon Goicoechea, Lorent Saleh, Alfredo Ramos e Andrea González. venezueIl Venezuela sta attraversando una crisi politica. Il partito al potere ha continuamente limitato lo Stato di diritto e l’ordine costituzionale e nel marzo 2017 la Corte suprema ha tolto il potere legislativo all’Assemblea nazionale eletta democraticamente. Julio Borges, presidente dell’Assemblea nazionale, ha riassunto la situazione in Venezuela con queste parole: “Non è solo un scontro politico in Venezuela. È uno scontro vitale ed esistenziale basato sui valori.” Nello stesso tempo, il numero dei prigionieri politici è salito a oltre seicento, secondo l’ultima relazione del Foro Penal Venezolano, un’organizzazione venezuelana di spicco per la difesa dei diritti umani che offre assistenza legale gratuita alle persone con limitate risorse economiche e che si presume siano vittime di detenzione arbitraria, tortura o violenze durante le proteste. Tra i prigionieri politici figurano leader di primo piano dell’opposizione quali Leopoldo López, Antonio Ledezma, Daniel Ceballos, Yon Goicoechea, Lorent Saleh, Alfredo Ramos e Andrea González.Pur avendo ottenuto gli arresti domiciliari in luglio dopo tre anni di detenzione, il capo dell’opposizione Leopoldo López è stato nuovamente incarcerato nell’agosto 2017. Un altro politico di spicco dell’opposizione, l’ex sindaco di Caracas Antonio Ledesma, è agli arresti domiciliari dal 2015 e sono stati incarcerati anche gli ex sindaci di Iribarren, Alfredo Ramos, e di San Cristobal, Daniel Ceballos, come pure lo studente attivista Lorent Saleh. Tra i prigionieri politici figurano due cittadini spagnoli, Andrea Gonzales e Yon Goicoechea.Dall’inizio dell’anno sono stati uccisi oltre 130 oppositori e più di 500 sono stati arrestati arbitrariamente.

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Parliament confirms negotiation mandate on e-Privacy rules

Posted by fidest press agency su venerdì, 27 ottobre 2017

european parliamentBruxelles. A majority of MEPs confirmed the committee decision to enter into negotiations on the revision of EU privacy rules for electronic communications.The decision was backed by 318 votes to 280, with 20 abstentions. This means that Parliament is ready to start the talks with member states on the new e-Privacy regulation as soon as member states have agreed on their own negotiation position.Parliament’s mandate sets high standards of privacy, confidentiality and security in electronic communications across the EU. A ban on “cookie walls”, which block access to a website if the person does not agree to his or her data being used by the site, is among Parliament’s priorities. Snooping on personal devices via cookies or software updates, or tracking people without their clear approval through public hotspots or WI-FI in shopping centres, should also be prohibited, say MEPs.They also stress that data should only be used for the purpose of which consent has been given by the individual. So-called “meta-data”, which can give information about numbers called, websites visited, geographical location or the time and date a call was made and other sensitive data, should be treated as confidential and never passed on to third parties. Finally, “privacy by default” settings should become standard for all software used for electronic communications.

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