Fidest – Agenzia giornalistica/press agency

Quotidiano di informazione – Anno 36 n° 145

Archive for 29 Maggio 2011

Spese sanitarie

Posted by fidest press agency su domenica, 29 Maggio 2011

Roberto Setola, professore associato di automatica presso l’Università Campus biomedico di Roma, in un fondo scritto per il periodico trimestrale “Campus” ha posto l’accento sulla “Rivoluzione digitale in sanità” che ha avuto come prologo l’introduzione obbligatoria della trasmissione digitale dei certificati di malattia. Per Setola è stata una svolta notevole. Ne conveniamo. 25 milioni di certificati all’anno sono gestiti online con il risultato di un risparmio per la collettività di 30 milioni di euro l’anno oltre al fatto che sono stati evitati errori nell’immissione dei dati e consentito la disponibilità in tempo reale dei dati trasmessi. Da qui la considerazione che è un primo step verso una sanità più paperless “per tagliare le spese improduttive al fine di recuperare le risorse per le cure mediche e, al tempo stesso, di dotarsi di strumenti di controllo della spesa sempre più accurati”. Se seguiamo questo ragionamento gli steps successivi vanno, a mio avviso, percorsi su due distinti fronti. Il primo è di passare dalla “medicina universale” alla “prevenzione universale” per consentire a tutti la possibilità di controlli sistematici della salute allo scopo di individuare per tempo talune malattie che per la loro caratteristica sono, lungo un loro percorso, asintomatiche o poco riconoscibili. Il secondo è quello d’offrire al medico di base o di famiglia a dir si voglia, di diventare il primo attore di un rapporto con i pazienti che vada oltre la sua funzione burocratica. Oggi, infatti, è frequente che di là di una visita specialistica richiesta per il proprio paziente il medico di base si ritrovi a gestire unicamente la richiesta dello specialista di accertamenti diagnostici e di prescrizioni di farmaci. La prima traccia ce la indica lo stesso Setola allorchè ci anticipa l’introduzione della “ricetta elettronica” che permetterebbe al medico di interagire direttamente con il farmacista per la prescrizione dei farmaci per i propri pazienti con l’utilizzo di uno specifico codice. Questo discorso potrebbe valere anche nel rapporto con lo specialista, i laboratori di analisi e quanto altro. A questo punto tralasciando l’aspetto tecnico, che va considerato per realizzare tali passaggi, si deve porre l’accento sugli effetti pratici dei vari collegamenti che si possono attuare e i dati e le informazioni che ne deriverebbero consentendo al paziente d’essere tempestivamente curato sulla base di anamnesi visibili agli addetti ai lavori in tempo reale sia in presenza di un improvviso ricovero ospedaliero o in pronto soccorso sia per permettere la lettura di dati clinici e di precedenti controlli e prescrizioni di farmaci da parte di tutta la possibile filiera sanitaria: specialista, consulente, medico ospedaliero, ecc. E questa opportunità di alzare il livello di controllo sanitario della popolazione, nella logica dei costi/benefici ben si adatta alla necessità di ottenere il massimo risultato con una minore spesa di gestione delle stesse prestazioni, va messa doverosamente in conto. Vi è anche l’opportunità, non sottovalutabile, che lo specialista, che abbia in visita un paziente, possa avere sottomano una documentazione tecnicamente valida ai fini di una conseguente diagnosi invece di attingerla dal diretto interessato e con il rischio di averla da costui incompleta ed evasiva oltre a subire una inevitabile perdita di tempo. A conclusione possiamo dire che esiste un diverso modo di praticare l’assistenza sanitaria e questo discorso dovremmo già porcelo per valutarne in maniera approfondita i suoi vari aspetti e i mutamenti che ne deriverebbero. E’ tempo che si riconosca la necessità di stabilire un diverso approccio degli addetti ai lavori e dei pazienti con la medicina e la sua pratica nell’interesse generale della salute e di una migliore qualità della vita. (Riccardo Alfonso http://www.fidest.it)

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Morto Al – Ghoubasci

Posted by fidest press agency su domenica, 29 Maggio 2011

«Ci uniamo al dolore della comunità islamica per la morte di Aladdin al-Ghoubaschi. Ho conosciuto personalmente l’imam, di cui ricordo la partecipazione e la presenza in tutte le attività e gli eventi organizzati in collaborazione con la città di Roma. Aladdin al-Ghoubaschi ha lavorato con passione al progetto della Settimana della Cultura Islamica, che attualmente si sta svolgendo nella Capitale, un contribuito che manterrà vivo il suo ricordo» Lo afferma il sindaco di Roma, Gianni Alemanno.

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Il Pdl non esiste

Posted by fidest press agency su domenica, 29 Maggio 2011

Milano-piazza castello

Image via Wikipedia

Quando sta succedendo a Milano dimostra una sola cosa: il Pdl non esiste. Esistono solo interessi personali e il voto non rappresenta una scelta politica ma un interesse di parte. Il modo scomposto con il quale si cerca di confondere i milanesi, tra minacce e paure di vario genere e tentativi di violare la legalità con un condono delle multe e nel proporre il trasferimento dei ministeri, dimostra la incapacità di una coalizione di governare il paese. Il Pdl potremmo definirlo al massimo una lobby organizzata per ottenere dalle istituzioni corsie preferenziali per l’interesse di ristretti comitati d’affari. Si aggredisce qualsiasi cosa per conseguire i propri obiettivi. E’ tale e tanta la confusione e il sospetto che persino i provvedimenti opportuni ed adeguati vengono appannati e confusi per falsità e inganno. A questo punto tali circostanze meritano una riflessione più ponderata. Non possiamo negare, ad esempio, che gli stessi partiti sono portatori di un “interesse” nel ritrarre una parte della società e lo hanno fatto nel sostenere sia le classi privilegiate sia le proletarie. Ora se il gioco si è fatto più pesante è perché il capitalismo si è radicato maggiormente nel tessuto sociale e ha fatto emergere il lato oscuro della natura umana con le sue logiche consumistiche per le quali il potere è dato solo dal dio denaro. Da qui dobbiamo convenire che i partiti, cosiddetti “padronali”, e il Pdl lo è, anche se non è il solo, hanno una loro ragione d’essere proprio in virtù del fatto che si muovono come una società di capitali dove vi è l’azionista di riferimento e quello che detiene il pacchetto di maggioranza. Ma vi è anche l’Opa e gli “scalatori ostili”. Il parlamento, a questo punto, si trasforma in un’assemblea societaria dove gli azionisti non hanno nulla da rimproverare all’esecutivo se la ripartizione degli utili è alta. E ora se ci limitiamo a considerare solo il caso di un partito, il Pdl, i suoi azionisti hanno tutto l’interesse a tenere in piedi la struttura perché ne va del loro capitale investito. Ma a complicare il tutto è che hanno un presidente-amministratore delegato che ha in mano la maggioranza delle azioni e la posta in gioco è una sola: o c’è lui o la società fallisce. E ora il presidente non sembra godere buona salute, in senso politico, s’intende, e il nervosismo si diffonde. Ciò che ancora salva il Pdl è che dall’altra parte della sponda l’Opa non è del tutto ostile. E alla fine ci ritroviamo con gli italiani che hanno votato un’idea e ora si ritrovano senza idee. (Riccardo Alfonso http://www.fidest.it)

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Quattro punti a Monaco per Stefano Coletti

Posted by fidest press agency su domenica, 29 Maggio 2011

Prestazione di assoluto livello per Stefano Coletti a Monaco nel terzo round della GP2 Main Series. Il giovane monegasco già nelle prove ufficiali era apparso in ottima forma sulle strade di casa, inserendosi costantemente nella lotta per le prime posizioni, conclusa con la conquista della seconda fila grazie al quarto tempo (1:22.449). Nella Feature Race il pilota del Trident Racing Team, dopo aver guadagnato una posizione in partenza, nei primi giri si è mantenuto a contatto con la coppia di testa per poi occupare stabilmente la terza posizione per tutta la fase centrale della corsa. Dopo l’ingresso ai box per la obbligatoria sostituzione dei pneumatici Coletti è rientrato in pista quinto, posizione che ha mantenuto fino alla bandiera a scacchi conquistando ulteriori quattro punti in classifica.
Avvio decisamente sfortunato invece nella Sprint Race, con Stefano fermo allo spegnersi dei semafori sul quarto posto in griglia di partenza per l’elevata temperatura raggiunta dalla frizione. Partito con quasi un giro di ritardo, Coletti ha dato vita ad una rabbiosa rimonta che dall’ultimo posto lo ha portato a ricoprire la quindicesima posizione a nove giri dal termine, quando è stato costretto a rientrare definitivamente ai box a causa di una progressiva perdita di efficienza dell’impianto frenante.
In classifica Stefano Coletti è ora sesto con 14 punti e con un gap di 9 lunghezze da leader. La GP2 Series tornerà in pista il prossimo 26 Giugno a Valencia (Spagna).

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“6 giugno 1941: pensato il museo”

Posted by fidest press agency su domenica, 29 Maggio 2011

Torino 6 giugno 2011 Ore 18.30, Cinema Massimo – sala 3 70 anni dopo – Omaggio a Maria Adriana Prolo Proiezione del film Occhi che videro di Daniele Segre Ingresso libero fino ad esaurimento posti Intervengono: Daniele Segre, Giovanni Zanetti, Caterina Taricano, Matteo Pollone e Vittorio Sclaverani Maria Adriana Prolo, fondatrice dell’Associazione Museo Nazionale del Cinema il 6 giugno 1941, appena trentatreenne, annotò sulla sua agenda: “pensato il museo”. Da quelle tre parole è nata una delle realtà culturali più significative e amate non solo di Torino, ma di tutta Italia.
A settant’anni da quell’intuizione, l’Associazione Museo Nazionale del Cinema (AMNC) celebra una donna e un’intellettuale che, grazie ad un geniale gusto collezionistico, raccolse e conservò testimonianze uniche dell’industria cinematografica torinese e non solo. Materiali e documenti fra loro diversissimi, la cui selezione testimonia uno dei grandi meriti di quell’instancabile collezionista: la capacità e la lungimiranza, quando ancora pochi lo facevano, di guardare alla storia del cinema come ad un fenomeno complesso nel quale confluiscono processi culturali e sociali diversi.
Per l’occasione, lunedì 6 giugno alle ore 18.30 presso il Cinema Massimo, l’Associazione Museo Nazionale del Cinema presenta il film Occhi che videro di Daniele Segre (50’, 1989), un lungo e intenso dialogo con Maria Adriana Prolo che ripercorre la sua storia e quella del Museo, dalle origini a Palazzo Chiablese fino all’approdo presso la Mole Antonelliana. L’iniziativa si associa all’omaggio che il Museo Nazionale del Cinema dedica a Daniele Segre in occasione dei trent’anni dalla nascita della casa di produzione “I Cammelli”. (maria adriana, occhi che videro)

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4° Phonetica Jazz Festival

Posted by fidest press agency su domenica, 29 Maggio 2011

Maratea 29 maggio alle h. 21.00 all’esterno della Chiesa di S. Vito, si terrà l’anteprima del 4° Phonetica Jazz Festival. Si tratta di “ACQUA VITAE”, spettacolo di jazz e poesia di Erika Dagnino (testi) eStefano Pastor (violino ed elettronica), con Aldo Bagnoni (percussioni), una nuova produzione dell’Associazione Phonetica e del PHONETICA Jazz Festival. Il titolo è volutamente a cavallo tra italiano e latino, per sottolineare la stretta attualità del tema dell’acqua, indicato dall’Outdoor Festival di Maratea, una manifestazione dedicata alla natura ed allo sport che ha voluto ospitare questa iniziativa artistica nelle sue giornate.
Erika Dagnino è una affermata poetessa e saggista attiva internazionalmente, in particolare sulla scena newyorkese, mentre Stefano Pastor violinista e polistrumentista, ma anche poeta, è il recente vincitore del ‘ultimo “Top Jazz” della prestigiosa rivista Musica Jazz nella sua categoria. Aldo Bagnoni, che del PHONETICA Jazz Festival è l’ideatore, è batterista, percussionista e anch’egli scrittore. Insieme i tre daranno vita ad uno spettacolo imperniato su musica improvvisata e testi poetici propri e di celebri poeti del passato.
L’ingresso allo spettacolo è gratuito. In caso di maltempo, la sede sarà invece al club Sambacco, Piazza del Gesù loc. Fiumicello, sempre a Maratea. (stefano, aldo, erika, logo phonetica)

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Bicentenario nascita di Franz Listz

Posted by fidest press agency su domenica, 29 Maggio 2011

Vicenza 29 maggio alle ore 21.00, continuano gli appuntamenti della XX edizione del Festival “Le Settimane Musicali al Teatro Olimpico di Vicenza” con un concerto tutto dedicato al bicentenario della nascita di Franz Listz, organizzato in collaborazione con il Festival Biblico. Saranno sul palco con un programma interamente dedicato al musicista ungherese la pianista coreana Ilia Kim e la violinista Sonig Tchakerian. Il concerto sarà preceduto alle ore 19.30, presso l’Odeo del Teatro Olimpico, da una conferenza introduttiva sulla vita e sull’opera del compositore, tenuta dal saggista e critico musicale Piero Rattalino.
Le “Settimane Musicali al Teatro Olimpico” proseguono lunedì 30 maggio, alle ore 20.00, con la seconda recita dell’opera Don Giovanni e mercoledì 1 giugno, alle ore 21.00, con l a violinista Sonig Tchakerian protagonista di una proposta artistica molto originale: eseguirà la Partita in re minore BWV 1004 di J. S. Bach per violino solo in un Teatro Olimpico completamente al buio. Le Settimane Musicali al Teatro Olimpico fanno parte dal 2007 del circuito dell’EFA – European Festivals Association, la più antica e prestigiosa associazione di festival europei – unico festival veneto tra i dieci italiani ad aver ottenuto questo prestigioso riconoscimento.
Sonig Tchakerian ha iniziato a suonare il violino piccolissima, sotto la guida del padre. Trasferitasi in Italia, si è diplomata a 16 anni con il massimo dei voti e la lode, con Giovanni Guglielmo. È tra i pochi violinisti ad eseguire dal vivo l’integrale dei Capricci di Paganini, che ha registrato anche in cd nel 2003.
Suona un magnifico violino di Gennaro Gagliano, costruito a Napoli nel 1760. In occasione delle Colombiadi del 1992 ha avuto l’onore di tenere un concerto con il violino di Paganini, il Guarneri del Gesù detto “Il Cannone”. Ogni anno, nell’ambito del progetto Bottega Tartiniana, suona l’Amati appartenuto a Giuseppe Tartini in un concerto presso la casa natale del grande musicista, a Pirano d’Istria.
Ilia Kim, pianoforte Nata a Seoul, inizia a soli quattro anni gli studi musicali, a undici anni debutta con un recital al Sae Jong Arts Centre della sua città natale, che le conferisce un premio per fanciulli eccezionalmente dotati, assegnandole una borsa di studio per recarsi all’estero.
Nel 1988 si iscrive alla Hochschule der Künste di Berlino, diplomandosi nel 1994 col massimo dei voti. Segue quindi i corsi per concertisti al Mozarteum di Salisburgo, alla Hochschule für Musik und Theater di Hannover e all’Accademia Pianistica di Imola, dove si dedica anche al fortepiano. (Tchakerian, Ilia Kim)

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Storia del libro in Europa

Posted by fidest press agency su domenica, 29 Maggio 2011

Bologna 30 maggio 2011 alle ore 17 via Nazario Sauro, 22 Storia del libro in Europa continua il ciclo di lezioni magistrali Scrittura, stampa e lettura promosso da CERB – Dipartimento di Filologia Classica e Italianistica dell’Università di Bologna Universidad de Alcalá Lezione magistrale di Antonio Castillo Gómez Universidad de Alcalá In Italia vi sono insegnamenti di Storia del libro e varie ricerche sono frutto di studiosi provenienti da molte aree disciplinari. Anzitutto gli storici e gli italianisti che hanno con quella Storia un’antica liaison. Hanno offerto contributi gli storici sociali, quelli delle idee e quelli del diritto (con specifico riferimento alla normativa sulla tutela della proprietà letteraria), nonché i paleografi e gli storici della scrittura, specie per il mondo antico e bizantino; non mancano approcci di genere e altre forme di interpretazione della millenaria vicenda che va dal rotolo al codice, dal libro tipografico all’e-book. Ma che ne è della disciplina in Europa, da dove provengono studi illuminanti e dalle molte sfaccettature, siano essi storico-critici siano ispirati ad un fondamento più specificamente bibliografico? La disciplina è incardinata nelle università o si persegue come studio che trova spazi all’interno di diversi contesti? Si confronta con il mondo bibliotecario? Quando e da chi il libro, sia di antico regime tipografico sia frutto della più moderna e sofisticata strumentazione, è studiato e sotto quali forme? Quali conseguenze negli impianti storici e, dunque, nelle conquiste critiche raggiunte nei vari paesi europei? C’è una linea di demarcazione evidente che invita a separare la Storia del libro dalla Storia della stampa e dell’editoria, ad esempio? E ancora: tale Storia ha solo un valore cognitivo o invece ha guadagnato un nuovo, proprio e determinato statuto disciplinare? A questi interrogativi risponderanno i maggiori specialisti europei, per la prima volta chiamati in Italia a un simile confronto. Sarà un modo per capire di più e meglio e per alimentare le nostre riflessioni sul libro, preparati a proseguire gli studi verso mete sempre più ambiziose. (Antonio Castillo Gómez)

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”Ala. Trame esistenziali”

Posted by fidest press agency su domenica, 29 Maggio 2011

Forte dei Marmi dal 19 giugno al 31 luglio la galleria Poleschi Arte Via Mazzini 9/b ospita la personale, dal titolo ”Ala. Trame esistenziali”, di una giovane e particolare artista viterbese, Antonella Isanti, conosciuta dagli amanti del settore con lo pseudonimo di Ala. La mostra a cura di Luciano Caprile presenta oltre 130 opere databili agli ultimi dieci anni della sua produzione da cui si evince la lezione – e quindi l’ispirazione – appresa da alcuni grandi del Novecento italiano.
Nata come pittrice informale, Ala negli anni Novanta si stacca dalla pittura per passare ad una fase di ricerca e di presa di consapevolezza del suo essere artista attraverso l’uso di materiali di uso quotidiano come corde, legni, calze di nylon e stoffe recise. Ala usa una cornice o un telaio come punto di partenza e costruisce assemblaggi di trame ripetute, nodi ed intrecci intricati che la portano a superare definitivamente la superficie del quadro tradizionale per inoltrarsi in una sorta di tridimensionalità tattile, in cui i materiali, nella loro semplicità disarmante, assumono inaspettatamente un valore simbolico e diventano arte.
Una particolarità: in molti casi i titoli delle sue opere non rispecchiano ciò che la superficie mostra; Ala infatti ritiene che questo sia un modo per dare alle sue opere un valore aggiunto nato dall’emotività di un attimo.
Antonella Isanti, in arte Ala, nasce a Viterbo nel 1966. Dal 1996 al 2000 frequenta l’Accademia di Belle Arti di Roma.
La Poleschi Arte di Forte dei Marmi nasce nel 1992 a qualche anno di distanza dall’apertura a Lucca del primo showroom del rinomato gallerista toscano Vittorio Poleschi. Situata nel cuore della esclusiva località versiliese, sulla passeggiata a mare, la galleria negli anni ha saputo proporre nei suoi spazi importanti collettive e personali di un lungo l’elenco di maestri del Novecento italiano e dell’avanguardia internazionale, selezionando i periodi migliori e le opere più significative di ogni artista, tra i quali – per brevità – citiamo Afro, Arman, Baj, Boetti, Burri, Crippa, De Dominicis, Fontana, Matta, Mondino, Morlotti, Vasarely. (ala insonnia)

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Marco Parlangeli presidente fondazioni (Efc)

Posted by fidest press agency su domenica, 29 Maggio 2011

Marco Parlangeli, direttore generale (provveditore) della Fondazione Monte dei Paschi di Siena è stato nominato presidente dell’European Foundation Centre (Efc) nel corso dell’Assemblea Generale dell’Efc (Aga) che si è tenuta a Cascais (Portogallo) dal 26 al 28 maggio e che ha avuto come tema l’impiego sostenibile delle risorse naturali. La carica avrà durata triennale (2011-2014).
Parlangeli è altresì membro del consiglio di amministrazione della Fondazione Accademia Musicale Chigiana, del comitato di supporto di Cassa Depositi e Prestiti, nonché del cda di Mediobanca. Già dal 2004 era tesoriere dell’European Foundation Centre e faceva parte del Management Committee e del Governing Council dell’associazione. Durante il suo intervento dopo la nomina Parlangeli ha evidenziato in primo luogo e con forza la necessità che l’Unione Europea adotti al più presto uno statuto della fondazione europea sulla base di valori chiave come responsabilità, trasparenza e buone pratiche. Inoltre ha sottolineato l’obiettivo di aumentare il numero di Fondazioni associate, di far sì che l’Efc diventi la “voce” della filantropia europea, incrementandone la sua visibilità e assumendo un ruolo operativo nel portare avanti progetti e strategie, contribuendo così alla creazione di benefici tangibili e concreti per le comunità.
Cos’è l’EFC
L’European Foundation Centre (EFC) è un’associazione internazionale indipendente tra fondazioni che promuove e sostiene il lavoro delle fondazioni e della filantropia d’impresa in Europa e con l’Europa. Costituita nel 1989 per iniziativa di sette fra le principali fondazioni europee, l’EFC è oggi al servizio di un nucleo di oltre 230 membri, associati e sottoscrittori; di 350 iniziative di filantropia comunitaria e di altre 50.000 organizzazioni connesse attraverso una rete di 58 centri d’informazione e di servizio in tutto il mondo. (parlangeli)

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Premio Mogol 2011

Posted by fidest press agency su domenica, 29 Maggio 2011

Italian singer-songwriter Jovanotti

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Aosta martedì 14 giugno, alle ore 21.15.Teatro Romano cerimonia di consegna del Premio Mogol 2011 Valle d’Aosta, giunto alla quarta edizione. Promossa e organizzata dall’Assessorato, in collaborazione con la Fondazione Istituto Musicale della Valle d’Aosta e il CET-Centro Europeo di Toscolano, la serata sarà condotta da Fabrizio Frizzi e sarà trasmessa, giovedì 23 giugno, alle ore 23.10, su Rai Uno e in contemporanea su Radio Uno nazionale. Jovanotti, Davide Van De Sfroos, Cesare Cremonini, Max Pezzali e Alessandro Mannarino i cinque finalisti in gara, rispettivamente con i brani seguenti:
Le tasche piene di sassi di Jovanotti Lorenzo Cherubini
Yanez di Davide Van De Sfroos
Mondo di Cesare Cremonini
Statte zitta di Alessandro Mannarino
Il mio secondo tempo di Max Pezzali
Il vincitore sarà annunciato durante la serata di premiazione e sarà scelto dalla Giuria, presieduta da Mogol e composta dai giornalisti Mario Luzzato Fegiz del Corriere della Sera, Marinella Venegoni de La Stampa e Paolo Giordano de Il Giornale. Nel corso della serata, è prevista l’esibizione di alcuni dei cinque finalisti, oltre a Ron e a Noa, a numerosi altri personaggi di rilievo nazionale, che porteranno musica e parole: veicolo di sentimenti, esperienze, spirito e della vita stessa.
I biglietti per assistere all’evento saranno distribuiti gratuitamente e potranno essere ritirati presso il Museo Archeologico Regionale di Aosta a partire da lunedì 6 giugno prossimo, tutti i giorni dalle ore 9 alle 19. Nelle precedenti edizioni, il Premio Mogol era stato vinto:
nel 2008 da Jovanotti per il testo Fango;
nel 2009 da Povia con la canzone Luca era gay;
nel 2010 ex aequo da Edoardo Bennato con È Lei e da Simone Cristicchi con L’ultimo valzer.

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Vacanze estive degli italiani

Posted by fidest press agency su domenica, 29 Maggio 2011

Sotto la neve o tra i caldi mari del sud? Per il viaggiatore del nord e’ fondamentale la posizione dell’albergo (71,7%) e ildesign (21%), chi arriva dal centro Italia usa come criterio principale di scelta il prezzo (74,5%), mentre dal sud ci si concentra sui servizi offerti al minor costo possibile (52,2%). E quali sono le lamentele non appena mettono piede in hotel? Al nord est si punta il dito contro i problemi di scarso isolamento acustico (43,4%), mentre dal centro a far storcere il naso con più facilità è la scarsa accoglienza della stanza, tra cui spicca il letto, considerato spesso troppo scomodo (59%) e a contare e’ la qualità del menù (42%). Al sud a contare è anche l’occhio, poiché si vorrebbe trovare una stanza più fornita di dotazioni e accessori, come bagnoschiuma o asciugamani (31%), oltre ad un ambiente più accogliente e curato nell’arredamento (26,4%). Al Nord ovest invece sono le dimensioni che sono capaci di far partire con il piede sbagliato la vacanza: se la stanza e’ troppo piccola (39%), e non dotata di vista panoramica (33,2%), e’ facile che i giorni di pernottamento siano vissuti con stress. E non è vacanza senza dei piccoli souvenir da portare con sé a casa: in classifica i ‘classici’ pezzi, come saponette, bagnoschiuma e kit bagno (22,2%), piccoli accessori per essere sempre pulito e in ordine, nel nord ovest vanno anche per la maggiore; mentre nel nord est si prediligono piatti e ciotole (26%) per la casa. Al centro dello Stivale piace l’accessorio ingombrante, ma utile, come l’accappatoio (24%) e i teli bagno (27%). Al sud infine, quello che conta e’ il valore affettivo o l’impatto scenico: ecco perché e’ diffusa l’abitudine di accaparrarsi dei ‘pezzi unici’ da mostrare agli amici al ritorno, come i menu’ e la carta dei vini (11%). E quali sono le paure piu’ diffuse di chi soggiorna in albergo? Tra le piu’ diffuse, il timore di non sentire la sveglia (16,2%) soprattutto alnord-ovest; al centro ci si preoccupa di trovare sul proprio conto servizi che non ha utilizzato(38,4%), mentre al sud si ha paura di essere vittima di furti e saccheggi in stanza (33,2%) e nel nord est si vive con il continuo incubo di dimenticare qualcosa al momento della partenza (56,7%).

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Indice glicemico degli alimenti

Posted by fidest press agency su domenica, 29 Maggio 2011

Rossano Calabro. Per una persona con diabete è fondamentale conoscere la composizione quali-quantitativa di ciò che mangia – in particolare i carboidrati – per aggiustare di conseguenza l’insulina da iniettare o comunque per seguire l’alimentazione più corretta che la malattia richiede. Un’informazione utile, ma non sempre conosciuta da tutti, è l’indice glicemico. In pratica l’indicatore di quanto velocemente i carboidrati di un alimento vengono assimilati e assorbiti, concorrendo a far crescere più o meno velocemente la glicemia: indice glicemico basso uguale glicemia sale più lentamente, e viceversa. “Per aiutare le persone con diabete in tutto il mondo, International Diabetes Federation (IDF), la federazione mondiale, ha deciso di raccogliere in un prontuario l’indice glicemico di tutti i principali alimenti delle varie tradizioni alimentari”, spiega Antonio Ceriello, Membro del Board europeo IDF, che ha presentato il progetto al XVIII Congresso nazionale di diabetologia dell’Associazione Medici Diabetologi (AMD). “L’Associazione Medici Diabetologi ha raccolto l’idea e ha suggerito di rendere disponibile questa informazione anche tramite la tecnologia informatica, che ormai estremamente semplificata è in grado di aiutare le persone nella vita di tutti i giorni”, spiega Giacomo Vespasiani, Past-President AMD, che sta lavorando allo sviluppo dell’applicazione per IPhone per conto di IDF. “L’app dovrebbe essere pronta e presentata ufficialmente a New York, a settembre, in occasione del Summit ONU sul controllo e la prevenzione delle malattie non trasmissibili, tra le quali il diabete occupa purtroppo il ruolo di protagonista, con 285 milioni di malati oggi, destinati per l’IDF a diventare 438 milioni nei prossimi 20 anni”, conclude Vespasiani.

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Terzo rapporto sostenibilità

Posted by fidest press agency su domenica, 29 Maggio 2011

Ecodom, Consorzio Italiano di Recupero e Riciclaggio degli Elettrodomestici, ha presentato i dati del Rapporto di Sostenibilità 2010: 89.045 tonnellate di Rifiuti Elettrici ed Elettronici trattati, di cui 46.085 tonnellate del Raggruppamento R1 (frigoriferi, congelatori, condizionatori e scalda-acqua) e 42.960 tonnellate del Raggruppamento R2 (lavatrici, lavastoviglie, forni, cappe), con una crescita del +17% rispetto al 2009. Da queste tonnellate sono state ricavate 58.429 tonnellate di ferro, 7.332 tonnellate di plastiche, 2.644 tonnellate di alluminio e 1.612 tonnellate di rame, tutte reinserite nei processi produttivi. Il processo di trattamento dei RAEE realizzato da Ecodom ha evitato l’immissione in atmosfera di circa 1.834.245 tonnellate di anidride carbonica (CO2), una quantità equivalente a quella che sarebbe assorbita in un anno da un bosco grande quanto l’intera provincia di Ancona. Il 55% dei RAEE gestiti nel 2010 da Ecodom sono stati raccolti nel Nord Italia: la Lombardia, che guida la classifica delle Regioni più virtuose, ha raccolto 13.053 tonnellate di RAEE; segue il Piemonte con 9.411 tonnellate e il Veneto con 8.979 tonnellate. Tra le Regioni del Centro e del Sud più attive nella raccolta dei RAEE, si segnalano la Toscana con 8.131 tonnellate e la Sicilia con 6.800 tonnellate.
Ecodom ha realizzato diverse iniziative per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla salvaguardia ambientale. Tra queste “Clean Up – pensare pulito per vivere meglio”: uno spettacolo teatrale sul riciclo dei RAEE, ideato dal giornalista Luca Pagliari, e messo in scena per gli studenti delle scuole superiori nei principali teatri di Fabriano, Firenze e Milano. Un’altra iniziativa è stata “Raeeporter”, la campagna ambientale realizzata in collaborazione con Legambiente, che ha invitato tutti i cittadini a fotografare i RAEE abbandonati in modo improprio e ad indicarne sul sito http://www.raeeporter.it il luogo. Ecodom si è occupata di inviare le segnalazioni agli Enti Locali competenti, per il recupero e il trasporto dei RAEE nel Centro di Raccolta più vicino..
Nel 2010 Ecodom ha registrato risultati significativi dal punto di vista economico: il valore economico generato direttamente dal Consorzio è stato pari a 37.119.015 euro, mentre quello distribuito agli stakeholder è stato pari a 36.696.845 euro (in entrambi i casi con una crescita del +10% circa rispetto al 2009). In particolare, quasi il 91% del valore economico distribuito nell’esercizio 2010 è stato destinato alle attività di raccolta e trattamento (inclusi anche i premi di efficienza versati ai Comuni), confermando così il valore prioritario dato da Ecodom al raggiungimento di alti standard qualitativi nei processi di trattamento dei RAEE.
Infine, anche per l’anno 2010, Ecodom ha continuato ad applicare il meccanismo dell’indicizzazione nei contratti con gli impianti di trattamento; questo meccanismo prevede una variabilità trimestrale del prezzo pagato dal Consorzio per il trattamento dei RAEE in funzione del valore di mercato delle materie prime seconde: quando tale valore scende, Ecodom riconosce ai propri fornitori un importo più elevato; quando invece tale valore sale, Ecodom versa un prezzo inferiore. Grazie a questo meccanismo, i fornitori di trattamento possono contare su un ricavo totale (derivante dal prezzo pagato da Ecodom per il trattamento più i ricavi relativi alla vendita delle materie prime seconde) costante, e riescono quindi ad assicurare a Ecodom il mantenimento degli standard di qualità richiesti anche in caso di condizioni di mercato sfavorevoli. Nel 2010 l’importo integrativo (rispetto ai prezzi “nominali” di trattamento offerti dai Fornitori durante il processo di selezione) che il Consorzio ha corrisposto ai Fornitori stessi è stato di 2.588.848 euro.

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Crimine organizzato ed economia locale

Posted by fidest press agency su domenica, 29 Maggio 2011

I confini dell’economia illegale sono cambiati drasticamente. Un tempo erano circoscritti al contrabbando e al traffico di stupefacenti nelle regioni dell’Italia meridionale. Ora – come ha sottolineato Michele Polo, docente alla Bocconi, introducendo il secondo incontro dell’anteprima partenopea del Festival dell’Economia di Trento dal titolo “L’estorsione nell’area di Napoli e Caserta” – questa semplificazione è ampiamente superata. I confini si sono allargati, il fenomeno è diventato più complesso. S’è creata una zona grigia tra attività illecite e non che coinvolge altre aree del Paese, frenando lo sviluppo. A partire dal riciclaggio ed il reinvestimento di proventi derivati dal crimine organizzato che non si limita certo al Sud Italia, ma coinvolge anche altre
realtà L’economia sommersa ed illegale interessa Napoli come Milano. S’insinua in quella “terra di mezzo” sulla quale hanno cercato di puntare i riflettori gli altri interventi della mattinata, ponendo l’accento su come l’estorsione, negli ultimi anni, abbia “paralizzato” lo sviluppo economico di alcune regioni.

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Aumenti benzina

Posted by fidest press agency su domenica, 29 Maggio 2011

Puntuali, in vista della festività del 2 giugno, arrivano i rincari dei carburanti. Per il terzo giorno consecutivo, infatti, sulla rete italiana si registrano aumenti dei prezzi alla pompa. “Si tratta della solita speculazione legata alle partenze degli italiani – afferma Casper – Comitato contro le speculazioni e per il risparmio, di cui fanno parte Adoc, Codacons, Movimento Difesa del Cittadino e Unione Nazionale Consumatori – In Italia pochi giorni prima di esodi, ponti e festività varie, i listini di benzina e gasolio subiscono variazioni al rialzo, producendo un aggravio di spesa a danno dei cittadini. In base alle nostre stime, quest’anno gli automobilisti che si sposteranno per il ponte del 2 giugno, dovranno fare i conti con una stangata sui carburanti pari a 55 milioni di euro”. “Rispetto allo stesso periodo del 2010 infatti – spiegano Adoc, Codacons, Movimento Difesa del Cittadino e Unione Nazionale Consumatori – la benzina costa oggi il 12,7% in più, mentre per il gasolio l’aumento sfiora il 15%. Tradotto in soldoni, si tratta di 8,8 euro in più per un pieno di verde, e 9,3 euro in più per un pieno di diesel. Rincari che produrranno una stangata di circa 55 milioni di euro a carico di chi si sposterà per la festa del 2 giugno”.

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Autovie venete: traffico estivo

Posted by fidest press agency su domenica, 29 Maggio 2011

Il tratto autostradale della A4, nella sola direzione Trieste – Venezia, in una giornata di traffico medio registra un passaggio di mezzi pesanti che oscilla fra 18 e 19 mila unità. Il 3 giugno, data successiva alla Festa della Repubblica, ne registra 24 mila. L’incremento, che inevitabilmente provoca rallentamenti anche significativi alla circolazione autostradale, è dovuto al fatto che i mezzi pesanti, dopo lo stop festivo, partono contemporaneamente soprattutto da oltre confine. “Un elemento di criticità – ha spiegato il presidente di Autovie Venete Emilio Terpin durante la conferenza stampa che ha avuto luogo oggi (sabato 28 maggio) a Palmanova – che va ad aggiungersi all’aumento dei transiti di mezzi leggeri caratteristici dei primi week end estivi e dei “ponti”, come quello in programma la prossima settimana”. Il periodo compreso fra martedì 31 maggio e domenica 5 giugno, dunque, si presenta come una sorta di prova generale degli esodi estivi, ogni anno più intensi. Affiancato dal presidente di Fvg Strade Giorgio Santuz e dai Comandanti delle sezioni di Udine e di Venezia Giuseppe Stornello e Rocco Sardone, Terpin ha messo in rilievo il costante incremento del traffico, nei primi mesi del 2011, su tutta la rete. “Un trend iniziato già nel 2010 – ha sottolineato – con 43 milioni 164 mila 677 di veicoli transitati sulla A4, sulla A23 e sulla A28 (+ 3,10% rispetto al 2009) e proseguito nei primi quattro mesi di quest’anno, tutti caratterizzati da un segno positivo. Più 13,5% in gennaio (3 milioni 330 mila 387 transiti a fronte dei 2 milioni 934 mila 974 del 2010); più 13,3% in febbraio (da 2 milioni 828 mila 114 transiti registrati nel 2010 a 3 milioni 203 mila 806 nel 2011); più 11,4 in marzo, più 14% in aprile”. I picchi, logicamente, si verificano nel periodo estivo. “Nel 2009, prendendo in considerazione il periodo compreso fra l’ultimo week end di maggio e il primo del mese di settembre – ha detto Terpin – il volume di traffico complessivo nelle sole giornate di venerdì, sabato e domenica, è stato pari a 6 milioni 407 mila 679 veicoli. L’estate successiva, il 2010, il volume ha raggiunto quota 6 milioni 500 mila 515 e per quest’anno prevediamo un’ulteriore crescita. L’instabilità del Medio Oriente e una situazione economica non ancora stabilizzata, infatti, rendono più appetibili le località turistiche dell’Alto Adriatico e della Dalmazia, per raggiungere le quali uno degli itinerari principali passa proprio attraverso il Veneto e il Friuli Venezia Giulia”. La rete autostradale gestita da Autovie Venete è decisamente sottodimensionata e questo comporta inevitabilmente rallentamenti e disagi che la Concessionaria affronta con il potenziamento del personale in strada, di quello in servizio al Centro Radio Informativo con un rafforzamento della reperibilità per i tecnici degli impianti tecnologici e con l’apertura, dal mese di luglio, di due piste in più in uscita alla barriera di Trieste Lisert. “Agli utenti – ha aggiunto Terpin – chiediamo di informarsi prima di partire, utilizzando tutti gli strumenti di cui disponiamo: dal sito web con cartografia interattiva e informazioni in tempo reale, al risponditore automatico 0432- 925 111 (20 linee e aggiornamenti ogni 15 secondi), al Centro Informativo Viaggiando (89 24 89) Per far conoscere questi strumenti è stata pianificata una campagna pubblicitaria sui principali quotidiani del Fvg e del Veneto e da metà giugno partirà, sulle principali emittenti delle due regioni, “l’informatraffico”, un rubrica settimanale di servizio”. Fondamentale, in questo contesto, la collaborazione fra Autovie e Friuli Venezia Giulia Strade soprattutto per il monitoraggio del traffico sulla strada regionale 354 che dall’uscita di Ronchis-Latisana porta a Lignano (10 info point saranno installati proprio nella località balneare) e con la Polizia Stradale “il cui prezioso lavoro è determinante – ha sottolineato Terpin – perché gestire le criticità senza il loro supporto sarebbe impossibile.

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Allarme mutui per le famiglie italiane

Posted by fidest press agency su domenica, 29 Maggio 2011

Diminuisce il numero dei ‘protestati’ nell’anno 2010. Il valore complessivo dei titoli protestati assegni e cambiali nel 2010 ammonta a 4.014.049 migliaia di euro, valore in calo del 14,6 per cento rispetto al 2009 per un importo medio di 2.768,25 euro. E’ quanto emerge dalle tabelle contenute nel rapporto Istat sulla coesione sociale. Al primo posto tra le regioni, per numero di abitanti protestati, si classifica il Lazio dove il 4,3% degli abitanti non e’ riuscito a rispettare le scadenze, per un importo medio di 3.011 euro. Al primo posto per importi si classifica invece il Trentino Alto Adige, dove il valore medio dei protesti e’ pari a 3.960 euro; allo stesso tempo nella regione si registra la percentuale piu’ bassa di protesti (0,4%). In valore assoluto le regioni dove si concentrano di più le mancate promesse di pagamento sono Lazio, Lombardia e Campania con un monte di scoperto pari, rispettivamente, a 748, 736 e 546 milioni. La Lombardia balza in testa alla classifica se si guarda invece al numero di effetti complessivamente protestati, quasi 230mila, seguita da Lazio e Campania rispettivamente con 220mila e 198mila. La graduatoria cambia se si prende in considerazione il valore medio delle “bufale”: il conto più salato lo presentano in Trentino-Alto Adige, Veneto e Lazio. Salerno e Caserta tra le province a maggiore densità di protesti. Migliora, invece, la situazione a Napoli.
Secondo una ricerca di Das Italia, compagnia specializzata nella tutela legale, che analizza i dati sui protesti degli ultimi tre anni (2008-2010), Crotone, Salerno, Frosinone e Ragusa sono le province più “protestate” d’Italia, mentre Bolzano, Trento e Belluno le più virtuose. Nel 2010 il numero dei protesti subisce un calo complessivo del 7,2% rispetto all’anno precedente, tuttavia il fenomeno rimane molto diffuso, sia tra i consumatori, sia tra gli imprenditori. In provincia di Crotone – secondo il rapporto – la densità dei protesti è di uno ogni 22 abitanti, che scende a 23 a Salerno e Frosinone. Al decimo posto si colloca Caserta con un rapporto di 1 protesto ogni 26,5 residenti. La migliore è decisamente Bolzano con un protesto ogni 277,5 abitanti.
Fra le grandi città notevoli miglioramenti rispetto a tre anni fa si registrano a Milano (-16,4%), Napoli (-13,5%), Palermo (-10,2%) e Roma (-5,5%).
Secondo Giovanni D’Agata, componente del Dipartimento Tematico Nazionale “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori e fondatore dello “Sportello dei Diritti”, quello tratteggiato dall’Istat dati alla mano sottolinea come l’economia fa i conti con la recessione. Imprenditori e consumatori fanno più attenzione al portafoglio. Sembra questo il “mix” di condizioni che hanno determinato, nel 2010, una visibile frenata del fenomeno dei protesti rispetto all’anno precedente e che ha fatto fermare il conto delle promesse non onorate a livello nazionale. Tuttavia, i consumatori lanciano l’allarme mutui per le famiglie italiane. In Italia una su quattro spende piu’ del 30% del proprio reddito per pagare la rata concordata con la banca. E sommando questa spesa alle bollette e alle altre tariffe, risulta che quasi un nucleo su due, il 46,7%, ha difficolta’ a mantenere la propria abitazione. Per quanto riguarda le famiglie in affitto, se nel 2011 queste decidessero di acquistare una casa e accendere un mutuo, il 49,3% si troverebbe in difficolta’ a pagarne le rate; il 68,5% non potrebbe garantire sempre la copertura totale delle spese per l’abitazione (mutuo e bollette). Sarebbero piu’ a rischio i nuclei unipersonali (68,8%) o formati da un genitore e figli (72,9%); soggetti con scolarita’ media, ma magari con un’occupazione a salario basso, e famiglie in cerca di occupazione (59,5%). La crisi inciderebbe di piu’ in Toscana (56,7% dei nuclei), Sicilia (56,5%), Umbria e Marche (54,9%)

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Sostegno popolazioni Nord Africa

Posted by fidest press agency su domenica, 29 Maggio 2011

“Le ONG del CINI – Coordinamento Italiano Network Internazionali – si augurano che i 40 miliardi di dollari annunciati per finanziare la nuova “Partnership di Dauville” non siano solo l’ennesima promessa che non verrà mantenuta e che siano risorse aggiuntive rispetto a quanto gli stati si sono già impegnati a stanziare per la lotta alla povertà nel mondo” dichiara Maria Egizia Petroccione, Coordinatrice del CINI. “Siamo favorevoli a questa iniziativa ma auspichiamo che il doveroso sostegno alle popolazioni del Nord Africa che lottano per la libertà e la democrazia non abbia come conseguenza una diminuita attenzione, e dunque minori risorse, per tutti gli altri paesi del sud del mondo, a cominciare da quelli dell’Africa Sub-Sahariana, che da troppo tempo aspettano che i G8 onorino gli impegni presi” continua Petroccione. Sulla questione dell’efficacia dell’aiuto, nella dichiarazione finale i G8 hanno affermato che si compiacciono dei risultati preliminari della valutazione sull’efficacia in vista del IV High Level Forum di Busan, in realtà i dati preliminari dicono che non è stato praticamente raggiunto nessuno degli obiettivi stabiliti dalla Dichiarazione di Parigi del 2005. Inoltre, i G8 pongono l’enfasi di Busan solo sulla trasparenza, quando in realtà la lezione Nord Africana li dovrebbe spingere a riconoscere l’importanza delle condizioni minime di “Ambiente abilitante” (Enabling environment) per le organizzazioni della società civile del sud come necessarie all’efficacia, coerentemente con quanto affermato nella dichiarazione sulla Primavera araba. Purtroppo l’Italia, avendo stanziato nel 2010 per l’aiuto pubblico allo sviluppo solo lo 0,15% del suo PIL a fronte di un obiettivo previsto dello 0,51%, continua a perdere credibilità a livello internazionale. Il mancato rispetto degli impegni da parte dell’Italia ha pregiudicato per il 37% la performance complessiva dell’UE che ha così mancato l’obiettivo comunitario dello 0,56% del PIL all’aiuto allo sviluppo attestandosi sullo 0,43%. Ancora più grave la situazione relativa al Fondo globale per Aids, l’Italia, non avendo versato i contributi del 2009 e del 2010, ha perso il diritto al seggio unico nel Consiglio Direttivo del Fondo e al nostro posto ora siede la Francia.

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Barack e burattini

Posted by fidest press agency su domenica, 29 Maggio 2011

La riunione del G8 in Francia è stata trasformata in un teatrino con interventi fuori copione, con affermazioni in libertà, come se la levatura della riunione potesse fornire autorevolezza anche alle affermazioni che il presidente del consiglio italiano, Silvio cav. Berlusconi, ha sciorinato, profittando delle regole non scritte della diplomazia, secondo le quali è sconsigliato mandare a quel paese uno dei partecipanti,  ha trattato i partecipanti come se fossero burattini pilotati dal puparo: baracca e burattini. Così ha potuto esibire una comprensione elargita dai capi di Stato e di governo alle sue contumelie, frutto solo delle regole di tolleranza della diplomazia. Con quelle affermazioni è stata anche svilita la capacità dei vari partecipanti di conoscere quanto è stato nascosto; ci vuole ben poco per ottenere dai vari servizi segreti anche i dettagli delle accuse sui reati che Berlusconi si ostina a chiamare giustizia ad orologeria, accanimento giudiziario, persecuzione giudiziaria, plotone di esecuzione, cancro della democrazia, metastasi delle istituzione, quando basterebbe una sola affermazione per identificare l’intera storia politica, economica, finanziaria, giuridica, penale del cavaliere: reiterazione dei reati.
Esibisce 24 processi e vanta assoluzioni che non ci sono state, bensì amnistie, prescrizioni, depenalizzazioni di reati; così l’amnistia di Pisapia, che l’avv. ha rifiutato per accedere in secondo grado alla completa assoluzione, non sarebbe una assoluzione, mentre le amnistie del cavaliere e le prescrizioni, lo assolverebbero da ogni colpa, lasciandolo immacolato e vergine, con fedina penale pulita e un vantato stato di incensurato, paragonabile alla verginità chirurgica di una aspirante sposa che mira al patrimonio dello sposo; nel nostro caso il patrimonio è quello degli elettori con il loro voto… si sente dire che il vento è cambiato, ma sarà un tornado ? (Rosario Amico Roxas)

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